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CUMLAND
-Premessa:
Questo racconto lo sto scrivendo come tributo ad un fantastico flash game: Season Breeding.
Di cosa tratta?
(Da quanto ho capito) Il o la protagonista riceve in eredità una fattoria sperduta in mezzo alla campagna, con vicino solamente un piccolo villaggio; in tale luogo esistono gli umani ma anche creature ibride che forniscono lo sperma o liquidi vaginali, i quali prodotti sono utili per vari scopi; oltre a questo il sesso e tutto ciò che lo riguarda non sono tabù, anzi sono l'opposto, e vi partecipano anche le creature ibride. Il o la protagonista dovrà gestire tali creature facendole accoppiare o spremendole per ottenere i loro fluidi utilizzando il proprio corpo per incentivarle. Tali creature ibride sono di svariati tipi e possono avere vari tratti, stranezze, fattezze oltre ad avere un sistema di livellaggio. Man mano che si progredirà si avranno richieste da vari clienti che vorranno una creatura in particolare piuttosto che un'altra, si faranno soldi utili per far costruire nuove stalle e poter ospitare altri tipi di creature, o per comprare queste ultime.
Probabilmente ci sono altre cose da dire ma vi consiglio di giocare l'ultima versione del gioco disponibile. Ma perchè il tributo?
Il motivo è che sfortunatamente gli sviluppatori hanno chiuso il progetto e quindi tale opera è rimasta inconclusa, pur avendo grandi potenzialità... Un vero peccato.
- Capitolo 1: CUMLAND
La terra di Cumland è un luogo lontanto, sperduto tra colline e pianure. In essa vivono creature misteriose, di varia natura, di varie fattezze e grandezze; gli abitanti che vivono in Cumland convivono con esse, le allevano e ottengono da loro dei preziosi fluidi che commerciano e utilizzano per innumerevoli scopi, pratica che ha dato il nome alla loro terra. Su di essa circolano svariate voci e leggende, ma pochi avventurieri affrontano il viaggio per raggiungerla.
Stella era una donna di 30 anni, di bell'aspetto con occhi azzurri, capelli tra il biondo e il ramato, e una leggere spruzzata di lentiggini al posto giusto; nonostante questo lei aveva sempre lavorato in agricoltura e non si era curata di cercare un compagno. Persi sfortunatamente i genitori in un incidente, ricevette in eredità un ranch in una terra di nome Cumland, quindi partì con l'unico treno diretto in tale luogo. Ad accoglierla trovò una donna di nome Margot, più o meno della sua età, con corti capelli castani e occhi azzurri, vestita in una uniforme elegante; si presentò come l'amministratrice della gilda locale di allevatori, espresse il dispiacere per la sua perdita e le chiese conferma per l'interesse del ruolo da ricoprire. Nel mezzo del discorso vennero interrotte da un'altra donna, Delilah una inquisitrice di una certa legione imperiale, accompagnata da un cavaliere di nome Ferris; ne seguì un battibecco con Margot su ruoli e comando, con in mezzo delle imbarazzanti questioni legate al cazzo del cavaliere, che fece arrossire Stella e la rese confusa. Alla fine la lasciarono da sola e se ne andarono sempre litigando. La ragazza si trovò da sola al ranch, composto da una bella casa e due stalle dalla forma strana: la prima delle due era una struttura a forma di trespolo per gatti, con una grande zampa di gatto dipinta sopra l'ingresso; la seconda invece pareva proprio una cuccia di cane a dimensioni giganti, circondata da un recinto a forma di guinzaglio, aperto davanti all'ingresso.
Non avendo niente da fare la donna si avviò al villaggio, che si vedeva lontato su di una collina e distava qualche chilometro. Arrivata, le venne incontro un'altra donna che si prensentò come Roxie, la quale la accompagnò senza tante cerimonie al suo negozio di "animali"; l'edifico che esteriormente non pareva molto grande, all'interno si rivelò davvero spazioso; al primo piano c'erano delle gabbie nelle quali Stella vide due delle creature più strane che avesse mai visto: La prima aveva le fattezze di una donna molto attraente, ma le braccia e le gambe erano pezzate interamente di pelo bianco e terminavano in zampe da gatta, di dimensione umana però; dai capelli in testa, dello stesso colore della peluria, spuntavano due orecchie dello stesso animale; la cosa più sconcertante era però che essa era completamente nuda, con seno e parti intime umane, mentre sul retro si intravedeva una flessuosa coda nera. La seconda creatura invece era alta, con un corpo possente da uomo, anche se la pelle aveva tonalità di blu, con zampe di lupo sia superiori che inferiori; sopra il petto scolpito spuntava un pelliccia bluastra che proseguiva sul collo, mentre la testa era propriamente quella di un lupo; anche esso era nudo e il suo enorme e lungo pene canino dondolava ad ogni suo movimento; entrambe le creature portavano un collare di diverso tipo e sulla gabbia c'erano scritte le razze: Catgirl e Dickwolf. Stella rimase stupefatta e una parte di lei si scaldò alla vista di quelle nudità; Roxie le disse che quelle erano solo due delle svariate creature che lei avrebbe dovuto allevare e che come inizio gliele avrebbe vendute con uno sconto. Alla fine Stella li comprò e la venditrice si offrì di portarglieli al ranch, mentre lei avrebbe fatto meglio a conoscere gli altri abitanti.
Proseguendo per il villaggio incrociò una giovane ragazza, probabilmente attorno ai 20 anni, che si presentò come Kai e imbarazzò maggiormente Stella quando le rivelò che gestiva il negozio di sperma; la portò al suo locale, adiacente a quello di Roxie, e per iniziare le consegnò dei vasetti contenenti i fluidi di alcune creature di nome Holstaurus, dicendole che erano un ottimo nutrimento per le creature; poi le spiegò tutta la questione dello sperma e liquidi vaginali: allevando le creature doveva bilanciare gli accoppiamenti con le "spremiture" in modo da ottenere fluidi sia da vendere che per uso di nutrimento. Ogni tipo di fluido aveva proprietà particolari; le conisgliò infine di aiutare le creature ad espellere incentivandole con "prestazioni corporali", cosa che scandalizzò maggiormente Stella.
La donna proseguì poi la visita del villaggio, incontrando Levi il non troppo loquace costruttore di stalle e Cordelia, una donna sulla 40 con un seno enorme che gestiva il laboratorio alla gilda ed era esperta di dildo. Infine Stella, stanca e sconvolta tornò al ranch, chiedendosi dove fosse capitata.
- Capitolo 2: La vita dell'allevatrice
Visto che la giornata non era ancora finita, Stella si decise infine a visitare le creature per sfamarle. Si recò per prima cosa da Vivienne la catgirl e scoprì che la stalla appariva come il paradiso dei gatti: divani, cuscini, postazioni sopraelevate e sifoni d'aria calda. La donna gatto era seduta su di un cuscino e quando entrò la fissò con curiosità, e nei suoi occhi le parve di scorgere intelligenza; la donna le si avvicinò titubante, prese uno dei vasetti di liquido seminale, lo stappò odorando un strano odore dolciastro e lo tese verso l'altra; la creatura fiutò l'aria, si alzò agilmente e le corse incontro con le tette formose che sballonzolavano da una parte all'altra; le prese gentilmente il contenitore dalla mano, se lo portò alla bocca e bevve tutto il fluido d'un sorso, mentre una lacrima di esso fuoriuscì e le colò sul mento. La catgirl posò poi a terra il barattolo e raggiunse un divano, vi si sedette e divaricò e alzò le gambe le gambe guardando la donna in attesa; Stella non sapeva che fare ma notò che la vagina dell'altra era arrossata e pareva gonfia e intuì che cosa poteva voler dire l'incentivare l'espulsione. Da un lato la donna provava repulsione a quello che chiaramente doveva fare, mentre dall'altro la eccitava; volente o nolente raggiunse la creatura adagiata in posizione provocante, e con la mano guantata tremante le sfiorò la suà intimità che era molto calda e fece fremere la catgirl; quest'ultima però non pareva contenta del guanto e con una mano artigliata glielo graffio leggermente. Stella, facendosi forza, se lo tolse e le pose nuovamente la mano sulla vagina dalle labbra gonfie; Vivienne fu visibilmente contenta quindi la donna iniziò a massaggiargliela piano per poi aumentare in modo graduale seguendo l'aumento dei gemiti e degli ansimi dell'altra. Troppo tardi Stella si chiese come avrebbe dovuto fare per il liquido, quando infine la vagina della catgirl spruzzò a getto un liquido biancastro ma non troppo appiccoso che la investì in pieno. La donna rimase stupefatta immobile mentre Vivienne, la cui vagina era tornata alla normalità, si piegò su se stessa e prese a leccarsela per pulirsi. Stella si ricordò che i suoi ricambi di vestiti non erano ancora arrivati ed essendo la maglietta che aveva indosso fradicia se la dovette togliere, rimanendo con il suo seno abbondandate al vento; un po' del liquido della catgirl le era finito in bocca e si stupì del fatto che non aveva un cattivo sapore, anzi pareva panna nel gusto. Si ripulì e fece per tornare a casa, sperando di non avere visitatori che vedessero il suo davanzale, poi si ricordò del dickwolf. Raggiunse la grande cuccia per cani ed entrò, trovandosi in un largo ambiente il cui pavimento era cosparso di paglia, mentre in un uno spazio c'era una pila di ossi per cani. Cecil il dickwolf era accucciato in un angolo a sgranocchiare un osso ma quando la donna entrò si alzò in tutta la sua stazza e le si avvicinò sulle sue zampe arcuate da lupo; la donna si sentì terribilmente in imbarazzo con le tette al vento specialmente quando il pene della creatura si ingrossò e si allungò eretto; svitò un vasetto e glielo porse tremante e il dickwolf lo prese per poi anche lui berne il contenuto; terminata la bevuta gettò il contenitore vuoto di lato e con il muso lupesco prese a fiutare la donna da cima in fondo, mentre ella si coprì il seno con le braccia. Lei prese ad indietreggiare imbarazzata con la creatura che continuava a seguirla e che aveva preso a fiutarla nei pressi delle zone intime, ed ad un certo punto notò che sulla parete vicino all'ingresso c'era affisso un biglietto, allora lo raggiunse e con una mano lo recuperò; su di esso vi era scritta una nota firmata da Kai che le diceva tra le righe, anche se pareva un regola vera e propria, che i dickwolf arrapati volevano espellere solo all'interno di un'altra creatura. Stella rimase pietrificata e intanto Cecil iniziava ad essere spazientito, prendendo a strusciare il suo pene pulsante sulla pelle scoperta della donna. Essa non aveva mai avuto un rapporto sussuale con un umano, e l'idea di farlo con una creatura del genere la terrorizzava, in parte la disgustava e in parte la eccitava; intanto però capii che la creatura doveva essere "spremuta", poiché altrimenti probabilmente l'avrebbe costretta con la forza. Cecil nel mentre dei suoi ragionamenti era divenuto ancora più invasivo, iniziando a strusciare il suo membro sulle mani della donna e a leccarla dove poteva; ella riuscii infine ad eccettare l'inevitabile ma prima si guardò in giro e notò infine un poco visibile armadio nel quale trovo dei vasetti vuoti; ne afferrò uno e si portò in centro alla stanza, alzò un mano verso Cecil e gli disse chiaramente di fermarsi, cosa che esso fece, poi con titubanza si slacciò i pantaloni e se li levò restando completamente nuda, visto che non le era mai piaciuto portare l'intimo sotto, poi si mise lentamente a carponi allargando le gambe; chiuse gli occhi e sentì il dickwolf posizionarsi dietro di lei, lo sentì inginocchiarsi e poi sentìì il suo grosso membro bollente strusciarsi tra le sue natiche lentamente per qualche secondo per poi distaccarsi; Stella spaventata ed eccitata allo stesso tempo senti che la sua vagina le si era bagnata e dalla consistenza probabilmente c'era anche un po' di sangue; non accadde nulla per qualche istante e lei quasi sperò che se ne fosse andato, poi sentì la punta del possente pene che le premeve sulla vagina e infine venne penetrata per la prima volta lasciandosi sfuggire un grido. Era una sensazione dolorosa, considerata anche la mole di ciò che la stava possedendo, ma allo stesso tempo piacevole almeno fino a quando Cecil non aumentò il ritmo, facendole più male. Si lasciò sfuggire molti gridolini mentre la creatura le entrava profondamente dentro, il suo membro era così lungo che nel ritiro non ne uscivà nemmeno la metà dalla vagina; infine il dickwolf le eiaculò copiosamente dentro, e lei sentì benissimo il liquido caldissimo nella sua intimità, che nella sua gran quantità strabordò anche all'esterno colandole nell'interno coscia. Cecil si staccò da lei facendola gemere, le diede una annusata e una lunga leccata al suo fiore, poi si allontanò in cerca di ossa. La ragazza rimase ansante nella stessa posizione fino a quando non si fu un po' ripresa, poi ricordandosi dello sperma posizionò il baratto tra le gambe vi si sedette sopra e spinse, facendo sgorgare l'abbondante sostanza dalla sua vagina, riempendo il contenitore fino all'orlo, che poi richiuse. Infine si alzò, raccolse i pantaloni e barcollando se ne andò a casa a dormire.
- Capitolo 3: Nuove creature
La mattina seguente Stella si svegliò con un gran dolore nelle parti intime, quindi fu con malavoglia che si alzò per dedicarsi alle sue creature; mentre si dirigeva da Vivienne però le venne un'altra idea. Cinque minuti dopo la donna si appoggiò al recinto centrale del ranch, nel quale aveva accompagnato le due creature con l'intenzione di farle accoppiare. Il dickwolf non si fece attendere e si fiondò subito adosso alla catgirl iniziando a fiutarla nelle parti basse la quale non sembrò spaventata, anzi si piegò in avanti mostrando la sua vagina nuovamente gonfia e arrossata; Cecil subito le si portò dietro, le afferrò le braccia e senza tante cerimonie le infilò in tutta la sua lunghezza il membro facendola gridare, poi la montò con grande lena come aveva fatto con Stella, la quale provò un involontario dolore di solidarietà; comunque tutto sommato quella scena la eccitò specialmente al culmine dell'atto, quando il dickwolf venne dentro Vivienne così copiosamente che il seme le sgorgò fuori a fiotti. La donna si avvicinò ai due in fretta con i barattoli, ma poi pensò che il misto dei fluidi probabilmente non sarebbe andato bene per il commercio, quindi non le restò da fare che riaccompagnarli nelle loro rispettive stalle, dando poi ad ognuno come nutrimento i restanti vasetti che gli aveva dato Kai. Non avendo molto altro da fare in giornata, decise allora di recarsi al lago non troppo distante dal ranch per pescare. Dopo il viaggio faticoso raggiunse la riva e notò che vi era stato costruito sopra un pontile di legno, perfetto per ciò che aveva in mente; raggiunto il bordo al termine di esso, noto che nelle acque limpide nuotavano dei pesci stranissimi, di varie forme e dimensioni; si sedette con i piedi nudi a pochi centimetri dall'acqua, preparò la canna e fece il primo lancio. Dopo poco abboccò il primo, Stella non trovò molta resistenza e alla fine pescò una creatura con il corpo di un normale pesce, terminante però con un gigantesco occhio; riuscii a pescare altri tipi, uno più strano dell'altro ma quello che catturò maggiormente la sua attenzione fu un grosso pesce dalla forma allungata con la testa uguale alla cappella di un pene umano. Al ritorno, prima di rincasare, allungo il tragitto e si fermò al villaggio per vendere il bottino conquistato e le cum ricavete il giorno prima dalle creature, cosa che le procurò un po' di soldi. Tornata a casa cenò, poi si recò di corsa in bagno portandosi dietro l'unico pesce salvato dalla vendita, che nel frattempo aveva messo in un a boccia d'acqua: il pesce-pene; l'ecceitazione provata al mattino, per l'accoppiamento delle sue creature, era cresciuta con il proseguimento della giornata anche se la vagina le doleva ancora, quindi vista la forma del suo nuovo conquilino aveva pensato bene di usufruirne; riempì la vasca di acqua calda, anche se non troppo per non cuocere il pesce, vi entrò posando la boccia per terra lì vicino, poi prese a massaggiarsi la sua intimità mordendosi le labbra per non gemere per il dolore, che comunque la faceva eccitare maggiormente; smise dopo poco per afferrare il pesce, cosa che le risultò più facile del previsto in quanto esso non era molto viscido, poi lo trasportò nella vasca, divaricò le gambe e se lo premette sulla vagina gemendo, fino a quando la testa-cappella la violò; se lo spinse dentro ancora un poco e come aveva sperato quello iniziò a dimenarsi nella sua profondità. La creatura era però troppo energetica e Stella presto venne sopraffatta dal piacere tanto quanto dal doloro, puntandosi sui piedi si spinse con il bacino fuori dall'acqua; all'aria, tra le sue gambe divaricate c'era la coda del pesce che evasa dalla sua stressa iniziò a dimenarsi in ogni direzione schizzando ovunque, non essendo da meno della testa nella cavità della donna; inevitabilmente agitandosi dopo poco il pesce-pene sgusciò fuori dalle labbra vaginali e volò dall'altra parte del bagno, mentre la donna grido mentre la sua vagina spruzzò un grande getto mentre lei veniva dolorosamente. Ricadde nell'acqua e ci impiegò un bel po' a riprendersi, poi corse a recuperare il pesce fortunatamente ancora vivo rimettendolo nella boccia, terminò il bagno ed andò a dormire. Il giorno dopo le riservò un grande sorpresa; quando entrò nella stalla di Vivienne vi trovò una seconda catgirl, di pelo azzurro, notando che era imbrattata di uno strano liquido appicicoso; Stella notò una scia di tale fluido che da essa arrivava a Vivienne, più precisamente dalla sua vagina; intuì allora, per quanto incredibile fosse, che quest'ultima aveva partorito, e tale nuova arrivata era cresciuta a età adulta in una sola notte. Stella le si avvicinò catturando la sua attenzione e decise di chiamarla Lyn, la quale però non pareva essere ancora pronta per la "spremitura"; la aiutò quindi a ripulirsi ma poi si chiese quale nutrimento le avrebbe potuto dare essendo "appena nata"; la risposta arrivò da sola, quando Lyn raggiunse Vivienne sul divano la quale aprì le gambe e lei prese a leccarle la vagina, succhiandole a tratti il clitoride; Stella si avvicinò piano alle due un po' curiosa e un po' eccitata, ed si trovò praticamente seduata vicino quando alla fine la catgirl venne, schizzando direttamente in bocca della figlia i suoi liquidi. La donna, tranquilla del fattore cibo per la nuova creatura, si recò dal dickwolf; non essendo affatto pronta ad un nuovo rapporto vaginale, si portò davanti a Cecil al quale si ingrossò subito il membro che Stella afferrò e prese a masturbarglielo, tenendo con una mano il vasetto davanti; non ci volle molto, era una creatura che raggiungeva il culmine molto presto, ma riuscì a riempire solo un contenitore; probabilmente anche il dickwolf ha i suoi limiti. Stella si avviò al villaggio e nel mentre si azzardò di assaggiare un piccolo sorso del cum di Cecil, che però era molto salato e la fece tossire. Al villaggio vendette il fluido che però non frutto molto, poi raggiunse la casa di Levi, per chiedere la costruzione di una nuova stalla; esso le porse un catalogo e lei vide che poteva permettersi quella per il già sentito holstaurus e così gliela commissionò. Il giorno uscendo di casa notò una nuova costruzione al ranch, una vera e propria stalla con un campanaccio da mucca gigante appeso sopra l'ingresso, La donna pensò che di sicuro a Cumland erano molto veloci a lavorare. Si dedicò velocemente alle spremiture, notando che anche Lyn era pronta, poi si recò al villaggio da Roxie, chiedendole degli holstaurus che si immaginava come possenti tori, ma la venditrice rise su quel pensiero e la accompagnò sul retro dove alloggiavano altre creature; tra varie gabbie coperte da un telo, ne raggiunsero una contenente parecchio fieno; in mezzo stava una creatura bipede dall'aspetto di una donna alta e molto formosa, con le gambe pezzate di grigio macchiate qua e la di nero, una coda terminante in un ciuffo folto di peli, il viso attraente era incorniciato da lunghi capelli grigi dal quale sbucavano delle orecchie e delle corna da mucca, in versione ridotta; ma le particolarità che attiravano di più l'attenzione era le tette prominenti e in mezzo alle coscie una vagina molto visibile; oltre a questo la creatura aveva un collare con un campanaccio attaccato, e dei polsini di bronzo sulle braccia umane; si chiamava Ira. Stella la comprò e poi insieme alla holstaurus prese la via del ritorno; la creatura la seguiva docilmente, con il seno davvero abbondante che le sballonzolava a destra e a sinistra. La donna si sentiva assetata, grazie anche all'assaggio del cum del dickwolf, e ad un certo punto si ricordò di quando beveva il latte dalle mammelle delle mucche, nella sua vecchi vita; il pensiero successivo fu ovviamente che Ira era di base una mucca, quindi si bloccò in mezzo alla strada colpita da quel pensiero. La holstaurus le venne addosso, senza farla cadere però, e la donna sentì il contatto di uno dei grandi capezzoli della creatura contro la sua schiena; allora sia eccitata che assetata si voltò, le afferrò una tetta con due mani, e anche così faceva fatica a tenerla, poi avvicinò la bocca al capezzolo e prese a succhiare, prima delicatamente poi con foga visto che non usciva niente. Alla fine Ira lanciò un piccolo verso tra il grido e il muggito, e la donna sentì scorrere in bocca un denso fluido che aveva il sapore del latte con un poco di vaniglia; ne assaporò ogni goccia fino a quando terminò. Ripresero poi il viaggio e arrivati al ranch, Stella accompagno Ira nel suo nuovo alloggio.
- Capitolo 4: I Doppi
Passò qualche giorno e Stella si impegnò a far fruttare le sue creature per farsi un po' di soldi; provò a fare accoppiare la holstaurus con il dickwolf nella speranza di una nuova nascita ma quest'ultimo pareva aver sviluppato la preferenza per le catgirl, quindi negli accoppiamenti la sua compagna era Vivienne, anche se però non generava più figli; Lyn invece era molto interessata ad Ira, o per meglio dire alla sua copiosa fornitura di fluidi e quando si trovavano nel ranch le assaliva sempre i capezzoli per nutrirsi. Quindi Stella era a corto di procreazioni e quindi infine ritorno da Roxie per l'acquisto di un nuovo dickwolf; essa le disse che sfortunatamente ne era rimasto solo uno, il quale però era particolare in quanto era un portatore di Cambio, cioè molto probabilmente poteva generare un Doppio. Alla richiesta di spiegazioni su cosa ciò volesse dire, Roxie sorrise e e le disse di scoprirlo da sola. Stella lo comprò comunque e sul tragitto del ritornò studiò la creatura; si chiamava Jol e non era molto differente da Cecil, anzi solo il tono di blu della pelliccia era leggermente diverso; pensò infine che Roxie semplicemente l'avesse presa in giro. Il giorno seguente attuò la spremitura su Vivienne, Cecil e Lyn, poi portò nel recinto Ira e il nuovo arrivato per farli accoppiare; il rapporto fu strano in quanto la holstaurus non poteva mettersi prona, visto il grosso ingombro che portava davanti, quindi semplicemente rimase in piedi a zampe divaricate e il dickwolf riuscì a penetrarla dal dietro anche se con qualche difficoltà. Quella sera Stella si servì ancora del pesce pene, poi soddisfatta andò a letto. La mattina seguente fece accoppiare i dickwolf con le catgirl, essendo i primi due molto arrapati e le altre due in calore; poi si recò dalla holstaurus e per l'ennesima volta da quando era arrivata a Cumland, rimase di stucco; nella stalla c'era una nuova holstaurus, dal pelo viola a macchie nere, solo che ella oltre alla vagina aveva appena più sopra un grosso pene umano eretto; era ancora coperta del liquido appiccicoso della nascita. Ripresa un poco dallo shock, la donna capì quello che gli aveva accennato Roxie; si recò prima da Ira, le massaggiò i capezzoli fino a che non uscì il prezioso liquido che raccolse in due barattoli; infine si avvicinò titubante alla seconda holstaurus, che in seguito chiamo Clara, la quale era seduta su di una cassa ed era intenta a cercare di ripulirsi. Stella la osservò e la vista del suo grosso membro abbinato al più gigantesco seno la fece eccitare così tanto che la sua vagina si bagnò. Aiutò la creatura a pulirsi poi non potendo più trattenersi si tolse scarpe e pantaloni e le si arrampicò sopra, trovandosi faccia a faccia, mentre con una mano le afferrò il pene e senza preamboli gli si sedette sopra; gemette insieme a Clara mentre il grosso membro le risaliva dentro poi prese a masturbarsi con esso mentre con le mani si teneva alle corna della holstaurus; quest'ultima possedeva delle grandi mani femminili e con esse afferrò le tette della donna e prese a palpargliele. Ad un certo punto Stella si fermò, per riprendere fiato e tra una boccata e un altra ne approfittò per succhiare un capezzolo all'altra, continuò fino a quando il denso e dolce fluido le riempi la bocca. La donna ne ingoiò un poco ma il resto lo trattenne e prese a berlo poco alla volta mentre riprendeva con foga a farsi penetrare; tale liquido le pareva afrodisiaco. Raggiunse il culmine del piacere squirtando, così che il pene di Clara venne ricoperto dei suoi liquidi; la donna si abbandonò con la testa tra le tettone della holstaurus qualche istante, poi fece per alzarsi quando l'altra la blocco afferrandola per i fianchi; Clara dimostrò di avere una grande forza quando lei tentò di liberarsi senza riuscirci, poi la holstaurus la costrinse a riprendere la penetrazione, contribuendo anche lei questa volta al ritmo dell'azione; Stella si dovette aggrappare ancora alle corna mentre le pareva quasi di essere trapanata, dalla foga dell'azione; Clara durò molto più del dickwolf ma alla fine giunse anche lei al culmine e la donna sentì dei getti potenti e bollenti che esplosero dentro di lei. Clara la liberò dalla stretta e Stella si alzò in piedi, con il seme dell'altra che le colava fuori; si recò all'esterno e nell'erba si liberò dai residui con una pisciatina, si ripulì e poi andò a dormire sfinita.
- Capitolo 5: Gli elfi
Continua...
Edited by atbmatus - 19/11/2016, 02:23
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