Aftermath

x Hyperion

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    Ultron non sembrava particolarmente colpito dalle abilità di Eloy, dava quasi l'idea che non riuscisse a vederle o percepirle appena, come una persona normale che non si rende conto di star passando magari vicino alla carcassa di un animale che viene dilaniato dagli insetti. Probabilmente non aveva ancora imparato a temere l'energia opprimente di un altro combattente. Si avvicinò a Niniel ma non si sedette di fianco a lei, non ne sentì il bisogno. Piuttosto sentì la necessita di sciogliere il farfallino che aveva intorno al collo, come se potesse dargli fastidio sul serio. Si sbottonò anche la giacca con fare sofferente.
    Regolare la temperatura in base alla nazione in cui si trova è molto più difficile di quel che mi aspettassi...
    Se era partito in viaggio era anche per fare quel genere di esperienza, non estremamente piacevole ma indubbiamente formativo. Lo sguardo di Ultron sembrava sereno, ma aveva la tipica faccia di chi vuole rassicurare qualcuno di fronte all'evidente stato alterato delle cose.
    Si, ero molto in pensiero per te, non sono stato capace di contenere questo sentimento e ho insistito per venire, minacciando Jack di fare danni consistenti ai suoi hardware e i suoi software se mi avesse lasciato a New Vegas. Lo stesso però non si può dire per Alexander.
    Ultron aveva le idee molto chiare a proposito della posizione del demone in tutta quella storia, ed era schierato dalla parte di Jack nonostante tutto, non tanto per gli scopi dell'inventore quanto più per il bene della sua creatrice. I suoi occhi erano privi di menzogna come al solito e non esitò a metterci enfasi nelle sue parole.
    Finché starà lontano da te non starà bene. Tu sei qualcosa che gli appartiene, di prezioso, di inestimabile molto più di quanto sia disposto ad ammettere. E questi sono i fatti, non quello che pensa lui. Farà di tutto per riaverti perché l'idea di separarsi da te lo fa impazzire. E si comporterà sempre peggio. Vedrai che sarà lui a dare notizie di sé, ma non saranno notizie entusiasmanti. Adesso è in totale svantaggio visto che il suo debito con Jack è saldato e non può contare più sul tuo supporto. E' destinato ad autodistruggersi. E' finita per lui.
    Sembrava quasi un esame clinico della situazione, freddo e privo di qualsiasi pensiero personale, come se Ultron avesse semplicemente voluto mettere su carta e statistiche le possibilità di Alexander. ma non era così, la sua espressione diceva tutt'altro: stava cercando di comunicare qualcosa a Niniel e aprendo completamente la giacca del vestito, si fece avanti per accentuare il concetto.
    Ma questo non è necessariamente un tuo problema, mamma. Non in questo senso. E ci sono molte più soluzioni di quelle che credi, molte delle quali potrebbero rendere infelici molti, ma dare ciò che desideri a te. Voglio essere cristallino con te: dal mio punto di vista l'unica vittima in tutta questa storia sei tu, ma non vuoi essere trattata come tale, perché lo fanno tutti. Tu sei un tassello fondamentale di tutto questo, ed è per questo che io, sapendolo, ho insistito per poter parlare con te.
    Enigmatico ma risoluto, Ultron sembrava deciso a dare a Niniel il ruolo che le spettava a differenza di tutti gli altri. Non voleva ignorare i suoi sentimenti, voleva metterli al posto giusto. D'altro canto, Jack si sedette subito davanti ad Eloy accettando di buon grado l'invito informale e la tazza di caffé, restando in ascolto per il discorso di Eloy ma concedendosi una postura leggermente disordinata, molto comodo e poco elegante. Il caro monarca aveva un quadro piuttosto sommario della situazione, forse anche troppo sommario, ma questo non era necessariamente un male. Jack decise quindi che ne avrebbe approfittato, e sarebbe stato il più diretto possibile col suo potenziale "amico".
    Parliamoci chiaro: non avevo nessuna voglia di aiutare Alexander a nascondersi dalla Umbrella. L'unico motivo per cui l'ho tenuto buono è stato perché aveva con sé Niniel. Sapevo che sarebbe stato un buon acquisto e ce l'ho messa tutta per strapparla dalle sue grinfie. Ma per quanto opportunista io sia e credimi quando ti dico che avevo i mezzi per giocare sporco, volevo strappargliela dalle mani come un uomo, non come un carceriere improvvisato. Ma a differenza mia Alexander non lo ha fatto.
    Tirò fuori dalla tasca qualche deliziosa pillola rosa sigillata accuratamente in una bustina di plastica sterilizzata, lanciandola sulla scrivania del monarca.
    Non serve che te lo spieghi io, giusto? Ne avete vista di questa roba circolare in giro per Roma. Adesso immagina che una persona che ha già assaggiato queste pilloline possa abbeverarsi direttamente alla fontana da cui esce questa roba...
    L'allusione sessuale non era assolutamente celata o ironica, Jack stava cercando di imprimere quell'immagine perversa nella mente di Eloy in modo che quel grosso cazzo demoniaco pompasse Zoimina direttamente nella bocca della sua adorata cuginetta, facendola impazzire. Lo sguardo di Jack a quel punto era davvero molto serio.
    Per questo se mi dici che vaneggiava... non mi fa per niente strano, anzi credo sia anche in astinenza. Fammi indovinare... scatti d'ira, magari anche violenta, iperattiva, voce alta. Lo so, sembra di star parlare di una ragazza normale quando è alterata o ha il ciclo, ma non è così semplice. Eloy, tua cugina è ampiamente nella merda, te lo dico chiaro e tondo.
    Finì quindi il caffé, rumorosamente, concedendosi solo una pausa ma alzando l'indice destro come a chiedere di aspettare un secondo, perché voleva continuare.
    Ma forse nei suoi vaneggi ti ha accennato ad una cura, e quella non è finta anzi... eravamo a buon punto. Ma ora che c'è Ultron possiamo sviluppare un antidoto nella metà del tempo, ed è quello che voglio fare. Posso guarire Niniel, e offrirle una "gabbia" che non la faccia impazzire come succederebbe qui. Una gabbia che si creerebbe lei stessa, perché non si separerebbe mai da Ultron se sapesse che deve lavorare con lei. Inoltre quella "gabbi" è letteralmente a prova di Alexander, perché Ultron è creato appositamente per la disinfestazione dei ragni. Non so se mi spiego.
    A quel punto si mise composto, appoggiando entrambe le mani sulla scrivania di Eloy intrecciando le dita di ogni estremità, allargando poi un sorriso amichevole.
    In sostanza: tengo Niniel al sicuro, pronta ad incontrarti quando vuoi e mantenendo alti i contatti, mi occupo di non farla scappare e se si facesse vedere spiderman 3 ci penserò anche a sistemarlo una volta per tutte. Inoltre sfrutterò il genio di Niniel per finire l'antidoto e te lo consegnerò io stesso a costo zero. L'unica cosa che chiedo in cambio è un buon amico, e un ampio sincero sorriso quando il mondo saprà che la piaga della Zoimina, un farmaco diabolico e oscuro, è stato battuto dall'ingegno e dalla scienza di Jack Atlas e la sua assistente Niniel Suarez. Vinciamo tutti.
    Il suo sguardo e le sue parole non ci stavano neanche provando a celare il suo secondo fine: era la sua occasione per diventare un eroe agli occhi del mondo e farsi amico un monarca in carne ed ossa. Ma non gli stava mentendo, era tutto nero su bianco: di fronte agli occhi di Eloy.
     
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    Ultron non si sedette vicino a lei, costringendola a sollevare il viso verso l'alto per poter parlare con lui. Osservarlo da seduta, la sua figura sembrava ancora più imponente. Rise divertita nel sapere che Ultron aveva minacciato Jack di danneggiarlo se non lo portava con sé. Le ricordò vagamente un ragazzino che faceva i capricci, la intenerì molto quel pensiero e allo stesso tempo la emozionò. Non pensava di aver suscitato in Ultron un sentimento di quel tipo. Anche se si era fatta chiamare per gioco "mamma" le faceva un immenso piacere sapere che dopotutto Ultron provava un senso di legame con lei. La risata morì subito dopo quando sentì dire ad Ultron che tuttavia per Alexander le cose erano messe male. Sentì l'ansia crescere e si fece molto attenta. In che senso che era messo male? Stava per inondarlo di domande ma non ce ne fu bisogno poiché Ultron le spiegò la situazione, ammutolendola completamente. Sbarrò gli occhi nel sentirgli dire che anche se Alexander non lo ammetteva, per lui era un elemento molto importante che avrebbe influenzato ogni sua scelta. Le batteva il cuore nel petto fortissimo, aveva sempre pensato che se fosse andata via, che se avesse scelto di tornare a casa, non lo avrebbe visto mai più. Aveva pensato che fin quando Niniel lo avesse compiaciuto allora avrebbe avuto un occhio di riguardo per lei. Portò una mano sulla gola, carezzandosi i segni delle dita sul collo. Ripensò alla rabbia incontrollata di Alexander e di come l'aveva minacciata. Stava per dare credito alle parole di Eloy: non era che un animaletto per Alexander. Uno affezzionato ma nient'altro che un animaletto da compagnia. Le parole di Ultron la turbarono, come aveva pensato non c'era alcuna via di uscita. Aveva ragione lei: non poteva di certo tornare indietro dopo tutto ciò che era successo fra loro due. Gli occhi di Niniel si inumidirono, aveva una gran voglia di piangere ma si tratteneva.
    C-come fai a conoscere una cosa del genere? chiese con la voce che tremava un poco. Come faceva ad analizzare così bene i sentimenti di una persona? Come faceva a sapere che Alexander non sarebbe stato bene senza di lei? Non avrebbe sopportato vedere Alexander autodistruggersi, solo per colpa sua. Il respiro iniziò ad essere di nuovo irregolare. Le girava la testa, se non fosse stata già seduta sarebbe crollata su qualche sedia vicina.
    Che cosa voglio io secondo te? chiese ancora, questa volta una lacrima le scappò rigandole il viso. Come poteva Ultron sapere cosa desiderava, quando anche lei si sentiva così confusa e smarrita?
    Intanto nell'ufficio di Eloy ascoltò pazientemente Jack, ricevendo anche informazioni preziose, quando vide la bustina con le pillole rosa sul tavolo, le afferrò fissandole in silenzio mentre Jack gli faceva immaginare Niniel completamente assoggettata alle voglie di Alexander, se la vedeva drogata, incontrollata. Chiuse gli occhi con forza per scacciare via quelle schifose immagini dalla mente, e non farsi influenzare dall'immensa rabbia che sentiva crescergli dentro. La teoria gli parve così cristallina, ecco come aveva fatto a conquistarsi Niniel, con quella merda di sostanza che teneva fra le mani, ovviamente non essendo tagliata come quelle pillole era pura senza effeti collaterali e Niniel non se ne rendeva nemmeno conto. Tuttavia conosceva sua cugina, gli pareva strano che potesse essere così schiava del piacere carnale senza sentimenti. Alexander di sicuro le aveva fatto credere di provare qualcosa per lei. I sintomi descritti da Jack poi combaciavano perfettamente, Eloy non riuscì fare a meno di pensare che avesse ragione e che Niniel era stata ingannata. Aveva fatto benissimo a rinchiuderla in casa dunque. Fu Jack stesso a proporgli qualcosa, anticipandolo ampiamente su cosa avesse intenzione di fare. Sembrava tutto troppo perfetto, troppo conveniente.

    Niniel me l'ha raccontato del fatto che Ultron è specializzato nel fermare proprio Alexander. Ciò che mi offri sembra molto vantaggioso per me. Dove sta la fregatura Jack? Sul serio ti basta il merito di una scoperta e sapere che qui a Roma hai un amico fra i pezzi da 90? chiese diretto senza tanti giri di parole. Poteva fidarsi davvero? In effetti Niniel ci teneva molto al progetto Ultron, lo vedeva chiaramente dai suoi occhi quando ne parlava.
    Cosa succederebbe se arrivasse Alexander e ti facesse un'offerta migliore? posò di nuovo il sacchettino sul tavolo e guardò negli occhi Jack, diffidente ma attento. No, c'era qualcosa che gli sfuggiva, possibile che Jack volesse sul serio Niniel? Probabilmente non gli interessavano solo le sue doti da scienziata, o forse sì? Dopotutto da come aveva parlato di Ultron era qualcosa di sensazionale, di unico e inimitabile. Jack non gli stava chiedendo la fama e un'amicizia, lui voleva Niniel. Si sentì teso, non voleva fare la scelta sbagliata.
     
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    Ultron sembrò non fare una piega di fronte alle emozioni contrastanti di Niniel. Ma in fondo era lì per aiutarla, non per consolarla, per questo rispose a tono senza la minima esitazione, cercando di fargli capire cosa voleva comunicarle con tanto vigore.
    Tu desideri lo status Quo, vuoi l'armonia, vuoi accomodare tutti e far sentire tutti a proprio agio, anche a costo di sacrificare tutta te stessa: il tuo corpo, la tua felicità, i tuoi sogni, i tuoi desideri. E per quanto questo possa sembrare nobile io non posso accettarlo. E' semplicemente folle e illogico.
    Fece una breve pausa cercando di attirare la sua attenzione, e per esserne sicuro chiuse le distanze una volta per tutte, afferrandole il volto con la mano destra partendo dal mento, accarezzandola delicatamente per poi raccogliere eventuali lacrime con le dita, lasciandola mentre la guidava verso il suo sguardo.
    Voglio che tu faccia una scolta, non importa quale che sia, a patto che sia una scelta che porterà soprattutto felicità a te. E' ingiusto e sbagliato cercare di sacrificare sé stessi per il bene comune. Segui pure i tuoi ideali se vuoi, cerca pure di dimostrare qualcosa al mondo intero, ma fallo con l'obbiettivo di cercare la tua felicità. Prima di accomodare gli altri, accomoda anche te. Se la scelta che farai ti renderà felice e non ti costringerà a fare nessun sacrificio, allora non avrò problemi ad accettarla serenamente.
    Poteva dare l'idea di essere una macchina calcolatrice che voleva semplicemente farle fare la scelta più logica ed esatta, ma di fondo a quel suo ragionamento c'era reale preoccupazione da parte sua. Non riusciva ad accettare che Niniel volesse semplicemente sacrificarsi e basta, pertanto se doveva fare una scelta allora doveva essere la migliore prima di tutto per lei, secondariamente per gli altri. Ultron la desiderava egoisticamente felice, e su questo non c'erano dubbi, nei suoi occhi artificiali Niniel non avrebbe trovato traccia di menzogna o di esitazione, solo vera preoccupazione per lei.
    D'altro canto, Jack era sicuro di aver reso chiarissima l'idea ad Eloy, glielo lesse negli occhi che per quanto tentava di restare impassibile quelle immagini, quelle idee, quelle prospettive lo avevano fatto infuriare, agitare e preoccupare. In quel momento tutto quello che voleva era il bene per Niniel e doveva assicurarsi di fare la scelta giusta, per questo completò il discorso con una domanda direttissima, che poteva far sembrare Jack un amico affidabile, ma allo stesso tempo estremamente volubile. Quindi l'inventore gli lanciò l'occhiata più seria nel suo repertorio, facendogli capire che non era un uomo disposto a scendere a compromessi, né che esitava. Anche senza tutto quel magnetismo ganzo.

    Ti sparerei nel culo senza neanche pensarci, perché è molto importante fare la migliore offerta possibile...
    Non aveva senso nasconderlo, Eloy lo sapeva in cuor suo che Jack era un opportunista, ma se da una parte aveva la possibilità di dimostrarsi spietato com'era, aveva anche modo di rendere più che chiaro un concetto fondamentale.
    Dubita pure se vuoi, ma credi a questo: Alexander non ha la minima intenzione di fare offerte, lui vuole tutto e lo vuole subito. Inoltre sa perfettamente che non gli renderei l'offerta semplice. E anche se fosse... cosa potrebbe offrirmi? L'inferno? Un esercito di puttane che hanno subito lo stesso destino di Niniel? la sua bella collezione di coltelli? No amico mio. Al momento l'offerta più interessante è proprio amicizia, fama e Niniel... lui non mi offrirebbe altro che un'affilata decorazione per la schiena, tanti motivi per nascondermi e soprattutto si porterebbe via la cosa più importante di tutto questo discorso.
    Tra Eloy e le possibili offerte che Alexander poteva fare c'era un abisso priva di qualsiasi margine di discussione. Non c'erano possibilità che Alexander potesse fare un offerta migliore, e anche volendo non l'avrebbe mai fatta, quindi aveva bisogno dell'amicizia di Eloy anche per risolvere situazioni critiche.
    Quindi, come puoi vedere, siamo entrambi sulla stessa barca, non ha senso cercare il pelo nell'uovo o pensare al peggior scenario possibile. Niniel qui finirà per impazzire, e se cercherai di fare tutto da solo prima o poi Alexander sarà pronto per affrontarti. Se invece accetti di diventare amichetti del cuore, avremo entrambi quello che vogliamo nella maniera più semplice e sicura possibile.
    Il discorso si concluse con Jack che si allungava leggermente col busto in avanti e portava la mano destra verso il monarca, alla ricerca di una stretta di mano che valesse la pena definire tale. Un sorriso furbesco che voleva simboleggiare la loro alleanza contro Alexander fece da sigillo a quel patto.
     
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    Non riusciva a crederci che Ultron fosse arrivato ad imparare così tanto dagli umani. Cosa aveva fatto in quel tempo che erano stati separati? Cosa gli aveva inculcato Jack da farlo parlare così chiaramente di ciò che vedeva? Era vero, non poteva negare ciò che disse Ultron: voleva accomodare tutto, voleva avere tutto, sperando di riuscirci così magari dopo qualche tempo, dopo tanti sacrifici si sarebbe potuta godere i frutti dei suoi sforzi. Invece si rendeva conto che non bastava la sua intelligenza per cercare un modo, che anche se in certe cose poteva sembrare logico, per i suoi cari non lo era. Eloy non avrebbe mai accettato Alexander, così come Iceringer e tutti gli altri. Viceversa Alexander non avrebbe mai accettato gli ideali e gli scopi dei suoi cari, e ancora meno i suoi. Aveva accantonato i suoi sogni, tutto ciò in cui credeva per amore. Sapeva che non avrebbe potuto accettare il cammino di Alexander, tutta la sofferenza che avrebbe procurato. Sapeva che avrebbe ceduto e avrebbe tentato di fermarlo. Dopotutto Utron era la testimonianza vivente che per il bene degli altri lo avrebbe tradito ancora. Quindi ormai non poteva più rimandare doveva fare la sua scelta e Ultron glielo ricordò. Niniel pianse, serrando i denti, stringendo con le dita il materasso sotto di lei con tutte le sue forze. Cercò di trattenersi, sorridendo ad Ultron mentre iniziava a sentire dentro di lei formarsi la via che doveva intraprendere.
    Sei nato da così poco tempo e hai già imparato tanto dall'animo umano. Mi sento così fiera di te. affermò per poi portare una mano su quella del cyborg.
    Quello che però mi chiedi è impossibile Ultron. In un modo o nell'altro soffrirò comunque. Devo quindi scegliere cosa fare. Se scelgo di seguire Alexander, so che prima o poi sarò costretta a tradirlo, e pugnalarlo alle spalle guadagnandomi la sua fiduca è un atto malvagio e meschino, anche se si tratta di salvare il mondo. Soffrirei doppiamente perché vedrei in prima persona la persona che amo soffrire a causa mia. E mi sentirei un mostro nel farlo. Soffrirebbero anche i miei cari, perché mi vedrebbero perdermi e spegnermi per ignorare ciò che io invece vorrei impedire. Alexander vuole una guerra, anche se si tratterà di una guerra negli inferi, io... non sarei che una palla al piede per lui, se non addirittura un ostacolo. L'ho sempre saputo, ma sono stata testarda e stupida. Accecata d'amore per lui non voleva guardare la realtà. Anche se lui stesso cercava sempre di mostrarmelo, di avvisarmi... scoppiò di nuovo a piangere, sentendosi così in colpa. Alexander continuava ad avvisarla, le diceva sempre di andare, lei invece restava, illudendolo anche del fatto che poteva cedere, che poteva essere debole e fare tutto ciò che voleva in nome del loro amore. Invece avrebbe ceduto prima o poi e lo avrebbe tradito e lei sarebbe impazzita per il dolore. Lo amava, tanto... ma sapeva di non poter stare al suo fianco. Quello che era successo con la spada di Iceringer ne era la dimostrazione. Non era in grado di farlo, e adesso che ne aveva la prova lampante non poteva più mentire a se stessa.
    Torno a casa, sui miei passi. Torno a fare ciò per cui voglio combattere, anche se soffrirò molto nel non poter vedere più Alexander. Mi mancherà da impazzire.... già, le sarebbe mancato da impazzire, e non aveva la minima idea di cosa avrebbe fatto se quel sentimento arrivava a dilaniarla dentro. Lo avrebbe sicuramente cercato, per soffocare quel senso di vuoto e si sarebbe perduta di nuovo. Sollevò gli occhi verso Ultron spaventata, afferrò con entrambe le mani le braccia di Ultron, sollevandosi in piedi, sul letto per stare faccia a facia con lui e guardarlo negli occhi. La paura divenne una tacita richiesta.
    Tu potrai aiutarmi? Potrai fermarmi quando cederò alla tentazione di tornare da lui? gli chiese quasi disperata. Sentiva nel suo cuore che avrebbe ceduto senz'altro.

    Intanto Eloy guardò Jack sollevando un sopraciglio per poi ridere divertito alla sua battuta. Era ovvio che gli avesse sparato nel culo con un'offerta migliore. Lo lasciò parlare ancora, convincendosi sempre di più che affidare Niniel a Jack era la scelta migliore. Non perché si fidasse di lui, ma perché era sicuro che Jack sarebbe stato in grado di occupare la mente di Niniel con i loro lavori da scienziati. Se Jack aveva le risorse per proteggere qualcuno dalla umbrella, lo aveva sicuramente anche per proteggere Niniel da Alexander. Certo anche lui aveva le risosrse adatte, ma Caius aveva già i suoi geni nei laboratori e di sicuro non avrebbe accettato di buon cuore un nuovo studioso per lo più donna con un problema fisico non da poco. Poteva solo essere sicuro di tenerla al sicuro, non di aiutarla a dimenticarlo, e aveva la sensazione che Jack e Ultron avessero invece buone carte per farlo. Era sicuro che Nniniel non avrebbe mai rinunciato a visionare i progressi di un suo lavoro. Eloy guardò la mano di Jack, la afferrò titubante.

    Beh metti che vogliano fare commerci fra terra e inferno, e ti offrirebbe il monopolio dell'import export? Probabilmente guadagneresti tanto quanto Caius e questo potrebbe essere un problema. Ma confido nel fatto che tu non voglia dare una buona scusa all'imperatore di volersi espandere con il suo territorio anche oltre oceano dico bene? fece sogghignando in modo inquietante alla velata minaccia. Eloy era sicuro che Jack avrebbe recepito il messaggio, ovvero che se si faceva Roma, nazione più potente al mondo, come nemica se la sarebbe vista molto male. E con Kurayami che avrebbe potuto scoprire che avevano aiutato i nemici a rifugiarsi sarebbe stato doppiamente un problema, dato che Eloy ovviamente per vendicarsi non avrebbe di certo evitato di far sapere. Più che un patto poteva essere una garanzia, quindi Eloy accettò, stringendo la sua mano con più decisione..
    Ti affido mia sorella. Rimane solo da convincere lei. concluse sentendosi un poco alleggerito da un enorme peso.
     
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    Il pianto di Niniel provocò subito una affettuosa reazione in Ultron, che si avvicinò a lei toccandola con entrambe le mani sul capo, come a volerla consolare, abbracciare e darle un minimo di sollievo. Rimase in silenzio, ascoltando il primo monologo di Niniel che sfociò in un altro pianto, ma sapeva che non era ancora il momento giusto per risponderle, così non le offrì altro che le sue mani e il suo silenzio. Subito dopo, fu lei a chiedergli una risposta, alzandosi sul letto nella sua forma infante per poter essere alla sua altezza e stringerlo per le mani. Ultron si avvicinò finché non furono fronte contro fronte, toccandosi direttamente e fissandosi negli occhi. Nello sguardo del cyborg non c'era esitazione, lui riusciva a vedere chiaramente la soluzione scelta da Niniel: eliminare Alexander alla prima occasione utile. Magari senza neanche farglielo sapere, lasciandola vivere nel tiepido ricordo di ciò che quel demone era stato, nella speranza di rivederlo forse senza però poterlo incontrare mai più, pertanto un problema pressoché inesistente.
    Mi troverai al tuo fianco mamma, sempre.
    Non aggiunse altro, limitandosi a stringerla a sé. I suoi movimenti erano piuttosto meccanici, si vedeva che non era qualcosa che faceva con naturalezza, tuttavia era un gesto sincero nei confronti di una delle poche persone che per lui contavano. Nel frattempo, i galantuomini dall'altra parte si stringevano la mano, e Jack sorrise compiaciuto, ridacchiando divertito nel constatare che il monarca le palle le aveva eccome, e non esitò a sfoggiare una minaccia velata al suo nuovo compare tanto per fargli capire che doveva guardarsi le spalle e fare poco il furbo. Un tipo risoluto almeno quanto lui, e questo era più che positivo.
    Stai tranquillo, l'unica cosa che amo più del denaro sono i buoni motivi per non perdere il mio denaro. E per quanto riguarda Niniel... non mi preoccuperei troppo. Ho scoperto che Ultron ha un... certo interesse per lei, se si comporterà come credo sarà il suo modo di fare spontaneo a convincerla, pertanto suggerirei di lasciare che la magia si compia.
    Detto questo, sembrò quasi volersi mettere comodo, posando le mani sul ventre e allargando un sorrisetto compiaciuto che dava l'idea di sapere perfettamente cosa sarebbe successo a quel punto. Nel suo abbraccio, Ultron non esitò a sfruttare le conoscenze da poco apprese nel rapportarsi con gli umani: la sua corporatura si fece più morbida, simile alla carne senza però rinunciare al tono di una muscolatura accogliente. La sua temperatura corporea venne aggiustata per poter essere compatibile con quella di Niniel, così da ispirarle un leggero senso di tepore. Il suo obbiettivo era farla sentire non solo accolta, ma anche desiderata.
     
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    Essendo ancora nel pieno chaos di emozioni, non diede il dovuto peso alla reazione affettuosa di Ultron nei suoi confronti. Si sentì così debole e così stupida, affidandosi a colui che la chiamava "mamma". Doveva essere tutto l'inverso, era lei che doveva fare da punto di riferimento per Ultron. Doveva dargli le risposte che cercava aiutarlo a capire, non il contrario. Doveva essere una figura di riferimente ed invece era Ultron che la stava sostenendo in un momento in cui era molto fragile. Non riuscì a controllare il suo impulso di abbracciarlo a sua volta. Grata per ciò che le disse e per l'enorme aiuto che le avrebbe dato. Ovviamente Niniel non aveva la più pallida idea sul fatto che Ultron stesse pensando a far fuori Alexander. Non pensava che Ultron avrebbe avuto capacità del genere. Pensando giustamente che per ricoprire un ruolo da poliziotto non poteva uccidere il prossimo a cuor leggero, o almeno gli avevano inserito la legge che non poteva uccidere gli esseri viventi.
    Grazie... fece in un singhiozzo, abbracciandolo a sua volta, poggiando il viso contro il suo petto, lasciandosi andare ancora a qualche altro minuto per sfogare le sue lacrime. Fin quando non si sentì esausta e smise di piangere, limitandosi a godersi l'abbraccio di Ultron. Si accorse solo dopo essersi un attimo calmata che era strnamente piacevole abbracciarlo. Le ricordava un poco Alexander, quando dormiva attaccata a lui, ma ovviamente c'era qualcosa di diverso. Ultron aveva un corpo metallico, o almeno era ciò che ricordava, perché non aveva la sensazione di star abbracciando un elettrodomestico? Allontanò il viso dal petto osservando la porzione su cui era poggiata e la toccò incuriosita con una mano, sentendo sotto la stoffa il corpo tonico ma morbido come se fosse fatto di carne, accorgendosi che era anche caldo. Sollevò lo sguardo un poco confusa verso di lui. Divenne curiosa, tanto che andò a sbottonare la camicia, notando che sotto era lucido come se fosse di metallo ma era morbido come se fosse di carne.
    Come ci riesci? chiese più per la sorpresa che per un vero e proprio interesse scientifico.
    Intanto da Eloy ormai gli accordi erano stati presi e ciò che disse Jack lo incuriosì, ingenuamente non pensò che un cyborg di quel tipo potesse provare interessi più carnali verso una persona umana. Quindi lo guardò perplesso, ma non volle indagare oltre, c'era un sesto senso che gli diceva che non voleva scoprirlo. Visto che dovevano attendere che Ultron finisse di parlare con Niniel, Eloy si alzò dalla sedia con naturalezza.

    Ti va di vedere la mia collezione di chitarre? Alcune sono anche autografate dai più grandi chitarissti del mondo. non aveva idea se una cosa del genere potesse interessare a Jack, ma poteva essere un buon modo per rompere il ghiaccio.
    Niniel allargò la camicia ancora di più curiosa toccando senza malizia il suo petto. In realtà stava cercando di capire se potesse emulare una cosa simile con Pandora. Distrarsi le avrebbe fatto sicuramente bene, ma probabilmente stava esagerando e si ricordò del primo incontro con Ultron e di come lui avesse parlato di certi tipi di interessi. Arrossì vistosamente e smise di toccarlo abbassando le braccia per mettere fine al loro abbraccio.

    Sc-scusami. fece abbassando lo sguardo.
    Certe volte la mia curiosità prende il sopravvento. si giustificò, ma c'era qualcosa che la faceva sentire agitata, strana. CHe diamine perché lo trovava così piacevole? Doveva solo farle tenerezza non ispirarle la figura di un uomo.
    Aaah che disastro. fece sempre più imbarazzata, poggiando la fronte contro il petto di Ultron.
    Sono io che devo sostenerti e insegnarti, e invece mi ritrovo a farmi consolare da te e mostrarti il mio lato più vulnerabile. Sono una pessima mamma. fece espirando profondamente cercando di ritrovare il suo respiro regolare che fino a quel momento era alterato dai singhiozzi.
     
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    Jack non esitò a cogliere subito la palla al balzo, alzandosi di scatto dalla poltrona per poter seguire il monarca. Non c'era motivo di annoiarsi durante l'attesa e in fondo quell'argomento non gli era del tutto estraneo.
    Sicuro, amo i pezzi da collezione, e ovviamente il Rock'n'roll, una volta suonavo in una band. Una storia lunga ma... abbiamo tempo per raccontartela...
    Nel mentre, Niniel e Ultron sembravano di fronte alla soglia di un modo per approfondire il loro rapporto, l'essere artificiale l'aveva sentita molto più vicina adesso che l'aveva vista sfogarsi su di sé, vulnerabile ma allo stesso tempo capace di una grande forza d'animo e coraggio. Un aspetto umano così contraddittorio eppure tanto facile da spiegare. Affascinante.
    Allo stesso modo di un essere umano: calore, segnali elettrici e composizione chimica. Con la differenza che posso farlo a mio piacimento, perché ne ho un controllo totale.
    Mentre lo spiegava con la massima naturalezza, vide Niniel cercare di esplorare più a fondo quel mistero, sbottonandogli la camicia per scoprire il suo corpo robotico. Ultron non aveva vergogna di nulla, effettivamente se aveva indossato un vestito elegante nero era solo per fare bella figura con Eloy, ma lo aveva scambiato per un'arma. Che tipo di problema avevano i poliziotti con i colori scuri? Prima di poter porre quella domanda però, Ultron vide Niniel esitare, farsi indietro, imbarazzata da qualcosa, che cercò subito di spiegare ma in maniera decisamente troppo sommaria e approssimativa. Ultron piegò il collo di lato, incuriosito, cercando di dare una spiegazione a quel gesto senza però riuscire a trovarlo.
    Perché reagisci così? Il mio scopo è esplorare e conoscere, ma al contempo condivido anche il vostro: ovvero esplorarmi e conoscermi. Non ho nessun genere di timore né di preconcetto, sono un cappa vuota. Non devi essere in imbarazzo con me, io voglio avere la possibilità di insegnarti qualcosa, ma la contempo sono ansioso di apprendere da te. Ad esempio, Jack può insegnarmi molte cose che tu non puoi, ad esempio come si gestisce il denaro e come si conclude un affare. Ma allo stesso tempo ci sono cose che lui non può insegnarmi, e che solo tu puoi. Non sono qui per guidarti, solo per appoggiarti. Voglio lasciarmi guidare da te, ma se hai degli insegnamenti ti supplico, mamma: non esitare. Orgoglio, indecisione e imbarazzo sono preconcetti a me sconosciuti, fai altrettanto ed ignorali: sono impaziente di conoscere.
    Come sempre cristallino e diretto, Ultron non esitò a cercare di mettere a suo agio Niniel con qualcosa che sapeva poteva apprezzare bene anche una come lei, essendo una pragmatica scienziata: la logica. Lo sguardo di Ultron sembrava supplicarla di non trattenersi di fronte a lui, e di insegnargli tutto ciò che Jack non poteva spiegare.
     
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    "Che tipo di problema avevano i poliziotti con i colori scuri?" X°°D presto anche lui capirà i problemi dei colori scuri. Non ho ben capito se Ultron sta ancora stringendo fra le braccia Niniel o meno così non ho mezionato la sua posizione.


    Eloy avrebbe accompagnato Jack nel suo studio musicale, quello personale e costruito a fatica. Una stanza che fungeva anche come camera di registrazione musicale, con tanto di cabina insonorizzata con tutto il materiale necessario. Sulle pareti vi erano appese le famose chitarre firmate da chitarristi parecchio famosi. A quanto pare fare il monarca dava i suoi vantaggi anche in quello.
    Davvero? Cosa suonavi? fece incuriosito Eloy. Da quel momento probabilmente i due si sarebbero immersi in ricordi e chiacchiere sulla musica. Eloy avrebbe raccontato a Jack del suo passato da nomade, di come la vita aveva cambiato le cose per lui che all'inizio voleva essere uno di quei famosi cantanti, ritrovandosi però coinvolto in cose più grandi di lui che lo avevano portato dove era adesso. Gli avrebbe perfino mostrato i suoi CD, delle canzoni che aveva scritto e composto, infine avrebbe insistito molto per sentire Jack suonare.
    Intanto Ultron spiegò il fenomeno come se stesse spiegando come si cucina il sugo per la pasta. Per lui doveva essere la cosa più naturale del mondo, ma non era così per tutti. Evidemente era una sua abilità unica e particolare per cui era portato. Riusciva a manipolare ogni cosa del suo corpo ecco perché poteva rendersi caldo e "morbido". Chissà se poteva perfino cambiare forma e fisionomia? Sicuramente sì. Ultron le chiese perché reagisse in quel modo, cercò di tranquillizzarla, facendole capire che non aveva preconcetti verso di lei o in generale. Era come una spugna che avrebbe assorbito ogni informazione assimilandola. Per chiunque Ultron avrebbe dovuto suscitare inquietudine per quanto fosse pragmatico e diretto. Niniel invece lo trovò incredibilmente tenero, quanto un cucciolo che osserva il padrone con i suoi grandi occhi lucidi e il musetto dolce. Ridcchiò divertita e sollevò di nuovo la testa per guardarlo negli occhi.

    Credo che io reagisca così perché penso a cosa sia una madre per un figlio. Sopratutto nei primi anni di vita. Di solito un genitore diventa un punto di riferimento per il piccolo, perché appunto gli insegna a stare al mondo, e per far crescere in modo sano un bambino bisognerebbe mostrarsi sempre sicuri e forti, in modo tale che il bambino possa sentirsi sicuro e fare esperienza. Immagino che con te queste cose non hanno molta valenza. Ragioni e metabolizzi in modo diverso da un bambino. E faccio davvero tanta fatica a considerarti "giovane", quindi quando mi sei così vicino... tendo a perdere la cognizione del mio ruolo nei tuoi confronti. cercò di spiegarsi in qualche modo. Ma era mortalmente difficile spiegare la natura dell'imbarazzo.
    Ecco mi sono sentita in imbarazzo perché non so esattamente come dovermi comportare, non conosco bene il ruolo di una madre e beh, detto in poche parole mi susciti reazioni psicofisiche che non si addicono proprio ad una madre. divenne di nuovo paonazza. Iniziava a pensare di avere problemi seri a livelli mentali, come poteva sentirsi attratta da un demone ragno con 6 occhi o da un gigantesco cyborg che non aveva fattezze umane? Non avrebbe dovuto trovare più affascinante un giovane ragazzo dai capelli fluenti e lo sguardo magnetico da seduttore? Qualche bell'imbusto come lo era Eloy? No, Niniel non era decisamente il tipo. Le piacevano le cose strane, Ultron e Jack erano fra di esse.
    Cosa vorresti che ti insegnassi? Le mie abilità tecniche sono abbastanza simili a quelli di Jack e non credo tu voglia imparare nozioni scientifiche dico bene? i suoi occhi divennero curiosi e attenti, sarebbe stata felice di poter insegnare e soddisfare le curiosità di Ultron.
     
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    Mentre Jack ed Eloy si immergevano in ricordi passati, Niniel cercava disperatamente di condividere il suo punto di vista con Ultron, qualcosa destinato a diventare un discorso troppo sommario, e probabilmente questo la ragazza lo capì subito, poiché piuttosto che perdersi in inutili giustificazioni, si fece avanti mettendosi a disposizione. Ultron la teneva ancora a sé, ma in una stretta meno costrittiva, lasciando un pò di spazio tra i loro corpi. Il suo sguardo si sciolse un pochino, assumendo un'espressione più tranquilla e affabile, come se non volesse metterla ulteriormente a disagio. Ma con quella mossa non fece altro che dare l'idea di un uomo risoluto che sapeva bene cosa desiderava.
    Scienza e nozioni per me sono a portata di mano, io non voglio imparare a leggere e "conoscere il contenuto di un libro", io voglio imparare ad assaporare un libro, ovvero "gustarsi il contenuto di una lettura". Gli esseri umani a livello chimico sono quasi ridicoli da comprendere, è una delle prime cose che ho memorizzato. Ciò che non so è il motivo per cui io stesso mi rendo conto che sono così speciali.
    Alzò le spalle, come a voler dichiarare un'aperta resa. Non bastano tutti i computer super tecnologici e le intelligenze artificiali dell'universo intero per comprendere un essere umano semplicemente con i numeri. Ciò di cui Ultron aveva bisogno era esperienza, e non la voleva assimilare con gli occhi di un bambino, ma con l'entusiasmo di un essere alla pari della "madre insegnante".
    Io non sono un bambino, non insegnarmi come se fossi tale... ciò che desidero da te è comprendere perché gli esseri umani sono tanto speciali. Perché perfino Alexander ha iniziato ad apprezzare una normale umana come te...
    Doveva assaporarne ogni sfaccettatura ed era pronto a farsi avanti lui stesso se Niniel avesse esitato ancora, ma non voleva costringerla od opprimerla, per questo esitava a farsi avanti. Doveva capire, doveva comprendere.
     
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    Come già intuito, ciò di cui Ultron aveva bisogno non erano nozioni scientifiche ma vivere sulla pelle delle esperienze. Probabilmente umane per poterle comprendere a sua volta. Lo ascoltò incuriosita, con le mani poggiate comodamente contro le sue braccia, sentendosi stranamente molto a suo agio, forse perché Ultron parlasse in modo spontaneo. Adorava la sua curiosità, era avido di sapere e questo era un grande pregio di Ultron e lei voleva in qualche modo incoraggiare. Ultron però fece una domanda che per Niniel era difficile. Non ne aveva idea, lei in realtà trovava gli umani stupidi e testardi. Solo qualcuno ogni tanto eccelleva in qualcosa. Perfino lei stessa che era considerata ad una media più alta degli altri in intelligenza si credeva stupida per aver ceduto al fascino di Alexander e non essere riuscita a prendere una decisione prima. Niniel prese un poco di tempo grattandosi la zona dietro l'orecchio confusa.
    Perché gli umani sono speciali? Una volta ne parlai anche con Alexander, credo sia per il nostro enorme potenziale, possiamo evolverci in continuazione. Probabilmente la risposta più ovvia che mi viene da dare è che siamo tanti, così diversi fra di noi seppur uguali. iniziò a ridere: non ne aveva idea, per Niniel gli umani non erano affatto speciali. E la risposta appena data le sembrava così vaga.
    Sarà che sono umana, ma io non trovo niente di speciale negli umani. Alexander... ebbe un attimo di esitazione nel pronunciare il suo nome, ricordandosi ciò che gli diceva, ciò che avevano fatto insieme, sentendone già la mancanza. Si chiese dove fosse, se stava bene, se stava pensando a lei.
    Lui, si nutriva delle mie emozioni. Si nutriva dell'amore che provavo per lui. Credo sia un pasto molto succulento per i demoni se pensi che mi trova speciale. Ecco forse è questa la risposta... l'amore. Siamo capaci di grande odio e distruzione ma anche di un grande amore come quello che una madre prova per il proprio figlio, conosci il parto no? Nessuna donna subirebbe 9 mesi di gravidanza e poi un dolore così grande se non fosse per amore. Sappiamo amare in molti modi diversi, amico, padre, madre, fidanzato, marito, moglie, sorella, fratello. Sono legami diversi fra di loro e ognuno è caratterizzato da un amore diverso. Se c'è una cosa che le nozioni scientifiche non possono spiegare bene sono i sentimenti umani. Molti li studiano, ne abbiamo appreso qualche meccanica ma ciò che si cela nel nostro cuore è più di quanto in realtà pensiamo di conoscere. parlò ispirata come se in qualche modo riuscisse ad afferrare solo in quel momento il significato di quelle parole. Forse era quello che avrebbe reso Alexander instabile? Avrebbe cercato l'amore di Niniel? Qualcosa che nessun'altra donna era riuscito a dargli oltre la madre ovviamente. Tutti in qualche modo erano alla ricerca dell'amore, e chi ne provava un poco poi non riusciva più a farne a meno. Illudendosi di poter sopravvivere anche senza, autodistruggendosi con droga e alcool. Quei pensieri la portarono a pensare ad Alexander, a ciò che aveva detto prima Ultron. Sentì l'ansia crescerle nello stomaco, i suoi occhi vagavano nel vuoto mentre immaginava Alexander sempre più disperato che faceva sciocchezze. Chiuse gli occhi strizzandoli forte per scacciare via quell'immagine che stava iniziando a tormentarla. No, Alexander stava sicuramente bene, probabilmente con qualche donna per saziarsi della loro energia e riprendersi. C'erano le sue sorelle, c'era Zora sicuramente stava bene. Calmandosi ancora una volta da sola, si rese conto che le dita si erano strette alle braccia di Ultron. Voleva conoscere le emozioni? No, sapeva che ne era perfettamente in grado di provarli, nel loro primo incontro ne aveva provati diversi. Forse voleva imparare a riconoscerli? In effetti Ultron non l'aveva lasciata andare. Gli sorrise intenerita carezzandogli le braccia per attirare la sua attenzione.
    Ti piace stare abbracciati? Questi sono gesti spontanei che si fanno quando vuoi bene a qualcuno sai? affermò divertita, chissà se lui se ne rendeva conto? Prima Ultron le disse che non era un bambino, ma lui effettivamente non era mai stato un bambino, quindi non conosceva quel periodo così speciale della vita. Era un vero peccato, e le venne una strana idea in testa.
    Vorresti provare un abbraccio materno? Tu non hai mai sentito qualcosa del genere, forse è una stupidaggine ma mi piacerebbe farti vivere quest'esperienza. Tutti al mondo dovrebbero provare una cosa del genere. fece richiamando in una mano tramite l'evocazione di armi Pandora. La sua arma si materializzò nel suo palmo.
    Hah! Lo sapevo che l'aveva nascosta lì! affermò a bassa voce, prima di attivarla e scambiare energia con essa, così da assumere il suo aspetto adulto e crescere in altezza e in forme più morbide e abbondanti. Per fare il jutsu dell'evocazioni delle armi doveva conoscere l'ubicazione di essa. Eloy per non farla fuggire gliel'aveva nascosta e più volte aveva provato a richiamarla pensando ai vari posti in cui avrebbe potuto nasconderla, ma il caso aveva voluto che lo trovasse proprio quando Ultron ne aveva bisogno.
     
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    Ultron riuscì ad identificare qualcosa in mezzo a quella montagne di dubbiose informazioni che Niniel stava provando a dargli. Lei credeva di essere inconcludente, ma Ultron stesso riusciva a comprendere bene anche nel caos totale di un database infinito come il web, figurarsi nel discorso puro e incontaminato di una persona che aveva davanti.
    Se perfino un demone, la razza che più disprezza gli umani, può arrivare a nutrirsi delle loro emozioni, allora deve essere qualcosa di davvero molto più speciale di quanto tu non riesca a comprendere. Di quanto nemmeno io riesca comprendere.
    A differenza di ciò che Niniel stava dicendo, Ultron sapeva bene che c'era qualcosa di unico e speciale, se non nella razza umana, quantomeno in alcuni di essi, perché lui stesso lo stava provando sulla sua pelle con Niniel e l'attrazione verso quel misterioso sentimento lo rendeva confuso e al contempo impaziente. Per questo, quando Niniel si offrì di concedergli qualcosa di mai provato, Ultron iniziò a fissarla con più attenzione, stringendo le dita intorno alle sue braccia proprio come stava facendo lei con l'uomo artificiale.
    Te l'ho detto... voglio assaporare qualsiasi cosa ci sia oltre un mero concetto, voglio provarlo sulla mia "pelle" e sul mio corpo. Sono nelle tue mani.
    Decise che, se doveva lasciarsi guidare da lei, doveva offrirle un feedback immediato più cristallino e spontaneo possibile, in modo che Niniel stessa potesse correggerlo e guidarlo quando necessario. L'occasione per provarlo si presentò praticamente subito quando Niniel richiamò Pandora, tornando alla sua forma più matura e adulta sfoggiando il suo fascino femminile che Ultron non riusciva ancora ad identificare alla perfezione, ma sapeva perfettamente una cosa e non esitò a dirglielo.
    Mi piace il tuo aspetto, adoro l'armonia che ispirano le tue forme, la sensazione della tua pelle morbida sotto le mani. Riesco a percepirla, così come percepisco il tuo odore e come ricambi il mio calore. Il tuo sguardo e le tue labbra mi impediscono di distrarmi su ogni altra parte del tuo corpo. Voglio capire perché se riesco alla perfezione a modificare il mio calore, non riesco invece a smettere di guardarti mamma.
    Forse quella era la domanda più corretta e incontaminata che le aveva fatto fino a quel momento. Ultron era impaziente di averne ancora, e per questo la toccava, insistentemente, come a volerla quasi supplicare. La sua curiosità era insaziabile. Per una volta Niniel non era quella che pendeva dalle labbra di qualcuno, ma il contrario: lo scenario rispetto ad Alexander si era sostanzialmente ribaltato.
     
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    Nonostante Ultron avesse l'aspetto di un uomo grande e grosso e pericoloso, quella sua curiosità, quel suo modo di fare le ricordava un poco un bambino, non c'era malizia nel modo in cui la abbracciava, era spontaneo e incredibilmente vivo! Non riusciva proprio a percepirlo come una macchina, un essere artificiale. Non vedeva in quei occhi qualcosa di finto e ciò la destabilizzava un poco. Sopratutto quando Ultron le disse chiaramente che gli piaceva il suo aspetto adulto. Non riusciva a smetterla di guardarla e questo la fece di nuovo imbarazzare tantissimo. All'infuori di Alexander non aveva mai civettato con qualcun'altro e si sentiva un poco emozionata e anche impacciata. Quello che le disse comunque le fece capire che Ultron si sentiva attratto da lei, e non sembrava riuscire a capirlo. E proprio quella inconsapevolezza sciolse il cuore di Niniel che si ritrovò a guardarlo con affetto. Sorrideva un poco emozionata, si sentiva una completa imbranata poiché non sapeva come rispondergli a parole. Non era mai stata brava con i ragazzi e con questioni di quel genere. Intanto la crescita del fisico l'aveva portata a sollevarsi in aria riuscendo a guardare dall'alto Ultron anche se effettivamente non quanto avesse immaginato. Fece un profondo respiro cercando di non cedere alla tentazione di afferrarlo forte fra le braccia e squittire come una scema mentre gli diceva quanto fosse carino. Parola che non lo rispecchiava per niente, dato che una persona normale lo avrebbe trovato molto inquietante, ma non per Niniel. Era una novità per Niniel, Ultron non conosceva nulla dell'attrazione fisica, del desiderio, era così innocente, così puro. Sembrava smarrito e sebbene non fosse spaventato le dava comunque la voglia di prenderlo per mano e guidarlo. Prese coraggio e sollevò una mano carezzando il viso del cyborg, sentendo la pelle metallica ma misteriosamente calda. Per un attimo se lo figurò fra le braccia di Zora, un essere così ingenuo che veniva travisato e portato su percorsi perversi e sudici, traumatizzandolo a vita. Odiava pensarlo, ma aveva paura che potessero rovinare quell'innocenza che lo rendeva così speciale.
    Non ci riesci perché ti senti attratto... sentì di nuovo una vampata di calore inondarle la faccia, perché la imbrazzava così tanto dirlo? Possibile che Ultron si fosse preso la prima cotta? Ed era proprio lei la sua prima cotta? Che situazione assurda... Jack lo sapeva? Perché la lasciava sempre da sola con Ultron?
    Succede quando ti interessi a qualcuno... quando sei cotto di una ragazza. disse a gran fatica. Altro che affetto materno, Ultron cercava sicuramente un calore umano ben diverso e ciò confondeva non poco Niniel.
    Una cosa alla volta... fece cercando di sembrare più autoritaria, fallendo miseramente. Si avvicinò di più ad Ultron lo abbracciò cercando di guidare la sua testa per fargliela poggiare contro la propria spalla, anche se una parte del viso sarebbe finita inervitabilmente contro il suo morbido seno. Portò una mano attorno alle spalle con fare affettuoso per abbracciarlo, e una mano la portò sul suo capo per carezzarglielo come farebbe una mamma con il suo bambino. Peccato che il suo cuore batteva all'impazzata, e non si sentiva affatto una "mamma" in quel momento. Si maledisse perché iniziò a pensare cosa si provasse a giacere con qualcuno che non fosse Alexander, e Ultron sembrava così diverso. Poteva essere un amore innocente e giovane, l'esatto opposto di quello che c'era fra lei il demone: passionale, carnale e disperato. Sospirò e cercò di concentrarsi, si prese il tempo continuando a carezzargli la testa, cullandolo, cercando di lasciarsi andare a sua volta per fargli vivere un momento vero. La mano sulla spalla lo carezzava e lo stringeva dolcemente a lei. Cercò di essere naturale, baciandogli il capo dolcemente.
    Ti voglio un mondo di bene Ultron. gli sussurrò, cercando di trasmettergli con le parole un emozione che dopotutto era vera. Era pur sempre una sua creatura, qualcosa di unico a cui lei aveva lavorato tantissimo. Quando lo aveva visto formarsi davanti ai suoi occhi, aveva desiderato non lasciarlo andare via. Voleva stringerlo a sé e occuparsi di lui. Quando lo aveva visto lì a casa di Eloy si sentì così felice di vederlo. Si lasciò andare a quell'affetto e lo strinse a sé con più forza, chiudendo gli occhi, cercando di rilassarsi.
     
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    Ultron si lasciò guidare, restando inchiodato sugli occhi di Niniel fino a che non fu lei stessa spingerlo sul suo petto. L'androide si mosse in maniera placida, senza essere troppo invadente, allungando le mani sui fianchi di Niniel e lasciando che fosse lei ad insegnargli, cullandosi sul suo seno. Quel contatto era estremamente piacevole, così tanto che riuscì ad intuire perché per l'uomo medio era difficile mantenere il contatto con gli occhi piuttosto che con i seni delle donne, e forse da quel momento in avanti lo sarebbe stato anche per lui. O forse no? Forse si sarebbe affezionato così tanto al seno prosperoso della sua "madre adottiva" da non poter vedere seni non degni della sua forma con i giusti interessi? Domande su domande iniziarono ad accavallarsi sulla sua mente, ma dalla bocca di Ultron non uscirono questioni, solo analisi.
    Il tuo cuore batte forte... troppo forte per essere normale. Ma le tue funzioni vitali sono perfette. E' l'equivalente umano di ciò che provo io? Un surrogato di reazioni chimiche dunque... una conclusione estremamente deludente, possibile che io mi sia illuso che fosse qualcosa di speciale?
    Confuso, si per la prima volta si sentiva confuso. Aveva pensato che potesse trattarsi di qualcosa di più unico, qualcosa a che vedere con le "emozioni", col concetto di "anima", ma adesso si rendeva conto che forse quello che provavano lui e Niniel in quel momento non era altro che un costrutto naturale finalizzato all'attrazione e infine all'accoppiamento. Ma c'era qualcosa che non tornava, e stretto tra i seni di Niniel, Ultron spalancò gli occhi, giungendo ad una conclusione.
    No... io non sono un partner sessuale, non potrei procreare neanche volendo. Ciò che percepisci non è qualcosa di fisiologico, di necessario, è l'attaccamento che si proverebbe verso un dono importante, o un ricordo prezioso. Riesco a capirlo ora, ma non mi basta. Posso rivedere questa scena all'infinito nella mia testa, posso immaginarti dirlo in tutte le lingue esistenti, ma non mi basta. Di più. Fammi conoscere quanto profonda può essere questa sensazione, devo capire. Cosa c'è alla base dell'attrazione. Lo voglio. Ti voglio.
    La presa di Ultron sui suoi fianchi si fece più intensa, ancora una volta non prese l'iniziativa perché aveva accettato di essere l'allievo in quella situazione, ma probabilmente al minimo cenno di Niniel avrebbe perso totalmente ogni freno inibitorio, cimentandosi nella sua esperienza. Ma per il momento, la sua madre adottiva dettava leggi in quella situazione, e non avrebbe fatto nulla che non gli sarebbe stato concesso da Niniel.
     
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    Ultron si lasciò guidare volentieri, assaporando il momento senza dire nulla inzialmente. Era ancora paonazza quando gli disse di volergli bene, cercando di emulare un momento intimo fra madre e figlio. Nei suoi ricordi la voce della madre che le diceva quella frase era un eco molto dolce in cui ogni tanto si rifugiava e che ogni tanto sognava. Ultron però sembrò analizzare tutto quanto. Accorgendosi anche che il cuore di Niniel batteva forte nel petto. Aaah perché Ultron era così bravo nel leggere le cose fisiche? Dannazione era praticamente impossibile mentirgli o fingere che non le stesse facendo alcun effetto. Non riuscì a capire cosa stesse analizzando esattamente, e non riuscì a seguire del tutto il suo discorso. Sembrò prima analizzare il fatto che probabilmente sia lei che lui si sentissero in quel modo perché la natura voleva prepararli al concepimento. Tuttavia si rendeva conto che lui non poteva farlo, quindi lo escluse e divenne ancora più curioso di prima. Più esigente e Niniel non seppe cosa dirgli, non seppe cosa fare. Stava per dirgli che non lo sapeva, che non aveva una risposta alla sua domanda, ma ebbe paura. Temeva che dicendoglielo lui avrebbe cercato in altri modi le risposte che cercava, magari addirittura qualcun'altro. E lei non voleva lasciarlo andare, non poteva lasciarlo andare, doveva essere lei il famoso panic button per Ultron. Gli afferrò la testa con entrambe le mani, carezzandolo dolcemente, senza dire niente inizialmente. Cercando disperatamente una scusa, delle parole... magari perfino delle baggianate credibili per lui.
    E se poi rimani deluso come prima? chiese spontaneamente. Che succedeva se rimaneva deluso? L'avrebbe allontanata? Il loro rapporto sarebbe cambiato? Di nuovo la paura di perderlo la spronò a fare altro a dire altro.
    C'è qualcosa di me che ti ha colpito, qualcosa che non sei riuscito a vedere negli altri. Quella cosa ti ha portato a desiderarmi, a provare attrazione verso di me. non sapeva come altro rigirare la frittata e lui sembrava così bisognoso di sapere. Niniel non aveva mai giaciuto con altri uomini, solo Jack si era avvicinato a lei, ma Ultron si poteva considerare un'altro uomo? Anche Niniel era confusa. Alexander le diceva sempre che non doveva trattenersi che se voleva provare altre esperienze doveva farlo. E se provare piacere con Ultron potesse in qualche modo aiutarla a non pensare ad Alexander? Oppure gliel'avrebbe fatto desiderare di più? Non ne aveva idea e forse in quel momento non doveva pensare a se stessa ma a lui. Doveva tenerlo ancorato a sé, il sesso poteva essere una cosa utile?
    Ultron tu mi stai chiedendo di voler fare l'amore con me? chiese titubante e parecchio imbarazzata. Si sentiva una specie di Milf che seduceva l'amico del figlio giovanissimo. Si avvicinò con tutto il corpo a lui, abbassandosi in modo da poggiare i seni contro il suo petto.
    P-prova a darmi un bacio, forse riesci a fare chiarezza. aggiunse poco dopo, emozionata ma sopratutto curiosa. Ultron sapeva cosa fosse un bacio? Aveva una lingua con cui farlo? Come sarebbe stato?
     
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    Seppur bisognoso, lo sguardo di Ultron era privo di esitazioni, non aveva confusione nella mente, solo una richiesta chiara che sembrava venire eclissata dai dubbi di Niniel, ma che pian piano si stavano dissipando.
    La ricerca è anche delusione. Preferisco rimanere deluso che per sempre curioso, e anche se andrà male questo non cambierà ciò che provo per te mamma, non penso che qualcosa sia in grado di farlo, sei come scritta nel mio codice oramai...
    Qualcosa di profondo che probabilmente neanche lui si era reso conto di aver detto, in questa sfaccettatura forse era decisamente simile ad Alexander, che dicevano cose romantiche senza nemmeno rendersene conto. Niniel sembrava oramai aver capito cosa celasse la richiesta di Ultron, non la smentì in effetti, non si trattava di una richiesta così esplicita, in realtà non sapeva esattamente neanche lui cosa stava cercando, tuttavia quella era la via che aveva deciso di percorrere, non si sarebbe tirato indietro, voleva andare fino in fondo e quando Niniel si avvicinò a lui, riuscì a percepire un contatto completamente diverso che gli fece desiderare ancora di più la sua creatrice. Quel sentimento era davvero più forte di quanto si aspettasse, sapeva che altri androidi come lui potevano provarlo, ma ciò che lui voleva non era una conferma, ma bensì assaporarlo sulla sua pelle per capire il perché, e soprattutto per chi. Non era così semplice, ma lui ci avrebbe provato. Senza scollare mai gli occhi dallo sguardo di Niniel, Ultron si sarebbe fatto avanti.
    Deve essere questa la definizione che cercavo... fare l'amore deve essere diverso dal sesso, non è così? Allora voglio scoprire perché...
    E senza esitare ulteriormente, le mani di Ultron si sarebbero strette sui glutei di Niniel, tirandola a sé per poterla avvicinare completamente, e con uan certa risolutezza e la decisione tipica di un uomo che sa quello che vuole, le labbra dell'androide cercarono quelle della ragazza. Ovviamente sarebbe stata tutta un altra cosa: Ultron non aveva labbra, poteva solo emularne i movimenti, ma era provvisto di una lingua artificiale simile ad un organo morbido e caldo che andò subito a cercare la lingua di Niniel, per poterle offrire uno scambio equo. Molte nozioni erano nel suo database a proposito dei baci di quel tipo, ma per lei non poteva seguire un protocollo, doveva agire in maniera spontanea per far si che quell'esperienza fosse incontaminata, pertanto le avrebbe offerto qualcosa di leggero, seppur perverso trattandosi qualcosa di poco umano, restava comunque attento e poco invadete nei confronti della sua bocca, lasciando che a parlare fossero anche le sue mani che la carezzavano sui fianchi e sui glutei. Quella sensazione gli fece salire una forte sensazione dal basso verso l'alto, man on riusciva a comprendere cosa. Sembrava quasi che gli mancasse una determinata valvola di sfogo di cui era momentaneamente sprovvisto, ma non riusciva assolutamente ad identificarla. Niniel avrebbe dovuto aiutarlo anche in questo.
     
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