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Akï
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Ehi puttana me lo hai fatto rizzare!
Queste furono le prime parole che udì Akila entrando nel bar “SushiVSLife”. Aveva trovato da pochi minuti quel bar fuggendo da una banda di ubriaconi di mezza età, si era nascosta dietro un buio vicolo e un’insegna luminosa alla fine di questo catturò la sua attenzione. SushiVsLife, il nome era strano e la incuriosiva, così vi entrò. Appena entrata odore di alcol e pesce crudo catturarono le sue narici e la musica dubstep e metal risuonò forte nelle sue orecchie oltre alla frase che sentì inizialmente urlare da un uomo barbuto ad una probabile prostituta nel locale appena si abbassò a novanta per raccogliere un piccolo oggetto. Oltre alla numerosa folla che beveva e guardava wrestling alla TV, l’attenzione di Akali fu catturata da un tabellone simile ad una lavagna di scuola con sopra scritti vari nomi di persone, tra cui alcuni sbarrati. Akali si diresse verso il bancone, ignorando gli sguardi di alcuni uomini che si posarono sul suo corpo ricoperto solo da una larga maglietta senza maniche bianca con su scritto in nero ‘Suck my Dick’ che le teneva la pancia scoperta, dei jeans stretti e strappati neri e degli stivaletti neri. I suoi capelli invece erano come al solito tenuti inizialmente con un nastro rosso, che dava forma a una lunga coda, e infine raccolti in un secondo piccolo nodo che lasciava passare gli ultimi ciuffetti di capelli, il tutto arrivandogli sino alle ginocchia.
Un bicchiere d’acqua
Chiese arrivata al bancone e sedendosi sopra uno dei tanti sgabelli posti di fronte.
Sei la prima che mi chiede un qualcosa da bere che non sia alcolico.
Rispose il barista, era circa sui trent’anni e sembrava simpatico e gentile.
A cosa serve quel tabellone con sopra tutti quei nomi?
Chiese poi la ragazza incuriosita.
Allora ogni settimana due ragazzi o ragazze scrivono i loro nomi sul tabellone e si sfidano a chi mangia più sushi scaduti, perde il primo che vomita oppure come capita quasi sempre beh muore. Se vince, per tutta la settimana può bere quel che vuole col 50% di sconto.
Spiegò il barista consegnando il bicchiere d’acqua alla mezzosangue.
Interessante…
Farfugliò con un accenno di un sorriso cominciando a bere, la notte sembrava farsi interessante.. -
Otanixon .
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Come al solito Otanixon si trovava in un bar a tracannare birra, boccale dopo boccale, per la sua condizione l'alcol non sembrava fargli effetto e per questo ne approfittò per trangugiarne quanto più poteva senza curarsi del conto...
Mentre beveva cercava sempre delle ragazze con cui passare "del tempo" assieme. La maggior parte delle volte erano cameriere che lavoravano nel locale, altre volte passanti che venivano solo per un cocktail. "Conoscendo" ormai bene l'aiutante dell'oste che c'era quella sera, quando ella si chinò a 90 per raccogliere un tovagliolo, esclamò:" EHI PUTTANA, ME LO HAI FATTO RIZZARE!" La faccia della cameriera divenne color cremisi per l'imbarazzo... Nel mentre, qualcos'altro, o meglio qualcun'altro attirò l'attenzione dell'ubriacone! Una ragazza mezza nuda era appena entrata nel locale.
Pensò:"E' abbastanza carina la signorina..." Vide ciò che c'era scritto nella maglietta e pensò tra sè e sè:"Suck my dick? AHAHAHAHAHAH, ma fammi il piacere..." Infine un sorriso si stagliò in faccia dicendo a bassa voce:" Challenge Accepted, vedremo chi farà cosa!"
Si alzò dalla sedia e si avvicinò al bancone sedendosi affianco la ragazza porgendole la mano dicendo con un falso sorriso:" Piacere Otanixon!". -
Akï .
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Akali stava bevendo della semplice acqua fresca quando un uomo muscoloso e a tratti affascinante dalla scura pelle tendente al blu, si mise seduto sullo sgabello alla sua destra, porgendole la mano sorridendo. Akali lo osservò incuriosita, il suo corpo era particolare ma non riusciva ad intendere di che razza appartenesse, ne era, sotto certi aspetti, incuriosita.
Barista! Due Martini.
Chiese Akali al barista che dopo pochi secondi gli portò il suo ordine. Akali prese i due Martini e ne consegnò uno all’uomo a destra di lei.
Non amo stringere una mano per salutare qualcuno, preferisco bere qualcosa con lui e poi magari ritrovarmi a stringergli qualcos’altro.
Spiegò la giovane vampira. Prima che potesse continuare, un signore anziano vestito da giovincello ribelle degli anni 80 nato alle Hawaii, si avvicinò alla giovane dicendo
Ehi bella topolina, che ci fai qui tutta sola?
Non vedi che sono con un uomo? Ora sparisci ciccione di un Gandalf.
Disse Akali liquidandolo immediatamente.
Io comunque sono Akali. Tu, carino?
Chiese guardando l’uomo alla sua destra.. -
Otanixon .
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"Ahahahahah, wow sono impressionato, davvero! E' la prima volta che incontro una ragazza che va dritta al punto!" Disse Otanixon sorridendo e ritraendo la mano.
"Grazie per il drink! Ma è come se fosse acqua per me!" Ribattè con aria saccente. Prese il drink offerto e fece una piccola "correzione", lo immerse completamente in un boccale di birra che aveva precedentemente preso al tavolo dove era seduto ed esclamò:"Questo è un DRINK.. Alla salute allora giovane Akali, alla tua!
Otanixon sembrava alquanto incuriosito dalla ragazza, atteggiamento aggressivo per come mandò via il ciccione da lei descritto, e andava subito al punto senza dilungarsi in ulteriori chiacchiere, pensò di aver trovato senza alcuno sforzo un' altra preda con cui passare del tempo.
Mentre le porgeva il boccale per un brindisi lo spettro cercò di apprendere quanto più poteva da lei. In primis notò il seno prominente che aveva, i capelli lunghi, il nasino all'insù, le labbra carnose.. Insomma tutti questi piccoli dettagli gli facevano venir voglia di prenderla seduta stante e ingrifato come era già pensava a quante posizione avrebbe fatto con lei dopo il martini!. -
Akï .
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Chi ti dice che sia una ragazza che va dritta al punto?
Chiese riferendosi all’affermazione iniziale dell’uomo seduto vicino a lei accennando un sorrisino.
Forse sono solo una ragazza che ama stuzzicare i giovani uomini dalla pelle bluastra.
Continuò accennando un sorriso beffardo e sorseggiando un po del Martini che aveva appena preso.
Allora vediamo, tu che tipo di cliente di bar sei? Il tipo che beve si ubriaca e scopa, il tipo che scopa e poi beve, il tipo che beve mentre scopa, o la checca isterica che beve e non rimorchia? Guardandoti punto sull’ultima.
Disse ridendo e ricominciando a bere. Nel frattempo accavallò le gambe girandosi del tutto verso l’uomo accannto a lei appoggiandosi al bancone con i gomiti. Nel frattempo continuò a soffermarsi con lo sguardo sulla pelle invitante dell’uomo continuando a chiedersi cosa fosse…. -
Otanixon .
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"Secondo me più che altro il mio colorito ti affascina, ammettilo!" Rispose Otanixon portando la mano sinistra al mento come se stesse
pensando, facendo anche un piccolo sorrisetto.
Vedendo la ragazza girarsi completamente verso di lui potè notare ancor di più la sua bellezza, le gambe sembravano lisce come la seta; gli
stava venendo voglia di toccarle, ma si fermò, volle risparmiarsi per dopo pensò.
Alla domanda della ragazza Otanixon fece una lunga e grossa risata portando la mano sinistra alla faccia, e dandosi un piccolo colpo disse
:"Che tipo di cliente sono? Dolce fanciulla, li vedi quei 10 boccali in quel tavolo? Bene, quello è ciò che ho bevuto stasera e ancora
credo di essere sobrio non ti pare? O vuoi che te lo dimostri? Disse sorridendo portando la sua mano alla coscia della ragazza.
Ad un certo punto gli venne un idea e cercò di spiegarla alla ragazza:" Facciamo così, se riesci a farmi ubriacare ti dico
il perchè della mia carnagione, ma se invece vinco io questa sera sarai impegnata con me!" Disse con tono spavaldo.. -
Akï .
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Appena l’uomo davanti ad Akali si permise di posarle la mano sulla coscia lei gli posò la mano sulla sua ficcandogli però dentro le unghie fino a farlo sanguinare.
Io ho un idea migliore, non so che razza tu sia ma fidati se ti dico che operderesti o continueremo per leternità a questo gioco. Io ti sfido allagara del sushi, se vomiti perdi… O se muori, scegli tu. Nel caso vincerò io risponderai a tre mie domande, se vinci tu esaudirò un tuo desiderio… Ma ti avverto, non sono una maga, faccio godere non faccio magie.
Spiegò finendo con una dottile risata. Poi si alzò dal suo sgabello e, sculettando involontariamente come di suo solito, andò a sedersi in una sedia con davanti un tavolo lungo due metri e una seconda sedia infine. Un cartello sul tavolo faceva intendere che le sfide si svolgevano lì sopra e, tanto per velocizzare le cose, Akali chiamò il barista informandolo della sfida nel caso l’uomo avesse accettato. In quel caso il barista avrebbe portato la prima di tre portate di sushi schifoso e quasi avariato.
Poi prima di qualsiasi cosa ci si lava i denti.
Avrebbe detto sorridente Akali.. -
Otanixon .
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Otanixon sorrise alla sua proposta, sapeva di vincere in quanto essendo già morto, non avrebbe avuto problemi a "mangiare" quel sushi, avrebbe potuto senza che lei se ne accorgesse, trasformare il suo corpo parzialmente in spettro così da nascondere il cibo senza ingurgitarlo veramente.
Sorridendo disse: " Accetto la sfida!" Si avvicinò al tavolo dove la ragazza era seduta e si siedette di fronte a lei fissandola dritta negli occhi senza mai distogliere lo sguardo..
"Quando vuoi dolcezza! Sono pronto a farti esaudire quel mio "piccolo" e innoquo desiderio!" Disse con tono sarcastico mettendo le mani sopra il tavolo..
"Se possibile, prima di iniziare vorrei rendere le cose più emozionanti! Per velocizzare anche un poco le cose, mettiamo più cibo in bocca senza mai fermarci e quando avremo la bocca piena manderemo tutto giù, chi vomita per primo perde. Dovremo masticare e far vedere all'altro che la bocca è vuota.. Ah inoltre sono vietate ogni tipo di bevande. Accetti queste condizioni?" Ripetè infine aspettando sorridente la risposta della ragazza... -
Akï .
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Interessante, accetto!
Disse Akali entusiasta per la sfida. Nel frattempo gli occhi di tutti gli uomini e donne del bar erano puntati sui due in attesa che la sfida iniziasse. Dopo pochi minuti arrivò un cameriere con due vassoi in mano che poggiò nel tavolo di Akali e Otanixon. Sui vassoi vi era lo stesso tipo di piatto. Il cibo appena servito sembrava essere stato appena tirato fuori dall’intestino di una marmotta e cosparso di caramello.
Mh sembra… Gradevole. Non vedo lora, tu invece?
Chiese mettendo le gambe accavallate e strusciando il piede sinistro, coperto da uno stivaletto, sulla gamba sinistra dello spettro.. -
Otanixon .
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"Anche io dolcezza!" disse Otanixon guardandola dritta negli occhi.
Inizialmente per prepararsi alla gara usò i suoi poteri per modificare i suoi organi interni così da rendere lo stomaco più ampio per far entrare più cibo possibile.
Poco dopo il cameriere suonò un gong che sanciva l'inizio della sfida, Iniziarono a mangiare ciò che c'era nel piatto senza fermarsi, Otanixon era sicuro di vincere, ma l'avrebbe fregata verso la fine.. Per adesso si sarebbe concentrato nel mangiare a ritmo della ragazza per darle l'illusione di poter vincere, senza farsi accorgere del cambiamento che lui stesso attuò per poter vincere la sfida!
Vi era un piccolo inconveniente in tutto ciò, la gamba liscia che si strusciava nella sua lo distraeva, portandolo a pensare al dopo e tentando di distrarlo dalla vittoria! Avrebbe cercato di tenere duro, voleva vincere, ma non poteva controllare i suoi istinti!. -
Akï .
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Akali iniziò subito a mangiare velocemente. Senza farlo vedere al suo sfidante, la mezzosangue evitava di masticare il cibo e lo deglutiva direttamente affleviolendone l’acido sapore. Nel frattempo la sua gamba destra si faceva strada nell’interno coscia di Otanixon fino ad arrivarne al pene. Cominciò così un lento su e giù strusciando le sue scarpe sulla protuberanza dello sfidante nell’intento di distrarlo. Se non avrebbe funzionato, allora Akali avrebbe alzato anche l’altra gamba poggiando un piede a destra del membro di Otanixon e un piede a sinistra. Li avrebbe stretti attorno al membro e così con un lento su e giù avrebbe cominciato una lenta sega.
Tutto okay?
Chiese con un sorrisino beffardo la giovane guardando Otanixon negli occhi e facendogli un occhiolino per poi ricominciare a mangiare.. -
Otanixon .
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Otanixon non era nuovo a queste provocazioni, e visto che era morto aveva un fattore che lei neanche poteva immmaginare, poteva mutare il suo corpo... Visto che la ragazza aveva iniziato a simulare una sega col piede destro, a Otanixon venne un idea, alzò il piede destro anche lui togliendosi la scarpa e lo infilò in mezzo alle gambe della mezzosangue.
Mutando le dita dei piedi iniziò a fare su e giù, stuzzicando dove secondo lui si trovava il clitoride, inoltre per farla eccitare completamente ingrossò il suo pene del doppio (sempre moscio parlando), evitando di bucare i pantaloni naturalmente.. erano i suoi preferiti!+
Dopo che fece ciò mangiò anche lui come fece la ragazza in modo vorace e finirono insieme la prima e la seconda portata...
La sfida andò avanti, ma ad Otanixon venne in mente un idea.. ù
"Che ne dici se finiamo in parità? Le chiese.
" Così vinciamo tutti e due, e possiamo ottenere sia il piccolo desiderio che le 3 domande per te! Che ne dici accetti? O vuoi perdere?.
