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Esistono molte domande esistenziali che l'uomo non ha mai dato risposta e che forse non vi riuscirà mai: siamo soli nell'universo? Che senso ha la vita? Ho fatto la scelta giusta? Perchè Mr apre sempre le missioni negli Ospedali? Domande cari signori che non troveranno MAI una risposta. Ma lasciamo perdere tutto questo e spostiamo l'attenzione verso il protagonista di questa storia, Kimimaro, aveva ricevuto dall'ospedale una chiamata per identificare un corpo di quello che avevano riconosciuto come un possibile parente visto il cognome, ma non ne erano sicuri e non avendo trovato nessun altro lo avevano pregato di presentarsi.
Tutto abbastanza "normale" sino ad ora no? Bhe, la situazione non sarebbe rimasta tale per molto tempo, visto che una volta arrivato appena fuori dal luogo avrebbe potuto vedere moltissime persone a terra o poggiate ai muri, tutte intente a piangere, solo che non uscevano più lacrime dai loro occhi, bensì sangue come se avessero letteralmente finito le loro lacrime. Dall'edificio sarebbe poi uscita una persona barcollante, un uomo giovane, i suoi occhi erano fuori, ma delle lacrime di sangue continuavano a rigargli il volto, sul volto un'espressione sconvolta e disgustata, mentre il suo viso presentava delle ferite simili a crepe... Come se stesse indossando una maschera, tuttavia un'altra cosa molto strana era il sangue all'altezza del cuore, come se avesse una qualche ferita, ma tutti i suoi vestiti erano integri. Che cosa stava succedendo!?
A-Aiuto...
Cosa avrebbe fatto il giovane Kimimaro?. -
*Kimi* .
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Kimi, ricevuta una chiamata dall'ospedale che lo pregava di recarsi in quel luogo, si apprestò contro la propria volontà ad uscire dal proprio dormitorio per mettersi in cammino. Certo, non aveva la minima voglia di andare in un ospedale per identificare il corpo di un qualche parente deceduto, data però l'insistenza del medico al cellulare non potè rifiutare, si stava giusto chiedendo quale razza di parente potesse essere ancora in vita, infondo, madre e padre li aveva persi in giovane età, inoltre era figlio unico, altri parenti per lui non esistevano, ne tanto meno sapeva se veramente ne aveva. La cosa gli puzzava giusto un po' di imbroglio.
Arrivato ormai vicino all'ospedale, accanto all'edificio c'erano diverse persone traballanti o comunque che si reggevano appena grazie al muro, c'erano anche persone proprio a terra intente a rimanervici. La cosa che sembrava accomunare tutti loro era il fatto che dai loro occhi uscisse sangue, come se stessero piangendo, probabilmente, sarebbero finiti tutti con il morire dissanguati. Poco dopo una giovane figura uscì dall'edificio, i suoi occhi erano fuori dalle orbite ma comunque ancora attaccati al volto, questo però, a differenza degli altri sul volto mostrava particolari fessure simili a crepe e, come se non bastassero le stranezze, nella zona del cuore era pieno di sangue nonostante i suoi vestiti fossero perfettamente intatti, piangeva sangue come tutti gli altri e si avvicinò a Kimi con una richiesta d'aiuto.
Spiegami cosa sta succedendo se proprio vuoi essere aiutato.
Rispose Kimi con tono freddo e distaccato, allontanandosi di qualche piccolo passo dalla giovane figura, ebbene si, non sapeva cosa fosse veramente quello schifo, magari era un'infezione che si trasmetteva al tatto, fatto sta che non voleva essere toccato da quello schifo e senza esitazione estrasse la spada che aveva nel fodero sulla schiena con la mano destra portandola poco dopo in avanti, non avrebbe ucciso l'uomo, gli serviva giusto come precauzione. Oltre la lama apparentemente Kimi non aveva altre armi addosso, la lama come sempre era in bella vista, non se ne separava mai e non la nascondeva agli occhi della gente per quanto strano potesse sembrare andare in giro con una lama. Nelle tasche d'avanti vi erano tre gemme alfa, una contenente le due Glock già cariche, una seconda contenente un set di Fly e l'ultima aveva al suo interno quattro caricatori. Vestiva una maglietta bianca, quasi somigliante al colore della propria pelle e un paio di jeans blu notte, attorno alle caviglie, sotto ai jeans teneva due caricatori come suo solito, infine, delle scarpe nere da ginnastica.
Ma chi aveva veramente chiamato Kimi? Infondo, ci aveva impiegato si e no qualche minuto per raggiungere l'ospedale, era improbabile che in quella breve frazione di tempo fossero iniziati tutti a dissanguare, per la testa di Kimi nacque il dubbio che ci potesse essere sotto qualcun'altro. Per quanto riguarda lo scenario di gente disperata che perdeva sangue, bhe, a Kimi non toccava molto, certo, non aveva mai visto così tante persone piangere sangue disperatamente nello stesso posto, però negli anni passati gli era capitato di vedere qualche simile figura, l'unica cosa che quelle persone potevano scaturire come emozione era una certa diffidenza, diffidenza nei loro confronti, capiamoci bene, chi mai avrebbe voluto essere al loro posto? Nessuno, quindi ovviamente le persone normali si sarebbero tenute molto alla larga da quel luogo, Kimi invece ne era incuriosito, ebbene, non aveva certamente accettato di entrare nell'ospedale o di fare chissà cosa, si era limitato a chiedere una spiegazione, dunque nulla di concreto.. -
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La figura continuò ad avanzare verso Kimimaro, allungando verso di lui le braccia, tuttavia il passo incerto e il suo barcollare avrebbero potuto dare al ragazzo un importante suggerimento, quell'uomo non sembrava assolutamente in grado di vederlo.
I miei occhi... Aiuto... AAAAAAAARGH!
Se prima i suoi occhi erano semplicemente "fuori" adesso questi sarebbero letteralmente usciti dal suo cranio, diventando semplici palline penzolanti sul suo volto. L'uomo cadde in ginocchio dal dolore e portando le mani sul viso. Sembrava soffrire e non poco, il sangue sul petto aumentò, mentre un rumore simile ad un "Crack!" si sentì provenire dal volto dell'uomo, dopo di che...
La... LA MASCHERA!
Silenzio. Le mani caddero a terra senza vita mostrando il volto pallido e quasi "argilloso", come se fosse diventato una vera maschera per l'uomo. Non sembrava dare segni di vita, se non pochi secondi dopo uno strano lamento sarebbe uscito salla bocca deformata, e Kimimaro avrebbe potuto vedere come all'interno di quelle cavità ormai vuote sarebbe iniziato a formarsi qualcosa, rosso e denso, altre lacrime? No, da quegli occhi sarebbero uscite due piccole sfere rosse, simili a grosse lacrime grandi quando un occhio umano, dirette a tutta velocità contro il viso del giovane ragazzo, tuttavia avrebbe avuto il tempo per schivarle o pararle non avendo avuto altre distrazioni in quel luogo.
UHEUHE!
Emise l'uomo con voce distorta, alzandosi e preparandosi ad assalire Kimimaro.. -
*Kimi* .
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Era ovvio che il tipo non vedesse, avendo gli occhi fuori dalle orbite la vista era impossibile, tuttavia, quell'essere non rispose affatto a ciò che gli venne chiesto, gridò dal dolore per i suoi occhi ma nient'altro. Poco dopo questo suo lamento di dolore, gli occhi fuoriuscirono dal cranio rimanendo penzolanti alle fessure degli occhi, anche il sangue presente sul petto stava aumentando e dopo un rumore simile a qualcosa che si spezza, Kimi avrebbe potuto osservare la giovane figura accasciarsi al suolo priva di una qualsiasi vita, il volto divenne totalmente pallido quasi sembrando fatto d'argilla. Cosa stava suc... Nemmeno il tempo di pensare che l'attenzione di Kimi venne attratta dal cadavere a terra, dopo un ulteriore lamento dalla bocca di quel tipo, si sarebbe visto come, all'interno di quest'ultima, si stavano formando due palline rosse e dense quasi sembrassero gli occhi, essendo però totalmente rosse dubitava servissero da vista, queste due piccole sfere furono rapidamente dirette contro il viso di Kimi, il quale scattò di lato per tre metri, in questo modo avrebbe schivato il colpo ed eventualmente avrebbe potuto reagire ulteriormente se queste piccole sfere avrebbero cambiato traiettoria.
Che cazzo saresti tu?!
L'essere si rialzò da terra, pronto ad assalire Kimi. Che fosse uno zombie? Che fosse manipolato da qualcuno? E tutti gli altri presenti, avrebbero avuto la sua reazione? Sarebbe stato un bel problema in quanto a numero di avversari. Trascorso un mezzo secondo circa, Kimi si sarebbe sentito pronto ad un ulteriore scatto, impugnando la lama con entrambe le mani, questa volta scattò in direzione dell'avversario, il quale distava circa 4,5 metri, ebbe tutto il tempo per impugnare la lama con entrambe le mani e sollevarla nonostante l'avversario si stesse avvicinando, fatto ciò proseguì con lo scatto verso quella figura, Kimi avrebbe percorso i sette metri, ma nel momento quando durante lo scatto si sarebbe trovato vicino all'avversario, la lama che era già stata sollevata ad altezza del collo, avrebbe tagliato la testa dal resto del corpo a quello strano essere, in seguito arrivando a circa 2,5 metri dietro all'avversario e girandosi verso di lui in modo da non dargli le spalle. Parte della pelle di Kimi per un breve lasso di tempo perse consistenza, diventando simile a sabbia che poco dopo riassunse le sembianze di pelle.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Attento, non ho mai detto che la creatura si sia accasciata a terra dopo il rumore, inoltre le sfere sono uscite dagli occhi, non dalla bocca.
L'essere era molto lento e per cui non ebbe problemi ad allontanarsi da esso per evitare quelle "lacrime" e poi ripiombare verso di lui per tagliarli la testa. Il colpi riuscì senza problemi e il giovane potè sentire chiaramente la sua arma tagliare carne e ossa del suo nemico, però... Questo non fu sufficente.
UHEUHE! UHEUHE!
La creatura era ancora in piedi e la testa ancora sul collo anche se traballante. La creatura si sarebbe girata verso Kimimaro, per lanciare nuovamente due si quelle lacrime questa volta dirette verso la gamba destra del ragazzo. Erano molto veloci e questa volta semplicemente allontanarsi da dove si trovava non sarebbe bastato per evitarle completamente, doveva trovare un altro modo se voleva continuare ad uscirne illeso. Il sangue sul petto aumentava come se seguisse uno strano ritmo, tanto che a breve ciò che indossava sarebbe stato completamente ricoperto dal suo stesso sangue, che quell'essere fosse ancora... "Vivo"?. -
*Kimi* .
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SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONESilenzio. Le mani caddero a terra senza vita mostrando il volto pallido e quasi "argilloso", come se fosse diventato una vera maschera per l'uomo.
Ho scritto che cadeva a terra appunto per questa parte, non credevo le mani fossero proprio CADUTE nel vero e proprio senso della parola dal resto del corpo. Chiedo quindi scusa. >////<
Per quanto riguarda la parte delle sfere, qui ho interpretato io nel peggior modo possibile, dopo il lamento avevo capito si creassero in bocca. Ulteriore scusa. xD
Il colpo di Kimi era andato a segno, aveva chiaramente avvertito le ossa spezzarsi e aveva visto il suo sangue zampillare, nonostante ciò, anche se tagliata, rimase traballante al resto del corpo, quella creatura, senza esitazione alcuna, si prestò rapidamente a contrattaccare. Che fosse uno zombie? Gli era appena stata tagliata la testa ed era ancora lì, in piedi, che lanciò nuovamente altre due sfere rosse entrambe dirette alla gamba destra, erano particolarmente veloci e Kimi anche spostandosi sarebbe stato colpito anche se comunque con danni più leggeri. La distanza fra i due corpi era pari a 2,5 metri, per parare il colpo in arrivo, Kimi tentò di materializzare un grumo di energia il più vicino possibile alla propria gamba, in questo modo avrebbe avuto un po' di tempo in più per crearsi anche se le due piccole sfere erano molto rapide, ovviamente la tecnica non si sarebbe completata prima che le sfere raggiungessero il loro obiettivo, l'intento però era quello di sfruttare la base della tecnica per fermare le due sfere, difatti, la tecnica anche se circa a metà riuscì a crearsi prima dell'arrivo delle sfere, parte della base era creata ed era nella traiettoria delle gambe, dunque avrebbe potuto fermare le due sfere, la tecnica acquisiva molta velocità in quanto Kimi era molto vicino al grumo che stava generando e quindi la sabbia non doveva percorrere una chissà quale distanza, inoltre la concentrazione di Kimi era posta solo sul grumo d'energia. Una volta parati i due colpi, Kimi iniziò a correre in laterale, verso sinistra, questo gli serviva anche da garanzia per evitare il colpo se non si sarebbe fermato, difatti, proprio nel peggiore dei casi, se le due piccole sfere non si sarebbero fermate almeno ne sarebbero state rallentate e quindi Kimi muovendosi avrebbe potuto schivare, nello stesso tempo di tale movimento, Kimi avrebbe scagliato il grumo di sabbia contro il suo avversario, ora quest'ultimo era ovviamente pronto e finito, con tutti e cinque gli spuntoni puntanti al corpo dello strano tizio, uno puntava esattamente al centro della fronte, a perforargli il cranio e trapassargli il cervello, un altri dritto in mezzo al cuore, due ancora puntavano alle gambe e l'ultimo puntava al tronco.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)No, hai frainteso ancora. L'uomo era in ginocchio con le mani sul viso, dopo il crack semplicemente come se fosse morto le mani e le braccia senza forza sono cadute a terra, ma non in senso letterale, era come se non avessero avuto più forza. Era questo che intendevo.
Il grumo di sabbia sarebbe stato sufficente a difenderlo da quelle lacrime sanguinolente, tuttavia avrebbe potuto notare come queste stessero, in un certo senso, squagliando quell'impasto di energia e sabbia, quasi fossero composte di un qualche acido. Questo non compromise molto la tecnica, solo che due degli spuntoni si formarono danneggiati per via dell'effetto acido, e impattando sul corpo della creatura non sortirono gli effetti sperati. Più in particolare quello diretto al tronco e al cuore non riuscirono nel loro intendo, corrosi dalle lacrime non riuscirono a penetrare a sufficenza il corpo dandogli più una "spinta" che gli permese di non rimanere impalato dagli spuntoni rivoltia lle gambe, che lo colpirono in pieno, ma per via di quello non sarebbero riusciti a tenerlo nelle loro grinfie, l'ultimo invece quello rivolto alla testa non riuscì propriamente nel suo scopo, colpì il bersaglio, ma non riuscì a penetrarlo causando solamente una grossa crepa, la testa sembrava essere estremamente resistente, almeno quel volto per il momento. Una cosa positiva però accadde, la testa non più attaccata al corpo venne spinta via lontano di circa 7 metri dal corpo che si trovava a terra a pancia all'aria, cercando di rialzarsi, un'occasione d'oro per il giovane Kimimaro.. -
*Kimi* .
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Kimi fermò la sua corsa nel momento stesso quando vide che il grumo di sabbia bastò a fermare le due sfere, nonostante ciò, aveva comunque prolungato la distanza per un totale di 3 metri dall'avversario. Per quanto riguarda il colpo effettuato, si era dimostrato molto efficace ed aveva sortito i suoi effetti nonostante due degli spuntoni furono corrosi dalle due piccole sfere rosse, questo impedì che il corpo della creatura rimanesse impalato nella struttura ma d'altronde questa sconfitta fu compensata con il fatto che la testa ormai penzolante venne mandata a sette metri di distanza dal corpo staccandosi letteralmente da quest'ultimo. Il corpo dell'avversario era a terra a pancia all'aria mentre cercava di rialzarsi, Kimi inizialmente pensò ad uno scatto ed un colpo dritto al cuore, però no, era troppo strano, sarebbe stato troppo semplice, conosceva ancora troppo poco il suo avversario ed aveva paura per chissà quale spiacevole sorpresa. Kimi si sarebbe rapidamente chinato sulle proprie ginocchia e posando entrambe le mani a terra, sotto il corpo del nemico si potè chiaramente percepire un lieve e brevissimo sisma, qualche istante dopo si crearono delle crepe e 10 lame spuntarono fuori dal terreno impalando letteralmente il corpo avversario, fra queste vi era una scarsa distanza di 30 centimetri, una puntava dritta al cuore, le altre si generarono accanto a questa ad una distanza di appunto trenta centimetri, inevitabilmente una avrebbe colpito un braccio ed altre due avrebbero colpito le gambe, ciò avrebbe garantito un'immobilità totale del corpo ma a Kimi non bastava, avrebbe ulteriormente scagliato contro quel corpo atterrito il grumo di sabbia, gli spuntoni si direzionarono in modo da colpire a proprio piacimento di Kimi, uno fra i non corrosi puntava al cuore, gli altri quattro a tutti e quattro gli arti, erano lunghi tutti quanti 1,5 metri, quindi, inevitabilmente dalla posizione dalla quale avrebbero colpito, tutti avevano la possibilità di colpire l'avversario ormai impalato. Corpo e testa dell'avversario ormai non erano più ricoperti soltanto di sangue, bensì ora erano ricoperti anche dalla sabbia, sul corpo era presente in abbondante quantità in quanto ben quattro spuntoni l'avevano colpito e quindi avevano favorito lo spostamento di sabbia da un corpo all'altro, sul cranio la quantità era minore, fatto sta che in entrambi i casi la sabbia stava provvedendo ad allargare ed aggravare le ferite già procurate a quel corpo come a volerselo divorare. Kimi si sollevò da terra e con la spada in mano iniziò a correre verso il corpo avversario, ovviamente, non sarebbe stato tanto stupido da avvicinarsi alla zona delle lame di roccia. . -
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La creatura non fece in tempo a rialzarsi che venne perorata dalle 5 lame di roccia e poi investito dagli spuntoni della tecnica precedente, riducendolo davvero male. Quando Kimimaro arrivò al corpo poteè notare di aver fatto un buon lavoro, non si stava muovendo più per lo meno, tutti i colpim erano andati a segno, non lasciando scappo all'abominio. Se fosse andato a guardare per la testa avrebe notato come fosse tornana ad uno stato più "umano", il viso prima ricoperto di crepe adesso era semplicemente imbevuto di sangue cremisi. Una vittoria schiacciante per il nostro protagonista, ma c'era davvero ben poco da festeggiare, se si fosse concentrato un secondo avrebbe potuto sentire come i pianti delle persone erano sempre meno e in sottofondo sentire gli stessi lamenti della creatura appena eliminata. Tutte quelle persone erano potenziali nemici, ma erano troppi, anche se agile e dotato di una buona forza quelli erano troppi, l'unica soluzione? Era proprio davanti a lui, l'entrata dell'ospedale. Le perte erano spalancate, gigantesche e probabilmente molto resistenti. Se voleva risolvere il problema alla radice e capire che lo avesse convocato in quel luogo e i motivi per farlo non aveva altra scelta. Li fuori vi era uno scontro che non poteva vincere.
L'interno dell'ospedale era spazioso, ma inaspettatamente vuoto, non si sentiva nulla al momento, se non un rumore di liquidi che cadevano a terra su delle pozzanchere, tuttavia da li era impossibile capire di che cosa si trattasse. Davanti a lui vi erano tre strade, una a destra, una a sinistra e l'ultima dritta, le targhette che indicavano cosa si trovasse li erano completamente sporche di sangue e danneggiate, impossibile avere un'idea di dove avrebero potuto condurre il ragazzo, doveva affidarsi al proprio istinto, il luogo era buio ma per un demone come lui non ci sarebbero stati problemi a vedere in quell'oscurità, ma lo stessi poteva dire che per quelle creature?. -
*Kimi* .
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Il colpo di Kimi era andato nuovamente a segno, aveva prodotto un ottimo risultato, difatti quell'essere perse totalmente la vita, o meglio, quella forse l'aveva già persa, però ora era come ritornato ad uno stadio umano. No, non poteva trattenersi più oltre il dovuto in quel luogo, sarebbe stato decisamente troppo pericoloso e per quanto odiasse ammetterlo, contro tutti gli altri non aveva molte speranze di vincita, erano troppi in quanto a numero, però, anche affrontandoli uno ad uno avrebbe rischiato di prosciugare le proprie forze, doveva spostarsi, o se ne sarebbe andato fingendo il nulla o sarebbe entrato nell'ospedale. Per quanto rischioso potesse essere, Kimi scelse di entrare in quello strano ospedale, la sua curiosità un giorno, molto probabilmente ne sarebbe stata anche la rovina. Difatti, avrebbe voluto scoprire chi l'avesse chiamato in quel luogo e magari un perchè, infondo, ci sono tantissime persone, perchè proprio Kimi? Domande alle quali voleva una risposta e stava rischiando fin troppo per queste stupide risposte. Le porte dell'ospedale erano spalancate, dunque non ebbe alcuna difficoltà nell'entrare dentro l'edificio. All'interno vi era molto spazio e sembrava stranamente vuoto, non si udiva alcun rumore se non un liquido colante su pozzanghere a terra, cos'era? Acqua? Flebo? Sangue? Benzina? Ormai, doveva aspettarsi di tutto anche le cose più strane, sicuramente quello non era un luogo sicuro e non poteva permettersi errori. Tre diverse strade si presentarono come scelta a Kimi, sembrava un classico dei racconti, due erano sbagliate ed una giusta?... O... Tutte e tre avrebbero portato solo guai? Purtroppo, gli toccava rischiare, in quell'ospedale probabilmente nessun umano avrebbe visto niente o comunque avrebbe visto con difficoltà, per propria fortuna però Kimi si poteva dire di essere nel suo elemento. Tre targhette macchiate di sangue e danneggiate erano riposte una all'inizio di ogni via, per quanto inutile potesse sembrare, Kimi tentò comunque di ripulire con un pezzo di stoffa pulito trovato li vicino il sangue dalle targhette, fatto sta che erano comunque troppo danneggiate e non si distingueva nulla, doveva andare a istinto, a colpo di fortuna, avrebbe rischiato, cavolo se avrebbe rischiato, scelse di percorrere la parte centrale con la lama che era alta d'avanti al petto, sperando di farsi trovare pronto ad eventuali sorprese. . -
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Pulire le targhette non diede dei buoni risultati, visto che sembravano quasi corrose, probabilmente colpite da delle creature simili a quella che aveva appena affrontato. Andando avanti da prima non avrebbe visto nulal di davvero interessante, quel luogo non sembrava essere stato particolarmente intaccato, e anzi sembra essere stato pulito di recente. Più proseguiva e altri dettagli sarebbero spuntati agli occhi. Strane iscrizioni sui muri scritte con dell'inchioso nero sembravano quasi formare una strada che avrebbe condotto il givane Kimimaro sino ad una doppia porta aperta, davanti a lui tutti quelli strani simboli sembravano riunirsi sul pavimento a formare un cerchio dove centinaia du cuori umani erano disposti a formare una piccola montagnetta. Hai lati della stanza vi erano sei di quelle creature, tre per lato. Indossavano degli abiti da prete e tenevano la loro testa mozzata sulle ginocchia, con le mani che la tenevano ferma, i loro occhi erano assenti e le cavità grondavano sangue, anche questi erano macchiati di sangue all'altezza del cuore.
Non bastano ancora... Ne mancano ancora pochi... Perchè ci mette così tanto?
Una voce tonava da dietro quella piccola montagna di cuori umani, un uomo dagli strani vestiti sembrava controllare un vecchio tomo, le creature non lo degnavano di nessuna attenzione e non sembrava essersi accorto della presenza del giovane. La stranza era stata appositamente sgomeberata di qualsiasi panghina o oggetto, era vuota e senza ostacoli ad eccezione dei cuori che occupavano un cerchio di tre metri al centro della stanza. Questa era larga e lunga 10 metri e dall'altra parte era presente una porta identica a quella da cui era passato. Ma passare senza farsi vedere sarebe stato impossibile.
Cosa avrebbe fatto il ragazzo?. -
*Kimi* .
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Kimi continuando a camminare per la strada scelta, potè osservare che l'edificio sembrava piuttosto pulito, ciò era non poco strano, la cosa che comunque maggiormente risaltava agli occhi erano delle strane iscrizioni sui muri create con inchiostro nero, non capiva cosa queste volessero significare però, seguendole, sarebbe arrivato d'avanti ad una doppia porta aperta, in quella stanza, le iscrizioni si riunivano in un unico punto sul pavimento che formavano un cerchio contenente centinaia di cuori umani ammassati l'uno sopra l'altro come a formare una montagnetta. Sfortunatamente in quella stanza sembrava esserci gente, non poca gente, difatti sei creature come quella appena affrontata erano divise in modo equo tre per lato, vestivano come da preti e mantenevano la loro testa sulle ginocchia con le mani, per quanto riguarda gli occhi, quest'ultimi erano totalmente assenti e l'unica cosa che si poteva vedere in quelle due cavità sul viso era il sangue che colava. Come l'essere poco prima affrontato anche loro erano macchiati di sangue al petto, esattamente al punto del cuore, questa volta però una spiegazione c'era, le cose erano un po' più limpide, erano tutti privi di cuore, molto probabilmente ogni cuore veniva strappato via dal petto del proprietario per poi essere messo in quello strano cerchio, ma a cosa serviva? Era un sacrificio? Un'evocazione? Non ne aveva la più pallida idea ma la cosa lo stava giusto iniziando a preoccupare.
Presto udì una voce proveniente da dietro quella piccola montagnetta di cuori umani, siccome non era chissà quanto alta ed era distribuita in un cerchio di tre metri la figura umana che parlò si riusciva tranquillamente a vedere. Kimi rimase piuttosto colpito dalle parole di quell'uomo, sembrava stesse aspettando qualcuno ma chi? Stava aspettando Kimi? Voleva strappargli il cuore? Ma chi diavolo lo aveva chiamato in quel tugurio di ospedale nel quale sembrava si svolgesse di tutto e di più tranne che cure ai propri pazienti.
Kimi era indeciso, non sapeva se proseguire o se voltarsi per tentare un'altra delle due vie, in entrambi i casi era rischioso e non sapeva cosa aspettarsi, la stanza era esattamente un quadrato di 10 metri, quindi se avrebbe commesso passi falsi in quella stanza ci sarebbe sicuramente rimasto, in men che non si dica avrebbe rischiato di farsi circondare da quei "preti", però, in quanto erano privi di occhi Kimi sperava veramente che questi non riuscissero a vedere, anche se l'ultimo affrontato sembrava vederci fin troppo bene nonostante l'assenza di occhi, un'altra stupidaggine che passò per la testa del giovane ragazzo era che quelle sei creature non potessero abbandonare la loro posizione, dallo strano modo nel quale vestivano e dalla loro attuale posizione, sembravano di una qualche utilità. Beh, ovviamente Kimi non sottovalutava il fatto che appena avrebbe messo piede in stanza se li sarebbe ritrovati tutti contro.
Chi sarebbe l'essere che tenta la tua pazienza?...
Chiese Kimi con una voce quasi risuonante in quel silenzio mentre passo dopo passo si stava lentamente avvicinando al mucchietto di cuori. Che razza di ragazzo imprudente, si sentiva tanto superiore e potente perchè era un demone? Da questo era scaturita quella strana sicurezza che lo spinse ad agire? O forse ancora la sua stupida curiosità? Fatto sta che quella figura dava un'impressione abbastanza pericolosa e nonostante avesse le mani impegnate con un tomo, Kimi non lo sottovalutava. Che essere stupido nel rischiare tanto nonostante la consapevolezza di ciò che gli accadeva intorno, nel peggiore dei casi però, avrebbe combattuto.. -
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L'uomo sentendo la voce del ragazzo voltò il suo sguardo verso di lui, chiudendo il misterioso tomo di colpo.
Oh... Abbiamo qui un ospite speciale. Pensavo che tutte le persone si fossero già trasformate... Eppure tu sembri ancora abbastanza normale, mi chiedo il perchè...
L'uomo ripose il libro in piccolo fodero di pelle attaccato alla sua cintura per poi dirigersi al lato della piccola montagnetta di cuori in modo da avere in piena vista il ragazzo.
Non risponderò alla domanda di una persona appena incontrata, senza contare che dubito vivrai a sufficenza per ottenerne una. Fatelo fuori.
Le sei creature si alzarono in contemporanea, si trovavano ai lati della stanza, in due file da tre distanti ogniuno tre metri. Tenevano la loro testa tra le mani puntata verso il nostro Kimimaro, erano molto simili a quella della prima creatura, simile ad una maschera leggermente rotta in alcuni punti e con diverso sangue che colava dalle loro orbite vuote.
UHE! UHE!
Allungarono le braccia come a puntare il ragazzo mentre con passo lento si dirigevano verso di lui, l'uomo invece si limitò a mettere una mano sul mucchio di cuori, facendoli assumere una colorazione più vivida e iniziando a farli pulsare, il sircolo di simboli si illuminò di bianco, come se un qualcosa fosse stato attivato. Le trature distavano circa 9 metri dal ragazzo, una bella distanza, ma sarebbe riuscito a sfruttarla contro questo numero di nemici?. -
*Kimi* .
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Kimi appena porse la domanda vide il vecchio chiudere di colpo il tomo, come a volerlo nascondere, sembrava ci tenesse un po' troppo a quel libro, era meglio levarlo dalle sue mani o anche solo distruggerlo. Il vecchio parlò di qualcosa riguardante una trasformazione, quindi quelli non erano esseri riportati in vita, non erano zombie, o almeno questo si intuiva da quelle parole. Poco dopo quelle parole ripose il libro in un piccolo fodero di pelle attaccato alla sua cintura e si avvicinò alla massa di cuori, Kimi era anche lui vicino ai cuori solo che dalla parte opposta del tizio, erano dunque divisi da 3 metri in quanto questo era il diametro del cerchio. Il vecchio prese subito ulteriormente parola quasi in una minaccia di morte per il giovane Kimi.
Senti, dato che sto per morire e che sicuramente non uscirò vivo da qui, che ne dici di dirmi la ragione di tutta questa messa in scena?
Le sei creature iniziarono ad alzarsi per avvicinarsi sempre di più a Kimi, tenevano come prima la loro testa fra le mani puntata sul loro unico avversario, anche questi sparavano sfere dagli occhi? Che schifo di situazione, e pensare che ci si era introdotto da solo con le proprie mani, almeno si muovevano in modo particolarmente lento. Di due cose però era certo, quel vecchio sembrava essere la persona che aveva messo in scena tutto quel che stava accadendo in quell'ospedale e inoltre non era stato lui a chiamarlo.
Nel momento stesso quando il vecchio iniziò a tendere la mano verso il mucchio di cuori, prima di poter vedere cosa sarebbe realmente accaduto, Kimi sarebbe scattato in avanti con la lama in mano passando di lato all'anziana figura, con la lama avrebbe puntato a tagliare la borsa ma non solo, non era così buono, sicuramente la lama sarebbe finita anche in parte delle carni del vecchio, se il colpo sarebbe però riuscito, Kimi avrebbe afferrato il tomo cadente dalla cintura per poi continuare lo scatto e finire tre metri dietro al vecchio girandosi subito dopo verso di lui.
Per quanto riguarda i sei avversari, sarebbe stata una vera idiozia affrontarli tutti a campo aperto, non avrebbe mai vinto, c'era per forza una soluzione alternativa, era impossibile rimanere fregati così. No, non sarebbe stato Kimi quello fra i due che sarebbe morto, l'avrebbe ucciso a qualunque costo.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Le missioni non sono come i combattimenti, non puoi intrommetterti nelle azioni del master a meno che lui non dica il contrario.
Quando la lama di Kimimaro colpì l'uomo e la fodera avrebe sentito stridere, come se la lama stresse sfregando contro del metallo, e non della carne, tuttavia era troppo tardi per ritirarsi o allontanarsi, l'uomo avrebbe preso il giovane per la maglia all'altezza del bavaro per poi lanciarlo via, a circa 3 metri di distanza.
Ti sembro forse il cattivo di un film d'azione di serie B? Non ti rivelerò nulla, se non al tuo cadavere. Ma solo se ne avrò davvero voglia.
Una volta a terra Kimimaro sarebbe stato "bombardato" dalle lacrime rosse e acide di quegli esseri, queste però erano leggermente allungate e meno voluminose, e molto più veloci, con quella quantità di colpi gli sarebbe stato difficile ripararsi facilmente. I colpi sarebbero arrivati quasi tutti davanti a lui, alcuni leggermente curvati per via della vicinanza di alcune delle creature, come se i colpi stessero quasi cercando di chiuderli le vie di fuga laterali ed erano puntai tutti all'altezza del petto.
Che ne dici di stare fermo e morire? Renderai tutto molto più semplice..
