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Jansen_Foulke
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Guardava fuori dalla finestra, c'era qualche petalo di arancio che cadeva dagli alberi.
Non capiva nulla, si accarezza il mento, era liscio come non lo sentiva da tanti anni, era abituato a sentire la barba ispida che li pungeva la mano ogni volta che si toccava il viso.
Era pazzesco, non riusciva a capire nulla! Li sembrava un sogno, cioè, un incubo, voleva svegliarsi, chiuse gli occhi e si pizzicò il braccio, contò... 1... 2... 3... Niente era ancora lì. Ancora lo nel letto.
Le mani continuavano a tremare ancora nel panico del ritrovarsi in una situazione del tutto surreale.
Nel completo silenzio di quella stanza col pavimento in marmo e pareti bianche, cominciava a sentire dei passi in sottofondo in lontananza, il cuore batteva sempre più forte, pompava il sangue in tutto il corpo e preparava i muscoli per riuscire a catapultarsi fuori dal letto. I passi si facevano sempre più vicini e più udibili, lui era pronto a qualunque evenienza.
La maniglia antica ma lucida come un diamante si abbassava lentamente quasi scricchiolando, poi la porta si era aperta ed era entrata una ragazza, precisamente una maid, lui la osservava partendo dalle gambe sottili e lunghe, degne di una modella, poi salendo il tipico vestito da cameriera francese, e poi saliva ancora, la faccia era quella di Hikaru... Hikaru?! Si Hikaru, la ragazza con cui stava per mangiare poco tempo prima.
Camminava verso di lui, con la tipica colazione continentale, cornetto, caffè e succo, ma i suoi passi erano tentennati ed era visibilmente scossa...
Poggio il tutto sul comodini che per sbaglio fece cadere il tutto per terra macchiando il marmo bianco.
La ragazza li parlava e lui sgranava gli occhi sorpreso dalle sue parole, no... No... No, tutto questo non era possibile, era surreale, qualcosa di incomprensibile.
Come avrebbe fatto a capire una cosa del genere? Magia? Stregoneria? Tecnologia avanzata? E poi come mai lui? Come mai si trovava in quella situazione che ai suoi occhi non aveva alcun senso... Le parole della ragazza lo colpivano come come coltelli a cui hanno appena affilato il filo, lo infilzavano come una lama tiepida passa nel burro, tutto perché davano ragione a suo padre e alla sua vista razzista del mondo.
Lui stava provando un misto di diverse emozioni, paura, stupore e rabbia.
Poi la ragazza finì di parlare con quella frase, loro due avevano preso il posto dei due personaggi si uno dei suoi hentai preferiti, un bellissimo affare, uno dei suoi sogni da ragazzo, di quando leggeva quei manga che nascondeva sotto le assi del pavimento, i suoi sogni era di ritrovarsi con una di quelle bellissime donne, da soli in camera.
Allora si sentì sollevato, quasi contento, aveva uno stupido sorriso sulla faccia con gli occhi socchiusi.
*non ti preoccupare* disse lui
Ancora una volta le parole di suo padre erano sbagliate.. -
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Era così in ansia che si sentì le gambe divenire pesanti, come se non riuscisse più a stare in piedi. Si sedette sul bordo del letto attendendo la sua condanna che sarebbe arrivata sicuramente a breve dalle labbra di Jansen. Lo guardò fissando lo sguardo sulle labbra del ragazzo, e quando sentì le parole ebbe la sensazione che un enorme macigno si fosse tolto dal suo cuore. Emise un piccolo verso tipico di chi non era più in tensione e tornò a sorridere.
D-davvero? Ma non preoccuparti possiamo uscire da qui, solo che.... divenne di nuovo paonazza e iniziò giocherellare con una ciocca dei suoi capelli nervosamente.
P-per uscire dal mondo parallelo dobbiamo praticamente portare a compimento la storia. Una volta che si è eseguito ciò che c'è nel racconto usciremo in automatico tornando nel nostro mondo. era praticamente la parte negativa del suo potere, fortuna che se il personaggio moriva nella storia si usciva dal mondo parallela perché la storia del personaggio era finita. Purtroppo le sofferenze della morte di provavano lo stesso, anche se non si moriva effettivamente. Quindi uccidersi a vicenda era un metodo che Hikaru non volle neanche prendere in considerazione. Non avrebbe mai potuto uccidere qualcuno anche se sapeva che nessuno sarebbe morto per davvero. Dopo aver pronunciato le parole abbassò di nuovo lo sguardo fissando le lenzuola sempre più imbarazzata e nervosa. Fino a quel momento non aveva mai compiuto una storia hentai con qualcun'altro che esisteva nella realtà. Di solito era molto più disinibita con i personaggi dei fumetti, ma con un uomo reale era tutta un'altra cosa.
Ecco sia io che tu conosciamo la storia, quindi.... ecco.... divenne paonazza e si coprì il viso con entrambe le mani per la vergogna. Difficile credere che Hikaru con la sua bellezza mozzafiato fosse timida sotto quel punto di vista. Non riuscì a finire il discorso le sembrò troppo imbarazzante.. -
Jansen_Foulke .
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SPOILER (clicca per visualizzare)adesso che penso entreremo nella parte hentai sarò un po' (molto) impacciato... Riusciresti ad aiutarmi un poco?
Anche lui era arrossito un po' mentre guardava la ragazza che era diventata di un colore paonazzo parlando, fissava il suo sguardo sui bellissimi capelli della ragazza, stava sdraiato ancora nel letto, non si fidava ancora del tutto perché non poteva star succedendo davvero, ma non trovandosi in un sogno... Doveva crederci per forza, quante volte da ragazzino si toccava a letto pensando a una avventura tipo questa... E adesso è teso, adesso che stava succedendo.
*non mi sembra un grande problema* disse lui arrossendo ancora di più...
Cercava di non mostrare la sua tensione e preoccupazione, ma in realtà non era per niente ferrato sull'argomento al di fuori dei suoi hentai, visto che ha cominciato molto giovane a addestrarsi da militare non ha mai avuto la possibilità di divertirsi con una ragazza. Era un grande rammarico della sua vita, in certi giorni li sembrava di aver sprecato la sua esistenza, era già abbastanza maturo, ma non aveva mai fatto esperienza dei piaceri della donna. Per lui la donna era sempre stata un essere perfetto distante dalla sua portata.
*le storie brevi sono solo perdite di tempo, pensa ad addestrarti e poi a sposarti, del resto non deve interessarti...* diceva suo padre ogni volta che lui cercava di parlare di queste cose proprio con lui.
Allora si tiro fuori da sotto le coperte e si mise seduto vicino alla ragazza, appoggio una mano sulla sua gamba dicendo *Vacci piano però con un novizio come me* disse sorridendo cercando di essere un po' simpatico poco prima di provare a baciare la sua amica.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ma certo nessun problema ^__^ Stai tranquillo lascia che il tuo personaggio agisca in modo naturale e fagli fare ciò che ti senti e andrà tutto bene. Devi solo scrivere ciò che prova e sente ed il gioco è fatto.
A quanto pare non serviva finire il discorso perché Jansen capì benissimo cosa dovevano fare e nessuno dei due sembrava avere il coraggio di dirlo ad alta voce. Hikaru voleva sparire da quel posto, magari che il letto la inghiottisse pur di non affrontare gli occhi di Jansen e l'immenso imbarazzo che le stava provocando. Sussultò quando si sentì toccare sulla coscia e tolse le mani dal viso. La mano del ragazzo era caldissima e rassicurante. Si voltò per poterlo vedere negli occhi e capire cosa stesse pensando ma lo vide avvicinarsi. Chiuse gli occhi anche lei e si avvicinò a sua volta per poter accogliere le labbra di Jansen sulle sue. Erano morbide e calde, dopo un primo contatto fugace e casto, Hikaru socchiuse le labbra lasciando che le labbra si incrociassero fra di loro per un contatto più intimo, poco dopo si lasciò andare, lasciando che la sua lingua sfiorasse le labbra di Jansen. Nel frattempo timidamente portò un amano sul petto del ragazzo, avvertendo ancora una volta il suo calore che la aiutava a rilassarsi. Non doveva temere, infondo anche per Jansen era la prima volta. Benché Hikaru non fosse più vergine, non aveva mai avvicinato così tanto un uomo vero. Sentiva il cuore battere all'impazzata nel petto. Con l'altra mano andò a cercare la mano libera di Jansen e una volta trovata l'avrebbe guidata dolcemente sul proprio viso, come a volerlo invitare a carezzarla. Non potevano fare altrimenti, e dopotutto Hikaru pensò che non era male ringraziarlo in quel modo per averle salvato la vita.. -
Jansen_Foulke .
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Lui era teso, come si dice... Teso come una corda di violino, era la prima volta che era così vicino ad una donna, tutta colpa di suo padre, lui lo aveva addestrato per il suo bene, ma lo aveva allontanato da qualunque forma di vita sociale.
Provava sentimenti contrastanti per suo padre, da un lato lo odiava per quello che li aveva fatto perdere, cioè gran parte dei piaceri giovanili, ma non poteva anche non volerli bene in quanto, con l'addestramento ha passato quasi tutte le ore di quasi tutti i giorni con lui.
Si ricorda ancora che una delle poche volte che era uscito la sera, aveva dovuto implorare suo padre, dopo averci riflettuto su gli concesse questo privilegio dicendoli.. *Devi essere qui entro mezza notte e non dopo, assolutamente non dopo e domani la sveglia suonerà alle 3*
Stolta gioventù, lui in preda alla felicità si ubriacò e torno a casa giusto in tempo per sentire suonare la "cavalcata delle valchirie" cioè la musica della sua sveglia, compagna di molte levatacce... Suo padre per punizione lo portò in caserma e gli fece pulire tutte le latrine, e appena finì, gli fece rincominciare tutto.
Ma adesso tutti qui pensieri erano sorpassati dalla tensione, mentre appoggiava le labbra a quelle di Hikaru, poi il corpo si rilassò quasi di colpo quando lentì la lingua della ragazza toccare le sue labbra, i muscoli si rilassarono allungandosi e dando un poco di confidenza in più.
Allora aprì le labbra un poco pure lui lasciando toccare le lingue dolcemente e delicatamente come un segno di affetto, lui si liberò di un peso enorme, ora mai era quasi un pallino per lui il fatto di non aver mai frequentato una donna. Si sentiva euforico e eccitato, mentre accarezzava il viso della ragazza mentre sposta l'altra mano più verso l'interno della gamba e un po' più in alto lentamente.. -
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Era tutto decisamente diverso, il personaggio dei fumetti con cui aveva giaciuto aveva già avuto altre donne e sapeva esattamente come muoversi. Era stata una bella esperienza certo, ma alla fine si era resa conto di quanto fosse stata falsa e inutile perché arrivare ad una intimità tale con un personaggio e non lasciare niente di sé era triste poiché era tutto finto e niente di vero. Con Jansen invece era diverso. Il suo tocco caldo e le labbra che la sfioravano erano vere, Jansen avrebbe ricordato lei in futuro e non qualcun'altro che lei stava interpretando. Si sentì emozionata e quando percepì la mano del ragazzo che risaliva lungo la coscia ebbe un piccolo fremito. Sentendo che Jansen ricambiò il bacio rese il bacio più focoso, insinuando la lingua nella sua bocca sfiorandone i denti e cercando il tocco della sua lingua. Avviò in quel modo una dolcissima lotta fra le loro bocche. Così distratti dal bacio che diveniva via via più languido, Hikaru lasciò scivolare la mano sul petto del ragazzo verso il basso, carezzando il fisico del ragazzo fino ad arrivare sui suoi boxer. Poggiò la mano contro il sesso dell'uomo carezzandolo dolcemente, e quando sentì il suo calore e la sua consistenza farsi sempre più turgida si eccitò a sua volta. Con l'altra mano andò a poggiarla su quella di Jansen premuta contro la sua coscia, lo guidò ancora di più verso l'alto, arrivando a fargli sfiorare la stoffa delle sue mutandine. A quel punto lo lasciò, e si allontanò leggermente con le labbra da Jansen senza allontanarsi troppo.
Accarezzami anche tu. sussurrò con un tono dolce e leggermente affannato. Tornò poi a baciarlo sentendosi accaldare sempre di più.. -
Jansen_Foulke .
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Finalmente, quello che aveva sempre voluto, ma non aveva mai avuto il coraggio di cercare, lui, ragazzo che aveva avuto poi a che fare con la società, finalmente stava assaggiando il frutto proibito che suo padre gli aveva mai permesso di avvicinarsi, infatti era euforico, non era mai stato così vicino ad una donna, tutto quello che aveva visto era porno, cioè roba finta, che provocava solo piacere fisico e niente più. Lui avrebbe di sicuro portato con se quel momento per tutta la sua vita, la sua prima volta... Non si dimentica mai... Anche se era tutto scaturito da uno sbaglio? Ma si poteva definire uno sbaglio tutto quello? Una cosa che lo rendeva... Contento... Si poteva? La sua prima volta non era un errore, era li, con una bellissima ragazza dentro uno dei suoi sogni più segreti. Non era uno sbaglio, era una benedizione che rendeva veramente contento Jansen.
Tutto divenne fantastico, lui comincio a giocare dolcemente con le lingue, quasi come se si conoscessero da secoli, era tutto idilliaco. La ragazza appoggio la sua mano sul suo pene, lui sussultò leggermente, sentiva il calore della ragazza attraverso i boxer mentre si eccitava sempre di più, la ragazza poi prese la sua mano e lo guidò fino alle mutandine, lui comincio ad accarezzarla attraverso le mutandine, poi dolcemente infila me mano dentro l'intimo della ragazza sentendosi sempre più eccitato e cominciò a massaggiarla.. -
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La mano di Hikaru si strinse attorno alla protuberanza dei boxer iniziando a massaggiare su e giù mentre le sue labbra si incollarono di nuovo a quelle di Jansen, come se volesse impedirgli di guardarla negli occhi. In quel modo però riuscì a trasmettergli la sua passione e la sua voglia che cresceva sotto le dolci carezze di Jansen. Il suo respiro si fece più affannato e le sue gote si colorarono di rosa, mentre le dita di Jansen avrebbero potuto sentire la stoffa inumidirsi di umori. Senza mai smettere di stimolare il ragazzo con la mano, andò a sciogliere i primi bottoni del pigiama di Jansen, li sbottonò con calma e quando fu completamente aperto infilò la mano toccando il petto per allargare la giacca e aiutare Jansen a togliersela. Hikaru essendo inserita in un contesto hentai, aveva un abito da cameriera semplice ma succinto che lasciava poco all'immaginazione. Non sarebbe stato difficile spogliarla, ma voleva davvero spogliarla e quindi rinunciare ad un feticismo così eccitante?
Hikaru decise di andare fino in fondo, così afferrò anche l'elastico dei boxer e li allargò per poi scoprire il membro eccitato di Jansen. Quando finalmente lo liberò dalla stoffa, Hikaru smise di baciarlo e lo guardò languida negli occhi. Entrambi sapevano cosa stava per accadere, avrebbero dovuto seguire il copione, quindi Hikaru scivolò lungo il materasso per inginocchiarsi di fronte a Jansen, posizionandosi fra le sue gambe. Era sempre imbarazzata ed emozionata, ma riusciva comunque a muoversi come doveva. Si avvicinò con la testa al membro del ragazzo e gli diede una lenta lappata, dal basso verso l'alto. Hikaru si rese conto che le piaceva molto sentire il calore di Jansen e la sua eccitazione premuta contro la sua lingua. Lo afferrò con una mano e iniziò a darsi da fare leccandolo sulla lunghezza per poi soffermarsi sulla punta e saggiarla con le labbra come se stesse saggiando un prelibato frutto.. -
Jansen_Foulke .
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Lui gemette leggermente quasi come fosse un leggero sospiro, era più una liberazione di trovarsi in quella situazione invece di dover continuar ad aspetta, chiuse leggermente gli occhi mentre sentiva la ragazza cominciar a muovere su e giù la sua mano. Il suo desiderio cresceva semplicemente sentendo il corpo di Hikaru vicino al suo, sentire la sua pelle sfregare contro quella morbida della ragazza. Sentì le mutandine della ragazza inumidirsi che rese il tutto sempre più eccitante mentre la ragazza sbottona il suo pigiama sensualmente, lui la lascia lavorare mentre si morde il labbro inferiore in attesa, quando finii, tolse il pigiama mostrando il suo corpo giovane ma già abbastanza muscoloso, grazie all'addestramento, in quel momento ringraziò di passato la sua gioventù in palestra e a correre, anche se era ancora incerto della reazione della ragazza per il suo petto, leggermente impaurito di non piacere a Hikaru.
Mentre lei li scopre il membro già completamente indurito, si potevano vedere le venature attraversare la il suo sesso, era la prima volta che lo vedeva così tanto eccitato, tutto questo solamente guardando la bellezza mozza fiato della di Hikaru ancora vestita, poi guardò la ragazza negli occhi, gli occhi marroni di Jansen erano pieni di eccitazione misto a piacere.
Lui sapeva che stavano solamente seguendo un copione, stavano facendo quello che li dettava il libro, ma magari, si stava immedesimando troppo nel personaggio? Magari anche lui si stava innamorando della ragazza, di quella eccitante Hikaru. L'idea li sfiorò la mente, cominciando and arrossire come un peperone.
La ragazza si spostò lungo il materasso, mettendosi in mezzo alle sue gambe, lui osservò tutto attentamente un po' imbarazzato, sapeva di essere impacciato, era la sua prima volta in una così grande intimità con una ragazza, e tutto viene aumentato in quanto Hikaru è la ragazza che sarebbe il sogno di qualunque uomo, sopratutto, vestita in un modo così provocante, anche se in quel momento il vestito era l'ultima cosa che voleva vedere Jansen.
Sussulta appena la ragazza li afferra il membro, poi comincia a leccarlo, Jansen geme leggermente di nuovo in quanto è molto sensitivo nella suo sesso, alzò gli occhi al cielo per il piacere.
Abbassa per qualche secondo lo sguardo mentre la ragazza continua a provocarli un piacere così intenso come mai sentito prima, vede il seno della ragazza attraverso la scollatura del vestito che faceva crescere in Jansen sempre di più il volere di spogliare la ragazza.
In preda al piacere, avrebbe voluto spogliarla completamente, ma non poteva far altro che aspettare e assecondare il volere di Hikaru che lo stava dominando, qualcosa che piaceva molto a lui.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Non stai andando male, ma la lettura è faticosa perché continui a cambiare i tempi, dovresti decidere se scrivere al passato o al presente. Sembra quasi che non rileggi ciò che scrivi, dovresti farlo per rivedere magari qualche piccolo errore. Dopo questa piccola cosa potresti prendere qualche iniziativa se vuoi.
Hikaru non poteva dire che si stesse innamorando. Non aveva mai pensato ad un rapporto duraturo con un ragazzo, forse per quel motivo spesso si rifiutava nei mondi fittizi. Infondo al suo cuore temeva l'amore e per quel motivo non lo cercava. Non avrebbe mai immaginato però che fare "certe cose" con una persona vera potesse dare tutte quelle sensazioni forti. Sopratutto quando lo sentì fremere sotto il suo trattamento, o quando sentì i suoi gemiti. Erano veri e non dettati da un copione e ciò la fece arrossire ed eccitare allo stesso tempo. Così smise di giocare con il membro e lo insinuò nella bocca cercando di coglierne il più possibile per saggiarlo. La sensazione del suo calore e della sua durezza nella sua bocca la eccitò in un modo esagerato. Sentì il calore al basso ventre farsi sempre più insistente. Ebbe quasi la sensazione che si diramasse sul suo sesso che intanto si inumidiva ancora di più. Sentì il bisogno di provare piacere e lo fece toccandosi da sola. Portò una mano fra le proprie cosce, sotto la gonna e si toccò dapprima delicata e poi sempre più decisa e vogliosa. Il suo respiro si fece più pesante, e iniziò a gemere facendo vibrare la sua voce sul membro del ragazzo. Lasciò che il membro scivolasse nella sua bocca, iniziando a muovere anche la testa avanti e indietro cercando di stimolare al meglio il sesso di Jansen, aiutandosi anche con una mano.. -
Jansen_Foulke .
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Magari, quelle sensazioni così forti, creavano un senso di amore che inibiva i suoi sensi e la sua mente.
Lui cercava una relazione stabile ma forse non era lei la ragazza giusta, erano davvero troppo diversi, nazionalità, tradizioni, usi...
Lui voleva poter dividere la pesantezza della vita con qualcuno.
Mentre Hikaru metteva il suo membro dentro la sua bocca dolcemente, Jansen sentiva il calore della sua bocca scendere lungo tutta la lunghezza e poi cominciare a risalirli il corpo come se si stava immergendo in acque termali.
Gemeva ancora dolcemente vedendo la ragazza arrossire, lui arrossiva pure con una punta di vergogna nell'essere così sensibile.
La ragazza si eccitava ancora di più e cominciava a toccarsi da sola, questo faceva crescere ancora di più il desiderio nel corpo e nella mente di Jansen. Hikaru gemeva leggermente mentre saggiava il suo membro, lui dolcemente , dettato dal bisogno e desiderio, spostava leggermente la mano della ragazza dal suo sesso mentre tirava fuori delicatamente il suo pene dalla bocca della ragazza. Faceva scivolare il proprio corpo all'altezza delle mutandine della bellezza, abbassandole lentamente liberando dalla stoffa il sesso della ragazza completamente bagnato, Jansen quindi avvicinava la sua bocca e lentamente la leccava cercando di stimolare la ragazza, un po' teso perché non proprio sicuro che stava facendo tutto giusto senza strafare, mentre teneva in mano il suo membro ancora umido.. -
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Era totalmente concentrata nel suo atto, ci stava prendendo anche gusto perché iniziava a capire come fare per dare maggior piacere, ma proprio sul più bello si sentì toccare la mano da Jansen e avvertì che si allontanò da lei. Anche se non aveva detto nulla, aveva intuito che era una richiesta di smetterla, così lo assecondò alzando il viso verso di lui languida. Notò che si era spostato e vedendo che si stava chinando su di lei, per agevolarlo si sedette sul letto. Aveva il cuore che batteva a mille, sopratutto quando sentì le mutandine scivolare verso il basso lungo le gambe. Jansen sarebbe stato il primo uomo a vedere il suo sesso. Avrebbe potuto vedere che era quasi glabra, solo una leggerissima peluria sul pube, di colore rosso scuro sembrava quasi una freccia che indicasse le sue labbra rosee e lucide. Hikaru non disse nulla, sapeva cosa stava per succedere e divenne tesa. Sentì il proprio corpo fremere e capì che non vedeva l'ora di sentire il calore del ragazzo su di sé. Così quando la caldissima lingua di Jansen sfiorò le sue grandi labbra le scappò un piccolo gemito. Sentì che ne voleva di più, così cercò di rilassarsi, lasciò cadere la schiena sul materasso mentre le sue gambe si allargarono per dare modo a Jansen di darle maggior piacere. Il suo respiro affannato divenne via via più pesante, e di tanto in tanto le scappavano gemiti di piacere. Presto sentì che non poteva più aspettare, le attenzioni dell'uomo non fecero che affamarla ancora di più, era piacevole certo ma la sua eccitazione crebbe a livelli sempre più alti.
Aaah non ce la faccio più, ti prego prendimi. disse infine con voce eccitata. Poteva essere la battuta del fumetto, ma il tono con cui lo disse e l'espressione dipinta sul suo viso fece intendere che era lei a volerlo.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Mi dispiace che sei stato male. Non preoccuparti capita a tutti di non poter rispondere per qualche giorno, quindi sei più che scusato.
C'è un problema e mi piacerebbe risolverlo. Noi del GDR non siamo bacchettoni sulla grammatica, e non stiamo a puntare il dito su chi sbaglia un congiuntivo. Siamo molto comprensivi e siamo qui per divertirci. Però ecco devo proprio dirtelo. Questo post è parecchio confuso, i tempi variano in continuazione, hai fatto 3 ripetizioni sulla stessa cosa scrivendo per 3 volte che "fremeva" in tre frasi diverse e vicine. Sembra quasi che hai scritto tutto di getto, in fretta e furia magari perché non volevi farmi aspettare. Scommetto che non hai nemmeno riletto ciò che hai scritto. Quindi ti prego rileggi ciò che hai scritto e correggilo per favore, perché non riesco nemmeno a seguire il discorso. Se non ti sei offeso quando hai fatto fai pure un post sotto spoiler per avvertirmi che hai corretto così poi potrò risponderti.. -
Jansen_Foulke .
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SPOILER (clicca per visualizzare)il problema è che non sto bene e non posso usare il computer essendo in ospedale, ho cercato di scrivere qualcosa nei momenti in cui sono solo dal mio telefono (come sto ancora facendo), ho letto che dopo 5 giorni che non si risponde si chiude la roleplay... Non volevo accadesse, quindi ho scritto di getto in modo da non far chiudere il post... Scusami.... -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Oddio, mi dispiace tantissimo, ma ascolta forse ti sei confuso con il regolamento delle missioni, ma le role non verranno chiuse dopo 5 giorni. Non ci sono restrizioni di questo tipo, puoi rispondere tranquillamente quando puoi. Quindi stai pure tranquillo, riposati e curati, non c'è alcuna fretta, quando ti sentirai meglio e torni a casa poi possiamo continuare senza alcun problema. Dai su non farmi preoccupare e fatti forza. Io ti aspetto..
