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Dario annuì ad entrambe le affermazioni dei due compagni, visibilmente d'accordo. La situazione sembrava chiara, lampante, tutto troppo facile a differenza dei precedenti casi di sparizione probabilmente per mano delle lanterne. Perché di punto in bianco persone che avevano fatto di tutto per celare la la loro esistenza, adesso si dichiaravano tanto apertamente? Pur essendo così chiara, la situazione non faceva altro che infittire il mistero. Il resto del viaggio proseguì in silenzio, in religiosa meditazione, mentre finalmente penetravano le difese del Colosseo e si facevano strada verso l'edificio principale. La strada che non sembrava nemmeno vagamene un parcheggio era dominata esclusivamente da una figura, ben nota al monarca d'acciaio e anche solo per fama riconoscibile anche da Seeu: il biondo Zaborg, evidentemente pensieroso e con lo sguardo inchiodato verso il suo fedele messaggero Dario. Quest'ultimo fu il primo a scendere dall'auto, tenendo sotto il braccio l'elmo della sua corazza. Zaborg venne incontro ai suoi ospiti, gettando un'occhiata apprensiva nei confronti di Seeu, non perché la disdegnasse ma quasi come se temesse per lei. Tuttavia non fece commenti inopportuni.
Deve perdonarmi per lo scarso preavviso Comandante ma la situazione è veramente critica. Perfino gli immortali si sono movimentati e ho dovuto intercedere parecchio per dare a voi la precedenza sul caso, difatti Carry non ha atteso nemmeno un istante ed è già in viaggio per conto suo verso il Polo Nord.
Li ho già aggiornati io sulla questione generale, credo sia il caso di portarli dall'Imperatore e da Nazza.
Zaborg non perse tempo in convenevoli, si limitò ad eseguire un inchino rispettoso verso Seeu, poi con un cenno dello sguardo diede ragione a Dario e fece strada verso il Colosseo. I corridoi giganteschi di quel luogo imponente ispiravano potere e nobiltà ad ogni angolo. Una persona che poteva disprezzare ricchezza e nobiltà normalmente avrebbe vomitato davanti a quello sfarzo, ma il Colosseo aveva tutto un altro fascino, era il trono del mondo e senza ombra di dubbio anche semplicemente il luogo emanava una pressione energetica spaventosa, frutto degli anni di storia alle sue spalle. Impossibile disprezzare quel luogo. Arrivarono ben presto alla sala del trono, ben nota ad Eloy e decisamente non un luogo per Seeu, ma il momento era grave e forse anche l'Imperatore avrebbe chiuso un occhio. O forse no. Dario spalancò la porta cedendo il passo ai suoi compagni, concedendo loro la vista della stanza già piena di tutti gli invitati più importanti: L'imperatore seduto sul suo treno, fiancheggiato dal fedele Mobius, monarca del ghiaccio. Davanti a loro il saggio Cusillu, leader morale degli Immortali terrestri e l'inseparabile Apu. Mancavano all'appello numerosi immortali, probabilmente già all'opera, ma una figura alquanto strana se ne stava in mezzo alle uniche divinità presenti, una figura che quando si voltò verso Eloy e Seeu avrebbe fatto loro gelare il sangue per un istante. Un ragazzo molto giovane vestito elegante, dallo sguardo sottile e i capelli bianchi. Uno sguardo e una conformazione del viso ben nota, che chiunque sapesse utilizzare un maledettissimo televisore nel duemilacentocredici doveva riconoscere: la sua somiglianza con Louis Cypher era impressionante. Sembrava il momento delle presentazioni, ma quando Caius vide entrare insieme ad Eloy anche Seeu, si alzò subito in piedi puntando il suo dito inquisitore contro di lei.
Che ci fa una donna nella sala del trono senza il mio permesso?
Cusillu e Zaborg fecero trovare rifugio ai loro volti sui palmi delle rispettive mano destre, mentre invece Mobius ridacchiava pregustandosi già la scena che sarebbe seguita. Caius aveva grossi difetti, ma il suo maschilismo era malsano.. -
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Era teso, sentiva le mani prudere pesantemente, non solo quel bastardo di Vidoq aveva costretto lui ad uccidere la sua amica, ma lo prendeva anche bellamente per il culo lasciando una lanterna sul posto dove probabilmente era sparito Traesto. Se solo avesse messo le mani su quel tipo, era sicuro di non riuscire a controllarsi. Serrava i denti così forte che fra non molto avrebbero iniziato a stridere. Si stava per immergere in un mondo di fantasie violente in cui lui staccava gli arti ad uno ad uno a Vidoq, sfogandosi una buona volta. Ma la voce sussurrata di Seeu attirò la sua attenzione, si voltò guardandola mentre una mano automaticamente andava a prendere la lanterna. Vide quel sorriso, uno dei più belli che aveva visto sul suo viso. Per un attimo si sentì svuotare di tutta quella negatività, perché non poteva coesistere nella sua mente violenza e pensieri variabili su quanto amasse quella donna lì vicino a lui. Sorrise triste ma grato mentre teneva in una mano la lanterna, l'altra la fece scivolare dietro Seeu per un abbraccio nascosto agli occhi di Dario, giusto perché erano in una situazione "formale" ed urgente. La mano scivolò sul sedere di Seeu per una veloce palpata, così da farle capire che aveva apprezzato il suo pensiero. Avrebbe voluto baciarla, ma la situazione non era giusta in quel momento. Non voleva poi far capire a Dario che aveva scelto lei perché avevano una relazione. Si fidava di lei e non perché stessero insieme. Sopratutto non voleva farla sembrare la donna che finisce in faccenda importanti solo perché scopa con un pezzo grosso.
Annuì quindi alle parole di Seeu quando li avvisò di stare attenti. Non passò molto tempo prima che potessero raggiungere gli altri monarchi e gli immortali. Si erano riuniti tutti e quando videro Seeu al suo seguito, non sembrarono molto entusiasti, ed Eloy iniziava anche a immaginare il motivo, ma continuava ad illudersi che erano solo dicerie stupide.
Non si preoccupi eccellenza, è mio dovere essere qui in una situazione del genere. fece cercando di essere il più rispettoso possibile, anche se gli avevano dato la nomina di monarca, non riusciva a meno di considerarsi un pesce piccolo in confronto ai monarchi più vicini a Caius. Zaborg e Dario guidarono immediatamente loro verso il colosseo. Di tanto in tanto Eloy si voltava a guardare le reazioni di Seeu di fronte a quello sfarzo. Si chiese se anche lei avrebbe avuto lo stesso sguardo di quando ci aveva messo piede la prima volta. Si era anche lasciato sfuggire un commento poco elegante di fronte a quello spreco di denari, ma doveva ammettere che facevano la loro porca figura. Quando arrivarono nella sala del trono gli mancò un battito quando vide un ragazzo molto somigliante a Cypher, se non fosse stato così giovane lo avrebbe sicuramente scambiato per Louis Cypher. Si chiese chi fosse, e perché mai fosse lì con loro, non lo aveva mai visto al palazzo prima di quel momento. L'attenzione di Eloy venne ampiamente catturata dalla reazione di Caius di fronte a Seeu. A quanto pare le dicerie non erano poi così lontane dalla realtà. Vide anche la reazioni degli altri "pezzi grossi" e il loro rammarico. Lo avrebbe fatto volentieri anche Eloy. Come faceva una persona così diretta ad essere un imperatore? Si piazzò davanti a Seeu come se volesse difenderla da un nemico, fece un leggero inchino di saluto.
Mi perdoni maestà, mi hanno chiesto di portare con me una persona fidata, e questa ragazza al momento è l'unica persona a cui affiderei la mia vita ad occhi chiusi. disse a gran voce per farsi sentire, ma con religioso rispetto.. -
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Trovare uno dei monarchi in persona ad attenderli, non sorprese Seeu, che tuttavia non poté far a meno di ripiombare in quello stato di disagio e timore che l'aveva afflitta di tanto in tanto durante il tragitto, al pensiero dell'incontro imminente. Lo sguardo che le riservò Zaborg servì solo a metterla ancora più a disagio, seppur non le impedì di rispondere al suo saluto silenzioso, con un inchino formale ancor più rigido. Non seppe se considerarsi fortunata, quando la questione venne liquidata in poche parole, rendendo l'incontro assai breve. In fondo il Monarca Zarbog non la metteva a disagio neppure la metà, di come faceva l'idea di incontrare l'Imperatore. Non era posto per lei quello, e una semplice occhiata all'interno del Colosseo bastò a farglielo capire immediatamente. Non era il lusso a metterla a disagio, o il fatto che si fosse vestita in modo estremamente sportivo aspettandosi -scioccamente- di dover combattere subito, ma l'immensa pressione energetica di cui era pregno ogni centimetro del luogo, era quella a sconvolgere i suoi sensi e metterla in agitazione. Mentre camminava, le mani tornarono a sudare, e lei sperò vivamente che non le si chiedesse di usarle per stringerle a qualcuno, o sarebbe morta per la vergogna.
Nonostante il disagio, si guardò intorno con curiosità, osservando senza timore ogni singolo volto nell'immensa sala in cui vennero condotti, e si sorprese di notarne tra essi uno ben noto. Che cosa ci faceva una coppia sputata di Louis Cypher là in mezzo? Prima ancora di porsi le giuste domande, Seeu venne costretta a osservare l'unica figura che sino ad allora non aveva osato guardare, e quando lo fece -istintivamente- fece un inchino riverente, nel modo in cui l'avrebbe fatto un uomo in tempi antichi. Avrebbe potuto presentarsi, avrebbe potuto dire qualche stupida frase di circostanza preceduta dal proprio nome, come "Al vostro servizio"... Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, ma non fece in tempo. Sentita quella domanda traboccante di disprezzo o chissà cos'altro, si costrinse piuttosto a tacere, mentre una vena si palesava timida sulla sua tempia, iniziando a pulsare. Continuò a tenere il capo chino, e anzi fece il possibile per nascondere il proprio disappunto mascherandolo da semplice rispetto, o -se così si preferiva pensare- una sorta di timore reverenziale. Dunque il Re Caius era il retrograda maschilista che le voci dicevano fosse. Ebbene, lei non ne aveva forse conosciuti tanti nel corso della sua vita? Dal momento che con quello in particolare non poteva permettersi errori di alcun genere, decise di tenere il capo chino e non fiatare, poiché era compito degli uomini parlare a quel punto. O almeno questo avrebbe certo pensato l'uomo, se era davvero come le voci e quella stessa domanda facevano presagire. Il solo pensiero la faceva...
Non irritarti Seeu...
Non irritarti Seeu...
La raccomandazione arrivò da fonte duplice, ma non sortì l'effetto desiderato. Fu osservare invece l'ampia e meravigliosa schiena di Eloy porsi davanti a lei, a salvarla da se stessa e dalle proprie reazioni impetuose. Vederlo lanciarsi in sua difesa anche dinanzi all'Imperatore in persona -pur facendolo in modo rispettoso e ben mascherato- non poté che farle sentire il bisogno di abbracciarlo e ringraziarlo di cuore. Ovviamente ben conscia che in una simile situazione non avrebbe osato neppure toccarlo, né mostrarsi in alcun modo intima nei suoi confronti. Si limitò a sforzarsi di tenere un atteggiamento sommesso e rispettoso, anche quando alzò il capo ponendo fine al proprio inchino. Infine, -benché avrebbe tanto voluto- non pronunciò una sola parola per paura che si rivelasse quella sbagliata, e attese semplicemente che fossero i due uomini a parlare. Un atteggiamento così sottomesso non le si addiceva proprio, ma del resto si sarebbe strappata il cuore dal petto, piuttosto che mettere in difficoltà Eloy davanti al sovrano.. -
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A dire la verità, se non fosse stato per il risaputo problema di maschilismo dell'Imperatore, la sua domanda sarebbe stata più che lecita: nessuno lo aveva avvisato che c'era una certa Seeu che si sarebbe unita al loro consiglio, quindi non poteva dare semplicemente per scontato che fosse tutto ok. Ad ogni modo le parole di Eloy lo tranquillizzarono e lo fecero subito tornare al suo posto, seduto e soltanto vagamente infastidito.
Immagino che abbiamo problemi più grossi a cui pensare...
Gli immortali annuirono frettolosamente come se fosse una cosa scontata, mentre Mobius ancora se la rideva divertito. Zaborg si fece quindi avanti, avvicinandosi al misterioso ragazzo dalla faccia conosciuta che nel mentre si era timidamente sistemato la giacca e si stava schiarendo la voce silenziosamente.
Comandante, ho il piacere di presentarle Nazza. Questo ragazzo è preoccupato quanto noi per la scomparsa di Traesto, e ci aiuterà a ritrovarlo...
Nazza si fece avanti, portando una mano verso Zaborg senza però sembrare troppo invadente.
Maestà, la ringrazio ma vorrei presentarmi da solo.
Un momento di silenzio seguito dal cenno di Zaborg di farsi avanti, poi Nazza si rivolse direttamente ai nuovi ospiti.
Il mio nome è Nazza... Massimiliano Traesto è mio padre. Fino ad oggi sono rimasto per conto mio, la maggior parte del tempo al Polo Nord e molto di rado nelle altre zone dell'Impero Romano, sempre sotto la sua guida. Ma ora che è scomparso non voglio più rimanere in disparte, ho molte qualità e so che potrò esservi utile nella sua ricerca.
Nientemeno che il figlio di Massimiliano Traesto in persona. Sembrava giovane in effetti, ma questo non spiegava il perché della scarsa somiglianza col padre rivolta a tutt'altra faccia. Quali altri segreti nascondeva quel ragazzo?. -
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Fortunatamente l'imperatore sembrò capire la situazione e lasciò correre, anche se ad Eloy non sfuggì lo stran sguardo infastidito quando Caius guardava Seeu. Lo aveva sempre difeso in ufficio dicendo che erano solo pettegolezzi sul maschilismo del regnante. Insomma era pur sempre un uomo che meritava la sua ammirazione, non era facile gestirsi una nazione così grande e con tutti i problemi che stavano sorgendo. Dopotutto Caius era umano, anche se con un problemino così retrogrado che dubitava esistessero ancora persone del genere. Eloy aveva appena scoperto che i pettegolezzi erano veri, ma era Caius dopotutto e si contenne. La voce di Zaborg attirò subito l'attenzione di Eloy che ascoltò volentieri le loro parole. Rimanendo enormemente stupito dalla notizia. Massimiliano aveva un figlio, lo aveva tenuto ben nascosto a quanto pare. Probabilmente lo sapevano un po tutti, ma non avendo avuto modo di chiacchierare liberamente con Traesto, pensò che fosse normale che non sapesse che avesse dei figli. Lo sconcertava però il suo aspetto: non somigliava per niente a Traesto, sembrava decisamente più plausibile fosse il figlio di Cypher. Dopo la presentazione di Nazza, Eloy allungò una mano come era di uso comune per presentarsi a sua volta.
Piacere di conoscerla, io sono Eloy Suarez, il comandante della polizia. La ragazza qui presente si chiama Seeu Rune, e anche lei ha molte qualità che potrebbero aiutarci. non disse niente a proposito il loro legame, anche se si trovava fra gente fidata non amava affermare a gran voce che avesse una relazione. Non perché se ne vergognasse anzi, ma non voleva far passare Seeu per una raccomandata. Se glie l'avessero chiesto avrebbe risposto tranquillamente, prima doveva scoprire quanto fosse vera quella storia del figlio di Traesto. Gli altri monarchi presenti sembravano tranquilli riguardo la sua identità ma quella somiglianza con Cypher lo metteva a disagio, non riuscì quindi a tacere i suoi dubbi.
Mi scusi se glielo chiedo, ma ecco... lei non somiglia affatto al signor Traesto, somiglia in un modo incredibile ad un'altra persona di nostra conoscenza... non era molto elegante chiedere una cosa del genere ma era palese a tutti quanto non somigliasse a Traesto, sperava che qualcuno spiegasse il motivo.
... è sicuro di essere suo figlio biologico? terminò la domanda sentendosi teso e anche vagamente scemo per una domanda del genere. Sperava vivamente che non si offendesse.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ok, nonostante l'MP a Hina di qualche ora(?) fa, rispondo adesso, prima di entrare in paranoia tutto il giorno domani (Loggare su skype a 'sta ora dal cell, per ritrovarmi l'avviso di DOOM sull'imminente scadenza, non è stata una bella cosa). Anche perché mancherò da casa di nuovo, quindi vorrei evitare danni permanenti... nonché la mia morte istantanea per mano di Hinachan, che sarebbe meritata nel malaugurato caso facessi chiudere la quest con i miei ritmi da bradipo.
Premesso questo, chiedo venia per la scarsa qualità e le pochissime idee, ma sono stanca.
Quando Seeu sentì le parole dell'Imperatore, si rilassò all'istante. O meglio, dimenticò all'istante la rabbia, mentre l'ansia e tutto il resto rimasero a tormentarla. Cercò in ogni caso di non darlo a vedere, mantenendo un atteggiamento rispettoso e composto. Avrebbe voluto presentarsi come si doveva al Sovrano, ma dopo esser stata accolta così non le venne naturale, dunque non disse niente. Prestò invece attenzione al monarca Zaborg, che si fece avanti per presentare il ragazzo dall'aspetto così familiare. Era davvero assurdo per lei ritrovarsi davanti un individuo così simile al famoso Louis Cypher, e fu una sorpresa ancora più grande sentire che si trattasse del figlio di Traesto, e che dunque non c'entrasse teoricamente un bel niente con l'uomo di cui sembrava essere "sosia". Come diavolo era possibile? Una somiglianza così palese poteva trattarsi davvero di una semplice coincidenza?
Senza mostrare niente di tutto ciò, si fece avanti quando Eloy pronunciò il suo nome, limitandosi tuttavia a un inchino del capo, nel classico modo giapponese di presentarsi, piuttosto che porgere la mano. Non era più agitata quanto poco prima, ma sarebbe stato comunque pessimo far scoprire a chiunque là dentro che le sue mani si erano inumidite.
Siamo tutti estremamente preoccupati e dispiaciuti per la scomparsa di suo padre. Farò tutto ciò che è in mio potere per essere d'aiuto.
Pronunciò quelle parole con voce decisa (per quanto robotica) cosicché anche l'Imperatore potesse sentirle. Insomma, forse non aveva avuto modo di presentarglisi direttamente se non con quella riverenza, ma ci teneva comunque a far capire che si trovasse lì per darsi da fare e che -donna o meno- si sarebbe resa utile. Certo, per chi la conosceva bene sentirle pronunciare parole tanto formali era comunque alquanto...
Ok, devo chiederlo: chi diavolo era quella, e cosa ne ha fatto della mia Seeu?
A quella frase, che solo lei poteva sentire, per poco non sorrise. Dannazione a quel topo parlante, sempre a prenderla in giro. Era ovvio che anche lei, quando voleva, poteva comportarsi in modo civile... ma la realtà in quel contesto era che non se la sentiva di fare domande indiscrete. Aveva di certo un sacco di quesiti in testa, era vero, ma il luogo in cui si trovava la faceva sentire tesa e "sulle spine", costringendola contare anche fino a 30 prima di esporre un pensiero. Per questo per il momento preferì tenere per sé i propri dilemmi, ma fu comunque grata di sentire Eloy esporne almeno uno al posto suo. Ogni giorno che passava si rendeva sempre più conto del perché lo adorasse... Dopotutto, quale donna non avrebbe amato un uomo capace di leggerle nel pensiero?. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Tesoro mio, hai avuto una settimana per avere tutte le idee che volevi, lo sai che i sensi di colpa con me non funzionano. Adesso c'è la possibilità di mettere in pausa: tu ne fai richiesta e durante il periodo buio non avrai obblighi rispetto alla missione e saremo tutti in pace. Ma se la missione deve andare avanti e non vuoi che mi scordi per ben 3 volte lo scopo della missione come è successo con altre, allora è bene che ENTRO SETTE GIORNI ci sia sempre una tua risposta.
Quando Seeu si presentò e parlò, la reazione di Nazza fu del tutto inaspettata. Si era chiesto cosa fosse quel congegno sul collo della ragazza quando era arrivata, ma adesso che lo vedeva in azione con i suoi occhi a stento ci credeva. Il ragazzo sorrise ampiamente, lasciandosi sfuggire un lungo "oooohhh" di ammirazione mentre si avvicinava lentamente a Seeu.
Ooooohhhh... Un modulo di conversione di suoni neurali così rudimentale... non ne vedevo uno così da anni... posso dare un occhiata?
Curiosità infantile, entusiasmo per le piccole cose, animo da inventore. Non c'era il minimo dubbio riguardo al retaggio di quel ragazzo che sotto gli occhi sorpresi di tutti iniziò ad esaminare il meccanismo di Seeu con una certa dimestichezza senza però sembrare invadente.
Non sembra poter dare l'intonazione al suono, devi essere nata così non è vero? E' comunque un ottimo lavoro, non dovresti vergognartene, in quest'epoca a tutti piace parlare...
Si fermò di colpo, guardandosi attorno e notando che tutti lo stavano fissando. Portò le mani lentamente a posto, voltandosi verso Eloy.
Ops... domando scusa, mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo... comunque si, siamo assolutamente certi che Traesto sia mio padre, la storia della somiglianza è un pò più complicata... anche se ho capito di cosa parla Comandante...
A quel punto entrò in scena il commento di Mobius che fino a quel momento era rimasto in silenzio, lo disse ad alta voce anche se sembrava rivolto più che altro all'Imperatore.
Quel vecchio volpone, e io che pensavo che Carry l'avesse avvicinata di recente, invece addirittura hanno un figlio.
L'imperatore parve apprezzare l'ironia sorridendo con sdegno verso Mobius, anche se fece spallucce disinteressato lasciando intendere che non avrebbe condannato il loro messaggero di pace con così poco. Ma ecco che a distruggere le loro aspettative si fece avanti Cusillu, mentre si sistemava gli occhiali e si schiariva la voce per attirare l'attenzione.
E infatti non vi sbagliavate: Traesto è diventato Immortale da neanche duemila anni e con Carry hanno iniziato a frequentarsi attivamente da meno di 5. Nazza non è figlio di Carry, oltre al fatto che noi non siamo in grado di avere una prole, o meglio... ci siamo imposti di non farlo. Ma questo è un discorso non necessario al momento.
Il mistero su Nazza si infittiva, dunque Traesto aveva avuto più di un'amante nella sua vita?
Davvero un volpone...
Nuova ilarità tra i monarchi, specialmente su Dario che iniziò ad annuire, il discorso parve mettere un pò a disagio Nazza che riprese subito il discorso.
Comandante... la prego, sono molto preoccupato. Abbiamo già qualche pista su cui lavorare? Farò di tutto per aiutarvi, sono a vostra disposizione.
Era evidente che Nazza non sapeva nemmeno degli indizi trovati, forse era il momento per Eloy e Seeu di consultarsi per decidere cosa fare, se cercare indizi lì al Colosseo sotto consiglio dei monarchi oppure andare direttamente al Polo Nord per indagare lì. In ogni caso, Nazza era della loro squadra.. -
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Gli fece uno strano effetto vedere quell'uomo così somigliante a Cypher avvicinarsi a Seeu incuriosito. Gli venne l'istinto di mettersi all'erta. Anche se la situazione non avrebbe dovuto farlo sentire in pericolo. Non riusciva a sentirsi sereno, probabilmente era quella faccia così simile al loro nemico a confonderlo e a tenerlo sulle spine. Doveva abituarsi all'idea che non era un parente di quel Cypher? Lo avrebbe scoperto a momenti, o almeno lo sperava.
Nazza disse che era certo di essere figlio di Traesto, quindi gli disse che era il figlio biologico, quindi perché non gli somigliava per niente? Cosa stava nascondendo? Era incuriosito e allarmato in un certo senso, non aveva mai sentito parlare di figli importanti. Oltretutto sembrava che quel ragazzo fosse un inventore, ma i commenti di coloro che erano nella loro stessa stanza gli fecero capire che neanche loro sapessero dell'esistenza di questo misterioso figlio. Dare del "vecchio volpone" a Traesto compiaciuti in quel modo, come se un amico avesse fatto centro con una bella donna. Era ovvio che non sapessero di Nazza. Non si sentì affatto più tranquillo e non riuscì a convincersi. Già dei monarchi che prima erano considerati fratelli fra di loro avevano tradito. Improvvisamente usciva fuori questo sconosciuto che sembrava Cypher da giovane a dichiarare di essere figlio di Traesto e nemmeno Caius sembrava averlo mai saputo. Non poteva fidarsi così alla leggera. Non gli piaceva, si sentiva preso in giro. Si voltò quindi e guardò tutti i presenti ad uno ad uno, gli scappò perfino un sorriso forzato.
Capisco l'urgenza, ma siamo in un momento delicato. Non posso lasciare niente al caso, sa... questioni di indagini. fece scusandosi con Nazza. Allargò le braccia e si rivolse a tutti i presenti.
Scusatemi, mi sento molto confuso e ho bisogno di chiarezza, vi prego di rispondere tutti alle mie domande. Da quanto tempo conoscete questo ragazzo? chiese a gran voce per farsi sentire. Dopo aver ascoltato le loro risposte avrebbe fatto i suoi calcoli e avrebbe tratto le sue piccole conclusioni. Effettivamente però erano lì per ritrovare un prezioso alleato scomparso, ma se quel ragazzo non era chi diceva di essere non poteva di certo parlare in modo sereno rivelando preziose informazioni. Doveva capire con chi aveva a che fare.
Abbiamo nemici astuti che dispongono di mezzi potenti e ingannevoli, perdonatemi se ve lo chiedo ma....Qualcuno di voi può garantirmi che il signor Nazza è chi dice di essere? E magari rassicurarmi sul fatto che ha l'aspetto del nostro peggior nemico ringiovanito? fece sempre più serio e meno calmo. Non era lì per giocare e le informazioni dati dai loro commenti non lo convincevano. Se Traesto era divenuto un immortale 2000 anni prima e si erano ripromessi di non figliare, e che a quanto pare alcuni di loro non erano capaci di farlo, perché Traesto aveva un figlio così giovane? Guardò Cusillu che sembrò l'unico a saper qualcosa su quel ragazzo. Eloy era diffidente, forse stava esagerando ma era stato raggirato troppe volte nella sua vita, e troppe volte erano successe cose orribili proprio quando meno se lo aspettava. Adesso aveva Seeu con sé, non poteva permettersi errori di nessun genere. Se quindi l'istinto gli diceva di far chiarezza allora lo avrebbe seguito.. -
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Seeu sussultò appena quando Nazza si mostrò così curioso verso il suo "collare". L'aveva odiato, in passato, quel dannato aggeggio infernale... ma oramai c'era così abituata da dimenticarsi persino di indossarlo. Per questo lì per lì rimase stranita e non capì il perché del suo avvicinarsi. Poi però comprese che fosse curiosità data dal puro e semplice amore per la scienza, e allora si tranquillizzò. Stranamente, non la sconvolse dover ricordare del perché avesse quel collare addosso né cosa fosse. Riuscì persino a liquidare l'argomento, rispondendo al contempo alla domanda che l'era stata posta.
In verità ho avuto un piccolo incidente qualche tempo fa. La medicina non era ancora così avanzata da saper riprodurre delle corde vocali perfettamente funzionanti e così mi è stato messo questo. Da allora è stato modificato un minimo per cambiare intonazione, con le giuste impostazioni, ma con gli anni è diventata un'abitudine avere questa voce e non mi sentire a mio agio con nessun'altra, per cui...
Fece spallucce, per far capire che non la trovasse più una cosa tanto importante. Forse aveva superato finalmente il suo passato, stando vicino a Eloy. Certo, si sentì comunque a disagio di aver parlato di sé così "tanto", e quando l'argomento passò in secondo piano si sentì anche peggio, perché ricordò che non era posto da questioni personali quello. Effettivamente non capì bene il discorso di quell'Immortale dal nome difficile da pronunciare. Aveva parlato di una donna a lei sconosciuta, affermando poi che per decisione presa gli immortali terrestri non avessero figli... dunque perché Nazza era lì? Avrebbe voluto chiedere se si fossero accertati di ciò che diceva ma poi si trattenne, dandosi della sciocca. Erano al Colosseo, dinanzi all'Imperatore e a (quasi) tutti i Mornachi riuniti per la sparizione di un importante alleato. C'era possibilità che si lasciassero sfuggire qualcosa? Di certo non avrebbero creduto a quel ragazzo solo tramite le parole, eppure...
Il fatto che Eloy facesse ancora una volta le domande al posto suo la imbarazzò, stavolta. Si era data della stupida per aver pensato a quelle domande ma forse era stata ancor più stupida a liquidarle come sciocche. In fondo non erano state spiegate le dinamiche dell'incontro con Nazza. Qualcosa poteva sfuggire persino ai superuomini, dopotutto.
Poiché Eloy aveva già chiesto tutto ciò che poteva, a lei non rimase altro che stemperare gli animi qualora le sue domande fossero sembrate offensive. Doveva far capire a tutti che le intenzioni del ragazzo (e sue) non erano di mettere in dubbio l'operato di nessuno là dentro. Il biondo era solo molto preoccupato, e lei con lui. Quindi si voltò verso Nazza e gli sorrise appena, incuriosita ma senza l'ombra d'accusa sul volto. Lo stava studiando, certo, ma non aveva alcun motivo per essere ostile nei suoi confronti, per il momento, quindi gli rivolse un sorriso di scuse.
Lo perdoni per la titubanza, ma sa... anzi, sapete tutti, -Dicendo ciò si rivolse al resto dei presenti- la prudenza non è mai troppa nella nostra situazione. Anzi, temo che il Monarca Eloy, come me del resto, sia piuttosto preoccupato e in ansia, soprattutto dopo l'indizio che abbiamo avuto modo di esaminare durante in viaggio per raggiungervi..."
Lasciò la frase in sospeso, per far sì che il discorso indagine non passasse in secondo piano e, soprattutto, desse modo a tutti di dimenticare presto qualsiasi possibile sentimento d'offesa avessero potuto provare per le domande di Eloy.. -
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L'entusiasmo di Nazza venne letteralmente travolto dalla prudenza di Eloy che con parole dure ma giuste fece loro capire che in assenza di prove non si sarebbe fidato nemmeno di Nazza. La sua reazione parve sorprendere i Monarchi e sconvolgere gli Immortali, pensavano forse che avrebbero permesso ad un totale estraneo di partecipare ad una riunione del genere? Apu stava già per partire in quarta, ma mentre Nazza abbassava lo sguardo mortificato, Seeu spiegava le sue ragioni e il giovane sollevò subito una mano verso gli Immortali.
No, è giusto, non sanno chi sono e in fondo... se non si fidassero della vostra parola immortali, probabilmente io non sarei nemmeno qui...
Zaborg fu il primo a mettere le cose in chiaro.
Abbiamo conosciuto Nazza in queste ultime ore, proprio come voi. C'erano delle voci a proposito di un ragazzo molto particolare sotto la guida di Traesto che lo aveva assistito in diversi dei suoi esperimenti, ma tutto immaginavamo meno che fosse suo figlio. Ma gli immortali conoscono molto bene la sua storia.
Dopo aver convinto Apu a fare un passo indietro, Cusillu si fece avanti togliendosi gli occhiali da vista, porgendo il suo tono più pacato verso Eloy.
Pur essendo "uno di noi", Traesto non appartiene alla nostra razza, siamo dei Precursori della vita, seguiamo leggi fisiologiche molto precise, non dissimili dalle vostre ma come vi ho già detto abbiamo delle regole morali da rispettare. Essendo diverso però, non abbiamo mai imposto la nostra stessa volontà su Massimiliano e in passato ha avuto diverse possibilità. Una delle quali è stato il concepimento di Nazza.
A quel punto, per concludere il discorso, fu il ragazzo a risollevare lo sguardo, cercando di rimanere serio ma restando molto titubante, come se avesse paura di un giudizio... e ne aveva motivo.
E c'è una ragione per il quale mio padre mi ha sempre protetto e tenuto lontano dal resto del mondo, lasciandomi ben poche volte la possibilità di collaborare con lui e quasi sempre si è rivelato un rischio. Ed è lo stesso per cui ho questa faccia... dovete sapere che l'intera famiglia Cypher, il loro albero genealogico completo, è stata creata per ospitare il seme del demonio una volta pronto. Ogni singolo Cypher nato doveva essere un contenitore per Satana una volta libera, nessuno sapeva quando e perché, ma non faceva differenza poiché sarebbe stato solo un involucro. Involucro che doveva essere compatibile con quello che potremmo definire il suo "codice genetico". Il motivo per cui somiglio tanto ad un simile retaggio, è perché ho il suo stesso "codice genetico". Satana è mia madre.
Adesso sapevano tutta la verità. Nazza era davvero il figlio di Traesto, frutto della sua unione con Satana e per questo motivo di grande apprensione per l'inventore. Lo aveva protetto e difeso, incapace di capire perché fosse successa una cosa del genere. Ma era pur sempre suo figlio, non lo avrebbe mai condannato solamente per il suo retaggio. Si era trattato di un inganno? Oppure Traesto fu vicino a Satana più di chiunque altro? Le verità potevano essere molte, ma questo come li avrebbe aiutati nella loro ricerca? Dopotutto, non era Satana la colpevole di quella scomparsa, bensì le Lanterne.. -
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Come aveva intuito, i monarchi lo conoscevano da poche ore. Cosa che lo rese sempre più diffidente, ma Cusillu sembrò sapere benissimo che Nazza fosse realmente il figlio di Traesto. Sembrò perfino intuire i dubbi e le perplessità che aveva avuto Eloy poiché spiegò che anche se Traesto faceva parte degli immortali terrestri, era pur sempre un umano. Si sentì vagamente più tranquillo dopo che Cusillu spiegò più o meno la situazione. Nazza sembrò più che comprensivo con Eloy e decise di far crollare il muro della sua diffidenza rivelando l'arcano mistero che si celava dietro il suo aspetto. La notizia lo sorprese così tanto che la mascella gli cascò e fissò il ragazzo sbalordito e senza parole. Nazza non era che il figlio di Satana signori e signori. L'anticristo! I suoi occhi da Nazza passarono verso Cusillu, senza mai chiudere la bocca per la sorpresa, poi tornarono su Nazza e cercò di articolare una parola, ma venne fuori solo una sorta di rantolo confuso.
Sa...Satana? fece incredulo, battendo più volte gli occhi per essere sicuro di essere sveglio. Indietreggiò fino a poggiare la schiena contro una colonna. Ok, tutto si aspettava meno che Traesto si sollazzasse con Satana in persona. Avrebbero ancora dato l'appellativo di "vecchio volpone" a Traesto? Ne dubitava fortemente. Fortuna che Eloy o i presenti in aula non fossero dei religiosi, o quel ragazzo sarebbe finito al rogo con una esclamazione del genere. Fece un lungo respiro cercando di riprendersi dallo shock. Quel povero ragazzo magari non centrava nulla, aveva sempre pensato che i genitori non si potevano scegliere, ma era comunque una notizia sconvolgente. Fece un gran respiro prima di proseguire.
Scusatemi. Se il signor Cusillu dice di conoscere tutto di Nazza, allora posso fidarmi. Non volevo mancare di rispetto a nessuno di voi, ma l'indizio che abbiamo trovato ci conduce alle Lanterne come principali indiziati. Io ho avuto a che fare con loro, e ho capito che bisogna avere gli occhi ben aperti. Con l'inganno mi hanno portato ad uccidere una mia carissima amica. Quindi non voglio farmi sorprendere di nuovo. Perdonatemi se vi ho fatto perdere tempo. disse allontanandosi di nuovo dalla colonna per mostrare che aveva ritrovato il suo vigore.
C'è qualcos'altro che devo sapere prima di proseguire? Avete raccolto altri indizi riguardo la scomparsa? Qualsiasi cosa mi sarebbe utile, anche la più piccola, come il ritrovo di questa lanterna qui. disse sollevando con una mano la lanterna che gli aveva lasciato Seeu prima. Dopotutto aveva capito perché Traesto aveva nascosto suo figlio dalle persone. Non solo per proteggerlo dalla stessa madre che un giorno avrebbe potuto richiedere il suo diritto di genitrice sul ragazzo, ma doveva proteggerlo dalle persone ignoranti e bigotte. Se era cresciuto con Traesto non poteva essere un ragazzo malvagio dopotutto. Eppure era consapevole che al funclub di Dio non sarebbe bastato. La vera domanda era come diavolo avesse fatto Traesto a recuperare il figlio da Satana. Traesto dopotutto non era così indifeso come poteva sembrare.. -
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Ok, era il caso di chiederselo: Che diavolo?! Seeu fece una fatica immane per non fare commenti, ma non poté impedirsi di sgranare lievemente gli occhi e guardare Nazza sotto tutt'altra luce. Per lei cose come Inferno o Paradiso erano talmente lontane anni luce dal suo mondo che quasi si scordava della loro esistenza effettiva. E ora? Aveva davanti un figlio di Satana... Incredibile. Ci mise un po' a elaborare le informazioni ricevute, ma quando lo fece, capì che in fondo niente di ciò che avevano appreso sino a quel momento era veramente importante per il loro obiettivo, quindi non fece ulteriore commenti in proposito e, semmai, si scusò ancora con Nazza con un cenno del capo. Se si fosse soffermata troppo a pensare a tutte le implicazioni di quelle rivelazioni sarebbe solo entrata in confusione rischiando di dimenticare il motivo per cui si trovava lì con Eloy, e tutto ciò che c'era in gioco. Non poteva permetterselo. Non si sarebbe fatta trascinare da pensieri inutili... per una volta.
Per questo fu pronta a dar man forte al biondo quando il discorso si spostò altrove. Evitò di pensare davanti a chi si trovasse, e semplicemente parlò con naturalezza.
Ora che abbiamo appurato il coinvolgimento di Vidoq e il fatto che -con ogni probabilità- la lanterna è stata lasciata di proposito sul luogo del misfatto, ci potrebbe essere utile sapere anche di avvenimenti particolari o fuori dalla norma accaduti qui al Colosseo o a qualcuno di voi. Il più piccolo avvenimento attribuibile al gruppo delle lanterne, anche lontanamente, potrebbe essere essenziale per le nostre indagini.
Seeu non era certo il Detective Conan, ma aveva pensato che, se il ritrovamento dell'oggetto era stato davvero voluto, allora c'era la possibilità che le lanterne stessero preparando qualcosa che riguardasse anche i pezzi i grossi. Per quel che la riguardava, c'era la possibilità di una sfida, come di una trappola. Non voleva fissarsi su una sola pista.
Quando fai così mi ricordi i tempi passati insieme a caccia dei cattivi. Così professionale...
Oh, taci, sciocco di un topo. Mi distrarrai.
Non doveva lasciarsi distrarre nemmeno da lui o le mani avrebbero ricominciato a sudare. Chi voleva prendere in giro in fondo? Suo malgrado, nonostante si stesse sforzando di comportarsi normalmente, doveva ammettere di non veder l'ora di mettersi in azione, piuttosto che stare lì a chiacchierare con persone che la mettevano a disagio solo guardandola. Si sentiva incredibilmente fuori posto là dentro.
Edited by ~ Midori ~ - 1/4/2015, 21:04. -
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Nazza rimase col capo chino, per lui a quanto pare il retaggio era una croce non da poco, qualsiasi storia ci fosse dietro la sua nascita non doveva essere qualcosa di facile con cui convivere, ma ancor peggio doveva essere fare i conti con quelli che erano stati maltrattati da sua madre, che di malefattene aveva fatte molte.
Va bene così, non preoccupatevi, ero preparato a questo e sinceramente... non vi biasimo. Ma se volete il mio aiuto sono a disposizione, perché potete credermi se vi dico che ritrovare mio padre è la cosa più importante per me...
Non sembravano esserci ulteriori dubbi a proposito di quelle storia, pertanto Dario si fece subito avanti, appoggiando le domande che Eloy e Seeu avevano ribadito fino a quel punto, in particolare la presenza della lanterna.
Dobbiamo ancora dare un volto all'unico indizio che abbiamo trovato. Nazza, se lei è così intelligente come io spero, saprebbe dirci qualcosa a proposito della lanterna? E' davvero un monito dei nostri nemici?
Quando finalmente Nazza mise insieme i pezzi e si dimenticò della sua attuale situazione, lo sguardo del ragazzo cambiò. Divenne concentrato, perplesso, quasi severo. Si avvicinò alla lanterna molto lentamente e avrebbe chiesto il permesso ad Eloy di esaminarla senza alcuna fretta.
Posso?
In caso il comandante gli avesse dato il permesso, Nazza l'avrebbe esaminata ad alta voce, non celando nemmeno un pensiero, iniziando subito a pensare fuori dagli schemi ed illuminando una potenziale seconda via.
Le lanterne... non hanno mai lasciato un singolo indizio. Loro non vogliono lasciare indizi non gli interessa... non vogliono sfidarci, non hanno mai voluto farlo. Perché ora dovrebbe essere diverso? No... comandante, questo indizio non è per trovare chi lo ha fatto sparire... questo indizio lo ha lasciato mio padre. E' un messaggio... un messaggio per chiunque lo voglia cercare.
Quella supposizione provocò immediatamente silenzio nella stanza, specialmente da parte di Dario che in quel momento aveva sgranato del tutto gli occhi.
Un messaggio? Ma non è possibile, nella stanza non c'era traccia di combattimento, come avrebbe fatto Traesto a lasciare la lanterna di sua volontà...
Anche se avessero combattuto, la situazione non sarebbe cambiata. Mio padre non è un guerriero e non può competere con gente del genere. Lui usa il cervello non i muscoli, e ritengo che questo sia un modo per ingannare i nostri nemici e lasciarci un messaggio.E' l'unica spiegazione logica per me...
Nazza era evidentemente una mente brillante che né Eloy né l'imperatore potevano ignorare. Quel ragazzo sarebbe stato un aiuto emblematico, sicuramente molto più di Dario che in quel momento era spiazzato, in quanto non aveva pensato minimamente ad una simile possibilità. Che Traesto prima di sparire fosse riuscito ad ingannare il suo rapitore?. -
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Chissà quanti misteri racchiudevano nei loro ricordi e nella loro lunghissima vita questi esseri chiamati "immortali terrestri", così tanti da nascondere a tutti quanti ciò che più spaventava il mondo: il figlio di Satana in persona. Eloy si sentiva sempre più confuso. In effetti Cypher non era da tanti anni famoso per via della sua ditta, quindi non avrebbe saputo dire esattamente il momento in cui Satana aveva preso possesso di quel corpo. Nazza non sembrava avere più di venticinque anni, probabilmente era anche più giovane, quindi c'era stato un tempo in cui Satana aveva ospitato il corpo di una donna prima? Forse lo stesso corpo che avevano visto nei ricordi del Lord londinese scomparso? Possibile che le faccende diventavano sempre più complicate e intricate? Di certo non era un argomento facile da capire, e al momento non avevano nemmeno il tempo per farlo. Era ancora confuso e mezzo stordito quando aveva chiesto loro di altri indizi. Seeu fece una domanda più che buona, non ci aveva pensato a causa dello shock, così per dar man forte alle parole di Seeu la indicò come a voler dire "sì esatto come dice lei."
Non si fece alcun problema a lasciare la lanterna in mano a Nazza che la esaminò attentamente. Ciò che disse confuse ancora di più Eloy. In effetti aveva dato subito per scontato che fosse una sorta di sfida da parte delle lanterne, a causa di ciò che era successo a lui. Era stato influenzato dalla sua sete di vendetta, ma effettivamente Vidoq non aveva mai detto nulla a proposito di una sfida, e Tresh aveva spiegato che per le lanterne l'unica cosa più importante era raccogliere anime. Non avrebbe avuto senso sfidarli, eppure quella maledetta lanterna era identica a quella sulla cinta di Vidoq. Non era più sicuro di niente, tutto attorno a lui sembrava rigirare le leggi come una frittata. Guardò intensamente Nazza, deciso a sentire le sue ragioni.
Io ho incontrato Vidoq, il leader delle lanterne in persona, e aveva la stessa identica lanterna sulla sua cinta, ne aveva 4. Se non l'ha lasciata lui o qualcuno che fa parte del suo culto. Come mai hai pensato che fosse un messaggio di Traesto? Cosa voleva indicarci secondo te? La prego spieghi le sue teorie, potrebbe essere utile. disse ritrovando una calma inspiegabile che lo portò a concentrarsi su ciò che aveva da dire il ragazzo.. -
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Benché si fosse ripromessa di non pensare al discorso "Nazza figlio di Satana", Seeu non poté far a meno di osservarlo con un certo interesse ogni qual volta egli parlava, quasi fosse diventato improvvisamente una bestia sacra e molto rara. A pensarci, si sentì dispiaciuta per lui. Dopotutto, suo padre era sparito e lui era una vittima, forse la più sfortunata. Sembrava quasi che con le loro domande fosse finito ad essere invece al centro dell'attenzione, sotto interrogatorio. Fu un sollievo notare tuttavia che non l'aveva presa male, e lei non riuscì a dubitare delle sue parole. Era naturale volesse ritrovare il genitore al più presto. Per questo alla sua prima frase, disse sincera: Sarà un onore avere il suo aiuto, Signor Nazza. Perdoni se siamo stati indiscreti.
Ma non gli porse domande direttamente, e lo fece invece l'agente che aveva accompagno lei ed Eloy fin lì. Assistette alla scena ascoltando con interesse il dialogo che seguì. E si ritrovò ad aggrottare le sopracciglia quando venne il momento di ascoltare la risposta di Nazza. Ma certo... Lei non ci avrebbe mai pensato! Era quasi certa fosse tutto un subdolo e macchinoso piano per sfidarli o trarli in trappola in qualche modo. Invece, quella lanterna poteva essere un messaggio di Traesto in persona? Per dire loro chi era stato a rapirlo? Aveva senso. Fin troppo. E in quel caso non ci sarebbe stato altro da fare lì al Colosseo, se non prendere al più presto un Volo per il Polo Nord. O almeno così la pensava lei.
Eloy la precedette nell'unico quesito che valesse la pena di porre, e si sentì di non avere niente da aggiungere. Avrebbe aspettato di ascoltare cos'altro avesse da dire Nazza, prima di parlare ancora..
