Roma nun fa la stupida stasera, damme 'na mano a faje di de sì

Per Grimm

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    La sconfitta era bruciante, ma non per aver perso, per non aver avuto il coraggio di saltare quel dosso come un vero guerriero. Osservava la sua avversaria che sfoggiava il nastro con fare altezzoso e quasi arrogante, eppure, quel suo modo di fare la faceva sembrare accattivante e desiderabile tanto che la rabbia iniziale svaniva piano piano come una foglia mossa dal vento. Ripensando alla gara, doveva dargli atto che era stata scaltra con quel trucchetto ma era sicuro che se fosse stata la sua adorata Thriump di sicuro non avrebbe perso così ma cio non importava in quel momento, una sconfitta era una sconfitta, e dovette accettarla come tale e lodare la vincitrice come tale “ A quanto è così, me l'hai proprio fatta ragazza” Nella sua voce non c'era rassegnazione ma orgoglio per aver trovato un'avversaria più scaltra di lui e che lo mettesse sotto con tanta maestria come aveva fatto lei. E poi, la vide, quasi sdraiata sulla moto che l'accarezzava con disinvoltura mentre lo fissava con uno sguardo sprezzante e focoso, lo desiderava ma sicuramente non voleva fare la prima mossa. Il messaggio era chiaro, era ora di dare un senso a quella serata infinita e non sarebbe stato un finale noioso poteva scommetterci quindi doveva muovere il culo e andare da lei subito, prima che quello sguardo svanisse prima che tutto questo svanisse. Scese di moto, si avvicino a lei quel tanto che bastava per poterla toccare e si accovaccio sulle punte dei piedi per poterla guardare dritta negli occhi e poteva vedere un mare di fuoco che attraversava il suo sguardo e questo gli diede la conferma che non era il solo a desiderare un contino alla serata. Con un sorrisino sornione sul volto decise che non avrebbe sprecato questa opportunità “ Non ho vinto ma vorrei sapere lo stesso il tuo nome, mi concedi questo desiderio ragazza? Un angelo sceso dal cielo come te deve avere un nome stupendo” disse con una buona dose di cautela, non doveva esagerare e non lo avrebbe fatto.
     
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  2. †_†yun yun †_†
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    Un angelo sceso dal cielo? Misaki inarcò un sopracciglio dubbiosa. La stava prendendo in giro o diceva sul serio? Un angelo. Lei. Era una cosa veramente assurda. Rise sprezzante, una risata che non raggiunse nemmeno gli occhi. Guardò Zero. Era accucciato davanti a lei, le ginocchia piegate. Potevano osservarsi quasi e scrutarsi con facilità, visto che si trovavano alla stessa altezza. Allungò una mano per toccargli i capelli: erano di un insolito colore e dal taglio con effetto 'spettinato permanente'. Non aveva voglia di dirgli il nome. Dopotutto lui aveva perso la gara. Ma non sopportava nemmeno essere chiamata comunemente ragazza. Pensò in fretta, alla ricerca di una soluzione. "Non posso dirti il mio vero nome. Hai perso la gara. Ma puoi chiamarmi Diiki." Mentre lo pronunciava si accorse che era una terribile storpiatura del suo cognome combinato col nome. Insomma un effetto uditivo quasi raccapricciante. La carezza dei capelli si stava facendo via via più insistente. Mentre Zero faceva le proprie considerazioni e forse qualche lamentela, Misaki sbuffò. A volte gli uomini non riuscivano a cogliere la palla al volo. Così, strinse la presa sui capelli, costringendolo ad alzarsi lievemente verso di lei. Dal canto suo si sporse oltre la moto. "Credi davvero che dovremo spendere il resto di questa magnifica notte restando qui a blaterare?" Schietta e diretta. Ecco la sua vera attitudine. Fu breve e quasi impercettibile, ma mentre parlava gli fece l'occhiolino, ammiccando.
     
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    Continuava a fissarla, voleva scorgere qualche segnale rivelatore che anche lei volesse proseguire la serata altrove. La mano di lei si avvicinò alla testa e accarezzava i capelli come rapita da quel colore innaturale e dalla pettinatura scapigliata mentre scrutava il suo sguardo quasi a pari altezza. La speranza di sapere il suo nome restava viva ma aveva perso, non era un suo diritto saperlo e dopo una lunga attesa lei voleva essere chiamata “Diiki”.... Che soprannome buffo aveva scelto, chissà da dove era stato preso. Perso nei meandri dei pensieri su vari scenari che potevano pararsi davanti, fu riportato bruscamene alla realtà da una strattonata di capelli da parte di lei per riottenere l'attenzione e non ne fu sorpreso, Lei era abbastanza scocciata da tutto quel silenzio e mise in chiaro che nemmeno lei voleva che la serata terminasse lì. ”Bingo, adesso si che so cosa pensa” Pensò subito dopo l'affermazione di diiki, adesso sapeva bene cosa doveva fare e non si sarebbe tirato indietro. Si alzò, mise una mano sulla sua guancia e mentre la guardava si godeva il candore della sua pelle “ oh no diiki, credo proprio che dovremmo continuare da un'altra parte la nostra serata. Solo che, io no sono di queste parti e non saprei dove andare, hai qualche idea?” Disse mentre lo sguardo fiammeggiava di desiderio per quello che sarebbe successo successivamente.
     
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  4. †_†yun yun †_†
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    Un posto dove continuare la serata? Ce n'erano a migliaia. "Potremo andare nel primo albergo aperto in grado di accettarci." Lo squadrò: sembrava non essere proprio un barbone o uno particolarmente attaccato ai centesimi come lei. Anche se era giustificato il suo comportamento, non poteva comunque scialare i propri soldi, o non avrebbe davvero avuto di che vivere fino al prossimo stipendio. "Oppure potremo andare a casa mia" Il suo era un piccolo appartamento, abbastanza lontano dal centro ma facilmente raggiungibile con le moto. Era piccolo, disordinato ma senza dubbio era gratis. A ben pensarci, Zero aveva detto di non essere di 'quelle parti' forse lui già soggiornava in un albergo. Allora perché non lo aveva proposto? Misaki ci pensò su un poco, cercando di darsi una risposta, ma le uniche che le venivano in mente non erano affatto rassicuranti. Tuttavia l'alcool che ancora circolava indomito mischiato al suo sangue la faceva sentire stranamente più forte e invincibile di quanto si era sentita negli ultimi giorni. Se anche zero si fosse rivelato pericoloso, lei era certa di poterlo addormentare con poco e di non correre quindi alcun tipo di pericolo.
    "Altrimenti potremo andare nel Colosseo. Lo hai masi visto di notte?" Era quasi una domanda retorica: l'antico monumento veniva aperto di notte solo poche volte, in casi quasi eccezionali. Lei ci era andata solo una volta, con un gruppo di amici. Avevano trovato una grata instabile e dopo averla forzata si erano introdotti all'interno di nascosto. Una volta dentro avevano bevuto e parlato e aspettato l'alba tutti insieme. Era pur vero che al mattino erano stati trovati dai guardiani tutti addormentati sui grandi scaloni, le bottiglie sparse per terra e un discreto puzzo di liquidi corporei di vario genere che impestava l'aria attorno a loro. Superfluo dire che erano stati accompagnati in commissariato, che avevano dovuto pagare una multa e prestare servizio come netturbini nel medesimo monumento per circa tre mesi. Una vera scocciatura. Effettivamente a ben pensarci forse l'unico posto dove due giovani come loro potevano trascorrere del tempo indisturbati era proprio un appartamento. "Allora? Che cosa scegli?" Per lei non c'era una grande differenza e le sarebbe andato bene più o meno tutto. Una volta sentita la risposta, avrebbe avvicinato il proprio volto al suo, lo avrebbe inchiodato con i suoi occhioni neri e avrebbe portato la punta del naso a sfiorare quella di Zero. Un chiaro segnale di quello che aveva voglia di fare con lui. Chissà se avrebbe anche avuto l'ardire di baciarla, prima di farsi condurre verso la meta da lui decisa. Misaki sarebbe stata un'ottima guida e in breve, a piedi o in moto che fosse, avrebbero raggiunto il luogo fortunato. Là, forse travolti da una passione momentanea, magari avrebbero potuto continuare quel bacio lasciato in sospeso...
     
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    Gli aveva chiesto se conoscesse dei posti, ma non si aspettava certo di ricevere così tante alternative. Mentre proponeva le scelte lo stava squadrando come se stesse cercando di capire quanti soldi avesse in tasca, in effetti non aveva certo l'aspetto di un riccone ma nemmeno di uno straccione senza soldi in tasca. Ripensando ai soldi cercava di fare mente locale di quanto era rimasto nel conto..... più o meno 300 euro più o meno contando anche che era l'ultimo giorno che passava in Italia e non voleva passare la notte in un altro albergo o nel suo stesso albergo. La curiosità di andare nel suo appartamento c'era, ma non sarebbe stato spettacolare da ricordare lui voleva un ricordo indelebile della serata. La mano sfiorava il mento, lo accarezzava, quel tanto che bastava per potergli leggere nella mente e capire cosa sarebbe stato più eccitante è pericoloso allo stesso tempo. Con lo sguardo fisso su di lei che sembrava un po' spazientita dalla lunga attesa, la mente stava ragionando e ragionando senza sosta ma la scelta pareva fin troppo ovvia.... Zero era notoriamente temerario, quindi, avrebbe optato per il Colosseo ma la domanda era, a lei sarebbe piaciuta la scelta? Anche se aveva dimostrato di essere spericolata e molto astuta e coraggiosa.... Qui si parlava di entrare in un posto non accessibile al pubblico e di sicuro non sarebbero mancati i rischi. Adesso lo sguardo si fece più deciso, era tempo di dare una risposta a Diiki e passare al livello successivo, si avvicinò a lei con passo deciso e risoluto, più si avvicinava a lei e più la sua mente la bramava selvaggio e indomito. Quanto fu a portata di mano, gli afferrò il mento con la punta delle dita e lentamente si avvicino quel tanto che bastava a bisbigliare all'orecchio ” stasera mi sento molto temerario Diiki, voglio che la nostra serata sia indimenticabile per entrambi. Portami lì, dove i gladiatori davano il sangue per la gloria e per la propria salvezza e dimostrami se come loro vuoi conquistare il tuo premio.... Non te ne farò pentire” Nulla l'avrebbe fermato a questo punto, avvicino le labbra alle sue e gli diede un leggero bacio che sperava di essere corrisposto. Le sue labbra erano estasi pura e non avrebbe potuto desiderare altro che quel sapore gli rimanesse per sempre.
     
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  6. †_†yun yun †_†
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    Scese di moto e lo prese per mano, un chiaro invito a seguirla. Nonostante fosse passato del tempo si ricordava perfettamente dov'era l'ingresso segreto. Facendo chiari segni di non fare rumore, lo invitò a farle da trampolino di lancio verso una sporgenza di pietre proprio sopra di loro. A secondi come si fosse messo, lei si sarebbe arrampicata sul suo corpo facendogli sentire l'odore della propria pelle, la morbidezza delle sue curve e la tonicità dei suoi muscoli. Poi con le mani si sarebbe aggrappata alla parete e si sarebbe tirata su, lasciando per un attimo il suo sodo deretano in bella vista e piegato perfettamente a novanta. Poi sarebbe sparita nell'alcova, per riemergere un attimo più tardi, più polverosa e con il busto mezzo penzoloni per aiutarlo a salire accanto a lei. Se infatti stendeva le braccia, era in grado di avvicinarsi di molto a Zero e di aiutarlo nella 'scalata' del Colosseo. "Ahah, non è andata poi così male, eh?" Gli chiese mentre cercava di togliersi la polvere dalle mani. Poi si diresse in profondità. Dovevano attraversare uno stretto cunicolo, grande abbastanza da permettere il passaggio di una persona a gattoni. Misaki ancora una volta fece gli onori di casa e si introdusse per prima nel cunicolo. E ancora una volta il suo bel sederino sarebbe stato in ottima mostra, ovviamente per una persona con una notevole vista, data la fitta oscurità che li circondava. Ma se anche fosse riuscito a vedere non le sarebbe importato: tutto faceva parte del gioco. Perché quindi vergognarsene? Dopo quella che poteva sembrare un'eternità giunsero alla fine, sbucando nell'enorme spazio aperto, mal illuminato dai lampioni. In alto una bianca luna forniva una luce più seducente e invitante. Era uno spettacolo mozzafiato. Si voltò verso di lui come a fargli capire che doveva tenere di conto quella vista, dato che non era affatto semplice vederla di normale. Poi gli fu addosso. Il corpo premeva contro il suo, quasi modellandosi alla sua figura. Lo baciò sul collo, risalendo lentamente verso la mandibola e il mento. Poi si fermò. Le labbra ad un soffio dalle sue. "Credo che adesso sia poco divertente aspettare ancora, non credi?" Sembrava quasi un gatto, la sua voce faceva le fusa. Dolce come il miele, arrapante come il frutto della passione. Quanto avrebbe impiegato Zero prima di fiondarsi su di lei?
     
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    Il viaggio per entrare al Colosseo era molto più semplice di come se lo era immaginato e la vista di certo non era tanto noiosa durante il tragitto, compagno costante il bel sedere di Diiki e dovette far fronte alla sua forza di volontà per non affondarci i denti sopra. La parte più difficile era stata la traversata di quello stretto passaggio che aveva impolverato le ginocchia e le mani ma alla fine, ciò che si presentò davanti ai suoi occhi aveva ripagato tutto quanto. All' interno, il Colosseo era prevalentemente illuminato dalla luna ed offriva una delle visioni più spettacolari di sempre e anche la figura di Diiki illuminata dalla luna sembrava uscita dalla pennellata di un pittore come la gioconda ma molto molto più bella e sensuale alla vista. Non aveva avuto il tempo di spolverarsi un po' che lei gli si fiondò addosso come una pantera sulla preda, poteva percepire ogni minima curva di lei che aderiva al suo corpo e le sue labbra che sfioravano la bocca molto sensualmente. Tutta questa frenesia fece muovere automaticamente le braccia di zero, che la strinsero sulla schiena come una morsa ”Direi proprio che sia ora di finirla con i giochi e passare alle cose serie.” disse poco prima di avventarsi letteralmente su di lei con la bocca, la lingua stava scavando dentro la sua bocca e le mani sondavano le varie curve del corpo per conoscerla meglio e tutto quel muovere aveva risvegliato lo spirito sopito dentro di lui. Ormai la pistola era carica, non si poteva più tornare indietro adesso.
     
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  8. †_†yun yun †_†
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    Allora Grimm, va tutto bene, ma vorrei farti un paio di appuntini, spero che non te ne offenda.
    Volevo suggerirti di stare un po' attento alla punteggiatura: cerca di non fare discorsi troppo lunghi o articolati che rendono più pesante la lettura. Punti, virgole e punti e virgola sono ben accetti ;)
    Altro suggerimento, ho notato che a volte ti lasci un po' andare con le ripetizioni delle parole. Cerca di evitarle se possibile in modo da rendere la lettura più scorrevole. Ovviamente puoi fare come più preferisci, il mio è solo un consiglio. Per il resto sei pronto ad entrare nel vivo della role??


    Si sentì avvolgere dalle sue braccia, che la afferrarono saldamente dietro sulla schiena. Di rimando lei lo strinse a sé, gettandogli le braccia al collo, per avvicinarsi ulteriormente a lui. Il bacio non fu qualcosa di epico, ma le trasmise una passione e un desiderio incredibili. Sentiva che la sua lingua voleva esplorarla e conoscerla in ogni anfratto della propria bocca, desiderosa di scovare chissà quali segreti nascosti. Non aveva piercing, li considerava volgari. Ricambiò il bacio con pari ardore, rispondendo con calore, facendo guizzare la propria lingua nella sua. Intanto il suo corpo lentamente si scaldava e il battito cardiaco aumentava, come una locomotiva a vapore. Da prima lenta e poi sempre più forte, sempre più forte, sempre più forte raggiungeva la velocità adeguata per tenere il passo. Così in quel momento accadeva a Misaki. Complice ancora una volta l'alcool si rese conto di desiderarlo anche più di quanto avesse stimato. Fece scorrere le dita sottili tra i capelli argentei di lui, arricciandoseli con grazia intorno alle unghie. L'altra mano tastò la schiena, assaporandone i muscoli. Non era un tipo estremamente pompato, ma i vestiti era delineato e ben definito. Si sentiva carica come una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Si sentiva viva. Dopo l'inferno degli ultimi giorni, questo era proprio ciò che le serviva per svagarsi e abbandonarsi completamente. L'unica domanda che poteva porsi era se avesse scelto bene il compagno per quella nottata. Aveva dimostrato di avere un buon livello di adrenalina in corpo. Ora doveva solo soddisfare le sue voglie.
    Man mano che il bacio si faceva più pressante, Misaki iniziò a desiderare di più. Voleva andare oltre. Con pura casualità sfiorò il pacco che le premeva sul bacino con una mano. Era sopra i pantaloni ma poteva sentirne comunque la grandezza. Il suo desiderio crebbe ancora di più. Con la mano libera prese a carezzarlo, sfiorandolo a volte con più insistenza, a volte con più leggerezza. Morse il labbro inferiore di Zero, n po' per scherzo un po' per farlo sciogliere e eccitare ancora di più. Con delicatezza tirò giù la cerniera dei pantaloni di pelle, aprì il bottone e si fermò. Socchiuse gli occhi per guardare la reazione, quasi interrompendo il bacio. Le sue dita scivolarono sopra al tessuto delle mutande iniziando lentamente a muoversi in su e in giù... Il movimento sembrava come quello di un'arpista sulle corde del suo strumento. Aspettava solo un cenno per proseguire oltre.
     
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    La situazione si stava infiammando ad un ritmo disumano, le loro bocche si esplorano profondamente e senza riprendere fiato. Le mani di Zero scesero piano piano dalla schiena al sedere di Diiki nella foga della passione di entrambi, poteva sentire ogni suo muscolo reclamarla e desiderarla con un ardore che solo un vulcano avrebbe potuto sprigionarlo. Poteva percepire le mani che accarezzavano in basso con fare curioso ed al contempo malizioso. Quello, era quello che stava aspettando con trepidazione, le mani di zero si strinsero sul sedere di Diiki e la sollevarono dal suolo per piantarla contro la parete più vicina e poterle dire ”spero che saprai reggere la mia passione, Diiki.” . La sua mano stava accarezzando il pacco con molto, molto desiderio, e di certo non l'avrebbe fatta attendere a lungo. Le mani si staccarono dal sedere per toglierle il top ed ammirarla in tuta la sua bellezza. I seni erano pieni, molto morbidi e dannatamente belli alla vista, L'erezione scalpitava per liberarsi dalla gabbia dei boxer ed il respiro si intensificava ad ogni frizione della mano. Non avrebbe resistito un minuto di più a quella tortura, voleva sentirla completamente sua, le sue labbra di fuoco, il seno che premeva come un cuscino morbido e caldo ed il frutto del peccato che avrebbe potuto mandarlo totalmente nell'estasi della follia.
     
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  10. †_†yun yun †_†
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    Ricambiò il bacio con foga ancora maggiore, affondando nelle sue labbra. Si sentì sollevare il top e un lieve tonfo, come di un cencio buttato a terra, riecheggiò intorno a loro. Sperò di essere in grado di ritrovarlo in seguito. I suoi seni erano ora liberi e la live brezza notturna fece indurire i capezzoli che si contrassero naturalmente, assumendo una forma più eretta e invitante. Al chiarore della luna, il suo petto assonigliava a due dune del deserto, elrganti e intriganti al tempo stesso. I capelli lunghi erano mossi dallo stesso vento irriverente. Si abbandonò a quella sensazione di fresca libertà. Con la mano continuò intanto il suo giro esplorativo, pronta a cogliere le venature e la conformazione del membro anche attraverso la stoffa. E pian piano quella barriera tra loro si sparì, lasciando che anche il suo apparato potesse provare quel senso di immensità. Infine si sarebbe accucciata di fronte a lui, con un unico scopo.
     
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  11. The_Dark
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    Cosa è come funziona?
     
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    Il vento notturno offriva un tocco frizzante al tutto, Nulla poteva rovinare quella serata magica fatta di sesso e avventura. Le labbra si staccarono per permettere a Zero di poter volgere le sue attenzioni a più provocanti zone, la tentazione di affondare i denti in quelle lussureggianti colline colme di desiderio era tanto forte da richiamare la fame. Le lingua si mosse rapida e precise nella zona delle areole e faceva titillare i capezzoli come campanelli, i denti afferravano i capezzoli per tirarli con cattiveria ed eccitazione, il tutto accompagnato dai gemiti di entrambi per le movenze che esibivano come una danza esotica. L'erezione reclamava a gran voce la sua parte, come se fosse vivo ed avesse una volontà propria, come se non sentisse una donna da secoli. Lasciò andare Diiki Per permetterle di muoversi libera, intanto che lui si liberava dei pantaloni e del giubbotto da motociclista per aver più libertà nelle braccia, ed eccoli lì, ad aspettare che lei prendesse ciò che reclamava a gran voce. Vide Diiki mettersi in ginocchio di fronte a lui e guardarlo negli occhi, e nel suo sguardo poteva leggere chiaramente ciò che diceva “Liberalo”, Lentamente ma con molta sensualità, fece scendere i boxer e liberò l'erezione per darle quello che voleva..... In quel gioco perverso, lei era la pantera e lui la preda.
     
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  13. †_†yun yun †_†
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    Gli scaloni del grande monumento offrivano una giusta altezza di posizione per entrambi. Misaki inginocchiata e Zero seduto sul gradone successivo. Lo guardò con intensità, sembrava quasi che lo stesse mangiando con gli occhi. Il centauro si denudò sensualmente, facendole ispirare per ogni istante che passava una voglia sfrenata di sesso. Sesso indomito e selvaggio. Dio, quanto ne aveva bisogno! Non appena il membro fu libero di esprimersi in tutto il suo splendore, Misaki lo afferrò con i denti, fiera selvaggia ebbra di desiderio. Fece comunque attenzione a non stringere troppo per evitare di ferirlo là dove gli uomini sono più sensibili. Poi la sua calda lingua lo avvolse circondandolo. Come un serpente circonda tra le sue spire la propria preda, così la sua calda bocca lo teneva alle strette. Fece scivolare la saliva lungo tutta l'asta, in modo da lubrificare il membro. Con una mano avvolse la base dello stesso e strinse debolmente, in modo da rendere più difficile il flusso sanguigno e da aumentare ancora di più la grandezza e il piacere stesso. Le sue bollenti labbra presero a stantuffare quel lembo di carne eretto e impaziente, tanto lo sentiva agitarsi dentro la propria gola. Sembrava quasi che lo volesse inglobare. Gli rivolse un'occhiata di fuoco, guardandolo dal basso verso l'alto, senza mai interrompere il movimento. I suoi occhi sorridevano maliziosi, come quelli di un prestigiatore che durante il numero fa scomparire oggetti o persone. Misaki aveva in mente proprio di far sparire dentro alla sua gola, per tutta la sua lunghezza quel pene eccitato. E ci sarebbe riuscita, non aveva dubbi al riguardo. Chissà come si sarebbe sentito Zero. Chissà cosa avrebbe provato nell'inabissarsi in quella calda gola grondante di saliva...
     
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    Nemmeno il tempo di liberarsi dei boxer che subito si trovo seduto sui gradoni con lei che si era avventata sull'erezione con foga animale, poteva sentire i denti che saggiavano l'asta come un grosso lecca lecca ma con molta delicatezza. La sensazione era superlativa, un' esplosione di lussuria che impazzava nel corpo di Zero come lava nei vulcani, non poteva sperare in una sensazione migliore e lo sguardo di Diiki diceva chiaro e tondo “Il meglio non è ancora arrivato”. Zero teneva la testa reclinata indietro per la sensazione forte della lingua sul pene e non riusciva quasi a raddrizzarla per poter osservare come la pantera lavorava ben bene la sua agognata preda, era felice, come un bambina con un gioco nuovo. Lui non poteva certo essere meno contento di lei di sicuro, ma voleva pure lui la sua parte, e non poteva certo aspettare che lei terminasse. In un istante afferrò Diiki, la sollevò quel tanto che bastava per farla girare e poterle sfilare gli shorts godendosi il paradiso che nascondeva sotto. In un paio di secondi quella che prima sembrava una battaglia a senso unico, si trasformo in un' unione di corpi con Diiki che affondava l'asta nella gola molto voracemente e Zero che prese a saggiare con la lingua quell' anfratto umido di eccitazione e perdizione. Non aveva mai sentito niente di più bello e dolce in tutta la sua vita, era l'ambrosia, l'aqua de vida, il frutto del peccato originale e Zero stava divorando quel momento con eccitazione e gioia...
     
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  15. †_†yun yun †_†
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    Scusa Grimm, non ho capito bene come Zero riesce a girarla. Visto che lui è seduto su un gradone e lei è inginocchiata sul gradone di sotto, immagino che lui sia riuscito a girarla di 180° e che ora si trovi a testa in giù. Se così non fosse al post successivo ci correggiamo. Cerca solo di spiegare un po' più dettagliato i vari passaggi, così da non creare dubbi.
    p.s.: come ti trovi ora a descrivere queste scene? Fammi sapere!


    Era lì, tutta concentrata in quella sua opera laboriosa quando si sentì spostare completamente di peso. In un attimo il Colosseo si mise a testa sotto. Per lo meno questa era la sensazione. Evidentemente Zero era un amante del rischio estremo: mettendola a caposotto aveva rischiato infatti che gran parte dell'alcool che aveva ingurgitato durante la serata finisse inavvertitamente per inondare il membro conficcato nella sua gola. Fortunatamente per entrambi, i suoi succhi gastrici ressero, dando prova di una notevole forza di volontà. I suoi pantaloncini volarono chissà dove, seguendo l'esempio del top. La fresca brezza le scompigliò il piccolo boschetto ben curato, raffreddandole per un attimo i bollenti spiriti. Fu solo per un breve lasso di tempo perché subito la lingua di Zero comparve, languida e calda, a donarle piacere. Ora sì che si ragionava. Con le braccia premette sulle sue cosce, in modo da potersi reggere meglio in quella posizione acrobatica, mentre con la lingua riprese a vorticare vogliosa lungo quell'asta fremente. Una doppia e reciproca stimolazione era quello che ci voleva per mettere in moto qualsiasi futuro meccanismo. Man mano che i minuti passavano sentiva il sangue arrivarle alla testa: i suoi movimenti si fecero più lenti, mentre il viso raggiungeva un colore rossastro. Si sentiva le membra morbide e intorpidite: il mix alcool e sesso stava facendo il suo naturale corso, annebbiandole la mente e la ragione. Si abbandonò alle sue calde lappate rispondendo per quanto possibile con tutta la passione che aveva in corpo. Il ventre si contraeva morbidamente, seguendo l'avanzare dell'eccitazione e in quel momento di totale confusione aveva solo una certezza: se avessero continuato a quella maniera, ben presto la sua calda intimità sarebbe stata squassata da liquido orgasmo. E a quel punto, carica di un piacere antico come la Terra stessa, avrebbe voluto soltanto una cosa...
     
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33 replies since 26/1/2015, 17:55   374 views
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