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Le dispiacque in parte dover rinunciare alla presa di Nariko sul suo membro, ma sapeva che poteva solo guadagnarci quindi non diede molta importanza a quel particolare. Syndra allargò un sorriso divertito quando Ice rispose in quel modo, era davvero un disastro: non sarebbe mai riuscito a fare il buon master e forse in parte anche questo faceva parte della sua personalità. Una scossa nel basso ventre risvegliò immediatamente l'eccitazione di Syndra, facendole sentire chiaramente quella forte penetrazione nel buchino posteriore. Quanto avrebbe voluto essere posseduta dai suoi amanti in quel momento... era davvero al limite e adesso che stringeva nel petto il membro bollente di Iceringer quel desiderio si faceva sempre più grande. Finalmente arrivò Nariko che, scoprendo le sue nudità non aiutò affatto la sua apprendista a tranquillizzarsi, al punto che quando Nariko le disse di baciarla non ebbe il tempo di finire tutta la parola che Syndra era giù sulle sue labbra, baciandola con irruenza ma non senza pensarci: non le avrebbe fatto male, solo che non poteva più resistere e istintivamente infilò la lingua dentro di lei, cercando il bacio più lussurioso e intenso di sempre. Nel mentre il loro bacio avrebbe dato maggiore piacere ad Ice dato che essendo così vicine le loro mammelle sarebbero state ancora più serrate e, aiutate dal movimento delle mani, di sicuro quel membro avrebbe avuto grossi problemi a trattenersi. Syndra decise perfino di alzare il gioco, portando le proprie mani sul seno di Nariko facendole capire che desiderava ardentemente la stessa cosa, ovvero sfruttare l'occasione per massaggiare non solo Ice, ma stimolarsi anche a vicenda. I loro capezzoli turgidi entrarono in contatto, stimolandosi come non mai e Syndra sentiva chiaramente che stava per impazzire. Era magnifico, fantastico, avrebbe voluto che tutto questo non finisse mai più... . -
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L'aggiunta di Nariko fu semplicemente letale: mise ulteriore abilità ed esperienza nel già perfetto lavoro di Syndra, costringendo Iceringer a lanciare altri gemiti colmi di piacere ed entusiasmo verso l'alto. Il suo membro diventava sempre più bollente e pulsante ogni istante che passava, le due streghe avrebbero dovuto sentirlo distintamente dato che lo stringevano letteralmente in seno. Era come un vulcano pronto ad eruttare e se Iceringer si tratteneva era solo perché non voleva che tutto questo finisse. Era semplicemente perfetto: quelle due streghe lo adoravano e lui adorava loro, a quel punto non sapeva più a cosa dare ascolto se al suo istinto o ai suoi desideri. Trattenersi ancora era impossibile ma mettere fine ad un simile gioco era praticamente come una condanna a morte: non poteva permetterlo. Prese quindi la decisione che dopo avrebbero continuato, non importa ruoli, master, punizione e cose simili, le avrebbe possedute entrambe senza esitazioni, riempiendole col suo amore e con la sua energia, le avrebbe fatte sentire davvero bene proprio come loro avevano fatto con lui. Quel pensiero fu il colpo di grazia indispensabile per farlo esplodere e così, finalmente, Syndra e Nariko avrebbero potuto assaggiare il suo seme più forte e bollente che mai. Non era mai venuto così tanto in vita sua, al punto che avrebbe potuto schizzare su entrambe e ricoprirle contemporaneamente. Syndra e Nariko potevano gustare quel generoso sperma in abbondanti quantità, potevano riceverlo addosso o scambiarlo tra di loro, ne sarebbe uscito così tanto che di sicuro Nariko avrebbe capito perfettamente quanto fosse eccitato realmente Ice, dato che lo aveva visto altre volte senza inibizioni. E anche dopo l'orgasmo lo avrebbero trovato lì, imperterrito: ancora caldo, duro, voglioso e pronto a colpire. Ma prima Iceringer si sarebbe concesso un lungo sospiro, dato che l'orgasmo gli aveva tolto molti dei suoi fiati. Ma presto avrebbero rincominciato e fatica o non fatiche, Nariko e Syndra sarebbero state sue! . -
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Era tutto davvero troppo, era eccitata da morire. Sentiva il membro di Iceringer fra i suoi seni e i dolci capezzoli di Syndra premuti contro i suoi. Stava stimolando Iceringer, ma venne stimolata a sua volta: I movimento non facevano altro che far sfregare i loro capezzoli stimolandosi a vicenda mentre il membro del ragazzo diventava sempre più duro e caldo. Il bacio fra le due streghe divenne ancora più perverso e voglioso. Seguì l'idea di Syndra e afferrò i seni della sua allieva gustandoseli, allargando le dita e palpandola mentre le spingeva contro il membro di Iceringer. Con la gamba andò a cercare quella del ragazzo, avvicinandola a sé. Sentì il ginocchio sfiorarle le cosce e non riuscì a resistere. Si sfregò contro la gamba del ragazzo come se fosse stata un'animale in calore. E proprio in quel momento Iceringer iniziò a venire nelle bocche delle due streghe. Nariko non smise di leccarlo anche quando ormai i visi erano totalmente sporchi di seme. Con la lingua lo raccoglieva e lo condivideva nella bocca di Syndra. Assaporando quel seme caldo e vischioso come se fosse stato un prezioso nettare. Alla fine si lasciò andare, lasciò scivolare il membro del ragazzo oltre la sua bocca per potersi gustare un vero bacio colmo di passione con Syndra. Li voleva entrambi, aveva bisogno di godere, non riusciva a smettere ne di baciare Syndra e nemmeno di sfregarsi contro la coscia del ragazzo. Stava rischiando grosso, avrebbe potuto fargli sentire le scosse dei vibratori, ma in quel momento era come se Nariko fosse ubriaca. . -
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Quell'orgasmo fu qualcosa di unico, Syndra sentì chiaramente la sua intimità finalmente rilassarsi dopo essere rimasta tesa per tutto il tempo, come se anche lei avesse raggiunto il culmine in quel momento ed era felice di poterlo condividere con Nariko :Sentì quella verga bollente pulsare sul suo petto, come un cuore pronto ad esplodere, era così colmo di vigore ed energia che quasi spaventò Syndra, in senso buono però: lasciandola totalmente senza parole e... a bocca aperta. Il seme di Iceringer le ricoprì la faccia e il petto, per poi finire inevitabilmente tra le sue labbra, concedendole un assaggio di quel sapore unico. Non aveva niente a che fare con la robaccia che Gil e i suoi le avevano rifilato fino a quel punto. Le persone normali... non sapevano di niente. Iceringer invece era più che speciale e il suo sapore era semplicemente divino. Syndra chiuse subito gli occhi e la bocca per gustarlo al meglio, facendolo scivolare sulla lingua più di qualche volta prima di ingoiarlo avidamente. Portò un dito sul volto per raccogliere quanto più sperma possibile e continuare a gustarlo, fino a rubarlo dalla stessa asta per averne ancora. Ne era diventata assuefatta, come se fosse impazzita, ma proprio mentre cercava di prenderne dal membro ecco sopraggiungere le labbra di Nariko che ne condivise un pò con lei. Adesso si che era perfetto: la saliva di Nariko mista a quel seme unico... Syndra andò letteralmente in estasi e dopo quel lussurioso bacio spalancò la bocca sorridendo e ridacchiando, come se fosse stata drogata. Adorava lasciarsi trascinare dalla lussuria dalla sua maestra, e adesso non ne poteva più fare a meno.
Ti amo Ice... Ti amo Nariko... adoro quello che mi fate provare...
E con la stessa avidità di prima continuò a leccare tutto lo sperma che aveva a disposizione, togliendolo dal volto di Nariko con le dita e con la lingua, cercando di non sprecarne nemmeno una goccia. Era impotente a quel punto, incapace di fermarsi. Qualsiasi cosa sarebbe successa, per lei, andava più che bene: ora l'unica prerogativa era godere.. -
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L'orgasmo fu davvero devastante, Iceringer sapeva bene che a quel punto le sue energie sarebbero state letteralmente prosciugate dalle due streghe. Ma purtroppo quelle due ci misero del loro, offrendogli uno spettacolo che dire perverso non rende neanche lontanamente l'idea: Syndra e Nariko si stavano scambiando il suo seme, coperte di esso e affamate di quest'ultimo, totalmente perse nella lussuria. Il suo membro, mai stanco in quel momento, prese a pulsare intensamente, diventando molto più caldo del normale, al punto da risultare bollente. Non ce la faceva più: al diavolo i patti, al diavolo i giochi... era decisamente troppo per resistere.
Non ce la faccio più... ti voglio!
Non specificò chi, perché le voleva entrambe, ma essendo uno solo doveva per forza di cose andare per ordine, quindi diede la precedenza a Nariko, alzandosi di colpo col petto e ribaltando la sua posizione, saltando letteralmente addosso alle due streghe, intrappolandole tra le sue braccia, per poi volgere il proprio bacino sui fianchi di Nariko, facendo entrare la parte inferiore del suo corpo col proprio membro. Il ragazzo poi le avrebbe baciate entrambe, insinuando la sua lingua prima nelle labbra di una e poi nell'altra, offrendo ad entrambe lo stesso identico bacio: colmo di passione bruciante, imponenza, sembrava quasi volerle violentare e non era disposto ad ottenere un "no" come risposta. Inoltre era bollente, non al punto da ustionarle ma sicuramente caldissimo. Due streghe come loro potevano sentire l'energia di Iceringer ribollire come non mai. A quel punto non restava che andare fino in fondo: una mano sotto la gonna di Syndra, una intorno ai pantaloni di Nariko e infine uno strattone violento per poterle spogliare entrambe. Era pronto a possederle ,ma qualcosa lo ostacolò, e quando se ne rese conto smise subito di fare la bestia, aguzzando la vista per cercare di capire di cosa si trattasse.
C'è... c'è qualcosa.E l'avete entrambe? Cos'è...?
Ben lungi dal capire di cosa si trattasse, Iceringer era più curioso che spaventato. Ma non poté fare a meno di chiedersi subito dopo perché Nariko e Syndra avessero taciuto la presenza di uno strumento all'apparenza così... intimo? Iceringer capì subito che non si trattava di qualcosa di medico dato che Syndra sfoggiava anche una bella erezione e nel posteriore di entrambe c'era qualcosa. Che diavolo si era perso in quei giorni?. -
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Ecco ciò che le serviva per essere felice, per avere la vita perfetta: Syndra e Iceringer sul suo letto, insieme e felici. Non aveva mai visto Iceringer così eccitato prima di allora, o meglio fomentato. Si lasciò trascinare, più vogliosa che mai circondando con una caviglia i fianchi di Iceringer per spingerlo contro di sé mentre si guastava i suoi focosi baci. Allungò una mano verso quella di Syndra intrecciando le dita con le sue, come facevano un tempo, quando si sentivano stanche e malinconiche, condividendo con lei in silenzio il dolore di essere state derise dalle altre. IN quel momento invece stavano condividendo un sentimento molto più bello e profondo. Voleva che quei momenti non finissero mai: si sentiva parte di qualcosa di unico che nessuno avrebbe mai potuto distruggere. Era completamente distratta dalla lussuria che non si accorse nemmeno delle mani di Iceringer che andarono a strapparle i pantaloni. Era diventato parecchio più forte da quando lo aveva conosciuto. La foga diminuì e la realtà piombò addosso alla strega con prepotenza. Come poteva godersi un momento del genere se non era nemmeno riuscita a proteggere Syndra? Non poteva nemmeno essere libera di fare l'amore con loro.
Nariko si fermò strinse più forte la mano di Syndra come se volesse trarre coraggio da lei. Cosa poteva dirgli? Anche ad accampare scuse non poteva togliersi quei maledetti affari per più di mezz'ora. E loro non erano di certo amanti di così poco tempo. Guardò allarmata Iceringer, per un solo istante i suoi occhi gridarono "aiuto", non era senso di colpa: quel tipo di sguardo Iceringer avrebbe potuto riconoscerlo benissimo. Si morse il labbro e abbassò lo sguardo. Proprio lei che invece domava Iceringer sempre anche mentalmente, aveva abbassato lo sguardo. Forse poteva mentirgli e dirgli di non farci caso, ma c'era un cavolo di oggetto contundente dentro di lei, come avrebbe potuto ignorarlo?
L-lo volevo provare. disse non riuscendo ad essere convincente.
Così, avremmo potuto giocarci insieme. aggiunse sorridendo, il suo solito sorriso finto e di cortesia.
Non smettere ti prego. disse infine con un tono di voce così triste che non poteva sfuggirgli.. -
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Il livello di beatitudine raggiunto a quel punto era così elevato da distrarre totalmente le due streghe da qualsiasi cosa stesse per succedere. Syndra era in paradiso e non voleva più togliersi quel sapore dalla bocca, quel calore dalla pelle e quella sensazione di perfezione stando accanto a Nariko. Ma a quanto pare anche le cose più belle devono finire il prima possibile e prima che le due potessero rendersene conto, Ice le aveva già denudate scoprendo le loro vergogne e i loro segreti. Istintivamente Syndra portò le mani sulla mutanda e sul membro eretto, diventando rossa come un peperone: chiuse gli occhi e strinse i denti, a quel punto Ice doveva aver capito che non si trattava semplicemente di un gioco erotico. Avrebbe voluto morire in quel momento, sparire all'improvviso per sfuggire alla vergogna, ma non poté. Tuttavia, la cosa che più le fece male fu vedere Nariko in quelle condizioni: perfino Syndra si rese conto di quanto la sua maestra stesse soffrendo, di quanto fosse imbarazzata e soprattutto di quanto fosse dispiaciuta davanti al suo uomo. Sembrava pronta a piangere in qualsiasi momento, Syndra lo sentiva, eppure cercò di rigirare la situazione in proprio favore mascherando il tutto come se fosse un semplice gioco erotico. Ma Syndra non era forte quanto lei, e non poteva permettersi di esserlo dato che la colpa era solamente sua. Un paio di sincere lacrime di disperazione iniziarono a scendere sul suo volto, avrebbe davvero voluto dare ad Ice tutta se stessa, proprio come Nariko, ma a quel punto niente sarebbe più stato come prima.
Mi dispiace... è tutta colpa mia...
Iniziò a singhiozzare, non aveva neanche la forza per piangere e istintivamente si portò una mano sulla bocca, lasciandosi sfuggire un lamento disperato per poi aprire di nuovo gli occhi e guardare la sua maestra. Non l'aveva mai vista così debole in vita sua, dover mentire ad Iceringer per lei era molto più umiliante che subire le angherie di Gil. Ed era tutta colpa di Syndra se erano finite in quel casino. Accettò comunque la mano di Nariko, anche se si vergognava sapeva che la sua maestra non l'avrebbe mai condannata, quindi a sua volta cercò conforto in lei, nella speranza di farsi forza a vicenda.. -
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Che diavolo stava succedendo? All'improvviso quella che sembrava la prospettiva di una scopata epica era diventata una strana esperienza che effettivamente Iceringer non avrebbe mai voluto vivere. Certo, dimostrava che quelle due erano umane, con debolezze e piagnistei come tutti gli altri, ma vedere quelle lacrime scendere dal volto di Syndra e quegli occhi pieni di debolezza sulla faccia di Nariko... era troppo irreale. Iceringer non ebbe mai una singola volta la possibilità di vedere debolezza in Nariko, forse l'aveva fatta arrabbiare e disperare, ma quello sguardo... era nuovo, completamente sconosciuto. Era come se cercasse qualcosa da lui, cercasse disperatamente... aiuto? Ma come? Una strega potente e risoluta come lei, di sicuro non aveva bisogno di un eroe da quattro soldi perdigiorno come lui. Quel pensiero lo fece subito sorridere e gli partì una mezza risata venuta male, poi però non riuscì a continuare, mantenendo sul sorriso da ebete su una faccia ancora incredula e sconvolta. Perché diavolo Syndra stava piangendo? E' tutto ok no?!
Hey... hey... ma che dici? No che non è colpa tua, volevate provare qualcosa di strano no? A me piacciono le cose strane... mi sta bene, non dovete preoccuparvi... hey... non piangere ok? Dobbiamo giocare insieme...
Cos'era quell'angoscia che sentiva nel corpo? Quelle due non stavano bene, oramai il suo subconscio se ne rendeva perfettamente conto, per questo nonostante Nariko fosse eccitata e bellissima di fronte a lui, Iceringer perse subito tutto il suo vigore, ritrovandosi in ginocchio sul letto non più come amante, ma come ancora di salvezza. Com'erano finite così in basso? Perché tanta disperazione? Iceringer stava impazzendo a quel punto. Possibile che Nariko gli avesse detto una menzogna? No, non lei... che bisogno ne avrebbe? Cosa dovrebbe nascondere una strega potente e risoluta come lei? Non c0era un singolo problema che lei non potesse risolvere quindi... perché gli aveva mentito? E perché ora i suoi occhi chiedevano aiuto?
Syndra... Nariko... ma che sta succedendo?
Non si riferiva a quelle maledette mutandine che magari sembravano anche una buona idea, si riferiva a loro due: l'ultima volta che si erano visti i ruoli erano totalmente invertiti e Iceringer non ci avrebbe scommesso sopra un singolo soldo bucato in proposito. Ora però doveva sapere!. -
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Iniziò a pensare che forse continuando a mentire avrebbe potuto proteggere Iceringer. Tuttavia doveva mentire in maniera molto più convincente perché Iceringer si accorse subito del suo strano comportamento. Era stata una stupida a lasciarsi andare, lo sapeva benissimo che prima o poi avrebbe fatto accorgere ad Iceringer che c'era qualcosa di strano, di diverso in lei. Syndra poi iniziò a piangere, disse che era colpa sua. Rivelando quindi ad Iceringer che c'era un grosso problema. Avrebbe potuto intortarlo ancora? Magari dirgli che Syndra si sentiva in colpa perché lo stavano provando fra loro due come due amanti, lasciandolo fuori? No, non le avrebbe creduto, le lacrime di Syndra non erano di certo così banali. Si voltò anche le a guardare negli occhi Syndra poggiando la fronte contro la sua. Espirò con forza, e venne di nuovo colta da quella improvvisa voglia di chiedere aiuto ad Iceringer.
Non è facile da spiegare... iniziò evitando lo sguardo del ragazzo.
Siamo finite in un grosso guaio. continuò, ma prima di aggiungere altre parole cercò negli occhi di Syndra la forza di andare avanti. Gil non sapeva dell'esistenza di Iceringer. Forse avrebbero potuto farsi aiutare da lui dall'esterno. Infondo se non incontrava direttamente Gil, non rischiava di essere coinvolto. Per la prima volta in vita sua pensò che aveva bisogno di aiuto. Che da sola non poteva farcela, si sentì così impotente e umiliata che si morse con forza il labbro inferiore. Gli occhi divennero lucidi, a tal punto che sembrava che stesse quasi per piangere ma nessuna goccia rigò il suo viso.
Ci stanno ricattando, non sono riuscita a proteggere Syndra, e mi sono fatta coinvolgere anche io. disse a singhiozzi a poco a poco, come se temesse il peggio. Quando finì quelle parole si sentì immensamente libera, ma anche così piccola e indifesa.
Io non so più che cosa fare...., non so come fare per uscirne. Non ci riesco, ci ho provato ma ho solo peggiorato le cose. solo a quel punto le scappò una lacrima sul viso che asciugò immediatamente con rabbia. Cercò la mano del ragazzo con movimenti incerti e lenti. Pensava che forse Iceringer non voleva sentire quelle parole, che sapendo che Nariko non riusciva a proteggersi da sola avrebbe cambiato tutto fra loro due. Gli aveva promesso che non doveva mai preoccuparsi per lei, che nessuno avrebbe potuto fregarla. E invece eccola lì costretta ad indossare quell'indumento, con uno strano morbo in corpo di cui non riusciva a conoscerne la provenienza e che rischiava di ucciderle. Con la paura che le attanagliava la gola cercò lo sguardo di Iceringer.. -
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Iceringer oramai aveva capito che c'era qualcosa che non andava, non sarebbero potute tornare indietro e forse... Syndra non voleva. Avevano bisogno di aiuto, che Nariko volesse o no, e quel ragazzo era la loro unica speranza. Quando Nariko si voltò verso la sua allieva per ottenere coraggio, Syndra le fece cenno di sì con il volto, come a darle anche la sua conferma riguardo a quello che voleva dire ad Iceringer, appoggiando poi la fronte con la sua maestra e chiudendo gli occhi, piena di vergogna e di umiliazione. Ice riusciva in qualche modo ad incoraggiarla, a darle sicurezza, perfino ora non aveva pensato subito a male e comunque aveva difeso Syndra nonostante le sue colpe. Non c'era nessuno in grado di aiutarle al di fuori di lui. Nariko iniziò a vuotare il sacco senza scendere troppo nel dettaglio, Syndra le rimase sempre a fianco stringendole le mani tra le proprie dita, come a volerle trasmettere calore. Non riusciva a trattenere le lacrime e per questo teneva gli occhi chiusi il più del tempo, restando sulle sue.
Ho mostrato stupidamente i miei poteri a questa persona... e lui se n'è approfittato. Ci ha filmate, drogate e infettate, siamo completamente incastrate sotto il suo giogo...
Spalancò gli occhi verso di lui, iniziando a piangere amaramente quando Nariko si lasciò sfuggire quella lacrima calda sul volto. Stringeva i denti come poteva, cercando di non lasciarsi sfuggire altri versi addolorati.
Ci hanno fatto fare cose... terribili... ci hanno umiliato e... Nariko ha fatto di tutto per salvarmi ma... per colpa mia non ha fatto altro che... che finire in trappola a sua volta.
Le mani lasciarono Nariko, andando ad afferrare le spalle di Ice, aggrappandosi disperatamente a lui per non lasciargli spazio di fraintendere.
Ma lei ti ama... lei ti ama davvero! Tutto quello che ha fatto... è stato solo per provare a salvarmi... per alleviare la mia punizione... non devi odiarla perché ha amato questa fallita di strega che sono... i prego Ice... non odiarla... non odiarci...
A quel punto non riuscì più a trattenersi: crollò letteralmente, fiondandosi sul petto del ragazzo, piangendo ogni lacrima che aveva trattenuto fino a quel momento. Si strinse con le unghie alle estremità della maglia, cercando di tenersi a lui come poteva perché non aveva il coraggio di tenersi in piedi. Non si era mai sentita così male in vita sua: per colpa di uno stupido errore Nariko aveva passato quell'esperienza orribile e ora rischiava di perdere il ragazzo che amava. Non se lo sarebbe mai perdonato.... -
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Quello non era il mondo in cui Iceringer era cresciuto fino a quel momento. C'era qualcosa di strano, di sbagliato. Loro erano le sue salvatrici, le donne invincibili e misteriose, imperturbabili e imperscrutabili. Perché adesso erano nude davanti a lui? No, non nude nella carne, Iceringer le vedeva spogliate di tutte le loro maschere, di tutte le loro resistenze, delle protezioni. Le vedeva piangenti, impaurite, e immensamente sole. Aveva già assistito a quello spettacolo altre volte, era lo stesso scenario che ogni volta gli stringeva il cuore facendolo impazzire dal dolore, anche di fronte a perfetti sconosciuti: le vittime delle ingiustizie che lo spingevano ogni giorno a portare avanti la sua causa, il suo sogno. Eppure su persone che conosceva faceva sempre più male, ma loro in particolare... gli fecero un effetto assurdo. Quella lacrima di Nariko, il pianto disperato di Syndra... lo distrussero. Letteralmente. Iceringer sgranò gli occhi e non poté fare a meno di iniziare a tremare quando Syndra si aggrappò su di lui. In quel momento riuscì a capire perché faceva così male: Nariko gli aveva detto che non aveva bisogno di protezione, che non doveva preoccuparsi per lei, che potevano stare assieme perché a differenza delle altre poteva difendersi. Quello era il momento in cui avrebbe dovuto dirle che si sbagliava, che nessuno è intoccabile... ma con che coraggio? Poteva davvero abbandonarla? No, no che non poteva. Quelle due erano le persone più importanti della sua vita, ora come non mai avevano bisogno di aiuto e lui non poteva abbandonarle. Il cuore per diversi istanti smise di battere, lo sentì chiaramente, e fece così male che perfino lui, senza cambiare espressione, iniziò a piangere vistosamente.
Cosa... cosa vi hanno fatto?
Cosa può ridurre così due streghe forti e volenterose? Cosa avevano fatto quei mostri per ridurle in quello stato? La rabbia era grande, enorme, ma in quel momento Iceringer non riusciva a fare nulla se non essere in pena per loro. A quanto pare non era abbastanza forte per provare odio in una situazione del genere, oppure troppo buono: in quel momento non si preoccupava di vendicarle facendo a pezzi chi le aveva ridotte così, ma di consolarle, perché era di loro che veramente si preoccupava, che veramente gli importava. Volevano darsi coraggio a vicenda, proteggersi forse, Syndra era visibilmente sconvolta per ciò che era successo a Nariko e per ciò che era stata costrette a fare. E temeva addirittura che Iceringer potesse abbandonarle. Mai.
No... ma cosa state dicendo?
Iceringer accolse tra le sue braccia Syndra, iniziando ad accarezzarle la testa per consolarla, mentre con gli occhi pieni di lacrime osservava Nariko, cercando in lei qualsiasi spiegazione. Aveva bisogno di capire, eppure gli sembrava già tutto così chiaro. Avevano bisogno di lui e Iceringer non le avrebbe mai abbandonate. Fu lui a quel punto a doversi guardare dentro, e mentre riprendeva a parlare allungò una mano verso Nariko per asciugare la parte bagnata da quell'unica e inimitabile lacrima, accarezzandole poi la guancia e la nuca, avvicinandola a sé.
Sono io l'idiota... me ne stavo qui, a giocare con voi, ignorando completamente che ci fosse un problema ben più grande da risolvere. Non l'ho capito subito e non sono accorso ad aiutarvi... sono davvero pessimo come super eroe.
Ma prima che potesse esplodere anche lui, avvicinò Nariko ancora di più a sé, facendole spazio sul petto assieme a Syndra, così da poterle stringere entrambe, ed entrambe accarezzarle sul suo petto. Quanto si sentiva stupido: se ne stava lì beatamente a farsi gingillare quando in realtà c'erano problemi molto più grandi da risolvere. Ma adesso c'era anche lui, li avrebbero affrontati a muso duro, e lui avrebbe finalmente fatto la sua parte.
Raccontatemi con calma cosa è successo... lasciate che vi aiuti... io vi devo tutto, voi siete la mia vita oramai, siete la cosa più importante che ho al mondo. Non permetterò a nessuno di farvi del male...
Prima le avrebbe fatte sfogare, pi con calma avrebbe preso tutte le informazioni che gli servivano per agire. Non c'era più tempo a quel punto, se la situazione era talmente disperata da far piangere perfino donne forti come loro due, allora c'era bisogno del suo intervento tempestivo. Chiunque avesse fatto una cosa del genere alle sue streghe l'avrebbe pagata cara.... -
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Non riusciva a trovare la forza di spiegare ad Iceringer cosa stava succedendo. Se ci provava sentiva un groppo alla gola farsi enorme, lo stomaco bruciare e gli occhi sempre più pesanti. Gli doveva dire che aveva fallito su tutto e gli tremarono le mani. Prese aria, cercando di trovare altre parole, ma ci pensò Syndra a dire altro a far capire qualcosa di più ad Iceringer. Ormai non potevano più nasconderglielo. Quando Syndra si aggrappò alla maglia di Iceringer sentì di volerlo fare anche lei, ma si ostinò a rimanere seduta sul suo posto a fissare le lenzuola sgualcite. Poco dopo sentì la voce di Iceringer incrinata che chiedeva cosa le avessero fatte, sollevò lo sguardo e lo vide piangere, ancora una volta. Lo aveva visto in quelle condizioni solo quando le aveva raccontato della sua compagna uccisa. E adesso era lei a ridurlo di nuovo in quel modo, tutto per colpa della sua incapacità di lottare. Fu troppo per resistere ancora. vedere le persone che piangevano per colpa sua divenne insostenibile. Strinse con forza i denti, facendoli stridere mentre altre lacrime rigavano il suo viso. Si stava maledicendo da sola, voleva sparire farsi inghiottire dal materasso, ma la mano di Iceringer che le asciugò le lacrime la portò al presente. Era così inaspettato che venne trascinata sul petto del ragazzo, come se fosse inerme. Quando sentì il suo meraviglioso odore, non riuscì a resistere. Si aggrappò alla sua camicia, affondando il viso sul suo petto, vergognandosi come non aveva mai fatto prima. Qualche anno prima avrebbe riso se le avessero detto che si sarebbe aggrappata al suo uomo in lacrime. Lei che aveva sempre vissuto contando solo sulle sue forze, alla fine aveva ceduto al bisogno di avere qualcuno accanto. Con l'altro braccio strinse Syndra, pian piano si calmò, ma non lasciò mai la presa dai due. Poggiò la guancia contro il petto di Iceringer osservando Syndra, carezzandole la testa dolcemente. Ormai non poteva più tacere, Iceringer doveva sapere cosa era successo, non voleva vederlo ancora in lacrime.
Si chiama Gil Poltergheist. Sembra un ragazzo normalissimo, ma ha qualcosa di strano, le nostre magie non funzionano su di lui. Ci ha iniettato una strana sostanza in corpo che logora il fisico, se non prendiamo l'antidoto ogni tot tempo iniziamo a vomitare sangue. Ho provato a far analizzare il nostro sangue, ma al momento nessuno è riuscito a capire cosa sia. Ho cercato di farlo ragionare, ho provato a fare un patto con lui, ma ci ha raggirate e ingannate. Ho provato persino ad ucciderlo...Ha fatto in modo che io non possa nuocergli. Ho le mani legate, non posso fare nulla, e quella feccia sta perdendo la testa, ci chiederà di più. parlò senza sosta, non sentiva nemmeno la rabbia. Abbracciata a loro due aveva la sensazione di sentirsi molto meglio, come se il dolore venisse lenito. Non gli volle dire nulla delle umiliazioni subite e di come le avesse costrette a subire la violenza carnale. Anche se non l'aveva ferita era comunque una violenza sessuale in tutto e per tutto.
Perdonami Ice, non sono riuscita a mantenere la mia promessa... si voltò a guardarlo cercando i suoi occhi cremisi, un colore così intenso e magnetico. Sollevò la testa poi tenendo fra le mani il viso del ragazzo.
Tu però non devi finire coinvolto in questa storia. Se ti succedesse qualcosa anche a te io... io... si morse il labbro inferiore di nuovo con forza. Come diavolo ci era finita in quelle condizioni?
Lui non sa di te, non deve saperlo. E' l'unico modo per fregarlo. disse smettendo di piangere. La speranza si stava riaccendendo. Forse poteva farsi aiutare da lui, senza che Gil lo venisse a sapere, poteva funzionare. Non sapeva ancora come, ma potevano fare qualcosa.. -
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Alla fine anche Nariko cedette, ma come poteva essere altrimenti? Le braccia di Iceringer erano così delicate, il suo petto così caldo. Si stava così bene assieme a lui, ogni problema sembrava sparire per sempre e pian piano si trasformava in un'esperienza piacevole. Iceringer le capiva, le rispettava e le proteggeva. Ora sapevano bene di chi fidarsi e soprattutto a chi affidare la loro salvezza. Dopo che Nariko ebbe finito di spiegargli le prime cose, Syndra si tirò su, asciugandosi le lacrime con i polsi per poi tirare su col naso, cercando di farsi forza per non mostrare un'espressione più stupida di quanto già non avesse.
Non volevamo coinvolgerti fino alla fine, lo giuro Ice... ma quel ragazzo è intoccabile, non ha regole e fa di tutto per rendere la vita degli altri un inferno. Non solo noi, ma anche altre persone hanno sofferto moltissimo a causa sua...
Anche se strega, Syndra nascondeva un cuore buono, o per lo meno che odiava simili ingiustizie e crudeltà, per questo in parte condivideva gli ideali di Iceringer. Non dovevano fare altro che pensare ad un modo per affrontare Gil sfruttando il loro fidato supereroe di quartiere e forse tutto sarebbe andato per il meglio. Ma l'espressione di Syndra celava altro: non era del tutto sicura che potesse funzionare, esattamente come Nariko, Iceringer non era invincibile e intoccabile e anche lui poteva finire nel giogo di Gil, proprio come una mosca che cerca di liberarsi dalla ragnatela. Syndra si voltò verso Nariko, cercando delle risposte.
Ma come facciamo? Gil non va mai in giro da solo, se lo minaccia di mettere in rete tutto quello che ha su di noi diventerà automaticamente impotente. Se scopre che ci conosce allora saremo da capo... Gil è veramente furbo.
A quel punto chiuse gli occhi e sospirò sconsolata, gettando la testa verso il basso come se il collo non avesse forza. Come potevano affrontare un nemico che neanche si prendeva la briga di combattere?. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Iceringer ascoltò con immensa attenzione le parole delle due streghe, cercando di carpire ogni informazione possibile. E più ne sapeva, più si arrabbiava. Questo Gil Poltergeist le aveva incastrate a dovere, le aveva avvelenate e le ricattava per soddisfare i suoi loschi desideri. Era la feccia peggiore del mondo, come i politici corrotti o gli intoccabili delle altre fazioni, esattamente il genere di persone per cui Iceringer aveva giurato di difendere i deboli. Non poteva nascondere una punta di odio incondizionato, ma non doveva perdere di vista i suoi ideali e soprattutto la priorità: l'incolumità delle streghe. Se le aveva ricattate già una volta, significava che aveva armi affidabili dalla sua, altrimenti non avrebbe mai potuto mettere nel sacco Nariko. Sia per calmarsi che per pensare, il ragazzo chiuse gli occhi portandosi una mano sotto il mento, iniziando a meditare sul da farsi. Syndra aveva ragione: se scopriva che erano in contatto avrebbe potuto ricattare anche lui. Ma questo non è possibile se Gil non apprendeva la verità su Iceringer. Il ragazzo aprì gli occhi, spalancandoli verso l'alto, poi portò una mano sulla spalla di ogni strega, la destra su Nariko e la sinistra su Syndra. Il suo primo sguardo venne rivolto alla più matura.
Nariko, tu non devi scusarti per questo. Non è una colpa avere bisogno di aiuto. Il vero colpevole sarei io, se avendo la possibilità di aiutarvi e non lo facessi... allora sarei io il colpevole! E non me lo perdonerei mai, perché voi mi avete assistito nel momento del bisogno.
Alla fine si voltò anche verso Syndra, cercando di dare un pò di coraggio alle due ammiccando un sorriso forse un pò amaro, ma sincero.
Finché questo Gil non sa chi sono, allora possiamo giocare in anticipo. Non può ricattarmi con nulla e posso affrontarlo apertamente. Credo di potergli fare abbastanza paura da convincerlo a desistere in futuro da qualsiasi maligna azione.
E apostrofò la sua idea senza sottolinearla ulteriormente, ma facendo cozzare il pugno sul palmo della mano sinistra, in modo da produrre una piccola onda d'urto. Un sorrisetto furbesco spuntò sul suo volto: era evidente che voleva risolvere la cosa in maniera poco pacifica.. -
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Forse non era poi così male farsi aiutare da Iceringer. Tuttavia Nariko non riusciva a scollarsi di dosso quella strana paura che le attanagliava la gola. Non voleva coinvolgerlo per non dare a Gil un'altra arma da usare contro di loro, e anche contro di lui. Se avrebbe saputo di lui, lo avrebbero ricattato, magari lo avrebbero tenuto fermo a costringerlo a guardare mentre loro due venivano violentate, facendolo soffrire in modo indicibile. Chi lo sa magari lo avrebbero trasformato in donna per poi violentarlo. Non poteva permetterlo, non poteva lasciare che Gil facesse del male anche ad Iceringer. Senza contare il fatto che lei era l'unica che poteva possederlo trasformato in donna. Aveva già fatto troppo alla sua adorata Syndra, e già nella sua mente Gil si meritava la morte per ciò che aveva fatto. Fin quando Ice diceva che potevano giocare in anticipo stava andando tutto bene. Poi però ha iniziato a far capire che lo voleva incontrare. Non le piacque per nulla. Lo afferrò per la camicia cercando di attirare la sua attenzione.
No, non capisci. Io gli ho piantato un coltello nella spalla, avevo mirato al cuore, ma qualcosa me lo ha impedito. Ho tentato di ucciderlo questo ha spaventato i suoi collaboratori, ma non lui. Quella bravata ci è costato questa schifosissima mutanda. fece guardandolo negli occhi, molto preoccupata e amareggiata. Iceringer sembrava ingenuo, non conosceva il loro carnefice, non poteva sapere fin dove si spingeva la sua crudeltà. Sì forse lui aveva combattuto contro nemici malvagi, che uccidevano le persone. Gil invece possedeva un tipo di malvagità molto diversa, così subdola e radicata nel suo animo che niente avrebbe potuto cambiarlo. Nariko lo aveva capito, e ciò la terrorizzava.
Non è come pensi. Quel bastardo ama vederci soffrire, odia tutti coloro che possiedono un potere speciale, quando ha scoperto che siamo delle streghe è uscito di senno. Non avrà pace fin quando non ci distruggerà completamente. E non parlo di distruzione fisica, lui vuole farci diventare dei vegetali che gli ubbidiranno. Delle schiave, e il bottino che ha fra le mani è troppo grande per poterselo far sfuggire per un paio di cazzotti. disse seria, con un groppo alla gola. Sembrava che non ci fosse una via di uscita. Nariko però sapeva che non era quello il modo di risolvere il problema..
