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.Era sorto il mattino. Nariko stringeva fra le proprie braccia Syndra. Le aveva chiesto di dormire sullo stesso letto, non avrebbe mai accettato un "no". Aveva bisogno di sentirla vicina. Stanche morte e ammutolite dall'assurda situazione non avevano nemmeno parlato. Nariko si era limitata a stringerla in silenzio. Aveva dormito pochissimo per colpa di quella maledettissima "mutanda". Quando le vibrazioni si facevano più debole riusciva ad appisolarsi, alla fine aveva optato per un incantesimo che rese insensibili la loro parte posteriore, in modo da poter dormire tranquillamente. Se solo fosse stata in grado di creare una sorta di copia con i suoi poteri, che non sparisse dopo un paio di ore sarebbe stata una soluzione perfetta. Si svegliò molto presto, ma non si alzò dal letto, rimase lì a fissare Syndra perdendosi nei suoi pensieri.
Non potevano andare avanti così, ormai Gil aveva incastrato anche lei, avrebbero dovuto chiedere aiuto a qualcuno, ma fino a quel momento non le era venuta in mente nessuno in grado di farlo. Più volte le era venuto in mente Iceringer, ma più volte si era detta che non poteva coinvolgerlo, non dopo tutto ciò che si erano detti. Gli aveva promesso che nessuno avrebbe mai fatto a lei del male, che non avrebbe permesso a nessuno di farlo preoccupare, così che lui potesse svolgere il suo compito che si era prefissato. Invece aveva fallito su tutto. Non era riuscita a proteggere Syndra, e se Iceringer avesse scoperto che era nei guai, probabilmente, se non subito, le avrebbe detto che non poteva proteggere anche lei, e le successive litigate avrebbero portato ad una rottura. Si conosceva, se iniziava a vederlo in difficoltà, se lui avesse perso il sorriso per colpa sua, lo avrebbe lasciato per potergli dare modo di vivere sereno. Forse un pensiero poco ponderato, sapeva che in realtà Iceringer non l'avrebbe mai lasciata, che non avrebbe mai fatto pesare una cosa del genere.
Che razza di strega stava diventando? Si stava facendo mettere i piedi in testa da un moccioso viziato ed arrogante, si stava facendo mettere sotto scacco: dov'era finito il potere immenso delle adepte di Umbra? Era così umiliante, si sentiva così stupida e inadeguata per proteggere Syndra.
Sono solo una fallita... bisbigliò con rabbia, convinta che Syndra dormisse. Le scappò perfino una lacrima che rigò il suo viso fino al mento. La asciugò con rabbia: non aveva il diritto di piangere.. -
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Quando il sole fece capolino dalla finestra le pupille di Syndra si fecero più strette, fu come riaprire gli occhi ma la verità era che non li aveva mai chiusi. Nariko aveva incantato i loro corpi per riuscire a resistere meglio alla stimolazione, ma la cosa più importante nella magia è crederci e volerlo davvero: Syndra non voleva alleviare i suoi dolori, né la sua giusta punizione. Come se quell'umiliante gabbia di piacere e perversione non fosse una tortura sufficiente, anche Nariko aumentò i sensi di colpa di Syndra facendole capire che si sentiva debole e incapace per non aver saputo aiutare la sua apprendista. Ma Syndra non era furiosa con lei, né le dava una qualsiasi colpa: l'origine di ogni male era stata la sua ingenuità, la sua debolezza e adesso anche Nariko c'era dentro più che mai. Cercò di trattenersi, avvicinandosi a Nariko come una bambina che cerca il ventre della madre, tirò su col naso per trattenere a sua volta una lacrima, poi l'ennesima scossa la fece gemere. Oltre agli occhi, Syndra aveva tenuta un'altra cosa accesa nel suo corpo: il membro incantato che Gil le aveva costretto a tenere. Non era abituata ad una cosa del genere, era piacevole ma immensamente imbarazzante. Si sentiva come se dovesse saltare addosso alla sua maestra in qualsiasi momento, o cedere inevitabilmente all'autoerotismo di fronte a lei, incapace di trattenersi. Era rossa in volto e non da poco, si sentiva strana e colpevole. Se avesse anche perso il rispetto e l'affetto di Nariko sarebbe diventata completamente vuota.
Nariko... non voglio che vada avanti così. Non è giusto. E' stata tutta colpa mia... ma ho una soluzione.
Sollevò il capo, passandosi prima una mano sugli occhi per poi puntarli davanti al volto di Nariko. Mostrava due occhiaie non molto pronunciate ma si vedeva chiaramente che fossero da stress, gli occhi ancora gonfi e le labbra tremavano. Questo perché aveva paura delle parole che stava per pronunciare, ma se davvero avessero funzionato allora avrebbe accettato felicemente le conseguenze. Parlò di fretta, in modo che Nariko non la interrompesse.
Tu puoi ancora scappare, se Gil non ti tormenta troverai sicuramente un modo per curarti o sopravvivere! Ice si prenderà cura di te, ne sono sicura, non devi farlo! Ci penserò io a Gil, si arrabbierà un pò all'inizio ma quando si sarà sfogato si dimenticherà di te, posso reggere il peso di entrambe... ma... ma...
A quel punto le lacrime si fecero troppo forti: si aggrappò con le dita al petto di Nariko ed iniziò a piangere sul suo seno.
Ma non posso sopportare che ti accada tutto questo per colpa mia... non è giusto...
Era davvero devastata, e lo sarebbe stato di più perdendo la sua maestra. Ma il pensiero di costringerla a convivere con quella maledizione era insopportabile.. -
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Syndra non aveva chiuso occhio, l'aveva pure sentita parlare. Le prime parole dopo una notte in bianco. Syndra si avvicinò a lei, piangendo a sua volta. Le si stringeva lo stomaco, vederla piangere da adulta aveva un effetto completamente diverso, da quando era piccola. Forse sarebbe stata meglio se fosse rimasta alla magione di Umbra assieme alle altre, anche se la emarginavano per lo meno non avrebbe sofferto quello che stavano soffrendo in quel momento.
La lasciò parlare, fissandola con lo sguardo sorpreso e poi ribelle. La strinse a sé con forza.
Che cavolo dici? iniziò con un tono da rimprovero.
Non potrei mai farlo, mai. Non chiedermelo mai più. Usò un tono aspro, forse troppo severo, ma doveva farle capire che per lei era impossibile fare una cosa del genere. Poggiò la guancia contro la sua testa, carezzandola con le mani mentre le braccia la stringevano a sé.
Non lascerò mai che Gil si sfoghi su di te. E smettila di colpevolizzarti. Non potevi sapere che razza di sterco era quel ragazzo. Sa recitare bene. le diede un bacio sulla testa cercando di tranquillizzarla.
Gil ha osato farti del male, è diventato un mio nemico e deve pagarmela molto cara. Io non mi arrendo Syndra, non so ancora come, ma prima o poi troverò il modo di uscirne. Ti ho promesso che avremmo affrontato questo problema insieme. Non ti lascio da sola con quel verme, mi sembra anche di fargli un favore. la voce divenne dolce man mano che parlava, e anche un tantino rassegnata. Avvertì la vibrazione contro il suo stomaco, guardò verso il basso staccandosi parzialmente da Syndra e notò che aveva ancora il fallo creato dalla magia. Rimase stupita, di solito l'incantesimo svaniva dopo un po' di tempo.
E quello? Come fai ad averlo ancora? chiese curiosa, prima che potesse rispondere squillò il cellulare. Nariko si girò con la schiena per afferrarlo, era un messaggio di Iceringer. Mostrò il display a Syndra, ci avrebbe trovato scritto:Mittente: Iceringer
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Mi si è rotto il pc e sto soffrendo come un cane.
Così ho preso il primo volo per Londra..
Sto arrivando!
Tranquilla non è il mio aereo,
niente prati bruciati stavolta,
ti aspetto a casa.
Nariko sorrise, dopotutto quel ragazzo riusciva sempre a farla sentire serena. Era felice di vederlo, ma rimaneva un grosso problema. Guardò Syndra negli occhi indecisa sul da farsi.
Dobbiamo resistere, non dobbiamo fargli capire niente, intesi? le chiese con un velo di preoccupazione. Le mutante più o meno si potevano nascondere, ma l'erezione di Syndra era più difficile da nascondere.. -
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Syndra venne travolta dal rimprovero di Nariko, prima chiuse gli occhi temendo la sua reazione, poi però li riaprì gradualmente avvicinandosi a lei, cercando di farsi coraggio con la graduale dolcezza ritrovata nella sua maestra. Non riusciva ad avercela con lei, a differenza di sé stessa Nariko aveva già perdonato Syndra da molto tempo e avrebbe continuato a farlo. Voleva uscirne insieme, ma sembrava una speranza assolutamente vana. Si morse il labbro, sorridendo amaramente ed annuendo per cercare di non piangere, poi cercò di abbracciare di nuovo la sua maestra ma a quel punto il protagonista della discussione divenne l'erezione che ancora tormentava la povera apprendista. Syndra divenne rossa come un peperone, abbassò lo sguardo vergognandosi come una ladra. Non si trattava solo di magia o della minaccia di Gil, Syndra era molto più perversa e maliziosa di quanto lei stessa potesse immaginare e al di fuori dell'umiliazione adorava quei giochi. Adesso che si trovava da sola con Nariko poi, non poteva fare a meno di eccitarsi di fronte alla prospettiva di desiderarla sempre di più per poi non averla mai. Era davvero una situazione folle ma non poteva farci niente.
M-mi dispiace i-io... non riesco a farlo sparire... è-è... è troppo per me...
Cercò di farle capire che si trattava di concentrazione, ma la verità era molto diversa dalla versione appena data. In ogni caso, tempestivo come al solito, Iceringer mandò un messaggio a Nariko facendole capire che sarebbe arrivato lì in un batter d'occhio. In un primo momento Syndra sobbalzò, spaventata dalla prospettiva che potesse scoprirle in quelle condizioni, tuttavia il sorriso della sua maestra le fece ritrovare un pò di coraggio e serenità, al punto che annuì di nuovo cercando di farsi forza.
Non voglio che venga coinvolto anche lui. Cerchiamo di passare un pò di tempo insieme per distrarci... ci farà bene. Poi troveremo un modo per sistemare questa storia una volta per sempre.
Detto questo si avvicinò a Nariko per darle un rapido ma estremamente passionale bacio sulle labbra, dopodiché saltò giù dal letto, cercando di non mettere in evidenza il suo stato vergognoso. Cercò di liberarsi il prima possibile di quello che aveva in modo da formare con i suoi capelli incantati un abito più consono alla situazione e che fosse utile a nascondere l'erezione che non riusciva a controllare. Pantaloni, attillati o meno, sarebbero stati controproducenti, per questo scelse un lungo vestito scuro con tanto di gonna lunga. Essendo fatto con i suoi capelli poteva controllarlo in modo che non lasciasse trapelare nulla, a meno che Ice non avesse sbirciato lì sotto non si sarebbe accorto di nulla.. -
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Seduto comodamente sul sedile dell'aereo, Iceringer osservava quella foto incorniciata con uno sguardo nostalgico, forse rattristito ma accompagnato da un sorriso sincero e malinconico. Ripensava a lei, ai bei momenti passati assieme, a quanto l'aveva desiderata e quanto in fondo, gli mancasse davvero. Ma non l'avrebbe più rivista, era al termine della sua esistenza e oramai troppo danneggiata per sostenere altre esperienze. La scheda video del suo PC era completamente fusa a forza di giocare a simulatori di appuntamenti al massimo della capacità grafica. Un'esperienza che nessun PC dovrebbe fare, ma Iceringer era stato avido e ora ne pagava le conseguenze. Doveva distrarsi e l'unica cosa che riusciva a smuoverlo meglio dei videogame era Nariko e la sua apprendista Syndra. Uscito dall'aeroporto iniziò a controllare taxi in giro, si era ripromesso di non bruciare altre proprietà statali, ma proprio in quell'istante si rese conto di non aver inviato nessun avviso a Nariko.
Orcomondo...
Lei era un'insegnante, di solito molto impegnata, non poteva arrivare così senza il minimo preavviso. Tirò subito fuori il cellulare per avvisarla, non l'avrebbe raggiunta a scuola: si sarebbe limitato a rimanere a casa sua aspettando il loro ritorno con calma, senza darle troppe preoccupazioni. Sperava di essere in grado di illuminare la giornata di Nariko proprio come lei faceva con lui. La perdita di quella scheda grafica non sarebbe passata facilmente, specialmente ora che le finanze erano agli sgoccioli. Arrivò in città con calma, ricordava bene dove si trovava l'appartamento di Nariko dato che aveva un buon senso dell'orientamento, tuttavia non aveva mandato messaggi di avvisi ad Elimona e se lo avesse cercato a Roma di sicuro si sarebbe arrabbiata. Tirò fuori di nuovo il cellulare per preparare il messaggio, ma si fermò a metà, meditando sul fatto che in caso Nariko avesse controllato il suo cellulare di sicuro si sarebbe chiesta chi diavolo era "Elimona". Poi sarebbe stata dura scendere nel dettaglio, considerando anche la vera identità di entrambe le donne che facevano parte della sua vita. Rimase per circa mezz'ora a fare entra ed esci col cellulare dal taschino, ad un certo punto scordandosi anche perché aveva iniziato. Poi per sbaglio gli cadde dalla tasca la foto della scheda video e i lacrimoni offuscarono del tutto i pensieri di Iceringer, facendogli riprendere la strada verso la casa di Nariko. Si aspettava che nessuna delle due fosse in casa, per questo non ci pensò neanche a bussare o passare per la porta principale. Si arrampicò sulla finestra della camera da letto: vestito come al solito da giacca e pantaloni scuri, maglietta con stampa e cinta intorno alla vita di cuoio nero. In spalla portava la sua custodia per chitarra che oramai non gli dava più fastidio nemmeno in simili occasioni. Teneva i capelli legati in una lunga coda per stare più tranquillo e non essere ostacolato, mentre sul naso sfoggiava un paio di occhiali da sole normali. Con molta naturalezza avrebbe sfoggiato le abilità di scassinatore apprese da Eva per poter entrare di soppiatto nella camera da letto, del tutto ignaro che in realtà le due streghe erano proprio lì.... -
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L'erezione di Syndra.... doveva ammettere che vederla in quello stato le fece ripensare ai momenti "piccanti" passati insieme. Non le sarebbe dispiaciuto risolverle il problema con il classico dei metodi ma la mutanda e quei elettrodi, avrebbe ripristinato il problema. Si alzò anche lei poco dopo, più svogliata di Syndra. Le si illuminò lo sguardo, rimase colpita dalla scelta dell'abito. La trovò tremendamente tenera conciata in quel modo. Ebbe di nuovo quella strana voglia di prenderla e strapazzarla di coccole, ma doveva sbrigarsi e vestirsi anche lei.
Syndra con quell'abito sei un amore, ti sta benissimo. le disse per poi intrecciare a sua volta i suoi capelli per coprirla. Lei optò per un paio di pantaloni di pelle, così da poter nascondere bene la mutanda e non rischiava di far sbirciare Iceringer sotto la sua gonna, e un corpetto che si stringeva attorno alla vita e metteva in evidenza i suoi seni. Subito dopo essersi vestite, Nariko percepì una presenza alle spalle che fece piombare nell'ombra la stanza. Si voltò di scatto verso la finestra e lo vide tranquillo mentre cercava di tenersi in equilibrio e teneva frale dita degli aggeggi di metallo. Si passò una mano sul viso sospirando esausta: ecco cosa intendeva con "ti aspetto a casa". Andò ad aprire la finestra, senza dire nemmeno una parola lo afferrò per la maglietta per poi tirarlo con violenza dentro la stanza.
Non bruci il prato della scuola, ma mostri il tuo sedere in aria sulla mia finestra in pieno giorno? E se ti vedevano? lo rimproverò senza stare ad aspettare nemmeno che si rimettesse in piedi. Era meglio dargli una copia delle chiavi, per lo meno non avrebbe combinato qualche altro guaio. La stavano ancora tenendo d'occhio per il jet con la dedica a lei e il prato bruciato. Quella volta Iceringer pensava di averle fatto una bella dedica, ma l'aveva fatta passare per una complice di misteriosi terroristi. Si affacciò subito alla finestra, timorosa di scoprire che ci fosse qualcuno, ma sopratutto che uno dei scagnozzi di Gil lo avesse visto. Lui non sapeva dell'esistenza di Iceringer, e doveva rimanere tale, o avrebbe escogitato qualcos'altro coinvolgendo Iceringer, ne era sicura.. -
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Syndra sorrise serafica arrossendo un pochino al complimento di Nariko, portò le mani dietro la schiena per cercare di nascondere la timidezza ciondolando un pò con le spalle. Anche la sua maestra era fantastica, indipendentemente da cosa indossava risultava comunque una bellezza mozzafiato e non poteva neanche dire che in quel caso si fosse trattenuta. Syndra ebbe di nuovo l'istinto di saltarle addosso ma l'impulso della mutanda le diede una forte scossa. Certo ne risultò ancora più eccitata, ma in qualche modo la fece rinsavire. Prima che potesse perdersi in altri pensieri però, ecco comparire una misteriosa figura alla finestra. In un primo momento Syndra sbiancò, diventando gelida nelle vene: temette che fosse un emissario di Gil pronto a riscuotere la loro dose di umiliazione giornaliera, ma fortunatamente si rivelò semplicemente Iceringer, fin troppo in anticipo per la loro tabella di marcia ma comunque una consolazione. Syndra tirò un sospiro di sollievo, sorridendogli anche se Nariko lo aveva praticamente messo KO.
La prossima volta dovresti avvisarci prima, scemo! Non puoi arrivare ed entrare così scassinando le finestre, non siamo a Roma la gente se le pone delle domande se un chitarrista albino scala i tetti.
Detto questo affiancò Nariko mettendo le braccia conserte, sperando in una risposta del ragazzo: la sua maestra sapeva diventare molto forte e brutale quando voleva, magari lo aveva steso sul serio e loro stavano parlando ad un mezzo cadavere. Non poté fare a meno però di pensare a cosa sarebbe successo a quel punto: di solito con Ice si sfogavano immensamente dando il via ad una perversione non stop fino a che tutti non erano soddisfatti, ma stavolta non potevano assolutamente, senza contare che Syndra era sull'orlo di una crisi oramai e probabilmente neanche Nariko era perfettamente in forma. Non ebbero nemmeno un istante per concentrarsi o rilassarsi il che rendeva tutti incredibilmente casuale e complicato.... -
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Prima ancora che potesse rendersi conto di cosa stava succedendo, Iceringer venne letteralmente lanciato dentro l'appartamento da un grosso paio di tette con le braccia. Solamente dopo avrebbe realizzato, grazie alla lucidità della facciata a terra, che quelle tette appartenevano a Nariko. Ma che ci faceva lì? Entrambe le streghe dissero la loro a proposito della sua entrata in scena poco ad effetto, perché si preoccupavano tanto in fin dei conti stava solo scalando un tetto in pieno giorno! Iceringer si rimise lentamente in piedi lisciandosi la nuca dolente, la botta gli aveva sciolto i capelli e pur non trovandolo cercò subito il laccio guardandosi attorno.
Andiamo, che cattiveria! Non è questa l'accoglienza che mi aspettavo. E poi ho bisogno di essere consolato! La mia scheda video è andata in fiamme, l'ho letteralmente bruciata e non potrò giocare ai miei videogames per un sacco di tempo! Volevo solo un pò di coccole non il trattamento da usurai.
Sbuffò arreso, piegando leggermente le ginocchia e lasciando cadere braccia e spalle verso il basso, evidentemente arreso e sconfortato. Come al solito quelle due sfoggiavano abiti tutt'altro che consoni alla vita scolastica, anzi sembravano uscita da una sfilata di moda o da un night club senza pretese pronte a rimorchiare qualche verginello e rubargli l'anima per mantenere viva la loro giovinezza di streghe eterne. Questo per lo meno spiegava perché Avevano scelto un luogo come la scuola per integrarsi alla società. Ma... a proposito di scuola.
Hey aspetta... ma si può sapere che ci fate ancora qui? Non è domenica e gli orari di lezione sono iniziati da un pò. Non pensavo che anche gli insegnanti facessero sega.
Iceringer sfoggiò il suo miglir sguardo inquisitorio, quella magari era la volta buona che riusciva a cogliere con le mani nel sacco le inafferrabili streghe e ribaltare la situazione tanto per cambiare.. -
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Nariko sospirò esausta. Non riusciva ad abituarsi alle stranezze di quel ragazzo. Non che lei o Syndra fossero più normali, ma lui aveva sempre delle entrate in scena esuberanti e particolarmente pericolose per la loro reputazione.
Tuttavia non se la sentì di continuare a fargli i dispetti o a trattarlo male apposta, non ne era proprio in vena.
Oggi non abbiamo lezione, la classe con cui dovevamo fare lezione è in gita. mentì spudoratamente, la realtà era che si era data per malata. Non poteva fare lezione a scuola in quelle condizioni e con il suo umore sotto i piedi. Gli studenti si sarebbero subito accorti che c'era un problema. Già non doveva far capire niente nemmeno a lui, così battè le mani per attirare l'attenzione dei presenti.
Facciamo colazione? Io ho un po' di fame. attese che Iceringer si rimettesse in piedi, solo allora gli si avvicinò per abbracciarlo e dargli un bacio sulle labbra.
Ci sei mancato. bisbigliò per poi lasciarlo andare e dirigersi verso la cucina. Aveva una strana sensazione, come di un calore che si diffondeva nel petto. Dopo tutte le angherie che avevano subito da altri uomini, vedere Iceringer così gentile e buono, lo fece quasi apparire come un angelo ai suoi occhi. I suoi occhi così limpidi e allegri, quel sorriso solare e radioso. Era una bella ventata fresca per le due streghe. Aveva ragione Syndra, stare con lui avrebbe solo fatto loro bene.. -
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Syndra portò una mano davanti alla bocca per nascondere la leggera risata che i modi impacciati del ragazzo le stavano provocando, incredibile come nonostante tutti Ice riuscisse a portare allegria nella loro vita, anche quando aveva bisogno di aiuto, anche quando loro avevano bisogno di aiuto. Proprio mentre il ragazzo chiese loro perché non erano a scuola, Syndra si ritrovò a pensare che sicuramente lui poteva aiutarle, ma al minimo errore sarebbe finito coinvolto e in malo modo anche. Il suo volto si scurì, lo sguardo si perse e divenne indecisa, di sicuro non sarebbe passato inosservato il suo improvviso cambio d'umore, ma una nuova scossa la rese vispa e pimpante, al punto che sgranò gli occhi e si ritrovò oltre all'invitante prospettiva della colazione, anche uno spettacolo che le mozzò il fiato e la costrinse a mordersi un labbro per trattenersi: Nariko baciò il suo adorato Iceringer sulle labbra, facendogli capire quanto avesse sentito la sua mancanza. Stavano bene insieme, ma non tanto quanto stavano bene tutti e tre assieme. Aveva una voglia pazza di spogliarsi e buttarsi sul letto in quel momento, ma dovette resistere si concesse un piccolo sfogo seguendo Nariko: passando di fianco ad Ice gli lasciò un'energica pacca sul sedere per fargli capire che anche lei aveva sentito molto la sua mancanza ed era felice di vederlo lì con loro.
Bella maglietta.
Gli disse solo questo, per poi avvicinarsi a Nariko e magari aiutarla a preparare qualcosa.
Sai cosa non mangio da un sacco per colazione? Cioccolata calda. Come la faceva Zelda lì al rifugio di Umbra non la faceva nessuno, adesso so perché i babbani dicono "sei una strega" per elogiare qualcuno!
Ovviamente non immaginava che l'aggettivo "strega" potesse anche avere risvolti negativi in funzione del contesto e del discorso. Ma data la situazione forse poteva concedersi un minimo di ingenuità. Senza aspettare troppo avrebbe seguito Nariko in cucina, pronta a riempirsi la pancia e magari togliersi dalla mente il fastidio provocato dalle mutande speciali. Non a caso, una volta di fronte alla sedia, si limitò ad afferrarla con la mano ed iniziare a fissarla. Un conto è stare in piedi, un conto sdraiati sul letto, ma se si sedeva di sicuro non sarebbe riuscita a fare finta di niente. Di nuovo esitò, mordendosi il labbro inferiore.. -
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Iceringer non era un tipo sveglio, ma l'affinità e l'empatia non gli mancava. Non riuscì a decifrare cosa fosse quella strana sensazione, ma nelle parole di Nariko non c'era una pura sincerità, la conosceva bene e sapeva che non mentiva mai, per questo suonava così strano quando ci provava. Syndra invece non aveva la sua solita solarità, non era spontanea, risultava quasi impacciata, goffa nella maniera opposta al suo solito. Iceringer non riuscì a darvi molto peso: forse erano così le streghe appena sveglie, o magari non avevano ancora fatto la loro pozione della perfezione mattutina (altrimenti nota come colazione) ma tutto divenne poco rilevante quando Nariko lo afferrò e gli strappò un bacio a tradimento, totalmente inaspettato da parte del ragazzo che credeva stessero per arrivare altri rimproveri. Riuscì a ricambiarla solo allo schiocco finale per colpa della sorpresa, ritrovandosi anche spiazzato per diversi istanti prima di sciogliersi in un'espressione serafica da ebete. Ci pensò Syndra a riportarlo alla realtà con una pacca sul sedere che lo fece sobbalzare, oltre ad un complimento per la sua maglietta. Annuì sorridendo, osservandola per alcuni istanti.
Grazie, fa parte di un gioco por...
Non dire cose stupide davanti a delle ragazze.
tentoso... un gioco portentoso si.
Vorrei poter dire che annuì con disinvoltura, ma a giudicare da come inclinava la testa sembrava uno di quei pupazzi con una molla al posto del collo, come se dovesse svitarsi da un momento all'altro. Questo riuscì a distrarlo quanto bastava dalla sua sensazione di prima, anche se i comportamenti strani non finirono lì: Syndra iniziò a fissare la sedia come se fosse quella la sua colazione. Ancora non aveva ben chiaro il funzionamento di una strega quindi decise di andare con disinvoltura, sedendosi dal lato opposto della sedia di Syndra, sperando che Nariko lo affiancasse dato che si trovava vicino al capotavola.
Forse dovresti imburrarla prima.
Fece sedendosi, ridacchiando come un cretino, pensando di aver fatto una battuta sagace e spassosa, ritrovandosi però a ridacchiare in maniera sempre più flebile fino a che non finse di schiarirsi la voce, sedendosi e distogliendo lo sguardo per la vergogna.. -
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Nariko andò direttamente al frigorifero alla ricerca del latte, si chinò leggermente afferrando il cartone del latte infondo. La magia che rendeva il suo corpo insensibile stava iniziando a scemare, le vibrazioni iniziarono a farsi sentire, il che preoccupò Nariko. Non poteva fare l'incantesimo davanti ad Iceringer, avrebbe dovuto spiegargli perché di quel incantesimo. Imprecò mentalmente tirandosi su quasi immediatamente. Si voltò e in quel momento si accorse che Syndra sembrò in difficoltà: non potevano sedersi. Non solo per l'erezione che sarebbe diventata visibile, ma anche per colpa del vibratore che con la spinta sarebbe andato più a fondo.
Syndra, ti dispiace preparare il caffè? Io scaldo il latte. disse cercando di salvare le apparenze e salvarla momentaneamente. Iniziò a cambiare idea: come poteva pensare che fosse stata una cosa buona passare il tempo con Iceringer con quegli affari addosso e con l'erezione mastodontica di Syndra? Forse potevano nascondere la presenza del vibratore visto che lo stavano indossando, ma prima o poi Syndra sarebbe stata scoperta. Doveva aiutarla a far sparire il membro maschile, e l'unico metodo che le venne in mente era di soddisfare la parte maschile in modo da rilassarla e permetterle di farlo sparire. Come fare? Mica poteva farlo lì sul tavolino. Si voltò un attimo a guardare Syndra: non lo avevano ancora fatto sul tavolino della cucina. Scosse la testa per togliersi dalla mente un trio eccitato che ci da dentro. Le venne un'idea. Si avvicinò ad Iceringer e gli diede un bacio sulla fronte con fare innocente.
Tesoro controlli tu il latte devo andare un attimo in bagno. si allontanò poi dalla cucina, recandosi in bagno. Si chiuse dentro e attese qualche minuto. Si sciacquò il viso più volte, si sentiva tesa. Le vibrazioni divennero più forti e il viso ormai era arrossato. Aprì la porta, ma solo uno spiraglio, fece un respiro profondo.
Syndra, puoi venire un attimo? Ho bisogno del tuo aiuto. fece ad alta voce in modo che sentissero entrambi.. -
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Non riuscì a trattenere un sorriso di fronte all'affermazione di Ice, ma fu costretta a tirarlo più del dovuto perché in qualche modo si sentiva osservata. L'imbarazzo salì molto rapidamente, non sapeva cosa fare per evitare il contatto diretto con gli occhi di Icernger, fortunatamente però Nariko era molto più preparata di lei e riuscì a salvarla in calcio d'angolo, invitandola a preparare il caffè. La ragazza annuì frettolosamente senza dire niente, o meglio provò a parlare ma ciò che uscì dalla sua gola furono solo mugugni strozzati che trovarono pace solo quando si avvicinò al banco della cucina, schiacciando completamente il suo ventre sull'estremità solida di quest'ultima, in modo da avere un punto di appoggio per riuscire a sfregarsi un pò. Si sentì sollevata:riuscì a pulsare con forza sulla sua stessa gonna e sentì chiaramente una piccola goccia di seme uscire da quell'erezione insostenibile, di nuovo si morse il labbro arrossando lontana dagli sguardi degli altri due e dissimulando la distratta preparazione del caffè. Iniziò a muovere il bacino quel poco che bastava per darsi un minimo di sollievo, le sfuggì un gemito ma riuscì comunque a contenerlo. Si stava riprendendo in qualche modo, accontentare quella pulsione per un pò la faceva stare meglio ma l'ennesima scarica elettrica la colse di sorpresa, privandola totalmente di tutto l'autocontrollo. Talmente era persa nel darsi piacere da sola che non si accorse di Nariko che spariva misteriosamente in bagno, lasciandola totalmente da sola in balia di Iceringer. Lo spiò con la coda dell'occhio, pensava che concedendosi a lui senza troppi complimenti avrebbe avuto un pò di sollievo, ma non poteva farlo proprio mentre Nariko era via, non senza averlo concordato: si sarebbe sentita come una traditrice, non era giusto e soprattutto non poteva rivelargli il loro segreto. Chiuse gli occhi e serrò i denti fino a farli stridere, stava per impazzire e di sicuro sfregarsi ancora contro la cucina non l'avrebbe aiutata: quell'erezione stava diventando bollente, irresistibile e sentiva che prima o poi sarebbe esplosa come un vulcano, vanificando completamente la scelta della gonna. Era al limite, non ce l'avrebbe mai fatta. Poi all'improvviso la voce di Nariko la riportò alla realtà.
EH?! Si! Si arrivo subito Nariko!
Lo urlò, completamente spiazzata e sorpresa, al punto che sobbalzò voltandosi più volte capendo solo alla fine dove si trovava la sua maestra. Talmente era presa che non riuscì subito a connettere i pensieri, si limitò ad avvicinarsi ad Iceringer per lasciargli un bacio sulla fronte quasi a volerlo rassicurare.
Torno subito... occhio alla colazione.
Detto questo corse verso il bagno, cercò di camminare e sembrare naturale ma il passo risultò decisamente troppo spedito per far finta. Spalancò lo spiraglio che Nariko aveva aperto in bagno, per poi richiudere frettolosamente la porta alle sue spalle e appoggiare su di essa entrambe le mani, sollevando lo sguardo verso Nariko, completamente rossa in volto.
Che succede?
Ancora confusa, indecisa e impaziente, non sapeva letteralmente cosa fare, né cosa avesse in mente la sua maestra.. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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C'era una strana atmosfera. Iceringer si sentiva a casa con loro, ma non poteva ignorare una misteriosa tensione che lo teneva letteralmente sulle spine. Era come se quelle due gli stessero nascondendo qualcosa, lasciandolo totalmente allo scuro. Servizievoli, taciturne, sembrava stessero recitando un copione, forzato per di più, quindi ancora meno credibile. Ma Iceringer non era decisamente un degno erede di Holmes, quindi attribuì la colpa di quelle stranezze ad una sua incapacità di comprendere le streghe, affidandosi alla loro volontà di fare colazione e vedere finalmente questo latte o... qualsiasi cosa gli avessero preparato. Cioè sul serio, latte? Neanche con un "di drago" alla fine? Si aspettava occhi di rospo e ali di pipistrello, non del... latte. Magari parzialmente scremato. Troppo, troppo sospetto.
Se serve una mano vi aiuto volentieri...
Ma non finì di parlare che Nariko gli lasciò un bacino puro e casto sulla fronte, lasciandolo ammutolito e sparendo con una piccola richiesta a proposito della colazione. Un bacio timido, puro e casto. Troppo ,troppo sospetto.
Sicuro... ci penso io, non preoccuparti.
Non era abituato a quel genere di effusioni con Nariko, specialmente dopo che lo aveva atterrato dalla sua finestra in malo modo. Ancora una volta si ritrovò perplesso e colpito, ma siccome il latte non si sarebbe spento da solo avrebbe dato precedenza a quello. Si avvicinò ai fornelli, dedicando più attenzione al latte che non ai misteriosi movimenti di Syndra. Era sbadata, non lo sorprendeva che trovasse tanto difficile fare un semplice caffè. In verità però, come già detto, tutto risultava troppo, troppo sospetto...
Allora... è così che iniziano le vostre mattinate di sol...
Ma prima di iniziare una conversazione vide Syndra sobbalzare per colpa del richiamo di Nariko. La strega più giovane ubbidì subito alla sua maestra non prima di essersi congedata frettolosamente lasciandogli a sua volta un tenero e casto bacio sulla fronte. Iceringer rimase di sasso, incapace di pensare ed indagare.
E' tutto... troppo, troppo sospetto.... -
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Attese quasi con impazienza l'arrivo di Syndra al bagno. Notò subito il viso leggermente arrossato della ragazza, capì che anche per lei ormai l'incantesimo era sparito e dovevano fare i conti con l'ultimo regalo di Gil. Se l'aveva chiamata era perché aveva notato che si sfregava contro la cucina, e il suo odore iniziava a farsi sentire. Iceringer se ne sarebbe accorto troppo presto che quelle due sapevano di "donna". Nariko non avrebbe potuto fingere ancora a lungo.
Invitò Syndra ad entrare nel bagno richiudendo la porta dietro di lei a chiave. Si poggiò un attimo contro la porta e guardò leggermente preoccupata la ragazza.
Non è ancora sparito vero? chiese, come se in realtà sapesse benissimo che il fallo di Syndra era ancora lì e turgido come non mai. Senza dire altro si avvicinò a Syndra inginocchiandosi davanti a lei per poi sollevare la gonna e vedere la sua erezione dalla punta leggermente arrossata. Si morse il labbro nel osservarlo: sembrava così invitante: pulsante, gonfio, caldo ed enorme. Il vibratore dentro di lei iniziava a farle avere pensieri e pulsioni particolari, se non fosse riuscita a far sparire il proprio fallo sicuramente anche lei sarebbe stata in quelle condizioni.
Dobbiamo farlo sparire o Iceringer se ne accorgerà. fece guardando un attimo negli occhi la ragazza. Afferrò il pene dolcemente nella mano, sentendo le piccole scosse che torturavano quel pezzo di carne.
Ti aiuto io, non preoccuparti. le disse a bassa voce, sicura di sé, quasi fosse stata un medico con il suo paziente. La masturbò dolcemente con la mano, sollevando gli occhi verso di lei per essere sicura di non essere stata troppo invasiva. Dopo le brutte esperienze con Gil e i suoi scagnozzi, non sapeva se cose del genere potessero turbarla. Non poteva fare altrimenti per risolvere il piccolo problema. Non potevano nemmeno stare per troppo tempo chiuse in bagno, così si fece coraggio e osò di più, insinuando nella bocca il pene di Syndra. Le scappò un piccolo mugugno quando si accorse di come riempiva bene la sua bocca, tanto da soffocarla..
