-
.
Il fuoco non purifica, annerisce.
- Group
- HF GDR Staff
- Posts
- 6,330
- Location
- Cubo di Le Marchand
- Status
- Anonymous
L'orgasmo che Gil le concesse fu un dono divino per lei, quando Syndra si rese conto di cosa stava ricevendo non esitò un solo istante a spingerlo dentro la sua gola con tutta la forza che aveva e, stimolata dalle dita del ragazzo, ribaltò gli occhi per concedersi un orgasmo che partì direttamente dalla sua gola, assaporando ogni singola goccia di quel prezioso e delizioso seme. Syndra non si vergognò di nulla, non ne aveva motivo: sembrava quasi che si fosse arresa di fronte all'evidenza e venerare quella mazza virile non le dava più alcuna repulsione. Inghiottì rumorosamente ogni fiotto che Gil le donava, senza perderne nemmeno una goccia, ogni volta che mandava giù la sua gola si gonfiava e il suo corpo sembrava pronto a lasciarsi sfuggire un conato, ma in realtà erano semplicemente gli spasmi di piacere che si convertivano in lubrificante che schizzava direttamente sulle dita di Gil. Quando finalmente spalancò la bocca per riprendere fiato, un misto di saliva e sperma le ricadde intorno alla mano che impugnava il membro di Gil, rendendolo pieno di umori, sapore e odori alla quale Syndra non riusciva a resistere. Con il caldo seme di Gil che si agitava nel suo stomaco, Syndra lo incoraggiò a darle altro piacere muovendosi con il bacino e leccandogli avidamente la punta, riprendendo a masturbarlo.
E' dentro di me... è caldo, bollente... mi fa impazzire...
Era totalmente andata, ma non le importava, l'unica cosa di cui aveva bisogno era il piacere ora e sapeva bene che Gil poteva dargliene a non finire. Era sua, ed era felice che potesse esserlo assieme a Nariko. Il resto non aveva importanza.. -
.
La fame che Syndra gli mostrò nell'ingoiare tutto quel suo generoso dono lo fece eccitare immensamente, al punto che non perse un solo istante l'eccitazione. Anche grazie a Nariko che lo spinse letteralmente contro di sé, invitandolo a bere ancora più forte dai suoi seni e violarla più profondamente. Gil non ci pensò due volte a riempire gli stretti anfratti delle streghe con l'indice e il medio fino alle nocche, mentre spasmi di piacere si allargavano in tutto il corpo. Quella Zoimina stava facendo davvero un ottimo lavoro e il pensiero che sarebbe durata almeno tutto il giorno lo eccitava da impazzire. Strinse di nuovo il capezzolo di Nariko tra i denti, forte, osservandola con disprezzo mentre i movimenti delle dita iniziavano a diventare sempre più violenti.
Ti piace allattare il tuo padrone con le tue tette oscene vero troia? Dimmelo avanti, confessalo, è un ordine!
Adorava umiliarle anche con le parole, e sentirlo uscire dalla sua bocca era fantastico. Non avrebbe mollato la presa dal capezzolo fino a che Nariko non gli avrebbe confessato quelle precise parole, poi avrebbe afferrato con forza la testa di Syndra, sporcandole i capelli con i suoi stessi umori e fluidi, spingendola sul suo affare ancora eretto e pulsante, impaziente di fare qualcosa di più serio.
Siete tutte e due molto brave, il vostro padrone è orgoglioso... ma se volete che vi dia il vero piacere allora dovrete supplicarmi... voglio sentirvi dire che lo volete spinto fino in fondo nel vostro stretto culetto... e chi di voi mi supplicherà meglio avrà il premio...
Di sicuro non le avrebbe messe in competizione, ma vederle entrambe strisciare ai suoi piedi alla ricerca di un violento cazzo da spingere dentro il loro stretto anfratto anale era decisamente stimolante e perverso al punto giusto. Dovevano soltanto chiederglielo ,e la migliore sarebbe stata appagata. Con quale delle due avrebbe iniziato?. -
.
Quella maledetta droga era potente e non riusciva davvero a controllarsi. Sentiva di impazzire se non riceveva il piacere. Sussultò ancora quando si sentì di nuovo mordere il capezzolo con forza, emettendo altri gemiti di dolore misto a piacere grazie alle dita che affondavano dentro di lei rudemente. Sentiva il buchino che si allargava, così come la sua voglia di farsi possedere da un membro maschile. Sentì persino Syndra muoversi vicino a lei e divenne ancora più affamata di prima. Syndra eccitata per lei era come la criptonite rossa per Superman. Desiderava anche lei, così senza pensarsi due volte portò la mano che prima aveva invitato Gil ad andare più a fondo fra le cosce di Syndra, carezzandola sulle sue labbra vaginali, premendo pian piano le dita contro di lei per poterla sentire godere. Avrebbe desiderato farle crescere un membro magico per poterla cavalcare e godere, ma in quello stretto spazio e con Gil che le teneva in pugno si sentiva inerme.
Aaah, sì... mi piace da impazzire allattarti con le mie tette oscene. disse ormai persa. Fin quando non sentì il nuovo ordine che avrebbe dato in premio il suo membro turgido a chi avesse fatto di meglio. Come osava? Come poteva costringerle a litigarselo? Se non si dava da fare avrebbe violato Syndra davanti ai suoi occhi, non sapeva come avrebbe potuto reagire con quella droga in corpo. Aveva paura che le potesse persino piacere vederla in quel modo. In fin dei conti aveva sempre amato domare il suo amante, ma non sarebbe stata lei a farlo. Dovevano resistere a tutto ciò che gli avrebbe fatto, ma non aveva calcolato che avrebbe potuto spingerle addirittura a desiderarlo con una misera droga. Si morse il labbro con forza prima di prendere aria e sentirsi umiliare.
La prego mi prenda, il mio culo la desidera padrone. Me lo sbatta in fondo come merita una troia come me. disse con voce ansante, piegando le natiche verso l'alto come se volesse attirare la sua attenzione.. -
.
Il fuoco non purifica, annerisce.
- Group
- HF GDR Staff
- Posts
- 6,330
- Location
- Cubo di Le Marchand
- Status
- Anonymous
Qualsiasi ordine per lei sarebbe diventato un dogma alla quale non poteva opporsi, per questo Nariko avrebbe trovato pane per i suoi denti, malgrado Syndra volesse tutto meno che trovarsi in competizione con lei in quella situazione. Ma non poteva resistere, la droga e il lavaggio del cervello di Gil l'avevano condannata ad una lenta discesa verso la perversione e la disperazione, una discesa alla quale non poteva opporsi in alcun modo... e in quel momento, nemmeno voleva. Strinse con forza il membro di Gil tra le dita, e dopo una lunghissima lappata che lasciò la sua lingua collegata con quell'asta di carne per diversi istanti grazie alla saliva, Syndra innalzò i suoi occhi verso di lui colma di supplica, quasi disperazione, ed istintivamente per compiacerlo prese a masturbarlo energicamente, come se volesse guadagnare i suoi favori in ogni modo.
Prendi me padrone! Ne ho bisogno! Il mio stomaco non è ancora pieno... voglio il tuo cazzo nel mio buchino, ti scongiuro...!
Lo stava supplicando, la sua dignità ed ogni traccia di amor proprio erano stati seppelliti sotto una montagna di perversione che non poteva essere rimossa nemmeno dalla sua adorata maestra, vittima a sua volta di tutto quel caos in discesa che avevano creato. Nariko poi non la aiutava affatto, i suoi tocchi vogliosi e perversi, nonché abili, la spingevano nel baratro della lussuria costringendola ad alternare supplichi a gemiti. Gil le stringeva in pugno oramai, col suo affare poteva comandarle, come se fosse uno scettro della perversione, e loro non potevano fare nulla per opporsi.. -
.
Prossimo al commuoversi per il suo talento, Gil non riuscì a fare a meno di complimentarsi con sé stesso, abilità e inganno lo avevano portato fino a quel punto e sarebbe stato decisamente ingiusto non approfittarne. Ma la strada era quasi finita oramai, non avrebbe avuto il tempo per prenderle entrambe, doveva decidere bene e tutte e due le streghe fecero del loro meglio per convincerlo. Suppliche sentite, sguardi vogliosi e respiri affannati, sicuramente qualsiasi avesse scelto Gil di sicuro gli avrebbe dato grande soddisfazione. Ma c'era spazio per una sola. Chi scegliere allora? La ragazza che aveva permesso tutto questo, o la donna che venne sconfitta tanto miseramente nonostante la sua forza e il suo coraggio? A quel punto la decisione era ardua, ma sapeva bene che quello non era che l'inizio... quindi si mosse come al suo solito con istinto e voglia, e non per chissà quale progetto superiore.
Abbiamo una vincitrice...
Commentò Gil ghignando, per poi spingere violentemente Syndra verso il basso, così che si ritrovasse distesa sul sedile di schiena, col ventre girato verso l'alto e la testa praticamente schiacciata contro la portiera. Poi avrebbe preso Nariko per i capelli ,dietro la nuca, spingendola nella stessa direzione ma facendole sbattere il viso contro il vetro: se non avesse usato le mani su quella superficie lucida e trasparente di sicuro avrebbe dato una brutta facciata e i suoi occhiali non ne sarebbero stati contenti. Nariko si sarebbe ritrovata in ginocchio su Syndra, in una posizione di sottomissione totale con il volto obbligato in una direzione e le tette stracariche di latte penzolanti di fronte alla faccia della sua allieva. Gil non avrebbe lasciato per un solo istante la presa sui capelli ,continuando a tenerla come un cane in trappola mentre con l'altra mano masturbava e spingeva il suo membro dietro il buchino posteriore dell'insegnante, facendosi strada senza troppe gentilezze. Era lubrificato abbastanza si, ma questo non faceva che togliere enfasi all'atto.
Ti piace non è vero? Ti sto aprendo il culo Nariko... fammi sentire come godi!
E dopo quell'umiliante dichiarazione, Gil avrebbe spinto con forza dentro di lei fino a penetrarla del tutto, per poi iniziare a muoversi rapidamente e con decisione aiutandosi anche con la mano che la teneva spiaccicata contro il vetro della portiera. Syndra poteva concedersi tutte le consolazioni che voleva lì sotto, ma il grande premio era solamente di Gil.. -
.
Sentire Syndra parlare a quel modo la eccitò tantissimo, la droga in corpo la lasciava vedere come se stessero facendo sesso insieme e che quelle parole le stava dicendo a lei. Solo in un secondo momento pensò che quella supplica non era rivolta a lei ma a Gil. Ciò la amareggiò: non doveva dirgli cose del genere, non doveva desiderarlo a quel modo, non avrebbe dovuto nemmeno lei. Alla fine erano cadute entrambe in trappola. Non riuscivano a ribellarsi alla propria foga di piacere. Quanto sarebbe durato ancora? Le faceva schifo desiderare di farsi fottere da Gil, in quell'auto. Ebbe un solo momento di lucidità quando vide Syndra spinta via, e quando batté la testa alla portiera. Un piccolo moto di rabbia si mosse nel suo stomaco, che venne tuttavia soppresso dalla visione del sesso di Syndra che grondava. Avrebbe voluto gettarsi su di lei, formare il membro magico per possederla fin quando non sarebbe venuta dentro di lei, e avrebbe continuato ancora e ancora. Si sentì umiliata, era come se non avesse più il controllo sul proprio corpo e sulla propria mente. Gil mise fine a quella fantasia malata e ai suoi momenti lucidi afferrandola per i capelli e sbattendola contro il vetro. I suoi seni gonfi sfioravano il viso di Syndra, strinse i denti per il dolore al viso e ai capelli, ma quando Gil la penetrò senza alcun ritegno, sentì di nuovo il dolore lancinante che le strappò un urlo. Durò poco e scemò pian piano, sostituito dal piacere. Iniziò a gemere, respirando affannosamente mentre Gil le dava piacere muovendosi dentro di lei. Era tutto sbagliato, non doveva godere, doveva fermarlo, ma il corpo non ubbidiva ai suoi pensieri, forse non voleva obbedire. Quindi le piaceva farsi trattare in quel modo da Gil? No, non era così, non voleva crederci, ma la schiena si inarcava, il piacere le annebbiava la mente, la sua corolla di carne lo accoglieva volentieri. Era solo una troia? Come poteva gemere a quel modo mentre Iceringer era lì fuori a mordersi le mani? Si sentì così in colpa che le scappò una lacrima che andò a schiacciarsi contro il vetro appannato per via del calore che stavano sprigionando. Non riusciva a parlare ma desiderava immensamente che Syndra la afferrasse a sua volta e la violasse assieme a Gil con il suo pene magico. Si sentiva una troia, la più infima delle troie. . -
.
Il fuoco non purifica, annerisce.
- Group
- HF GDR Staff
- Posts
- 6,330
- Location
- Cubo di Le Marchand
- Status
- Anonymous
Syndra non si lasciò sfuggire nemmeno un gemito, il suo padrone poteva maltrattarla quanto voleva, le sue percosse non facevano altro che darle piacere e non poteva opporsi in alcun modo. Sorrise infatti quando sbatté la testa contro la portiera, leggermente stordita e con le gambe divaricate. Non riuscì a connettere nulla se non la perversione fino a che Nariko non le crollò addosso, mostrandole il suo seno gonfio e ripieno di latte, facendole sentire il calore del suo corpo e del suo fiato, gli spasmi di un corpo che come lei avevano accettato il loro unico vero padrone. Non ci pensò nemmeno due volte: afferrò con entrambe le mani i seni della sua maestra, iniziando a massaggiarli amorevolmente. Nonostante la droga e la mente spezzata, era ancora la dolce e vivace Syndra che si era innamorata della sua maestra, non le avrebbe mai fatto del male. A differenza di Gil non la morse, anzi la leccò dolcemente sui capezzoli, stringendoli quanto bastava per far colare qualche goccia di latte. Poi finalmente prese a succhiare come una bambina attaccata al petto di sua madre. Un sogno che si realizzava per lei, quanto sarebbe stato bello avere Nariko come madre, invece di essere abbandonata in quel modo? O anche solo come sorella... il loro rapporto non sarebbe cambiato, perché anche così erano più unite che mai. Poi sentì finalmente la carne di Gil violarla, lo avvertiva perché le loro energie erano perfettamente connesse e risuonavano ,qualsiasi cosa succedesse a Nariko era come se succedesse anche a lei... e si sentì bene. Inutile opporsi a Gil, era troppo tardi, ora l'unica cosa che voleva era godere al massimo, per questo non esitò un solo istante a sollevare il proprio bacino ed utilizzare ogni traccia di magia che restava nel suo corpo per formare un membro incantato, che subito si sfregò con quello di Gil per potersi addentrare nella calda intimità della sua maestra.
Padrone... mi lasci unire... la voglio anche io...
A meno che Gil non le avesse comandato qualcosa di diverso, Syndra si sarebbe unita a lui nella penetrazione di Nariko, senza perdere una sola goccia del prezioso latte che la sua maestra le stava donando. Era delizioso, ne voleva ancora ne avrebbe voluto ancora, ma ciò che desiderava più di ogni altra cosa era spingere il suo membro dentro di lei, possederla e riempirla col suo calore. Forse in cuor suo, l'ultima parte rimasta lucida di lei, sperava che quella loro unione la facesse sentire leggermente meglio, perché aveva visto la sua lacrima di disperazione, e voleva incoraggiarla come avevano sempre fatto fino a quel momento.. -
.
Quelle due troie pervertite erano seriamente finite in un inganno senza precedenti, erano indubbiamente l'opera d'arte di Gil, ma i complimenti per sé stesso dovevano attendere ora, prima c'era il piacere da soddisfare e nulla lo faceva eccitare di più del fottere il delizioso e morbido culo di Nariko con tutta la cattiveria che aveva in corpo. Quello era il suo posto, era la fine che si meritava, sia lei che la sua allieva. Stava facendo giustizia finalmente, la sua personale e maledetta giustizia che per quanto egoista e crudele, gli dava la serenità che nemmeno la sua famiglia gli riusciva a dare. Non ci provò nemmeno ad andare con calma, voleva il piacere tutto per sé e se lo sarebbe preso, era talmente immerso nella penetrazione che quasi non si accorse dell'iniziativa di Syndra, concedendole un tacito permesso per unirsi a lui. Effettivamente tutto divenne molto più intenso e piacevole con un altro affare dentro il corpo della strega, ma soprattutto lo fece eccitare il livello di perversione che stava raggiungendo quella macchina. Iniziò a ridacchiare soddisfatto, divertito come non mai, spingendo con tutta la forza che aveva in corpo tenendo con una mano i fianchi della strega e con l'altra la sua testa. Schioccavano i loro bacini come dei violenti colpi, al punto che Nariko avrebbe potuto sentire la propria pelle arrossarsi. Neanche durante l'orgasmo che gli fece serrare i denti si fermò, continuò a violentarla mentre il proprio seme le risaliva quello stretto anfratto, concedendosi una pausa solamente quando il respiro si fece estremamente affannoso. A differenza sua, Syndra aveva sicuramente più resistenza grazie ai suoi poteri, dato che lei poteva continuare a violare Nariko ancora per molto. Tuttavia, mentre Gil usciva da dietro di lei, vide chiaramente i fianchi della giovane strega fare su e giù sotto il ventre di Nariko, e sebbene la sua asta sparisse nel corpo della sua maestra, l'intimità era invece perfettamente visibile e grondante di umori. perso nell'estasi del piacere, Gil iniziò a fissarla con estremo desiderio, ritrovandosi ipnotizzato e con la mano destra avvolta intorno al suo membro. Lo masturbò, gli fece riprendere vigore e molto lentamente si avvicinò a Syndra. Col pollice le divaricò da un lato le grandi labbra, poi la punta iniziò a spingere verso di lei, appoggiandosi appena. La macchina si fermò di colpo.
Hey Gil, siamo arrivati.
Horatio mise fine ai giochi, facendo ritornare Gil alla realtà. Non era ancora il momento. Si infilò di nuovo i pantaloni e poi spinse violentemente Nariko verso il basso, sperando che una penetrazione improvvisa e profonda le portasse entrambe all'orgasmo.
Ricomponetevi e vestitevi come si deve, siamo arrivati. Non serve che vi ripuliate... non ne avrete bisogno.
Aveva quasi perso il controllo, questo non doveva succedere. La verginità di Syndra era la chiave più importante, un rito di passaggio, una mossa che non poteva permettersi fino a che non fosse stato sicuro delle sue azioni .Doveva tenerlo a mente e non cedere... quello era tutto!. -
.
Non era sua consuetudine farsi domare a quel modo brutale, di solito era lei a farlo. Se fosse stata lucida quel trattamento non le sarebbe piaciuto, ma con quella sostanza in corpo le fece apprezzare tutto quanto. Eppure non era niente fin quando Syndra non partecipò al banchetto, dapprima leccandola sui seni e cibandosi anche lei del suo latte. I suoi gemiti aumentarono di volume e di frequenza, poi come se Syndra avesse sentito perfettamente il suo desiderio si unì con Gil nella penetrazione prendendola davanti. Il piacere aumentò a dismisura. La sua mente si annebbiò completamente, non aveva più idea di dove fosse e in che situazione fosse, l'unica cosa che era chiara era il piacere e Syndra che la prendeva da sotto facendola godere.
Aaah, sto godendo, sto godendo! esclamò ormai persa, non sembrava più nemmeno lei. Poggiò le mani contro il vetro appannato spingendosi contro i suoi amanti, gemendo rumorosamente ad ogni loro affondo. Avvertì poi il seme di Gil invaderla e scaldarla dentro, facendole provare sensazioni sublimi che si unirono alla penetrazione vaginale di Syndra. Non riusciva più a trattenersi, un orgasmo la colse violentemente mentre Syndra continuava a pompare dentro di lei, facendola arrivare a picchi altissimi di piacere che espresse in piccole grida mentre i suoi umori colavano abbondantemente sull'asse della sua allieva. Non si accorse di niente sopratutto della tentazione che aveva avuto Gil, perché era totalmente assente. Difatti un barlume di lucidità tornò quando Gil la spinse contro Syndra per una penetrazione profonda tale da farle toccare la parete uterina, strappandole altre sublime sensazioni.
La macchina si fermò e Nariko non aveva alcuna voglia di scendere dal veicolo. Con malavoglia obbedì, rubando qualche bacio sulla bocca a Syndra mentre Gil era distratto per scendere.. -
.
Il fuoco non purifica, annerisce.
- Group
- HF GDR Staff
- Posts
- 6,330
- Location
- Cubo di Le Marchand
- Status
- Anonymous
Dopo la prima volta che era successo, Syndra aveva sviluppato una malsana perversione nei confronti di Nariko, che la portava a venerarla e desiderarla come farebbe un bravo schiavetto fino a poterla possedere e ottenere il premio tanto agognato. In quel momento non c'era molta sottomissione, ma restava comunque il fatto che Nariko era sua, e la stava violando mentre ne beveva il latte. Era così felice che le grida di piacere sembravano quasi diventare risate, smorzate solo dalla sete di latte che la portava a succhiare quei deliziosi e abbondanti seni. Poi Gil iniziò a riempirla col suo seme, e pulsò assieme a Syndra con violenza al punto che le fece raggiungere il culmine. Ma non voleva ancora venire, voleva assaporare ancora di più il ventre della sua maestra e ci riuscì, continuando a spingere sempre più forte, fino a che Gil non le fece assaporare il suo caldissimo membro di fronte alla sua vergine intimità. A quel punto, qualcosa prese il sopravvento...
Fallo... prendimi...
Questo la portò a dire la sua debolezza, ma dalla gola non uscì niente, perché la Syndra vera, quella che non poteva vivere senza i suoi poteri strettamente legati al corpo, gridò così forte che riuscì ad annullare i pensieri di quel cervello oramai completamente fuso. Il colpo di grazia lo diede Gil che spingendo Nariko su di lei le fece urtare la sua più profonda intimità, portandola all'orgasmo mentre si contorceva ed inarcava la schiena con violenza in preda agli spasmi del piacere. Gil scese dalla macchina, mentre le due streghe si ritrovarono avvinghiate l'una all'altra, perse in un raro momento di lucidità mentre si baciavano a vicenda, scambiandosi qualche dolce effusione.
Ti amo Nariko...
Riuscì a dirle solo questo, il resto era totalmente annebbiato dal cervello corrotto che Gil aveva creato. Uscì dalla macchina quasi ciondolando, sistemandosi il vestiti (se così possiamo chiamarlo per poi lasciarsi scivolare sulla spalla di Nariko. Sembrava quasi ubriaca, con un sorriso idiota stampato sulle labbra e una voglia incontenibile di godere ancora... fino a che punto si sarebbero spinti quella sera? Ovviamente il suo cervello non le permetteva di elaborare un'informazione tanto complessa come "fai sparire quel grosso affare tra le gambe".. -
.
Gil si concesse qualche istante per ricomporsi, affiancato da Horatio che gli faceva da guardia del corpo. Si guardò attorno, assicurandosi che le due streghe fossero quantomeno coscienti, poi batté violentemente le mani per richiamare la loro attenzione.
Andiamo, non perdiamo tempo! Siamo già in ritardo per la festa!
Si trovavano di nuovo al centro relax dei Poltergeist, oramai trasformato nel rifugio segreto di Gil in modo da non dare troppo nell'occhio per i suoi familiari. Lui sarebbe andato per primo, Horatio invece si sarebbe piazzato dietro alle ragazze per assicurarsi che non si perdessero. Gil le avrebbe guidate ai piani superiori,dove c'erano le stanze di soggiorno dove aveva già portato una volta Nariko, stavolta però quella che aveva allestito era decisamente più inusuale: più buia, meno illuminata ma che comunque poteva mostrare perfettamente l'interno. Era munita di due materassi invece che uno, entrambi molto grandi e piuttosto vicini. Al centro dei due letti c'era una sorta di grossa cassettiera con dentro chissà quale strumento, la stanza era munita di un paio di armadi dal misterioso contenuto e c'era più di qualche telecamera puntata proprio sui letti. Gil sarebbe entrato per primo, indicando poi i due letti per far capire alle ragazze dove dovevano mettersi.
Decidete come mettervi, un a destra e una a sinistra, oppure tutte e due insieme, non importa. Quando avremo iniziato non sarete voi a fare le regole, ma non perdete tempo.
Dopo averle indirizzate, Gil si sarebbe posizionato davanti alla cassettiera, di fronte alla telecamera principale, mentre Horatio avrebbe chiuso la porta a chiave. Dopo un leggero inchino, Gil avrebbe sfoggiato un sorrisetto compiaciuto, parlando direttamente alla telecamera.
Ecco a voi l'ultima parte del documentario "come trasformare una strega in una troia". Stasera vi mostrerò quanto diventano sopportabili due troie stregate quando finalmente accettano la loro fame di cazzi ed esprimono questo amore nel migliore dei modi: con i sex tape. Buon divertimento...
Per chi avesse ancora dei dubbi: no, non sarebbe finita bene.... -
.
Era tutto finito, sentiva ancora il seme di Gil e di Syndra dentro di lei che scivolavano fuori placidi e ribelli. Sentiva ancora le sue parti intime bollenti, e la voglia che continuava ad animarla. Si sentiva come stordita e i suoi occhi non riuscivano a staccarsi dal bozzo sotto la gonna di Syndra. La voleva ancora, voleva ancora godere, come se non le fosse bastato lo sfogo di prima in macchina. Tuttavia c'era qualcosa nel profondo che avvertiva il suo inconscio che non era così. Come quando si era ubriachi e avevi i sensi intorpiditi ma la vista chiara. Si sentiva allo stesso modo. Andò a prendere la mano di Syndra seguendo le direzioni da prendere fin quando non si ritrovarono in uno strano posto in penombra con due grossi materassi a terra. Per un solo attimo sorrise pensando che presto poteva di nuovo godere. Tuttavia il suo sorriso morì nel sentire le parole di Gil. A chi si stava riferendo? Iniziò ad avere paura, non si sarebbe controllata, già lo sapeva. Si sarebbe umiliata davanti a quelle telecamere, e presto quel filmato sarebbe stato altra fonte di ricatto. I suoi studenti avrebbero potuto trovare quel filmato e per lei la sua vita da maestra sarebbe finita per sempre. Se perdeva il rispetto dei suoi alunni non poteva più considerarsi una insegnante. Si era ritrovata sul materasso in un attimo di lucidità e non si ricordava come avesse fatto a raggiungere il posto. Aveva obbedito e adesso fissava con occhi colmi di paura la telecamera che la puntava. Si voltò verso Syndra, cercò di afferrare le sue mani in cerca di sostegno morale. Cercò di parlare ma si ritrovò a cercare le sue labbra per un bacio, e se non si fosse allontanata quel bacio avrebbe di nuovo acceso il desiderio rafforzato dalla droga che amplificava la sua attrazione nei confronti di Syndra. . -
.
Il fuoco non purifica, annerisce.
- Group
- HF GDR Staff
- Posts
- 6,330
- Location
- Cubo di Le Marchand
- Status
- Anonymous
Nariko aveva bisogno di un sostegno, di coraggio, di forza, questo gridava l'ultima parte lucida di Syndra nella sua mente, ma quel messaggio non raggiungeva il resto del corpo che a quel punto non desiderava altro che godere. Seguì Gil come un cagnolino ubbidiente, non esitò un solo istante nemmeno quando le fece posizionare sui materassi e le presentò nel più osceno dei modi. A quel punto la sua maestra avrebbe davvero voluto un segno di aiuto, un qualsiasi modo per trattenersi, ma Syndra non fece altro che peggiorare le cose: si avvicinò a lei, schiacciando i propri seni uno contro l'altro per poterla baciare, mentre la pressione dell'abbraccio faceva colare di nuovo i capezzoli pieni di latte di Nariko. Syndra la baciò con tutta la foga che aveva in corpo, passandole parte della sua perversione e facendo anche meglio il lavoro che avrebbe dovuto fare la droga, mentre la parte sana dentro di lei piangeva disperata per quello che stava per succedere. Sarebbero state ricattate ancora, anzi a quel punto Gil le stringeva in pugno e poteva rendere pubbliche quelle cose senza troppi complimenti, trasformandole davvero in troie da strada e condannandole ad una vita di umiliazioni. Ma ahimè, a quel punto, Syndra finì per umiliarsi da sola: la lingua scivolò fuori dalle labbra di Nariko e stringendola a sé si voltò verso la telecamera. Una lacrima calò sul viso, l'unica traccia di lucida disperazione, poi un sorriso perverso e uno sguardo che non sembrava avere niente di umano.
Siamo delle puttane che vogliono solo godere... prendetevi cura di noi...
Il destino di quella serata era segnato, non potevano farci più nulla e per quanto si sentisse addolorata per Iceringer e Nariko, non aveva più il controllo sul suo corpo. Doveva arrendersi e basta, subire ancora quella tortura e sperare il giorno dopo di avere ancora il coraggio di guardare la sua maestra in faccia.. -
.
Quelle due avevano oramai capito qual'era il loro posto, forse erano troppo collaborative ma difficilmente Gil si sarebbe stufato di loro. A quel punto Gil fece cenno ad Horatio di dare inizio alle danze, e l'autista si preparò subito ad aprire le porte secondarie della stanza. Nel mentre, Gil si avvicinò alla cassettiere dove tirò fuori una grande quantità di pillole, ne prese un paio rosa e un paio bianche per le sue adorate streghe, avvicinandole alle rispettive labbra così che ne prendessero entrambe.
Ti vedo scarica Nariko, e tu Syndra non vorresti fare compagnia alla tua maestra? Avanti, prendetene entrambe... avrete molto più latte e una grande capienza per le vostre tette... ne avrete bisogno...
Ridacchiò divertito, affidandole a loro in caso non avessero accettato subito. Nel mentre, dalle porte laterali si fecero avanti un gran numero di uomini: erano tutti molto portati fisicamente, muscolosi e alti. La pelle scura, quasi tutti risultavano semplicemente abbronzati. Il loro corpo era completamente nuda... ed eccitato, mentre il volto era coperto da una maschera in pelle nera con le cavità delimitate da delle cerniere, firmate per di più (quindi sicuramente opera di Gil). Quelli sarebbero stati i loro compagni di giochi per tutta la serata e forse anche più a lungo, quelle telecamere erano attrezzate per filmare a lungo e Gil aveva usato il termine "festa" non a caso. Gli uomini si schierarono intorno ai materassi, non fecero nulla senza il consenso di Gil.Forse il ragazzo voleva che fossero le streghe a fare qualcosa, ad esitare, a supplicare o semplicemente parlare ancora, abbandonandosi ai loro istinti tra donne, per poi lasciare che il resto del gruppo si unisse a loro. Gil sperava in uno spettacolo avvincente, aveva selezionato quei tipi perché conosceva i loro precedenti e sapeva perfettamente che le avrebbero letteralmente distrutte.
Mi raccomando, la regola è sempre la stessa: la verginità di quella con i capelli bianchi è inviolabile. Per il resto datevi alla pazza gioia...
Dalle parole di Gil si capiva che quelli erano lì e non per la prima volta, avevano già avuto rapporti in posti del genere, in maniere del genere e soprattutto con loro due. Gil prendeva sempre le stesse persone per violentarle, erano una banda, una banda terribilmente maligna e organizzata.SPOILER (clicca per visualizzare)In caso ad una delle due non piace la prospettiva offerta dalle pillole: non è un problema, ho tenuto in calcolo anche eventuali rigetti da parte delle streghe con annessa punizione.. -
.
I momenti di lucidità erano così brevi che in pochi si sarebbero potuti accorgere di tale stranezza. Se poi Syndra le stava così vicina diventava più difficile tornare in sè. Più il tempo passava più la droga entrava i circolo ubriacando i suoi sensi: la bocca e la lingua di Syndra non erano mai stati così dolci. La baciava colma di desiderio crescente, impaziente e vogliosa, mentre le mani scivolarono sotto la maglia andando a carezzarle il seno, godendo nel sentire come riempiva bene la sua mano. Ne carezzò i capezzoli e si strinse a lei su quel materasso ignorando tutto ciò che aveva attorno. Quando vide la lacrima la leccò con una lappata, avara ed egoista. Il suo corpo bramava piacere, così la sua mano andò sotto il misero gonnellino di Syndra per afferrare il suo membro e masturbarlo. Intanto si avvicinò Gil che porse loro delle pillole. Agli occhi di Nariko non era altro che un incremento al piacere. Non li percepiva nemmeno come pillole. Allungò il collo verso la mano di Gil, la bocca accolse le dita che porgevano le pillole, infilandole in bocca e ciucciandole come aveva fatto poco prima in macchina. Ormai la droga aveva preso il possesso pieno delle sue facoltà: era fuori di sé. Afferrò la maglia del ragazzo con una discreta forza per poi tirarlo sul materasso e farlo cadere fra lei e Syndra. Sembrava quasi una preda che era stata afferrata da dei voraci lupi. Nariko si gettò su di lui, baciandolo con foga mentre con la mano andò a tastare il cavallo dei pantaloni. Lo teneva bloccato con l'altra mano contro il materasso. Intanto la sua lingua cercò di entrare nella sua bocca, mentre le dita fecero saltare via i bottoni della patta. Le pillole intanto fecero crescere ulteriormente il suo seno, cambiando la fisionomia dei capezzoli, rendendoli altre fonti del piacere. Era sicura che anche Syndra si sarebbe gettata su di lui e insieme lo avrebbero spogliato, anzi gli avrebbero stracciato via i vestiti. Erano steghe dopotutto forzute e perverse. Dando a loro quella droga non aveva fatto altro che scatenarle, non poteva sperare che gli obbedissero ciecamente e avvicinarsi a loro imprudentemente. Se Gil avesse accolto le sue labbra o meno, Nariko sarebbe scesa a leccargli il collo, poi il petto, mordendolo delicatamente ma vogliosa. Continuò a scendere fino a raggiungere il membro del ragazzo che intanto era stato liberato dalla stoffa in più. Avrebbe leccato il suo membro lasciva, poi guardò Syndra con uno sguardo così lussurioso che poteva essere sicura di non averglielo mai visto prima di allora.
Vieni Syndra, fallo assieme a me... fece con voce ansante, ma conservando il suo istinto da guida per lei. Non si accorse di ciò che la circondava, la penombra nascondeva bene gli uomini richiamati in quel posto per loro. Le luci puntati su di loro non fecero altro che occludere i sensi oltre quel materasso..
