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.__ D I M I T R I __
Svegliarsi da un meraviglioso sogno per finire in un orrendo incubo non è mai una cosa accettabile. Sopratutto se dopo quel punto bisogna fare i conti della e con la propria vita. Dimitri questo lo sapeva, ma non poteva fare altro che andare "oltre".
Il punto era semplice. Alzarsi e continuare a camminare avanti, in una direzione incerta ma pur sempre avanti nella sua vita.
Chiamò una sua lontana conoscenza. Un individuo dal volto ignoto a tutti ma che conosceva Dimitri dal suo remoto passato al suo attuale presente. E sicuramente sarebbe stato nel suo futuro da quel brusco risveglio in avanti. L'uomo gli diede una nuova missione. Ancora una volta le regole erano semplici. Nessun aiuto, nessun strumento per risolverla. Solo puro ingegno da parte dell'uomo e solo puro intelletto per giungerne a capo e come sempre gli obbiettivi erano al quanto ardui. Questo era il prezzo per la vita. Questa era la "vita" di Dimitri.
Londra. Strano posto per riprendere il vecchio lavoro.
Nessuno notò sul volo notturno che oltre i venti passeggeri a bordo c'era un individuo in più silenzioso e schivo. La tratta durò una eternità ma all'arrivo l'uomo sapeva già dove andare per intraprendere la sua missione. Armadietto 33 b.
Dimitri era vestito adeguatamente per la missione. La lunga giacca nascondeva svariate tasche dove inserire tutti gli oggetti più utili a lui. Ma ciò che più gli tornava utile in quel momento era un coltellino svizzero. Premendo due volte il muscolo del pollice sinistro dal polso uscì un piccolo scompartimento. Due coltellini svizzeri ne uscirono.. Con essi l'uomo aprì l'armadietto. Al suo interno lo stretto necessario.
Un grosso borsone, un palmare ed una w.p99 silenziata. Ed in un angolo una tazza di caffè istantaneo. Dimitri con espressione stupita per quel piccolo dettaglio passò a cose nettamente importanti. Prese da una tasca un dispositivo. Lo collegò al palmare ed attese. Con l'altra mano prese anche la tazza di caffè ed aprendola scorse il contenuto. Cinque celle d'energia ad assimilazione veloce. Ed un biglietto con su scritto
"I grandi piani dipendono dai piccoli dettagli".
Il dispositivo segnalò una luce rossa. Poi passò lentamente a gialla ed in fine verde. Dimitri collegò il dispositivo ai plug nel collo e accese il palmare./ Device accepted....
/ Data search.....
/ '- Data found.
/ Data Downloading
/ '- Data download.
/ System rebooting...
/
// System ready_
Ora aveva tutte le informazioni che gli servivano per procedere alla sua missione. Aveva due giorni di tempo, due giorni nel quale egli avrebbe dovuto incontrare molte persone, consegnare molte cose e forse uccidere alcune di esse. La p99 era li per quello.
Non aveva tempo per dormire, ne per mangiare. Forse solo per la cura personale.. Se fosse riuscito a finire in anticipo sulla tabella di marcia. Come primo obbiettivo aveva da riscuotere un compenso. Dimitri uscì dall'aeroporto nell'arco di un'ora da quando era atterrato. Portò con se tutto il contenuto nell'armadietto e si dileguò nella notte.
Le ultime luci del secondo giorno volgevano al termine e Dimitri aveva eseguito tutte i suoi obbiettivi. Il pesante e grosso borsone che aveva con se oramai era vuoto, un mero souvenir dell'interminabile viaggio che aveva eseguito in un tempo brevissimo in tutta Londra. Un posto infinitamente grande per un solo uomo, ma non per Dimitri stesso. Sapeva sempre come muoversi, senza mai fermasi girovagando per il globo si adattò alle leggi della guerra odierna. Una guerra mediatica fatta ed orchestrata di tante piccole mosse per arrivare in fine allo scacco. Un po come una partita di scacchi per l'appunto.. Se chi orchestra muove solo le pedine per distrarre l'avversario ed in fine far arrivare il re dove esattamente doveva arrivare. All'obbiettivo.
Ora si godeva il suo riposo, consumando la quarta delle cinque celle d'energia l'uomo volle gustarsi la pausa accendendo una sigaretta. Aveva a disposizione solo dieci minuti. Poi sarebbe dovuto andare a svolgere il suo ultimo obbiettivo prima d'andare via da quella città.
Doveva consegnare un grosso hard disk da server ad un individuo di una multinazionale. Quell'obbiettivo avrebbe fruttato molto. Molto di più di tutti gli altri obbiettivi. Spense la sigaretta gettandola nello scarico della pessima stanza di motel che aveva "preso in prestito" al proprietario. Prese tutto ed uscì da li.
Erano ormai le undici. Fra poche ore l'aereo per la sua città sarebbe partito.
Con o senza di lui.
Dimitri però era alle prese con l'uomo della multi nazionale. A condurre le trattative c'erano lui, l'uomo, i suoi scagnozzi e la W.p99 di Dimitri. L'uomo non voleva pagare la somma contrattata. Poco importava se l'hd in questione era criptato. Nonostante era un uomo d'affari con molti conti in nero e molte entrate losche non voleva sganciare la modica cifra ci 10.000 crediti per delle dritte sulle sue compagnie avversarie.
Io non temo te. E nemmeno ti chi manda. Ora se ci tieni alla vita lascia quell'hd a terra e vattene.
Pensi d'avvero che chi mi ha mandato ti abbia anche solo lontanamente sottovalutato?
Senza di noi saresti sprofondato in un mare di debiti. Ora invece hai perfino una lamborghini.
Onestamente, ti consiglierei di pagare la cifra contrattata. Pochissime altre persone hanno queste informazioni e nessuna di queste le darebbe per questa cifra.
Non mi importa un cazzo di te. Non mi importa un cazzo di nessuno.. Se non vuoi lasciare i dati con le buone li prenderemo noi con le cattive, noi siamo in tre. Tu sei da solo.
Nell'arco in cui i tre individui estrasserò la pistola Dimitri aveva già fatto fuoco alla gola dei due bodyguard ed aveva assestato un colpo al ginocchio destro del ricco di turno. Non era certo una bella pubblicità per Dimitri, ma da che mondo e mondo bisognava pur sempre difendersi fino allo stremo.
L'uomo capì al volo la lezione... Prese con la mano tremante i soldi da sotto la giacca e li lasciò a terra. Dimitri li prese e lasciò li la valigetta contenente l'hard disk. Andandosene mentre l'uomo a terra, sanguinate e con un ginocchio distrutto gli inveiva contro... Si disfò dell'arma in un tombino. Guardò l'ora. Era tardi, aveva solo un'ora e mezza per raggiungere l'aereo.
Si diresse alla prima auto nei paraggi, Stava per scassinarla quando improvvisamente percepì una presenza alle sue spalle, Voltandosi di scatto l'uomo si preparò a combattere. Era pronto a tutto, ma ciò che vide lo lasciò al quando sorpreso.
Una donna si era come materializzata non molto distante da lui...
Li dove prima c'era solo l'oscurità.. -
DarkDoll .
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*Aveva sete. Non si cibava da troppi giorni, non per sua volontà. Avevano perfino attentato alla sua vita perché si era esposta troppo. Così aveva deciso di fare una pausa, di mettersi "a dieta". Buffo per un Vampiro, sopratutto per lei che disprezzava i Vampiri che si rifiutavano di cibarsi di esseri umani. Li aveva sempre trovati più ipocriti degli esseri umani. Anche loro si cibavano di esseri viventi: mucche, capre, maiali, cavalli e altro. Se avessero scopero che la carne di Vampiro era squisita, anche loro sarebbero finiti nei loro menù, ne era certa. Così eccola lì in un parcheggio, poco illuminato e distante da abitazioni e curiosi non previsti. Era perfetto per tendere un agguato.
Aveva visto una donna, camminava lungo la banchina, facendo echeggiare i suoi tacchi sul suolo. All'orecchio aveva un cellulare e parlava agitata, sfrontata e anche superba. Era vestita elegantemente, aveva un bel fisico. Una donna che si prendeva molta cura di se stessa. Doveva avere un sapore ottimo, le salutiste avevano un sapore genuino e fresco. Le si avvicinò, nascosta dalle ombre della notte, i fari non riuscivano ad illuminarla. La afferrò mentre ancora parlava al telefono. Affondò i canini nel suo collo: non aveva tempo di "giocare" la sua pelle si stava raggrinzendo per la fame. La donna dopo un primo tentativo di ribellarsi, si indebolì a causa della grande quantità di sangue che Carmilla stava bevendo.
Quando sentì il sapore del sangue riempirle la bocca si risentì vivere, si sentì così bene che non riuscì a fermarsi, bevve così tanto fino ad ucciderla. Dopo pochi minuti la donna cadde a terra, priva di vita.
Nessuno aveva visto nulla, o sentito nulla, solo il silenzio regnava. Adesso poteva tornare alla sua solita routine. Aveva trovato un buon posto dove potersi cibare senza incorrere di nuovo in qualcuno che volesse vendicare i suoi cari. Si sentì felice e rincuorata: non avrebbe più dovuto astenersi dalla caccia.
Camminava lungo la banchina alla ricerca dell'uscita, quando venne sorpresa da un uomo che tentava di aprire un'auto. Gli occhi dell'uomo avrebbero visto una donna affascinante, alta e vestita in modo fin troppo succinto per le rigide temperature del posto. Un abito dal gusto antico, una scollatura molto ampia che lasciava vedere il ventre e una porzione di seni. Su di essi alcune lunghe ciocche ricce e nere si adagiavano mettendo in evidenza la sua pelle molto chiara.*
- Mi perdoni, non era mia intenzione spaventarla. *affermò per poi sorridere cordialmente. Si chiese perché mai fosse spaventato, e iniziò a chiedersi anche se non fosse stato perché aveva trovato il cadavere della donna.*. -
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"I grandi piani dipendono dai piccoli dettagli".
Dio gioca su una scacchiera immensa e non è fatto raro che due o più pedoni collidano nelle sue mosse. Portando a risultato sconvolgenti. Chi era? cosa aveva fatto? cosa aveva visto? tante domande senza risposta si articolarono come folli arsi vivi nella mente dell'uomo mentre il suo inconscio conteggiava i secondi ed i minuti che scivolavano via dalle mani dell'uomo per prendere quell'aereo. Se lo avesse perso avrebbe dovuto spendere un'altro giorno in un'altro lato del globo in una città dove le sue conoscenze erano meno di zero. Insomma, sarebbe andato allo sbando fino a quando non sarebbe riuscito ad hackerare un volo civile per Kurayami. Il tempo scorreva. Le risposte non giungevano..
Poi come ad un tratto la luce nella mente dell'uomo sovvenne. E le risposte che ebbe non gli furono certo di gradimento. Lo capì in ritardo, quella donna era una vampira. Il portamento, la voce, il vestiario e perfino il fatto che il suo corpo era freddo. Potevano essere merito di un qualche strano potere. Era l'intuito ciò che aveva portato l'uomo ad accorgersene. Tanti piccoli dettagli per la precisione. Ma la vera domanda era, centrava qualcosa col cadavere alle sue spalle poco più in la? Domanda scontata..
Il coltellino svizzero prese a roteare lentamente fra le dita senza farlo notare al vampiro. Egli era disarmato. Lei aveva molte frecce al suo arco se era quel genere di vampiro "antico". Cosa fare? Di fondo lui doveva andare, lei lo aveva appena visto e cosa più importante lui non aveva dato segno d'aver visto il corpo...
Proprio in quell'istante i meccanici occhi di Dimitri puntarono dove c'era il corpo senza vita di quella donna. Mandando all'aria l'effetto fuga.
Come avrebbe reagito la donna alla sua scoperta?SPOILER (clicca per visualizzare)È a tua libera interpretazione. Dato che nessuno dei due ha dei poteri si può avviare un piccolo scontro, oppure puoi usare "I poteri di un vampiro" per tentare di coglierlo di sorpresa.. Magari Dimitri fugge a bordo dell'auto e tu lo insegui. Scegli tu. Hai carta bianca.. -
DarkDoll .
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*Non riuscì a capire cosa stesse pensando l'uomo. Sembrava trafelato, non aveva nemmeno risposto alle sue parole. La osservò analitico, così insistentemente che ebbe quasi la sensazione che stesse frugando nella sua mente.
Bastò un solo movimento dello sguardo dell'uomo e Carmilla capì che aveva visto. Forse non tutto quanto, ma aveva appena visto il corpo senza vita della donna infondo, nascosto parzialmente da un'auto.*
- Cosa state guardando? *chiese sorridendogli. La piega che avevano preso le labbra della donna non erano più cordiali come prima: era un sorriso affilato e lo sguardo tipico da predatore.*
- Capisco... *si limitò a dire stringendo il pugno della mano. In quello stesso momento, le uniche lampadine che illuminavano la zona si frantumarono in uno scroscio rumoroso. La zona piombò nel buio più tetro.
- Dovevate prendere la macchina e andarvene senza guardarvi attorno. * disse con voce profonda e tetra.
Con il favore del buio Carmilla sperava di cogliere impreparato l'uomo per poterlo attaccare e afferrargli la gola con una mano.*SPOILER (clicca per visualizzare)Non so cosa tu abbia in mente, ho optato per un piccolo scontro.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Il punto è semplice, svaghiamoci un po..^^
Poi vediamo quali spunti lascia la role.
Io sono uno che tende a lasciare "evolvere la role" per come essa potrebbe evolversi. In questo caso mi è sembrato logico tale direzione narrativa, se a te viene in mente una idea sentiti libera di spostare l'attenzione su di essa. __ D I M I T R I __
L'errore è insisto nell'essere "Umano". L'errore è insito in tutto ciò che è "Umano". L'errore è insito ovunque, qualunque cosa può fallire miseramente e trasformarsi da un piano che rasenta la perfezione 'semplice' in un totale fallimento solo perché si è dimenticato un semplice infinitamente piccolo dettaglio. In questo caso Dimitri doveva solo voltare le spalle a quella stravagante donna ed andarsene..
Mentre elaborava quello stupido pensiero dalla mano libera comparì un'altro piccolo coltellino svizzero già con la lama da 5 cm libera dall'involucro di metallo. Combattere un vampiro dai poteri ignoti con soli due miseri coltellini non si poteva definire un piano, ma il tempo stava lentamente scivolando dalle dita dell'uomo e Non poteva assolutamente lasciarselo sfuggire via cosi.. "Facilmente".
Era stato scoperto. Anzi. Correzione. Si era fatto scoprire con un errore cosi semplice da risultare ridicolo. Doveva tenere gli occhi su di lei. Ma la sua esperienza militare prevalse sulla sua mente e analizzando la donna portò ovviamente ad analizzare la scena attorno. Fu li l'errore. Il suo essere umano, il suo istinto aveva già visto giusto ma la sua mente logica doveva confutare quella tesi. Tutto ciò nell'arco di pochi singoli secondi.. L'errore era insito nella scelta.
Ignorando le luci che vibrando intensamente andarono in frantumi lasciando cadere le tenebre li attorno Dimitri mise insieme tutta la sua esigua energia e tutta la sua conoscenza in materia militare e sui Vampiri. I suoi occhi cambiarono modalità di ricezione della luce ed egli vide nelle tenebre.. Per quello che riguardava il combattimento oramai prossimo aveva già le idee chiare. Non avrebbe ucciso, ma almeno si sarebbe garantito una via d'uscita da quella situazione. Avrebbe agito in modo preciso e diretto. Spostandosi alla sinistra della donna con uno scatto felino e silente l'uomo abbassandosi compiendo un breve spostamento verso di lei. Con un braccio piegato a "mo di scudo" mentre con il braccio libero avrebbe tentato d'assestare un pugno diretto al ventre della donna. Per tramortirla con un colpo mirato.
Il problema dei vampiri è che hanno molte frecce al loro arco. Cosa avrebbe fatto quella donna e come avrebbe agito? Avrebbe scagliato addosso a Dimitri una forza energetiche a lui invisibile? Oppure si sarebbe semplicemente spostata prima che egli avesse anche solo punto avvicinarsi?. Di fondo Dimitri era un individuo "demilitarizzato". Poteva poco, doveva sfruttare tutta la sua bravura per riuscire ad assestare un colpo su di lei... -
DarkDoll .
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*Carmilla essendo una creatura della notte vedeva perfettamente al buio, notò subito che l'uomo riuscì in qualche modo ad adattarsi. Non strillò, non aveva le solite reazioni "umane" di chi aveva paura. Sembrava decisamente abituato a situazioni del genere e sembrò anche abbastanza capace di contrattaccare la Vampira. Senza alcuna esitazione si mosse contro di lei, come se la vedesse chiaramente al buio e cercò di colpirla allo stomaco. Per sua fortuna non era umana, altrimenti quel colpo lo avrebbe preso in pieno. Si spostò con il bacino girando sui fianchi in modo che il pugno scivolasse sul ventre senza colpirla. E proprio mentre quel pugno venne schivato Carmilla tentò di afferrargli quello stesso braccio.*
- Non siete un uomo comune dico bene? Chi siete? Perché dopo aver visto la vittima non siete scappato? * chiese con tono serio ma calmo. Era curiosa, non le capitava di incontrare spesso degli uomini così coraggiosi. Eppure ormai il mondo sapeva benissimo di quanto potessero essere pericolosi i Vampiri. Quell'uomo invece sembrò incosciente, invece di fuggire la volle affrontare a costo anche di ferirsi gravemente. Non era veloce e nemmeno forte quanto un guerriero che usava l'energia. Ne aveva visti all'opera e su di loro riusciva a percepire la loro immensa forza vitale. Quell'uomo invece era un uomo normale, eppure aveva qualcosa di diverso che non riuscì ad intuire.*. -
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Lo sguardo di Dimitri era parzialmente coperto dal cappello e dalla benda che gli copriva metà del viso. Ma i suoi occhi erano ben visibili. I suoi occhi sopratutto. Che gelidi scrutavano l'oscurità dove il suo avversario si celava mentre egli tentava di colpirlo. Freddezza. Accuratezza. Predisposizione. Ecco cosa mostravano gli occhi di Dimitri. Non c'era spazio per paura, terrore, angoscia.. Disperazione. Era pressoché disarmato ma se si fosse arreso avrebbe perso la partita per un misero insignificante dettaglio. Già dal primo istante in cui egli aveva incontrato quell'essere aveva amplificato al massimo il segnale portante per potersi connettere a tutti i dispositivi nel suo raggio d'azione. Al di la di quel limite gli serviva un secondo emettitore. Mentre combatteva aveva dedicato una minima parte della sua mente ad hackerare ogni auto dotata di ricevitore gps e di centralina ad esso collegata..
Stava per mettere in atto il suo piano, proprio mentre scagliava quel montante verso il nemico. Cosi da poterla accecare o quantomeno disorientare per fornirgli quell'istante per atterrarla e poter finalmente fuggire. Da quel luogo, da quella enorme oscura città. L'orologio da polso in quel momento suonò. Annunciando che il tempo a sua disposizione era scaduto. Doveva essere a metà strada. Invece stava consumando energie.
La sorpresa lo colse completamente alla sprovvista. Ella afferrandolo per il braccio. Mossa bloccata. L'uomo non si perse d'animo e gettandosi al suolo attuò la sua mossa. Accese tutti fari e gli abbaglianti di ogni auto a cui Dimitri aveva accesso. L'obbiettivo era quella di disorientarla il tempo necessario per sferrare due singoli calci, uno al ventre l'altro alla gamba sinistra.
Se tutto fosse andato per il verso giusto Dimitri sarebbe potuto scappare. Scappare per affrontare le conseguenze dei suoi errori. Il tempo non era più dalla sua parte, stava esaurendo le energie e doveva trovare un rifugio per ricaricare il suo metallico corpo... -
DarkDoll .
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Perdona per il lungo, ingiustificato, ritardo.
Spero tu voglia proseguire la role^^
__ D I M I T R I __
Nella lunga vita di un uomo, sul suo cammino, vi saranno molte scelte che sarà possibile intraprendere o meno. Cambiando il corso della propria esistenza e di quella di chi sta immediatamente vicino. In molti casi si tratterà di decisioni di lieve peso. In altri casi dipenderà la nostra stessa vita. Salvata solo dall'aver scelto la giusta opzione o tolta miseramente via da quella sbagliata o ingiusta. Se nella lunga vita di un essere umano molte delle decisioni più difficili ed opinabili si rivelino in realtà scelte di basso o medio peso per la propria vita ed esistenza esistono tuttavia una serie di scelte cui peso dipenderà esistenza. Scelte per il quale il solo peso d'averle intraprese schiaccerebbe senza nessuna via di fuga chiunque. Dimitri, per via della sua lunga vita, dovette intraprendere molte volte questo tipo di scelte. E di certo non per "sua" scelta. Si sa. A differenza di Dio, il destino, gioca con dadi misteriosi e spesso truccati. E molto più spesso giocherà contro di noi, senza spiegarci le regole del suo gioco..
Una di quelle scelte stava per abbattersi su Dimitri senza che egli potesse fare nulla per evitarla.
Era riuscito a sfuggirle. Alla fine quella donna vampiro non era niente d'eccelso a dispetto delle sole persone che aveva incontrato in quel due giorni di pura violenza senza freni attuata da Dimitri stesso per via delle sue molte missioni a Londra. Eppure il suo incontro aveva mandato all'aria tutto. Tutto. Corse via da li. La luce l'avrebbe disorientata solo per pochi secondi visto l'effimero trucco. Correndo via, sebbene era ancora a vista da lei, Dimitri già elaborava mentalmente come scappare da quella città... Senza pensare alle conseguenze del suo sforzo fisico.
Aveva corso solo per una ventina di metri quando all'improvviso una massiccia sensazione di stordimento lo pervase senza preavviso.. Il suo corpo. Il suo cervello. Doveva ricaricarsi...
Pessimo momento perché una delle sue scelte più pesanti si ripresentasse in quella situazione. Purtroppo il posticipare l'inevitabile lo portò ad avere un collasso li. Nel bel mezzo di una via completamente abbandonata e al buio. Peggio ancora con un vampiro che ci insegue.
Dimitri potè fare ben poca cosa. Il destino aveva già scelto per lui. La figura dell'uomo apparve barcollare ed fin' con lo sbattere contro una macchina la quale prese a suonare per via dell'antifurto. Egli arrancando come un moribondo mentre magari alle sue spalle era già presente di nuovo la sua inseguitrice. Sapeva le conseguenze della sua scelta diversi anni or sono, ma la intraprese comunque. Era l'unica parte di "se" rimasta integra.
Le forze gli vennero meno e Dimitri cacciando un urlo di dolore mista a rabbia collassò sulla portiera di una macchina. Finendo al suolo.
Maledizione..
La sua voce si spense quasi subito ed egli finì seduto a terra, sul freddo asfalto. Ancora lucido e cosciente.
Era la seconda volta che gli succedeva nella sua vita.. Ma come ogni cosa di cui si ha più paura arriva ad un certo punto bisogna combattere i propri più temuti demoni nella situazione più complicata.
Una sfida che solo pochi hanno la sfortuna di incappare e altrettanto pochi hanno la forza di superare.
Sfortunatamente per Dimitri quel momento era giunto. Per la seconda volta..
