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Doveva stare calma non doveva lasciarsi trasportare . Sentiva il suo respiro farsi affannoso , il sangue avvamparle le guance , percepiva la paura di quella ragazza e sentiva che stava fcendo breccia nella sua armatura di strafottenza . L' avrebbe persa del tutto se le avesse picchiato la faccia contro il tavolo sino ad aprirle la testa come un melone ? Erano sensazioni pericolose quelle che stava provando , quasi aliene , come se fossero state inculcate nella sua mente. Perché trattenerle ? Doveva solo lasciarsi andare...
Abbiamo finito . Per ora . Annunciò seccamente alzandosi all' improvviso dalla sedia , rivolta sia alla prigioniera che al pubblico dietro il vetro . Riprese il biglietto facendolo sparire in una delle tasche , non avrebbe cavato fuori altro da quella donna , non al momento perlomeno ma quello che le aveva detto le bastava.
C' erano altre pedine in quel gioco crudele o forse questa ragazza col nome del vento era una delle protagoniste , l' avrebbe scoperto a tempo debito di sicuro Dario o qualcun' altro le avrebbero saputo dire di più su questa misteriosa guerriera dagli occhi spenti , non sembrava qualcuno capace di passare inosservato troppo a lungo . A quel punto sarebbe stata pronta . Fece un cenno verso il vetro indicando chiaramente che voleva uscire dalla stanza .. -
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La ragazza rimase interdetta, quasi congelata, non disse nulla e si limitò ad abbassare lo sguardo, vuota. Quando uscì dalla stanza, Victoria si ritrovò davanti i due colleghi che l'avevano accompagnata nell'ultima missione e Dario che sembrava parecchio compiaciuto dell'interrogatorio.
Adesso si che i conti tornano: il legame tra la mafia e le lanterne, perché alcune cose non erano spiegabili. Non siamo le uniche vittime, le Lanterne hanno preso di mira tutti, o meglio danno fastidio a chiunque provi a mettersi sulla loro strada. Sei stata grande.
Gli altri due annuirono ma DeGiudici non perse occasione per accaparrare qualche merito.
Lo sapevo che quel posto la diceva lunga. Forse non è così importante come vuole far crederci la bionda ma vale la pena indagarci su.
Dario parve scurirsi in volto e colpì la spalla del basso agente con un pugno decisamente amichevole.
Seguire piste morte è la tua specialità? Non farle perdere tempo idiota...
Immagino che l'Agente Ortega possa scegliere da sola come impiegare il suo tempo...
I tre si zittirono e si voltarono verso la figura che aveva appena parlato, fissandola con un certo timore e riverenza: Zaborg, il monarca del fulmine, impugnava un casco della Squadra NERA sotto il braccio e si stava avvicinando al gruppetto per mettersi davanti a Vi. Si piazzò di fronte a lei con sguardo severo e composto, in attesa di qualcosa... magari un saluto solenne.
O dovrei dire... agente speciale Ortega?
Subito dopo, ammiccando un sorriso, avrebbe allungato il casco verso la ragazza. Era un chiaro segno della fiducia che il monarca nutriva in lei dopo le azioni che aveva compiuto. I tre subito dietro il monarca non ebbero niente da ridire, anzi sembravano un gruppetto di cheerleader arrapate che facevano il tifo per Victoria.
Dovrò parlarne con il Monarca d'Acciaio, ma dubito che avrà da ridire dal momento che farai rapporto anche e soprattutto a lui.
A-aspetti un momento maestà, fino ad ora i membri della Squadra NERA hanno fatto rapporto esclusivamente a lei e a nessun altro monarca.
Per Ortega non sarà così... lei farà rapporto ad entrambi, è importante che Eloy sappia che c'è fiducia in lui e nei suoi uomini, pertanto avranno accesso alle stesse informazioni che abbiamo noi. Agente Ortega, tu potresti essere non solo la svolta a questa operazione contro le Lanterne, ma la svolta anche nel nostro sistema di gestione del crimine. Nutro grande fiducia in te...
Il tutto sarebbe stato suggellato da un invito a stringere la mano al monarca del Fulmine, il tutto strettamente osservato da Dario sorpreso quanto soddisfatto. Victoria Ortega poteva davvero fermare le Lanterne?. -
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Dopo quell' ennesimo sforzo si avviò fuori dalla stanza stordita , sentiva la mente fluttuare come se la testa le si stesse separando dal corpo . L' adrenalina scemava ora che poteva tirare il fiato dopo quella lunga , lunghissima giornata e presto il suo fisico le avrebbe fatto pagare un bello scotto di lividi e dolori , mentre quella strana nausea nel suo ventro sembrava crescere . Forse era felicità ma non si sentiva del tutto soddisfatta , era riuscita a fare qualche piccolo passo avanti ma aveva l' impressione di aver salito solo qualche gradino di una torre la cui cima si perdeva tra le nubi più alte .
Credevo fosse la fine ...ma questo non è che l' inizio.
Colma di pensieri cupi si era quasi scordata del piccolo gruppo che aveva assistito al suo interrogatorio , forse non aveva molta voglia di festeggiare ma il loro entusiasmo era dannatamente contagioso : Dario era tremendamente entusiasta di lei , DeGiudici non perse occasione per le sue sparate senza senso , Bortoli annuiva con la solita calma cortesia , se avesse avuto abbastanza braccia li avrebbe stretti tutti assieme al suo petto , probabilmente abbastanza forte da strozzarli. Avevano ragione quello non era tempo per i pensieri tristi , ma per fare fiesta !
Graçias ragazzi non ce l' avrei mai fatta senza di voi...
Probabilmente avrebbe terminato con qualche sfottò amichevole ma una voce perentoria alle loro spalle interruppe i loro discorsi mentre quell' uomo dall' aspetto inconfondibile si faceva avanti : Zaborg uno degli uomini più potenti dell' Impero , solenne ma decisamente compiaciuto . Di fronte ai suoi complimenti le gote di Victoria iniziarono subito ad avvampare mentre il suo stomaco ribolliva dall' emozione .
Oh senor Zaborg....io soy....muy obrigada....io
Come suo solito di fronte a personalità importanti si sentiva timida e stordita come se avesse appena subito un pestaggio , sapeva perché era lì , sapeva cosa significava il casco che le stavo offrendo , era già convinta che le avrebbe ordinato di lasciare la Falange per andare a servire sotto il suo diretto comando ma oltre ogni più rosea previsione le annunciò che non solo avrebbe risposto a lui , ma avrebbe continuato ad essere una delle forze di Eloy .
Io ...non chiedevo di meglio . Riuscì a balbettare in risposta , la stessa identica frase che aveva rivolto al suo Monarca d' Acciaio il giorno in cui l' aveva invitata nella sua unità . Si era questo che voleva , era questo quello per cui era nata .
Quando il Monarca le tese la mano per stringerla come un suo pari l' euforia stava già raggiungendo livelli allarmanti . Ma quando fece per afferrarla la nausea e la timidezza , oltre a tutte le fatiche di quella giornata si decisero a fargliela pagare per cui invece di fare bella figura avrebbe cercato di sopprimere invano un forte conato per poi vomitare un ingente quantità di melma verde e viscida dal suo stomaco ribollente. Direttamente sulle scarpe del monarca..... -
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Sembrava un momento solenne degno delle migliori conclusioni, ma Victoria si lasciò trasportare un pò troppo dall'emozione e quello che sembrava un pezzo del blob verde con la quale aveva violentato la lanterna poco prima saltò fuori dal suo stomaco finendo dritto sulle scarpe eleganti del monarca. I poliziotti dietro Zaborg si congelarono, diventando tre terrorizzate statue di sale. Lui invece rimase fermo per diversi istanti, sospirando con una certa amarezza senza però sembrare troppo negativo.
Bhe, non è la cosa peggiore che mi abbiano vomitato addosso in effetti. E io sono stato amico d'infanzia dell'Imperatore, e lui non mangiava margherite ve lo assicuro...
Congedò quella situazione senza scomporsi troppo, era già raro vederlo ironizzare in quel modo: diede un paio di pacche sulla spalla di Victoria, poi si voltò verso Bortoli e DeGiudici, indicandoli senza troppe moine.
Voi due, forse è il caso che vi parli del bando per iscrivere guardie del corpo per i politici di internazionali. Mi pare di aver capito che ve la cavate con le auto...
A quanto pare c'erano buone notizie per tutti. I due furono così entusiasti che seguirono Zaborg come delle cheerleader in calore, salutando di fretta Vi mentre lei e Dario restavano da soli. L'agente era ancora piuttosto sorpreso e ridacchiava a bocca aperta cercando di evitare quella melma verde lì per terra.
Wow... è la prima volta che vedo qualcuno lanciare qualcosa a Zaborg senza che quel qualcuno sparisca in una nube di fumo... sei una tipa piena di sorprese.
Una volta vicino a lei, Dario cercò di ricomporsi senza però perdere la sua leggendaria faccia da schiaffi sorridente. Strinse meglio il casco sotto il braccio per poi sollevare la mano destra verso il fianco di Vi, forse prendendosi troppe libertà ma a quel punto lasciarsi scappare l'occasione sarebbe stato stupido.
Allora... vuoi andare in quel posto del cavolo oppure mi concedi di farti compagnia per festeggiare? i tuoi fantasmi non scappano, ma io non avrò molte altre occasioni per stare con te... da solo per di più...
Dal suo sguardo e dalle sue parole le intenzioni di Dario erano molto chiare. La cena, l'invito, la sua presenza, a quanto pare non aveva più intenzione di temporeggiare e dopo il bacio di prima era pronto ad andare al sodo.. -
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La sua faccia doveva aver virato allo stesso verde della melma , era terrorizzata , paralizzata e dannatamente imbarazzata : possibile che fosse tanto forte in combattimento e tanto cretina nelle situazioni importanti ? Qualche anto doveva essere dalla sua parte perché invece che condannarla a morte seduta stante il monarca sembrò prendere la sua nausea con filosofia ed una punta di divertimento .
Io mi dispiace io...il miedo...oh non la deluderò !
Nel suo balbettare sconnesso riuscì a dire finalmente qualcosa di coerente , non granchè ma un inizio per non apparire da subito come una perfetta idiota . A testa chinà ascoltò le battute di Zaborg a quanto pareva c' era gloia per tutti dopo quella missione , ma Dario non sembrava accontentarsi di una semplice riconoscenza e cominciò a ravanarla come suo solito con i suoi strambi tentativi di seduzione : forse aveva frainteso il suo bacio per qualcoa di più , ma non riusciva a volere male all' uomo che così tanto la stava aiutando . Incerta se rispondere alla sua stretta con un pugno o un cenno d' intesa , cercò di articolare una risposta decente che non l' avrebbe offeso troppo ma la sua attenzione si concentrò sul grumo di melma verde ai suoi piedi : diamine quella cosa si muoveva.
A Nigno piace fare fiesta !
Diamine quella cosa parlava pure. E cercava di imitare il suo accento messicano. Lentamente la melma avrebbe assunto una forma antropomorfa , sembrava un umanoide interamente composto di gelatina verde trasparente dalle braccia e le gambe tozze , il petto massiccio e la testa che aveva una strana escrescenza sulla nuca , coome un codino . La melma aveva occhi e bocca oltre che il corpo ed entrambi avevano un espressione magari non troppo intelligente ma sicuramente vivace : era quella la cosa che aveva conquistato ? Sembrava decisament più piccola rispetto a prima , era alto al massimo una decina di cm ma stremamente agile , un po' strisciando un po' arrampicandosi risalì lungo la sua gamba sino ad arrivare in cima alla sua spalla .
Nigno sempre pronto. Devo inzuppare tuo amico si ? Inzuppiamo insieme ?
Victoria represse un brivido , troppo confusa per riuscire a ragionare come si deve. Quella cosa era ancora in gran parte dentro il suo corpo , la sentiva rigirarsi nelle sue viscere anche e una piccola parte ne era saltata fuori. Ed avanzava pretese che diavolo .
Quando riuscì finalmente a riprendersi dalla sorpresa puntò il pollice sopra la sua spalla indicando la creaturina verde con uno sguardo truce rivolto verso Dario .
Io non riuscirò a mangiare più niente finchè non mi spieghi cos' è questo affare infoiato .... -
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Dario riuscì a restare pietrificato di fronte alla comparsa della melma verde, un alleato tutto pepe che non si fece scrupoli ad esternare il suo desiderio di riempire lo sfintere anale di Dario per il gaudio di entrambi. Dario lo indicò con una certa perplessità, cercando di fare l'uomo lì in mezzo visto che Vi non era nelle condizioni di farlo nemmeno volendo.
Quello... bhe quello mi sembra un buon motivo per iniziare a bere alcolici...
E considerando che era uscito dallo stomaco di Victoria, sperava che fosse un suggerimento velato sufficientemente esaustivo. A quanto pare nemmeno Dario era abituato ad una cosa del genere e fortunatamente Zaborg era andato via prima che la cosa che gli aveva imbrattato le scarpe iniziasse a parlare. Di sicuro non avrebbe gradito... oppure no? Oramai predire il futuro diventava sempre più ostico...CITAZIONEMISSIONE COMPLETATA
Confermo l'acquisizione del secondo EXTRA in seguito all'entrata di Vi nella squadra NERA..
