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Un altro piacevole giorno al servizio della giustizia di Roma. I capezzoli fanno ancora male? Victoria avrebbe dovuto fare i conti con una realtà forse data per scontata e strana da persone diverse, "calme", non come lei: da quando aveva lasciato l'ultima volta la scuola, la sua vita poliziesca non le aveva dato niente. NIENTE. Né la sfida, né la soddisfazione di poter dire "ho reso questa bettola un posto migliore". Quello non succederà mai è inutile provarci, non lo vuole la polizia, non lo vuole la mafia e non lo vuole l'imperatore, quindi che lotti a fare il crimine se questo non ti da quantomeno un'emozione o qualcosa del genere? Burocrazia, pattugliamenti e forse qualche rissa che senza indossare dei pugni d'acciaio qualche soddisfazione la dà, ma nulla come il brivido, la paura e la rabbia provate quel giorno. Fanno ancora male i capezzoli?
Victoria avrebbe notato che quella mattina, di fronte ai cancelli della Falange, c'erano diversi blindati per il trasporto dei valori, forse uno spostamento di emergenza di materiali pericolosi o sensibili, chi può dirlo? Andando verso la sua postazione però, la poliziotta avrebbe notato qualcosa di molto, molto più interessante che evidentemente era sfuggita alla maggior parte dei suoi colleghi. C'era un tipo nuovo, una divisa che lei non aveva mai visto, o meglio non in dosso a lui: era la tipica dei poliziotti nella Falange, ma il nome sul distintivo recitava "Pip Bernidotti". E Victoria sapeva bene che quel tipo coi capelli lunghi non poteva essere Pip dato che lo aveva conosciuto bene e la corporatura era totalmente diversa, contando anche la treccia che portava il suo conoscente. Il tipo che se ne stava seduto fuori dalla porta di un ufficio privato invece aveva i capelli lunghi sciolti di una tonalità più rossiccia, il fisico asciutto e una faccia abbastanza familiare. Certo cercava di nascondere sia il volto che la trasmittente nell'orecchio con il cappello della divisa, ma con scarsi risultati: Victoria poteva riconoscere qualcuno che le doveva qualcosa ad un miglio di distanza. Quel tipo era Dario, con indosso una divisa che non era la sua, intento ad ascoltare qualcosa nella trasmittente.... qualcosa che probabilmente stava succedendo proprio da quelle parti. C'era molta gente in giro, abbastanza confusione, ma nessuno lo aveva notato né immaginava cosa stesse facendo. Di fianco a lui diversi posti. Come approcciarsi ad un tipo del genere che palesemente non aveva notato l'arrivo di Vi? Ma soprattutto: perché Dario aveva rubato una divisa per infiltrarsi? La sfortuna doveva essere dalla sua sa aveva preso l'unica divisa che Vi poteva riconoscere facilmente.... -
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La sua faccia appariva uno schifo , sia che la guardasse riflessa negli specchi dei cessi della polizia , sia in qualsiasi altro posto meno tetro. Forse era ora che si predesse un gelato , zuccheri per tirarsi su di morale e togliergli il retrogusto metallico di sangue dalla bocca , forse un po' di vita normale le ci voleva per sciaquarsi via quella sensazione di...nulla. Indifferenza , arrendevolezza come poteva definirla ? Girava nei posti peggiori della città , faceva il bello e cattivo tempo con quella genia , qualcuno provava a corromperla con regali , qualcuno , pochi oramai , provavano ad ammazzarla ed era lei che gli regalava un mese o due di ospedale. Quella mattina si trovava in centrale di rientro dalle pattuglie notturne , preferiva uscire nell' oscurità per dover parlare con meno gente possibile e tornare a casa abbastanza stanca da crollare subito senza esser perseguitata dagli incubi. Per questo attualmente la sua immagine riflessa non le appariva più tanto affascinante , aveva le occhiaie e 3 cerotti di sutura sul sopracciglio sinistro dove un tempo portava un piercing , ultimo "regalo" di quella notte di pattuglia. Le era spiaciuto perderlo , ma ne aveva comunque altri due , a forma di teschio su entrambi i suoi seni , ogni tanto le pizzicavano come a ricordare la loro presenza , ma lei non poteva mai e poi mai dimenticare. Gli orrori di quel giorno ma anche quella sensazione di gratitudine nel ritrovarsi viva alla fine di tutto , per non lasciarsi andare , per potersi vendicare.
Quando uscì finalmente dal cesso la centrale brulicava stranamente di attività a quell' ora , attraverso le finestre vide mezzi pesanti ed agenti in movimento , che fosse una situazione di emergenza ? Non sapeva se doveva ficcare il naso o no , per cui si avviò verso l' uscita cercando di aggirare l' ufficio di Pip come suo solito per evitare di sorbirsi le sue galanterie , anche se non si aspettava di trovarlo popolato a quell' ora. Invece lo era il che era strano dato che il suo "mentore" raramente era dove doveva essere ed ancor più raramente indossava la divisa completa un po' come lei. In quanto poliziotta , anche se da poco , era abituata a notare certi particolari e scoccando un occhiata più attenta notò che quelli non erano i capelli color paglia bagnata di Pip ma di una tonalità comunque slavata...e familiare. Invece di andare all' uscita si sarebbe diretta verso la sua postazione , recuperando il suo equipaggiamento ed indossandolo in uno dei molti androni oscuri di quel vecchio castello, persino la divisa completa della falange , con il berretto calcato sulla testa a nasconderle parzialmente i capelli dal colore vivace. L' ufficio alle sue spalle aveva più di un ingresso per cui non sarebbe stato difficile aggirarlo e prenderlo alle spalle , come la prima volta che si erano incontrati. Quella volta gli aveva sferrato un pugno aveva visto le sue mani guantate di metallo , assaggiato la potenza dei suoi pugni , probabilmente non avrebbe riconosciuto la sua mano nel momento in cui , da dietro gliela avrebbe poggiata prima sulla spalla per poi discendere lentamente sul petto , quasi carezzandolo e poi sempre più giù sin quasi alla patta dei pantaloni. A quel punto Vi sarebbe stata chinata su di lui abbastanza da potergli sussurrare direttamente nell' orecchio libero.
Che cazzo ci fai quì Dario ? A quella domanda , quasi gentile , sarebbe seguita una stretta della mano sulla sua patta molto più scortese , ma che di sicuro sarebbe risultata abbastaqnza familiare al ragazzo per forza e violenza.
Un modo come un altro per dire "Hola io soy Vi , esta bien ? "
►Fisico
Al Top
►Psiche
Curiosa
►Energia
80/80
►Clockwork Charge
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►Bonus
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►Potere Speciale
Non Attivo
Il motore che alimenta le braccia di Vi è chiamato Clockwork Engine, si tratta di un dispositivo simile ad un orologio posizionato dietro la schiena della ragazza, incastrato tra le scapole, che viene sostenuto dalla schiena e dalle spalle, per poi collegarsi al resto del complesso tramite gli ulteriori orologi presenti sui due guantoni. Il complesso è costituito dalla Clockwork Engine posizionata all'interno di una sorta di zaino unito alle spalline che compongono la corazza di Vi. Le spalline a loro volta sono collegate ai guanti meccanici della ragazza, composti da un sistema cerebrale che fa muovere le mani proprio come se fossero le proprie, mentre quelle reali sono connesse a livello nervoso direttamente all'interno delle armi. I pugni sono costituiti nella parte più interna da un congegno ad ingranaggi simile ad un orologio, nella più esterna invece ci sono dei pistoni che regolano e aumentano la potenza d'impatto, il tutto racchiuso da un involucro di resistente acciaio. La Clockwork Engine è stata ideata con la concezione di un'energia autosufficiente infinita, che tuttavia non può essere manipolata se non per mezzo della propria volontà, quindi inutile per scopi pacifici. Oltre alla grandiosa superiorità fisica che i suoi guanti le garantiscono, Vi possiede quindi un vero e proprio nucleo di potere che, dopo aver iniziato il combattimento, inizia a muovere le lancette dell'orologio che muovendosi sempre più avanti verso l'infinito le garantiscono bonus permanenti per tutta la durata della battaglia, che continuano a cumularsi finché lei combatte. Oltre a darle una potenza spaventosa, questo sistema garantisce a Vi una soglia di stanchezza altissima, che tuttavia si ripercuote sul suo fisico quando l'intero complesso si spegne. Più combatte a lungo, più diventa forte, ma più catastrofici sono i danni quando smette di combattere. La Clockwork Engine inizia a muovere le sue lancette dal momento in cui Vi entra in battaglia, lei può tenere sott'occhio il tempo grazie alle lancette che ha su entrambi i polsi, direttamente collegati su quelli sulla schiena.
Livello 2
- Al primo turno di combattimento Vi ottiene immediatamente una carica per il Clockwork.
- Ogni 3 turni Vi ottiene una nuova carica fino a 5 cariche ottenute in questo modo. Dopodiché bisogna attendere 4 turni per ottenere passivamente una nuova carica.
- Quando Vi utilizza una tecnica ottiene automaticamente una carica per il Clockwork. Se la tecnica colpisce uno o più nemici, guadagna una carica per ogni nemico colpito (contano anche le copie, le evocazioni e le creature fittizie). Se la tecnica consuma 15 o più punti accumula 2 cariche.
- Ogni ferita subita che superi la medio-grave entità, o un forte impatto all'altezza dei guanti di Vi, fa accumulare una carica.
- Ogni carica del Clockwork aumenta del 5% la forza fisica di Vi, quando Vi raggiunge un bonus di almeno il 50%, i punti iniziano a potenziare anche la forza delle tecniche dello stesso ammontare, ma ripartendo da zero (ad esempio: quando Vi ha un bonus del 55% sulla forza, avrà un bonus del 5% sulla forza delle tecniche).
- Quando Vi termina la battaglia, se ha accumulato più di 20 cariche, il suo cuore non reggerà e lo stress sarà tale che verrà colta da un potente infarto. Il mancato tempestivo intervento medico potrebbe portare alla morte della ragazza. Un punteggio inferiore corrisponde ad un malessere leggermente più sopportabile.
►Tecniche Usate
►EquipGemma Beta x 2 , Red Cyclop (3/4) , Lanciamissili .. -
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Talmente concentrato nel suo lavoro che Dario non si rese conto minimamente della presenza di Vi alle sue spalle e potete immaginare la sorpresa immane quando se la ritrovò avvinghiata intorno alle palle nel peggiore dei modi. Quasi una rima. Le parole lo fecero gelare, ma mai quanto la stretta ai testicoli che lo portarono quasi a gridare come un bambino. Fatto sta che per nulla al mondo doveva attirare l'attenzione quindi per il suo bene e forse anche per quello di Vi (che rischiava di passare per una ragazza lasciva) sarebbe rimasto in silenzio.
H-hola... mi hai beccato eh? Senti... non è che possiamo parlarne senza i gingilli di famiglia di qualcuno tra le mani? Ho brutte esperienze di questo genere.
Voleva quasi farle capire di essere indolenzito per qualche strano motivo, forse troppe pugnette visto il suo scarso successo con le donne. Vi non lo avrebbe lasciato facilmente, questo lui lo sapeva molto bene, per questo le avrebbe dato un contentino giusto per farle capire che era ben predisposto alla collaborazione.
Stai tranquilla non sto facendo niente di male... te l'ho spiegato che io agisco senza dire niente a nessuno no? Sto lavorando anche per te, riguarda la storia della scuola! Ti prego, se mi lasci le palle giuro che ti spiego tutto ma non attirare l'attenzione per carità!
Sembrava una faccenda grossa e Vi aveva trovato qualcuno ben disposto a coinvolgerla. Valeva la pena restituirgli la sua virilità?
Hai una faccia terribile... hai litigato con l'estetista?. -
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Dario aveva imparato che tergiversare con i messicani era deleterio per la salute quanto tenere peperoncino sulla punta della lingua , anche se le parti del corpo che rischiava di perdere erano assai più utili , per cui si dimostrò piuttosto arrendevole e lesto a parlare. Forse sin troppo diablo ! Si era chiesta almeno un centinaio di volte se non fosse stato il caso di lasciarsi quell' intera storia alle spalle , archiviarla come incubo e considerarla finita lì. Avrebbe voluto gridarlo in faccia a Dario , dirgli di chiudere la bocca e smetterla di fomentare i suoi incubi , lasciarla dimenticare. Ma non poteva , era stanca di girare intorno ai soliti pesci piccoli senza riuscire neanche a sfiorare i veri squali che solcavano quelle acque nascoste e pericolose.
Daccordo maldito concesse Vi e rilassò la mano lasciando la presa ed andò subito a poggiare le chiappe direttamente sulla scrivania sedendosi praticamente di fianco a lui , comportarsi in maniera disinvolta per lei era uno dei migliori metodi per non attirare troppa attenzione. Incrociò le braccia davanti al petto , un gesto sia di pace che di chiusura , anche se aveva deciso di fidarsi di lui sapeva che c' erano molte , troppe cose che ancora non aveva rivelato.
Sentiamo la tua storia. Si tu mientes trucco la tua faccia in modo ancora più sensuale del mio.►Fisico
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- Quando Vi termina la battaglia, se ha accumulato più di 20 cariche, il suo cuore non reggerà e lo stress sarà tale che verrà colta da un potente infarto. Il mancato tempestivo intervento medico potrebbe portare alla morte della ragazza. Un punteggio inferiore corrisponde ad un malessere leggermente più sopportabile.
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Quando Vi mollò la presa si sentì immensamente sollevato, al punto che le spalle crollarono di colpo e il petto si sgonfiò rumorosamente, lasciandolo sospirare e volgere la faccia verso l'alto. per evitare di attirare l'attenzione si portò nuovamente il cappello da poliziotto sulla fronte per celare lo sguardo, poi chinò ancora la testa stando lontano anche dagli occhi severi di Vi.
Te l'avevo detto che sto lavorando alla storia della scuola no? Cercando informazioni ho scoperto che non siamo gli unici ad avere delle risposte. Questi... incubi non sono una prerogativa dei ragazzini: compaiono sempre più frequentemente, a tutti e quando dico tutti intendo perfino i mafiosi. Sembra una barzelletta ma è così: la mafia sta cercando di infiltrarsi da queste parti per ottenere informazioni sulla scuola e lavorare meglio dato che, a quanto pare, il tuo amicone con i capelli alla bob marley sta pestando i piedi anche ai pesci grossi senza curarsi di nulla. Voglio indagare sulla faccenda e si dia il caso che nell'altro ufficio, quello che stavo spiando fino a che non sei arrivata tu, ci sia un infiltrato della mafia che si sta mettendo d'accordo con un poliziotto corrotto per una transizione di materiali importanti. Pare che sia roba che viene dall'Egitto e non è nemmeno il primo di questi carichi a passare nelle mani della mafia.
Si guardò attorno ,cercando di mantenere un profilo basso, stavolta però mostrò il suo sguardo risoluto e sincero a Vi, per farle capire che poteva rivelarsi una cosa grossa per le loro indagini.
Il mio sesto senso mi dice che se i fantasmi della scuola vogliono dare fastidio alla mafia lo faranno con questo grosso trasferimento: voglio pedinarli e scoprire quante più cose così che avrò informazioni sulla mafia, sui corrotti della polizia e anche sulla scuola. Tre piccioni con una fava.
Vuotato il sacco, attese una risposta da Vi, sapeva bene quanto una tipa proveniente dai bassi fondi potesse comprendere appieno il marciume di una società corrotta fino all'osso. Certo forse il suo capo era il più santo dei galantuomini ma non per questo i suoi fidati uomini dovevano essere della stessa parrocchia.. -
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Rimase ad ascoltare l' intera confessione di Dario in silenzio , accompagnandolo solo con un picchiettio ritmico della punta delle dite sui suoi avambracci serrati , il ritmo non mutò nè si mostrò sorpresa quando le parlo dei poliziotti corrotti , anche se nel profondo era un po' delusa , ma quando nominò il suo amico Bob Marley le unghie si strinsero sulla sua carne sin quasi a perforarle la pelle. Gliela stava servendo su un piatto d' argento l' occasione che aspettava , forse era una trappola e Dario era più intelligente di quello che sembrava , in ogni caso ci si sarebbe tuffata come nelle acque dei Caraibi.
Sarò io a pedinarli ! Si accorse di aver pronunciato la frase come se fosse un ordine , non una richiesta , solo dopo averla detta per cui cercò subito di addolcire il tono con un sorriso più blanco della Santa Vergine del Pilar, senza smuoversi di un cm dalla sua posizione.
Dai tu fai schifo come infiltrato e poi non ti ci vedo a girare dietro alla mafia con quella tuta. E' imbarazzante.►Fisico
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La reazione di Dario fu quasi offesa: si voltò verso di lei con la bocca semi spalancata, con le spalle alte e le mani pronte a sollevarsi come per dire "ma che cazz...?".
Hey, una volta ero anche io un poliziotto!
Dopodiché si guardò attorno, rendendosi conto di aver alzato un pò troppo la voce. Fortunatamente però erano riusciti a mantenere un basso profilo, quindi sbuffò silenziosamente abbassando di nuovo lo sguardo e staccando la trasmittente dall'orecchio, infilandosela rapidamente in tasca. Avevano finito di chiacchierare da un pezzo oramai, non aveva più senso tenerla.
D'accordo, abbiamo detto di lavorare assieme quindi mi fido di te. Ecco, prendi.
Infilata la trasmittente in tasca, portò rapidamente la mano destra nella tasca interna della giacca, dopodiché portò tra le mani di Victoria una sorta di badge senza foto né identità, solo un codice di sicurezza. Sembrava uno di quei badge momentanei che ti danno prima di entrare nei grossi edifici e devi restituire a fine della visita.
Per motivi di sicurezza gli agenti che devono scortare il carico hanno bisogno di questi permessi, senza non ti fanno neanche avvicinare, ma non preoccuparti: non è associato a nessuna identità, è solo per riconoscimento. Da quello che ho sentito, il carico partirà tra una mezz'ora proprio qui davanti all'edificio, forse hai già visto il convoglio per il trasporto dei valori. Non sono riuscito a scoprire di più quindi il grosso dovrai farlo tu se li segui. Cerca di non essere sospetta: quelli sanno perfettamente che non tutti sono poliziotti corrotti e se fai troppe domande cercheranno di farti sparire. Io ti coprirò come posso, tu prendi quello che ti serve e vai al convoglio con il badge che ti ho dato.
Dario le aveva affidato la missione senza pensarci due volte, era evidente che si fidava di Vi molto più di quanto lei non si fidasse di lui. L'operazione sembrava semplice: una volta partita con il convoglio avrebbe avuto due possibilità dettate dal caso: andare fino in fondo per scoprire cosa stanno combinando i mafiosi, oppure essere fermati a metà strada dal loro fantasma preferito pieno di voglia di giocare. Dario scambiò un ultimo sguardo verso di lei, non sembrava preoccupato ma voleva comunque invitarla a fare attenzione. In entrambi i casi, Victoria se la sarebbe vista davvero brutta al minimo errore.. -
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Punto nell' orgoglio Daario cedette facilmente alla sua folle richiesta , ormai si trovava in barca era quello che voleva no ? Oppure era giunta al punto di gettarsi contro la prima occasione solo per disperazione ?Deglutì silenziosamente , mentre il ragazzo la istruiva rapidamente sulla missione , era dannatamente troppo giovane per morire , il suo non era un tentativo di suicidio o qualche altra stronzata del genere , quella era la Mafia non c' era da scherzare , perfino Daario non nascondeva una punta di preoccupazione per lei. Non disse nulla , si limitò a guardarlo negli occhi ed a prendere il badge , stringendolo stretto nel pugno come se avesse timore di perderlo subito. Non disse nulla a Daario delle sue paure , dei suoi dubbi e dei suoi sospetti , quello su cui Vi aveva rimuginato tanto nell' ultimo periodo e che Daario gli aveva implicitamente confermato parlando di un incredibile aumento di "Casi dell ' Incubo". Il suo amichetto Bob Marley non era solo. C'erano altri come Lui , forse peggio di Lui e quel pensiero la terrorizzava , ma al contempo la rendeva decisa a vederci il più a fondo nella faccenda , mafia , demoni o qualsiasi cosa avesse dovuto affrontare.
Es mejor saber a dónde ir y no sabes como , ya sabes cómo ir y no sé dónde.
Disse a Daario prima di congedarsi da lui. Si alzò senza preavviso , ma in maniera tranquilla facendo ciao ciao al ragazzo con la mano , senza neanche voltarsi , come se avessero appena finito una conversazione e si dovessero riincontrare di lì a poco. Invece Vi andò a recuperare il resto del suo equipaggiamento e si diresse di buon passo verso il convoglio in partenza.►Fisico
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Neanche Dario replicò in alcun modo, forse il loro silenzio poteva apparire preoccupante, ma in qualche modo tra di loro c'era fiducia. Victoria raggiunse facilmente il convoglio dopo aver recuperato la sua roba, notò subito che il trasporto sembrava qualcosa di importante: i tre convogli che stavano davanti all'uscita del garage erano grossi e blindati, messi uno dietro all'altro. Riconobbe subito quello intravisto la mattina stessa che faceva capolino dall'entrata, gli altri due se ne stavano in fila indiana a circa 5 metri di distanza l'uno dall'altro. Dietro ad ogni furgone, a sorvegliarne le porte blindate chiuse, c'era un agente in divisa senza distintivo, o meglio non si notava perché era bello imbottito di giubbotto antiproiettile su praticamente tutto il corpo. Anche il casco sembrava fatto apposta per non far passare niente e per qualche assurdo motivo anche la visiera era oscurata. Che quei tipi armati di M4 avessero qualcosa da nascondere? Su ogni camion c'era spazio per due persone oltre alla guardia dietro alla porta sul retro, pertanto c'era un gruppetto di altri poliziotti che stavano aspettando pazientemente di partire. In totale erano cinque, due per ogni veicolo, la matematica impone di arrivare per logica che il sesto del loro gruppo fosse Dario, o meglio Vi in quella situazione. Non tutti i cinque stavano conversando tra di loro, ognuno faceva i fatti suoi tranne due che conversavano davanti ad un grosso bicchiere di carta.
Ma tu ci credi sul serio a sta storia delle lanterne?
Amico, ad un mio ex collega hanno fatto trovare le dita del figlio nella ciotola del cane. A me fanno paura queste stronzate, non i fantasmi...
Si ma un conto è avere paura dei fantasmi, un conto è quando tutti hanno le stesse visioni.
E' solo condizionamento... ci stai dando troppo peso.. -
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Uno sguardo veloce al gruppo di poliziotti e Vi notò subito l' armamento pesante di alcuni e l' organizzazione degli altri. C' era una coppia definita per ogni furgone ed a rigor di logica Victoria sarebbe dovuta essere il sesto "uomo". Quelli con la visiera sembravano celare qualcosa di inquietante madre de dìos , per cui preferì non avvicinarli , piuttosto si sarebbe diretta con decisione verso l' altro gruppo di poliziotti che sembrava in qualche modo più normale. Inoltre nell' avvicinarsi colse un interessante conversazione che le sarebbe tata utile per attaccare bottone.
Condizionamento o no io sono una settimana che non dormo.
Piuttosto che nasconderla avrebbe mostrato con disinvoltura il viso provato da sotto il berretto , era una mossa audace ma forse poteva servire a convincere gli altri che anche lei stava sulla stessa barca. Tutto ad un tratto si rese conto che non si era nemmeno presentata per cui assunse una posa ed una espressione più rigide .
Agente Victoria Ortega riuscì a dire senza balbettare L' Agente Pip ha la diarrea ed io sono quì per sostituirlo.
Vi non credeva che avrebbero accettato così senza sorprese una donna nella loro squadra , per cui cercò di giustificare in qualche modo la sua presenza.►Fisico
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►Clockwork Charge
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Il motore che alimenta le braccia di Vi è chiamato Clockwork Engine, si tratta di un dispositivo simile ad un orologio posizionato dietro la schiena della ragazza, incastrato tra le scapole, che viene sostenuto dalla schiena e dalle spalle, per poi collegarsi al resto del complesso tramite gli ulteriori orologi presenti sui due guantoni. Il complesso è costituito dalla Clockwork Engine posizionata all'interno di una sorta di zaino unito alle spalline che compongono la corazza di Vi. Le spalline a loro volta sono collegate ai guanti meccanici della ragazza, composti da un sistema cerebrale che fa muovere le mani proprio come se fossero le proprie, mentre quelle reali sono connesse a livello nervoso direttamente all'interno delle armi. I pugni sono costituiti nella parte più interna da un congegno ad ingranaggi simile ad un orologio, nella più esterna invece ci sono dei pistoni che regolano e aumentano la potenza d'impatto, il tutto racchiuso da un involucro di resistente acciaio. La Clockwork Engine è stata ideata con la concezione di un'energia autosufficiente infinita, che tuttavia non può essere manipolata se non per mezzo della propria volontà, quindi inutile per scopi pacifici. Oltre alla grandiosa superiorità fisica che i suoi guanti le garantiscono, Vi possiede quindi un vero e proprio nucleo di potere che, dopo aver iniziato il combattimento, inizia a muovere le lancette dell'orologio che muovendosi sempre più avanti verso l'infinito le garantiscono bonus permanenti per tutta la durata della battaglia, che continuano a cumularsi finché lei combatte. Oltre a darle una potenza spaventosa, questo sistema garantisce a Vi una soglia di stanchezza altissima, che tuttavia si ripercuote sul suo fisico quando l'intero complesso si spegne. Più combatte a lungo, più diventa forte, ma più catastrofici sono i danni quando smette di combattere. La Clockwork Engine inizia a muovere le sue lancette dal momento in cui Vi entra in battaglia, lei può tenere sott'occhio il tempo grazie alle lancette che ha su entrambi i polsi, direttamente collegati su quelli sulla schiena.
Livello 2
- Al primo turno di combattimento Vi ottiene immediatamente una carica per il Clockwork.
- Ogni 3 turni Vi ottiene una nuova carica fino a 5 cariche ottenute in questo modo. Dopodiché bisogna attendere 4 turni per ottenere passivamente una nuova carica.
- Quando Vi utilizza una tecnica ottiene automaticamente una carica per il Clockwork. Se la tecnica colpisce uno o più nemici, guadagna una carica per ogni nemico colpito (contano anche le copie, le evocazioni e le creature fittizie). Se la tecnica consuma 15 o più punti accumula 2 cariche.
- Ogni ferita subita che superi la medio-grave entità, o un forte impatto all'altezza dei guanti di Vi, fa accumulare una carica.
- Ogni carica del Clockwork aumenta del 5% la forza fisica di Vi, quando Vi raggiunge un bonus di almeno il 50%, i punti iniziano a potenziare anche la forza delle tecniche dello stesso ammontare, ma ripartendo da zero (ad esempio: quando Vi ha un bonus del 55% sulla forza, avrà un bonus del 5% sulla forza delle tecniche).
- Quando Vi termina la battaglia, se ha accumulato più di 20 cariche, il suo cuore non reggerà e lo stress sarà tale che verrà colta da un potente infarto. Il mancato tempestivo intervento medico potrebbe portare alla morte della ragazza. Un punteggio inferiore corrisponde ad un malessere leggermente più sopportabile.
►Tecniche Usate
►EquipGemma Beta x 2 (in tasca) , Red Cyclop (3/4) ( sopra la fronte) , Lanciamissili (sulla schiena) .. -
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I due interlocutori, nel sentire la frase di entrata di Victoria le diedero subito la massima attenzione. Uno dei due sembrava già pronto a controbattere, ma quando videro gli evidenti segni di insonnia rimasero tutti e due basiti, come se avessero visto un fantasma. Entrambi si scordarono di Pip e di chi doveva venire con loro quella giornata, e di sicuro la loro reazione avrebbe dovuto suggerire a Victoria che pur preoccupandosi non avevano visto ancora niente di serio.
Cazzo io pensavo che quelle come te non dormissero per spassarsela...
La gomitata sullo sterno da parte dell'altro mise subito a tacere il primo poliziotto che per poco non rigettò subito tutto quello che aveva in corpo.
Vedi di regolarti, qui non siamo a Bagnoli qui. Scusalo agente Ortega, deve ancora abituarsi ai ritmi.
In effetti, il poliziotto da poco leso aveva un accento abbastanza meridionale, corpulento ma comunque abbastanza in forma, con i capelli rasati e la faccia poco sveglia. L'altro era biondo, barbetta incolta, molto più atletico ma poco massiccio, occhi verdi e sguardo indeciso. Ad ogni modo, superata la paura dei fantasmi, allungò una mano verso Victoria per poterle stringere la mano, mentre l'altro teneva il capo chino in segno di sottomissione.
Sono l'agente Bortoli e lui è DeGiudici. Siamo tutti sulla stessa barca.
Il corpulento meridionale si avvicinò tenendo la voce bassa, cercando di non dare troppo nell'occhio ben conscio che i più timorosi venivano catalogati come cacasotto. Loro evidentemente non avevano avuto ancora visioni, ma erano molto interessati e prima di partire sicuramente avrebbero cercato di fare conversazione. Dimostrandosi amichevole, forse Vi poteva estorcere qualche informazione sui tipi corazzati.
Allora è vero: la gente fa visioni? Tu hai visto qualcosa?
Bortoli guardò il collega con severità, invitandolo ad essere discreto, ma non se la sentì di fermarlo perché effettivamente il discorso interessava anche a lui.. -
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Il clima era decisamente più amichevole di quello che si era aspettata , Bortoli e DeGiudici sembravano all' apparenza persone alla mano , come le aveva detto Dario non tutti in quel convoglio eran corrotti ed avevano secondi fini , come lei tra l' altro. Decise di giocarsela con quei due , sembravano abbastanza ingenui e fin troppo fiduciusi , per quanto potessero starle simpatici doveva sfruttarli il più possibile.
Chissà Pelado...magari una notte potremmo spassarcela insieme. disse rivolgendogli un sorriso complice ed un live tocco sul braccio , quasi a volerlo consolare per la lavata di capo datagli dal suo collega. Flirtare le riusciva facile come a tutte le donne e non poteva sprecare neanche un occasione in quella particolare situazione.
Per cui decise di concedere anche lei un po' di informazioni a quei due , era estremamente sicura di saperne molto più di loro , dunque non sarebbe stato necessario rivelarli troppo per accontentarli. Si fece più vicina guardandosi intorno con discrezione , ma facendo notare ai due che aveva di fronte che fissava in modo particolare gli agenti corazzati.
Avevo un informatrice che ha iniziato a parlarmi di questa storia. Mi ha parlato di incubi e di uno spettro che la perseguitava , un tizio spettrale con delle catene e le treccine...tipo Bob Marley. Il suo tono si fece più basso , per coinvolgere ancora di più chi l' ascoltava. Lei era tossicodipendente per cui non le ho creduto..subito. Poi è scomparsa , e dopo notti insonni a cercarla i suoi incubi mi ritrovo ad averli io. A volte nel buio mi sembra di sentire rumore di catene...
Mentre raccontava cercò di espprimere col tono e lo sguardo il massimo della paura che poteva simulare , alla fine lo sguardo che rivolgeva a DeGiudici sembrava quello di un cucciolo terrorizzato in cerca di protezione. Che grande attrice.►Fisico
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Victoria sapeva bene come giocare le sue carte, non solo aveva attirato l'attenzione dei due mostrandosi "disponibile", ma riuscì perfino ad incalzarli come un capogruppo che spaventa intorno al fuoco i suoi boy scout all'ombra di un falò alimentato da un racconto del terrore.
Informatrice?!
Lo disse sotto voce, ma parve per un attimo di voler urlare, fortunatamente Bortoli lo rimise in silenzio con una gomitata sul fianco, cercando di nascondere il grosso groppo che stava deglutendo a fatica per la paura. A quel punto anche il suo collega iniziò a parlare sottovoce, segno evidente che la diffidenza verso i tipi corazzati era reciproca.
Hai detto che era una tossicodipendente vero? Non può essere un caso. Anche noi abbiamo sentito di ragazze che dopo essere scomparse sono risaltate fuori come delle drogate, si comportavano in maniera strana e cercavano di attirare altra gente dalle loro parti.
Bazzicano in un postaccio, un luogo che i superiori ci hanno intimato di evitare e soprattutto di non indagare a proposito. Dicono che ci penseranno le squadre speciali, ma non si sa nessuna notizia!
A quel punto Bortoli afferrò un biglietto da visita dal suo taschino, porgendolo a Victoria. Quel simbolo era inconfondibile: la "cicatrice" che aveva anche Fran dopo il suo brusco risveglio nel bagno della scuola. "Box", la malsana sensazione di trovarsi bloccati dentro una scatola una volta davanti agli occhi di quello psicopatico. Il biglietto da visita dava precise istruzioni per raggiungere il luogo.
Io e il mio compagno abbiamo già deciso di farci una scappata quando questa missione sarà finita, se vuoi aiutarci a fare luce sulla questione sai la benvenuta... ogni aiuto è prezioso e francamente io me la faccio davvero addosso... ma non voglio lasciare la città in mano ad uno psicopatico e i suoi giochi mentali... siamo poliziotti cazzo!
Seppur fifone, forse ingenuo e magari neanche tanto forte, Bortoli era mosso da un grande senso di giustizia e anche se con minor entusiasmo, anche il suo compagno DeGiudici. Proprio in quel momento però, uno dei tizi corazzati alzò la voce, facendo cenno col suo grosso fucile di prendere posizione. Ogni agente avrebbe preso i due posti davanti alla guida, mentre per ogni furgone il retro sarebbe stato occupato da uno dei tipi corazzati. Bortoli fece un cenno verso il suo compagno, attirando la sua attenzione.
Stiamo andando. Vado io al camion davanti, voi prendete il secondo d'accordo?
DeGiudici annuì, anticipando poi Victoria per farle capire che conosceva la strada, avrebbe guidato lui. Mentre si preparavano a salire sui camion però, l'agente Ortega avrebbe visto chiaramente gli uomini corazzati comunicare tra di loro o con qualcuno attraverso cellulari che sembravano usa e getta, qualcosa di inusuale per un corpo di polizia che di solito era conformato con la migliore tecnologia disponibile. Sospetto, si, ma erano davvero nemici?. -
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La sua recita era andata a buon fine ed i bravi agenti si dimostrarono subito ancora più disponibili a collaborare con lei , fondamentalmente aveva guadagnato due alleati il che non era una brutta cosa soprattutto per le informazioni che le fornirono. Quando afferrò il biglietto tra le dita dovette trattenersi dal non accartocciarlo tra le dita per la sensazione di disagio claustrofobico che le faceva nascere dentro , più la guardava più i lineamenti della ragazza ritratta sul cartoncino si confondevano con quelli di Fran. Sembravano tutti parte di un grande gioco , pupazzi presi e tormentati dalla scatola di un bambino crudele.
Puoi giurarci hombre... Sibilò Victoria a voce talmente bassa che sembrava parlare più che altro a se stessa e non ai suoi interlocutori , ma comunque dotata di una rabbia che non credeva capace di provare. Bortoli e DeGiudici le stavano offrendo un altro passo avanti verso un abisso di incubi senza fine. Avrebbe mai imparato a salvarsi la pelle e basta ?
Le sue elucubrazioni furono improvvisamente interrotte dal brusco richiamo di un agente corazzato e dovette bseguire fiduciosamente DeGiudici , sperando che fosse più valido e meno scemo di quello che appariva. Forse era troppo superficiale ma in quel momento era più impegnata a tenere d' occhio i suoi "colleghi" mascherati piuttosto che badare alla baldanza del meridionale. Mentre prendeva posizione sul camion di fianco al suo nuovo amico non potè fare a meno di lanciare uno sguardo con la coda dell' occhio e notare la comunicazione in atto con mezzi piuttosto antiquati. Quelli erano cellulari che non potevano essere rintracciati o ricollegati a loro.
Qualcosa si stava muovendo presto si sarebbe ballato.►Fisico
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Frustrata.
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I camion erano composti da due agenti normali al posto del pilota, più uno corazzato dietro le porte blindate sul retro. Una formazione quasi da battaglia non c'è che dire, ma come poteva Victoria perdersi in piccolezze del genere quando tutto sembrava andare in maniera tanto strana? I suoi due nuovi amici le avevano parlato di "superiori" che non volevano si indagasse sul posto, ma chi c'era oltre ad Eloy di superiore? Lui era sicuramente un buon poliziotto e un buon comandante, se avesse potuto aiutarla lo avrebbe fatto poco ma sicuro. Allora di chi stiamo parlando? Qualcuno di così alto da costringere perfino Dario, uno della squadra speciale NERA di Roma ad agire per conto suo e del tutto in borghese. Qualcosa stava andando maledettamente a rotoli da quelle parti e prima ancora che potesse venire a capo di quei nodi Victoria venne accecata dalla luce del tramonto, proprio mentre si trovavano ad attraversare il ponte su di un fiume.
Cazzo... lo sapevo che oggi dovevo darmi malato... adesso me la sto facendo addosso...
Non mentiva, DeGiudici aveva davvero iniziato a tremare e anche il volante ne risentiva, ma risultava abbastanza abile da non uscire fuori strada, questo no. Ma quella strana sensazione di malessere non fu una cosa solo sua, anzi anche Victoria avvertì chiaramente qualcosa cambiare nel suo stomaco, e il piercing regalatole da Thresh avrebbe bruciato proprio come la prima volta che se lo era trovato addosso.
Ma che...
Prima che potesse anche solo rendersene conto, DeGiudici dovette sterzare con il camion per colpa del suo compagno proprio davanti a loro, che senza preavviso uscì di strada fiondandosi sulla corsia di sinistra, quasi buttandosi giù dal ponte. Così facendo, divenne il camion di Victoria e DeGiudici quello davanti, e scoprirono molto presto perché Bortoli si era buttato fuori strada in quel modo: una squadra di tre uomini vestiti e incappucciati di bianco sbarravano la strada ai camion. Indossavano delle maschere d'oro che riflettevano come specchi, ma risultavano quasi vivi, liquidi per dire, ma perfettamente omogenei. Sul fianco splendeva una piccola lanterna dal fumo violaceo, impossibile confondersi. Uno di loro, quello centrale, la teneva sollevata verso i camion e forse era proprio lui ad aver bloccato l'avanzata di Bortoli. DeGiudici tentò di non seguire il suo compagno, buttandosi a destra e cercando di frenare nella maniera più placida possibile, ma qualcosa nel suo sguardo stava cambiando: il terrore puro stava prendendo il sopravvento, anche Vi poteva avvertire la paura salire, ma lei ci era già passata sopra, poteva resistere molto meglio del suo compagno terrorizzato. C'era poco da pensare e molto da fare, se Victoria fosse rimasta a guardare il blindato su cui si trovava sarebbe finito fuori dal ponte senza ombra di dubbio. Poteva saltare via e salvarsi, oppure cercare di far riprendere coraggio al guidatore....
