Dirty money

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    Se c'e qualche errore me ne scuso.




    __ D I M I T R I __









    Era un giorno come un'altro a roma. Era un giorno come un'altro in tutto il mondo. Fatta eccezione per tre persone e Dimitri. I tre elementi si erano incontrati al limite estremo della città in un'aria in fase di costruzione, desolata per km e km. Non un'anima viva in zona, nessuno abitava li, nessuno che potesse disturbare i loro "Traffici". Due uomini usciti da una lussuosa berlina grigio metallizato osservavano dritto negli occhi un uomo che indossava un lungo impermeabile nero nonostante il cielo appena nuvoloso che rendeva tutto in una sfumatura grigia. Teneva sotto l'abito due mitra. Tutti lo sapevano, il che spiegava perché ad assistere allo scambio c'era uno scagnozzo "Di colui i soldi doveva darli". L'incontro era per uno scambio. Uno scambio monetario senza la banca di mezzo. Senza gli interessi di banche o agenzie di cambio. Fu in quel momento in cui una auto si avvicinò ai tre. All'interno c'era Dimitri. Tutti sapevano che all'incontro doveva esserci una quarta persona, di fatto il loro informatore li aveva avvisati. Nessuno sapeva però che il quarto uomo era morto in un cesso di un locale a luci rosse e che al suo posto c'era per l'appunto Dimitri.
    Mentre i tre uomini osservavano l'auto, Dimitri scese da quest'ultima dirigendosi verso di loro. Con se, un'altra valigia. "Era la parte di mezzo" ma, quando fu a distanza di tirò, l'uomo estraendo una beretta e fece fuoco verso l'uomo da solo. Il quale andò al suolo con un unico colpo alla testa. I due uomini, come reazione, si divisero. Il facoltoso uomo d'affari si rifugiò dietro la sua auto, mentre Dimitri finiva la sua guardia del corpo con un colpo al collo e due al petto. Avvicinatosi all'uomo dietro l'auto notò che costui teneva ancora le due valigie strette come se fossero una fragile vita.

    | Dammi i soldi.
    | Non uccidermi ti prego!!
    | Non ho nulla contro di te.
    | Oh cielo graz-

    Un singolo colpo in fronte in stile esecuzione spedì il ricco uomo all'altro mondo.. Il quale cadde al suolo con ancora il viso terrorizzato da quanto era appena accaduto. il foro fumante sulla fronte bruciava per il contatto con il bordo lucido del silenziatore...

    | ma è chi mi ha assoldato che mi ha detto d'ucciderti...

    Dimitri aprì la prima valigetta e spostò il denaro nell'altra. Si assicurò che non vi fossero gps fra le banconote e che i numeri non fosserò contraffatti o contati. Una rapida ricerca in rete lo aiutò.. Dopo essersi occupato di far sembrare il tutto una trattativa andata a male lasciando in mano la pistola da lui usata al suolo insieme ai bossoli riposizionati. Risalendo nella sua auto e svanì in poco tempo...


    Roma. Midas.
    Dopo essersi assicurato per più di metà tragitto di non essere seguito Dimitri si diresse alla banca di roma.
    Stava rispettando i patti. Niente di più, niente di meno. Erano passati solo pochi giorni dal loro incontro e in soli due giorni già aveva "Donato" circa 20 mila crediti a nome e per conto di persone fittizie magicamente comparse nella lista utenti della banca. Il trucco era semplice quanto spietato. Entrare con una moderata somma e poi a cose terminate chiedere d'accedere ad un computer. Da li, l'hacking massivo all'elenco persone. Sarebbe la rapina perfetta se non fosse che Dimitri entrava li per donare i soldi. Non per rubarli.. Il trucco può essere usato anche al contrario.
    Ma il tutto non funzionerebbe se ad un controllo saltasserò fuori delle irregolarità. Stiamo parlando della banca di Roma dopo tutto.. non di qualche ufficio di basso rango. Elettra sapeva tutto. Sapeva e taceva allo stesso tempo, perchè lui le stava risanando i conti che altresì sarebbero risultati vuoti. Bello scandalo. La banca di Roma al verde. Dov'erano tutti i fondi accumulati fin'ora? Svaniti dietro a micro transazioni. Un incubo per ogni banca, impossibili da controllare, facili per nasconderci dietro truffe anche milionarie..
    Dimitri era arrivato alla reception. L'uomo posò sul bancone entrambe le valigie. Cariche e pesanti.
    Ai visi incuriosii Dimitri rispose.

    ho qui un milione e mezzo di Crediti da convertire...

    Inutile descrivere i sorrisi a trentadue denti che si disegnarono sui loro volti quando udirono quel numero.. Elettra sceglieva bene i suoi dipendenti. Ma solo sul profilo delle abilità, per quello umano lasciavano tutti a desiderare. Ma li erano gli affari che contavano.
    Accompagnato all'ingresso del pensate cavò per gli ultimi arrivi l'uomo venne portato alle cassette di un certo Elach Elahè. Nome inventato da Dimitri stesso, ma a chi importava? I soldi erano soldi. Visto che le cassette erano vuote l'uomo chiese di restare solo.
    Li mazzetta dopo mazzetta di grosso taglio depositò tutto l'ammontare ed in fine richiuse il tutto al suo posto. Stava per andarsene quando vide quasi di sfuggita la cassetta N22022. La "sua" cassetta. Quella dove c'erano i soldi che Elettra stessa le aveva lasciato. Dimitri ebbe un'attimo d'incertezza, tentato dal fatto che tenesse la chiave nella tasca venne persuaso dal controllarne il contenuto, una semplice sola idea. Senza azione. Fu ciò a fregarlo. Una persona si era materializzata all'ingresso del caveau. Elettra.





    Edited by GiocoDiOmbre - 19/8/2014, 22:44
     
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    E L E T T R A



    La Banca aveva bisogno di soldi e lei aveva bisogno di lui. Due cose che a prima vista sembravano collidere ma che a pensarci bene potevano unirsi in un unico affare. Si, Dimitri era scaltro, preciso, molto professionale poteva servire perfettamente per gli scopi della Midas. Poi… una volta che fosse stato alle sue dipendenze ella avrebbe potuto manipolarlo a suo piacimento. Poteva? Ne dubitava visto quanto successo in passato ma tuttavia lo avrebbe fatto lo stesso. Il loro ultimo incontro, che si era svolto in quel locale per massaggi, era stato molto più che infuocato. Li, non solo le aveva passato tutte le informazioni desiderate, ma l’aveva compiaciuta fino a farle perdere la testa a forza di orgasmi e di piacere reciproco. Era stato tutto programmato? Poco importava, lei aveva desiderio di lui e quindi era determinata nel sedurlo ad ogni costo. Mentre stava provando l’ultimo orgasmo le era venuto in mente una idea: gli aveva sussurrato all’orecchio che aveva un bisogno disperato di aiuto, e che se lui fosse stato disposto ad aiutarla avrebbe ricevuto un compenso stratosferico e molto altro... Nulla a paragone di quello che già gli aveva procurato. La richiesta era stata talmente languida e carica di attesa che lui non avrebbe potuto rifiutare. Non in quel contesto in cui lui la stava penetrando e facendo godere. Difatti l’aveva accontentata, e tra un gemito e l’altro si era fatto raccontare cosa doveva fare. Alla fine si era congedato dicendole queste parole: “Tra una settimana sarò in Banca e ti riporterò la prima transazione.” Così era stato, Dimitri aveva provveduto a ridepositare nelle casse della Banca alcuni dei soldi distratti, il metodo usato: ortodosso o meno era insito nel patto. Lui eseguiva, lei ci metteva la sua influenza per proteggerlo. Che ci crediate o no, non avevano ancora pronunciato i rispettivi nomi, i due giovani quindi non si erano presentati: per lui lei era il capo della Midas, per lei uno sfrontato sconosciuto. Certo Dimitri avrebbe potuto arrivare a conoscere il nome di Elettra semplicemente sfogliando i giornali o chiedendo in giro, chi non la conosceva? Tutti, ma il nocciolo era che comunque formalmente nessuno si era presentato. Il perché era oscuro, forse la natura dei loro precedenti incontri non era stata l’ideale per quel tipo di conversazione, oppure a nessuno dei due importava di sapere troppe cose dell’altro. In verità ella glielo aveva chiesto ma lui aveva abilmente deviato quell’unica risposta.
    Toc… Toc… qualcuno bussò discretamente al suo ufficio al terz’ultimo piano.
    Avanti.
    Elettra si girò verso la porta. Dopo pochi attimi la sua segretaria si fece avanti e con fare discreto le disse:
    E’ arrivato, ora è nel cavò.
    La donna senza dire una parola si alzò dalla sua sedia e si diresse verso l’ascensore. Quelle parole era sufficienti per farle capire che lui era li e che stava effettuando un deposito. Pochi conoscevano il segreto, e ancora più pochi sarebbero stati se qualcuno avesse avuto l’intenzione di tradirli. Vestita molto elegantemente con una camicetta bianca e ed paio di pantaloni neri ella scese fino ai locali dove c’erano le cassette di sicurezza: tre piani sotto terra. Al suo passare la sicurezza si fece da parte con un cenno di saluto. Ella li mandò via, quello che sarebbe avvenuto da ora in avanti doveva rimanere segregato in quelle mura. Con un comando vocale fece aprire la porta del cavò e a braccia conserte entrò verso la sala. Eccolo… esattamente uguale all’ultimo loro incontro intento ad osservare la sua cassetta, quella in cui lei gli aveva depositato i soldi. Il suo sguardo lasciava intendere che voleva controllare il contenuto. Che non si fidasse della parola data? Posata contro una colonna e con un sorriso beffardo Elettra lo osservò attentamente.
    Pensi che i soldi non ci siano? Controlla pure. In genere quando io faccio un patto lo rispetto sempre e pretendo che mi si dia il credito che merito. Certo essere a capo di una banca non depone a mio favore, ma tuttavia i patti li rispetto, soprattutto il nostro.
    Ella distolse lo sguardo pensieroso da lui e prese a camminare in tondo verso destra.
    Vedo che hai fatto un lavoro pulito e discreto, sono molto contenta e colpita. Ti ringrazio ancora di aver accettato di aiutarmi. In questa settimana ho pensato ad una questione da discutere con te. Appena finisci di controllare la tua cassetta vorrei portarti in un luogo particolare.
    Lo sguardo si posò nuovamente su di lui, uno sguardo fugace e distaccato. Dire che era lievemente in ansia era dire poco, la presenza di quell’uomo la metteva in agitazione: non poteva osservarlo senza ripensare al suo viso mentre la possedeva avidamente.





     
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    Il volto di Dimitri si ricompose in un battito di ciglio. Un mero secondo e tutta la moltitudine di emozioni che il suo sintetico cervello stava elaborando lasciando inconsciamente trasparire dal suo viso svanì. Lasciando quella espressione di uomo distaccato ma non freddo che lo caratterizzava. Perfino di fronte a Lei. A quella suadente donna che lo aveva "preso". Ma che lo aveva lasciato sfuggire solo perchè sapeva che sarebbe tornato a lei. Questo per Dimitri si stava man mano dimostrando un compito sempre più arduo da fare. Di fondo c'erano molte tentazioni a farlo sbandare fuori strada.. Bastava un passo fuori posro e la caduta nel baratro era garantita..
    Non una risposta alle sue frecciate, la donna non avrebbe avuto il suo "sangue". Questa volta era in missione, per la precisione aveva affondato a piene mani nei intrallazzi di tutta una città. Non era stato un semplice vagabondare come aveva fatto a Londra. Dove nonostante il suo mero lavoro di Direttore dietro le quinte ebbe in una occasione la seria possibilità di non tornare a 'casa' per via di una vampira che lo aveva colto in fallo.
    In ogni caso ora aveva un obbiettivo da compiere. I soldi. La banca. Quella donna. Rc era stato fin troppo "elastico" ad accettare il suo comportamento in quel periodo ma non poteva rischiare di farlo scaldare. Di fondo una amicizia come quella è facile da perdersi ed ancora più facile lasciarla divenire un rapporto ostile. Sotto pressione? Per Dimitri era la norma ma non poteva tirarsi indietro. Non ora, non più.
    Mentre la donna parlava del contenuto della sua cassetta in quel Caveau la sua mente elaborava già le prossime mosse. Sotto la giacca sul giro collo c'era già collegato un device digitale per il filtraggio dei canali di connessione. La sua "scaletta" di cose da fare per quella suadente donna era lunga ed interminabile. Ma per una volta il destino gli aveva portato un buon incontro. Anziché dover lavorare alle spalle di tutti, perfino di lei che dentro la banca era il direttore e se qualcosa andava storto non poteva far altro che sbatterlo in prigione ora poteva agire direttamente dal suo ufficio. Dalla sua postazione. L'hacking sarebbe stato nettamente più facile..


    "Appena finisci di controllare la tua cassetta vorrei portarti in un luogo particolare. "

    Dimitri sorrise, muovendo leggermente verso sinistra le labbra. Pur sapendo d'essere dentro lo stomaco di un mostro sociale aveva per una volta una freccia al suo arco. Lei. Estrasse come per magia un palmare dada una delle tasche del suo vestiario. Poi porgendo un viso gentile alla donna proferì poche semplici parole.

    Ho bisogno del tuo terminale nell'ufficio. Cosi potrò velocizzare il tuo
    "recupero crediti"..




     
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