[Missione - H] Mistral

x Neko

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    Il silenzio di Thresh fu più che esauriente, il suo sorriso disse tutto e anche di più, Mistral avrebbe dovuto già sapere che quell'uomo era interessato a lei e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di attirarla a sé come poteva, perfino aiutarla in un progetto tanto suicida. Tuttavia, ad interrompere quell'intesa, arrivò la risata divertita e sentita della Squala: a quanto pare aveva ritrovato un minimo di forze e di allegria soprattutto.
    Scusami, scusami davvero, so che ho promesso una cosa totalmente diversa, ma non posso proprio dirtelo. Darti una chance di sopravvivere? Mettiti nei miei panni... sono stata sconfitta e umiliata da nemici indegni, presto sarò uccisa e torturata, o peggio ancora violentata da queste persone. L'unica soddisfazione che ho è l'andarmene con la convinzione che voi due morirete come cani nella maniera peggiore possibile... non mi priverò di questo magro premio di partecipazione nemmeno con ogni singolo centimetro della mia pelle strappato a mano...
    E se Mistral era davvero brava a comprendere i sentimenti di una persona sotto interrogatorio, allora avrebbe visto attraverso il sorriso capovolto della Squala la verità: non mentiva, neanche un pò. Avrebbe detto loro tutto, cantato come un fringuello ogni singola informazione sui traffici e sui loro datori di lavoro, ma l'unica cosa che avrebbe evitato sarebbe stato l'aiutarli nel sopravvivere dopo un trattamento del genere. Mistral aveva preso un grosso granchio a quel punto, e Thresh parve rinfacciarglielo con lo sguardo.
    Bhe, sembra che siamo giunti ad una chiarezza disarmante, quindi madame ti chiedo gentilmente di metterti anche tu nei nostri panni... abbiamo un ostaggio che ci dirà tutto a prescindere, e sappiamo già che questi potrebbero essere no anzi saranno i nostri ultimi momenti da vivi e liberi... mi sembra giusto voler approfittare di questo meraviglioso momento il più a lungo e intensamente possibile...
    Ancora una volta le parole e il ghigno di Thresh riuscirono a fare a pezzi la sicurezza della Squala, terrorizzata di fronte alla dichiarazione del non morto che abilmente e in maniera bassa quanto meschina aveva rivoltato contro di lei la sua stessa carta vincente per mantenere la calma.
     
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    Poiché l'uomo non rispose, fu costretta a guardarlo di sbieco. Un'occhiataccia glaciale, che si placò solamente quando capì che sì, poteva aiutarla, e addirittura era ben più che disposto a farlo. Non poteva fare a meno di continuare a chiedersi cosa volesse da lei, ma supponeva che a tempo debito lo avrebbe scoperto. Al momento il problema era la Squala. Non che non si aspettasse una reazione del genere, dopotutto aveva avuto modo nella sua vita di studiare la psicologia altrui, ma... fu comunque una delusione, in un certo senso. Il suo sguardo si fece in qualche modo triste nel fissarla, pur mantenendosi imperturbabile. Non era tipa da provare piacere per la tortura, dopotutto. Inoltre, c'era qualcosa che non tornava, in quella reazione. Aveva controllato le "riprese" del Watcher, ogni singolo istante, non le sembrava che il posto fosse controllato, né che qualcun altro oltre lei l'avesse vista combattere. Se questo era vero, com'era possibile tanta sicurezza da parte della donna? Se fosse morta, chi avrebbe raccontato di lei al resto della mafia, ai suoi compagni? Non quadrava. Doveva esserci un motivo per tutta quella certezza, e Mistral voleva capirlo. Ma sapevo che ogni tentativo di parlare con quella donna si sarebbe rivelato inutile, gliel'aveva sbattuto in faccia con quella risata irritante. Era dunque pronta a passare alle maniere forti con convinzione... prima delle parole dello zombie. La sua espressione, il suo divertimento... era chiaro che quell'uomo non vedesse l'ora di fare a modo proprio. Ironicamente, per un attimo le venne l'istinto di provare ancora una volta a essere ragionevole con quella donna, di offrirle una possibilità invece che levarsi il problema. Poi rammentò chi fosse, e il suo corpo si irrigidì. Non meritava certo la sua compassione.
    Tu davvero non hai ancora capito che non sono la stessa che ti ha sconfitto in quel modo "indegno", vero? le chiese, con fare vago in un sussurro che sembrava quasi diretto a se stessa. Si rialzò poi lentamente, per poterla guardare dall'alto. Non era importante che capisse cosa intendeva. Dopotutto, lei stessa l'aveva detto: era troppo tardi per tornare indietro. E Mistral lo sapeva fin troppo bene. Molto bene. Evidentemente ci tieni particolarmente a venir torturata, stuprata... Pronunciò la parola "stuprata" con un certo disprezzo nel labiale. ... E uccisa. Se questo è quello che vuoi davvero, non avrò di certo problemi ad accontentarti e fare a modo suo.
    Indicò Thresh con il pollice e un cenno del capo, continuando però a guardarla. Le stava parlando sempre e comunque come se avesse ancora la possibilità di scegliere. Un'ultima possibilità.
    Se non avesse detto niente di utile, avrebbe iniziato a guardarsi intorno, alla ricerca di qualcosa tra gli innumerevoli attrezzi che tappezzavano le varie celle. Adocchiato ciò che stava cercando, si sarebbe avviata verso la posizione per tornare indietro poco dopo con un bisturi in mano. Di fronte a lei, glielo avrebbe mostrato per poi posarlo eloquentemente sui suoi vestiti, all'altezza della sua intimità. Non sarebbe stato chiaro se volesse semplicemente spogliarla o strapparle il clitoride, a guardarla; in ogni caso avrebbe bloccato la lama a pochi millimetri dal tessuto e dalla sua carne.
    Dimmi solo una cosa, prima di iniziare. Di quella famiglia... chi hai ucciso tu stessa? Il vecchio? Il ragazzino? Magari i due coniugi... o la bambina? Sono le divinità egizie di cui hai ciarlato a darti la faccia tosta di andare avanti? A darti l'assoluta certezza che io morirò e tu avrai la tua bella vendetta anche da morta e sepolta?
    Non nascose il risentimento o l'odio nella propria voce. Aveva finito di provare a ragionare, a trovare vie d'uscita. Quella domanda le serviva più per andare avanti, che non per scoprire qualcosa di veramente utile. Ormai la Squala poteva pensare qualsiasi cosa, poteva pensare persino che ormai la sua vita fosse spacciata e non avesse dunque niente da perdere. Ma in quell'ultimo caso, Mistral avrebbe fatto tutto il possibile per farle capire che sbagliava... Sbagliava di grosso.

    Status


    .:Fisico:.

    Leggera bruciatura (da sigaretta) all'altezza del seno sinistro.

    - Equipaggiamento corroso su spalle, stomaco e cosce.

    - Danni da contusione sulla schiena. Dolorante. (In fase di rigenerazione)

    - Ferita da taglio alla spalla sinistra (Medio-Lieve entità/In fase di rigenerazione).

    - Ferita da perforazione alla spalla destra (Medio-Grave entità/In fase di rigenerazione).

    .:Psiche:.

    Mistral - Non esattamente calma come sembra.

    .:Energia:.

    32/80

    .:Potere:.

    Costantemente attivo.

    "Max Anarchy" è il nome in codice con cui nel laboratorio Sakata venivano identificati i progetti finalizzati alle abilità "Cybride", un'idea più che un vero e proprio progetto, molto simile all'Armagus ma più profondamente radicato all'interno del corpo umano. La combinazione perfetta non sarebbe stata quella tra armi tecnologiche e base di magia e un'innata abilità nel loro utilizzo, bensì una combinazione perfetta tra l'arma stessa e il proprio corpo, fondendole in una sola. I progetti erano molti, ma il risultato finale è uno solo, che li racchiude tutti: Mistral. Il suo corpo apparentemente normale in stato di quiete è in realtà un prodigio dell'arte Cybrida, quasi al 100% sintetico ma completamente identico a quello umano, con una sola caratteristica differente: le macchine biologiche che compongono il suo corpo. In combattimento è in grado di modificare la struttura delle bio-tecnologie al suo interno per cambiare le fattezze e le funzionalità del suo fisico, adattandosi a qualsiasi situazione. I progetti sono moltissimi e sono tutti inseriti all'interno della sua memoria virtuale, recuperarli e assimilarli tutti richiede tempo, per questo vengono sbloccati di pari passo funzionalità belliche e tattiche. L'unico limite delle arti Cybride è il corpo stesso che le ospita, essendo uno soltanto non è possibile effettuare molte modifiche corporee contemporaneamente, questo rende la loro combinazione molto limitata e complessa.

    - E' possibile utilizzare solo 2 moduli di utilità bellica contemporaneamente, dopo l'utilizzo di uno non sarà più possibile riattivarlo per i prossimi 3 turni.
    - I seguenti moduli di utilità Bellica sono sbloccati:
    Rozen Armor [+][+]: Attivando la Rozen Armor l'intero corpo di Mistral modifica la sua struttura ottenendo una sottile corazza simile ad una seconda pelle. Il suo colorito varia tra diversi viola con delle rifiniture che ricordano le rose. Sulle nocche, sui capezzoli e sulle spalle compaiono delle piccole borchie lunghe 5 cm, sulle spalle sono 3 e disposte a semicerchio. Quando la Rozen Armor è attiva Mistral riduce leggermente qualsiasi tipo di danno e diminuisce l'efficacia di scottature, acidi e simili. I danni da taglio vengono mitigati più degli altri.
    Léon: Questo equipaggiamento consente di generare delle potenti armi da taglio sugli arti. Si presentano come delle lame retrattili sull'avambraccio o sulla parte inferiore della gamba, agganciati sui gomiti o sui talloni degli arti. Sono ricurvi e hanno una lunghezza totale di circa 40 cm, effettivamente non sono lame affilate ma emettono energia continua che le rende molto più taglienti delle normali spade. L'energia che fuoriesce serve unicamente a dare loro un filo efficiente, non ne aumenta in alcun modo la grandezza. In questo livello è possibile utilizzarne massimo 2 contemporaneamente.
    Realtech: Questo modulo è costituito da un nucleo posto sul petto che si allarga fino alle spalle e le apre leggermente in modo da far fuoriuscire l'energia. Ulteriori valvole di sfogo si aprono intorno al ventre e intorno alle braccia. Il Realtech è una fonte di energia continua che dal momento in cui viene attivato accumula 2 punti per turno fino ad un massimo di 8. Ogni volta che Mistral lo desidera, può utilizzare 3 dei punti accumulati per potenziare il prossimo colpo da parte dei propri arti del 25%. Può sfruttare più cariche in un colpo solo o in rapida successione.
    Handcannon: Il modulo si presenta come una sorta di sfera sui palmi delle mani, incastonata però su di essi, in modo che sporga solo leggermente. Sulla sua sommità due piccoli fori occupati da una lente arancione luminosa, dalla quale è possibile sparare dei piccoli raggi di energia simili a proiettili. Ogni mano può sparare due proiettili per turno, sono dei piccolo fasci di luce simili a laser, grandi e potenti quanto i proiettili dotati di una forza di penetrazione per nulla diversa ai normali proiettili.
    Predatory: All'altezza delle scapole, una volta attivato questo modulo, si vanno a creare due grosse ali meccaniche dal colorito nero. Sono composte da due elementi ripiegati, il primo fa da congiunzione con il corpo ed è lungo circa 50 cm, il resto del segmento inizia con un piccolo gruppo di artigli che ricorda quello dei rapaci che confina no con l'ala effettiva. La punta alta è composta da una lama di circa 30 cm mentre il resto dell'ala è divisa in 3 parti con grandezza discendente. Gli artigli possono afferrare la carne e stringerla ma essendo lunghi solo 15 cm non sono particolarmente versatili. Le ali arrivano ad un'apertura di 2 metri e consentono il volo. Non sono particolarmente resistenti ma possono essere utilizzate in combattimento.
    Mirrors: Dietro la schiena di mistral vengono forgiate due grosse katane con tanto di fodero. Hanno una lunghezza complessiva di 170 cm, 25 dei quali sono di impugnatura. Sfoderandole, le lame hanno una colorazione arancione rilucente e sembrano essere composte da numerosi segmenti a causa della loro illuminazione. Queste lame sono estremamente più taglienti del normale, inoltre se Mistral viene disarmata, le spade sono datate di un modulo cinetico che le attira nei foderi in qualsiasi momento con la stessa forza di attrazione che possiede Mistral, pertanto la ragazza non rimarrà disarmata.
    - I seguenti moduli di utilità Tattica, che non hanno un limite di utilizzi contemporanei, sono sbloccati:
    Watcher: Si tratta di un modulo permanentemente attivo all'interno della retina cibernetica di Mistral, agisce come un piccolo super computer, che al momento necessario può incrementare la sua funzionalità con un intero visore che lo rende più facile da utilizzare. Inoltre il visore funziona anche come occhiali a infrarossi, visore termico e notturno che tuttavia non consente la visione né di energia né di abilità occultanti. Può fungere da database per raccogliere rapidamente informazioni in rete e memorizzare informazioni durante la propria esperienza.
    Tidecaller: Modulo di supporto che consente di ricoprire la parte inferiore del proprio corpo di un sistema simbiotico che adatta il fisico alla vita sottomarina, Mistral può respirare e nuotare sott'acqua senza problemi, senza però ottenere nessun genere di bonus da questo.
    Crawler: Questo modulo influenza esclusivamente le mani dal polso in su, conferendogli degli artigli che consentono di scalare pareti verticali grazie alla loro capacità di infilarsi in materiali anche molto durevoli con la dovuta carica. La lentezza con cui si tocca la superficie e poi gli artigli caricano fino a penetrare il materiale per arrampicarsi le rende delle armi assolutamente inutili in battaglia. Non sono resistenti, né affilati né particolarmente appuntiti.



    .:Tecniche usate:.

    //

    .:Note:.

    • Rozen Armor: Attivo;
    • Léon: Riposo;
    • Realtech: Riposo;
    • Handcannon: Attivo;
    • Predatory: Riposo;
    • Mirrors: Riposo;
    • Watcher: Attivo
    • Tidecaller: Riposo;
    • Crawler: Riposo;

    .:Equipaggiamento:.

    - Ennuis & Berrierg: Ennuis (DX 11/15) Rifoderata. Berrierg (SX 10/15) Rifoderata.




    Edited by ~ Midori ~ - 15/4/2015, 19:08
     
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    Anche se agitata a quel punto, la Squala cercò in ogni modo di non perdere la sua freddezza o per lo meno non darla a vedere, per questo anche quando Mistral si fece avanti col bisturi non esitò, e rispose ampiamente alla sua domanda.
    E secondo te cambierebbe qualcosa? Io ero lì, e non ho fatto niente per fermare quello che stava succedendo, è come se li avessi uccisi tutti quanti io. E non me ne pentirò, perché le stronzate come la morale, il dovere, le leggi e l'equità sono regole che hanno inventato i furbi per far credere ai deboli di essere al sicuro e fregarli comunque. In un mondo come questo o uccidi o vieni ucciso. Io ho scelto di essere un predatore. E tu non sei diversa da me... in questo momento ammiro di più quel fottuto zombie, che mi sta uccidendo per puro divertimento e per il piacere di stuprarmi, che non te dato che vuoi semplicemente una vendetta che nessuno ti ha chiesto di rispettare...
    Suonava come una sorta di insulto. La Squala era convintissima di quello che aveva fatto e di ciò che era necessario per sopravvivere. Nessuna divinità, nessun alleato affidabile, solo la consapevolezza di vivere in un mondo troppo duro per provare ad essere semplicemente felici. E anche Mistral lo sapeva, lo sapeva fin troppo bene.
    Non mi interessa la vendetta... tu morirai perché ti sei creduta predatrice in mezzo ad una gabbia di leoni, non è merito mio ma colpa tua. Io non credo in niente se non in me stessa, se morirò è perché non sono stata capace di difendermi, non mi serve altro per andarmene in pace! Ora smetti di parlare e fallo, mi sto stufando! Fate quello che dovete e poi uccidetemi!
    Oramai la sua serenità era compromessa, Thresh era riuscito molto facilmente a scuoterla e adesso osservava Mistra la braccia conserte concedendole tutto lo spazio di cui aveva bisogno. Non sarebbe rimasto in disparte, quello mai, ma per il momento il primo atto di quella scena lo avrebbe lasciato a lei. Mistral era ancora interessata ad avere informazioni? Oramai doveva aver capito che la Squala non avrebbe concesso loro niente, se volevano altro dovevano cercarlo da altri elementi più deboli, magari proprio chi sarebbe arrivato ad uccidere Mistral per vendicare la Squala.
     
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    Ok, è ufficiale, mi manca il dono della sintesi.

    Alla risposta della donna, Mistral cedette, anche se non fu particolarmente plateale né visibile. Aveva mantenuto il controllo fino a quel momento, ma la situazione stessa le diceva in ogni modo possibile che non poteva più farlo. Il fatto che fosse un modo disonorevole di fare fuori un nemico smise di importarle. Il fatto stesso che quel nemico fosse una donna, smise di contare qualcosa. Non doveva essere sveglia come pensava, perché invece di tentare perlomeno di ammansire i propri aguzzini, sembrava cercare volutamente di provocarli. Mistral si chiese, nel guardarla con occhi sempre più cupi, se non fosse un modo per farle perdere il controllo e far sì che la uccidesse subito, risparmiandole una lunga agonia. Non sarebbe stata così fortunata.

    Sentire esplodere una risata amara da qualcuno che fino a quel momento era sembrato privo di emozioni o quantomeno glaciale, forse avrebbe sortito lo stesso effetto ottenuto dalle minacce del non-morto che le stava al fianco. O forse no. Dopotutto non era importante.
    Non attese neppure che finisse il suo discorso. Non le interessava più cosa avesse da dire.
    Proprio come le aveva detto lei, avrebbe fatto quel che "doveva" fare. Se nel frattempo avesse ottenuto qualche informazione uscita da quella bocca velenosa per disperazione, tanto meglio, ma non si sarebbe sforzata più di cercarle.
    Se pensi davvero ciò che hai detto, mi pento di non averti trattato fin dal principio come l'idiota che sembri adesso ai miei occhi. Pensi che non sappia come gira il mondo? Che sogni una vita felice, circondata da pargoli e fiorellini?
    Non sai un cazzo di niente di come stanno le cose.

    Mentre parlava, senza la minima esitazione, posò la lama del bisturi sul corpo della donna, all'altezza dei suoi genitali. Poteva sentire la superficie del clitoride premere sullo strumento, ma infliggerle dolore non era il suo scopo, per il momento. Voleva umiliarla.
    Forse in fondo non era diversa da Shuruki, una piccola sfaccettatura di lei aveva lo stesso sadismo di quella mente folle... o era quella stessa piccola mente ad aver preso quel qualcosa da lei. O ancora, semplicemente, provando un odio così spropositato, chiunque sarebbe stato capace di diventare un mostro?
    L'uomo al suo fianco sembrava bramare delle reazioni da lei. Sin dal loro incontro di qualche ora prima, aveva cercato in ogni modo di provocarne. E dal momento che nasconderle a lui era ormai futile e nasconderle a un pezzo di carne lo sarebbe stato ancora di più, tanto valeva lasciarsi andare. Soprattutto perché per prima ne aveva disperatamente bisogno. Non era poi così inumana, dopotutto. Ma non avrebbe sfogato la parte di sé che avrebbe voluto disperatamente gridare e piangere, quella tenera; piuttosto si sarebbe rifugiata in quella iraconda, colma d'odio, che non vedeva l'ora di consumare la propria vendetta. Una vendetta in cui la disfatta della Squala era solo il primo, piccolissimo scalino di una salita enorme.
    Scivolò con la lama lungo i vestiti della donna, lacerando solo ed esclusivamente quelli, lasciando sulla pelle candida poco meno di un lungo graffio. Seguì con il corpo il movimento della mano abbassandosi, fino a tagliare i vestiti a metà, dall'intimità al colletto, ritirando il bisturi una volta ritrovatasi nuovamente "accovacciata" davanti a lei. Le sorrise. Era un sorriso colmo di sentimenti forti, non più glaciali bensì infuocati. Se l'imperturbabilità metteva a proprio agio quella donna, come avrebbe reagito all'odio più forte? Non contava più neppure quello, oramai.
    O sei il macellaio... o sei il bestiame. È così che funziona per te, non è vero? Allora lascia che te lo spieghi in modo che possa capirmi: Tu, sei bestiame. Ma avresti potuto continuare a essere il macellaio se solo te ne fossi stata a casa quel giorno, se solo avessi provato a trattare con noi oggi. Ma non l'hai fatto, e ora sei dove dovresti stare. Si raccoglie sempre ciò che si semina. Che tu sia vacca o allevatore.
    Oramai, non poteva negare di provare una certa soddisfazione nel pronunciare quegli insulti velati. E non riusciva a vergognarsene. La rabbia si era accumulata insieme alle emozioni negative, mentre tentava di mantenere il controllo. Se sfogarla sulla mafiosa era l'unica cosa che avrebbe ottenuto quel giorno, tanto valeva godersela, proprio come aveva detto lo zombie. Finito quel "lavoro", avrebbe potuto avere una lunga chiacchierata con Faust Carnovash, e forse -in seguito- puntare su qualche anello più debole della catena per ottenere informazioni più concrete prima che fosse tardi. Fin troppo semplice... almeno a dirsi.
    Tornò al presente, cercando di concentrarsi sul momento e tenere ben a mente la situazione. Le parole della Squala non facevano altro che gettare benzina sul fuoco, e presto si sarebbe ritorte contro di lei. Ricordi felici si alternarono a sangue e morte, mentre ella parlava. Per quanto fredda e ancora controllata, Mistral non sembrava più tanto calma.
    Non ho bisogno di portare avanti una vendetta altrui. Non ho bisogno che qualcuno "richieda" niente. Perché quel giorno hai fatto male il tuo lavoro. L'avete fatto tutti.
    Dopo aver separato i lembi squarciati dei suoi vestiti, scoprendo il suo corpo, si alzò, composta e rigida. Il sorriso freddo una volta in piedi svanì, sostituito da disprezzo, nel squadrarla. Era sicuramente una donna bellissima, ma in quel momento non la vedeva neppure.
    Oltre la piccola, i Lefebvre avevano anche una figlia adulta, di 19 anni. Era tra i vostri obiettivi, quel giorno. Non mi sorprende che non ti sia neppure accorta del mio "dimenticare" di nominarla.
    Mentre parlava, cominciò a girare intorno alla donna, cercando con lo sguardo nuovi strumenti utili al suo scopo. Sapeva già cosa le serviva, e ci mise poco ad adocchiarli: lacci emostatici.
    Avreste dovuto uccidere anche lei, non è vero? Ma quel giorno "qualcuno" ha deciso invece che prima di morire fosse lasciata in pasto a un gruppo dei tuoi uomini... Che sia stata proprio tu? Come hai detto, non importa. L'hai lasciato accadere.
    Un lunga pausa, accompagnata da un'alzata di spalle. Aveva recuperato ciò che le serviva e ora era al suo fianco e nella mano destra reggeva quattro tubicini giallastri. La guardò dritta negli occhi, prima di porre quella domanda.
    ... Hai almeno idea di cosa fecero di lei?
    Chiunque, avrebbe capito che la risposta non sarebbe stata piacevole, ma per quanto la donna potesse chiacchierare, sbattersene, insultarla, le cose stavano in mano sua. Non avrebbe lasciato che quella fosse la sua unica consolazione. Che uccidere quelle singola donna nel peggiore dei modi si rivelasse la sua unica vendetta a nome della sua intera famiglia. Ma nonostante questa fosse la sua ferma convinzione e il suo obiettivo maggiore, intendeva comunque "godersi" il tutto come se fosse l'ultima cosa che avrebbe fatto in vita sua. Perché poteva morire davvero, pur facendo di tutto per evitarlo. Disprezzava seguire il consiglio della creatura al suo fianco, ma non poteva pensarci. Ne aveva semplicemente bisogno, per se stessa. E più passava il tempo, più raccontava la sua storia, più i ricordi affioravano rendendola decisa.
    Si sforzò comunque di mantenere un'espressione neutra. Come se stesse narrando una favoletta.
    Voglio raccontartelo comunque.
    Venne sedata, portata in uno scantinato maleodorante, circondata da uomini... -no, bestie- altrettanto puzzolenti, con il cazzo in tiro e sorrisi sfacciati sulla faccia. Lei si sarebbe difesa... ma loro non le diedero alcuna scelta. Le mozzarono gambe e braccia, la appresero al soffitto e dopo averla riempita di buchi innaturali per avere un foro a testa si divertirono con lei per ore intere.

    A quel punto, aveva già legato i lacci alle cosce della donna e ora si stava dedicando alle braccia, dieci centimetri sotto le spalle, stando attenta a ogni minimo movimento. Non le avrebbe permesso di ribellarsi.
    Senza più guardarla in faccia, continuò, con la stessa apparente noncuranza.
    Caparbiamente, rimase sveglia sei ore intere prima di svenire. Quando accadde, ormai inutile al loro piacere, la gettarono dentro un cassonetto in attesa del robot tritarifiuti. Questo fu un errore, tuttavia, perché una creatura della notte, attirata dall'odore del sangue, giunse a uccidere alcuni dei tizi lasciati indietro a controllare che lei venisse fatta a pezzi e, per chissà quale arcano motivo... decise di raccogliere quello che ormai era un mero sacco di carne e salvarlo da una morte indegna.
    A quel punto, avrebbe stretto ancora una volta i lacci, per sicurezza, poi avrebbe posato una mano sulla guancia della Squala. Sembrava quasi un tocco consolatorio, di scuse... ma non lo era. La guardava senza vederla davvero.
    Anche io credo in me stessa, ma oggi non sono qui per le mie capacità, come tu non sei qui per un mio errore. Non sei qui neppure perché non ti sei saputa difendere. Ci sei perché qualcosa di buono a questo mondo è rimasto, che tu ci creda o meno. Si chiama giustizia. Divina, casuale, umana... vedila come ti pare... ma il solo fatto che tu sia qui, tra le mie mani e che io sia viva, è la prova che esista davvero. E forse un giorno verrò punita anch'io, forse un giorno i miei peccati verranno lavati via con il mio stesso sangue...
    O magari, IO non morirò affatto. Avrò la mia vendetta, ucciderò la tua "famiglia", i tuoi "cari" -ammesso che ne abbia- e spazzerò via tutto ciò che conosci mentre tu sarai all'Inferno a gridare e disperarti, a pagare anche lì per la sciocca logica avuta in vita.

    Un piccolo buffetto sulla guancia. Ora la guardava e sorrideva. Un sorriso decisamente triste.
    Comunque vada, non sarai più su questo mondo. Non ti potrai godere la mia faccia piangente, né otterrai soddisfazione alcuna dalla morte ignobile che ho intenzione di farti fare. Avresti potuto rispondere invece che farmi incazzare, essere coraggiosa e avere almeno la possibilità di andare via di qui con le tue gambe e affrontarmi in uno scontro faccia a faccia il prima possibile dopo esserti rimessa in sesto. Ma così... Che io crepi oppure no, hai già perso.
    Si rialzò, con calma. Nonostante la compostezza, fu costretta a sfogare con un ampio sospiro l'enfasi che aveva sprecato in quelle ultime parole. Non emise un suono, ma la Squala avrebbe potuto vedere perfettamente il suo petto gonfiarsi al massimo delle sue capacità per poi sgonfiarsi velocemente. Fatto questo, dalle sue mani sarebbero spariti gli Handcannon, mentre sulla sua schiena si costruiva velocemente il modulo Mirrors. A quel punto, avrebbe estratto una delle spade e, impugnandola a due mani, avrebbe provato ad affettare le braccia della Squala. Passando immediatamente, se ci fosse riuscita, alle gambe. Prima che il corpo iniziasse a cadere verso terra inerme, si sarebbe tuttavia rivolta a Thresh, parlando velocemente. Il tono non sarebbe stato glaciale come al solito, ma colmo di amarezza e -in qualche modo- rassegnazione.
    Se puoi usare quelle catene per non farla cadere, issala al soffitto in orizzontale e aiutami a concludere questa faccenda. Non so ancora cosa tu voglia da me, ma una cosa l'ho capita...
    Di nuovo svuotata da forti emozioni, si sarebbe voltata il tanto per guardarlo di sbieco, prestando comunque attenzione alla donna. Era abituata a non abbassare la guardia. Mai.
    Volevi una reazione, non è vero?
    Non le serviva una risposta.
    Spero sia soddisfatto.
    Voleva essere una velata minaccia? Un tentativo di fargli capire che era tipa con cui non scherzare? O una dichiarazione di resa? Non lo sapeva neppure lei; i sentimenti che provava in proposito erano ancora contrastanti. Perché forse il non morto non era l'unico appiglio alla vita che le rimanesse, forse c'era una via d'uscita che ancora non conosceva, ma per quel momento, non le restava che stare al suo gioco, consapevole che -qualunque cosa avesse voluto da lei- probabilmente l'avrebbe ottenuta.
    Status


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    Leggera bruciatura (da sigaretta) all'altezza del seno sinistro.

    - Equipaggiamento corroso su spalle, stomaco e cosce.

    - Danni da contusione sulla schiena. Dolorante. (In fase di rigenerazione)

    - Ferita da taglio alla spalla sinistra (Medio-Lieve entità/In fase di rigenerazione).

    - Ferita da perforazione alla spalla destra (Medio-Grave entità/In fase di rigenerazione).

    .:Psiche:.

    Mistral - Ohi, ohi. Qualcosa qua dentro sta scricchiolando...

    .:Energia:.

    35/80

    .:Potere:.

    Costantemente attivo.

    "Max Anarchy" è il nome in codice con cui nel laboratorio Sakata venivano identificati i progetti finalizzati alle abilità "Cybride", un'idea più che un vero e proprio progetto, molto simile all'Armagus ma più profondamente radicato all'interno del corpo umano. La combinazione perfetta non sarebbe stata quella tra armi tecnologiche e base di magia e un'innata abilità nel loro utilizzo, bensì una combinazione perfetta tra l'arma stessa e il proprio corpo, fondendole in una sola. I progetti erano molti, ma il risultato finale è uno solo, che li racchiude tutti: Mistral. Il suo corpo apparentemente normale in stato di quiete è in realtà un prodigio dell'arte Cybrida, quasi al 100% sintetico ma completamente identico a quello umano, con una sola caratteristica differente: le macchine biologiche che compongono il suo corpo. In combattimento è in grado di modificare la struttura delle bio-tecnologie al suo interno per cambiare le fattezze e le funzionalità del suo fisico, adattandosi a qualsiasi situazione. I progetti sono moltissimi e sono tutti inseriti all'interno della sua memoria virtuale, recuperarli e assimilarli tutti richiede tempo, per questo vengono sbloccati di pari passo funzionalità belliche e tattiche. L'unico limite delle arti Cybride è il corpo stesso che le ospita, essendo uno soltanto non è possibile effettuare molte modifiche corporee contemporaneamente, questo rende la loro combinazione molto limitata e complessa.

    - E' possibile utilizzare solo 2 moduli di utilità bellica contemporaneamente, dopo l'utilizzo di uno non sarà più possibile riattivarlo per i prossimi 3 turni.
    - I seguenti moduli di utilità Bellica sono sbloccati:
    Rozen Armor [+][+]: Attivando la Rozen Armor l'intero corpo di Mistral modifica la sua struttura ottenendo una sottile corazza simile ad una seconda pelle. Il suo colorito varia tra diversi viola con delle rifiniture che ricordano le rose. Sulle nocche, sui capezzoli e sulle spalle compaiono delle piccole borchie lunghe 5 cm, sulle spalle sono 3 e disposte a semicerchio. Quando la Rozen Armor è attiva Mistral riduce leggermente qualsiasi tipo di danno e diminuisce l'efficacia di scottature, acidi e simili. I danni da taglio vengono mitigati più degli altri.
    Léon: Questo equipaggiamento consente di generare delle potenti armi da taglio sugli arti. Si presentano come delle lame retrattili sull'avambraccio o sulla parte inferiore della gamba, agganciati sui gomiti o sui talloni degli arti. Sono ricurvi e hanno una lunghezza totale di circa 40 cm, effettivamente non sono lame affilate ma emettono energia continua che le rende molto più taglienti delle normali spade. L'energia che fuoriesce serve unicamente a dare loro un filo efficiente, non ne aumenta in alcun modo la grandezza. In questo livello è possibile utilizzarne massimo 2 contemporaneamente.
    Realtech: Questo modulo è costituito da un nucleo posto sul petto che si allarga fino alle spalle e le apre leggermente in modo da far fuoriuscire l'energia. Ulteriori valvole di sfogo si aprono intorno al ventre e intorno alle braccia. Il Realtech è una fonte di energia continua che dal momento in cui viene attivato accumula 2 punti per turno fino ad un massimo di 8. Ogni volta che Mistral lo desidera, può utilizzare 3 dei punti accumulati per potenziare il prossimo colpo da parte dei propri arti del 25%. Può sfruttare più cariche in un colpo solo o in rapida successione.
    Handcannon: Il modulo si presenta come una sorta di sfera sui palmi delle mani, incastonata però su di essi, in modo che sporga solo leggermente. Sulla sua sommità due piccoli fori occupati da una lente arancione luminosa, dalla quale è possibile sparare dei piccoli raggi di energia simili a proiettili. Ogni mano può sparare due proiettili per turno, sono dei piccolo fasci di luce simili a laser, grandi e potenti quanto i proiettili dotati di una forza di penetrazione per nulla diversa ai normali proiettili.
    Predatory: All'altezza delle scapole, una volta attivato questo modulo, si vanno a creare due grosse ali meccaniche dal colorito nero. Sono composte da due elementi ripiegati, il primo fa da congiunzione con il corpo ed è lungo circa 50 cm, il resto del segmento inizia con un piccolo gruppo di artigli che ricorda quello dei rapaci che confina no con l'ala effettiva. La punta alta è composta da una lama di circa 30 cm mentre il resto dell'ala è divisa in 3 parti con grandezza discendente. Gli artigli possono afferrare la carne e stringerla ma essendo lunghi solo 15 cm non sono particolarmente versatili. Le ali arrivano ad un'apertura di 2 metri e consentono il volo. Non sono particolarmente resistenti ma possono essere utilizzate in combattimento.
    Mirrors: Dietro la schiena di mistral vengono forgiate due grosse katane con tanto di fodero. Hanno una lunghezza complessiva di 170 cm, 25 dei quali sono di impugnatura. Sfoderandole, le lame hanno una colorazione arancione rilucente e sembrano essere composte da numerosi segmenti a causa della loro illuminazione. Queste lame sono estremamente più taglienti del normale, inoltre se Mistral viene disarmata, le spade sono datate di un modulo cinetico che le attira nei foderi in qualsiasi momento con la stessa forza di attrazione che possiede Mistral, pertanto la ragazza non rimarrà disarmata.
    - I seguenti moduli di utilità Tattica, che non hanno un limite di utilizzi contemporanei, sono sbloccati:
    Watcher: Si tratta di un modulo permanentemente attivo all'interno della retina cibernetica di Mistral, agisce come un piccolo super computer, che al momento necessario può incrementare la sua funzionalità con un intero visore che lo rende più facile da utilizzare. Inoltre il visore funziona anche come occhiali a infrarossi, visore termico e notturno che tuttavia non consente la visione né di energia né di abilità occultanti. Può fungere da database per raccogliere rapidamente informazioni in rete e memorizzare informazioni durante la propria esperienza.
    Tidecaller: Modulo di supporto che consente di ricoprire la parte inferiore del proprio corpo di un sistema simbiotico che adatta il fisico alla vita sottomarina, Mistral può respirare e nuotare sott'acqua senza problemi, senza però ottenere nessun genere di bonus da questo.
    Crawler: Questo modulo influenza esclusivamente le mani dal polso in su, conferendogli degli artigli che consentono di scalare pareti verticali grazie alla loro capacità di infilarsi in materiali anche molto durevoli con la dovuta carica. La lentezza con cui si tocca la superficie e poi gli artigli caricano fino a penetrare il materiale per arrampicarsi le rende delle armi assolutamente inutili in battaglia. Non sono resistenti, né affilati né particolarmente appuntiti.



    .:Tecniche usate:.

    //

    .:Note:.

    • Rozen Armor: Attivo;
    • Léon: Riposo;
    • Realtech: Riposo;
    • Handcannon: Attivo;
    • Predatory: Riposo;
    • Mirrors: Riposo;
    • Watcher: Attivo
    • Tidecaller: Riposo;
    • Crawler: Riposo;

    .:Equipaggiamento:.

    - Ennuis & Berrierg: Ennuis (DX 11/15) Rifoderata. Berrierg (SX 10/15) Rifoderata.


     
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    Uno schiocco di dita riecheggiante fece calare dal soffitto altre catene che si chiusero intorno al busto sanguinante della Squala. La donna che finalmente aveva iniziato a gridare e aveva smesso di tremare cercando di trattenersi sembrava quasi piangere e vomitare sangue. Thresh era rimasto impassibile di fronte a quella dimostrazione, divertito si, ma non impressionato. Dopo aver fatto calare quelle catene, si avvicinò a Mistral posando una mano sulla sua katana, invitandola ad abbassarla.
    Promettente, ma rudimentale. Frettoloso e goffo direi.
    La lanterna di Thresh iniziò a vibrare, sembrava quasi seguisse il ritmo disperato del dolore della Squala, poi del fumo verde fuoriuscì dal suo interno e materializzò nelle mani del torturatore una motosega gigantesca dalla lama più lunga del normale e il motore decorato con motivi di teschi incatenati. Coprì le grida della Squala accendendola, provocando un rumore assordante.
    Una katana è fredda, letale, non trasmette emozioni. Una motosega non taglia, tritura. Tutti sanno come funziona perché è un oggetto comune. Il suo rumore ti fa tremare e copre le tue grida di aiuto, non verrai salvato, nessuno arriverà in tempo. E i tuoi arti verranno macellati lentamente, non saranno staccati di netto. E se per malaugurio quella motosega non fosse buona, restando incagliata tra le tue ossa, allora sarà decisamente un'agonia più lunga aspettare che il tuo aguzzino la rimetta in moto in maniera rumorosa mentre l'arto è già mezzo staccato e sanguinante.
    Detto questo strinse le mani, facendole sbattere e trasformando di nuovo la motosega in fumo, facendola sparire e lasciando qualche pacca sulla spalla di Mistral, volontariamente sulle catene per ricordarle che era ancora ferita.
    Dunque era questo il piano? Pan per focaccia? Sarai soddisfatta se la violenterò tanto quanto gli uomini che hanno violentato te? Potrei fare di peggio... o potresti farlo tu.
    Un altro ghigno malefico si dipinse sul volto del non morto. Sapeva bene come agire, ma Mistral si stava avvicinando al ui. Piuttosto che farla tenere sulla difensiva, voleva attirarla ancora di più verso di sé. La Squala nel mentre continuava a versare abbondanti dosi di sangue ,gridando dolorosamente nel disperato tentativo di trovare sollievo dalle ferite, o almeno finire l'ossigeno per finalmente crepare. Thresh spalancò il suo ampio mantello facendo tintinnare i ganci che aveva sui capelli. Il suo sguardo si fece più maligno che mai, dietro quel sorriso non c'erano gli occhi di un folle, ma di un leader che sapeva cosa fare. Sollevò quindi il palmo della mano rivolto verso il basso nella direzione di Mistral. Sotto, tenuta da forze mistiche, pendeva la Lanterna luminosa più che mai. Si illuminava come un faro, e sembrava chiamare Mistral. La stava invitando ad accettare non solo il suo aiuto, ma il suo mondo. Mistral poteva decidere di lasciare la Squala al suo destino, oppure suggellare il patto che le avrebbe dato ciò che le serviva per chiudere i conti con il passato e avere ciò che desiderava: potere e vendetta...
     
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    A dirla tutta, pensava si sarebbe sentita molto meglio di come invece fu. Aveva stupidamente sperato che la Squala continuasse a sputarle in faccia la propria crudeltà fino alla fine, rendendole le cose più facili. Le grida femminili e strazianti che riecheggiarono nella stanza facevano tutt'altro effetto. Se non la guardava, pensando a chi fosse e a quanto meritasse una simile sorte, le faceva quasi male ascoltarle.
    Una smorfia di fastidio le attraversò il viso. Quella sensazione di essere in trappola non la abbandonava, e al tempo stesso la consapevolezza che quella fosse una vendetta neppure a metà...
    Stava pensando troppo.
    Fece sferzare la katana al proprio fianco, per pulirla dal sangue, prima di rifoderarla con unico gesto. Vedere lo zombie fargli cenno di abbassarla ancor prima di poter concludere, la fece irritare. Le sue parole fecero di peggio, ma accompagnate da quella strana dimostrazione di potere e malato sadismo, bloccarono ogni reazione violenta sul nascere. Non rimase impressionata da quella visione quanto sarebbe potuto accadere a tanti altri, tuttavia la fissò con attenzione, studiandola. Sicuramente, quel tipo sapeva parecchio su come far disperare una persona. Era potente, sapeva il fatto suo. Era una cosa di cui dargli atto, ma era anche estremamente malvagio. Lei non si sentiva certo uno stinco di santo, ma la sua morale non poteva coincidere con quella del non-morto. Era palese. Non aveva voluto prolungare le sofferenze fisiche della mafiosa; si era limitata a mettere in pratica una vendetta istintiva, basilare. Non poteva negare di essersi lasciata trasportare. Le mani che tremavano impercettibilmente ne erano la prova. Doveva scappare da quel posto il prima possibile. Prima che anche il suo innaturale autocontrollo potesse cedere sotto i colpi di emozioni troppo forti e insistenti, facendola esplodere.
    Il tocco dell'uomo la riportò al mondo. Di scatto indietreggiò, sottraendosi alle sue pacche con un passo. Le labbra si deformarono appena per il fastidio: le ferite che si era procurata per errori non propri erano ancora lì, e bruciavano al tocco. Ma addirittura sottrarsi a un dolore così misero? Aveva sopportato di molto peggio senza fiatare. Qualcosa non andava.
    Guardò l'uomo negli occhi, soppesando le sue parole. Il suo sguardo venne catturato da quella strana lanterna. Per un attimo, guardarla le fece sentire l'inspiegabile istinto di toccarla, di lasciarsi ammaliare...
    Chiuse gli occhi, sospirando profondamente. Le prudevano le mani.
    Vogliamo vedere la puttana morta... Morta! Sousuke Sama... La nostra famiglia...
    Afferrala, afferrala!

    Riaprì gli occhi di colpo. La "cosa" stava avendo ripercussioni sulle sue azioni nonostante lei fosse cosciente? Forse semplicemente aveva accumulato troppo stress senza batter ciglio, e ora tutto il suo sistema, il suo intero corpo, aveva bisogno di sfogarsi.
    La voce venne fuori sorprendentemente accalorata, bassa e sibilante, quando si decise a rispondere.
    No. Non mi basta e non mi basterà. Sarò soddisfatta quando scoprirò tutta la verità. I nomi, i cognomi, l'aspetto di chiunque abbia partecipato a quel massacro. Quando saprò perché, il vero perché. La storia completa, e non le informazioni da quattro soldi. Quando il sangue verrà lavato con nuovo sangue. E forse... forse nemmeno allora.
    In ogni caso, la morte di un singolo non potrà mai soddisfarmi, per quanto questi possa meritarlo. Io voglio una vendetta vera. Assoluta e insindacabile. Questo è l'unico "piano" di cui ho bisogno.

    Strinse le labbra, stizzita di aver parlato così tanto. Non aveva deciso di godersi il momento? Ma come poteva?
    Respirando piano per riprendersi, lo fissò a lungo, studiandolo. Quell'uomo le faceva uno strano effetto. Forse era il luogo, la situazione o quella strana lanterna che sembrava capace di attirare una parte del suo essere a sé.
    Le occorsero più secondi del dovuto per trovare una risposta che non la mettesse in gabbia più di quanto non fosse già.
    Ormai che altra scelta aveva?
    Non mi fraintenda... pagherà. Le ho promesso una morte ignobile ed è quello che intendo darle. Inoltre sarà educativo vederla all'opera, Signor Carnovash. Capire perché la mafia abbia tanta paura di lei è di mio interesse. Prego. Se per lei è un gioco giocherò anch'io. Poco importa ormai.
    Dopo però vorrei parlare.

    Cercò di dire ciò che lui voleva sentire, risanando però le distanze con quel "signor", tornando al "lei", dal momento che la lingua del luogo le concedeva simili formalità, ma si infastidì comunque di aver pronunciato le ultime parole come una richiesta, un compromesso.
    A quanto pareva, Faust Carnovash emanava un'aura pericolosa che neppure lei poteva ignorare. Le risvegliava una consapevolezza istintiva, primordiale, irrazionale. Non ci aveva fatto caso all'incontro di ore prima, perché ancora non aveva visto il terrore di una come la Squala nei suoi confronti. Ora però lo sentiva. Sapeva le fosse utile, sapeva di doverlo tenere buono per necessità, ma soprattutto -suo malgrado- era ormai perfettamente conoscente di essere inferiore a lui in termini d'efficienza bellica. Era quasi ironico, ma era proprio così.
    E tutto ciò portava a galla un dubbio raggelante.
    ... Ho paura?
    Status


    .:Fisico:.

    Leggera bruciatura (da sigaretta) all'altezza del seno sinistro.

    - Equipaggiamento corroso su spalle, stomaco e cosce.

    - Danni da contusione sulla schiena. Dolorante. (In fase di rigenerazione)

    - Ferita da taglio alla spalla sinistra (Medio-Lieve entità/In fase di rigenerazione).

    - Ferita da perforazione alla spalla destra (Medio-Grave entità/In fase di rigenerazione).

    .:Psiche:.

    Mistral - Ohi, ohi. Qualcosa qua dentro sta scricchiolando...

    .:Energia:.

    38/80

    .:Potere:.

    Costantemente attivo.

    "Max Anarchy" è il nome in codice con cui nel laboratorio Sakata venivano identificati i progetti finalizzati alle abilità "Cybride", un'idea più che un vero e proprio progetto, molto simile all'Armagus ma più profondamente radicato all'interno del corpo umano. La combinazione perfetta non sarebbe stata quella tra armi tecnologiche e base di magia e un'innata abilità nel loro utilizzo, bensì una combinazione perfetta tra l'arma stessa e il proprio corpo, fondendole in una sola. I progetti erano molti, ma il risultato finale è uno solo, che li racchiude tutti: Mistral. Il suo corpo apparentemente normale in stato di quiete è in realtà un prodigio dell'arte Cybrida, quasi al 100% sintetico ma completamente identico a quello umano, con una sola caratteristica differente: le macchine biologiche che compongono il suo corpo. In combattimento è in grado di modificare la struttura delle bio-tecnologie al suo interno per cambiare le fattezze e le funzionalità del suo fisico, adattandosi a qualsiasi situazione. I progetti sono moltissimi e sono tutti inseriti all'interno della sua memoria virtuale, recuperarli e assimilarli tutti richiede tempo, per questo vengono sbloccati di pari passo funzionalità belliche e tattiche. L'unico limite delle arti Cybride è il corpo stesso che le ospita, essendo uno soltanto non è possibile effettuare molte modifiche corporee contemporaneamente, questo rende la loro combinazione molto limitata e complessa.

    - E' possibile utilizzare solo 2 moduli di utilità bellica contemporaneamente, dopo l'utilizzo di uno non sarà più possibile riattivarlo per i prossimi 3 turni.
    - I seguenti moduli di utilità Bellica sono sbloccati:
    Rozen Armor [+][+]: Attivando la Rozen Armor l'intero corpo di Mistral modifica la sua struttura ottenendo una sottile corazza simile ad una seconda pelle. Il suo colorito varia tra diversi viola con delle rifiniture che ricordano le rose. Sulle nocche, sui capezzoli e sulle spalle compaiono delle piccole borchie lunghe 5 cm, sulle spalle sono 3 e disposte a semicerchio. Quando la Rozen Armor è attiva Mistral riduce leggermente qualsiasi tipo di danno e diminuisce l'efficacia di scottature, acidi e simili. I danni da taglio vengono mitigati più degli altri.
    Léon: Questo equipaggiamento consente di generare delle potenti armi da taglio sugli arti. Si presentano come delle lame retrattili sull'avambraccio o sulla parte inferiore della gamba, agganciati sui gomiti o sui talloni degli arti. Sono ricurvi e hanno una lunghezza totale di circa 40 cm, effettivamente non sono lame affilate ma emettono energia continua che le rende molto più taglienti delle normali spade. L'energia che fuoriesce serve unicamente a dare loro un filo efficiente, non ne aumenta in alcun modo la grandezza. In questo livello è possibile utilizzarne massimo 2 contemporaneamente.
    Realtech: Questo modulo è costituito da un nucleo posto sul petto che si allarga fino alle spalle e le apre leggermente in modo da far fuoriuscire l'energia. Ulteriori valvole di sfogo si aprono intorno al ventre e intorno alle braccia. Il Realtech è una fonte di energia continua che dal momento in cui viene attivato accumula 2 punti per turno fino ad un massimo di 8. Ogni volta che Mistral lo desidera, può utilizzare 3 dei punti accumulati per potenziare il prossimo colpo da parte dei propri arti del 25%. Può sfruttare più cariche in un colpo solo o in rapida successione.
    Handcannon: Il modulo si presenta come una sorta di sfera sui palmi delle mani, incastonata però su di essi, in modo che sporga solo leggermente. Sulla sua sommità due piccoli fori occupati da una lente arancione luminosa, dalla quale è possibile sparare dei piccoli raggi di energia simili a proiettili. Ogni mano può sparare due proiettili per turno, sono dei piccolo fasci di luce simili a laser, grandi e potenti quanto i proiettili dotati di una forza di penetrazione per nulla diversa ai normali proiettili.
    Predatory: All'altezza delle scapole, una volta attivato questo modulo, si vanno a creare due grosse ali meccaniche dal colorito nero. Sono composte da due elementi ripiegati, il primo fa da congiunzione con il corpo ed è lungo circa 50 cm, il resto del segmento inizia con un piccolo gruppo di artigli che ricorda quello dei rapaci che confina no con l'ala effettiva. La punta alta è composta da una lama di circa 30 cm mentre il resto dell'ala è divisa in 3 parti con grandezza discendente. Gli artigli possono afferrare la carne e stringerla ma essendo lunghi solo 15 cm non sono particolarmente versatili. Le ali arrivano ad un'apertura di 2 metri e consentono il volo. Non sono particolarmente resistenti ma possono essere utilizzate in combattimento.
    Mirrors: Dietro la schiena di mistral vengono forgiate due grosse katane con tanto di fodero. Hanno una lunghezza complessiva di 170 cm, 25 dei quali sono di impugnatura. Sfoderandole, le lame hanno una colorazione arancione rilucente e sembrano essere composte da numerosi segmenti a causa della loro illuminazione. Queste lame sono estremamente più taglienti del normale, inoltre se Mistral viene disarmata, le spade sono datate di un modulo cinetico che le attira nei foderi in qualsiasi momento con la stessa forza di attrazione che possiede Mistral, pertanto la ragazza non rimarrà disarmata.
    - I seguenti moduli di utilità Tattica, che non hanno un limite di utilizzi contemporanei, sono sbloccati:
    Watcher: Si tratta di un modulo permanentemente attivo all'interno della retina cibernetica di Mistral, agisce come un piccolo super computer, che al momento necessario può incrementare la sua funzionalità con un intero visore che lo rende più facile da utilizzare. Inoltre il visore funziona anche come occhiali a infrarossi, visore termico e notturno che tuttavia non consente la visione né di energia né di abilità occultanti. Può fungere da database per raccogliere rapidamente informazioni in rete e memorizzare informazioni durante la propria esperienza.
    Tidecaller: Modulo di supporto che consente di ricoprire la parte inferiore del proprio corpo di un sistema simbiotico che adatta il fisico alla vita sottomarina, Mistral può respirare e nuotare sott'acqua senza problemi, senza però ottenere nessun genere di bonus da questo.
    Crawler: Questo modulo influenza esclusivamente le mani dal polso in su, conferendogli degli artigli che consentono di scalare pareti verticali grazie alla loro capacità di infilarsi in materiali anche molto durevoli con la dovuta carica. La lentezza con cui si tocca la superficie e poi gli artigli caricano fino a penetrare il materiale per arrampicarsi le rende delle armi assolutamente inutili in battaglia. Non sono resistenti, né affilati né particolarmente appuntiti.



    .:Tecniche usate:.

    //

    .:Note:.

    • Rozen Armor: Attivo;
    • Léon: Riposo;
    • Realtech: Riposo;
    • Handcannon: Riposo 1/3;
    • Predatory: Riposo;
    Mirrors: Attivo;
    • Watcher: Attivo
    • Tidecaller: Riposo;
    • Crawler: Riposo;

    .:Equipaggiamento:.

    - Ennuis & Berrierg: Ennuis (DX 11/15) Rifoderata. Berrierg (SX 10/15) Rifoderata.



    21/04, 17:56: Corretti alcuni errori presenti nel testo. :zizi:


    Edited by ~ Midori ~ - 21/4/2015, 17:56
     
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    In un primo momento la risposta di Thresh fu un sorrisetto soddisfatto e alquanto maligno. La lanterna prese ad illuminare la leggera nebbia che ora avvolgeva delicatamente Mistral. Qualcosa dentro di lei stava cambiando, aveva stretto un patto, aveva legato la sua anima a qualcosa di estremamente semplice da poter essere definito quasi inconcepibile.
    Avrai le tue risposte... avrai i tuoi mezzi... e quando capirai cosa significa "essere soddisfatti"... non ne avrai abbastanza.
    Mistral sentì chiaramente il suo corpo cambiare, come se una nuova modifica da combattimento si fosse aggiunta, un aggiornamento o qualcosa del genere. Dai suoi database avrebbe potuto risalire all'origine di quell'energia, riconoscendola in una particolare arte occulta: il Juinjutsu. Un'arte così oscura e diabolica da poter perfino alterare il proprio corpo e la propria carne. Attraverso una delle tecniche che normalmente venivano utilizzate per modificare gli arti nella battaglia, Thresh aveva donato a Mistral quello che sembrava un membro fatto di oscurità, il mezzo giusto per gustare la propria vendetta... con piacere. Tirarsi indietro o scandalizzarsi per qualcosa del genere oramai era troppo tardi e qualcosa in Thresh gli diceva che Mistral non lo avrebbe fatto. Inoltre quello sembrava una vera e propria dimostrazione: ciò che l'attendeva, ciò che avrebbe potuto insegnarle e farle fare. Thresh le avrebbe quindi fatto spazio, lui si sarebbe posizionato dal lato opposto di Mistral, solamente dopo che anche lei avesse preso posizione. La Squala, seppur dolente, aveva smesso di gridare e ora tremava rumorosamente cercando di mantenere il controllo e non lasciarsi più andare. Doveva rimanere di ghiaccio, anche perché a giudicare dal patto appena suggellato, la tortura non era che iniziata...
     
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    Non seppe cosa il suo subconscio le avesse risposto, ma di certo le parole del non-morto le diedero perversamente un brivido che l'attraversò nervo per nervo... e non era paura. Si morse il labbro, distogliendo lo sguardo da quella lanterna come per sottrarsi alla malia di un potente incantesimo. Che diavolo le prendeva? La "cosa" dentro di lei smaniava, le parlava, la incitava a porre fine alla vita della Squala nel peggiore dei modi. Non aveva bisogno di quella voce -specchio della propria- per sentire lo stesso desiderio. Non aveva bisogno nemmeno della strana energia che l'avvolse, eppure, quando ebbe finito di penetrarle sotto la pelle si sentì infinitamente bene. Come se qualcosa si fosse aggiunto al suo arsenale. Il Watcher aggiornò il database annunciandole l'apprendimento di un'Arte Occulta: Juinjutsu, e il piacere svanì sostituito da disagio. Arte demoniaca, potente quanto pericolosa. Aveva appena fatto un patto con il diavolo senza rendersene conto? I suoi genitori si sarebbero rivoltati nella tomba vedendola in quello stato.
    Abbassò lo sguardo, stringendo i pugni e allora vide dove tutta quell'energia oscura si era concentrata. Alzò un sopracciglio, incredula. Una verga non era propriamente quello che immaginava le servisse per vincere contro i propri nemici. Per un solo istante, il pensiero le sembrò così ridicolo da farle desiderare di ridere, ma per niente al mondo avrebbe mostrato di avere umorismo proprio in quel momento. Strinse gli occhi invece, guardando Thresh a lungo, poi la Squala. Cercò di focalizzare la concentrazione sul suo viso, cercò di pensare ai suoi famigliari, a quanto orribili potevano essere state le loro morti, a quanto crudele fosse stata quella della piccola Anne, e a come quella donna fosse diretta colpevole di tutto questo...
    Facciamola finita.
    Ebbene, decise che non poteva tirarsi indietro nemmeno dinanzi a quello. L'eccitazione era ben lungi dall'appartenerle, ma non le serviva. Avrebbe fatto quel che andava fatto eseguendolo per ciò che era: vendetta, pura e semplice. Avrebbe provato a manipolare il proprio corpo per far sì che uno scheletro duro come metallo "tirasse su" forzatamente quella massa d'oscurità rendendola deforme, grossa e incredibilmente minacciosa, poi si sarebbe diretta verso il viso della Squala e con uno strattone ai danni della sua chioma l'avrebbe costretta a guardarla in faccia, se possibile gridando nel frattempo. Aveva giurato di umiliarla e le avrebbe impartito lo stesso tipo di umiliazione a cui era stata costretta lei, se non peggiore.
    Smise di chiedersi se fosse giusto o sbagliato. Era quello che doveva fare, non c'era altro da mettere in conto.
    C'è qualcosa che vorresti dirci prima di iniziare?
    Ci stava cascando di nuovo? Nah. Non avrebbe atteso che finisse una frase a meno che questa non si fosse prospettata interessante.
    Lascia stare. Avresti dovuto parlare quando potevi. Ora: mordimi e ti ritroverai con i denti spaccati.
    Da lì in poi si sarebbe occupata soltanto di soffocare con la propria rabbia il respiro di quell'assassina come se fosse l'unica vera responsabile della rovina dei suoi cari. Dato il bisogno che aveva, non era difficile convincersene. Lacrime, viso paonazzo, trucco che cola e occhi ribaltati... ecco come desiderava vederla.
    E purtroppo non era l'unica...
    Ohhhhh sì! Shuruki lo sente! Lo sente! La bocca della puttana è così calda... Così bagnata! E ora non potrà più offenderci. Non potrà più farci del male! Soffoca... SOFFOCA!
    Uscita da quella specie di incubo avrebbe fatto di tutto per sradicare quella voce dalla radice.

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    .:Fisico:.

    Leggera bruciatura (da sigaretta) all'altezza del seno sinistro.

    - Equipaggiamento corroso su spalle, stomaco e cosce.

    - Danni da contusione sulla schiena. Dolorante. (In fase di rigenerazione)

    - Ferita da taglio alla spalla sinistra (Medio-Lieve entità/In fase di rigenerazione).

    - Ferita da perforazione alla spalla destra (Medio-Grave entità/In fase di rigenerazione).

    .:Psiche:.

    Mistral - Ohi, ohi. Qualcosa qua dentro sta scricchiolando...

    .:Energia:.

    41/80

    .:Potere:.

    Costantemente attivo.

    "Max Anarchy" è il nome in codice con cui nel laboratorio Sakata venivano identificati i progetti finalizzati alle abilità "Cybride", un'idea più che un vero e proprio progetto, molto simile all'Armagus ma più profondamente radicato all'interno del corpo umano. La combinazione perfetta non sarebbe stata quella tra armi tecnologiche e base di magia e un'innata abilità nel loro utilizzo, bensì una combinazione perfetta tra l'arma stessa e il proprio corpo, fondendole in una sola. I progetti erano molti, ma il risultato finale è uno solo, che li racchiude tutti: Mistral. Il suo corpo apparentemente normale in stato di quiete è in realtà un prodigio dell'arte Cybrida, quasi al 100% sintetico ma completamente identico a quello umano, con una sola caratteristica differente: le macchine biologiche che compongono il suo corpo. In combattimento è in grado di modificare la struttura delle bio-tecnologie al suo interno per cambiare le fattezze e le funzionalità del suo fisico, adattandosi a qualsiasi situazione. I progetti sono moltissimi e sono tutti inseriti all'interno della sua memoria virtuale, recuperarli e assimilarli tutti richiede tempo, per questo vengono sbloccati di pari passo funzionalità belliche e tattiche. L'unico limite delle arti Cybride è il corpo stesso che le ospita, essendo uno soltanto non è possibile effettuare molte modifiche corporee contemporaneamente, questo rende la loro combinazione molto limitata e complessa.

    - E' possibile utilizzare solo 2 moduli di utilità bellica contemporaneamente, dopo l'utilizzo di uno non sarà più possibile riattivarlo per i prossimi 3 turni.
    - I seguenti moduli di utilità Bellica sono sbloccati:
    Rozen Armor [+][+]: Attivando la Rozen Armor l'intero corpo di Mistral modifica la sua struttura ottenendo una sottile corazza simile ad una seconda pelle. Il suo colorito varia tra diversi viola con delle rifiniture che ricordano le rose. Sulle nocche, sui capezzoli e sulle spalle compaiono delle piccole borchie lunghe 5 cm, sulle spalle sono 3 e disposte a semicerchio. Quando la Rozen Armor è attiva Mistral riduce leggermente qualsiasi tipo di danno e diminuisce l'efficacia di scottature, acidi e simili. I danni da taglio vengono mitigati più degli altri.
    Léon: Questo equipaggiamento consente di generare delle potenti armi da taglio sugli arti. Si presentano come delle lame retrattili sull'avambraccio o sulla parte inferiore della gamba, agganciati sui gomiti o sui talloni degli arti. Sono ricurvi e hanno una lunghezza totale di circa 40 cm, effettivamente non sono lame affilate ma emettono energia continua che le rende molto più taglienti delle normali spade. L'energia che fuoriesce serve unicamente a dare loro un filo efficiente, non ne aumenta in alcun modo la grandezza. In questo livello è possibile utilizzarne massimo 2 contemporaneamente.
    Realtech: Questo modulo è costituito da un nucleo posto sul petto che si allarga fino alle spalle e le apre leggermente in modo da far fuoriuscire l'energia. Ulteriori valvole di sfogo si aprono intorno al ventre e intorno alle braccia. Il Realtech è una fonte di energia continua che dal momento in cui viene attivato accumula 2 punti per turno fino ad un massimo di 8. Ogni volta che Mistral lo desidera, può utilizzare 3 dei punti accumulati per potenziare il prossimo colpo da parte dei propri arti del 25%. Può sfruttare più cariche in un colpo solo o in rapida successione.
    Handcannon: Il modulo si presenta come una sorta di sfera sui palmi delle mani, incastonata però su di essi, in modo che sporga solo leggermente. Sulla sua sommità due piccoli fori occupati da una lente arancione luminosa, dalla quale è possibile sparare dei piccoli raggi di energia simili a proiettili. Ogni mano può sparare due proiettili per turno, sono dei piccolo fasci di luce simili a laser, grandi e potenti quanto i proiettili dotati di una forza di penetrazione per nulla diversa ai normali proiettili.
    Predatory: All'altezza delle scapole, una volta attivato questo modulo, si vanno a creare due grosse ali meccaniche dal colorito nero. Sono composte da due elementi ripiegati, il primo fa da congiunzione con il corpo ed è lungo circa 50 cm, il resto del segmento inizia con un piccolo gruppo di artigli che ricorda quello dei rapaci che confina no con l'ala effettiva. La punta alta è composta da una lama di circa 30 cm mentre il resto dell'ala è divisa in 3 parti con grandezza discendente. Gli artigli possono afferrare la carne e stringerla ma essendo lunghi solo 15 cm non sono particolarmente versatili. Le ali arrivano ad un'apertura di 2 metri e consentono il volo. Non sono particolarmente resistenti ma possono essere utilizzate in combattimento.
    Mirrors: Dietro la schiena di mistral vengono forgiate due grosse katane con tanto di fodero. Hanno una lunghezza complessiva di 170 cm, 25 dei quali sono di impugnatura. Sfoderandole, le lame hanno una colorazione arancione rilucente e sembrano essere composte da numerosi segmenti a causa della loro illuminazione. Queste lame sono estremamente più taglienti del normale, inoltre se Mistral viene disarmata, le spade sono datate di un modulo cinetico che le attira nei foderi in qualsiasi momento con la stessa forza di attrazione che possiede Mistral, pertanto la ragazza non rimarrà disarmata.
    - I seguenti moduli di utilità Tattica, che non hanno un limite di utilizzi contemporanei, sono sbloccati:
    Watcher: Si tratta di un modulo permanentemente attivo all'interno della retina cibernetica di Mistral, agisce come un piccolo super computer, che al momento necessario può incrementare la sua funzionalità con un intero visore che lo rende più facile da utilizzare. Inoltre il visore funziona anche come occhiali a infrarossi, visore termico e notturno che tuttavia non consente la visione né di energia né di abilità occultanti. Può fungere da database per raccogliere rapidamente informazioni in rete e memorizzare informazioni durante la propria esperienza.
    Tidecaller: Modulo di supporto che consente di ricoprire la parte inferiore del proprio corpo di un sistema simbiotico che adatta il fisico alla vita sottomarina, Mistral può respirare e nuotare sott'acqua senza problemi, senza però ottenere nessun genere di bonus da questo.
    Crawler: Questo modulo influenza esclusivamente le mani dal polso in su, conferendogli degli artigli che consentono di scalare pareti verticali grazie alla loro capacità di infilarsi in materiali anche molto durevoli con la dovuta carica. La lentezza con cui si tocca la superficie e poi gli artigli caricano fino a penetrare il materiale per arrampicarsi le rende delle armi assolutamente inutili in battaglia. Non sono resistenti, né affilati né particolarmente appuntiti.



    .:Tecniche usate:.

    //

    .:Note:.

    • Rozen Armor: Attivo;
    • Léon: Riposo;
    • Realtech: Riposo;
    • Handcannon: Riposo 2/3;
    • Predatory: Riposo;
    Mirrors: Attivo;
    • Watcher: Attivo
    • Tidecaller: Riposo;
    • Crawler: Riposo;

    .:Equipaggiamento:.

    - Ennuis & Berrierg: Ennuis (DX 11/15) Rifoderata. Berrierg (SX 10/15) Rifoderata.


     
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    La mancanza d'animo che ci stava mettendo Mistral in quell'atto rendeva tutto molto noioso. Forse poteva umiliare la Squala ma se lo faceva a forza non serviva a niente, sembrava solo un boia incappucciato come gli altri dietro quella faccia tranquilla e impassibile. Se voleva davvero umiliarla doveva anche farle capire che provava piacere nel farlo, altrimenti sarebbe stato inutile e avrebbe ottenuto semplicemente una tacita collaborazione da una donna... senza arti. Come contava di vendicarsi? Quella era un'esecuzione e basta, non una vendetta. Thresh sbuffò sconsolato, avvicinandosi alla Squala per poi afferrare un bisturi scelto appositamente dall'interno della giacca. Mentre Mistral si... divertiva? Bhe in qualsiasi modo, Thresh si preoccupò di scansare qualche ciocca di capelli dalla nuca della Squala, gustandosi i suoi versi smorzati dal dolore e dal membro scuro, per poi iniziare una lenta ed estremamente precisa incisione.
    Con i novizi è sempre così, non bisogna semplicemente insegnare loro ad uccidere nella maniera giusta, serve anche insegnargli a divertirsi perché un lavoro del genere senza passione... è quasi triste. Ma tu sai di che parlo vero?
    Stava parlando con la Squala ovviamente, e si stava divertendo un sacco all'idea che ovviamente non potesse rispondere. I precisi tagli di Thresh descrissero lentamente un perverso quadro sul corpo della Squala: un taglio le circondò la gola senza però recidere arterie importanti. Poi il "collare" di sangue si sarebbe allungato su tutta la colonna vertebrale arrivando alle natiche. Qui si sarebbe interrotto solo davanti al suo sfintere, per poi passare ad un altra linea. Una linea che partiva dal collo le le attraversava il petto, dividendo il busto in due per fermarsi all'altezza del clitoride. Ovviamente per riuscirci e farlo a modo giusto Thresh dovette sdraiarsi sotto al Squala e nel farlo ricevette una leggera pioggia di sangue sicuramente piacevole per lo zombie.
    Dicono che tra le torture più semplici ed immediate, strappare le unghie ad una persona sia sicuramente quella più efficiente. purtroppo però, la nostra Mistral è stata frettolosa e niente arti niente unghie. Poi i denti sono il suo deterrente quindi dovremmo accontentarci di ciò che resta, sei d'accordo?
    Ridacchiò soddisfatto mentre completava l'incisione intorno ai seni: un cerchio esterno che li circondava entrambi, poi uno più interno intorno al capezzolo, questo procedimento ovviamente per ogni seno. Thresh si passò le dita sulle labbra, pensieroso, iniziando quindi a contare bisbigliando sottovoce. L'ultimo rintocco lo portò ad afferrare un lembo di pelle intorno al seno destro per poi strapparlo di colpo con un gesto secco della mano, come se le stesse facendo la ceretta. I gorgoglii infernali che uscirono dalla gola della Squala a quel punto avrebbero avvolto il membro di Mistral concedendogli delle sensazioni che probabilmente nemmeno si aspettava di poter provare. Addirittura un ghiacciolo come lei non avrebbe potuto evitare i brividi di piacere provocati da quel gemito disumano, seguito poi dall'espressione dolente della Squala che stava lentamente abbandonando questo mondo. Il seno destro della donna era ora completamente spellato nella zona circoscritta dal bisturi, erano visibili la carne, le piccole fasce muscolari e le ghiandole. Uno spettacolo raccapricciante degno di una lezione di anatomia. E ovviamente, a giudicare dai tagli che aveva su tutto il corpo la Squala, quello non era che il primo strappo.
     
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    Lentamente, prima ancora che Thresh tentasse di provocarla, Mistral smise di pensare all'onore. Si nutrì della propria rabbia, si perse nei ricordi e si limitò a godersi il momento come aveva desiderato. Forse in seguito ci avrebbe pensato, anche se non sarebbe servito a niente. Ma in quel momento, preferì lasciarsi andare all'inevitabile. Il suo corpo aveva bisogno di farlo, e la sua mente non era diversa. Per questo le parole dello zombie non riuscirono a provocarla più di tanto. Anzi, se non fosse stata attenta, in una simile situazione l'avrebbero persino divertita.
    E chi dice che non mi stia divertendo?
    Con tutta la naturalezza del mondo, quando Thresh ebbe finito di strappare la carne della Squala sul davanti, lei si occupò di strapparne un altra porzione dalla spalla sinistra in giù, inarcandosi per la sensazione inaspettata provocata dagli spasmi della sua gola. Si impegnò per sorridere, fissando la donna negli occhi. Avanti, indietro; avanti, indietro... i movimenti del suo bacino erano secchi e atti solo a soffocarla il più possibile prima di permetterle di prendere qualche sporadica e breve boccata d'aria.
    Forse a guardarla c'era da sorprendersi del suo comportamento, magari Shuruki c'entrava qualcosa, o forse no. Di certo, se ci fosse stata una finestra aperta affacciata sulla sua mente, probabilmente ci si sarebbe sorpresi di trovarci... ricordi. Volti sfocati in successione, voci, insegnamenti, parole d'amore, dura ma vivibile quotidianità. Focalizzare quei particolari l'aiutava di certo a metterci più violenza del necessario, ma non importava. Avrebbe contribuito agli strappi di Thresh fino a vederla grondare pezzi di carne.
    Sì! Sì! SÌ! Stiamo godendo così tanto... così tanto...

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    .:Fisico:.

    Leggera bruciatura (da sigaretta) all'altezza del seno sinistro.

    - Equipaggiamento corroso su spalle, stomaco e cosce.

    - Danni da contusione sulla schiena. Dolorante. (In fase di rigenerazione)

    - Ferita da taglio alla spalla sinistra (Medio-Lieve entità/In fase di rigenerazione).

    - Ferita da perforazione alla spalla destra (Medio-Grave entità/In fase di rigenerazione).

    .:Psiche:.

    Mistral - Ohi, ohi. Qualcosa qua dentro sta scricchiolando...

    .:Energia:.

    44/80

    .:Potere:.

    Costantemente attivo.

    "Max Anarchy" è il nome in codice con cui nel laboratorio Sakata venivano identificati i progetti finalizzati alle abilità "Cybride", un'idea più che un vero e proprio progetto, molto simile all'Armagus ma più profondamente radicato all'interno del corpo umano. La combinazione perfetta non sarebbe stata quella tra armi tecnologiche e base di magia e un'innata abilità nel loro utilizzo, bensì una combinazione perfetta tra l'arma stessa e il proprio corpo, fondendole in una sola. I progetti erano molti, ma il risultato finale è uno solo, che li racchiude tutti: Mistral. Il suo corpo apparentemente normale in stato di quiete è in realtà un prodigio dell'arte Cybrida, quasi al 100% sintetico ma completamente identico a quello umano, con una sola caratteristica differente: le macchine biologiche che compongono il suo corpo. In combattimento è in grado di modificare la struttura delle bio-tecnologie al suo interno per cambiare le fattezze e le funzionalità del suo fisico, adattandosi a qualsiasi situazione. I progetti sono moltissimi e sono tutti inseriti all'interno della sua memoria virtuale, recuperarli e assimilarli tutti richiede tempo, per questo vengono sbloccati di pari passo funzionalità belliche e tattiche. L'unico limite delle arti Cybride è il corpo stesso che le ospita, essendo uno soltanto non è possibile effettuare molte modifiche corporee contemporaneamente, questo rende la loro combinazione molto limitata e complessa.

    - E' possibile utilizzare solo 2 moduli di utilità bellica contemporaneamente, dopo l'utilizzo di uno non sarà più possibile riattivarlo per i prossimi 3 turni.
    - I seguenti moduli di utilità Bellica sono sbloccati:
    Rozen Armor [+][+]: Attivando la Rozen Armor l'intero corpo di Mistral modifica la sua struttura ottenendo una sottile corazza simile ad una seconda pelle. Il suo colorito varia tra diversi viola con delle rifiniture che ricordano le rose. Sulle nocche, sui capezzoli e sulle spalle compaiono delle piccole borchie lunghe 5 cm, sulle spalle sono 3 e disposte a semicerchio. Quando la Rozen Armor è attiva Mistral riduce leggermente qualsiasi tipo di danno e diminuisce l'efficacia di scottature, acidi e simili. I danni da taglio vengono mitigati più degli altri.
    Léon: Questo equipaggiamento consente di generare delle potenti armi da taglio sugli arti. Si presentano come delle lame retrattili sull'avambraccio o sulla parte inferiore della gamba, agganciati sui gomiti o sui talloni degli arti. Sono ricurvi e hanno una lunghezza totale di circa 40 cm, effettivamente non sono lame affilate ma emettono energia continua che le rende molto più taglienti delle normali spade. L'energia che fuoriesce serve unicamente a dare loro un filo efficiente, non ne aumenta in alcun modo la grandezza. In questo livello è possibile utilizzarne massimo 2 contemporaneamente.
    Realtech: Questo modulo è costituito da un nucleo posto sul petto che si allarga fino alle spalle e le apre leggermente in modo da far fuoriuscire l'energia. Ulteriori valvole di sfogo si aprono intorno al ventre e intorno alle braccia. Il Realtech è una fonte di energia continua che dal momento in cui viene attivato accumula 2 punti per turno fino ad un massimo di 8. Ogni volta che Mistral lo desidera, può utilizzare 3 dei punti accumulati per potenziare il prossimo colpo da parte dei propri arti del 25%. Può sfruttare più cariche in un colpo solo o in rapida successione.
    Handcannon: Il modulo si presenta come una sorta di sfera sui palmi delle mani, incastonata però su di essi, in modo che sporga solo leggermente. Sulla sua sommità due piccoli fori occupati da una lente arancione luminosa, dalla quale è possibile sparare dei piccoli raggi di energia simili a proiettili. Ogni mano può sparare due proiettili per turno, sono dei piccolo fasci di luce simili a laser, grandi e potenti quanto i proiettili dotati di una forza di penetrazione per nulla diversa ai normali proiettili.
    Predatory: All'altezza delle scapole, una volta attivato questo modulo, si vanno a creare due grosse ali meccaniche dal colorito nero. Sono composte da due elementi ripiegati, il primo fa da congiunzione con il corpo ed è lungo circa 50 cm, il resto del segmento inizia con un piccolo gruppo di artigli che ricorda quello dei rapaci che confina no con l'ala effettiva. La punta alta è composta da una lama di circa 30 cm mentre il resto dell'ala è divisa in 3 parti con grandezza discendente. Gli artigli possono afferrare la carne e stringerla ma essendo lunghi solo 15 cm non sono particolarmente versatili. Le ali arrivano ad un'apertura di 2 metri e consentono il volo. Non sono particolarmente resistenti ma possono essere utilizzate in combattimento.
    Mirrors: Dietro la schiena di mistral vengono forgiate due grosse katane con tanto di fodero. Hanno una lunghezza complessiva di 170 cm, 25 dei quali sono di impugnatura. Sfoderandole, le lame hanno una colorazione arancione rilucente e sembrano essere composte da numerosi segmenti a causa della loro illuminazione. Queste lame sono estremamente più taglienti del normale, inoltre se Mistral viene disarmata, le spade sono datate di un modulo cinetico che le attira nei foderi in qualsiasi momento con la stessa forza di attrazione che possiede Mistral, pertanto la ragazza non rimarrà disarmata.
    - I seguenti moduli di utilità Tattica, che non hanno un limite di utilizzi contemporanei, sono sbloccati:
    Watcher: Si tratta di un modulo permanentemente attivo all'interno della retina cibernetica di Mistral, agisce come un piccolo super computer, che al momento necessario può incrementare la sua funzionalità con un intero visore che lo rende più facile da utilizzare. Inoltre il visore funziona anche come occhiali a infrarossi, visore termico e notturno che tuttavia non consente la visione né di energia né di abilità occultanti. Può fungere da database per raccogliere rapidamente informazioni in rete e memorizzare informazioni durante la propria esperienza.
    Tidecaller: Modulo di supporto che consente di ricoprire la parte inferiore del proprio corpo di un sistema simbiotico che adatta il fisico alla vita sottomarina, Mistral può respirare e nuotare sott'acqua senza problemi, senza però ottenere nessun genere di bonus da questo.
    Crawler: Questo modulo influenza esclusivamente le mani dal polso in su, conferendogli degli artigli che consentono di scalare pareti verticali grazie alla loro capacità di infilarsi in materiali anche molto durevoli con la dovuta carica. La lentezza con cui si tocca la superficie e poi gli artigli caricano fino a penetrare il materiale per arrampicarsi le rende delle armi assolutamente inutili in battaglia. Non sono resistenti, né affilati né particolarmente appuntiti.



    .:Tecniche usate:.

    //

    .:Note:.

    • Rozen Armor: Attivo;
    • Léon: Riposo;
    • Realtech: Riposo;
    • Handcannon: Riposo 3/3;
    • Predatory: Riposo;
    Mirrors: Attivo;
    • Watcher: Attivo
    • Tidecaller: Riposo;
    • Crawler: Riposo;

    .:Equipaggiamento:.

    - Ennuis & Berrierg: Ennuis (DX 11/15) Rifoderata. Berrierg (SX 10/15) Rifoderata.


     
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    Nel momento in cui Mistral afferrò la pelle della Squala, poco prima di strapparla, successe qualcosa di profondamente strano, istintivamente sbagliato ma inspiegabile per una mente razionale. Tutto iniziò a scorrere molto più velocemente, in maniera confusa e poco accurata. Non fu più un semplice ricordo visivo, ma pura sensazione, come un ricordo ovattato nella mente ma vivido sulla pelle, estremamente carnale. Altri pezzi del corpo della Squala vennero strappati via, Mistral e Thresh si unirono in una maligna danza dove gradualmente ogni singolo lembo di pelle di quella donna venne strappato via, lasciando solo un busto fatto di muscoli, organi ed ossa privo di espressione e di sofferenza. Perfino le lacrime le facevano male dato che colavano sulla carne scoperta, ma non avendo più delle palpebre per sedarle la Squala non poteva mettere fine alla sofferenza. Non ci volle molto prima che i ricordi si facessero più vividi, Mistral era completamente nuda sdraiata di fianco a Thresh, uno davanti a l'altro. Si baciavano intensamente, colmi di passione. Tra di loro, il corpo della Squala ancora caldo ma privo di qualsiasi emozione faceva da tramite per il loro rapporto perverso: i membri di entrambi violavano un orifizio diverso, come se stessero usando il corpo della Squala per fare sesso tra di loro. Di quella donna così pericolosa e malvagia non restava che un triste e crudele ricordo utilizzato come mero gingillo sessuale. Il sangue e l'odore di carne ricopriva i loro corpi, stretti in un abbraccio maligno e sbagliato. Ciò che avvenne dopo, diventa difficile da ricordare o tenere presente. Lo scenario si conclude con una mera luce ovattata che dondola sul soffitto, con i due aguzzini sdraiati in un letto candido nudi uno di fianco all'altro, addormentati dalla fatica. Il candore del letto era macchiato del sangue della Squala, che pendeva dalla lampada sopra di loro impiccata per la gola, privata di tutto il suo sangue e ridotta ad un fantoccio di anatomia stracolmo di umori e seme. Era dunque quella la via che Mistral stava per percorrere? Perché, improvvisamente... le sembrava tutto così giusto e maledettamente piacevole?

    CITAZIONE
    MISSIONE COMPLETATA
     
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85 replies since 12/7/2014, 17:02   1273 views
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