Conoscersi

per Amy

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    io non sono leggenda...sono realtà!

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    L'ultima cosa che si ricordò fu una cintura troppo stretta sulla vita, l'ultima e inevitabile scossa di dolore, poi il nulla, non che Edward fosse svenuto, il problema erano le ferite e l'adrenalina diluita nel sangue che lo rendevano vacuo, in uno stato di apparente sospensione. Molti sarebbero morti solo a causa del dolore dovuto a tutte quelle ossa rotte che in alcune circostanze gli avevano anche lacerato dei vasi sanguini importanti, certo, aveva la rigenerazione dalla sua, e solo quella gli avrebbe impedito di perire, ferite del genere senza un aiuto sarebbero guarite nel giro di diverso tempo, ma sicuramente non l'avrebbero ucciso. E allora perchè quel peggioramento? a già, le botte a seguito delle parole rivolte a Jackal, forse lei se l'era presa per qualcosa, magari Edward aveva toccato un punto delicato, ma è ancora presto per quello. Diverso luci, un contorno nero, voci indistinte arrivavano distanti alle orecchie del ragazzo ancora sotto shock, ad un certo punto però la calma, le luci sembrarono fissarsi sul soffitto, le voci taciute, il corpo incredibilmente leggero sembrava volteggiare con le estremità che compivano un movimento ondulatorio, e poi quel dolce rumore d'acqua. Il corpo ancora doveva assorbire l'adrenalina, riparare le vene e arrestare le perdite di sangue, perciò la pressione era ancora bassa e ancora non riusciva a connettere, prima ancora di accorgersi di ciò che stava accadendo di fianco a lui, gli venne in mente suo padre, che valore poteva avere quel sacrificio per lui? perchè non l'aveva preso subito da parte per spiegargli le cose, al posto di buttarlo subito in un mondo troppo crudele e ancora troppo giovane per capire certe azioni? e se tutto questo l'avesse fatto solo per redimersi? Se fosse stato solo un ultimo, inutile tentativo di passare come l'eroe? il martire che si è immolato per proteggere la famiglia... Purtroppo erano domande alle quali non poteva darsi risposta, forse Hecatombe gli avrebbe chiarito la situazione sempre se avesse avuto modo di parlargli. Ma prima voleva sentire Jackal, ed eccoci ritornati al punto delicato citato prima
    "Quindi se avrai la fottuta fortuna di trovare una mano tesa verso di te faresti bene a prenderla"
    Possibile che una donna come lei potesse prendersela in quel modo e avere una reazione tanto esagerata solo per un rifiuto? Perchè tirare nuovamente fuori il suo passato? Maledetta curiosità, ora Edward voleva avvicinarsi un po di più a Jackal e mano a mano che il corpo si ristabiliva prendeva anche lentamente conoscenza e le percezioni sensoriali aumentavano, da prima arrivò un formicolio segno che oramai il corpo si stava rigenerando abbastanza velocemente, e delle mani che fregavano i suoi muscoli, qualcuno lo stava lavando e allo stesso tempo lo stava aiutando a rigenerarsi, probabilmente era stato portato in infermeria e in quel momento si stavano prendendo cura di lui, ma di chi erano quelle mani? aprì finalmente gli occhi...
    Oooh che mal di testa...
     
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    Le mani che Edward percepì sembravano pallide, solcate da segni violacei, una sorta di spettro rosso del sangue che lo stava accarezzando e rigenerando ,e che poi scomparve come vapore nel momento in cui delle mani molto più scure e sterili si fecero avanti sul corpo del ragazzo. Erano i grossi guanti neri da laboratorio di Tex, che in un primo momento sfiorarono solo con la gomma il paziente. Poi le dita si sollevarono, sfilando quei grossi arnesi per lasciare spazio alle candide mani d'ebano della sua padrona. Poi finalmente gli occhi del demone si abituarono alla luce diretta del macchinario, consentendogli di mettere a fuoco la figura di Tex in piedi di fianco a lui. Lo fissava con uno sguardo clinico, come uno scienziato osserva incuriosito la provetta. Si trovavano in una stanza molto buia, illuminata solo da una luce sopra alla testa di Ed. Non si trovava su di un lettino, ma dentro una capsula trasparente che ora era aperta nella parte superiore, immerso in un liquido viola piuttosto denso ma trasparente. Di fianco a Tex c'era anche un'altra persona che Edward conosceva bene, quei capelli lunghi viola erano inconfondibili, ma invece del suo solito vestiario underground Luppi condivideva con Tex il camice da laboratorio.
    Buongiorno principessa, mi hanno detto che è stata una serata interessante.
    E non solo la serata a quanto pare. Luppi rimase in silenzio, ma le sue dita intrecciate davanti al petto lasciavano intendere che fosse in pensiero per lui anche più di Tex probabilmente.
     
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    Nonostante tutto Tex usava i migliori metodi per guarirlo segno del suo attaccamento, Kassidy aveva qualità rigenerative superiori, facendo tornare alla mente quando venne guarito per la prima volta, e così come venne il ricordo, portato come da un dolce sogno allo steso modo svanì in quella nube portandosi con se ogni memoria. Edward sgranò gli occhi cercando di ricostruire cosa stesse accadendo, accarezzato dalla disgustosa sensazione dei guanti in gomma sul suo corpo, se solo potesse ricordare i tocchi che fino a qualche secondo prima si prendevano cura di lui almeno avrebbe avuto qualcosa a cui attaccarsi. Sfruttò però il momento in cui Tex si tolse i guanti per stiracchiarsi, provava ancora un forte senso d'indolenzimento però il dolore era quasi completamente svanito, finalmente riuscì ad abituarsi alla luce, vedendo di fianco a se la sua donna dalla pelle d'ebano che ora sfiorava la muscolatura del ragazzo con le mani spogliate dai guanti facendogli trovare la pace dei sensi. Per questo era tentato nel rimanere fermo a prendersi il giusto premio per quella fatica ma sapeva che Tex poteva cambiare modo di fare da un momento all'altro seguendo i suoi capricci, quindi scosse la testa e passò un braccio sui capelli bagnati liberandosi la fronte, seguendo con lo sguardo la figura dai capelli argentati notando poi una seconda figura. Strano, pensava fossero da soli... lo sguardo del ragazzo s'ammorbidì nel vedere Luppi con quelle vesti e lo sguardo visibilmente preoccupato, sorrise dolcemente e si rivolse a lei per prima.
    Da quanto tempo sono qui? sei stata a vegliare su di me?
    Probabilmente Luppi era solo rimasta a guardare, Edward lo sapeva eppure voleva fargli capire che aveva riconosciuto il suo bel gesto, poi venne interrotto da Tex con una frase che all'orecchio del ragazzo parve sarcastica, forse un modo per celare la sua preoccupazione, o forse no, da brava ricercatrice qual'era sapeva che oramai era fuori pericolo.
    Oooh è stata una serata molto interessante, soprattutto perchè non conoscevo alcuni dettagli. Sapevi di Archibald vero? perchè non me l'hai detto, credevi che venendone a conoscenza prima della missione mi sarei rifiutato di combatterlo?
    Subito diretto, la voce era pacata non aveva bisogno di urlare, voleva solo spiegazioni, e capire il motivo del segreto di Tex, forse ancora non si fidava di lui, magari lo credeva volitivo, e questo Edward non poteva accettarlo, aveva fatto la sua scelta e non aveva mai tradito le aspettative della sua donna
     
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    Tex inclinò la schiena in avanti per piazzare entrambe le braccia incrociate sull'estremità della vasca rigenerante. Abbassò lo sguardo e poi lo fece viaggiare da una parte e l'altra della stanza, come se volesse temporeggiare in una scenata fin troppo carica di suspance.
    A dire la verità temevo che sapendo di tuo padre avresti avuto fretta e ti saresti rifiutato di violentare quella ragazza. Era un passaggio importante. E di sicuro non potevo dirlo a Jackal, sai che quella ha una bocca molto larga.
    Luppi partecipò alla conversazione a modo suo, infilando gli indici ai lati della bocca allargando ulteriormente il suo sorriso, mimando la sopracitata "bocca larga" di Jackal con fare beffardo. Poi, all'improvviso, lo sguardo di Tex si piantò sugli occhi di Edward, sembrava quasi adirata, ma non lo diede a vedere, no anzi forse non lo era affatto. Che fosse delusione? O Gelosia? No, niente di tutto questo. Semplicemente Edward le aveva fatto una domanda estremamente ipocrita e stava per ottenere un ben noto pan per focaccia.
    E tu perché non mi hai detto di Niniel?
    Glaciale e diretta, come sempre. Neanche lui le diceva ogni cosa, quindi perché pretendeva che succedesse altrettanto? Ovvio, non poteva ricordarsi di Kassidy e delle sue abilità, nessuno poteva, ma di certo sarebbe riuscito ad immaginare molti modi con la quale Tex poteva venire a conoscenza dei suoi segreti. Quella domanda spiazzò perfino Luppi che smise subito di fare smorfie, rimettendosi composta ed in silenzio. Ora l'imputato era lui.
     
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    La spiegazione di Tex sembrò convincente, al punto che la smorfia di Luppi gli strappò un sorriso, quella piccola Xenomorfa era molto dolce coi suoi comportamenti infantili, ma doveva crederci? Certo conoscendosi probabilmente avrebbe avuto voglia d'incontrare suo padre, ed era anche vero che Jackal era poco affidabile e avrebbe potuto compromettere tutto con la sua lingua tagliente. A dire la verità si sarebbe aspettato tutt'altra risposta, credeva fermamente in una mancanza di fiducia verso di se, invece Tex non accennò per niente a quello, e forse proprio per quello era più propenso a scusarla con riserva, avrebbe finalmente messo le cose in chiaro, Edward era il suo uomo e voleva venire a conoscenza di tutto ciò che riguardava l'Umbrella, era pronto a controbattere e pretendere il rispetto che sentiva mancarsi proprio prima di venir preso a calci dal Jackal quando per l'ennesima volta Tex rovinò i suoi piani facendolo gelare sul posto.
    "Come cazzo fa a sapere di Niniel"
    Anche volendo non avrebbe potuto togliere lo sguardo da quegli occhi penetranti, rimase stupito su quella frase, non che avesse paura di una reazione di Tex, oddio secondo lui non l'aveva tradita, anzi, fu proprio la reazione di Niniel che lo vincolò ancora di più alla Umbrella, e non solo, si rifiutò di unirsi a loro quindi non aveva nulla da temere. Edward ora aveva paura di aver compromesso l'ex amica, l'aveva avvertita di non immischiarsi in queste cose proprio perchè sapeva che Tex poteva arrivare a chiunque. All'improvviso però trovò quello che non aveva trovato nella prima risposta di Tex e cioè la mancanza di fiducia, ovviamente non poteva sapere di Kassidy e immaginò di esser spiato da chissà chi, provando un senso di delusione.
    Allora è vero che non ti fidi di me? Hai bisogno di tenermi sotto controllo? Non ti ho detto niente di Niniel perchè non è un problema e se mi hai spiato saprai già da te che non ho compromesso l'Umbrella sapevano già degli Xenomorfi e della Zoimina, va a chiederlo ad Alexander
    Edward rispose con fare risoluto, c'era anche una punta di rabbia nelle sue parole ma non era la solita rabbia aggressiva che lo faceva urlare, era un sentimento più adulto, non sovrastò Tex alzando la voce e li si accorse di quanto prima in realtà la temesse mentre ora mentre gli rispondeva si sentiva veramente al suo livello dimostrandosi più sicuro e maturo, affrontando direttamente il suo sguardo senza temere la sua reazione.
    Perchè mi spii?
    Concluse con quell'ultima domanda, veramente non poteva concepire quella cosa, non gli aveva mai dato modo di pensare ad un eventuale tradimento, gli aveva giurato fedeltà e dato una parte della sua umanità per di stargli accanto e lei ancora non si fidava? Forse questa volta avrebbe dovuto dargli una risposta convincente
     
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    Riuscì a mantenere la calma, ma si sa: la lingua ferisce più della spada e forse quella risposta di tutto petto fece indispettire ancora di più Tex, quando magari una sfuriata avrebbe sortito un effetto minore. la donna portò il pollice destro sulla fronte del ragazzo, come a volerlo tenere giù, e al contempo esaminarlo, un pò come si fa con dei pesci dentro un acquario.
    Alexander è sotto controllo quanto te, ma non mi preoccupano né lui né Niniel. E' vero, so perfettamente quello che vi siete detti e so per certo che la tua fedeltà è incrollabile... quindi perché non mi hai detto niente?
    Ribadì lo stesso concetto: non poteva pretendere di sapere tutto se lui per primo non era completamente aperto. Se non ne aveva parlato significava che in realtà qualche timore, dubbio o perplessità c'era. Forse non legati direttamente a Tex e alla Umbrella, ma sta di fatto che il cuore di Ed non era del tutto aperto alla sua donna, e questo Tex lo aveva capito molto bene. A quel punto si staccò da lui, dandogli lentamente le spalle chiudendo quel discorso con la sua solita noncuranza.
    Smetterò di spiarti quando smetterai di fare domande. Finché avrai dubbi, ragionevolmente dovrò averne anche io. Questo è quanto.
    Prima di chiudere completamente il discorso però, Tex volle ribadire ancora una volta il concetto, facendogli capire che niente sfugge alla Umbrella: nulla è tralasciabile, ma niente è degno di somma preoccupazione. Uno schermo molto vicino a lui si illuminò, mostrandogli l'immagine delle xenomorfe particolari che lo avevano assistito nella precedente missione: non dotate di una testa allungata, ma più simili a dei felini.
    Queste sono le xeno addestrate dalla matriarca Gozer, fanno parte della tribù "Ravenous" e sono uno speciale tipo di Xeno infiltrate. Sono state mandate a Roma per sistemare la faccenda con la tua amica per sempre, e per sicurezza ho ordinato ad Alex di starsene qui in attesa. Non devi temere... cancellerò io i tuoi errori, non dimenticarti che ti sto perfezionando.
    Settica e fredda, a dir poco sterile, si voltò di nuovo verso Edward incrociando le braccia e socchiudendo lo sguardo, mentre per tutto il tempo Luppi sarebbe stata immobile ed in silenzio, limitandosi a seguire con lo sguardo al sua padrona.
     
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    La cosa che più destò scalpore fu il fatto che nonostante dicesse di non preoccuparsi di Niniel voleva comunque che Edward glie ne parlasse, come se avesse bisogno di avere il controllo su ogni cosa e l'idea che il proprio uomo potesse nascondergli qualcosa o non aprirsi del tutto a lei potesse spaventarla, rendendo Tex più simile ad una donna normale con le sue angosce e paure, in effetti anche l'ultima volta che s'incontrarono gli fece giurare fedeltà, che avesse seriamente paura di perderlo?
    Aaah non girare la frittata, io sono sempre stato chiaro con te, casomai è il contrario, ci sono momenti in cui ti nascondi dietro a quell'aria di superiorità come se niente dovesse arrivare a toccarti, come se avessi paura ad esporti, io voglio solo chiarezza e fino a che non ci sarà continueranno a nascere delle domande
    Tutto sembrava andare bene fino a quando Tex non mostrò le Xenomorfe sullo schermo, come disse lei erano quelle che l'aiutarono nella missione precedente, l'espressione di Edward si deformò in una smorfia di sgomento, arricciando le sopracciglia. Si alzò di scatto scoprendo il proprio corpo dal liquido che ora arrivava a coprirgli la cosce fissando lo schermo e ascoltando le parole di Tex, intuì subito dove voleva andare a parare quando gli disse che le aveva mandate a Roma, di che errore stava parlando? non era innocua? O forse il suo errore era quello di avere delle amicizie, persone che potevano in qualche modo spodestarla dal suo cuore e mai possibile che Tex possa essere gelosa di Edward?
    "Stronza..."
    Voleva trasformare il tutto in una guerra di nervi, o perlomeno questo è quello che ipotizzò il ragazzo che non volle dargli soddisfazioni.
    Mi chiedi perchè non ti ho detto niente? Non l'ho fatto proprio per questo
    Disse indicando lo schermo mantenendo sempre lo stesso tono di voce, facendo attenzione a non mostrare la propria rabbia.
    Questa smania di annientare tutti, proprio non ha senso, lei non ti era d'ostacolo eppure hai mosso degli xenomorfi per andare a prenderla, ne valeva davvero la pena oppure c'è dell'altro dietro? Io scommetto che l'hai fatto per colpire me, per vedere la mia reazione... Te non vuoi perfezionarmi, te vuoi controllarmi, hai paura che ti sfugga dalle mani! La verità è che non ti stai mettendo in gioco...
    Edward sembrava sempre più convinto che dietro quell'aria di superiorità ci fosse una donna in qualche modo fragile che aveva bisogno di punti fermi come la sua forza o il potere sugli altri per arricchire il proprio ego, non avrebbe mai pensato che questo discorso potesse prendere una tale piega, magari si sbagliava ma Tex più volte aveva manifestato e poi soffocato certi sentimenti verso di lui, alla fine era sempre li quando c'era bisogno di aiutarlo, come quando Alexander risvegliò il suo potere si poteva dire preoccupata eppure quando si ristabilì tornò distaccata, idem quel giorno, c'era lei a vegliare sul suo corpo mentre si rigenerava, poteva nasconderlo quanto voleva ma Edward sentiva che Tex ci teneva a lui.
     
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    Tex distolse lo sguardo, nascondendo una lieve risata che morì a stento sulle sue labbra, a malapena tirate in un vacuo sorriso. Era divertita, ma non se la sentiva di smentirlo del tutto. Dopotutto non aveva affatto torto. Ed è per questo che col suo sguardo altezzoso, tutt'altro che scendendo dal piedistallo, riprese subito il discorso sollevando la mano destra mantenendo le braccia in una posizione conserte.
    E' evidente che fino ad ora hai sopravvalutato i miei scopi, io e te non siamo diversi Ed, per questo non te lo nasconderò: hai ragione.
    Un'ammissione? Cosa le stava succedendo? Niente di nuovo, niente di sorprendente, semplicemente Edward era arrivato al livello giusto per capire la verità, e Tex non aveva nessun motivo per mantenere ulteriormente le distanze.
    Avere il controllo su di te e su tutti rientra nella mia superiorità. Sfuggire al mio controllo rientra tra i tuoi obiettivi per superarmi. Quindi non dirmi che non mi sto mettendo in gioco, sei tu che per qualche vittoria adesso ti stai adagiando sugli allori. Nessuno ti dirà che sei bravo, dovrai pretenderlo, e quando me lo ordinerai il giorno in cui striscerò ai tuoi piedi supplicando, allora te lo sentirai dire. Fino ad allora dimenticati pure di avere qualche segreto. Questa è anche la tua punizione per non aver ancora raggiunto lo scopo.
    Stava per continuare il discorso quando ad un certo punto si interruppe, spalancando la bocca e sollevando lo sguardo come se avesse raggiunto un'epifania. Ridacchiò chiudendo gli occhi, per poi sciogliere le braccia e avvicinarsi lentamente a Luppi.
    Non ti dispiacerà mica per quella ragazza Ed?
    Lo disse come se fosse la cosa più assurda del mondo, e magari per Edward era scontatissimo. Ma per lei no: perché mai sarebbe dovuta essere in pensiero per qualcuno che non ha quasi alcun legame con sé? Anzi attualmente il loro rapporto era in totale contrasto. Forse Tex non meritava un grazie, ma una lieve indifferenza era normale. E invece Ed aveva da ridire. Come si sarebbe difeso a quel punto?
     
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    Ed ecco il suo solito atteggiamento, nascondendo un sorriso divertito tra le labbra e distogliendo lo sguardo, rimanendo fissa sul suo piedistallo.
    "Avanti, continua la tua farsa, insultami, rendimi ridicolo non aspetto altro... Ma almeno mi convincerò delle mie ragioni"
    Edward era pronto a subire le offese di Tex, dopotutto era sicuro d'averla colpita nel profondo scatenando in lei una reazione di difesa che avrebbe travolto il ragazzo, era anche pronto a scommettere in un suo attacco e l'attese sorridendo a sua volta in modo altezzoso.
    "hai ragione"
    Hei cosa? Aspetta un momento, di nuovo... "Hai ragione" ?! Edward aveva capito perfettamente, Tex aveva appena detto "hai ragione"? Mai espressione fu più sorpresa. Hei Eddy chiudi la bocca altrimenti entrano le mosche.
    "Coosa?"
    Le parole che seguirono dopo furono una scarica elettrica, qualcosa di talmente entusiasmante da far volare Edward, che donna! Eccola Tex, non si piegava, anche nel momento in cui ammetteva in un certo senso che lo voleva, trovava sempre il modo d'apparire maestosa e incrollabile, anche nel descriversi in un futuro ai piedi del ragazzo ancora conservava tutta la sua dignità, perchè anche sfuggendo al suo controllo Edward avrebbe fatto il suo volere, che bestia indomabile. Subito Edward si sentì vibrare, pieno di vita, pieno di voglia di conquistare quella donna, di sfuggire al suo controllo per farsi inseguire, ah! Se solo non gli avesse detto di nuovo di Niniel gli sarebbe saltato addosso, Ecco cos'amava e nello stesso momento lo faceva incazzare di quella donna, in un modo o nell'altro riusciva sempre a uscirne vincitrice.
    Dio se la amo...
    Se lo lasciò scappare tra i denti, a voce bassissima era più l'accenno di un pensiero che rimase nella sua bocca, per poi tornare alla realtà, doveva rispondere di Niniel, era ovvio che a Edward dispiaceva, era sua amica anche se si erano visti poche volte il loro fu un rapporto intenso, cosa che forse Tex non voleva capire e dunque, come rispondergli? Gli avrebbe mentito? No...
    Perchè? Sei gelosa?
    Uscì lentamente dalla capsula, appoggiando fuori dalla vasca il piede destro, poi toccò al mancino, prese una pausa e avanzò lento verso le due ragazze fissando però Tex, questa volta avrebbe creato lui un po di suspance.
    Ovvio che mi dispiace... Anche se mi vede come un nemico Niniel è stata importante per me, e non posso rinnegare ciò che c'è stato tra noi, una grande e intensa amicizia, mi sono preso a cuore la sua storia e gli ho voluto bene. Saprai anche che gli ho detto di lasciar stare ma lei non mi ha voluto ascoltare, e quindi, non mi ha dato modo di aiutarla. Ora non so se i tuoi Xeno sono riusciti nel loro intento ma mi vendicherò, e so già con chi prendermela
    Edward era deciso e sapeva benissimo chi incolpare, ed era un dannato demone che osò fottersi Tex davanti ai suoi occhi, quello che riguardava Niniel non era altro che ulteriore benzina sul fuoco. Tornò col viso su quello di Tex rispecchiandosi nei suoi occhi dorati
    E una cosa... Sta attenta che a tirare troppo la corda prima o poi si spezza, neanch'io voglio segreti, voglio esser informato di tutto ciò che ci riguarda, a partire da Hecatombe
    Incredibile come Edward galvanizzato dal discorso di Tex e conscio del suo miglioramento non temesse più Tex, finalmente poteva guardarla negli occhi
     
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    Bastava poco per farlo uscire dal guscio, letteralmente, o in questo caso era bene parlare di capsula. Edward parve spronato da quelle parole, quando focalizzava a mente l'obbiettivo di poter dominare una donna come lei allora ritrovava sempre tutto il coraggio di cui aveva bisogno. Tuttavia ancora una volta non riuscì a scalfire Tex, che rimanendo immobile lì davanti non fece una singola piega di fronte all'atteggiamento risoluto del ragazzo, né si lasciò andare alle emozioni. Gelosia? Idiozie.
    Non essere ridicolo, ti ho già spiegato che sono la donna più forte del mondo e posso assumere l'aspetto che desidero con le mie ricerche. Posso soddisfare qualsiasi uomo e desiderio, non sono gelosa ma so che tu sei molto stupido, come altri dopotutto, e potresti preferire qualcun'altra a me. E la stupidità è qualcosa che non posso tollerare tra i miei alleati...
    Una persona consapevole delle sue qualità non è in grado di avere dubbi e di conseguenza non ha incertezze riguardanti alla gelosia, l'unico vero cruccio di Edward era che la sua logica da "bravo ragazzo" potesse portarlo su una via stupida, e non andava bene se voleva davvero migliorarlo sotto ogni aspetto. Subito dopo riprese il discorso sulla sincerità, rispondendo a tono all'ennesima affermazione di Edward riguardante i segreti che reciprocamente si scambiavano.
    Forse la tua è una corda vecchia, forse deve essere spezzata in modo da sostituirla con una nuova: più resistente e duratura. Non ho idea di chi sia Hecatombe ma so molto bene cosa può fare: hai visto le sue abilità no? Sono misteriose, e molto versatili. E' un ottimo oggetto di studio. Che legame avesse con tuo padre non è affar mio, e non mi interessa, se preme te avrai modo di interrogarla quando avrò finito io con lei. Prima di allora, avrai il tuo bel da fare a Roma. Non te ne sei dimenticato vero?
    Eh già, ora che avevano sistemato l'organizzazione di Archibald non c'era più alcun ostacolo per la loro diffusione della Zoimina nel mondo, e ad Edward spettava l'infame compito do trascinarla oltremare sulle coste della penisola Italica, sotto i baffi del caro vecchio imperatore. Se le sue xeno avessero fallito, il compito di sistemare la faccenda una volta per tutte sarebbe ricaduto su di lui.
     
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    Ancora con quell'aria altezzosa, alla quale si era perfettamente abituato e più lei si ergeva sul piedistallo, più il desiderio di buttarla giù diventava forte nel ragazzo, era proprio vero che i due appartenevano a due mondi differenti, perchè per dio, Tex sembrava davvero convinta di ciò che diceva, per lei veramente Edward poteva essere uno stupido se avesse scelto qualcun'altra a lei, non contemplava i sentimenti o i gusti. Che gli frega a Edward se Tex è la donna più forte del mondo o che può cambiare aspetto quando e come vuole, poteva anche diventare un cesso assurdo, sembrava non capire che erano altre cose a tenerlo legato a lei, cose che non si possono "allenare". Eppure in quel suo discorso vi era ancora tutto il suo carisma che non sarebbe mai cambiato per nulla al mondo. Nel sentirsi chiamare stupido non riuscì a trattenere una risata che scoppiò per la comicità della motivazione. Girò gli occhi tirando indietro la testa in un movimento sarcastico
    Oooh, Eddai! ma credi veramente a quello che dici? Se dovessi scegliere un altra allora sarei stupido? Quindi chi non ti ama è un idiota? Hai mai sentito parlare di gusti personali? Voglio dire, quante persone esistono con le mie caratteristiche e che puoi migliorare con la tua tecnologia, eppure guardati, è per me che ti preoccupi, nonostante, parole tue... Mi dai dello stupido...
    A quel punto mostrò un sorriso spavaldo puntandosi il pollice al petto per poi muovere la stessa mano sullo sterno di Tex punzecchiandola con l'indice mostrando uno sguardo sornione, dio quanto aspettava quel momento, se a parole non l'avrebbe sconfitta l'avrebbe fatta incavolare coi suoi gesti.
    Non è che per caso sei te quella che mi corre dietro e non vuole ammetterlo? No te lo dico perchè, sai, pare che a Roma le donne siano ottime amanti... Non vorrei essere così stupido da cascarci
    Edward voleva ad ogni modo girar la frittata, farla vacillare, Tex aveva dimostrato il suo attaccamento, lo voleva e il ragazzo ne era consapevole, sapeva che non lo considerava veramente uno stupido, e che anche lei ammirava le sue doti e quindi non poteva continuare con quell'atteggiamento, doveva ammettere che Edward fosse per lei indispensabile e non solo dal punto di vista della ricerca
     
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    Lo sguardo di Tex crollò gradualmente mentre Edward parlava, spaziò dal meravigliato, all'annoiato, per poi giungere inevitabilmente verso il deluso. Tirò su il colletto del suo camice con tutta la lampo in modo da coprire metà della faccia, fino al naso. Poi sospirò rumorosamente, chinando il volto e raccogliendolo con le dita della mano sinistra in un delicato equilibrio con i polpastrelli.
    A volte dimentico che ci sono molti motivi per cui sei stupido.
    Luppi si avvicinò a Tex sfoggiando uno sguardo visibilmente intenzionato a parlare, come se fosse impaziente o guadagnasse qualche premio nel rispondere correttamente.
    Oh oh, parla della personalità e del carattere? No oppure è la storia dell'anima? Oh mi confondo sempre...
    Tex gli piazzò una mano sulla testa, in modo da zittirla, spostando lo sguardo verso di lei.
    Ed... pensi davvero che io sia davvero così? Te l'ho spiegato: i gusti personali possono adattarsi. Posso essere bella come vuoi, intelligente come vuoi e potente come vuoi. Oltre a cambiare l'aspetto posso anche modificare la mia personalità, pensi davvero che io sia così: fredda, distante, asettica? E' una modifica che ho fatto per adattarmi al gusto della gente.
    Luppi tornò a ridacchiare, parlando come una bambina che dice cose ovvie.
    Lei mangiava i bambini.
    Di nuovo la mano di Tex la soppresse, stavolta con più severità abbassandole di colpo la faccia.
    Zitta tu. Ed... non siamo bambini: io non sono gelosa, ma se una persona è così stupida da mettermi i bastoni tra le ruote la faccio ammazzare. Che sia la spasimante del mio ragazzo è solo una piacevole coincidenza. E se ti fai ancora sfuggire della Zoimina così faccio uccidere anche te. Da Jackal me lo aspetto, ma non dall'uomo che mi aspetto mi faccia godere.
    Di una cosa sola non poteva rimproverarlo: le prestazioni. E non mancava mai occasione di ricordarglielo, quello no. In qualche modo era consapevole che fungeva da stimolo, specialmente per un uomo.
     
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    io non sono leggenda...sono realtà!

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    Edward sgranò gli occhi e allargò le braccia per poi farle ricadere pesanti sulle cosce, con un espressione chiara in volto, una sorta di "non ti arrendi mai?", era possibile che ogni volta che i due si ritrovavano a parlare di sentimenti dovessero sempre finire così?
    Oh dio Luppi, non anche te, ti prego!
    Non poteva credere che anche Luppi la pensasse allo stesso modo di Tex, non lei che si muoveva come una bimba nel mondo seguendo i suoi interessi e quindi mossa dalle pulsioni, lei che si era attaccata così tanto ad Edward, ecco cose del genere facevano infuriare il ragazzo perchè col suo comportamento Tex inquinava la mente di Luppi e di chi la seguiva ma se il suo obbiettivo era quello di far si che anche Ed la pensasse come lei beh, si sbagliava di grosso e se Tex pensava che le modifiche potessero rendere solo migliore un individuo per Edward in quei casi la modifica era solo una scappatoia.
    Secondo me scappi da qualcosa
    Ribattè stizzito senza andare oltre, anche se ne aveva di cose da dirgli, per esempio quale fosse il suo vero carattere, come faceva a mantenere un identità in un mondo dove lei poteva cambiare la sua personalità.
    E poi cos'è sta storia della Zoimina? Mica ho fatto apposta a parlarne, Niniel era venuta a casa mia l'aveva vista e sapeva già tutto, dato che ha partecipato ad una presentazione della quale, IO, non ne sapevo niente. Magari sono altre le persone che battono la fiacca e dalle quali dovresti rivederti...
    Ennesima frecciata ad Alexander, Edward sapeva che quella sera lui e Niniel si erano visti e se lei era scappata era solo perchè lui glie l'aveva concesso, dopotutto aveva visto in che stato si trovava l'amica, e dopo quello che gli aveva raccontato del demone era fin troppo chiaro quello che fosse accaduto quella sera
    Ritorniamo al punto di prima, se mi renderai più partecipe non ci saranno più problemi. Voglio dire, io non so nulla! Io ti seguo solo perchè sei l'unica in grado di farmi diventare più forte e perchè ti devo la vita...
    "e perchè ti amo"
    ... e prima o poi fermerò i tuoi intenti, riuscirò a farti capire gli errori che stai commettendo, ma ti ho dato la mia parola e fino ad allora io ti seguirò, dammi la tua fiducia e smettila di trattarmi come un trastullo!
    Ecco forse tutta la verità di quel discorso stava nel fatto che comunque Tex ancora dava l'intenzione di potersi privare di lui, Edward andava sempre alla ricerca di un vero rapporto di coppia basato sulla fiducia e sul voler stare assieme. Ora doveva fare un ulteriore passo verso di lei, voleva anche fargli vedere che non aveva segreti e voleva saperne di più riguardo ai problemi del mondo dei demoni che gli aveva accennato suo padre, ma Tex gli avrebbe lasciato interrogare Hecatombe solo una volta che avrebbe concluso le sue ricerche, e il ragazzo non voleva attendere troppo tempo così si fece avanti.
    Lasciamo perdere... Ho comunque delle informazioni per te, Archibald mi ha accennato qualcosa riguardo al regno dei demoni e forse Hecatombe ne sa qualcosa, per questo volevo parlargli...
    Come avrebbe reagito Tex?
     
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    Il fuoco non purifica, annerisce.

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    L'ennesima disdetta? Ancora una frase evasiva? No, anche stavolta Edward aveva colto nel segno, ma con una naturalezza quasi sconcertante Tex sottolineò quanto aveva ragione, chiaramente a modo suo e ribadendo concetti che avrebbe potuto ripetere fino alla noia più estrema.
    Ancora una volta hai ragione: sto scappando. Scappo dall'ignoranza, dall'indecisione, dalla paura e dall'imperfezione. Mi lascio alle spalle ciò che mi spaventa davvero: l'idea di non essere all'altezza. Per questo sono disposta a tutto pur di migliorare. In qualsiasi modo, a qualsiasi costo.
    Edward doveva rassegnarsi all'idea che non stava inseguendo una ragazza normale con una grande quantità di problemi. Lui stava inseguendo uno spettro, evanescente per quanto difficile da capire. Stava inseguendo un mostro a causa della differenza tra i loro mondi e la linea di pensiero. Tex era spietata, perfino con il suo stesso ragazzo e non esitò un solo istante a farglielo capire.
    Rassegnati, per il momento sei solo un trastullo. I tuoi successi fino ad ora hanno fatto si che io non ti schiacciassi per sbaglio, e che ti notassi. Fino a che non sarai tu a costringermi io non ti dirò niente. E fino a che non potrai impedirmelo io saprò tutto di te. E' anche questo che vuoi combattere no?
    Detto questo decise di mettere la parola fine a quel discorso, per passare a cose serie. Tornò composta con le braccia conserte, abbassandosi il colletto del camice per iniziare ad avvicinarsi a lui con passi molto lenti, quasi indecisi.
    Hekatombe è proprietà della Umbrella ora. Prima faremo tutti i nostri test e accertamenti, poi potrai parlarle. Il regno dei demoni non è un tuo problema, tu devi servirmi in questo mondo, non nell'altro. Non hai esitato a combattere tuo padre per me, adesso ti lasci distrarre da un mondo che non è il tuo?
    Edward aveva la brutta tendenza di affezionarsi a qualsiasi cosa sfoggiasse un paio di tette un pò più disponibili delle altre e soprattutto che avesse bisogno di protezione. Era successo anche con Luppi e la sua ragazza iniziava a sospettare che non si trattasse di buona volontà, né di un recondito desiderio di tradirla: era semplicemente troppo facile da abbindolare. Un ghigno divertito si dipinse sul volto di Tex, per poi puntare l'indice sulla sua fronte lasciando che le plagas nel suo corpo iniziassero a mutarlo. Sul cranio della ragazza comparve un lungo corno identico a quello di Hekatombe, che la fece sembrare molto simile ad un demone.
    Oppure hai un debole per le corna? Ora che ci penso anche Luppi le ha, questo spiegherebbe molte cose.
    Iniziò a ridacchiare, visibilmente intenzionata a prenderlo in giro.
     
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    io non sono leggenda...sono realtà!

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    Per un secondo, forse uno soltanto Edward si sentì più vicino al mondo di Tex, sapeva cosa significava non essere all'altezza, solo ora quella sensazione iniziava a diventare sopportabile ma da quando incontrò per la prima volta quella donna, il fatto di non sentirsi all'altezza era diventato suo fedele compagno di viaggi. Maledetti quegli occhi che si riempirono di compassione che non meritava, anche se al momento iniziava a credere che quella maschera stesse cedendo che da un momento all'altro gli avesse raccontato le sue paure aprendosi al suo uomo. Lui era li, pronto ad accoglierla senza giudicarla, l'avrebbe sostenuta perchè non c'è cosa peggiore di sentirsi inadeguati per questo mondo e la cosa fa veramente molta paura, paura che ti spinge a cambiare e rinnegare te stessa per farti accettare dal mondo e sentirti un po più forte... Che stupido, avrebbe potuto immaginarlo che quella donna non sarebbe cascata così facilmente, franando di nuovo sui suoi sentimenti, azzerando le possibilità di poter vedere uno scorcio del suo mondo che non fosse stato inquinato, facendolo tornare alla dura realtà, poteva essere vero o meno ma questo suo modo di creare resistenze lo faceva imbestialire e sentire terribilmente idiota. Lo umiliò dandogli del trastullo, cercò di annullarlo dicendogli che era solo per i successi se si trovava ancora li, sulle tempie comparvero le prime vene, mentre le braccia tese bollivano e cingevano i pugni, lo sguardo da compassionevole mutò, diventando quello di un cane che aveva preso troppe bastonate dagli uomini per potersi fidare ancora. Ecco il problema di Edward, prendeva subito a cuore le situazioni degli altri, dava il 100% per proteggere chi in qualche modo soffrisse e con Tex c'era cascato, ed ecco perchè voleva sapere di più del mondo di Hecatombe, ecco perchè temeva i test che avrebbero fatto su di lei, Edward voleva aiutare più persone possibili mentre Tex si scagliò nuovamente contro di lui con la sua crudeltà pronta a spezzarlo, era inutile lei non capiva, il ragazzo aveva affrontato suo padre senza esitare per due motivi semplici, sconfiggendolo aveva distrutto un gruppo di malviventi che egli stesso aveva giurato di combattere quando scappò di casa e poi, per lui, non era stato un vero padre anche se... quel discorso... Edward cercò di controllare la rabbia ma l'ultima provocazione fu davvero esagerata.
    "Brutta stronza!"
    Che senso poteva avere quel gesto se non prenderlo ulteriormente in giro e calpestare i suoi sentimenti? Dove voleva arrivare? Voleva fargli perdere la pazienza?
    Smettila! Ti meriti solo la feccia!
    Edward era paonazzo, in imbarazzo per il modo in cui venne deriso, non riusciva a capire perchè ancora perdeva tempo con lei quando avrebbe potuto avere centinaia di ragazze con le quali passare una vita felice e senza problemi, forse era proprio questo continuo inseguimento, che lo teneva stupidamente legato a lei. Dal braccio diverse catene lacerarono la pelle attivando il suo potere, quelle catene erano circondate da un intensa aura violacea e vorticavano seguendo i pensieri convulsi di Edward cozzando rumorosamente fra di esse, non capiva più nulla ed era accecato dalla rabbia, questa volta Tex aveva esagerato e il ragazzo era intenzionato a farsi valere nell'unico modo che Tex conosceva e rispettava, la forza.
     
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