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The unseen BOOB, is the Fappest
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Elettra non riuscì solo a compiacere Vidoq, ma lo stupì, letteralmente. Si aspettava che dopo un simile trattamento la ragazza sarebbe stata preda di spasmi incontrollabili abbandonandosi totalmente alla perversione più profonda. E invece no, non rimase vittima di quelle meravigliose sensazioni: anzi le fece sue. Spinse ancora più a fondo, lubrificò con i suoi umori quell'asta fino alla base e forse più, le labbra si spalancarono per ingoiare quella mazza al meglio fino a che non raggiunse la sua più profonda intimità, spalancando anche le ultime porte del piacere trovando un limite solo una volta conquistato anche l'utero di Elettra. Perfino l'uomo non riuscì a trattenere uno spasmo di sorpresa ed eccitazione, ed eccolo di nuovo riprendere la sua penetrazione, serrando con forza le braccia intorno al corpo della donna.
Meraviglioso... meraviglioso... non ne avrò mai abbastanza!
Con ritrovato vigore ed eccitazione, l'uomo prese a muovere Elettra su di sé con una forza davvero niente male, alzandola dalla sua grossa asta per poi farla ripiombare ancora su di essa, spalancando le grandi labbra ad ogni penetrazione e donandole un attimo di respiro quando usciva quasi del tutto, lasciandosi aiutare dal bacino per rendere ogni penetrazione la più intensa possibile. I muscoli di Vidoq erano serrati intorno alla ragazza, come se volesse farle sentire la sua prestanza fisica, e mentre le mani le stringevano le natiche, ecco che le dita sporche di umori per la loro vicinanza a quelle labbra vogliose si avvicinavano all'anfratto posteriore di elettra, iniziando a stimolarlo e, delicatamente, violarlo.
Riesco a percepire la tua essenza... la sto impugnando.... -
GiocoDiOmbre .
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Forse Elettra avrebbe dovuto prestare atrenzione massima alle parole di quell'uomo così focoso e possente, si perchè quando con voce roca e carica di bruciante passione gli disse che stava afferrando la sua essenza, un brivido di paura incontrollata la invase. Paura mista a scottante piacere poiché le sue spinte erano perfette, così intense e profonde da farla gemere e susultare ad ogni affondo, e da annebbiargli completamente il pensiero.
Vodoq sei il migliore amante che abbia avuto fin'ora. La tua asta turgida e bollente mi sta aprendo in due e godo come non mai.
Paole sussurrate al suo orecchio con voce alterata dal piacere mentre con la lingua si sarebbe deliziata a cercare e lambire il lobo dell'orecchio per poi morderlo. Anche quando lui iniziò a stimolarle il buchino posteriore Elettra non si scompose se non per gemere più intensamente ed inarcare la schiena premendo il busto contro il petto di lui. Tra le gambe quell'affare la stava facendo bagnare come non mai mentre il delicato ma profondo affondo delle dita di lui nell'ano le stavano torturando l'anima.
Mmhhhh si ti prego ho bisogno che tu mi faccia gemere sempre di più, voglio perdermi in queste sensazioni, distruggimi l'anima...
Era vero o qualcosa di maledettamente studiato? Qualsiasi cosa fosse ella era tutta un fuoco ardente. Il corpo percorso da spasmi era un boccone prelibato per lui e per le sue voglie più spinte. Il sudore le imperlava già la schiena mentre tra le gambe un flusso costante di umori avrebbero forse solcato il corpo di lui per poi cadere a terra in una piccola pozza di un nettare squisito.
Elettra l'avrebbe aiutato nei movimenti e per fargli capire quanto stava apprezzando quel massaggio sfacciato, strinse i muscoli dell'ano per sentire meglio quelle dita entrarle dentro. Chi avrebbe resistito? Non di certo lei visto che già sentiva il proprio corpo sciogliersi ad un piacere molto intenso e profondo.
O afferrala se puoi...♕ Elettra
» Status Fisico: Illesa.
» Status Psicologico: Eccitata molto eccitata.
» Energia: 150/150
» Tecniche usate: ////
» Note: Tutte le gemme nascoste in una sacchetta posta sulla custodia della spada serpentina, spada serpentina a terra;
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Più andavano avanti, meno resistenza opponeva Elettra e questo dava tutto il tempo a Vidocq di possederla come meglio preferiva, diventando man mano più forte mentre lei si concedeva. Non poteva ignorarlo: sembrava quasi che la sua massa muscolare aumentasse pericolosamente man mano che la violava fino in fondo, così come il suo membro che raggiungeva anfratti sempre più profondi. Le spinte iniziarono a condirsi di qualcosa di strano, pulsazioni forse, ma molto più calde e bollenti del normale. Poi Elettra lo sentì: stava venendo dentro di lei, nella sua più profonda intimità, riempiendola fino a farla traboccare trasformando le sue gambe divaricate in una fontana di perversione. Ma non si fermò un solo istante, non smise di muoversi mai mentre veniva, proprio come se avesse letteralmente acceso una sorta di pompa. Mentre quel seme la riempiva Elettra avrebbe sentito man mano le forze scemare, quasi come se stesse per perdere i sensi, sta di fatto che quando Vidocq la lasciò cadere a terra lei non riuscì a tenersi in equilibrio, facendo scrosciare con i suoi fianchi la pozza di umori e sperma che si era creata sotto di lei. L'uomo mascherato non le diede il tempo di riprendersi, e mentre qualche goccia di sperma continuava a fuoriuscire dal suo pene eccolo afferrare la ragazza per i fianchi, costringendola a mettersi inginocchiata con il ventre, le spalle e la faccia a terra a raccogliere il macello che loro stessi avevano creato con la lingua, spinta da una mano forzuta, mentre l'altra puntava il membro ancora forte ed eretto nel suo buchino posteriore, perfettamente stimolato.
Ora siamo una cosa sola... sei mia... e anche la tua forza lo è... proseguiremo fino a che non ti avrò prosciugato...
E senza esitazione riempì anche il suo culetto con una mazza che senza ombra di dubbio Elettra avrebbe fatto molta fatica a trovare in altri luoghi. Vidocq la stava man mano privando delle forze e le faceva sue, più la scopava violentemente più diventava piacevole. Ma valeva la pena sacrificare la propria forza per il piacere? Poteva accettare di diventare una schiava di quell'essere maligno? Che celasse magari una verità più piacevole di quella che lei aveva sempre sostenuto? Forse Vidocq poteva illuminarla... solo una cosa era certa: quel servizio era semplicemente troppo piacevole per dirgli semplicemente di smetterla.SPOILER (clicca per visualizzare)Qui sei ad un bivio: non c'è una decisione "sbagliata", starà a te decidere. Puoi opporti a Vidocq (dovrai anche trovare il modo per farlo, quindi questa è la via più difficile) e mantenere alta la morale del tuo PG posizionandoti in un allineamento tendente al buono, poiché aiuterai l'Impero. Oppure puoi cedere del tutto a Vidocq (è la via molto più semplice visto dove sei arrivata) ottenendo non solo i suoi favori sessuali ma anche le sue verità, e convinzioni. Da qui potresti diventare una spia per lui oppure iniziare a costruirti una strada secondo i suoi insegnamenti. Chiaramente finché non farai azioni eclatanti nessuno se ne renderà conto, soprattutto i PNG, quindi potrai agire come meglio credi. La scelta è solo tua. Per te che sei staffer posso dirti di cosa si tratta: accettare di alleati con Vidocq ti farà entrare nel suo patto quando saranno ufficiali.. -
GiocoDiOmbre .
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SPOILER (clicca per visualizzare)La scelta è difficile, mi hai posto una bella sfida. Mi alletta entrare in combutta con il tuo pg ma mi alletta anche dargliele di santa ragione XD, non so... XD. P.s. questa misisone è veramente divertente e piena di colpi di scena *applaude contenta*
Più la possedeva, più lei godeva e più lui diventava grosso. Era una sua impressione oppure i suoi muscoli tesi e grossi diventavano sempre più pompati? Così come la grossa mazza di carne bollente che aveva tra le cosce umide e bagnate. Una mazza che stava diventando un paletto d’acciaio tanto era diventato duro e lungo. Le spinte sempre più possenti e decise la fecero sussultare più volte facendole colare la bava dalle labbra tanto erano divine. Il suo pene prese a violarla fino in fondo, facendola gridare e contorcersi di piacere finché non percepì un fiottò di sperma riempirla tutta e tracimare da dentro di lei. Un fiume bollente di piacere estremo che cominciò ad uscire sporcando il pavimento. Più Vidocq veniva in lei più si sentiva spossata, privata delle energie. Se pochi minuti prima era al massimo della forma ora era come svuotata di tutto. Che le stesse prosciugando la sua forza vitale? Che fosse questo il suo potere? Sta di fatto che non potendo reagire e pensare ancora lucidamente, quando lui la lasciò andare, ella cadde carponi ai suoi piedi, poiché le gambe cedettero di botto lasciandola ruzzolare a terra come una scolaretta. Cose le aveva fatto quel maledetto? Non fece in tempo a divincolarsi o scappare lui l’afferrò violentemente e la ribaltò facendole strusciare il volto e parte del petto a terra immergendola letteralmente in quella pozza di umori. Doveva leccarlo? Doveva berlo? Gli occhi della donna divennero di fuoco mentre sentiva con quanta forza lui le bloccasse il collo e il corpo in quella posizione. Non era più questione di integrità morale o meno, o di devozione all’impero, era ormai una questione tra lei e lui soprattutto dopo le sue parole. Ma doveva escogitare un modo per sopraffarlo. Quando sentì il pene ancora grosso puntarle sull’ano, un gemito le scappo dalle labbra sporche di sperma e umori. Inarcò la schiena e gli porse il culetto così da agevolarlo. Lui aveva previsto tutto, avrebbe previsto anche la sua reazione? Quando l’aveva ribaltata costringendola con la faccia a terra l’aveva anche girata per cui ora lei si trovava con il volto e con il corpo esattamente rivolto verso Dario che era poco lontano da loro. Ella poteva vederlo anche se quel luogo era avvolto dall’oscurità. La spada era ancora a terra li vicino a lei, poteva afferrarla in un secondo poiché la mano in quella posizione ormai la lambiva.
Io non sono di nessuno men che meno tua.
Le parole di Elettra fuoriuscirono miste a piccoli mugugni di piacere. Parole ardite ma che tuttavia non avrebbero potuto generare in lui nessun sospetto. Le spinte si fecero più decise quando tutto il membro si insinuò in lei aprendola letteralmente in due. Due erano le strade, cercare l’aiuto di Dario lanciandogli la spada e confidando che si sarebbe svegliato, oppure afferrare l’elsa e con un unico movimento sguainarle la spada serpentina e provare a fare qualche cosa. Due strade differenti, l’una avrebbe dovuto confidare su altri, l’altra sarebbe stata solo alle sue capacità. Il punto era che lui era riuscito a sciogliere la sua corazza, cosa avrebbe potuto fare con una semplice spada? Beh tanto cosa avrebbe perso? Con le dita della mano destra avrebbe afferrato l’elsa e con un movimento del polso e del braccio repentino in aventi e poi in dietro avrebbe tentato di sguainare la spada, senza farla toccare in terra. Avrebbe direzionato il colpo verso le gambe e le natiche di lui. L’intendo: frustarlo o sculacciarlo con la lama affilata mentre ella personalmente avrebbe tentato di sferragli un calcio nelle palle con il tallone esattamente tra le gambe. Avrebbe ceduto al piacere? Certo lui era notevole, molto notevole. In fondo all'anima le piaceva. Ma ella era imprevedibile e chissà cosa avrebbe fatto.♕ Elettra
» Status Fisico: Prostrata.
» Status Psicologico: in fermento
» Energia: 150/150
» Tecniche usate: ////
» Note: Tutte le gemme nascoste in una sacchetta posta sulla custodia della spada serpentina, spada serpentina in mano, custodia a terra sempre vicino a lei;
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SPOILER (clicca per visualizzare)Sono felice di averti coinvolto ma come ho detto la decisione spetta a te, non c'è una via giusta ^^
Elettra tra le molte cose doveva considerare anche un altro fatto che poteva aiutarla: Vidocq sentiva di aver vinto, e mentre la violava nel suo stretto anfratto oramai aveva abbassato la guardia conscio di averla già sottomessa al suo volere. Per questo la spada non lo insospettì più di tanto né la sculacciata: sapeva che la sua armatura poteva proteggerlo quindi si trattava più che altro di un divertente stimolo. Il colpo decisivo però arrivò sui testicoli, una parte del corpo scoperta: il "poveruomo" si ritrovò letteralmente a saltare per l'impatto e con quel balzo uscì da dentro di lei, ancora molto eccitato ma tutt'altro che intenzionato a continuare. Il dolore gli impediva perfino di parlare.
Che... cazz...
Elettra aveva fatto bene a non affidarsi a Dario: il ragazzo era totalmente tramortito, non si sarebbe svegliato per aiutarla, e anche se fosse stato probabilmente Vidocq lo avrebbe sopraffatto facilmente. Chi fa da sé fa per tre, e la ragazza poteva osservarne il risultato mentre l'uomo alle sue spalle si accasciava a terra dolente. Non esiste punto debole più grande per un uomo, capace di togliergli non solo le forze ma anche la voglia di violentare qualcuno.
T-tu... stupida... n-non hai idea... di cosa hai appena gettato via... a cosa hai rinunciato!
Era il momento giusto se voleva sopraffarlo, anche se ancora provata dalla sessione con Vidocq Elettra era ancora perfettamente in grado di combattere, e il suo nemico era vulnerabile!. -
GiocoDiOmbre .
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La spada come ella aveva previsto non sortì nessun effetto se non quello di eccitare ancora di più Vidocq, le sue spinte si fecero più rudi e pesanti. Ma se la spada aveva fallito, il suo tallone no. Un centro perfetto, un colpo magistrale in cui le sue palle si erano frantumate, e non era un modo di dire, sotto la sua forza. Proprio mentre lui perdeva l’equilibrio uscendo da lei, ella balzò in piedi girandosi e questa volta avrebbe sganciato con tutta se stessa, un calcio ai testicoli. Un calcio potenziato da una sua tecnica e diretto li dove già doleva. Dal basso verso l’alto, aumentato dalla rotazione poiché si stava girando, tra le sue gambe, lo stinco di Elettra si sarebbe abbattuto nuovamente su di lui, e neanche le mani poste probabilmente a protezione di quella parte lo avrebbero salvato dal provare ancora una volta un dolore accecante.
Ma chi l’ha detto che sto rinunciando? Forse non ci siamo ben capiti Vidocq, io non amo essere sottomessa dal primo che passa. No no vecchio mio, io amo altro, molto altro.
Con la stessa gamba con cui avrebbe sferrato il calcio ella, una volta colpita la parte tra le gambe, avrebbe dato un altro colpo questa volta in piena pancia. Un altro colpo potenziato esattamente sotto l’ombelico, un calcio con la pianta del piede. Lo scopo era quello di farlo cadete interra, seduto o disteso e magari rompere anche una delle lanterne che aveva legate in vita. Ma questo poteva non bastare e dunque ella contemporaneamente al secondo calcio fece roteare nuovamente la spada serpentina e con un abile frustata l’avrebbe direzionata verso le gambe di lui nel tentativo di legargli entrambi le ginocchia o una per tenerlo in pugno e farlo cadere comunque.
Voglio i tuoi segreti e forse voglio anche la tua vita.Elettra
» Status Fisico: Illesa.
» Status Psicologico: Stanca ma determinata.
» Energia: 140/150
» Tecniche usate: Ninjutsu #12: Rankyaku (x2)
» Note: Tutte le gemme nascoste in una sacchetta posta sulla custodia della spada serpentina, spada serpentina in mano e lanciata contro di lui, custodia a terra;
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Il seconda calcio distrusse letteralmente le dita di Vidocq facendogliele a pezzi, ma riuscirono a proteggere leggermente il resto del pacco colpito comunque quanto bastava per atterrarlo. L'uomo strisciò a terra emettendo dei versi simili ad un ringhiare animalesco, non sopportava l'idea di essere umiliato a quel modo e non avrebbe resistito un secondo di più in quelle condizioni. Ma il Labirinto premia chi sfoggia la maggiore crudeltà ed Elettra approfittando della sua distrazione lo aveva ampiamente superato. Prima che potesse sferrare un nuovo attacco, Vidocq iniziò a sparire nel terreno come se fosse una pozza d'acqua assorbita dalla nuda terra, liberandosi dall'obbligo di quella battaglia.
Ti ho offerto il piacere e tu hai scelto l'egoismo. Pagherai a caro prezzo la tua avidità...
Detto questo si dissolse, abbandonandola al suo destino. Elettra avrebbe potuto sentire l'influenza di quell'uomo scomparire dai suoi poteri, poteva di nuovo utilizzarli al pieno delle loro forze e dato che non era ancora uscita da quel mondo oscuro era facile pensare che molto probabilmente avrebbe dovuto combattere ancora. Se doveva organizzare una battaglia era una buona idea farlo il prima possibile, poiché nello stesso punto in cui Vidocq era scomparso stava già per emergere qualcosa di grosso: sembrava una mano, una guanto da battaglia formato gigante, in grado di afferrare una persona intera. Tuttavia era ancora in fase di uscita dal terreno quindi non era possibile notarne le caratteristiche.... -
GiocoDiOmbre .
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Ma nooooo !!! Ma nooooooo !!!!! Per la cronaca non ti sto rifiutando affatto!! Non scappare sei un codardo. Non lo sai che Il piacere passa sempre attraverso il dolore che io amo? Sono sicura che avremmo potuto provare ancora tanto tanto diletto reciproco.
Sbuffando per la repentina scomparsa di lui, Elettra non potè che constatare che gli uomini erano tutti uguali: irragionevoli quando stanno per soccombere ad una donna!!! Ma il pensiero durò pochissimo perché mentre l’uomo si dissolveva come risucchiato dal terreno, esattamente dove prima c’era lui ora dalla terra una strana forma, forse ancora più paurosa della precedente, si stava materializzando. Troppo buio, troppo intenso era stato il cambio di scenario che ella non era in grado di capirne bene le forme e la pericolosità, ma siccome il suo senso del pericolo era più che raffinato non potè che fare un balzo per distanziarsi dalla nuova figura, distanziarsi il giusto e rimanere comunque al sicuro. Il balzo ella l’avrebbe compiuto esattamente nella stessa direzione di Dario che ancora giaceva inerme, per lo meno di qualsiasi cosa si sarebbe trattato era più prudente stargli vicino, se necessario lo avrebbe sacrificato per la sua incolumità. Stupido di un uomo! Mentre questo avveniva Elettra avrebbe riattivato tutto il suo potere poiché da quando era sparito Vidocq, quello era tornato ai massimi livelli e avrebbe trascinato la spada serpentina con lei già posizionata per un eventuale attacco. Elettra si sentiva in splendida forma anche se avrebbe preferito continuare a discorrere con l’uomo più ricercato di Roma anziché prepararsi ad una nuova battaglia.
Vidocqqqqqqq mostrati nuovamente sono sicura che possiamo trovare un bell’accordo io e te, sono più che propensa a sperimentare nuovi giochi!!
Una risatina si diffuse sulle sue labbra mentre osservava con la massima circospezione la cosa che emergeva pronta a scagliare la spada e altro se necessario.Elettra
» Status Fisico: Illesa.
» Status Psicologico: In forma.
» Energia: 135/150
» Tecniche usate:
» Note: Tutte le gemme nascoste in una sacchetta posta sulla custodia della spada serpentina, spada serpentina in mano, custodia a terra a pochi metri;
» Potere [Attivo]
- La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza leggermente superiore al ferro.
- Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un forte danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 4 turni la resistenza di quell'elemento sarà estremamente compromessa oltre a ricevere un continuo ed intenso dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 4 turni la resistenza di quell'elemento sarà compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 2 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 10 metri.. -
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La macchina che uscì fuori dal terreno trasportava nel suo palmo anche l'inquietante figura di Vidocq, che a quanto pare non se l'era squagliata del tutto, o forse si era concesso solo una piccola pausa? Ad ogni modo, quella mano sembrava lì appositamente per combattere, ma forse l'uomo mascherato aveva ancora qualcosa da dire.
Che c'è, la prospettiva di combattere ti spaventa? In fondo anche io preferisco trovare un accordo... allora vediamo, hai altro da dire? Il dolore non mi è ancora passato, ma forse potrei pensare di perdonarti...
Nonostante le sue parole che sembravano colme di forza d'animo, il corpo di Vidocq era comunque ripiegato su sé stesso, in maniera poco lampante certo, ma si capiva che stava soffrendo come un cane. Elettra lo teneva ancora per le palle, letteralmente, quindi se aveva qualcosa da dire, quello era il momento giusto..
