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La notizia sconvolse un pò tutti e non c'era da meravigliarsi che fece tanto scalpore. Il Legato Gintoki Sakata era stato assassinato durante la notte appena trascorsa. I giornali non avevano grosse informazioni se non che era successo direttamente nella sua banca, luogo ritenuto in origine semplicemente impenetrabile. E probabilmente se non fosse stato per il gigantesco buco che si era aperto nella parete della struttura i giornalisti non avrebbero saputo nemmeno questo. Fatto sta che una colossale voragine attraversava la struttura in maniera traversale, colpendo direttamente l'ufficio di Gintoki come una cannonata colossale. Una delle più grosse cannonate che l'umanità abbia mai visto. Le autorità tenevano a distanza i curiosi, mentre all'interno della stanza pochissimi scelti stavano esaminando la situazione. Il corpo del Legato era in quella stanza... o meglio, un pò ovunque in quella stanza. O quel che era rimasto nella stanza. All'interno c'erano Massimiliano Traesto, il fidato consigliere Zaborg ed era da pochissimo arrivato uno degli esponenti della squadra NERA al servizio dei monarchi stessi: Dario. Il rosso entrò togliendosi solo il casco della sua tuta nera super tecnologica, piazzandosi in mezzo ai due leader che esaminavano la scena con ogni assai critico.
Dario: Sono arrivato il prima possibile. E' vero? Questi brandelli... sono davvero di Sakata?
Traesto: Purtroppo temo di si amico mio... gli mancava così poco a diventare un diamante grezzo. E' una vera tragedia.
Zaborg: E quel che è peggio è che non ci sono tracce di fuoco, di usura magica, di metallo, di energia corrosiva. Questa voragine è stata aperta come se ci fosse passato in mezzo un tornado. E sappiamo tutti che non esistono molte persone al mondo in grado di utilizzare il vento così.
Dario: Il monarca Raiza... ma... perché?
Traesto: Non lo sappiamo giovane, ma speriamo di ottenere qualche informazioni e della collaborazione. L'assistente di Sakata dovrà arrivare da un momento all'altro, è una donna in gamba con cui ho già avuto a che fare. E' la persona giusta per poterci aiutare...
A quel punto non restava che attendere l'entrata in scena di Elettra...
Consultare i PNG in caso di dubbi: [+]
Edited by BOLSHAK VS DOOM - 25/6/2014, 12:44. -
GiocoDiOmbre .
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Gintoki era morto. La notizia dapprima riservatissima era ora sulla bocca di tutte le persone più importanti. ***
Ma andiamo con ordine. Elettra era stata svegliata in piena notte da una telefonata: il capo della sicurezza, con voce malferma, le aveva comunicato che un tremendo boato causato non sapeva bene da cosa aveva divelto le mura dell’ultimo piano della Midas e precisamente dell’appartamento riservato del capo. Il capo era stato polverizzato in una miriade di pezzi di carne maciullata. Alcuni grossi dignitari di Roma si erano subito recati li e già stavano esaminando la scena minuziosamente. Tra loro, aveva insistito il capo della sicurezza, vi era il noto Traesto e Raiza e… si insomma c’erano tutti!!! Si richiedeva la sua presenza immediatamente. Per una buona oretta però ella era rimasta pensierosa a fissare il soffitto della sua casa romana. Molti dubbi e incertezze si erano accavallate nella sua mente insieme ai tanti ricordi che la legavano al capo. Perché Sakata? Perché? Ricordava alla perfezione il loro ultimo colloquio, il suo sguardo preoccupato. Non l’aveva mai visto così da quando aveva assunto la carica di Vice. Gli occhi trasudavano risentimento e paura. Interrogato non aveva voluto dirle nulla se non di stare allerta e di vigilare perché nessuno era più al sicuro e che c’erano parecchi traditori e ruffiani che stavano mirando a conquistare un posto di rilievo. Dopo questo discorso non si erano più visti. Ancora turbata si era alzata con passo incerto, quasi trasognante, non era da lei, ma la notizia era stata tremenda da assorbire. Sistemata alla meglio con una paio di pantaloni neri attillati ed una camicetta bianca aperta sul davanti quanto bastava per lasciar intravedere il reggiseno nero di pizzo, si era recata in banca non prima di aver sistemato al collo l’unica chiave cifrata che le permetteva di accedere all’ala più riservata e di comandare tutti i computer della Midas. In tasca aveva nascoste tutte le gemme di Tetrano e al suo fianco aveva con se la spada serpentina ben riposta. Arrivata sul luogo dopo una corsa senza casco con la sua moto targata Elettra 2, si era fatta largo tra le transenne, i curiosi, la polizia e altri funzionari. Il capo della sicurezza l’attendeva all’ingresso e scortatala attraverso l’ingresso la condusse nella stanza dove si trovavano tutti. L’ascensore schizzò in alto e quando le ante si aprirono ella fece il suo ingresso sul luogo del delitto.
Scusate il ritardo sono la Dott.ssa Leven il vice, sono stata appena informata di tutto.
Fece due passi soltanto e si ritrovò investita dall’odore della carne in putrefazione. Tre persone stavano conversando, uno era Traesto che lei aveva già conosciuto una volta.♕ Elettra
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Il primo ad accoglierla fu Traesto che con un sorriso quasi malinconico la avvicinò, non voleva di certo dare l'idea di una situazione felice, ma nel suo sguardo trasudava speranza e consolazione nel vederla lì.
Signorina Leven ben arrivata, la stavamo aspettando. E' un piacere e un onore poter collaborare di nuovo con lei.
Seguì subito dopo Dario, che voltandosi mostrò un sorrisetto quasi malizioso, aveva un debole per le belle ragazze e con un vago inchino si limitò a salutarla.
Madam...
L'ultimo a voltarsi fu Zaborg, il monarca del fulmine, sicuramente la persona più influente che Elettra aveva incontrato, anche prima di Traesto. Il monarca allungò subito una mano verso la donna appena arrivata, mostrandole uno sguardo serio e una postura marziale.
Signorina Leven, è un piacere averla qui tra noi. Traesto è già una sua conoscenza non è vero? Il taciturno compagno è Dario, non può presentarsi perché è un componente di un unità top secret alle mie dipendenze. Io invece sono Zaborg Rivalz, monarca del fulmine e consigliere dell'Imperatore. Abbiamo richiesto la sua esperienza per questa delicata indagine, è disposta a prestare il suo aiuto all'Impero?
Dopo le sue solenni parole, gli altri si unirono al silenzio, concedendo la parola ad Elettra.. -
GiocoDiOmbre .
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Elettra li guardò tutti prima Traesto con uno sguardo di comprensione e di desiderio di collaborare nuovamente con lui, si ricordava perfettamente l’ultima volta che si erano visti in quell’ospedale… , poi Dario ella lo classificò subito come un animale da caccia, uno di quelli che hanno solo due scopi nella loro vita: stanare la eventuale preda e corteggiare le donne, il secondo gli riusciva a fatica. L’ultimo fu il più influente il Monarca Zaborg che lei non aveva mai visto se non in foto nelle numerosi giornali e riviste edite dell’impero. Uno dei cinque consiglieri dell’Imperatore. Ora Elettra non era proprio una di quelle persone pronte a chinare la testa, e non aveva mai amato la politica e gli intrallazzi di potere, ma ormai era li e avrebbe assolto al suo compito al meglio fino alla fine. Elettra allungò a sua volta la mano destra e lo salutò senza mutare la sua espressione tra il serio e il pensieroso. La stretta sarebbe stata forte e decisa.
Sappia che io sono una persona diretta, non amo i fronzoli e i convenevoli, e soprattutto non amo girare attorno alla cose e indorare la pillola, lo farò per primo per Sakata perché merita e merito la verità. E poi per l’Impero a cui ho deciso di unirmi e che servirò con lealtà. E se c’è qualche bella faida familiare in atto… vorrei sapere tutti i dettagli del caso.
Le bruciava la morte del capo, le bruciava per il modo infimo con cui l’avevano fatto fuori, non in battaglia o in missione ma con l’inganno nel suo stesso appartamento. Elettra avrebbe fissato il monarca dritta negli occhi era pronta anche a rimetterci la posizione e la vita, certe cose scorrevano dentro al suo sangue e mai avrebbero cambiato il suo carattere sfrontato e diretto. Mai. Elettra che era stata informata sommariamente dal capo della sicurezza aveva capito che forse tutto quel putiferio era stato ordito da un alto membro dell’impero: il monarca del vento. I motivi? Se era stato lui glieli avrebbe fatti sputare a sangue.♕ Elettra
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La risposta di Zaborg fu diretta e rapida, senza troppi convenevoli, proprio come aveva preannunciato Elettra.
Allora siamo in due signorina Leven.
Zaborg fece qualche passo indietro, mentre Traesto e Dario tornavano ai lati della stanza, intenti ad osservare le tracce lasciate da Raiza, così da permettere a Zaborg di spiegare tutto come meglio poteva e dare un senso alla situazione. Il monarca tirò fuori dal suo taschino un pad molto tecnologico, mostrandole alcune immagini inerenti al caso.
Non molto tempo fa il monarca Raiza è scomparso in circostanze misteriose. Grazie alle nostre indagini sappiamo che la colpa di questa sparizione va attribuita a quello che noi chiamiamo "Uomo con la Lanterna" che si fa chiamare Vidoq e indossa una maschera per non farsi riconoscere. Questo misterioso individuo se ne va in giro armato di lanterne misteriose proponendo patti alle persone in cambio della loro anima.
Intervenne subito Dario, dal fondo della stanza, mentre Raiza le mostrava quelle immagini: era la stanza di una lussuosa villa, l'obbiettivo era puntato sopra ad un letto dai motivi hawaiani insanguinato, ma non era la scena di un crimine efferato: qualcuno aveva usato quel sangue con cognizione di causa per comporre la scritta rossa "Apocrypha".
Ultimamente Raiza aveva perso molta della sua influenza a causa dei recenti patti fatti con la Umbrella, l'Imperatore è stato costretto a togliergli del territorio Africano, senza contare che lui aveva un'asse con Thestalos in Spagna, quindi era diventato meno importante di un Legato o quasi. Non è difficile immaginare che fosse disposto a tutto pur di ottenere un pò di potere in più. Non cambia il fatto che tradire l'impero è imperdonabile, e questo ci fornisce un indizio su chi possa aver fatto una cosa del genere.
Riprese parola Zaborg a quel punto, mostrando un volto non poco preoccupato.
Raiza è dotato di un grande potere nonostante la sua influenza sia diminuita. Ma non avendo indizi su Vidoq né su quale sia l'attuale obiettivo di Raiza non sappiamo come muoverci... ma perché Sakata? Qui entra in gioco lei signorina Leven. Cosa sa dirci?
Adesso toccava ad Elettra fornire impressioni e considerazioni. Eventualmente aggiungere domande e dubbi sulla spiegazione del monarca e del suo aiutante. Qualcosa di estremamente misterioso stava succedendo a Roma in quel periodo.
Edited by BOLSHAK VS DOOM - 25/6/2014, 12:45. -
GiocoDiOmbre .
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Elettra ascoltò con molta attenzione le parole del monarca mentre guadava le immagini che si susseguivano nel piccolo schermo del pad. Una villa molto elegante e una stanza da letto con abbondante sangue forse di una vittima o forse... un messaggio per altri. Più andava avanti e più le sembrava di aver già sentito quella storia, in un modo diverso certo, però l’aveva sentita. Con la coda dell’occhio osservava i restanti uomini impegnati in un circospetto giro di osservazione. Un uomo con la lanterna che andava in giro a proporre patti in cambio di anime, era quello che ci voleva: la sua già l’aveva venduta tempo addietro. Ma quello non era il pensiero che la stava angustiando. Sakata si era immischiato in un gioco più grande di lui ecco cosa era successo. Si era avventurato in un territorio senza munirsi dell’occorrente per difendersi. Un pesce rosso dentro una vasca di piragna che mai può fare? Elettra era restia avrebbe dovuto dire tutto oppure celare gli incontri che ultimamente aveva fatto il suo capo? C’era poco o nulla da fare avrebbe dovuto dire tutto, la situazione lo richiedeva.
Certo io la capisco Monarca, come vice dovrei essere perfettamente a conoscenza di tutto quello che accade qui dentro. Ma c’è un ma, con Sakata era impresa molto ardua, lui amava giocare in solitaria su certe cose. Però qualcosa la so, anzi due. Qualche tempo fa, più precisamente un mesetto o giù di li, lui si è incontrato con un grosso esponente del regno di Nuova Britagna. Non so di preciso chi sia… ma so con certezza che c’è stato un grosso spostamento di denaro dalle casse della Midas verso quella nazione.
Elettra prese a muovere la chiave che aveva al collo quasi istintivamente.
Tornato a Roma si è più volte incontrato con qualcuno di estremamente pericoloso e misterioso, in uno di questi incontri o forse in più, sono certa, vi erano sicuramente pure delle ragazze.
Elettra stava cercando di trovare le parole più adatte ma c’era poco da essere raffinati.
Il capo amava dilettarsi in orge e incontri “particolari” e quando dico particolari intendo quelli più particolari che potete ripescare nella vostra mente. Ma comunque anche se si divertiva aveva molta paura di questo tipo e di quello che aveva scoperto. Ma non mi ha voluto dire altro. So solo che gli incontri avvenivano non lontano da qui ma dove di preciso non so.
Detto ciò ella sbatté il piede con un gesto di irritazione, se l'avesse informata di quello che stava combinando ora magari sarebbe stato ancora vivo!
Elettra si girà verso Dario e Traesto con sguardo serio.
Quindi sarebbe il caso di trovare questo Vidocq per capire cosa bolle in pentola...
Comunque potremmo anche vedere se magari Sakata ha nascosto delle informazioni nel server centrale della banca, questa chiave,
la sfilò dal collo mostrandola a loro,
permette di accedere a tutte le informazioni anche quelle riservate e nascoste. Il server si trova tre piani sotto terra in un area protetta, e solo da li possiamo accedere alle informazioni.♕ Elettra
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Il racconto di Elettra attirò l'attenzione di Traesto che si avvicinò al monarca, interrogandolo con lo sguardo in maniera perplessa.
Non so se dobbiamo preoccuparci, siamo in buoni rapporti con Londra anche se è da tempo che non incontro sua maestà o Raphael.
E non credo nemmeno che le inclinazioni di Sakata abbiano inciso più di tanto. Raiza e l'Imperatore stesso hanno i loro vizi, ma sono tollerati dal nostro governo.
L'ultimo ad arrivare fu Dario che sfilò rapidamente la chiave dalle dita di Elettra, emettendo con le labbra un fischio per simulare una scena vagamente comoda.
Ci penso io. Ho confidenza con questo genere di gusti. Che spero la sua assistente condivida.
Dario ma...
Calmi calmi... volevo solo sdrammatizzare...
Il commento ironico e malizioso di Dario parve suscitare per un attimo il disappunto del monarca e di Traesto, ma questi non ci pensò due volte a correggere il tiro, sollevando le mani e volgendo le spalle al resto del gruppo. Si sarebbe diretto verso i sotterranei con la chiave di Elettra, equipaggiando di nuovo il suo casco completando l'armatura nera. Ora non rimanevano che Traesto e Zaborg.
Signorina Leven, pensa che l'alleanza che stava stringendo il Legato Sakata con i Londinesi poteva metterlo in cattiva luce con qualche sua conoscenza? Non lo chiedo perché nutriamo sospetti verso la situazione, ma perché dovremmo farle una proposta e sarebbe davvero inopportuno concretizzarla con la prospettiva di farle ereditare anche i nemici del suo predecessore...
Traesto si sistemò gli occhiali, e assunse un tono leggermente più solenne.
Vorremmo che fosse lei ad occuparsi della banca, al posto del Legato Sakata, signorina Leven. Se la sentirebbe?
Un'eredità non da poco, e trattandosi di una banca la parola "eredità" non era nemmeno tanto inopportuna.
Edited by BOLSHAK VS DOOM - 25/6/2014, 12:38. -
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Se l'avesse potuto fulminare li su due piedi l'avrebbe fatto, ma c'erano troppi spettatori. Mentre Dario si avviava alla porta dell'ascensore gli occhi fiammeggianti di Elettra lo seguirono. Poi un sorriso sornione e cattivello si formò sulle sue labbra: il suo arrogante comportamento sarebbe stato punito a dovere. Non dubitava che sarebbe arrivato nei sotterranei, ma giunto li, il sistema di sicurezza gli avrebbe chiesto la parola d'ordine. Non avrebbe potuto baipassarlo assolutamente neanche con tutte le sue astuzie e tecnologie e potenzialità enormi. Una volta inserita la chiave una voce femminile gradevole quanto languida gli avrebbe chiesto: "Chi sei?" e lui avrebbe dovuto scrivere "Sono uno stronzo", Elettra rise tra i baffi mentre tornava a guardare Traesto e il Monarca. Questa password l'aveva creata lei per ricordare a Sakata che doveva pensare meno alle femmine e più alla banca. Oggi avrebbe assolto anche ad un altro compito: rimettere con i piedi per terra il sigor so tutto io lasciate fare a me! Non dubitava che sarebbe riuscito a scoprirla, ella avrebbe dato tutto il suo denaro per poter ammirare la sua faccia mentre inseriva quelle belle paroline.
Stia tranquillo Dott. Traesto sono abituata ad avere nemici ovunque, saprò cavarmela. Sarei onorata di poter subentrare al posto di Sakata. Spero solo di poter dare un valido contributo per migliorare questa nazione.
Elettra sentiva il peso di un compito così importante, ma era abituata a trattare di affari e soldi, quindi avrebbe fatto ciò che sapeva fare meglio.
Ma questo non cambia il fatto che dobbiamo capire perchè e per come siamo arrivati a questo punto, e soprattutto dobbiamo capire chi.♕ Elettra
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Il monarca annuì silenziosamente, dando perfettamente ragione ad Elettra che più che giustamente sottolineava l'importanza di scovare il colpevole, oltre che sostituire Sakata, per quanto questo possa rivelarsi una priorità.
Allora è ufficiale: Elettra Leven è il nuovo Legato che si occuperà della Midas Romana.
Chi lo sa, magari un giorno potrebbe diventare il primo monarca donna, non crede anche lei Zaborg?
Lo sguardo entusiasta di Traesto parve voler suggerire qualcosa a Zaborg, come se volesse fargli intendere una verità che per il momento Elettra non poteva capire. Per la prima volta avrebbe visto Zaborg ammiccare un sorrisetto divertito, commentando quasi sconsolato.
Non con questo imperatore temo, ahimé.
A quel punto Traesto afferrò i suoi occhiali, togliendoseli e dando loro un'accurata pulita con della stoffa che teneva in tasca.
Prima di ogni altra cosa signorina, devo chiederle un grosso favore. Dovrebbe indossare i miei occhiali per il momento, e dirmi cosa vede...
Detto questo le avrebbe consegnato gli strumenti, aspettando che Elettra eseguisse. Se la ragazza avesse portato a termine il compito allora avrebbe notato qualcosa di invisibile normalmente, e che sicuramente avrebbe acceso in lei nuove domande: intorno ai due uomini davanti a lei fluivano due diversi tipi di energia. Zeborg era permeato da nastri gialli luminescenti, d'oro come il sole, che partivano dal basso dei suoi piedi e andavano verso l'alto, come una gabbia perfettamente verticale. Quasi immobili, ma estremamente densi di energia. Traesto invece non aveva nastri: sul suo corpo sembravano comparire dei tatuaggi di energia rossi, come se stesse indossando un vestito invisibile con sopra ricamati tali motivi. La sua energia, a differenza di quella di Zaborg, era totalmente statica. Decidendo di guardare se stessa invece, Elettra avrebbe visto dell'energia verde molto scura a forma di rovi, che disegnavano un percorso simile a quello di Zaborg, ma che invece di rimanere perfettamente verticali si annodavano intorno a lei stessa, come se fosse una spirale di rovi brillanti.
Allora... cosa vede?. -
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La richiesta di Traesto sorprese non poco Elettra: indossare i suoi occhiali era una cosa molto stravagante, ma quel signore lo era già di suo. Del resto un inventore, un genio fanno cose che non tutti posso comprendere all'inizio. Elettra afferrò dunque gli occhiali che lui le porgeva gentilmente. Li mise sugli occhi e iniziò ad osservare i due uomini.
Ohhhh notevole....
Alla ragazza scappo un sussulto di sorpresa e di evidente interesse. La cosa si stava rivelando più che interessante. Attraverso quelle lenti si potevano vedere cose invisibili ad occhio nudo, o per lo meno cose che lei non era in grado di osservare con le sue iridi. Intorno al monarca vi erano come delle sbarre piatte di pura energia che partivano dal pavimento e andavano verso l'alto, dritte e immobili che piccoli paletti luminosi, mentre intorno a Traesto, anzi sul corpo vi erano come tatuaggi rossi che lo ricoprivano interamente. L'inventore era anche da questo punto di vista molto differente dagli altri. Ella afferrò meglio la stanghetta sinistra come per sistemerli meglio mentre con la testa si spostava dai piedi del monarca ai suoi, osservando come l'aura si dissolvesse per lasciare lo spazio al pavimento. Arrivata verso i suoi piedi si accorse che erano circondati da un energia verde a forma di rovi, era tutta circondata non solo le gambe. L'energia si intrecciava tutt'intorno a lei fino a morire verso l'alto.
Cosa vedo? Vedo che lei è geniali se ha creato questi occhiali!
Elettra si lasciò scappare una piccola risatina, piccola e sommessa.
Vedo, anzi penso di vedere l'energia vitale di ognuno di noi, cioè l'energia che sta alla base dei nostri poteri. Solo che, che si sviluppano in modo diverso a seconda, io credo, a seconda della personalità di ognuno di noi. Si perchè l'energia è energia e allora perchè quelle del monarca sono dritte e le mie aggrovigliate? Certo la natura è contorta di per se ma.. E poi le nostre energie sono dinamiche la sua Sig. Traesto è di una natura diversa. Perchè?
Istintivamente ella si girò ad osservare l'intera stanza partendo per prima cosa dal punto in cui presumibilmente era avvenuta la tragedia. Chissà se quegli occhiali potevano farle vedere anche i resti di energia? Sakata... e l'assassino. Una serie di domande iniziarono ad accavallarsi nel cervello della ragazza che ora attendeva con avidità il resto.♕ Elettra
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Edited by GiocoDiOmbre - 30/6/2014, 11:44. -
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Purtroppo per Elettra non era possibile osservare elementi con tanta lungimiranza, tuttavia Traesto e il Moanrca parvero entusiasti della sua scoperta. L'inventore si fece subito avanti, spiegandole cosa aveva visto.
Lasci che le spieghi signorina Leven: questi occhiali consentono di vedere il potenziale della propria energia. Questa si manifesta sotto forma di quelli che io chiamo "stringhe energetiche". Queste hanno forme e caratteristiche diverse ma si comportano tutte nello stesso modo: partono dal basso e si allungano verso l'alto, proprio come quelle del monarca Zaborg.
Non importa quanto diventi potente, l'energia normalmente ha sempre questa forma. Cmabia il colore, l'aspetto e qualche caratteristica, ma nella maggior parte delle persone è così.
Io sono un caso particolare, non sono un guerriero, la mia energia mi è stata donata dagli Immortali Terrestri, lei ne ha già conosciuta una: si ricorda di Rasca? Ebbene di fronte a quegli occhiali anche lei avrebbe la mia stessa energia. E' particolare, ma non molto diversa da quelle persone normali.
Traesto fece una piccola pausa, alla quale si accodò anche Zaborg. Era giunto il momento della verità.
E poi... ci sono persone come lei: con le stringhe a spirale, dotate di un potenziale infinito. Quegli che gli Immortali Terrestri chiamano "Diamanti Grezzi". Sono rarissimi, qualcosa come il 2% della popolazione mondiale. Parliamo di combattenti con un dono unico, non legato a nulla se non puramente al caso, che grazie alla loro energia possono diventare letteralmente invincibili. E lei è una di queste rarità signorina.
Zaborg intervenne quasi subito dopo, lasciandole comunque il tempo di assimilare la notizia.
Ci tengo a dirle che la proposta di farle ereditare il ruolo di Sakata è stata avanzata molto prima di scoprire qual'è il suo potenziale. Ma per noi dell'Impero è un sollievo sapere che una simile combattente è al nostro fianco. Non è l'unica: il Monarca d'Acciaio a capo della polizia è come lei un Diamante Grezzo, e stiamo cercando di raggrupparne quanti più possibile.
A quanto pare Elettra disponeva di un potenziale colossale. ma da grandi poteri derivano anche grandi responsabilità. Oltre a immensi vantaggi, quali svantaggi porta l'essere un Diamante Grezzo?. -
GiocoDiOmbre .
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Elettra fece un rapido girò panoramico della stanza ma non riuscì a vedere nulla, nessuna traccia, nessun elemento significativo. Peccato la delusione si stampò sul suo volto anche se la scoperta rimaneva comunque eclatante. Quando Traesto prese a parlare ella lo guardò nuovamente osservandolo attraverso quegli occhiali. Ascoltò attentamente ogni singola parola e quando nominò Rasca un rossore diffuso le illuminò il volto. Non che si vergognasse, no giammai, ma ecco il ricordo... ancora le procurava strani turbamenti. Dunque, quella era la sua energia, e tutte le energie partitavo dal basso e si sviluppavano in verticale verso l'alto. Ogniuna era diversa dall'altra per forme e colori. Ed ecco perchè la sua era diversa da quella del monarca. Elettra parve tranquillizzarsi e annuì più e più volte alle parole dell'inventore. Rasca e lui erano particolari, ma poi non dissimili dagli uomini normali. Con la mano sinistra Elettra tentò di afferrare l'occhiale, era giunto il momento di resistuirlo, ma le dita le si fermarono esattamente a tre centimetri dalle lenti. La ragazza rimase ghiacciata, paralizzata nell'udire la restante spiegazione. Cosa era lei? Un "Diamanete Grezzo"? Solo il 2% della popolazione era... un momento un momento che diamine stava succedendo? Elettra deglutì a fatica piantando gli occhi celesti in quelli di Traesto.
Scusate... non ho... capito... posso dire di essere sorpresa?
Lei aveva capito bene ma, ma non ci credeva assolutamente. Traesto non l'avrebbe mai presa in giro ma, ma... Quando aveva varcato la porta della Midas quel giorno non aveva la minima idea che sarebbero arrivati a quel punto. Per un attimo tutte le idee si annebbiarono, per un attimo interminabile divenne tutto contorto, poi riprese il controllo di se e sfilati gli occhiali li tenne tra le mani rigirandoli. Anche un altro era come lei, ma chi...? Non quello spaccone che era sceso nei sotterranei con la sua amata chiave! Lei era relativamente ancora troppo inesperta, era arrivata a Roma da poco e non aveva ancora bene in mente chi fosse la persona in questione, ma avendolo definito capo della polizia... Tuttavia rimase in silenzio. Non poteva negare che la notizia l'aveva turbata, molto turbata. Lei era un potenziale enorme? Ma se non era stata capace neanche di arrivare fino alla fine sull'isola di quel pazzo sconclusionato. Ahhh ma se esisteva un aldilà, un Dio, come più volte Elimona le aveva detto, sarebbe andata alla ricerca di Sakata e l'avrebbe riammazzato un'altra volta: l'aveva gettata nuovamente in una posizione più che spinosa. Un diamante grezzo, un potere enorme, ci sarebbero voluti tenacia e fatica per addomesticare la cosa, in genere non è mai tutto bello come sembra. Ricordava alla perfezione i primi momenti in cui si era risvegliata con il potere dentro di lei...♕ Elettra
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» Status Psicologico: Paralizzata dalla sorpresa, molto pensierosa.
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Zaborg rimase in silenzio, fu Traesto a concedersi un momento di divertimento, coprendo il sorriso con un pugno chiuso neanche volesse simulare un leggero colpo di tosse.
Ah, ricordo ancora quando lo dissi ad Iceringer, mi mancavano questo genere di reazioni. Mi perdoni signorina Leven, non è mia intenzione prendermi gioco di lei. Anzi voglio dirle che questa cosa è molto importante: forze del male, non solo nemici dell'Impero, tramano contro la nostra esistenza per gettare il mondo nel caos. E solo Diamanti Grezzi come lei possono contrastarli attraverso un addestramento con gli Immortali terrestri.
Si fece avanti Zaborg a quel punto, sfoggiando un'aria molto più seria, tanto per farle capire quanto fosse diventata importante la sua posizione a quel punto.
Per questo vogliamo che lei ricopra un ruolo importante, si farà un nome all'interno dell'impero così che i suoi poteri possano crescere. Non glielo nascondo: avrà dei nemici, anzi probabilmente anche Sakata era diventato un Diamante Grezzo e per questo è stato assassinato, ma lei sa bene che in questo mondo o si divora o si viene divorati. Pertanto la invito ad accogliere i consigli del nostro esperto Traesto e di aiutarci a salvare l'impero come il resto del mondo.
Nonostante l'aria imponente e marziale, Zaborg sfoggiò negli ultimi istanti un tono quasi di supplica nei confronti di elettra. Era una grossa responsabilità, e anche di fronte a tale notizia non è detto che un Diamante Grezzo faccia buon uso del suo potere. Per questo perfino un Monarca ha bisogno di aiuto contro un nemico talmente temibile da poter essere affrontato da una così bassa percentuale di persone.. -
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Addestramento… immortali… forze oscure. Ora stava avendo una visione completa di quello che stava avvenendo a Roma e nel mondo intero. E di cosa aveva polverizzato il suo capo. Alla luce di queste rivelazioni anche il colloquio con Raphael stava assumendo un sapore del tutto diverso e nuovo. A quel tempo era stata abbastanza cieca ma ora alla luce di queste notizie...
Stia tranquillo farò tutto quello che sarà necessario ed oltre. Sarei onorata di potermi addestrare con gli immortali, cercherò di essere all'altezza. Ma abbiamo tempo? Voglio dire il pericolo ormai incombe e allontanarsi non è rischioso?
Non sapeva perché ma sentiva che c’era poco tempo, quindi avrebbero dovuto affrettarsi perché presto ci sarebbe stato da combattere per la sopravvivenza non solo sua. Con garbo allungò la mano con dentro l’occhiale a Traesto.
Prego li riprenda. Credo di aver visto abbastanza.
Poi si girò verso il monarca sorridendogli.
Non si preoccupi non voglio farmi ammazzare così presto, cercherò di vendere cara la pelle e comunque non posso rimanere a guardare la nazione cha va a rotoli senza fare nulla. L’addestramento forse mi renderà più forte, forse mi farà crescere di influenza e potere, o forse metterà semplicemente a nudo le mie tante debolezze. Ma qualsiasi cosa sarà, è una tappa obbligata da cui non mi voglio tirare indietro per nessun motivo. Mi affido a voi che siete più esperti e sicuramente più preparati. Anzi mi affido a lei sig. Traesto visto che intuisco abbia già avuto modo di avere per le mani un „Diamante Grezzo“.
Qualsiasi cosa avesse dovuto affrontare era ormai il momento di mettersi alla prova.♕ Elettra
» Status Fisico: Illesa.
» Status Psicologico: Sempre più pensierosa, ma ora curiosa di scoprire altro.
» Energia: 150/150
» Tecniche usate:
✘ ///
» Note: Tutte le gemme nascoste in tasca, spada serpentina al fianco destro;
» ✘ Potere [DISATTIVO] ///. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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La grande prova di maturità di Elettra riempì i due uomini di fiducia. Traesto rimise gli occhiali a posto, per poi concludere il discorso.
Fortunatamente il tempo è una delle poche cose che abbiamo. Il nemico è più forte ma sappiamo come rallentarlo. Molto presto ci penseranno i nostri amici a portare avanti l'addestramento e... un momento... perché Dario non è ancora tornato?
Zaborg si guardò intorno, mostrando chiaramente un'espressione di disappunto.
Se ha incontrato qualche ragazza nella via del ritorno si sarà sicuramente distratto. Signorina Leven, come primo compito ufficiale in veste di Legato le do il permesso di rimettere in riga quel perdigiorno.
Un mezzo ruolo da babysitter, certo è che quando si ha a che fare con bambinoni così grandi allora è facile pensare che servano anche tutrici abili nel loro da farsi. Inoltre parliamo di informazioni sensibili che Elettra non poteva assolutamente ignorare. Se Dario fosse stato attaccato nel mentre i guai non avrebbero fatto altro che lievitare. Dopotutto... chi garantisce che l'assassino di Gintoki abbia già levato le tende?.
