I'm a h-ero.
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L'amore è davvero una questione di chimica, o due corpi possono attrarsi anche soltanto per noia? Certo, qualcosa deve pur innescare quella reazione a catena che chiamiamo amore, ma il problema vero è il dopo.
Dazen è andato a fare il cameriere ad una festa e ha conosciuto una ragazza. Nelle poche ore che hanno passato insieme hanno già avuto un nuovo, ennesimo primo appuntamento. Un po' Dazen è eccitato, intanto perché lei ha accettato e non ha mandato un'amica ad annullare tutto qualche minuto prima, poi perché è stata lei ad approcciarlo e ad attaccare bottone, e ogni uomo sogna di fare la preda ogni tanto.
Dopo qualche minuto, la conversazione si evolve verso la camera da letto di uno dei due, i loro sguardi analitici non hanno ancora trovato difetti macroscopici tali da indurli ad annullare la scopata telefonata e lei ha appoggiato una mano sulla gamba di Dazen.
Parlando, Dazen capisce che lei è una di quelle che seguono in media 100 serie TV al giorno, scaricate dalla rete. Se la chiudi al cinema per 87 minuti di fila, con la stessa trama, si uccide infilandosi i popcorn nel naso.
Così dopo il solito rituale del selfie per la gioia di Instagram, gli 8 sms a cui non puoi non rispondere e il "mi ha fatto piacere conoscerti", i due possono tornare a parlare di loro, come se stessero da soli.
In fondo, se ci pensate bene, il primo appuntamento è tutto qua. Se sapete sorridere al momento giusto e non vi cade la forfora sugli occhiali, avrete anche voi, come Dazen, la vostra dignitosissima notte da Humphrey Bogart.
Durante la chiaccherata, lei lo fissa spesso intensamente, con i suoi occhioni grandi, enormi, affascinati, come se avessero appena trovato online la nuova puntata de Il trono di spade. Per qualche ragione inspiegabile (la chimica?) sembra essersi già innamorata. Lo scriverebbe subito su twitter, ma i due si seguono a vicenda e sarebbe un casino. Dazen invece, cresciuto durante la guerra del sesso, quando per rimorchiare una donna ci volevano settimane di appostamenti, lavora come uno stagista a fine contratto, per alimentare la reazione a catena. Sa che potrebbe finire tra le gambe di lei nel giro di qualche ora. A quel pensiero, si versa da bere e per un attimo riflette su come i tempi siano cambiati in meglio.
Tanti "primi appuntamenti" che vogliono dire infiniti innamoramenti, infinite prime scopate, e al massimo micro-delusioni, senza arrivare mai all'equilibrio.
Dazen è così perfetto che ogni minimo turbamento lo renderebbe irriconoscibile anche a se stesso. E poi ha finalmente imparato ad usare il tempo dalla sua parte, come la favola di Cenerentola: scopami prima che sia troppo tardi.
Nasce così la Cenerentola-Dazen, ma senza il coprifuoco di mezzanotte e con la possibilita di poterla riaccompagnare fin sotto casa.
Davanti al portone di lei, indeciso per un attimo se cacciarle la lingua in bocca, chiederle di vedersi di nuovo o dirle falsamente "ti amo", fa calare un silenzio più lungo di 5 minuti.
È la morte improvvisa della serata.
Lei crede di non piacergli più e scappa via con un "buonanotte". La Cenerentola-Dazen, invece, si ritrova d'incanto senza un obiettivo.
E, certo, anche con un 2 di picche in più.
Ma il tempo di un tweet e tutto torna come prima, vedrai che la caccia riprende. L'importante è non imparare dall'esperienza e rimanere sempre uguali a se stessi. E tu ci piaci così, Dazen, completo di converse e 2 di picche, e non credere a chi dice il contrario. Probabilmente viene da un'altra dimensione.
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