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Quel giorno non era credibile di perdere una giornata in modo cosi patetico, perderla si fa per dire perchè bene o male un qualcosa da fare ci sarebbe stato comunque... Almeno cosi pensavano i soliti poveri sfigati che ancora una volta si sarebbero messi sulla strada della grande Roma.
Un salto indietro a quel giorno in cui la calma del sottosuolo romano venne turbata irrimediabilmente, solito treno e stesso percorso di mille volte prima, sempre quell'autista un pò spelacchiato e con quel enorme macchia scura sul collo, un veterano d'altri tempi ormai sulla soglia della pensione o almeno così lui sperava.
Circa le 8 della sera quando quella tipa comparve davanti all'intersezione 2854: tuta attillata da moto nero pece, casco sotto braccio, capelli tinti color arcobaleno e una scollatura decisamente vistosa sul petto "Alla faccia del Colosseo..." Le prime parole del macchinista che fermò la marcia a pochi metri dalla figura che se ne stava in piedi fissa tranquilla "Ehi signorina ma che cosa ci fa li in mezzo, si sposti che è pericoloso!" Con la testa fuori dal vetro del finestrino sbracciandosi con il destro e tenendosi col sinistro "Avanti si sposti e risalga immediatamente sulla banchina prima che chiami a polizia" Quelle furono le sue ultime parole prima che la ragazza scomparve da dove stava. La ragazza comparve come d'incanto di fianco al macchinista che neppure realizzò l'accaduto che una lunga lama di acciaio partiva dal polso della ragazza trapassandogli il cuore uccidendolo all'istante "Deeelizioso..." Con voce quasi eccitata disse la figura leccando il dorso dell'arma insanguinata "Ora" Si voltò verso il vagone dove stavano pochi passeggeri che ancora non avevano compreso la situazione "Ora andremo a farci un bel giretto sapete?" Sorrise maliziosa e si mise sedette sul sedile del macchinista aprendo le porte sul lato destro e facendo salire da ognuna di esse persone vestite come lei, tute nere da moto e casco in braccio "Ottimo ci siamo tutti adesso 'ndiamo."
Chiunque solitamente avesse assistito alla scena sarebbe scappato in preda al panico, qualora non fosse stato possibile la paura avrebbe congelato i movimenti mentre l'istinto di autoconservazione aveva la meglio su ogni altro pensiero tenendo quindi le persone sedute, qui tra queste sedute forse ce ne sarebbe stata una che avrebbe avuto da ridire qualcosina, seduta nell'ultimo posto in fondo alla carrozza: capelli e pelle grigi, pantaloni fatti di borchie, stivali decisamente vistosi, massiccio collare e cicatrici ovunque. Un tipo non molto rassicurante che nessuno nel trambusto notò.SPOILER (clicca per visualizzare)Descrivi le idee del tuo pg descrivendo i pensieri di quel momento.
Edited by Byakuya~ - 16/4/2014, 00:53. -
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Ci sono molti buoni motivi per scegliere mezzi alternativi in una grande città. Primo si evita il traffico che di solito è motivo di grande stress, senza contare la diminuzione dei gas serra, la distribuzione del traffico, il risparmio sulla benzina, tutti fattori che rendevano l'idea di prendere autobus e metropolitane estremamente buone. Ma per Thresh prendere la metropolitana era immensamente stressante. Non che la sua condizione di non morto lo turbasse, ma andare sotto terra per lui era sempre motivo di disagio, un pò come un tipo senza dita si ritrova ad accendere nuovi petardi. Senza contare che la prospettiva di ritrovarsi sotto terra gli comportava sonnolenza, come se l'abbraccio della grande madre pretendesse il suo giusto tributo in carne. Fortunatamente per il nostro affezionatissimo Faust, il viaggio in metropolitana stava per diventare molto più interessante: dopo l'esecuzione del capotreno, un'esotica bellezza invitò altre ragazze come lei a salire sullo stesso vagone su cui si trovava Thresh, e con non poco entusiasmo. Il non morto se ne stava seduto nella più bassa estremità del vagone, in mezzo a diversi sedili vuoti circondato unicamente dalla fidata catena munita di falce e lanterna. Era curioso di vedere come si sarebbero svolti i fatti pertanto incrociò le braccia e accavallò le gambe, iniziando a gustarsi la scena da quel punto di vista tutt'altro che spiacevole. Solo una più che giusta domanda farfugliava nella sua mente...
Perdonatemi signorine ma non penso che andremo molto lontano. La metropolitana segue un binario soltanto quindi se volevate semplicemente non pagare il biglietto vi bastava mettervi dietro il primo tipo con giacca e cravatta e passavate lo stesso. Io mi fermo alla settima se non vi dispiace, avrei un pò di fretta..
A dirla tutta, avrebbe perso anche molto tempo con tutte quelle meraviglie del sesso femminile, tuttavia ad aspettarlo a casa c'erano persone molto più interessanti e disponibili con cui aveva scambiato la promessa di non fare tardi... e non sia mai che Thresh non mantiene la parola data.. -
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Probabilmente quei tipi non avevano idea di chi avessero davanti, sta di fatto che l'armadio a muro che stava vicino a lui si fece una grassa risata ascoltando quelle parole "Forse non hai ben capito vero?" Disse con tono da sfottò "Tu e tutti loro..." Fece indicando i passeggeri "Non scenderete mai più da questo treno e anzi, finirete all'altro mondo senza che neppure capiate perché." Era serio e convinto delle sue parole mentre con fare di superiorità si voltò ignorando completamente il Faust e attaccandosi alla radio parlando ad alta voce "Capo qui tutto bene, il treno tomba è nostro e procediamo come da programma" La risposta fu breve, coincisa e per nulla rincuorante "Bravi fratelli miei, ci vedremo nell'aldilà." la radio tacque mentre l'uomo si mosse al centro della carrozza alzando una pistola stretta in pugno con la mano destra "ASCOLTATEMI!!" Gridò ad alta voce con tono decisamente fastidioso "D'ora in poi consideratevi già morti" Disse sogghignando "Nessuno di voi scenderà vivo da qui perciò godetevi i vostri ultimi minuti di vita ahahahaah" Tra scompiglio qualche urlo e pianto l'uomo tornò a fissare Thresh "Ebbene si tu non arriverai mai da nessuna parte e anzi morirai qui come un inutile cane" Parole pesanti che Faust avrebbe dovuto ascoltare oppure no.... SPOILER (clicca per visualizzare)Hai due opziioni:
- Tentare il dialogo o comunque la via non violenta per convincere/capire cosa vogliono per tentare di evitare lo scontro e scappare.
- Attaccarli o comunque forzare lo scontro.
Fai capire nel tuo post che intenzioni ha Faust e di conseguenza i nemici reagiranno.. -
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Una gran bella rottura, un altro di quei fanatici gruppi con le loro fisse misteriose. In prigione ne aveva visti un sacco, sia dietro che davanti alla sbarre e non era mai facile gestirli. Più che altro la soluzione più semplice era appenderli per i piedi con la testa verso il basso lasciando che finalmente un pò di sangue arrivasse al cervello. Thresh sollevò la sua lanterna con la mano destra, toccandola un paio di volte con l'indice mancino lasciando che si accendesse.
Ehhh... è questo il problema amico mio... io sono già morto da un bel pezzo.
Di sicuro non aveva paura, ma prima di buttarsi nell'azione considerando che nessuno lo aveva preso sul serio per lo meno avrebbe cercato di capire che cosa stava succedendo. Mise in evidenza la Lanterna, come se volesse mostrarla ad un bambino.
Un bel trucchetto eh? Dato che dobbiamo passare l'eternità insieme sarà il caso che ci conosciamo un pò no? Allora facciamo che io ti dico come accendo la mia lanterna e tu mi spieghi che bel viaggetto stiamo facendo ok? Dai non tenermi il muso, sono Faust.
Ridacchiò amichevole, in realtà il suo sorriso non poteva essere più falso e nonostante ci fosse una collana di perle d'avorio tra le sue labbra stava già pensando al numero esatto di pezzi in cui doveva finire quel tipo.. -
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Faust aveva deciso di buttarla sul ridere, almeno cosi sembrò al nostro amico scimmione che non gradì affatto il suo comportamento "Senti senti credo proprio che qui abbiamo uno sbruffone bello e buono..." Una risata che somigliava a una presa in giro più che a un gesto di divertimento interruppe le sue parole "Forse non mi sono spiegato, io non ho nulla da dire a te ne ti spiegherò qualsivoglia cosa. Zitto e al tuo posto!" Estrasse una pistola dalla tasca interna della giacca puntandola verso le gambe di Faust sparando senza avvertimento ne esitazione, si vedeva che erano persone senza scrupoli e ahimè anche ben addestrati. L'obbiettivo non era uccidere ma impartire una lezione che sia valsa da esempio per tutti i passeggeri del treno, dimostrazione di fermezza e determinazione insomma non avrebbero avuto pietà per nessuno gli si fosse parato davanti neppure per un vecchio come Faust. SPOILER (clicca per visualizzare)Agisci come meglio preferisci.. -
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Come al solito, uno prova a collaborare, farsi amichevole, tirare in ballo un paio di chiacchiere anche ma niente, l'essere umano tende inevitabilmente ad essere aggressivo. Ma che fretta aveva quel tipo di ammazzarlo se comunque stavano andando tutti a morire? Questo infittiva il mistero.
Allora non ci siamo capiti... non ho la minima intenzione di scendere.
Detto questo sollevò rapidamente la mano destra afferrando con tutta la concentrazione di cui disponeva la pallottola dell'omaccione intento a sparargli Approfittando del momentaneo stupore, o che dir si voglia incapacità del nemico di prepararsi, Thresh rigirò il proiettile tra le dita sparandolo letteralmente verso il suo occhio destro attraverso una schicchera sempre lanciata con la massima forza e destrezza a sua disposizione al momento. E ne aveva non poca dato che era perfettamente rilassato e concentrato. Non importa quant'era forte quel proiettile, né quanto era resistente quel tipo: dietro il bulbo oculare c'è il cervello, se tutto fosse andato secondo i piani gli avrebbe bucato quel poco di materia grigia che aveva in testa. Curioso di sapere quante volte sarebbe rimbalzato quel proiettile nel vuoto infinito dentro quel cranio.. -
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L'azione che Faust eseguì portò i risultati sperati, la pallottola spedita al mittente perforò l'occhio del simpatic'uomo passando da parte a parte il cervello imbrattando le paratie interne del vagone con una vistosa spruzzata rossa e così l'immensa figura si accasciò al suolo con un sordo tonfo.
Ora che Faust abbia agito bene era senza ombra di dubbio chiaro ma adesso si era messo direttamente contro il gruppetto di amici del cadavere, una combriccola allegra e festosa pronta a regalargli un trattamento di plastica facciale gratis a base di mazze chiodate e spranghe, si vero un pò doloroso ma vedrete come spariscono zigomi e mascella in un secondo. Intorno a lui si raccolsero 6 uomini del tutto "normali" non parevano avere nessun abilità particolare e anzi forse erano solo un pasto inatteso ma sta di fatto che senza indugio attaccarono tutti insieme; primi ad avvicinarsi furono uomo e donna sempre con la stessa divisa nera armati di un lungo coltello la cui lama misurava 25 cm e un manganello elettrificato decisamente pericoloso, uno avrebbe colpito dritto davanti a lui mirando al naso di Faust con il manganello mentre il secondo cercava un varco ove piantare la sua lama nel fianco destro "morirai qui bastardo!" Minacce vuote... Forse.... -
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Azione da manuale, come sempre, avrebbe preferito di gran lunga torturarlo quel tipo ma di sicuro sarebbe stata una grande rottura farlo lì sopra e probabilmente Thresh avrebbe trovato vittime migliori. Oh, e parlando del diavolo, ecco una bella squadra di adorabili giocatori che volevano la loro parte. Il non morto si limitò ad alzarsi con calma dal suo posto, allargando le braccia con fare arreso e chinando il capo verso il basso. Sembrava un gesto di resa, ma nel preciso istante in cui quei due avrebbero raggiunto il metro e 50 di distanza da Thresh, a circa 20 cm dalle loro spalle la lanterna fece comparire un grosso spadone metallico lungo 3 metri che sprofondò nel pavimento e occupò praticamente tutta l'altezza possibile del vagone, viste le sue dimensioni. In qualche modo avrebbe anche fatto da freno, ma non era quello l'importante. L'Assetata di Sangue poteva allungare dalla sua lama una schiera di lame orizzontali che avrebbero puntato ad impalare sulla loro lunghezza i due assaltatori, e ammesso che fossero sfuggiti al primo affondo le lame avrebbero iniziato a roteare violentemente alternando il senso di rotazione ad ogni coppia, così da creare un perfetto cilindro di 3 metri dentro la quale nessun essere vivente poteva restare tutto d'un pezzo. Vale la pena sottolineare che Thresh si trovava all'ultimo posto del vagone, l'unico modo che avevano quei tizi per salvarsi dall'assalto della Blood era gettarsi in avanti, finendo inevitabilmente in pasto alla falce di Thresh, e anche se questo fosse stato possibile non avevano lo spazio per schivare del tutto, dato che tutto lo spazio disponibile era occupato da Thresh e dall'ultima fila di sedili. Nella più rosea delle ipotesi, la spada li avrebbe semplicemente tagliati dalla vita in giù, destinandoli ad un doloroso e rapido dissanguamento, perché le lame della spada non si sarebbero fermate davanti a sedili, pali o qualsivoglia genere di ostacoli. E ne rimanevano ancora 4 di persone con cui giocare! Chi sarebbe riuscito a togliere di mezzo quel gigantesco ostacolo?
Vi ricordo che tutto questo sta succedendo perché nessuno vuole conversare con me... perché non provate a raccontarmi tutto... potrei concedervi l'infermità mentale e provare un pò di pietà.
Ghigno soddisfatto, lui era rimasto tranquillo tutto il tempo... il vantaggio di un potere che ti consente di dormire mentre combatti, specialmente contro avversari del genere.. -
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Quella mossa che Thresh effettuò con tanta perizia e perfezione, in quella situazione così delicata si rivelò presto un'arma a doppio taglio: il vortice di spade che aveva evocato era pressoché inarrestabile addirittura cosi poderoso che neppure le sbarre metalliche di sostegno all'interno del vagone resistettero a quel colpo... Forse gli mancò di considerare un dettaglio, piantare una lama di quelle dimensioni nel pavimento di un vagone, fargli tritare tutto ciò che c'era a tiro compresi i sostegni della carrozza stessa che ne minarono pericolosamante la struttura.
Per i primi uomini non ci fu speranza, troppo vicini per poter vivere oltre, il problema fu che questi non erano semplici mercenari mal messi anzi erano soldati ben addestrati per ogni evenienza, appena i primi loro compagni caddero sotto il turbine di lame, subito la seconda linea capì come operare. Infine una granata rotolò ai piedi di Thresh granata che esplodendo avrebbe potuto creare problemi con tutta questa gente in zona così infatti sarebbe successo se Thresh non decida di provare a usare la sua forza per salvare la situazione mentre la granata stava a pochi passi da lui vicino al turbine di lame.. -
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Nessun problema per la granata, bastava semplicemente controllare il turbine di lame, ovvero fermandolo di colpo lasciando una sola lama in orizzontale che avrebbe rispedito la granata all'indietro come un grande giocatore di baseball ritorcendo sui suoi nemici la loro stessa arma. Dopodiché avrebbe revocato la spada, in modo da liberare il passaggio ed evitare che la struttura del vagone fosse ulteriormente minata. Solamente a quel punto il non morto avrebbe ripreso ad avanzare, cercando di capire quanti altri nemici c'erano in giro.
Anche se fosse... contate sul serio di uccidere uno zombie con delle granate? Per essere dei fanatici non siete molto preparati...
Thresh aveva dimenticato come ci si preoccupa in battaglia, in quelle condizioni non valeva nemmeno la pena applicarsi. Il classico tipo di gruppo in cui sono tutti dei buoni a nulla e al massimo uno vale qualcosa, davvero un'esperienza poco costruttiva. Chi mancava all'appello?. -
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Thresh era un guerriero formidabile ma aveva decisamente sottovalutato il pericolo della granata in una situazione come quella, vero è che il suo controllo sulle lame poteva ritorcere contro gli assalitori la loro arma ma i suoi calcoli si rivelarono presto sbagliati: appena le lame colpirono l'ordigno questo detonò all'istante, un accecante bagliore luminoso e una violenta esplosione si scatenò tutt'attorno alla zona dove stavano le lame evocate da Thresh, la violenza della detonazione non era nulla di particolare ma piu che sufficiente per innescare il piano da loro architettato. La struttura in cui la granata detonò era di fragile lamiera di un metallo poco resistente, già il colpo inferto alla carrozza dalla spada di Thresh fu notevole, la distruzione inoltre di tutti i pali interni ne minò ulteriormente la resistenza ed infine una violenta esplosione in un luogo chiuso come quello dove la spinta dell'aria cercava sfogo premendo contro le pareti della carrozza la fecero direttamente scoppiare. La parte finale della carrozza dove stava Thresh, l'ultimissima carrozza del treno, si staccò dal resto del convoglio, il danno inflitto dalle sue tecniche alla carrozza fece si che una semplice granata facesse saltare via una parte del vagone, lo zombie si trovò quindi scaraventato indietro con violenza, non tanto dovuta all'esplosione ma perchè il contraccolpo dovuto all'improvvisa decelerazione lo lanciò contro i sedili e poi direttamente giu dal mozzicone di vagone su cui era rimasto facendolo atterrare sulle rotaie sottostanti. . -
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SPOILER (clicca per visualizzare)E' un treno o quattro scatoloni in fila?
L'abilità in battaglia non si distingue in base a quante città fa esplodere contemporaneamente la tua tecnica migliore, ma reagire rapidamente e prendere decisioni a sangue freddo senza esitazioni. E l'incapacità di provare dolore così superficiale aiutò Thresh a realizzare la situazione il più rapidamente possibile. Venne scaraventato via e nello stesso momento le due parti del vagone si separarono, ma prima che potessero dividersi completamente ecco che il non morto scattava verso l'estremità più avanti della parte di vagone in cui si trovava, mentre nella mano destra faceva roteare la parte del falcetto della sua fidata catena. Prima che le due parti potessero separarsi in maniera significativa, Thresh avrebbe scagliato la falce contro l'estremità del treno opposta a quella in cui si trovava lui, e se tutto fosse andato come previsto la spinta e il salto lo avrebbero trasformato in un tarzan zombie, che senza esitazione sarebbe tornato in volo nella zona di battaglia, cercando di investire gli avversari rimasti con un calcio volante sfruttando l'effetto pendolo della sua manovra.. -
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Ottimi riflessi mostrò Thresh nella sua azione che spiazzò i nemici rimasti che vennero sbalzati per terra, fu allora però che avrebbe dovuto guardarsi le spalle facendo attenzione alle sue prossime mosse.
I suoi avversari erano alla pari di semplici umani decentemente addestrati ma incapaci di tenere testa allo zombie, tutti tranne uno o meglio una, la donna che aveva ucciso il macchinista infatti si percepiva appartenere a tutt'altro stampo, appena si mosse verso Thresh era facilmente intenibile che intenzioni avesse.
Superò la metà carrozza con passo spedito ma ferma e tranquilla come se sapesse perfettamente cosa sarebbe successo da li a poco, con estrema naturalezza estrasse da dietro la schiena una pistola che portò all'altezza del bacino e puntò verso Thresh, sparò stile pistolero del Far West quindi senza puntare o impugnare l'arma in altri modi, sta di fatto che i colpi erano precisissimi e diretti a zone vitali del corpo dello zombie quali testa e articolazioni inferiori, per quanto suoni strano "Hai rotto sappilo e chi rompe a me o alla mia squadra viene eliminato senza pietà.". -
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Atterrare sulle teste di un paio di semplici umani significava schiacciarli come mosche. Di solito Thresh si sarebbe gustato di più il momento ma adocchiò un bocconcino decisamente più invitante che lo fece desistere dal perdere tempo. L'ennesimo avversario stavolta aveva qualcosa di diverso da tutti gli altri, e Thresh iniziò a chiudere le distanze assieme a lei, camminando mentre questa faceva lo stesso ed estraeva la propria pistola.
Eliminato senza pietà? Zuccherino, se vuoi uccidere uno zombie... devi tagliargli la testa.
Mentre lei estraeva con rapidità la sua pistola, Thresh afferrò le due estremità delle sue catene, iniziando a farle roteare davanti a sé vorticosamente, senza però farle mai incrociare con una colossale abilità nell'uso di quell'arma. In questo modo sarebbe riuscito a deviare facilmente tutti i proiettili a lui diretti. Aveva appena toccato di nuovo il suolo, doveva capire quanto spazio c'era tra lui e lei, quanto spazio alle sue spalle e soprattutto quanto spazio alle spalle della ragazza. Poi doveva raccogliere più informazioni sulle sue abilità, se voleva spassarsela una volta intrappolata aveva bisogno di conoscere un modo per sconfiggerla... non per ucciderla.. -
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Non ci avrebbe messo molto a raccogliere informazioni su quella donna perchè lei stessa non ne era tirchia, in pochi istanti riuscì a prendere il tempo delle rotazioni delle due catene prima di sparare nuovamente verso gli stessi punti di prima, il movimento di rotazione questa volta non avrebbe fermato i colpi però "Sei una soggetto interessante, credo ti userò un pochino dopo averti catturato e prima di eliminarti" Mezza sentenza e mezza promessa possibile?
Thresh poteva iniziare ad intuire come la pensasse lei, calcolatrice fredda e poco emozionale, parlava sempre con calma quasi soprannaturale, la camminata decisa non si fermò per un attimo portandola prima a 5 poi a 4 metri mentre la sua arma sparava da quella distanza, non vi era paura negl'occhi della donna ne esitazione, le ultime parole trasudavano di una qualche sorta di perversione o lussuria sfrenata tenuta a freno dalla logica, la ragione che vince sui sensi... Almeno per ora perchè quando la mosca sarebbe finita nella tela del ragno iddio solo sa cosa sarebbe accaduto, rimaneva da decidere chi fosse il ragno e chi la mosca, gioco che nessuno dei due poteva vincere al 100%..
