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.Aveva imparato qualcosa di nuovo. Ecco perché le piaceva stare alle calcagna di Iwan, imparava sempre cose nuove, riusciva a rispondere a qualsiasi sua domanda. Anche quando era entrata nella sua fase "perché?" tipica dei bambini che chiedevano spiegazioni su quasi tutto. Effettivamente non aveva pensato che sospirando per Uru potesse far confondere Iwan, sul fatto che le piacesse anche lui. In effetti non aveva mai sospirato per Iwan, per il semplice fatto che lo conosceva da una vita e non aveva più quell'alone di mistero che lo rendeva "figo" come Uru. Non sapeva come dirglielo, ma per lui provava qualcosa di speciale e in effetti diverso di quello che provava per Uru. Però sapeva che voleva un mondo di bene ad Iwan e che per niente al mondo avrebbe potuto separarsi da lui, Rachel, e anche Vladimir. Quando Iwan la sfidò a mostrargli che gli piacesse almeno quanto Uru arrossì. Cos'era quell'atteggiamento nuovo? Non aveva mai parlato con lei a quel modo. Era sempre stato severo, più un fratellone che si occupava di lei, che di un possibile uomo con cui flirtare. Si sentì confusa, stranamente in imbarazzo.
C-che cosa? fece confusa, cercando una spiegazione negli occhi di Iwan, ma il suo sguardo parlava chiaro, e ciò la imbarazzò di nuovo. Poco dopo notò il suo sorrisetto di sfida, le dava ai nervi, pensava che non fosse capace? Si alzò in piedi, più agguerrita che mai, si avvicinò a lui sicura di sé a muso duro. Dal suo atteggiamento sembrava che stesse per prenderlo di peso e massacrarlo di botte. Invece tirò la sedia su cui era seduto Iwan per avere lo spazio adatto e si sedette a cavalcioni su di lui.
Posò rudemente le labbra su quelle di Iwan per un bacio rabbioso, labbra contro labbra, poi insinuò prepotentemente la lingua nella sua bocca. Il bacio da rabbioso divenne passionale, poi si staccò lentamente dalle sue labbra. Lo guardò smarrita e si mise a giocherellare insicura con il colletto della sua camicia.
E' così che si fa? chiese ammettendo finalmente la sua debolezza: non aveva la minima idea di come fare, sarebbe bastato fare con lui quello che faceva con Vladimir per dimostrarglielo?. -
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Finalmente i ruoli si erano ribaltati: ora era Shyvana quella in difficoltà e Iwan poteva tirare un lungo sospiro di sollievo, perché riprendere in mano la situazione valeva tanto quanto una vittoria. A questo punto andare avanti non poteva essere così difficile, tenendola sotto scacco poteva estrapolare tutte le informazioni di cui aveva bisogno senza che si perdesse nei suoi strani viaggi mentali. Ma prima che potesse aggiungere qualcos'altro Shyvana si avvicinò a lui, rapida come una fiera predatrice, lo sovrastò prima ancora che potesse spaventarsi e nel preciso istante in cui Shyvana si sedette su di lui a cavalcioni ebbe un sussulto, che sfociò prevedibilmente in un principio di erezione. Era diventato estremamente debole da quel punto di vista da quando Rachel gli aveva fatto conoscere i piaceri della carne e mentre Shyvana affondava la lingua nella sua bocca sentiva chiaramente il cuore pompargli sempre più sangue in circolo, e se normalmente lo spediva dritto nel cervello ora stava colmando ben altre parti del corpo. Perché la carne e la follia lo rendevano così maledettamente stupido? Non ci volle che un istante di esitazione, poi le sue mani cinsero i fianchi e la schiena di Shyvana, spingendola verso di sé mentre ricambiava quel bacio intenso e bollente. La sua eccitazione aumentò gradualmente mano mano che saggiava tutto il suo corpo: le dita accarezzavano il sedere e la schiena della ragazza, il petto sfiorava il seno e le labbra si univano tra di loro in una vogliosa danza di carne. Eccolo finalmente il suo membro spingere tra le gambe di Shyvana, facendole sentire tutto il suo apprezzamento che rese le sue seguenti parole quasi superflue.
Si... è così che si fa... sei molto brava.
Quando il bacio terminò Iwan sembrava ancora stordito, era stato così piacevole che non poté fare a meno di baciarla ancora sulle braccia, per poi scendere sul collo di Shyvana, facendole capire quanto aveva apprezzato. Le calde labbra del ragazzo trasmettevano sulla sua pelle un desiderio crescente, e nel mentre la sua erezione prendeva a spingere sull'intimità della sua sorellina, inevitabile conseguenza di tanta bellezza e piacere in un solo momento. La desiderava? Ecco qual'era la verità: Iwan era geloso di Shyvana perché voleva possederla, e proteggerla. E adesso... desiderava la sua carne, proprio come desiderava Rachel.
Ma non mi basta ancora... devi dimostrarmi di più Shyvana...
Non era decisamente il suo stile, ma sapeva che provocandola in quel modo l'avrebbe spronata a fare di più, e si sarebbe reso più interessante ai suoi occhi. Si, avrebbe battuto Uru e avrebbe soddisfatto la sua sorellina come nessun altro. Non sarebbe stato inferiore nemmeno a Vladimir!. -
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La risposta positiva di Iwan la fece sorridere contenta: allora aveva azzeccato bene. Lasciò il bordo del colletto e in quel momento in un movimento involontario sentì chiaramente che il suo caro fratellone avesse le idee molto chiare su cosa volesse. Arrossì di nuovo vistosamente: da quando aveva quelle reazioni con lei?
Essendo anche lei capace di farsi crescere e usare un pene, sapeva perché era successo. Sentì il cuore battere nel petto più forte di prima. Anche se stava in braccio ad Iwan, quello che aveva davanti non era il solito uomo che conosceva lei. Le sembrava strano, non aveva mai guardato Iwan in quella ottica. Non pensava che lui potesse desiderare la sua carne. Sulla terrazza aveva avuto la sensazione che fosse stata lei a desiderarlo, e se lo era preso insieme alla sorellona. Ma in quel frangente era Iwan a desiderare lei. E sentire la pressione del suo membro, più grosso di come ricordava, iniziò a solleticarle l'idea di prenderselo di nuovo. Certo forse non lo avrebbe condiviso da buona sorella con Vladimir, ma anche lei ci aveva già giocato da sola no? Si mosse stringendo il bacino contro l'erezione del ragazzo. Gli sorrise e lo abbracciò in un misto di affetto e imbarazzo: non era proprio abituata a flirtare con lui.
Se fai così, mi fai venire tanta voglia. gli disse sussurrandoglielo all'orecchio. Si sfregò ancora contro la sua erezione, accorgendosi di essere eccitata. Lo voleva, come uomo, non come un surrogato di donna. Lo baciò di nuovo sulle labbra, trasmettendogli tutta la sua eccitazione. Poco dopo si fermò e lo guardò negli occhi languida.
Se andiamo in macchina te lo mostro meglio. gli disse a bassa voce, come se non volesse farlo sentire a orecchie indiscrete.. -
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Shyvana prese a muoversi lentamente su di lui, era una sensazione estremamente piacevole ma non perché si stava sfogando, perché si trattava di lei. Si, non poteva più negarlo: Iwan non guardava più Shyvana come una sorellina da proteggere, la vedeva come una donna, una delle sue donne. Forse non poteva rivendicare diritti su di loro a causa della propria fragilità umana, ma poteva desiderarle. La desiderava quanto Vladimir e Rachel e glielo dimostrò pulsando sempre più intensamente, più forte in mezzo alle gambe, facendo tutto meno che nascondere il suo reale desiderio. Dopo languidi sguardi ecco di nuovo l'ennesimo bacio, ricambiato da entrambe le parti, quella era la conferma che anche Shyvana iniziava a guardarlo con occhi diversi, e che i giochi che poteva fare con lui non prevedevano solo dispetti e bambinate, ma anche situazioni molto più provocanti. A meravigliarlo fu il fatto che Shyvana stessa avanzò quella proposta senza precedenti, e a stomaco vuoto perfino. Ma non c'era tempo per la meraviglia e l'esitazione: Shyvana lo desiderava e lui ricambiava quel sentimento.
Andiamo...
Con estrema fretta e trasporto sollevò Shyvana dalle natiche, la teneva saldamente e dovette sforzarsi non poco, ma ne sarebbe valsa la pena. Dopo averla sollevata si sarebbe preoccupato di stringerle il polso e trascinarla con sé verso l'uscita, sgattaiolando tra i tavoli senza farsi vedere da altri camerieri. Non avevano consumato ma comunque sembrava scortese una cosa del genere, meglio non attirare l'attenzione. Arrivarono nel parcheggio in un istante, come se il tempo prima non fosse mai esistito. Era deserto, non c'era nessuno per colpa dell'ora e soprattutto poco illuminato a causa di alcuni guasti al sistema elettrico. In pratica, ad illuminarli ci sarebbe stata solo la luce della macchina che una volta aperta la portiera avrebbe mostrato ancora una volta Shyvana ad Iwan in tutta la sua bellezza. Il ragazzo la lanciò letteralmente sul sedile posteriore in orizzontale, lasciando che le sue gambe sporgessero dalla vettura mentre le ginocchia le tenevano alto il bacino. Mentre osservava quello spettacolo meraviglioso. Iwan non poté fare ameno di iniziare a respirare affannosamente. Non si era mai sentito così impaziente in vita sua, e mentre le accarezzava le natiche riprese a parlare molto lentamente.
E' vero... Rachel e Vladimir sono già state con me, ma hanno ottenuto solo il mio corpo, io sono stato prevalentemente passivo. Se tu me ne darai la possibilità... ti farò provare cosa so fare veramente.
E con quella semplice richiesta Iwan infilò le dita tra i pantaloni e l'intimo di Shyvana, facendole scendere lentamente percorrendo il solco delle sue natiche. Lo fece con molta calma, come se stesse aspettando una risposta, e solo con la sua approvazione sarebbe arrivato fino in fondo, iniziando a sfiorare l'intimità della sua sorellina. Tremava, si, e ingoiava a fatica tutta la saliva che aveva in bocca. Impaziente e soprattutto timoroso: aveva chiesto a lei di sperimentare cosa sapeva davvero fare e ora temeva di non essere all'altezza. Per questo tremava, ma non si sarebbe mai tirato indietro, non con lei.... -
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Era una piacevole novità. Iwan l'aveva vista crescere, da neonato xenomorfo a ragazzina, e adesso come donna. Anche se conservava ancora l'indole fanciullesca, aveva gli appetiti di un adulto, e sopratutto il corpo di un adulto. E che corpo. Aveva dubitato sulla terrazza di lui. Anche se gli aveva detto che non era mai capitato e non significava che non la desiderava, aveva dubitato, pensando che quella reazione era data solo da Vladimir di cui aveva conosciuto le carni. Anche se lo avevano fatto insieme non credeva che Iwan la desiderasse veramente, ma sentire la sua carne turgida la fece ricredere. Si sentì felice, non si sentì più inferiore al fascino di Vladimir che tuttavia apprezzava molto anche lei.
Piccola e ingenua, non sapeva che poteva creare quella situazione con qualsiasi uomo lei volesse. Eppure sapeva in cuor suo che Iwan era diverso, e non per nulla era stato scelto da Rachel.
Quando venne trascinata via, si ritrovò a ridacchiare divertita, infischiandosene altamente dei camerieri e di possibili magre figure.
Quando si ritrovò dentro la macchina con le natiche all'aria, ripensò al fatto che in quell'auto Iwan sarebbe stato tutto suo. Si sentì improvvisamente inadeguata: era un umano ed era Iwan. Non aveva idea di cosa potesse piacergli, non sapeva se il mero sesso potesse soddisfarlo, infondo doveva mostrargli che gli piaceva. Così quando Iwan le chiese di lasciarlo fare, si sentì sollevata. Si voltò girando solo le spalle e la testa. Sentì le sue dita calde percorrere in zone sensibili e capì che non avrebbe potuto resistere a lungo.
Ok Iwan, facciamolo. Iwan che le chiedeva una cosa era davvero strano. Iniziava a divertirsi in quella situazione così fuori dall'ordinario. Scivolò quindi più avanti per dare modo ad Iwan di salire a sua volta nella macchina.. -
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Per fortuna quel tipetto dai capelli rossi aveva gusti sfarzosi e pensava in grande, di conseguenza quando Shyvana gli fece spazio Iwan poté tranquillamente salire su quella grossa macchina, lasciando i due nella più totale intimità. Era ansioso, molto ansioso, pensava di non fare una buona figura a causa della razza a cui Shyvana apparteneva. Tuttavia sembrava conscio del fatto che Vlad non aveva avuto niente di cui lamentarsi quindi così male non poteva andare. Preso saldamente il coraggio a due mani e spronato dalle parole della sua sorellina, Iwan lasciò che le dita di entrambe le mani scivolassero sulle natiche della ragazza scoprendole molto lentamente da ogni indumento di cui disponeva. Prima la lucida e rosea pelle di quelle abbondanti carni, poi lentamente fece capolino la parte più scura del buchino, serrato e ansioso quanto il ragazzo dietro di lui. Scese ancora con lo sguardo e con le mani per scoprire la prima parte della grande fessura di Shyvana, fino a che non divenne visibile il clitoride assieme ad una piccola perla di eccitazione, che Iwan interpretò in maniera positiva. Shyvana non lo stava accontentando, lo desiderava tanto quanto lui. Deglutì quasi rumorosamente mentre le mani tornavano verso l'alto, massaggiandole quelle maestose forme e apprezzandone la morbidezza. L'aveva vista crescere e man mano che diventava grande il suo corpo mutava in qualcosa di meravigliosamente bello e affascinante, difficile da descrivere per lui che non aveva mai avuto un canone per la bellezza molto oggettivo. Shyvana era speciale, proprio come Rachel e Vladimir, non era la sua bellezza esteriore l'unica cosa che contava, ma soprattutto ciò che avevano dentro, e come celavano la loro pericolosità. Quelle donne potevano sterminare legioni intere, nulla poteva fare loro del male, nessuno poteva violentarla o ferirle, solamene Iwan riusciva a "contenerle", per non dire domarle, e scambiare con loro carne ed effusioni. Vista in questo modo, lui aveva il compito, l'onere addirittura di soddisfarle poiché se non ne era in grado lui non lo sarebbe stato in grado nessuno. Shyvana non doveva pentirsi di quella scelta pertanto finalmente smise di tremare, e mentre le dita solcavano le prosperose natiche la sua bocca si avvicinava alle grandi labbra della ragazza, limitandosi a respirare su di essa sempre più affannosamente.
Questo non l'ho mai fatto né a Rachel né a Vladimir...
GLielo concesse, in qualche modo anche lui la considerava speciale, in realtà non era in assoluto la prima volta che faceva una cosa del genere, ma in passato si trattava di interessi, non di piacere. Ora il suo compito non era leccare metaforicamente il fondo schiena di chi doveva servir, ma dare piacere alla sua adorata Shyvana. La prima vittima delle sue carni furono le abili dita che separarono le grandi labbra della ragazza molto lentamente, lasciando che il suo sesso rilasciasse ulteriori umori e divenisse sempre più chiaro agli occhi di Iwan. Il ragazzo si avvicinò lentamente a quello spettacolo e senza troppe esitazioni lo baciò, quasi affettuosamente, lasciando alla lingua i suoi compiti solamente pochi istanti dopo, soffermandosi principalmente sul clitoride di Shyvana. Mentre le allargavano quel meraviglioso solco, le mani di Iwan massaggiavano l'intero complesso che riuscivano a carpire in modo da poter soddisfare Shyvana al meglio. Iniziò a pensare che con la giusta pratica poteva servirei n quel modo anche Rachel, magari in una posizione più consona alla sua maestosità e non dietro una macchina, ma poteva renderla ancora fiero di lui, e questo pensiero lo spronò ancora. Dopo aver domato la dolce perla di carne della sua sorellina, Iwan portò più in alto i suoi obbiettivi con la lingua, solcando le grandi labbra al fine di lubrificarle a dovere, per poi violarle quasi frettolosamente col suo umido muscolo, facendosi spazio in quella calda intimità. Non riuscì a trattenere un gemito che riecheggiò sulle carni di lei.. -
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Mentre attendeva che Iwan si infilasse in macchina e chiudesse la porta, si portò una mano sul petto. Sentiva il battito cardiaco che accelerava, come quando faceva il bagno con Rachel e si riscopriva a fantasticare su di lei. A guardare le sua pelle nivea e perfetta, a desiderare di saggiare le sue labbra, per poi sentirsi totalmente inetta ad aver avuto quei pensieri lascivi sulla sua adorata dea. Sapeva di Iwan e di Rachel, lo ricordava bene quando si erano uniti, anche se in modo confuso. Adesso che era diventata grande e aveva conosciuto il piacere della carne, invidiò Iwan, perché era l'unico che era stato in grado di conquistare Rachel in quel senso. Si sarebbe dovuta sentire gelosa, o arrabbiata con lui. Invece era emozionata, perché poteva condividere con lui un momento intimo e unico, diverso da quello passato con Vladimir o con Rachel.
Alzò lo sguardo verso il vetro della macchina e vide il riflesso di Iwan, del suo volto colmo di desiderio mentre la spogliava e la guardava.
Sorrise felice perché in quel riflesso le sembrò di vedere il vero volto di Iwan. Anche se era del tutto nuovo, la eccitò. Attese poi di essere guidata come faceva Vladimir, ma Iwan le disse che le avrebbe fatto qualcosa che non aveva ancora potuto fare con le altre due donne. Si voltò leggermente incuriosita.
Davver...aah? la lingua calda di Iwan le strappò un gemito sorpreso. Le sembrò una sensazione dolce ma intensa allo stesso tempo. Al primo tocco sentì come una sorta di scossa di piacere invaderle tutto il corpo, poi arrivò il benessere che culla il corpo dolcemente. Sentì poi il piacere esplodere quando la lingua si posò sulla clitoride portandola a desiderare intensamente una penetrazione, che arrivò poco dopo con la lingua calda e umida di Iwan. Le sue gambe tremarono, non aveva mai provato nulla di simile, nonostante avesse sperimentato, quello non lo aveva mai provato. Lo trovò incredibilmente piacevole. Si aggrappò alla maniglia della portiera graffiandola mentre gemeva di piacere.
Aaahn è bellissimo Iwan, non pensavo fosse così bello.... si pentì di tutte le volte che si era fermata davanti alla camera di Iwan indecisa, per poi andarsene e tornare nella sua stanza, pensando che non sarebbe stato divertente esplorare il suo corpo per poi essere sgridata quasi subito.. -
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Lo percepì, per Iwan era quasi un libro aperto, sentiva il timore di Shyvana di fronte all'indecisione che da sempre la perseguitava. Lei aveva sempre desiderato sperimentare, ma l'immagine che si era fatta di lui in tutto quel tempo la intimoriva quasi, al punto da renderlo un'autorità da non intralciare. Capì quanto era diventato importante ma soprattutto stupido: perché doveva togliersi quel tipo di piacere? Loro lo desideravano, sia Shyvana che Rachel che Vlad, non erano schiave di quelle pulsioni, le facevano loro e ne ottenevano solo il meglio. Era un tramite per i loro poteri, per la loro mente, chi era lui per giudicare le mosse di esseri tanto superiori? Eccolo dunque giungere ad una conclusione che per lui sembrava introvabile fino a pochi istanti prima e invece adesso appariva cristallina: tutto ciò che conta è l'istinto. Ecco cosa gli aveva insegnato Rachel fino a quel giorno, e lui aveva ostentato ad imparare per così tanto tempo. Doveva pensare con la lucidità della mente ma agire con la fluidità del corpo, delle sue stesse pulsioni. E ora l'unica cosa che pulsava era il suo desiderio. Con lo stesso entusiasmo che accompagnò questa illuminazione, Iwan continuò a fare il suo lavoro con dedizione, non soltanto per servire a dovere la sua creatura, ma anche per il proprio piacere. Ne assaggiava le carni e i fluidi con avidità, anche lui si stava pentendo di non averla vista prima come una compagna piuttosto che come una semplice cavia. Shyvana si era trasformata rapidamente da esperimento, a cucciolo, a figlia e adesso era un'amante, non come potrebbe vederlo un uomo medi, ma come lo vedeva Iwan: la realizzazione dell'istinto.
Ti piace Shyvana? Posso fare di meglio...
Mai più si sarebbe tirato indietro, e dopo quella rapida dichiarazione le lasciò una lappata più ampia sull'intimità, spostandosi con la lingua molto lentamente verso l'altro buchino e nello stesso momento le dita della mano destra prendevano il posto del suo umido muscolo. Con le dita la massaggiò delicatamente, stimolandole il clitoride per poi iniziare a penetrarla. La lingua era grossa e calda ma le dita potevano arrivare più a fondo e allargarla lentamente. Mentre la lingua esplorava il suo buchino circondando la corolla di carne e lubrificandolo gradualmente, le dita di Iwan penetravano gradualmente l'intimità di Shyvana. Il pollice stimolava il clitoride con movimenti concentrici, mentre il medio si faceva spazio dentro quella calda intimità. Nel momento in cui il buchino fu sufficientemente pronto per accogliere a sua volta la lingua di Iwan, le dita erano diventate due e la penetravano sempre più velocemente. Voleva farla godere, e voleva sentirla gemere.
Dimmelo Shyvana... dimmi che lo desideri... dimmi di continuare...!
Con Rachel non si sarebbe mai preso certe libertà, né Vladimir gli avrebbe lasciato modo di imporsi così. Ma Shyvana... lei era speciale, poteva assumere un'intimità diversa con lei, poteva diventare molto più di un protettore, poteva diventare il suo fedele compagno, e soddisfarla esattamente come riusciva a fare Vladimir. Si, lui poteva essere tutto quello di cui le sue donne avevano bisogno, e lo avrebbe dimostrato per prima alla ragazza che fino a quel momento si era illuso di non desiderare.. -
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Si sentiva sempre più persa con la mente. Le sensazioni che le regalava la lingua di Iwan erano sempre più forti. Anche quando la lingua si spostò verso l'altro buchino, sorprendendola. Quindi capì che ai maschi piaceva anche quel buchino. Si ricordava quando Slay l'aveva violata da dietro facendole anche male. Avrebbe dovuto essere spaventata, o chiedergli di non farlo. Eppure sapeva che poteva fidarsi di Iwan, così la corolla si contrasse sulla lingua di Iwan per poi allargarsi leggermente come un fiore che sbocciava, aiutata molto dalle dita di Iwan che le davano piacere dentro di lei. Shyvana non si era mai fatta problemi a nascondere ciò che provava quindi gemette liberamente, mentre le dita di Iwan si bagnavano degli umori dello xenomorfo.
Aaah sìì, non fermarti, è troppo bello, ne voglio ancora. ormai il suo volto era stravolto dal piacere, arrossato e con le palpebre appesantite. Non si accorse nemmeno che il bacino si muoveva lento contro le dita di Iwan, come a volerlo incitare ad aumentare di intensità. Era così presa che non riuscì più a contenere la sua vera natura, le apparse la coda che languida si avvolse attorno al collo e le spalle del ragazzo. I suoi capelli si allungarono carezzando la sua schiena dentellata dalle ossa xenomorfiche. Gli artigli danneggiarono i sedili, mentre una sottile carapace ricopriva le sue cosce e le spalle.
Non ce la faccio più, ti voglio Iwan, voglio sentirti dentro di me. disse muovendo il bacino contro le dita di Iwan che venivano risucchiate dentro con più vigore di prima. Come se volesse fargli sentire cosa avrebbe potuto fargli sentire se si univano seriamente.. -
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Shyvana sembrava fidarsi ciecamente di Iwan, e lui fece lo stesso. Mentre continuava a stimolarla con la sua abile lingua oramai completamente dentro il suo buchino e le dita immerse in quell'abbondante carne, la ragazza avviò il suo processo di trasformazione nella forma ibrida, lasciando spuntare la sua coda affilata e pericolosa. Shyvana danneggiò i sedili e lo avvolse con la propria carapace, Iwan sapeva perfettamente che la coda rientrava tra le armi più fatali di uno xenomorfo, ma non esitò minimamente. Forse avrebbe dovuto spaventarsi in un primo momento, ma la realtà fu che esattamente come Shyvana gli aveva dato estrema fiducia col suo buchino, lui sapeva perfettamente che la sua adorata sorellina non gli avrebbe mai fatto del male, e si lasciò avvolgere e graffiare da quella coda che danneggiò la sua camicia, iniziando a scoprirgli il petto muscoloso ed accaldato. Non aveva dimenticato le sue richieste però, e mentre le dita scivolavano dentro quella vogliosa intimità, Iwan iniziava ad immaginare quanto sarebbe stato meraviglioso unirsi a lei con tutto se stesso. Lasciò uscire la lingua da quel buchino stretto ed invitante, esattamente come le dita dall'altra intimità. Si concesse solo una rapida lappata per poter raccogliere un'abbondante quantità di umori e gustarli avidamente lasciandosi andare un sospiro sollevato. Era meraviglioso, la adorava, come le avrebbe mai potuto dire di no?
Si... si facciamolo. Lo voglio anche io!
Totalmente preso dall'entusiasmo Iwan si tirò leggermente indietro, sempre tenuto saldamente dalla coda di Shyvana senza opporsi ad essa, iniziò a sbottonarsi frettolosamente i pantaloni in modo da poter liberare l'opprimente erezione che si era fatta spazio tra le gambe. Dovette danneggiare la zip per riuscirci dato che risultava incredibilmente impaziente, ma non gli importava, si stava lasciando contaminare dalla lussuria di Shyvana e la cosa peggiore era che gli piaceva...
Quando finalmente si ritrovò nudo dietro di lei, si fiondò letteralmente sulla sua schiena, stando attento ad evitare la coda in modo che non fosse d'intralcio, avrebbe lasciato a Shyvana la gestione di quella cosa e non gli importava cosa ne faceva, per lui era ancora più bella in quelle fattezze proprio come Rachel quando esercitava i suoi poteri. Il membro di Iwan iniziò a sfregarsi tra le grandi labbra di Shyvana, i movimenti del suo bacino ricordavano un principio di penetrazione, ma era molto lento. Le sue mani finirono sulle spalle di Shyvana, scivolando lentamente verso i suoi seni, lei era molto forte e sapeva che appoggiandosi sulla sua schiena non le avrebbe dato problemi. Le labbra del ragazzo scesero sul collo della xenomorfa, mentre le ciocche dei capelli di entrambi si univano creando un leggero sipario per la loro passione.
Sto per entrare... sei pronta Shyvana?
Tra un bacio e l'altro le sussurrò quelle parole, cercando lentamente le sue labbra, mentre il suo membro impaziente oramai colmo di umori iniziava a farsi strada dentro di lei. Era molto impaziente, ma altrettanto indeciso... non si trattava di inadeguatezza, semplicemente temeva di non essere all'altezza. Ma non per questo si sarebbe fermato... Shyvana lo desiderava, e lui l'avrebbe soddisfatta con tutto se stesso!. -
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Shyvana cercò di stare attenta alla posizione della coda, lasciando che si poggiasse contro di lui con la parte piatta delle ossa, in modo che non venisse tagliato. Non voleva distrarsi con l'odore del sangue, a differenza di Rachel, lei ne subiva gli influssi come un animale, il tipo di appetito sarebbe cambiato e anche se Iwan non moriva facilmente, non voleva smettere di fare quello che stava facendo con lui. Avevano raggiunto una intimità mai avuta prima, non avrebbe permesso a niente e nessuno di interromperli o di separarli.
Shyvana si sentiva strana, aveva giaciuto anche con altre persone umane, sia donne che uomini, eppure con Iwan si sentiva di nuovo come quando stava con Vladimir. Le sembrava che tutto fosse molto più vivido ed emozionante. Non stava sperimentando, o provando a vedere come fosse stato con lui. Stava condividendo il piacere con il suo fratellone, affidandosi alla sua esperienza. La coda lo carezzava dolcemente, mentre lei si piegava leggermente per poter raggiungere le labbra di Iwan e baciarlo a sua volta. Con quella posizione però era difficile poter far combaciare le labbra, così le lingue si intrecciavano languide e perverse, mischiando saliva e calore.
Lo sentì mentre si sfregava dolcemente contro le sue carni, stuzzicando maggiormente la sua voglia irrefrenabile di averlo dentro di lei. Sentì i suoni umidi delle carni che si sfregavano, il suo calore e capì che lo voleva con tutta se stessa. Il suo respiro si fece molto più affannoso di prima.
Sì, prendimi, ti voglio, ti voglio. la sua voce era calda e impaziente, era eccitatissima, l'attesa la stava uccidendo. L'ingresso del ragazzo le sembrò più soddisfacente del solito. Sentì chiaramente una scarica di piacere dipanarsi nel corpo, strappandole un gemito di piacere più sentito.
Aaahn sei così duro e caldo, è meraviglioso. gli umori di Shyvana colarono lungo le cosce, si sentiva "affamata" voleva continuare a sentirlo, così iniziò a muoversi lei stessa con il bacino lentamente. Godendosi quella meravigliosa sensazione di unione con il suo adorato Iwan.. -
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La carne di Shyvana era qualcosa di indescrivibile. No, non aveva niente a che vedere con Rachel e Vladimir, era diverso, molto diverso. Proprio come se ogni creatura desse sensazioni diverse, come se ognuna di loro avesse qualcosa di speciale perfino all'interno della carne, unico nel suo genere. Questa per Iwan era una conquista, una scoperta senza pari, perché notoriamente gli uomini passano la loro vita a cercare di intrufolarsi in mezzo ad ogni paio di gambe che hanno disponibili senza assaporarle, lui invece aveva conquistato la carne delle donne più potenti, e uniche tra di loro. Forse è un pensiero stupido paragonato al suo intelletto, ma Iwan aveva fatto delle scelte nella vita e le aveva fatte in funzione dell'odio che aveva nei confronti del resto della razza umana, in particolare del suo stesso sesso, dello stereotipo che creavano e della stupidità con cui si amalgamavano alle masse. Per questo una cosa semplice come unirsi a Shyvana e capire che era bello risultava per lui un evento semplicemente divino. E non fu solo estasi per la sua mente, ma anche per il corpo che non tardò a dimostrare il suo entusiasmo: stretto intorno al corpo di Shyvana portò le mani sui suoi seni e li strinse con forza, spingendoli verso l'alto e afferrando a dovere entrambe le mammelle con i suoi palmi, senza lasciare che la gravità lasciasse sfuggire un solo lembo di carne. Uno spasmo violento quando la sentì gemere, che penetrò dentro di lei più forte e intenso che mai, facendo partire una scossa dalla schiena di Iwan fin sulla punta del suo membro, che si sarebbe diramata direttamente nel corpo della ragazza attraverso la sua intimità. Era tutto così maledettamente chiaro ai suoi occhi: la chimica, il respiro, i loro corpi che si univano. Quando guardava il sesso con quegli occhi arrivava perfino a trovarlo... noioso. Ma non con lei, non lei, perché non era normale. Pur riuscendo a capirla, sapeva bene che Shyvana era speciale, era unica, e questo la rendeva l'esatto opposto di una ragazza normale. Trasformando la noia e la banalità in pura estasi. Anche di fronte a cose così semplici Iwan doveva complicarsi la vita, ma ecco giungere più inaspettata che mai la soluzione ad ogni riflessione: un ampio sorriso, un misto tra felicità e perversione che circondò l'orecchio di Shyvana poco prima di leccarlo avidamente, per poi riprendere i suoi intensi movimenti dentro di lei.
Sei così calda... mi sento risucchiare... Aaaahhh... Shyvana mi fai godere, sei bellissima.
Preso dall'estasi iniziò a parlare lentamente, mischiando le parole ai gemiti, complimentandosi con lei, apprezzandola, amandola. Quante altre volte le aveva fatto i complimenti? Da quando gli veniva così naturale? Ecco che tutti i suoi ragionamenti diventavano un castello di carta pronto a crollare sotto le spinte della lussuria, e mentre il suo bacino schioccava contro le natiche di Shyvana in un intenso plauso alle loro prestazioni, i gemiti di paicere che trapiantava nella mente della sua sorellina così vicino alle sue orecchie diventavano sempre più alti. La baciava, la assaggiava con trasporto, mentre il membro pulsava forte dentro di lei, spingendo quanto più in fondo poteva. Certo lui era un semplice uomo, non poteva competere con Vladimir e Rachel ma poteva comunque impegnarsi e... oppure... oppure poteva fare molto di più di quanto credesse. E quel pensiero fece allargare ancora di più il suo sorriso.
Ne vuoi ancora? Posso darti di più... devi solo chiedermelo...
Si, ora il gioco iniziava a valere la candela, stuzzicare Shyvana gli avrebbe dato la giusta carica e adesso che controllava le fibre nere... sapeva di poter mantenere la parola!. -
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Si sentiva accaldata e diversa dal solito. Le mani di Iwan che le stringevano il seno le diedero uno strano senso di sollievo, di sicurezza poiché non ondeggiavano oscenamente sotto le spinte dell'uomo. Non che per Shyvana fosse un problema, ma chissà perché sentirsi afferrare in quel modo da lui, aveva dato un significato diverso a quel gesto.
Era meraviglioso poter sentire il respiro affannato direttamente nel suo orecchio. Il calore che percepiva e l'umida lingua le diedero altre scosse di piacere che la fecero tremare. Come faceva a sapere che erano il suo punto debole? Allargò leggermente le gambe per permettere a lui di andare ancora più in profondità, voleva percepirlo in tutta la sua interezza. Voleva assaporare la sua carne, non voleva essere messa da parte dal resto del gruppo: anche lei avrebbe avuto Iwan tutto per sé. A quel pensiero portò una mano su quella del ragazzo come se volesse a incoraggiarlo a toccarla e carezzarla. Le piaceva da impazzire anche quando parlava. Le faceva uno strano effetto, sembrava quasi che si amplificasse il piacere. Proprio perché era lui a dirle,a farle capire quanto in realtà gli piacesse. Dopo tante litigate e insulti, quelle parole la fecero gemere di più. Iniziò a vacillare anche con la mente, stava scivolando nella sua parte più selvaggia.
Sì, di più fratellone, fammi impazzire, fammi urlare. conficcò le dita nel sedile bucandolo in profondità, mentre con il bacino spinse a sua volta per un amplesso più violento, lo voleva più veloce, più brusco. Voleva sentire anche lei il suo adorato fratellone che gemeva.. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Dopo le parole e i gesti di incoraggiamento di Shyvana, Iwan non poté fare altro che accontentarla. Le sclere dei suoi occhi divennero nere come la notte, segno che stava utilizzando le fibre nere per aumentare le sue prestazioni. Fin da piccolo aveva imparato a manipolare la realtà a suo piacimento, e ora con le fibre poteva manipolare perfino il suo corpo: rendendolo più forte, scattante, potente ma soprattutto in grado di soddisfare anche creature come loro. A partire dalla sua schiena si diramarono diverse fibre nere, bloccate ai contorni del suo volto, intorno al collo e sulle spalle. Il resto del corpo rimase quasi del tutto immutato, intento a cambiare dall'interno. I muscoli di Iwan divennero più scattanti, smise di ansimare per la stanchezza e prese a gridare per il piacere. La sua carne si ingrossò fino a stimolare Shyvana nella più profonda intimità, spalancando le estremità del suo utero e andando a colpirla sempre più a fondo. Le mani di Iwan si fecero più forti ma non erano più sole: fibre nere che si allungavano dal suo corpo invasero anche la pelle di Shyvana, come se volesse intrappolarla a sé, in modo da non poter scappare. Presero il suo seno, le sue cosce, i fianchi, la gola stessa e si avvicinarono pericolosamente alle sue labbra, come se desiderassero anche loro un bacio. Lentamente si riempirono, diventando da mere ombre bidimensionali a qualcosa di più massiccio, tridimensionale. Era come se Iwan avesse ottenuto nuovi arti, e la stesse facendo sua per ogni centimetro di quel meraviglioso corpo. La bocca del ragazzo si spalancò ed uscì un gemito cavernoso, ricordava quasi un ruggito di Gomorrah, no anzi era esattamente il verso che quella belva avrebbe fatto se fosse stato coinvolto in un amplesso con Shyvana. Ogni volta che effettuava quella mutazione diventava sempre più bravo e abile nel controllarla, si rese conto che con Rachel riusciva a trasformarsi meglio, forse perché aveva anche le sue fibre a disposizione, ma col tempo sarebbe stato in grado di moltiplicarle da solo. Adesso però, incoraggiato dal desiderio di dare piacere a Shyvana, stava raggiungendo comunque il suo scopo... ma questo stava solo ai versi di Shyvana confermarlo.
Sei completamente piena ora... lo santi quanto mi piace? Mi fa impazzire la tua carne... voglio fotterti ancora Shyvana, voglio riempirti... fammi venire! Godi per me e fammi venire!
Iniziò ad ansimare mentre gridava, e i movimenti del suo bacino diventavano più intensi, forti più che mai, se prima le loro gambe schioccavano in un lento applauso, ora erano potenti percosse neanche stessero combattendo tra di loro per la supremazia. Voleva farla godere, farla impazzire come nessun altro aveva fatto e sarebbe tornata ancora da lui, sarebbe stata per sempre con lui e ne avrebbero goduto in eterno. Questo era il potere di Rachel, le fibre che lui aveva ereditato: al servizio della sua padrona per soddisfare ogni sua servitrice. Solamente ora il ragazzo iniziava a capire quanto era importante per loro... e lo sarebbe rimasto per sempre.. -
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Il piacere cresceva sempre di più, sapeva che poteva adattarsi ai canoni umani del sesso, e si sarebbe sentita appagata anche in quel modo. Psicologicamente, era preparata a quello, ma Iwan non era della stessa idea. Sentì chiaramente le fibre nere agitarsi, anche lei li possedeva e risuonavano al richiamo di altre fibre nere. Inizialmente era una sensazione debole e vaga che le fece sollevare leggermente la schiena e il viso per poter vedere il riflesso di Iwan sul vetro. Notò un cambiamento nei suoi occhi, poi nel suo fisico. Divenne incredibilmente attraente ai suoi occhi. Percepì poi le fibre di Iwan che andarono a toccarla e a carezzarla, attraverso di essere sentì il forte desiderio dell'uomo. Percepì la sua energia diversa dal solito, stava succedendo qualcosa in lui, stava cambiando.
Ebbe una stranissima sensazione mentre le fibre prendevano corpo e cercavano di lambirla completamente anche nella bocca. Si sentì come avvolta in un abbraccio materno, sentì Rachel in un assurdo modo che non si seppe spiegare. Lo sentì ingrossarsi e farsi spazio dentro di lei. Emise un gemito più alto, godendo di quella magnifica dimostrazione di forza. Leccò avida le fibre che lambivano la sua bocca, quasi ad invitarli a continuare il loro cammino. Non riuscì più a parlare, gemeva ad un volume alto, stringendo la presa sul sedile, tremando di piacere. Era diventato tutto così intenso che non controllò più il suo corpo. Dal corpo di Shyvana si diramarono fibre che si intrecciavano a quelle di Iwan, come se le fibre di Shyvana volessero unirsi a quelle dell'uomo. Come tante piccole mani si allungarono verso Iwan afferrandogli le cosce dolcemente, le mani e poi le braccia.
Aaaah, sì sto impazzendo. Dentro... lo voglio dentro. Le sue parole erano interrotte da urla di piacere. Si sentiva riempire, la clitoride si gonfiò sfregandosi a sua volta contro l'asta di carne di Iwan che era più gonfia del solito. Shyvana non era di certo abituata a trattenersi, non aveva nemmeno dubbi su ciò che stava facendo, quindi più di chiunque altro assaporava il piacere genuino e senza malizie o turbe. Lo strinse dentro di sé in spasmi sempre più violenti, sentì la mente svuotarsi mentre il piacere esplodeva dentro di lei in un'ondata che la travolse, arrivò all'orgasmo poco dopo, senza alcun ritegno gridò di piacere..
