Il Charm del non morto

Thresh fu decisamente soddisfatto della prestazione della sua schiava, sembrava quasi un bambino che stava assistendo incredulo e stupefatto alla sua prima nevicata. Uno spettacolo unico quello a cui l'aveva fatto assistere, che difficilmente sarebbe riuscito a ripetere con altre donne. Le succubi sono uniche, sotto innumerevoli punti di vista. Inoltre Lorelei aveva un intelligenza superiore a quelle di una normale succube, anzi a quello di un normale essere umano. Sapeva tirare fuori idee originali e innovative, e anche se per il momento sembrava essere a corto di idee in realtà aveva un piano ben preciso, che a breve avrebbe attuato. Prima però voleva venire, e se continuavano così i due falsi Thresh ci sarebbero riusciti in poco tempo.
Sempre pronta per divertirmi. Vi prego, mi dia la mia ricompensa padrone.
Non era la tipa da recitare la parte della sottomessa, preferiva di gran lunga essere lei a dominare la situazione. Però quel gioco era talmente divertente che avrebbe messo da parte il suo orgoglio di succube per lasciarsi andare al divertimento. Con quella falsa vocina da cameriera pronta a soddisfare tutte le richieste del suo padrone, la perversa direttrice implorò il suo malvagio padrone di dargli la ricompensa che si meritava. Aveva eseguito i suoi ordini alla lettera, quindi doveva dargli il suo premio. Anche se era lei a dover recitare la parte della sottomessa non avrebbe accettato un rifiuto, per nessun motivo al mondo. Sentendo al supplica della sua perversa schiavetta, il non morto decise di entrare in azione, ingoiando altre due pillole e facendo comparire al suo fianco altre due copie. Non ci volle molto per capire che cosa aveva in mente Thresh e come i suoi doppioni si sarebbero mossi, anzi in quella situazione era quasi scontata la cosa. Dopo essersi scambiati un gesto di collaborazione reciproca, i due falsi cominciarono ad arrampicarsi anch'essi lungo il mastodontico corpo della succube, fino ad arrivare in cima alle sue enormi tette. L'originale gli disse che aveva già provato un esperienza simile con una sua cara amica, e ovviamente nemmeno i capezzoli di Lorelei erano vergini sotto quel punto di vista, ma contava comunque di farla divertire con quella loro surreale e selvaggia scopata.
Ahah! Soltanto una pazza direbbe che si sta annoiando in una situazione del genere, e per tua fortuna io sono perfettamente sana di mente.
Quello della direttrice sembrava quasi un gioco di parole. A quale persona sana di mente sarebbero venute in mente tutte quelle idee surreali e perversamente folli? Una persona normale degna di questo nome non avrebbe mai pensato ad una cosa del genere, ne avrebbe mai avuto il coraggio di farlo se ne avesse avuto l'occasione. Però loro erano dei maniaci del sesso estremo e dei pervertiti di prima categoria. Non avevano bisogno di altro motivo per continuare, e arrivati a quel punto nessuno li avrebbe fermati. Mentre il Thresh scopatore di uretra continuava a riempire e a svuotare senza sosta il più stretto degli anfratti della succube, i due nuovi arrivati si sarebbero letteralmente accaniti sulle sue tette, spremendole e leccandole come se non ci fosse un domani. Erano come impazziti e questo a Lorelei piaceva. Ma la cosa che più apprezzò fu quello che avrebbero fatto dopo. Senza dire una parole cominciarono a fottergli i capezzoli con violenza, riempiendoli di sperma ogni volte che gli capitava l'occasione. Una sensazione davvero unica, magnifica, straordinaria. Non si era mai sentita così viva. Tre uomini stavano usando i loro giganteschi membri per fottergli tutti quei buchi che dovevano essere inaccessibili per un normale umano, mentre le sue grani labbra venivano stimolate da quel vibratore umano che era diventata la sua piccola e giovane assistente, decisamente esausta da quella sessione di sesso estremo. E il culo? Quello veniva ripetutamente stimolato da quella gigantesca peretta che imperterrito continuava a fare avanti e indietro lungo il suo intestino, provocandogli forti dolori allo stomaco. Dolori che col tempo erano diventati piaceri. Non ce la faceva più, a breve si sarebbe liberata in un orgasmo da record, potendo così passare al secondo stage di quella loro insana sessione di sesso estremo.
Se mi piace? È stupendo. Non ho mai provato niente di più bello. Sei davvero bravo, stai facendo godere una succube come mai in vita sua. Stò per venire! Stai per far venire una succube!!
Il suo intuito gli stava suggerendo che anche il suo compagno di giochi era al limite, e presto o tardi avrebbe riempito di caldo seme il culetto della piccola Sapphire. Dopo neanche dieci secondi dal suo discorso, Lorelei si lasciò finalmente andare ad un potente orgasmo, reso ancora più incredibile dalle sue dimensioni. In men che non si dica sia la sua giovane collega che il suo perverso padrone sarebbero stati fradici di umori, dalla testa ai piedi. La stanza odorava di umori da far schifo. Probabilmente l'odore sarebbe rimasto per mesi. Mi sa che per un po' di tempo quella stanza sarebbe stata inagibile, e fortunatamente per lei poteva interdirla quando e come voleva. Si lasciò andare ad un forte sospiro di sollievo, senza però mostrare segni di stanchezza. Era una succube, poteva andare aventi anche per mesi interi senza stancarsi. Adesso era arrivato il momento di passare al secondo round, nel quale la perversa direttrice avrebbe finalmente fatto uso della pillola che per tutto il tempo si era tenuta da parte.
Spero che tu non sia già stanco. Pronto per un secondo round?
Domanda retorica. Sapeva perfettamente che Thresh era in grado di stare al suo passo, e di certo nemmeno lui si sarebbe accontentato di così poco. Senza dire altro ingoiò la seconda pillola che si era tenuta da parte, facendosi crescere un mastodontico pene partito da poco sopra il suo clitoride. Era decisamente qualcosa di inumano, ancora più grande di tutti e quattro le aste di carne di cui erano dotati i vari professori messa assieme. Se Thresh avesse avuto un minimo di fantasia sapeva bene dove voleva andare a parere la sua perversa compagna di giochi.
Scusami tanto, ma devo riprendermi la mia assistente.
E senza dire altro si sfilò a forza la piccola Sapphire dalle sue grosse intimità, infischiandosene se il non morto avesse già estratto la sua possente asta da dentro di lei oppure no. Una volta fuori la giovane schiavetta travestita cominciò a tossire violentemente, come se fosse appena scampata a morte certa. Lì dentro stava letteralmente affogando negli umori nella sua padrona, e lei non poteva certo permettergli di fare una fine tanto ingloriosa. Era esausta, non aveva più le forze per continuare. Il suo culetto ormai deformato dall'enorme membro di Thresh continuava a far fuoriuscire sperma a più non posso, quasi fosse una fabbrica di liquidi maschili. Lorelei sorrise divertita, pensando a cosa a breve avrebbe fatto a quell'esile corpo.
Perdonami Sapphire, ma devi farmi ancora un piccolo favore. Poi prometto che ti lascerò andare, va bene?
Suonava molto come una richiesta, ma in realtà non lo era affatto. La piccola era troppo esausta per poter rispondere, anche se nel profondo stava chiedendo pietà. Senza aggiungere altro infilò il piccolo corpicino della sua assistente nell'uretra del suo nuovo genitale, provocandole forti spasmi di piacere. Era davvero una sensazione fantastica, adesso capiva perché Thresh aveva goduto così tanto prima. Fece arrivare il corpo della piccola fino in fondo infischiandosene di ali e cosa, facendo spuntare fuori soltanto la testa. I preparativi erano quasi ultimati, mancava soltanto la ciliegina sulla torta. La sua giovane assistente aveva stimolato le sue intimità per tutto il tempo, ma adesso che lei non c'era più chi avrebbe preso il suo posto? Beh, di persone disponibili non ce n'erano tante, e l'originale doveva rimanere fuori a proporre altri giochi interessanti. La scelta quindi doveva ricadere su uno dei suoi tre alter eghi, ancora intenti a riempirgli i buchi di caldo e denso sperma.
Mmm... vediamo, chi potrebbe prendere il posto della mia piccola draghetta? Chi dei superstiti del primo round avrà questo onore?
Sorrise canzoniera mentre lo diceva, continuando a pensare a quale dei suoi tre pretendenti sarebbe diventato il suo nuovo vibratore umano. La scelta finale ricadde sulla prima copia, quella che gli aveva quasi fatto esplodere l'uretra con il suo caldo seme.
Ho deciso. Sarai tu a prendere il suo posto.
E senza dire altro afferrò di prepotenza la copia, per poi infilarsela senza troppe remore nelle sue calde intimità. A differenza della piccola Sapphire però, con lui non ci sarebbe andata tanto piano, anzi lo utilizzò come un vero e proprio dildo vivente, facendolo andare avanti e indietro con forza, in modo da autostimolarsi il più possibile. Ma non era ancora finita, il piatto non era ancora pronto. Mancava soltanto la ciliegina sulla torta per completare quell'opera di perversione, e l'onore di poter assaggiare tale ciliegina l'avrebbe avuto il suo compagno non morto. Con l'altra mano prese il suo enorme membro, portandolo in basso fino all'altezza di Thresh. Il suo obiettivo? Beh, direi che dopo aver messo il volto della piccola draconica a pochissimi centimetri dal grosso e turgido membro ancora vivo del professore zombie si poteva capire senza il benché minimo sforzo. Ma nel caso non gli fosse chiaro avrebbe ribadito usando le parole.
Allora, non vuoi violentare ancora una volta la boccuccia della mia piccola assistente?

Pazza? Lei? Ma quanto si stava sbagliando il caro Thresh. Lei era soltanto una semplice succube, una persona che faceva del sesso una ragione di vita. Estremo o meno a lei non importava, l'importante era godere e in questo momento stava godendo come non mai, e tutto grazie a quel professore non morto incontrato completamente a caso. Quella doveva essere la sua giornata fortunata. Si era fatta un nuovo amico e stava facendo sesso estremo, di sicuro la sessione più bizzarra e folle che aveva mai avuto. Cosa mai poteva esserci di meglio.
Pazza dici? Mi spiace per te, ma io sono soltanto una semplice succube. Niente di più e niente di meno.
Con questo la succube avrebbe cominciato a fare sul serio. Afferrò il falso che già da un po' gli stava stimolando l'uretra, ma prima che potesse infilarselo nelle sue enormi labbra vaginali il vero Thresh gli lanciò una delle sue pillole. Sicuramente aveva in mente qualcos'altro e se il suo istinto non la ingannava sarebbe stato qualcosa di unico. Dopo qualche breve preliminare il non morto cominciò a fottere la gola della povera Sapphire, infilandogli in gola tutta la sua gigantesca asta di carne. Incredibile come quel piccolo corpicino riuscisse a prendere tutta quella carne senza morire sul colpo. No, lì non c'era neanche da morire, non sarebbe nemmeno riuscito ad entrare un affare del genere in una boccuccia tanto piccola. Thresh doveva avergli fatto qualcosa, e con un po' di intuito la direttrice riuscì a capire cosa. Quel professore era davvero un genio senza pari, non si sarebbe mai immaginata che riuscisse a fare una coda del genere. Sapphire non disse niente, non poteva dire niente. Si lasciò semplicemente fottere la gola, rassegnata al suo destino. Ma tornando al suo nuovo vibratore vivente, Lorelei cominciò ad utilizzarlo come tale l'originale gli avrebbe chiesto di lasciare al suo alter ego carta bianca, in modo che potesse muoversi come meglio poteva. Di certo la succube non poteva dire di no al suo padrone, così decise di assecondarlo, lasciandogli fare ciò che voleva.
Come desidera padrone. Allora, come vuole stimolare la sua vogliosa schiavetta padrone?
Non aveva idea di cosa passasse per la mente malata del suo compagno di giochi, però era sicura che qualsiasi cosa fosse sarebbe stata unica, irripetibile. E i fatti gli diedero ragione. Il finto Thresh cominciò ad intrufolarsi dentro le sue grandi labbra, scalandole fino ad entrale letteralmente dentro il suo utero. Già di per sé quella sensazione era magnifica, ma quello che aveva in mente di fare il non morto sarebbe stato ancora meglio. Dopo essersi mossi un po' dentro il suo ventre, i due zombie fecero qualcosa che in natura sarebbe stato completamente innaturale: fottere le ovaie di una donna. Lorelei non poté resistere e senza pensarci si lasciò uscire un grosso gemito di piacere. Avevano superato i limite dell'umano e grazie a quelle pillole che il non morto continuava ad utilizzare in maniera sconsiderata il piacere aveva raggiunto delle vette che nemmeno una succube avrebbe potuto immaginarsi.
Fantastico! Stupendo!! Meraviglioso!!!
Stava completamente affogando nel piacere oltre che nello sperma di Thresh, e senza pensarci cominciò a masturbare il suo mastodontico pene, schiacciando non solo il fragile corpicino della sua assistente, ma anche l'enorme membro con cui il professore la stava indirettamente fottendo. Era davvero qualcosa di unico, se fosse dipeso da lei sarebbero andati avanti all'infinito. Però ancora non avevano finito e questo era un bene. Aveva ancora un briciolo di lucidità e follia nella sua testa, abbastanza da chiedere a Thresh qualcosa di assurdo, che nessun'altro essere vivente avrebbe mai avuto il coraggio di proporre.
Ehi, Thresh. Ho ancora dei buchi che possono essere utilizzati. Perché non provi a riempirli? Sono sicuro che uno come te saprà soddisfare il capriccio di questa perversa succube.
Voleva di più, voleva sempre di più. Gli stava chiedendo di riempire tutti i suoi buchi, nessuno escluso. E sapeva che il suo perverso compagno avrebbe esaudito il suo desiderio in qualche modo.

E altri due Thresh pronti a soddisfarla si presentarono al suo cospetto. Sette non morti di cui uno solo originale si sarebbero movimentati per soddisfare la perversa e sempre più pretenziosa succube. Era davvero insaziabile e voleva spingersi ancora oltre. Voleva vedere fin dove il suo compagno poteva arrivare, fin dove la sua mente malata riuscisse a stare al passo con la sua perversione. Adesso era curiosa di vedere quali buchi avrebbero cercato di riempire i due nuovi arrivati. I posti disponibili erano decisamente pochi, ma sapeva bene che il suo padrona sarebbe riuscito a trovare una soluzione originale. Dopo aver preso un'altra pillola, uno dei due Thresh si diresse velocemente verso il grande culo della gigantessa, infilandosi dentro per seguire il percorso tracciato da quella specie di peretta che già da un po' la stava stimolando. Non capitava tutti i giorni di sentire un uomo in carne ed ossa scalare per le tue viscere, e oggi gli era capitato già due volte. Cosa poteva chiedere di meglio? Mentre il primo alter ego si cimentava in quella lunga camminata, il suo gemello si avvicinò alle grandi labbra di Lorelei, con il preciso intento di fotterla in quel punto. Non sarebbe di certo stato come gli altri buchi in cui era stata riempita, ma grazie alle sue "capacità di adattamento" poteva godere e far godere alla perfezione anche un bambino, e il paragone era azzeccato data la differenza di stazza fra i due. Però la copia non era soddisfatta di quella così banale penetrazione, così decise di cimentarsi in qualcosa di ancora più assurdo. Senza troppi rimorsi o sensi di colpa infilò la sua testa dentro l'uretra, cominciando a succhiare a più non posso tutti i liquidi che vi erano al suo interno. Lorelei non poté che compiacersi nel vedere quanti impegno quest'ultimo Thresh ci stava mettendo nel soddisfare i suoi piccoli capricci. A differenza di altri che si limitavano semplicemente a fottergli i buchi, lui riusciva a stimolarla anche con la lingua. Non era una cosa da tutti e doveva essere premiato per questo.
E bravo il mio scopatore di uretra. Vedo che ti stai impegnando per soddisfare la mia richiesta. Per questo voglio darti un bel premio di ringraziamento.
E detto questo la succube assunse l'espressione tipica di chi si stava sforzando, ma non eccessivamente. In breve tempo la copia di Thresh sarebbe stata letteralmente inondata da una grossa quantità di liquidi, e non solo lo sperma del suo predecessore. Lorelei gli stava pisciando in faccia, nel vero senso della parola, facendo fuoriuscire un mix di liquidi decisamente unico, che il non morto avrebbe apprezzato di sicuro.
Ahahah! Piaciuta la sorpresina?
Decisamente un regalo inatteso di cui anche se solo di qualche goccia anche l'originale sarebbe riuscito a beneficiarne. Ma l'altra copia? Che fine aveva fatto? Dopo una lunga e interminabile scalata il Thresh che si era coraggiosamente avventurato nell'antro anale di quella gigantesca pervertita di donna raggiunse finalmente la sua meta, entrando nello stomaco della succube seguendo il percorso inverso. La direttrice poté sentire dei piccoli passetti muoversi dentro il suo stomaco, ma oltre a quello non poteva sapere niente. In breve tempo però, la peretta scomparve del tutto, lasciando un vuoto nel mastodontico sedere di quella insaziabile donna. Però quella sensazione venne quasi subito colmata da un'altro grande misterioso stimolo. Non sapeva cosa stava succedendo, ma qualcosa era accaduto nel suo stomaco e adesso stava godendo come non mai. Che stesse usando anche la bocca del suo stomaco come discarica di sperma? Probabile considerando la perversione di quell'illustre professore della Sapienza, che poi tanto illustre non era se non sotto le coperte. A quel punto Lorelei non poté non scoppiare in una fragorosa risata. Gli aveva chiesto di riempirla in tutti i buchi, ma non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere. Era davvero un folle quel non morto, ed era felice di averlo conosciuto.
Ahahahaha!! Sei davvero uno spasso, sai? Non pensavo ti saresti spinto a tanto! Non so cosa sta facendo il tuo amico nel mio stomaco, ma di certo sei riuscito a sorprendermi. Adesso ti farò provare un bel giochino al quale non potrai sottrarti.
Detto questo la succube cominciò a masturbarsi il suo mastodontico pene con intensità sempre crescente, stimolandosi come meglio poteva. Fortunatamente per lei la presenza della piccola Sapphire dentro la sua enorme verga era già di per se un grande stimolo, per non parlare dell'indiretta stimolazione che il Thresh originale gli stava dando, il che rendeva il tutto una cosa unica e senza precedenti. Non gli ci volle molto per arrivare all'orgasmo, ma prima di riuscire a sfogarsi come era giusto che sia la sua stessa coda si legò alla base di quell'asta di carne, bloccando il tutto sul più bello. Masochismo? No, Lorelei aveva in mente un piano ben preciso, ma per attuarlo doveva aspettare ancora un po'. Continuò così a masturbarsi ancora e ancora, mentre gli altri sette Thresh la stimolavano e la riempivano un po' ovunque. Alla fine, dopo essersi stimolata per un po' di tempo, raggiunse finalmente il suo limite. Finalmente era arrivato il momento tanto attesto. Si dia il via ai giochi.
E adesso mio caro Thresh come tocco finale ti unirai alla mia piccola assistente in un numero che non dimenticherai mai.
Non appena finì la sua introduzione prese letteralmente il non morto per le mani, bloccandogli tutti i movimenti e qualsivoglia tentativo di fuga. Non che volesse scappare, sia chiaro. Una volta afferrato lo portò in alto, senza però separarlo dalla piccola e devastata Sapphire, che a breve avrebbe ricevuto il colpo di grazia. Sollevò tutti e tre contemporaneamente, il suo pene e i due uomini correlati, portandolo ad un inclinazione di circa quarantacinque gradi, mentre con l'altra mano continuava imperterrita a masturbarsi, aumentando ancora di più l'eccitazione. Voleva compiere una follia, un qualcosa che sarebbe rimasta impressa nella mente di tutti e in particolare di Thresh.
Sei pronto? Pronti, ai posti, via!!
E con questo grido di incoraggiamento la succube allentò finalmente la presa della sua coda, liberando finalmente tutto lo sperma che si era accumulato. Un getto potentissimo uscì dal mastodontico pene della perversa direttrice, ancora ostruito dalla piccola draconica e la verga che ancora gli stava fottendo la gola e reso ancora più potente dall'attesa di potersi sfogare. Con una tempistica praticamente perfetta Lorelei lasciò andare il corpo del non morto, decretando così il suo destino. Con un così potente getto di liquidi maschili la piccola Sapphire non riuscì ad impedire di essere trascinata via, venendo così sparata come una specie di donna cannone dall'altra parte della stanza, e con lei Thresh. Gli Uomini Cannone. Human Projectiles. Ecco cosa aveva macchinato la mente malata della direttrice. Un esperienza unica che sarebbe rimasta impressa nella mente del non morto per tutta la vita. E la vita di uno zombie non era esattamente qualcosa che si poteva contare a mente. Vedendo i suoi due compagni di giochi venir sparati in aria insieme ad una quantità industriale di sperma non poté non scoppiare i una fragorosa risata. Troppo divertente e malata quella scena per riuscire a non ridere. Alla fine Thresh e Sapphire sarebbero atterrati sul pavimento, vicino alla porta. Il non morto fortunatamente non subì molti danni, e l'unico effetto che quello scherzetto gli provocò fu di finire letteralmente ricoperto di sperma e di aver preso una bella culata per terra. I danni maggiori li avrebbe ricevuti la povera draconica, i cui danni non si limitarono al semplice essere completamente ricoperti di seme o aver preso una facciata per terra. A causa del precedente round, il suo piccolo culetto era stato enormemente deformato e ancora adesso il buco era ancora ben dilatato. A causa di ciò, nella posizione in cui era stata messa al secondi girò, non poté evitare di prendere in quel deforme anfratto una quantità di liquidi decisamente inumana, al punto che durante il volo si poteva chiaramente vedere la sua pancia gonfia come un pallone. L'impatto poi fu devastante, e gli costrinse a rigettare tutto fin dove poteva, arrivando addirittura a vomitarlo dalla bocca e dal naso. Dopo quello scherzetto la piccola Sapphire era diventata completamente inutilizzabile. Un altro giro gli sarebbe costato senz'altro la vita, sempre se non fosse morta a questo. Se volevano continuare quei due mostri del sesso avrebbero dovuto farlo senza di lei. Continuare? Si, perché non si sarebbero fermati di certo lì. C'era ancora tanto tempo da consumare, e utilizzare per approfondire ancora un po' quella loro nuova amicizia. Lorelei abbassò lo sguardo, fino ad incrociarlo con quello del non morto. Lo guardava in maniera perversa e decisamente vogliosa di continuare.
Allora? Come vuole continuare padrone?
La risposta era scontata.

Se il Thresh originale aveva finito di giocare con la sua piccola schivetta, le sue copie di certo non erano arrivate nemmeno a metà dell'opera. Senza un attimo di pausa continuavano a fottergli tutti i buchi possibili, anche i più impensabili, fino a quando non divenne un enorme palloncino ricolmo di sperma. Avrebbero potuto andare avanti per ore, ma a quanto pare quella schiera di insaziabili non morti avevano un idea migliore su come continuare il loro perverso gioco. Uno ad uno cominciarono ad uscire dalle interiora della direttrice, prima di tutti i due contorsionisti che per tutto il tempo erano stati a fottergli le tube di Falloppio, seguiti a ruota dall'avventuriero che aveva osato inoltrarsi nel suo stomaco. Tutti quanti ad eccezione del vero Thresh fermarono la loro operato, cominciando uno ad uno il loro peregrinare verso il loro prossimo santuario dello sperma: la bocca della gigantessa. A breve quella sarebbe diventata la più grande discarica di sperma esistente al mondo, raggiungendo un traguardo al quale nemmeno una Regina delle Succubi era mai riuscita a raggiungere. Uno alla volta... no, tutti assieme in maniera scomposta e senza un ordine preciso infilarono i loro enormi cazzi dentro quella bocca chiacchierona e provocatrice che per tutto il tempo non aspettava altro se non essere riempita a dovere. E ci stavano riuscendo, eccome se ci stavano riuscendo. Tutta quella carne, tutta assieme e tutta esclusivamente per lei. Cosa poteva chiedere di meglio. Il problema però era che per quanto si sforzasse di aprire le mascelle tutto quell'ammasso di carne era decisamente troppa per lei. Il suo sangue di succube gli conferiva un elasticità decisamente notevole, con la quale poteva prendere dentro di se l'asta di un gigante o lo stuzzicadenti di un folletto e rimanere comunque intatta, oltre che perennemente stretta e accogliente. Però la bocca non aveva la stessa elasticità delle sue parti intime, era decisamente molto più rigida e limitata di queste ultime. E infatti non riuscì a prenderli tutti contemporaneamente. Qualche d'uno nella foga di quella bestiale penetrazione fece erroneamente uscire il suo mastodontico pene fino a farlo finire il setto nasale della succube. Non che la cosa gli dispiacesse, sia chiaro. Era una succube, eppure in quella giornata era stata sverginata più di una volta e la cosa la eccitò oltre ogni misura. Alla fine, dopo aver pompato nella sua bocca per un minuto buono, fino a che non arrivò il fatidico momento dell'orgasmo. Qualcosa di unico e irripetibile, i sei Thresh gli vennero in bocca riempiendola fino all'orlo, e non solo quella, ma anche il suo stomaco. Quel denso liquido biancastro era talmente tanto che gli uscì addirittura dalle narici, e nessuno si sarebbe stupito se avesse cominciato addirittura a piangere sperma. Alla fine le copie non riuscirono più a stare in quella voragine, e così spinti fuori dal loro stesso seme continuarono il loro lunghissimo orgasmo imbrattando il viso e il corpo di Lorelei come mai gli era capitato prima. Una vera e propria maschera di sperma quella che ricopriva adesso il volto della succube, maschera che avrebbe ben presto trovato casa nelle labbra di quella perversa direttrice. Una volta che riacquistò la vista però, si accorse di qualcosa di veramente strano. Buona parte delle pillole che avevano ingerito un po' tutti in quella stanza aveva perso il loro effetto, anche se le sei copie di Thresh rimasero, pronti per un'altra sessione di sesso sfrenato. Si, perché ce ne sarebbero state ancora, e ancora, e ancora. Se non fosse per il fatto che si trovavano in un ospedale avrebbero potuto continuare e andare avanti all'infinito, il problema era che il tempo li vincolava fortemente e presto o tardi avrebbero dovuto chiudere i battenti per non destare troppi sospetti. Ciò non toglieva che dopo il lavoro non si sarebbero più rivisti, anzi una volta liberi dagli impegni lavorativi avrebbero potuto divertirsi ancora di più. Dopo essersi ripreso dal breve viaggetto che gli aveva fatto fare la sua perversa compagna di giochi, l'originale si avvicinò ai suo compatrioti. Accerchiarono assieme la povera Lorelei, sdraiata per terra e completamente grondante di caldo e denso sperma dalla testa ai piedi. Le loro intenzioni erano più che chiare, e dato che la piccola Sapphire ormai era andata a dover soddisfare quella manica di zombie c'era rimasta soltanto lei. Non che la cosa gli dispiacesse. Senza nemmeno ricevere ordini la succube allargò le gambe, mettendosi in posizione per prendere il primo cazzo di quel terzo round.
Nooo! Non fatelo! I Sette Nani vogliono violentare la povera Biancaneve, nooo! Sono una povera ragazzina tanto pura e tanto casta io! Non voglio perdere la mia verginità in questo modo! Vi prego, non violentatemi! ♥
Una vocina innocentemente falsa uscì dalle labbra della direttrice. Stava provando a giocare il ruolo della ragazzina indifesa che stava per essere stuprata da una manica di balordi, ma a causa delle sue provocanti azioni e dalla sua voce lasciva non era molto convincente, anzi non lo era affatto. Per non parlare di quel suo nuovo vestito fatto interamente di sperma, che avrebbe reso quella scena quasi comica. Era pronta ad una nuova sessione di sesso sfrenato. Questa volta sarebbe stato Thresh a dettare le regole, e lei lo avrebbe assecondato in qualunque cosa avesse voluto fargli. Che i giochi abbiano inizio... di nuovo!!

Sfondatela. Bastò quella semplice parola per far provare alla succube un brivido di piacere lungo tutto il corpo. L'idea di venir violentata in tutti i modi possibili da ben sette non morti forzuti che l'avrebbero riempita a dovere la elettrizzava, era qualcosa alla quale non poteva aspettare. Adesso però soltanto una cosa la incuriosiva: considerando anche i suoi capezzoli già brutalmente violentati, i buchi da poter riempire rimanevano sempre troppo pochi per poter soddisfare un numero così elevato di persone, tra l'altro tutte decisamente ben dotate. Cosa avrebbero fatto dunque? Avrebbero fatto a turni? Sembrava la cosa più sensata, ma a quanto pare la mente malata di Thresh aveva escogitato un'altro dei suoi giochetti malati. Mentre le sue copie cominciarono a sfondarla tutti i buchi possibili, l'originale meditava su quale mezzo utilizzare per poter soddisfare tutto senza dover far aspettare nessuno. Il primo buco ad essere tappato fu il suo bel culetto, seguito a ruota dalle sue grandi labbra. Però non avevano ancora finito. Nossignori, perché altre due copie si fiondarono sui suoi capezzoli, già ben allargati dalla sessione precedente. Un momento di stallo per riflettere, poi finalmente il non morto si decise a fare la sua mossa. Tirò fuori dalla sua scatoletta altre tre pillole, che gli vennero cacciate in gola senza complimenti. Non che a lei dispiacesse, ovviamente. Questa volta però l'effetto che esse gli avrebbero procurato la sorpresero non poco. Così, di punto in bianco, ben due vagine nuove di zecca gli spuntarono nei punti più impensabili. Una sulla punta della coda, adattatasi a quella nuova forma, mentre l'altra, con suo grande stupore, sulla nuca. Capire cosa ci volesse fare con dei buchi in più sarebbe stato abbastanza inutile dato che era praticamente scontato. Prima che gli ultimi tre Thresh potessero assalirla negl'ultimi buchi rimasti la succube si concesse una sonora risata. Questa volta il professore aveva superato se stesso, da non crederci. E lei che pensava che dopo avergli letteralmente fottuto lo stomaco non si sarebbe più stupita di niente. Una vagina extra sulla coda era un conto, ma la nuca. La cosa stava cominciando a diventare ridicola, ma non per questo noiosa. Anzi la cosa era terribilmente eccitante.
Ahahah! Tu sei pazzo, completamente fuori di testa! E devo ammetterlo, questa è la scopata migliore che abbia fatto in tutta la mia vita!! Forza, fammi vedere come mi riempi bene fino a farmi scoppiare!!!
Dopo quelle parole d'incoraggiamento non disse più niente. Non poteva dire più niente. Senza il benché minimo indugio gli ultimi tre zombie si fiondarono subito sulle sue nuove intimità e sulla sua bocca. Come poteva sapere che farsi scopare la testa era così eccitante? Adesso si poteva dire di essere stata veramente riempita completamente. D'ora in avanti le uniche cose che poteva fare era farsi scopare a più non posso fino ad esplodere letteralmente di sperma. Ovviamente qualcosa lo poteva ancora fare, ma voleva aspettare un po' prima di fare la sua mossa.

Non avevano pietà. I sette Thresh continuavano a fottergli tutti i suoi buchi senza la benché minima coordinazione, trattandola come se fosse un semplice pezzo di carne che doveva essere scopato e basta. La cosa andò avanti per diversi minuti, riempiendola di sperma come non avevano mai fatto. Tutto quello che non riusciva a tenere colava per terra, formando i breve tempo un enorme pozzanghera bianca sul quale ci potevano sguazzare tutti tranquillamente. Un vero disastro, quella stanza sarebbe rimasta impregnata di sperma a vita, l'odore non se ne sarebbe più andato e quella stanza sarebbe rimasta interdetta per sempre. Da una parte era meglio così, almeno la prossima volta che doveva giocare in grande sapeva dove andare. La cosa andò avanti per molto, molto tempo. Non si riusciva nemmeno a capire quanto tempo fosse passato, forse addirittura ore. Con le tapparelle abbassate non si riusciva a capire nemmeno se era notte oppure giorno, e per loro fortuna nessuno era venuto ad interrompere quel puro e semplice massacro di carne. Alla fine gli invasori la lasciarono andare, probabilmente stufi di quella continua e monotona scopata selvaggia, facendola cadere a terra quasi fosse un rifiuto da buttare via. Però non avevano ancora concluso, perché dopo essersi masturbati per bene i suoi compagni di giochi decisero di regalargli un ultima doccia di delizioso seme, mandandola completamente in visibilio. Era stato fantastico, non aveva mai provato niente di simile. Avrebbe voluto continuare all'infinito, ma sapeva bene che il tempo a loro disposizione era limitato dalle loro stupide vita umane. Se non fossero stati vincolati dai loro lavori sarebbero andati avanti all'infinito,finché uno dei due non sarebbe morto annegato dai propri umori. Faceva fatica ad alzarsi, anzi addirittura a muoversi. Era stata caricata talmente tanto che quelle ingenti quantità di seme gli pesavano come macigni, sembrava quasi un enorme gavettone fatto interamente ci carne, e riempito con una quantità industriale di sperma.. Ormai era diventata un ammasso deforme di carne e liquido seminale, che cercava in tutti i modi di muoversi. Se non fosse stato per la sua natura a quest'ora sarebbe morta da un bel pezzo per tutti i violenti colpi ricevuti. Rimase dunque stesa per terra, in attesa che i dolori di quel rapporto animalesco si attenuassero e magari riuscisse a digerire buona parte del seme di cui il suo stomaco era stato riempito. Sicuramente ci sarebbe voluto del tempo, a meno che il non morto non si decidesse a dargli una mano. Però conoscendolo e avendo capito il suo carattere, l'unico aiuto che gli avrebbe offerto sarebbe stato tirargli qualche calcio nello stomaco in modo da far fuoriuscire buona parte dello sperma di cui era stata caricata.