[Missione] I soldi smuovono il mondo

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    Mission Rank A
    Missioni molto complesse, la massima difficoltà non è da sottovalutare e vengono affidate solo ai giocatori più esperti a causa dell'alto rischio di rimanere feriti, anche in maniera grave. Inutile dire che i nemici saranno temibili, le situazioni pericolose ed estremamente delicate.
    Difficoltà: Molto Alta
    Possibilità di Morte: Presente
    Jolly disponibili: 0
    Punti difficoltà: 18
    Stelle massime: 3
    Target:Pro Roma
    Conseguenze sul Governo: +/- 50
    Punti Karma: +/- 25
    Compensi:
    - Punti esperienza: 650
    - Soldi: 1500
    - Soul Point: 500





    Info Personaggio


    Nome: Elettra Leven
    Livello: 4
    Energia: Dark Lord
    Abilità Fisiche: Gigas 4,Mach 3,Shell 3,Jumper 3,Sense 3,Strike 3,Vision 3,Energy 3,Charge 2
    Livello del Potere: 4
    Tecniche Personali: Andante con brio,Chiave di basso,Chiave di violino,Fiori di Loto.
    Tecniche Loto: Ninjutsu #2: Moltiplicazione,Ninjutsu #3: Evocazione di munizione e di armi,Ninjutsu #12: Rankyaku,Ninjutsu #20: Velo di nebbia,Rinjutsu #10: Volontà,Rinjutsu #18: Repulsione offensiva,Rinjutsu #20: Giudizio crudele.
    Armi & Equipaggiamento: Rapsodia Celeste ,Plasma Cutter [Pistola],Intervention [Fucile di Precisione],Wakizashi,Spada Serpentina,Kusarigama (x2),Kunai (x2),Shuriken,Caricatore per pistole (x3),Caricatore per Fucili di precisione(x3),Gemma Beta,Gemma Theta (x2),Gemma Omicron,Gemma Epsilon,Droga: Pillola Energetica,Gemma Iota,Gemma Sigma,




    Dopo le peripezie e i duelli dell'isola, finalmente Elettra era tornata alla sua posizione, ossia quella di Vice-direttore della banca di Roma.Anche Gintoki era tornato alla banca, e tutto sembrava tornato alla normalità, anzi forse troppo.Certo, il torneo di Cypher era stata una botta d'adrenalina, e entrambi avevano dimostrato il loro valore, anche se non erano riusciti ad entrare nel circuito dei finalisti, ma in fondo gli importava poco.Dunque un pò di relax se lo meritavano.Tuttavia la Midas era una banca dove il movimento non mancava mai, quindi entrambi sapevano che prima o poi quella meritata pace si sarebbe conclusa, scomparendo in un puff.Non ci volle molto tempo perchè ciò si concretizzasse.Un paio di settimane dopo il loro ritorno, infatti, arrivarono alla banca un paio di signori in giacca e cravatta e con gli occhiali scuri, che dicevano di essere al servizio di due potenti miliardari che intendevano investire il loro denaro nella Midas.La notizia fu accolta con un sorriso da Gintoki, e molto probabilmente anche da Elettra.La cifra promesso si aggirava intorno ai 30 milioni, una cifra non da poco.Tuttavia, prima che questo potesse accadere, a quanto pare i due miliardari volevano avere un colloquio privato con il direttore o con un suo sottoposto.Cosa piuttosto comune e giusta, in fondo non si parlava di spiccioli.Tuttavia i due avevano richiesto che avvenisse al di fuori della banca, e questo era piuttosto sospetto.Quando Gintoki tentò di chiedere il perchè, non gli fu data risposta.Silenzio di tomba,a quanto pare non potevano dire di più.Però esigevano che la trattativa avvenisse, perchè erano realmente interessati.Ma alle loro condizioni.Gintoki tuttavia non era particolarmente convinto, sentiva puzza di guai, ci era già passato con il signor Termindori, e in quel momento non voleva ripetere l'esperienza.A quel punto decise che forse sarebbe stato meglio mandare Elettra, dopotutto era giusto che anche lei facesse esperienze di questo tipo, se voleva rimanere come Vice-Direttrice.Gintoki portò i due fino all'ufficio di Elettra, per poi entrarvi dopo aver leggermente bussato.Elettra, ho un lavoro speciale tutto per te.Questi due signori sono al soldo di un paio di miliardari che vorrebbero investire nella nostra banca.Hanno richiesto tramite questi intermediari un colloquio privato al di fuori della banca, con me o con una persona di mia fiducia.Andrai tu al colloquio.Cerca di fare in modo di farci fare bella figura, intesi?Quei soldi ci servono, lo sai bene.La macchina è già di sotto ad attendervi.Senza aggiungere altro,Gintoki uscì dall'ufficio di Elettra per poi tornare nel suo.I due uomini in giacca e cravatta invece,avrebbero aspettato Elettra per poi prendere l'ascensore e arrivare al piano terra.Da lì li avrebbe accolti una macchina,dove i 3 sarebbero dovuti salire per raggiungere la loro nuova destinazione.Ma chi erano quei due miliardari, e perchè avevano insistito tanto per un incontro al di fuori della banca?Mistero.Ma c'erano troppi soldoni in ballo, per poter dire di no.
    Allora, niente di nuovo, primo post descrittivo.Spiega cosa stavi facendo prima che Gintoki entrasse nel tuo ufficio fino al momento in cui siete in auto.Poi andremo a cominciare la missione vera e propria.In bocca al lupo.
     
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    Non era un fatto inusuale ascoltare della musica diffondersi nel terz’ultimo piano della Midas. Spesso, molto spesso per ritrovare la calma interiore Elettra suonava il suo violino in performance sempre più virtuose e complicate. Il suo amato violino era sempre al suo fianco e non c'era giorno che non lo aprisse, pulisse e poi lo suonasse. Anche quella mattina ella era intenta a suonare seduta sulla scrivania, con le spalle alla porta e il corpo rivolto verso il grande finestrone che affacciava su Roma. Una bella giornata le si parava danti, il sole appena sorto faceva brillare ogni cosa, soprattutto i vetri degli uffici vicino alla banca. La pila di scartoffie ben allineate sulla scrivania poteva pure attendere, non vi era nessun cliente particolarmente danaroso o affare complicato che richiedesse la sua vigile attenzione. Da quando era tornata dal torneo e da quella maledetta isola gli affari della Midas era scivolati senza intoppi anche se, lei aveva notato un certo calo nei volumi di transazione. Sarebbe stato opportuno fare il punto della situazione con Gintoki, anche perché dopo il comunicato diffuso in mondovisione da quella signorina della Umbrella, in giro vi era troppo fermento e troppo clamore, tutte cose che nuocevano ai loschi affari della Midas. Lei aveva un filo diretto con Kurayami, le sue industrie avevano la sede principale in quella nazione, e le informazioni di prima mano che stava ricevendo non promettevano nulla di buono. Troppi guerrieri, pazzi, lecchini e gente disposta a tutto si stava dirigendo verso quella capitale desiderosi di mettersi in mostra nelle file dell’organizzazione. Elettra aveva soppesato ogni singola parola detta da Tex, ogni sfumatura impercettibile della voce, e il risultato era stato: non c’era da fidarsi di quella donna, poiché è subdola. Aveva usato un argomentazione apparentemente allettante, per catturare l’attenzione, per irretire le menti più ingenue, ma dietro vi era nascosto altro, ben altro. Una smisurata sete di potere e di rivalsa e la voglia di dominazione su tutto. Ella ne riconosceva il puzzo da lontano, e prima o poi quell’odore sgradevole sarebbe comparso anche li. Ne era sicura questa era solo la punta di una piramide vastissima. Le era giunta anche un’altra voce, questa di natura diversa, ma prima di tirare le conclusioni voleva saperne di più ed alla prima occasione avrebbe fatto una certa telefonata. Ma non ora, era troppo presto, voleva prima avere a disposizione tutte le tessere del puzzle. Proprio mentre attaccava un’altra melodia Elettra sentì bussare alla porta che di li a pochi attimi si sarebbe spalancata facendo entrare il suo direttore e due uomini vestiti elegantemente di nero. Ella con disinvoltura scese dal tavolino e si girò verso i nuovi arrivati. Quel giorno, ma come del resto quasi tutti da quando aveva assunto quella carica, portava un paio di pantaloni attillati ed una giacca di colore nero, sotto una bella camicetta di colore lilla molto chiaro. Gintoki le spiegò brevemente e succintamente di che si trattava, ovvero due miliardari desiderosi di affidare i loro soldi alla banca. Brevi parole. Una breve spiegazione e poi con noncuranza lui si allontanò lasciando i due emissari dei danarosi clienti tutti per lei. Solo una cosa le urtava enormemente, il fatto che dovesse avere un colloquio fuori delle mura della banca. Perché aveva la netta sensazione che dietro ci fosse una delle solite fregature del capo? Bah, forse era per la sua frettolosa uscita di scena o forse perché quei due non le ispiravano poi tanta fiducia, anche se erano al soldo di due miliardari. In fondo anche lei lo era e non si sarebbe mai e poi mai circondata da individui del genere. Senza dire una parola, del resto lei era Elettra Leven vice-direttore ed anche la proprietaria di una delle maggiori industrie del pianeta, fece un cenno d’assenso ai due. Neppure una parola fu detta mentre elegantemente ripuliva il violino e lo riponeva nella sua custodia. Altezzosa Elettra soppesava ogni singola sua mossa. Dovevano percepire la immensa distanza che vi era tra di loro. Appena fu pronta si diresse verso la porta del suo ufficio e con sussiego disse rivolta ai due:
    Possiamo andare, prego faccio strada.
    I tre si sarebbero diretti verso l’ascensore e poi sarebbero scesi nel garage dove una macchina lussuosa quanto comodissima li avrebbe attesi. Ella sarebbe salita per prima seguita dai due energumeni. Cosa si doveva aspettare quel giorno? Gintoki era stato chiaro doveva portare a casa l’affare, era una questione troppo importante soprattutto ora.



    ♕ Elettra

    » Status Fisico: Illesa.
    » Status Psicologico: Pensiorosa e indispettita.
    » Energia: 80/80
    » Tecniche usate:
    ✘ ///
    » Note: Tutte le gemme nascoste tra i capelli;
    » ✘ Potere [DISATTIVO] ///

     
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    Il viaggio non sarebbe durato tanto, e si sarebbe svolto in silenzio.I due avrebbero fatto fermare l'autista in un ampio spazio verde, che sembrava essere un parco giochi per bambini con un bar nelle vicinanze.L'area era piuttosto ampia.Da quelle parti sembrava esserci parecchio movimento, c'era un gran numero di persone, probabilmente i due miliardari li stavano aspettando.Una volta fatta fermare l'auto, i due tizi in nero chiesero ad Elettra di seguirli, portandola poi ad un tavolo all'esterno del bar.Due signori conversavano allegramente, sorseggiando vino bianchi.Erano sicuramente loro le persone che Elettra doveva incontrare.Erano vestiti molto bene, e avevano proprio l'aspetto di uomini d'affari.Erano quasi identici, se non per un particolare:uno di loro portava una cravatta a pois.Non appena videro Elettra, smisero immediatamente di parlare tra di loro.I due tizi in nero che l'avevano accompagnata si occuparono di farla sedere, per poi mettere in mostra due auricolari e armarsi con un paio di pistole a testa, occupandosi della protezione di quel simpatico terzetto.Lei è la signorina Leven, suppongo.Strano.Avrei giurato che Sakata avrebbe presenziato di persona.Ma non c'è problema, se lei è qui, significa che è all'altezza del compito.Molto bene, le spiego brevemente cosa dovrà fare.Uno solo di loro parlava.L'altro se ne stava in colossale silenzio.Solo l'uomo con la cravatta le rivolgeva la parola.Mi chiamo Rosario Genovesi, proprietario di un'importante azienda di informatica,la prima del paese.Ho intenzione di concedere la mia fiducia alla sua banca signorina Leven, ma ho bisogno che lei mi aiuti a renderlo possibile.Il suo tono di voce si fece improvvisamente più cupo.Noi..siamo in pericolo di vita.Hanno già attentato alla nostra vita più volte, e abbiamo bisogno di protezione.La vostra banca è famosa, e nessuna organizzazione criminale minore oserebbe mettersi contro di voi.Se riesce a scortarci sino alla sua banca, firmeremo per voi.Ma mi creda, non so davvero cosa potrebbe succedere.Ma non ha scelta.Se non arriviamo a destinazione sani e salvi, voi non avrete neanche un centesimo.Il signore che mi sta di fianco è mio fratello, e anche lui ha intenzione di fare la stessa cosa.Tuttavia...lui non parla molto, però le assicuro che entrambi firmeremo per la vostra banca, se riesce a proteggerci, signorina Leven.D'accordo?Non ci sarebbe stato nemmeno il tempo di rispondere per Elettra.Infatti avrebbe sentito distintamente il suono di due colpi di fucile, per poi vedere i due tizi che l'avevano accompagnata cadere a terra, in un lago di sangue.Il suo lavoro era già cominciato, e a quanto pareva, c'erano due cecchini che erano pronti a fare secchi i due miliardari, e si erano già occupati delle loro guardie del corpo.Là fuori erano decisamente troppo allo scoperto, Elettra doveva pensare subito ad una soluzione, altrimenti i prossimi a essere uccisi sarebbero stati i suoi clienti.I due miliardari avrebbero con tutta probabilità seguito le indicazioni di Elettra, ma stava a lei decidere.
    Si comincia.Cerca di evitare che siano seccati entrambi.
     
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  4. GiocoDiOmbre
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    Scusa il ritardo ^^



    Il viaggio non durò molto, in quella macchina lussuosa Elettra si preparava mentalmente al colloquio che di li a poco avrebbe dovuto avere con i ricchi miliardari. Per lei non era un problema, conosceva molte lingue, aveva ricevuto la migliore istruzione e conosceva alla perfezione le buone maniere, ella era dotata anche di una eccellente oratoria, non eclatante intendiamoci, ma bastevole per irretire le menti meno raffinate. Era sicura che avrebbe portato a casa l’affare, ne era certa. Elettra riconobbe subito il luogo dove si trovavano era uno dei parchi più “In” di Roma, una vasta area verde con giochi per i bambini ed un chiosco adibito a bar, dove di sera servivano dei cocktail per i giovani rampanti pupilli romani. Una zona più che rispettabile. I due accompagnatori scesero dalla macchina facendole strada fino ad un tavolo a ridosso del bar. Li, in piacevole conversazione ella intravide due giovani signori, erano identici, erano gemelli. Che curiosa coincidenza. Solo una cravatta li differenziava altrimenti per lei come per chiunque altro sarebbe stato impossibile distinguerli a priva vista. Elettra fu invitata a sedersi esattamente di fronte a loro. Le due guardie del corpo si posizionarono armati di tutto punto dietro alle spalle dei signori, esattamente davanti ad Elettra che li poteva osservare bene come poteva osservare bene i due proprietari e parte del parco. Alle spalle dei due energumeni armati il chiosco del bar ad una distanza di circa tre metri dal tavolo. Senza aspettare neanche un secondo l’uomo con la cravatta prese a parlare presentandosi come un facoltoso e ricco imprenditore del settore informatico. Senza tanti giri di parole le disse per prima cosa che si attendeva l’arrivo di Sakata ma che andava bene pure lei… inoltre avevano intenzione di depositare i loro soldi nelle casse della banca ma che comunque ella avrebbe dovuto prima di tutto scortarli e salvarli perché erano in pericolo di vita: li volevano morti.
    Bang... bang….
    Due colpi. Due distinti fucili di precisione, due probabili cecchini appostati dietro di lei avevano sparato senza neanche dare il tempo ad Elettra di rispondere per le rime. I proiettili erano passati sibilando ai lati di Elettra e si erano andati a conficcare nella gola di entrambe le guardie del corpo che ora giacevano a terra in una pozza di sangue rosso vivo. Cazzo non c’era tempo per pensare o per decidere nulla. Elettra si alzò istintivamente ed immediatamente e con la mano destra avrebbe afferrato il tavolino in ferro e lo avrebbe ribaltato posandolo su un lato a terra come a formare una barriera mentre con la mano sinistra avrebbe afferrato Rosario per la cravatta e con la mano destra subito dopo l’altro trascinandoli senza troppi complimenti al riparo dietro il tavolino ribaltato. Il tavolino avrebbe resistito quel tanto da permetterle di architettare la successiva mossa, proteggendo i due ed anche lei mentre rapidamente valutava la posizione dei cecchini appostati a non più di cento metri davanti a loro, per stare più sicuri, non sia mai che i cecchini possedessero delle qualità sovraumane Elettra avrebbe frantumato una delle sue preziose gemme. La ragazza avrebbe frantumato la gemma Iota, così che avrebbe prodotto gli effetti dello Scudo naturale d'argento. Ella avrebbe afferrato una singola gamba del tavolo rendendolo indistruttibile. Elettra avrebbe anche mutato il suo aspetto così da proteggere i due con il suo corpo, se avessero sparato alle sue spalle. Le guardie erano comunque vicinissime a loro così come le loro armi. Velocemente con la frusta sinistra Elettra avrebbe agganciato il calcio della pistola più vicina. Era ancora completamente carica, 12 colpi perfetti per lo scopo che stava pensando la ragazza.
    Sig. Rosario ora dovete fare esattamente quello che dico o saranno guai seri ed io vorrei ritornare in banca prima di pranzo sia ben chiaro. Ho da fare alcune cose importanti e non mi farò certo fermare da nessuno. Per cui ora lei e suo fratello farete uno scatto e correte dentro il bar io vi seguirò. Vedete la porta è aperta sono esattamente tre metri da qui. Ma badate bene Rosario lei andrà avanti seguito da suo fratello. A lei il compito di aprire la strada, le do questa pistola, spari a chiunque c’è in quel dannato bar. A CHIUNQUE FOSSE PURE UN ANGELO VOGLIO CHE SPARI SENZA RIFLETTERE HA CAPITOOOOOOO? Deve fare tabula rasa. Non è questo il momento di fare le donnicciole, voglio che tiriate fuori le palle. Io sarò subito dietro di voi. Rapidi o morirete come conigli e io non penso che desiderate ciò. Avanti allora.
    Era improbabile che dentro ci fossero dei nemici ma tutto poteva essere e la situazione era drammatica.
    Se tutto fosse andato bene Rosario sarebbe scattato verso il bar seguito dal fratello, mentre Elettra avrebbe protetto loro le spalle anche grazie al tavolino ed anche perché a destra e a sinistra vi era un’enorme spazio, così ampio, che mai avrebbe potuto nascondere cecchini, ed Elettra li avrebbe visti con largo anticipo. I tre avrebbero tentato di entrare e se Rosario avesse fatto il suo dovere il locale avrebbe dovuto essere libero.



    ♕ Elettra

    » Status Fisico: Illesa.
    » Status Psicologico: Sorpresa e preoccupata.
    » Energia: 60/80
    » Tecniche usate: Frantumata una gemma Iota, prodotto l'elletto del Rinjutsu numero 39.
    Rinjutsu #39: Scudo naturale d'argento Utilizzabile solo su pareti che non sono state create dalla magia (vanno bene anche alberi o simili, volendo), questa tecnica rende l'elemento designato praticamente indistruttibile finché si tiene il palmo della mano su di esso. E' una difesa eccellente, forse troppo ristretta ma sicuramente efficace sul momento.
    Costo: 15 + 5 di mantenimento

    ✘ ///
    » Note: Una frusta nella mano sinistra e tutte le altre gemme nascoste tra i capelli;
    » ✘ Potere [ATTIVO] La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza leggermente superiore al ferro.
    - Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un forte danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 4 turni la resistenza di quell'elemento sarà estremamente compromessa oltre a ricevere un continuo ed intenso dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
    - Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 4 turni la resistenza di quell'elemento sarà compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
    - Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 2 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 10 metri.

     
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    La copertura era buona, arrivarono un altro paio di colpi verso il tavolo, ma non erano sufficienti a danneggiare la difesa creata da Elettra.Subito dopo quella brillante mossa, Elettra prese una pistola usando la sua frusta.Seguendo i suoi ordini, successivamente i due miliardari entrarono con Rosario in testa. Non era un guerriero, nè un pistolero, entrò sparando 8 colpi uno dopo l'altro sbagliando la maggior parte dei colpi, ma riuscì a uccidere un paio di persone.Tutti gli altri corsero fuori terrorizzati, lasciando il bar completamente vuoto.Fortunatamente, con quella cagnara di certo non si poteva mirare bene, quindi probabilmente dei cecchini non sarebbero riusciti a mirare decentemente.Tuttavia i guai non erano finiti: se Elettra avesse guardato all'esterno, avrebbe visto arrivare 3 soldati in tuta mimetica, che si stavano avvicinando rapidamente al bar.Due di loro avevano un fucile a pompa, mentre il terzo aveva un fucile mitragliatore.Erano ad una distanza di circa 6 metri dall'entrata del bar, e puntavano tutti verso la porta.Elettra aveva tuttavia un'intero bar da sfruttare.Ed inoltre aveva l'elemento sorpresa dalla sua, il che le permetteva di certo di poter difendere sia l'edificio efficacemente che i due miliardari.Aveva infatti a sua disposizione diversi elementi: due corpi per terra, due probabili compagni( anche se c'è da dire che non sembravano essere davvero dei cuor di leone), un bar con un'entrata ristretta e con poche finestre, oltre ovviamente alle sue abilità.In quel momento Elettra si trovava molto vicina la bancone del bar, mentre i due miliardari erano entrambi accanto a lei. Doveva trovare una soluzione per resistere a quell'ennesimo assalto, e ulteriormente pensare a cosa fare in seguito.Che avrebbe fatto?
     
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    Rosario si comportò abbastanza bene, appena entrato nel bar sparò una raffica di colpi che fecero scappare tutti quelli che erano dentro tra urla, grida e sangue a fiotti. Di tutti i colpi esplosi solo due erano andati per così dire a segno: due probabili avventori erano rimasti a terra riversi in una ennesima pozza di sangue. Quella giornata sarebbe finita molto male Elettra se lo sentiva. La loro fuga era stata troppo precipitosa altrimenti avrebbe afferrato anche la pistola dell’altro bodyguard e l’avrebbe consegnata all’altro fratello. Ma ora era inutile recriminare, doveva inventarsi qualche cosa anche perché, ella si era affacciata di sbieco attraverso la porta che era ancora aperta ed aveva intravisto tre uomini equipaggiati di tutto punto ed in mimetica che si stavano avvicinando di gran carriera. Che poteva fare? Guardò i due improbabili compagni e si accorse con uno sguardo che erano già molto provati, quanto poteva fare affidamento su di loro? Aveva un bancone sulla sinistra, alcune sedie, tre tavoli, bicchieri e bottiglie a volontà, due frigoriferi: uno a colonna , vicino ad una delle due finestre, dove dentro vi erano delle torte gelato e alcune bibite; l’altro a pozzetto con dentro ghiaccioli e quant’altro. Per il momento senza indugiare ancora ella avrebbe frantumato un’altra gemma, quella omicron e allungando la mano fuori dall’uscio della porta l’avrebbe sbattuta sulla nuda terra del prato davanti la casetta per riprodurre così gli effetti della Palude oscura. I tre uomini e magari anche altri possibili nemici sarebbero così stati rallentati., almeno sperava poiché, le serviva tempo.
    Ci sono due uomini armati di fucili a pompa ed uno armato di mitragliatrice, più i cecchini che non so ancora bene dove diamine stanno, dobbiamo stare in campana o ci ridurranno un colabrodo. Allora il piano è semplice quanto difficile da mettere in atto, dobbiamo resistere ed uccidere i nemici. Come vedete ci sono due finestre e la porta. Le finestre sono da proteggere altrimenti qualcuno potrebbe sfruttarle sia per entrare che per spararci. Rosario lei e suo fratello per prima cosa dovete spostare velocemente il frigo a colonna di pochi centimetri e mettetelo davanti a quella finestra, poi andate a posizionatevi a sinistra e a destra dell’altra e se arriva qualcuno sparate e sparate.
    Mentre parlava Elettra avrebbe evocato l’intervention un fucile di precisione e Rapsodia Celeste.
    Tieni eccoti una pistola pure a te e mi raccomando non sprecare i colpi perché sono pochi e non mi distruggere la pistola o non ti basterà tutto il tuo patrimonio per ripagarmi. Amo quell’oggetto più di qualsiasi cosa.
    La pistola l’avrebbe lanciata al fratello di Rosario mentre il fucine di precisione l’avrebbe usato lei per difendere la porta. Senza indugio Elettra avrebbe preso la mira e sparato calcolando esattamente la traiettoria dei proiettili. I tre, se tutto fosse andato bene, sarebbero stati quanto meno rallentati dalla fanghiglia mentre Elettra avrebbe sparato tre o quattro colpi precisi ed affidabili. Avrebbe puntato prima a quello che aveva la mitragliatrice, un colpo in piena fronte se necessario due, erano in mimetica ma non avevano il casco, da quella distanza Elettra non avrebbe potuto fallire. Dopo avrebbe sparato agli altri due più vicini a lei, stando comunque attenta e coperta il più possibile dallo stipite della porta, avrebbe sparato ad entrambi mirando alla testa. Se tutto fosse andato secondo i piani i tre sarebbero caduti a terra morti. Ma se questo non fosse successo ella avrebbe usato la frusta sinistra era abbastanza lunga da arrivare verso di loro per colpirli e disarmarli. Ma questo non poteva dirsi di certo una vittoria, no. Non potevano rimanere barricati li, per quanto avessero munizioni e per quanto vi fosse la sua forza, queste non sarebbero bastate a proteggerli per troppo tempo. Doveva escogitare altro. Portarli fuori in pieno giorno e in piena luce sarebbe stata una follia. Mentre sparava ella stava pensando alla dislocazione del parco e del bar per vedere quanta strada avrebbero dovuto fare per scappare verso la macchina che l’aveva portata li. Una macchina blindata che sarebbe stata perfetta per la fuga e per proteggerli. Ma ci dovevano arrivare e per ora serviva sgombrare il campo.



    ♕ Elettra

    » Status Fisico: Illesa.
    » Status Psicologico: Determinata e pensierosa.
    » Energia: 35/80
    » Tecniche usate: Frantumata una Gemma Omicron prodotto l'effetto del Ninjutsu #40
    Frantumando questa gemma di Traesto, si ottengono gli effetti del Ninjutsu numero 40: Palude oscura Utilizzabile solo in grandi spazi aperti e solo sulla nuda terra, sarà possibile generare una palude color marrone scuro che si espanderà fino a 50 mt di distanza dal punto di origine alla velocità di 15 metri al secondo. La palude avrà gli stessi effetti della sabbie mobili, una volta dentro è difficilissimo uscirne, ma si sprofonda lentamente. Costo: 15
    ;
    Ninjutsu #3: Evocazione di munizione e di armi ( x2)
    Per chi utilizza delle armi da fuoco, questa tecnica può essere utilizzata per evocare caricatori delle armi leggere per ricaricare. Con questa tecnica è possibile richiamare nelle mani dell'utilizzatore un'arma o un equipaggiamento che si presente nella sua scheda. Solitamente si tratta di un modo per non portare con sé armi particolarmente ingombranti. L'arma non può essere evocata tra l'utilizzatore e un qualsiasi ostacolo.
    Costo: 5

    ✘ ///
    » Note: Una frusta sinistra, Intervention impugnato con entrambe la mani colpi 4/10, Rapsodia Celeste in mano ad uno dei fratelli colpi 0/8, pistola nelle mani di Rosario colpi 8/12, tutte le altre gemme nascoste tra i capelli;
    » ✘ Potere [ATTIVO] La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza leggermente superiore al ferro.
    - Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un forte danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 4 turni la resistenza di quell'elemento sarà estremamente compromessa oltre a ricevere un continuo ed intenso dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
    - Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 4 turni la resistenza di quell'elemento sarà compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
    - Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 2 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 10 metri.



    Edited by GiocoDiOmbre - 6/3/2014, 14:23
     
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    Electra se la stava cavando egregiamente, tutti i suoi ragionamenti erano corretti. I due miliardari però non approvavano quella situazione, non gli piaceva essere comandati a bacchetta ma non potevano fare diversamente. Eseguirono alla lettera le istruzioni della giovane Elettra, spostando rapidamente il frigo a colonna. Il frigo era decisamente pesante, ma riuscirono a spostarlo quel tanto che bastava per coprire una delle finestre, come richiesto dal loro "comandante". Successivamente presero le pistole così generosamente offerte da Elettra, poi si posizionarono ai lati dell'unica finestra rimasta sguarnita. Tremavano. Non era il loro ambiente e in quella situazione, senza Elettra, sarebbero durati pochi secondi. Fortunatamente Elettra aveva pensato e organizzato bene la difesa di quel luogo. La palude oscura era stata un ottima idea, quegli uomini rallentarono la loro corsa e le loro armi non avevano una grossa portata di tiro, per cui rallentarli per poi colpirli con precisione era stata un'idea eccellente. Tutti e tre non avevano speranza contro una donna del calibro di Elettra. Poco dopo la morte di quei tre, la giovane vice-direttrice della Midas avrebbe sentito una voce, forte e chiara.
    Prova, prova. E' acceso?Oh bene.Una voce sicura e profonda, che stava per dare un ultimatum ad Elettra.Elettra Leven. Qui è il comandante Lockhart che parla. Ti sei divertita abbastanza per oggi. Arrenditi ed esci con le mani alzate, ti permetteremo di andartene senza ulteriori scontri a fuoco.Voglio i due uomini che stai proteggendo. I comuni soldati con te forse non funzionano, ma ho altre risorse a disposizione. E ora te ne darò una prova.Elettra avrebbe visto 3 uomini ad una lunga distanza di fronte a sé, vestiti con una strana tuta. Ancora prima che la giovane potesse prenderli di mira, gli uomini sparirono, quasi come fossero diventati invisibili, erano letteralmente spariti. Quella tecnologia era parecchio avanzata. Se i primi soldati erano delle pedine, questi erano decisamente qualcosa di più.Hai 3 secondi di tempo per uscire, Elettra. Altrimenti verremo noi a prenderti. Decidi in fretta.Questa volta il problema si sarebbe decisamente ingigantito, ma Elettra poteva ancora prendere delle contromisure, aveva molteplici possibilità.Di sicuro però il livello del conflitto si era innalzato, doveva stare attenta.
     
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  8. GiocoDiOmbre
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