Relaxday

x Gioco di ombre

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  1. GiocoDiOmbre
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    Ruri molte volte era veramente infantile, appena sentì la proposta prese a muovere le gambe nell'acqua tutta contenta annuendo vistosamente, ella era allettata da quel gioco e voleva assolutamente dimostrare a Shyvana che era una passeggiata rimanere impassibili, e poi quel sorriso furbetto dipinto sul suo volto era una sfida a cui non si poteva sottrarre assolutamente! Si sistemò ancora meglio dentro la vasca calda muovendo le anche, mentre i vapori salivano in alto verso il cielo limpido. Era come se si stesse accomodando meglio su una sedia improvvisata di un ipotetico banco di una ipotetica scuola, il tutto con uno sguardo compiaciuto e gongolante. Raddrizzò, anche, le spalle e mise il petto in fuori e la pancia in dentro, come le modelle che aveva visto tante volte sfilare sulle passerelle.
    Beh, ma forse dovrei togliermi il reggiseno altrimenti non vale. Insomma tu non l’hai, quindi è come se io partissi avvantaggiata.
    Una risatina divertita per camuffare la sua fretta di vincere e di dimostrarle quanto era in gamba. Avrebbe vinto ad armi pari senza barare. Dopo tutto certe cose le venivano spontanee, era sicura del fatto suo. Senza aspettare la sua risposta ponendo le mani dietro la schiena si slacciò il gancetto e i seni esplosero sobbalzando e uscendo da dentro quella gabbia di stoffa.
    Ecco ora possiamo incominciare.
    Buttò il reggiseno dietro la testa di modo che andasse più o meno verso gli altri panni che già erano stesi al sole ad asciugare, poi concentrandosi guardò fisso in volto la sua amica e seria seria attese che lei desse il via. Se Shyvana non avesse avuto nulla in contrario la prima mossa sarebbe stata della bionda svampita. Ruri avrebbe allungato la manina quasi tremante verso uno dei capezzoli della ragazza e presolo tra il pollice e l’indice lo avrebbe sfregato come se stesse arrotolando un piccolo cannolo, avanti e indietro sempre più veloce ed esercitando sempre più forza. Ruri si sarebbe concentrata al massimo mettendo la lingua tra le labbra e di sbieco come intenta a fare un esercizio di scuola assai difficoltoso, ci avrebbe messo tutto l’impegno e tutta la bravura possibile. Era curiosa di vedere come si comportava la sua amica, in particolare voleva proprio vedere se era vero che non avrebbe emesso nessun verso. Con gli occhi lucidi e pieni di attesa ella poi avrebbe scrutato ogni impercettibile mutamento dell’espressione dell’altra pronta a dichiarare la sua sconfitta.
     
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    Più tempo passava insieme a Ruri più scopriva di sentirsi in perfetta sintonia con lei. Non si vergognava e non si sentiva strana o inferiore, cosa che invece succedeva spesso quando stava con Vladimir o con Iwan. Bastava comunque la presenza di Rachel per farle dimenticare tutte le brutte sensazioni.
    Ruri accettò entusiasta la sfida, e si tolse il reggiseno senza più alcun imbarazzo. Shyvana guardò i suoi seni liberarsi mentre i capezzoli fecero un leggero movimento circolatorio. Anche se con il reggiseno bagnato già si capiva come erano, senza le sembrarono ancora più graziosi. Shyvana non se ne accorse, non aveva ancora il pudore di stare attenta a cosa guardava, era curiosa come una bambina quindi fissò i suoi seni mentre venivano liberati.
    Le venne uno stranissimo desiderio di leccarle e di palparle per bene. Era la prima volta che provava una cosa del genere, di solito era curiosità, quella volta invece era una sensazione diversa che le fece venire una lieve sensazione di calore al basso ventre che ignorò pensando che fosse dovuta all'acqua calda.
    Ruri si gettò subito nel gioco sorprendendo un pochino Shyvana che stava ancora guardando i suoi seni. Il tocco sui capezzoli la risvegliò e immediatamente portò anche lei le mani sui seni di Ruri, come se non volesse partire svantaggiata nel gioco. Shyvana arrossì immediatamente al tocco di Ruri e strinse con forza i denti cercando di resistere agli intensi brividi che la stavano per far cedere. Toccò anche lei i suoi capezzoli, dapprima con un tocco leggero con i polpastrelli li carezzò, per poi premere e fare dei piccoli giri con le dita. Poco dopo afferrò anche lei i capezzoli della ragazza fra indice e pollice sfregandoli e imitando la sua nuova amica. Le dita di Ruri tuttavia erano arrivati per prima e Shyvana provò a resistere ma ben presto le scappò un mugugno a labbra serrate. Sentì di nuovo quella sensazione di calore al basso ventre farsi molto più intenso di prima, e tocchi decisi di Ruri pian piano eccitarono la ragazza.
     
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    Compiaciuta Ruri vide diventare rossa la sua compagna di giochi, era uno spettacolo divertente e coinvolgente mentre allungava anche lei le mani verso i suoi capezzoli. Quando Shyvana incominciò a sfiorarla ella sentì solo un tocco delicato posarsi sulla sua pelle. Poi via via che la sua amica prendeva confidenza percepì una sensazione intensa. In verità era una sensazione più che strana. Ruri non aveva mai sperimentato una cosa del genere, quando si toccava lei, non sentiva assolutamente nulla invece ora… Più che piacere o sensazioni gradevoli ella provava come un lieve fastidio, era come un piccolo dolore, o meglio delle piccole fitte provenire dai capezzoli, e più Shyvana insisteva nello stuzzicarli più la sensazione si faceva intensa e si tramutava in una vera insofferenza fisica. Che strana reazione stava avendo la giovane biondina, tuttavia serrò i denti per non farsi scappare nessun suono, anche se dal suo viso si poteva intuire un certo affanno ed una certa preoccupazione. Ella avrebbe voluto gridare o quanto meno sospirare così da spezzare quell’ansia che le stava causando il tocco della sua amica. Mentre era impegnata a resistere a quella nuova sensazione chiuse gli occhi e senza accorgersene trattenne il respiro come in preda ad uno sforzo immane. Così conciata, sempre più rossa in volto e sempre più oppressa dalla stranissima sensazione sarebbe durata oggettivamente pochissimo. Ma la sorte era dalla sua e Shyvana emise un piccolissimo sospiro prima che ella sbottasse. La vittoria era sua. Quando sentì l’altra sospirare si lasciò andare anche lei ad un grandissimo grido di gioia sputando fuori l’aria incamerata.
    Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh ho vinto ho vintoooooooo io!!! Hai visto sono più brava, sono più brava cosa ti avevo detto?
    Le sue parole erano affannate come se avesse concluso da poco una corsa. Ruri non si era accorta minimamente che la sua amica si era eccitata, anzi per lei era tutto un gioco e sarebbe continuato. Quanto poteva essere tonta la ragazza? Tantissimo.
    Ho vinto sono troppo brava, anche se devo ammettere che stavi per farmi cedere.
    Come a voler rimarcare ancora di più la sua superiorità ella avrebbe continuato a toccarle i capezzoli, arrotolandoli ed allungandoli sempre di più verso di lei, e nella foga del gesto, un po’ perché era scomoda in quella posizione di sbieco, un po’ per rendere i movimenti più fluidi, si sarebbe messa quasi a cavalcioni sulle gambe di Shyvana scivolando e parandosi di fronte a lei, e se tutto fosse andato bene Ruri si sarebbe trovata praticamente con le gambe ai lati dei fianchi di lei e seduta sulle sue ginocchia. Ruri era lontanissima dal pensare a qualsiasi cosa che non fosse il puro gioco, il gesto di avvicinarsi e di mettersi sopra era talmente limpido e genuino che nessuno avrebbe dubitato della sua buona fede e della sua assoluta mancanza di malizia. Tuttavia le cose stavano cambiando inaspettatamente, guardare il volto stranamente affannato di Shyvana e percepire il calore della sua pelle ora sotto di lei le stava causando un turbamento nuovo e mai sperimentato. Un dolore allo stomaco sempre più pressante stava surclassando qualsiasi altra sensazione. Era come se avesse mangiato un macigno, per giunta quando aveva aperto le gambe per mettersi seduta sopra la ragazza l’acqua l’aveva avvolta ancora più intensamente. Ora riusciva a sentiva perfettamente l’acqua che lambiva la sua fessura coperta di stoffa. Riusciva a percepirla chiaramente perché l’acqua benché calda era stranamente più freddina rispetto al calore che emanava la sua intimità.
    Comunque è troppo semplice rimanere impassibili usando solo le dita, ci vorrebbe forse altro. Boh non so… comunque dai continuiamo, per ora sono in vantaggio io. Uno a zero per me!
    Rise benché provasse un leggero imbarazzo.
     
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    Era convinta che avendoci già giocato avrebbe resistito di più, e probabilmente sarebbe successo se avessero fatto quel gioco dopo uno sfogo dell'eccitazione. Aveva ceduto perché guardava la ragazza e la natura aveva fatto il suo percorso. Non capiva appieno le sensazioni che stava provando e perché mai la trovasse così bella.
    Si sentiva attratta da lei, riusciva ad intuirlo ma qualcosa la confondeva. Fu il gesto di Ruri a mettere ordine fra i suoi pensieri e le sue sensazioni. Averla così vicina e sentire il suo calore le fece capire che la desiderava, la voleva ma effettivamente non sapeva come si faceva a sedurre. Quindi decise di pensarci dopo, infondo al momento quella che aveva perso era stata lei. Fece un finto broncio
    Beh sei partita prima di me, non vale. disse per poi ridacchiare divertita.
    Portò le mani sul ventre della ragazza e risalì verso i seni, toccandoli in tutta la sua interezza, palpandoli quasi ma con un tocco delicato. Le trovò così soffici e lisce, erano bellissime da toccare. Allungò di uovo le dita verso i capezzoli riprendendo il loro gioco, ma questa volta fu più brusca e strinse fra le dita i capezzoli.
    Come fai ad essere così resistente? chiese indispettita, perché lei invece era così sensibile al tocco di Ruri? Non voleva perdere di nuovo e si mosse per dare un tocco molto più convinto, avvicinò la bocca ad uno dei suoi seni e leccò il capezzolo, più avida di quello che pensasse, mentre la mano che aveva lasciato il capezzolo andò dietro la schiena a spingerla contro di lei. Se il tocco della lingua non avesse sortito alcun effetto, avrebbe ciucciato il capezzolo, sentendosi accaldare sempre più.
     
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    Mentre Ruri ridacchiava divertita ed enormemente compiaciuta sia per la vittoria sia per le parole imbronciate della sua amica, Shyvana riprese a toccarle i seni con più vivacità dell’inizio. Anzi fu talmente più decisa che per poco Ruri non emise un lieve sussurro quando avvicinò le mani afferrando le coppe completamente. Riuscì a resistere, ma comunque sobbalzò al suo tocco e ritrasse i gomiti vicino al busto come a protezione. Shyvana aveva preso sul serio il gioco, evidentemente voleva riscattarsi e vincere. Non contenta, afferratala con vigore dietro la schiena, l’avvicinò a lei avvolgendo poi le labbra attorno al suo capezzolo. Quando Ruri aveva parlato di fare altro non intendeva certo quel gesto, anzi tutt’altro! Magari strofinare i capezzoli con un pezzettino di stoffa bagnata oppure con dei sassolini, insomma qualche cosa di più informale, molto ma molto meno informale e coinvolgente sempre, naturalmente, secondo la sua mente contorta e stravagante. Evidentemente Shyvana aveva un concetto assai diverso dalla sua amica. Quando Ruri sentì i suoi capezzoli tra le labbra calde e morbide, rabbrividì e per tutto il corpo comparve la pelle d’oca. La sensazione fu completamente diversa da quella provata poco prima. Sia per il fatto che non si aspettava un gesto simile, sia perché la vicinanza con il corpo nudo dell’altra era ormai impossibile da non notare, sia perché nell’avvicinarsi ancora di più Ruri era finita con la sua intimità sul ventre di Shyvana e i seni tra il collo e la spalla di lei, ella inarcò inavvertitamente la schiena avvolgendo le mani dietro la nuca della ragazza lasciandosi trasportare da quella nuova cosa.
    No.. beh.. ma io…. Ahhhhh!
    No, che disdetta non era stata abbastanza concentrate, aveva perso perché dalle sue labbra era uscito forte e chiaro un sussurro misto ad un rantolo, molto simile ad un gemito di piacere.
    Noooo nooo, hai barato non è questo che intendevo fare!!!
    Sbuffò risentita mentre tentava di staccarle il volto e le labbra dal capezzolo. Rossa come un peperone e molto affannata voleva allontanarsi. Non sapeva perché ma ora la situazione era diventata stranamente più complicata. A Ruri non sembrava più tanto un gioco perché ora che si trovava così avvinghiata a Shyvana si sentiva fortemente attratta da quella ragazza, da quel corpo formoso ma bel allenato, dalla sua intimità nascosta tra le gambe che ella aveva interavisto attraverso il pelo dell'acqua, inoltre si stava eccitando esattamente come quella volta a Londra e questo nella sua mente era male.
    Hai vinto tu, mi dichiaro sconfitta.
    Ruri delicatamente avrebbe tentato di staccarsi dalla sua presa, anche perché in quel turbine di emozioni non era più riuscita a controllarsi e tra le mutandine di pizzo era comparsa in tutta la sua magnificenza la sua parte maschile oltre a sentire come un fuoco provenire dalla sua parte femminile. La biondina si sarebbe curvata su se stessa portando la mano sinistra davanti al pube per nascondere la scomoda verità sperando ardentemente di celare agli occhi ed ai sensi di Shyvana il pene.
     
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    Non voleva dargliela vinta di nuovo, quando si era abbassata verso il capezzolo con la bocca lo aveva fatto agguerrita per poter vincere, ma quando saggiò la sua pelle e sentì la voce eccitata di Ruri si dimenticò di tutto quanto. Non aveva più voglia di vincere ma avvertì il desiderio di sentirla di nuovo. Il suono che aveva emesso le era piaciuto tantissimo. Difatti si allontanò dal capezzolo per guardarla negli occhi e vedere il rossore sulle sue guance la rese improvvisamente più bella di prima. Sentì il calore al basso ventre farsi ancora più pressante e finalmente capì: la desiderava carnalmente. Si stupì di se stessa, non le era mai capitato di desiderare un'altra donna all'infuori di Vladimir in quel modo. La mano sulla schiena scivolò leggermente più in basso ma non la spingeva più. Si ritrovò a fissare le labbra di Ruri, e in quel momento le sembrarono invitanti. Aveva vinto, Ruri le aveva detto che la vittoria era sua, ma non si sentì entusiasta come avrebbe dovuto. Poco dopo la vide muoversi veloce e posare le mani sul pube. Shyvana non aveva notato la presenza in più, non lo aveva visto perché prima la guardava negli occhi.
    Ti è piaciuta la sensazione? chiese curiosa ma languida. Ormai non aveva più lo sguardo limpido e cristallino di chi stava giocando.
    Hai mai baciato qualcuno? chiese avvicinandosi a lei con tutto il corpo, ma puntando la testa vicino alla sua, quasi a far toccare la fronte sua con quella di Ruri.
    Vorresti provare con me? sussurrò languida. Avvicinò le labbra a quelle di Ruri, non nascondendo il suo desiderio di baciarla. Se lei non si fosse spostata avrebbe poggiato le labbra contro le sue, assaporando la morbidezza e la consistenza premuta contro le sue labbra.
     
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    Shyvana non la trattenne più a forza ma allentò la presa dietro la schiena alzando il volto e guardandola fissa negli occhi. Il suo sguardo era sempre solare ma ora aveva anche un non so che di nuovo, gli occhi erano più brillanti, lo sguardo più intenso, le gote più rosse, mentre le labbra già di per loro grandi ora sembravano due super ciliegie piene e succose. Ruri non abbassò lo sguardo anche se avrebbe tanto voluto farlo, si sentiva ancora più nuda di quello che era sotto quegli occhi così caldi.
    Si… è stata bella, … mi è piaciuta. È stata una sensazione molto forte, ecco perché non sono riuscita a trattenermi. E comunque hai vinto solo perché mi hai preso di contro piede.
    Ruri tentava di smorzare quella strana atmosfera che si strava creando tra loro. Era evidente che anche per la sua amica non si trattava più di un gioco. Ed era evidente che Shyvana non si era accorta del piccolo problemino tra le cosce della sua amica. Ruri non sapeva che fare, voleva starle vicino, rimanere a contatto con quel corpo così bello, avrebbe voluto riprovare quelle sensazioni ma non aveva ne il coraggio di dirlo ne la forza per farlo lei, era bloccata e sospesa in un limbo di indecisione.
    Ecco… io… non so… ecco… cioò se intendi un bacio tanto per darne uno si certo, voglio dire ecco si certo che ho baciato tantissime volte, che credi che sono una scema innocente?
    All’inizio voleva confessarle che non aveva mai baciato in vita sua, ma poi supponendo che lei fosse già super esperta e non volendo fare la figura della ragazzina Ruri avrebbe iniziato a mentire spudoratamente. Ma per lei era difficile nascondere la verità e quel suo parlare prima titubante e poi più a precipizio non avrebbero ingannato nessuno tanto meno la sua compagna di giochi. Forse Shyvana l’aveva intuito, forse era stata spinta dal semplice desiderio fatto sta che Ruri vide avvicinarsi quelle labbra così belle alle sue. Certo avrebbe potuto allontanarsi ma il suo corpo era come spossato e stanchissimo, non riusciva a fare nessun movimento. Ruri era divisa a metà una parte di lei voleva assaporare l’amica l’altra voleva scappare, mille pensieri si radunarono nella sua mente e mille alternative a quel bacio mentre le labbra di Shyvana si posavano su quelle di lei. Una brivido l’ungo la schiena a suggello di quel momento: prima si infranse contro di lei l’alito caldo, poi le labbra morbidissime. Timidamente Ruri socchiuse le sue, voleva sentire il suo sapore e senza riflettere, trasportata dal momento, lecco velocemente il labbro inferiore, mentre ancora erano unite. Se prima era eccitata ora il suo corpo esplose in tutto la suo prepotente desiderio. Non sapeva baciare me l’istinto era un buon alleato in certi casi, e senza starci tanto a pensare si sarebbe lasciata trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni spingendo sempre di più le labbra contro quelle di Shyvana ed aprendo sempre di più la bocca come a voler respirare. La mano che copriva il pene sarebbe scivolata lungo i fianchi dell’altra risalendo fico a toccarle i seni. Ormai c’era poco da nascondere, Ruri voleva farle provare piacere come aveva visto fare e voleva riceverne, ma era molto impacciata ed ancora non aveva ben capito come dirlo. Spinse il ventre contro la pancia di lei premendo il pene ormai in erezione. Ora sarebbe stato tutto molto più chiaro.
     
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    Neanche aveva sentito il mezzo rimprovero di Ruri quando si avvicinò, era totalmente presa dal momento e dalla voglia di provare a baciarla. Non aveva mai preso l'iniziativa in quel tipo di cose, non ci aveva mai pensato a farli di sua spontanea iniziativa. Non credeva che gli impulsi della lussuria potessero arrivare a tanto. La voleva e provò a farsi dare ciò che voleva.
    Quando Ruri accettò e non si allontanò da lei, Shyvana partecipò al bacio molto più felice ed eccitata. Lasciando scivolare lingua sulle labbra di Ruri imitandola e di tanto in tanto prendendo iniziative spingendo le labbra contro le sue per poter toccare la sua lingua con la propria. Totalmente presa dal bacio le carezze di Ruri la sorpresero strappandole un respiro molto più affannato di prima. Le mani scivolarono dietro la schiena di Ruri stringendola a sé mentre non smise mai di baciarla, e proprio nel stringerla sentì qualcosa di caldo fra lei e Ruri. A malincuore dovette allontanarsi dal bacio e chinando lo sguardo vide il sesso maschile di Ruri eccitato e pulsante. Allargò lo sguardo sorpresa per poi sorridere felice pensando che la sua nuova amica avesse poteri speciali come Vladimir e che potesse crearsi il membro maschile con essi.
    Oooh, come hai fatto? chiese incuriosita. Portò un dito sulla punta del membro toccandolo curiosa, e quando sentì sotto le dita che era più vero che mai si sentì ancora più eccitata di prima.
    E' bellissimo! fece entusiasta, afferrandolo a piena mano per poterlo sentire bene. Lo osservò cercando di ricordarsi le poche nozioni imparate, sapeva che quando era così duro significava soltanto che era pronto per fare sesso. Sorrise quindi felicissima perché se il membro era così duro, significava che anche Ruri la desiderava come lei stava desiderando la bionda. Tornò a baciarla, questa volta più sicura di sé, afferrandola dolcemente per la nuca con una mano, mentre l'altra prese a massaggiarle il membro.
    Mi sento così strana Ruri... le sussurro a fior di labbra.
    Ho tanta voglia di farlo, e voglio farlo con te. affermò a bassa voce come se non volesse che qualcun'altro sentisse. Tornò a baciarla ancora premendo i suoi seni contro le mani di Ruri come se volesse incoraggiarla a toccarla ancora.
     
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    Quel giorno Ruri avrebbe infranto tutte le sue certezze e sarebbe uscita da quell’esperienza assai cambiata. Quando la sua amica si ritrasse da lei per osservare e toccare il membro chiedendole come ci riusciva, ella rimase interdetta. Ma che razza di domanda le stava facendo? Era chiaro che lei era la più stupida delle creature sulla faccia della terra, lei era l’unica a non riuscire a dominare entrambi gli organi. Shyvana le sue amiche, i suoi amici, tutti ci riuscivano, tutti, tranne che lei. Quando la sua amica afferrò saldamente il pene già molto gonfio Ruri emise un piccolo grido di piacere e chiuse gli occhi perché non era preparata ad affrontare la bellissima sensazione. La mano di Shyvana era bellissima e i movimenti erano perfetti, era diverso ed enormemente più piacevole di quando lo faceva da sola. Ma ma… se non l’avesse fermata le sarebbe venuta in mano e questo non poteva sopportarlo si vergognava da morire. Pur provando un fortissimo piacere e desiderando ancora le sue attenzioni Ruri le afferrò il polso stringendolo convulsamente come a volerla fermare, mentre con la bocca spalancata tentava di respirare mentre la sua amica si avventava nuovamente verso le sue labbra.
    Fermmmaaa ummm…. Se se… continui non resisterò, scusami. Smettila….
    Era difficile per lei parlare e distaccarsi da quelle labbra così belle e sensuali. Non fece in tempo comunque a fare nulla perché la sensazione della mano di Shyvana che scorreva sul suo pene scoprendolo e massaggiandolo fino alla punta la fece rabbrividire di piacere. Ormai era eccitata oltre ogni dire, non solo li ma anche tra le gambe nella sua vagina. Il piacere esplose senza poterlo fermare. Lo sperma si fece strada allargando ancora di più il canale ed uscì in uno schizzo prolungato attutito solo dall’acqua della vasca mentre Ruri emetteva un grido di piacere fortissimo. Tra un sospiro e l’altro il suo volto era una maschera di piacere e di mortificazione.
    Perdonami ti prego io non sono brava come te a nasconderlo, non ci sono mai riuscita. Non volevo venire così, mi sento una stupida.
    Ruri aveva paura di guardarla negli occhi e di allontanarsi.
    Tu come fai a nascondere il tuo pene? Non lo usi mai tu?
    Non aveva mai intrapreso questo discorso con nessuna sua amica, c’era sempre stato un velo di riservatezza su questo discorso. Ruri era convinta che tutti fossero come lei.

    Edited by GiocoDiOmbre - 14/3/2014, 09:32
     
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    Lo sentiva pulsare nella mano e divenire più caldo, non riusciva a smettere. Le labbra di Ruri la confondevano e non voleva smettere, non voleva che tutto quel contatto finisse. La mano di Ruri la costrinse a fermarsi e quasi come se non volesse ubbidire strinse la presa sul membro e lo sentì pulsare più forte con una forza diversa mentre veniva in acqua. Anche se aveva chiesto di smetterla, il suo viso mostrò tutto il piacere che aveva provato rendendola ancora più bella agli occhi di Shyvana.
    Le parole di Ruri la confusero parecchio, Ruri si scusò dapprima e poi le chiese come facesse a nascondere il suo pene. Mille domande affiorarono nella mente di Shyvana e la fecero sentire parecchio confusa.
    Quindi tutte le donne potevano farsi crescere il pene? Vladimir ci era riuscita e anche Ruri, quindi lei non era capace di farlo?
    Lasciò il membro guardandola confusa e poi dispiaciuta.
    Io... iniziò confusa e sentendosi inferiore.
    Io non lo so fare. Io non sono capace a farmi crescere il pene. E' un male? La sorellona ci riesce ma io no. E' come se io non ce lo avessi...... perché solo lei non era capace di farlo? Alla umbrella avevano sbagliato a crearla? Si sentì improvvisamente inappropriata, diversa. Gli occhi le divennero lucidi, aveva voglia di piangere.
    Il tuo è così bello.... disse mentre la voce si incrinò un pochino. Pensò di avere un grosso difetto fisico, abbassò la testa mortificata.
    Sono brutta? chiese con una punta di speranza ma con un tono di voce basso e sconfortato.
    Anche se non ce l'ho non ti piaccio? sollevò di nuovo lo sguardo e cercò negli occhi di Ruri una risposta, ma chissà perché si sentì triste e le scappò una lacrima. Come poteva trovarla bella se non era capace di farsi crescere un pene? Shyvana non era così esperta in quel tipo di cose, e di esempi ne aveva avuti pochissimi e sbagliati. Non immaginava che invece quella diversa era proprio Ruri.
     
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  11. GiocoDiOmbre
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    Ruri si sentì pietrificare dalle parole di Shyvana. Lei non era come Ruri, non aveva entrambi gli organi. Era diversa. La biondina fu investita da un enorme senso di inadeguatezza, non aveva intenzione ne di mortificare la sua amica, ne di farla piangere, ne di rovinare quella bellissima atmosfera. Shyvana era diversa, era nata con un handicap, ma a lei non importava, era bellissima, bellissima e dolcissima anche ora che le lacrime scorrevano sulle sue gote. Se la sua amica era confusa ma anche Ruri lo era e sarebbe rimasta ancora più confusa dopo quella esperienza. Non le era mai venuto in mente che al mondo ci potessero essere persone diverse, nate con qualche difetto insomma. Per lei tutti erano uguali almeno sotto quel punto di vista. Non che fosse un grande difetto, lei aveva più volte sognato di amputarselo tanto gli dava ingombro in determinate occasioni. Voleva dirglielo ma non sapeva bene come affrontare la cosa non voleva urtare la sua sensibilità già duramente messa alla prova.
    Nooo… nooo. Ti prego sei bellissima, sei perfetta , giurooo.
    Il suo volto era una maschera di dispiacere e di sollecitudine per la sua compagna. Nel trambusto e nella paura di aver offeso Shyvana il pene di Ruri si era non solo ammosciato ma era diventato quasi invisibile tanto si era ridotto di dimensioni.
    Ti prego mi piaci da morire e… e… vorrei provare ancora piacere da.. da…
    Ruri avrebbe allungato la mano sinistra per sollevare il mento della amica, voleva vedere nuovamente quel sorriso e quello sguardo acceso di desiderio , anche se sostenere i suoi occhi era faticoso si vergognava più che mai per quelle sensazioni di piacere. Senza aspettare comunque una sua risposta ella avrebbe allungato la mano libera, e facendola scivolare lungo i fianchi si sarebbe insinuata tra le sue gambe. Voleva toccarla e donarle piacere, avrebbe fatto esattamente come faceva con se stessa: avrebbe allargato con l’indice e l’anulare le sue grandi labbra e con il medio avrebbe iniziato a massaggiarle il clitoride.
    Sei la più bella ragazza che abbia mai visto, non mi interessa che non l’hai.
    Ruri avrebbe preso coraggio e avrebbe avvicinato il viso per baciarla nuovamente.
     
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    La situazione è assurda XD povera Shyvana e povera Ruri.


    Assieme a Ruri stava scoprendo una parte di sé che non si sarebbe mai aspettata. Lei al contrario di tutte le altre donne non riusciva a formare un pene. Diede per scontato che anche Rachel fosse capace di farlo, lei invece era diversa e non ci riusciva e anche usando i poteri non sarebbe stato il suo ma una protuberanza anonima che non le avrebbe trasmesso piacere come invece succedeva a Vladimir e a Ruri. Avendo quindi la conferma che le donne fossero capace di ciò, diede anche per scontato che fossero superiore al sesso maschile che non erano capaci di emulare le labbra vaginali.
    Ruri cercò di calmare Shyvana dicendole che era bella e che le piaceva lo stesso anche se non riusciva a creare un pene. Si calmò un attimo e la guardò scettica.
    Davvero? disse tirando su con il naso. Ruri pensò a dimostrarglielo con i fatti che non stava mentendo e la baciò ancora mentre la mano andò a toccarla in punti sensibilissimi. Sussultò un attimo quando le dita arrivarono a toccarla, emise un profondo respiro, cercando di soffocare un gemito di piacere. Si lasciò andare e la baciò con maggiore passione, data anche dal piacere che cresceva.
    Si sentì decisamente meglio grazie alle attenzione di Ruri e decise di provare anche lei a darle piacere. Allungò una mano toccando le grandi labbra, sentendola caldissima divenne curiosa e lasciò che le dita scivolassero fra le labbra, senza penetrarla. Provò a muovere le dita come in un massaggio premendole contro la carne a più riprese.
    Anche tu mi piaci tanto.. ahn tanto. le disse con voce rotta dal piacere per poi baciarla ancora. La mano libera scivolò in una carezza verso l'alto raggiungendo i seni che palpò delicatamente e con piacere.
     
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  13. GiocoDiOmbre
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    Più che assurda, direi incasinata. Dopo questa esperienza Ruri sarà più confusa che mai XD come Shyvana!!! Ci vorrebbe un vero uomo che ristabilisse la verità su certi fatti essenziali della vita *risatina divertita*
    Comunque ruoli benissimo e mi sto divertendo moltissimo a leggere le tue risposte ^^



    Quando le dita di Shyvana arrivarono a lambire la sua intimità Ruri non poté fare a meno di sussultare e di emettere uno profondo sospiro. La sensazione di piacere era fortissima, sapere che era la mano della sua amica a fare determinati gesti la eccitavano moltissimo. Percepì un fortissimo calore provenirle dal ventre mentre dalla vagina prese a colare molto fluido. Era come se le avessero dato un pugno in pancia, si sentiva quasi dolorante dentro. Anche se erano immerse nell’acqua Shyvana non avrebbe potuto non notarlo: Ruri era rossa, accaldata e molto languida. Tutto il dispiacere di prima e la mortificazione erano sparite lasciando in entrambe un nuovo senso di piacere e di eccitazione, il pene di Ruri si gonfiò ancora una volta. La biondina desiderava ricevere le carezze della sua compagna e nel contempo desiderava darle. La mano prese a muoversi ancora più decisa nella intimità di Shyvana, mentre quest’ultima le palpava il seno. Ruri iniziò scoprendo nuovi lembi di pelle, poi si avviò ad un lento ma deciso insinuarsi dentro la sua vagina. Dapprima con un solo dito. Shyvana era bellissima e caldissima, quando Ruri la penetrò la carne di lei si dilatò vogliosamente per poi circondarle il dito medio. Le pareti erano lisce, morbide e infuocate, benché ci avesse messo solo un piccolo ditino la sensazione era bellissima e già la sua fantasia si era fatta strada: chissà come sarebbe stato se… se ci avesse infilato il pene. Il dramma di chi nasce con entrambi gli organi è che non puoi soddisfare le strane idee che ti vengono alla mente. Ebbene la nostra giovane biondina, nella vastità di casa sua aveva più e più volte pensato a come sarebbe stato se si fosse infilata il suo pene dentro la sua fessura. Ma la natura è crudele, prima ti da e poi in un certo senso ti toglie. Per cui questo suo desiderio era rimasto un puro gioco della sua mente, ma ora davanti a lei c’era Shyvana e avrebbe potuto almeno soddisfare una parte di quel desiderio. Ruri si lasciò andare alle carezze della sua amica sospirando sempre più insistentemente e avvicinando il corpo ancora di più. Accostò il volto a quello dell’amica.

    Ecco… io… vorrei… metterlo qui…
    Per farle capire dove, avrebbe preso a muovere il dito dentro di lei aprendola pian piano con un movimento circolare. La voleva così tanto che dalla punta gonfissima del suo pene una piccola perla di umore sarebbe uscita quasi impazientemente.
    Vorrei fartelo sentire… apri le gambe ti prego…
    La voce era carica di desiderio come del resto le sue movenze. Avrebbe delicatamente tolto la mano dalla sua intimità e l’avrebbe afferrata per le cosce tentando di aprirle le gambe.
    Non mi dire… ahhh… non mi dire… di no… voglio… metterlo dentro di te non resisto più. Perdonami se sono sfacciata ma tu mi piaci da morire.
     
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    Anche tu ruoli molto bene e Ruri come pg è bellissimo XD


    Le carezze di Ruri erano perfette, eccitarono di nuovo Shyvana che mugugnò di piacere nella bocca di Ruri. Cercò di dare lo stesso tipo di piacere, ma le dita di Ruri erano molto abili e la deconcentravano troppo spesso da quello che stava facendo. Sentì le carni bollenti di Ruri divenire più vischiose e scivolando con la mano sentì di nuovo il membro gonfiarsi.
    Aahn le tue dita sono fantastiche. disse per poi tornare a baciarla sempre più vogliosa. Dimenticò momentaneamente la sensazione di inadeguatezza ed esplorò le carni calde di Ruri. Non vi erano dubbi era il sesso femminile quello che stava toccando, molto simile al suo, e al posto della clitoride vi era il pene che divenne una potente tentazione, le divenne impossibile ignorarlo. Lasciò perdere il sesso femminile che conosceva e si dedicò al sesso maschile, scivolando con le dita dal basso verso l'alto. Toccò la punta con l'indice mentre il resto delle dita si avviluppavano attorno all'asta. Tornò a desiderare Ruri e il suo corpo ardentemente. Sentimento che era ricambiato, poiché Ruri le disse cosa voleva fare. Strappandole un'altro sussulto quando mosse il dito dentro di lei. Shyvana sorrise complice, lo voleva anche lei, così allargò le gambe e portò le braccia sulle spalle di Ruri invitandola a farsi avanti.
    Fino in fondo... le sussurrò avvicinandosi all'orecchio con le labbra. La baciò poi sulle labbra con impeto, insinuando la lingua nella sua bocca mentre la mano scivolò verso il basso e aiutò Ruri indirizzando il suo membro sulla sua fessura ormai pronta e dilatata abbastanza per poterla accogliere.
     
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  15. GiocoDiOmbre
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    L’invito di Shyvana suonò come una dolce melodia e quando con la mano delicata la sua amica le afferrò il pene per portarlo tra le sue gambe Ruri ebbe come una scossa lungo tutta la schiena. Era come una sorta di potente scossa elettrica molto piacevole a dire il vero. Anche se c’era l’acqua a dividerle Ruri percepì chiaramente la carne bollente di lei aprirsi a mano a mano che infilava il pene dentro di lei. La biondina rimase senza fiato. Mai aveva provato una sensazione del genere. Benché ci avesse messo sola la punta la sensazione di costrizione era forte, era come se qualcuno le serrasse la gola impedendole quasi di respirare. La similitudine per quanto diversa era molto vicina alla realtà di quello che stava provando ora. Con la punta aveva aperto la carne di lei scorrendo sulle pareti bagnate, carne contro carne. Non solo Ruri non aveva mai provato nulla di simile, ma non sapeva neanche che dovesse in un certo senso resistere a tutto quel piacere per darlo anche alla sua compagna. E difatti la svampita di una biondina non fece in tempo neanche a spingerlo tutto dentro: quando le piccole e le grandi labbra di Shyvana si richiusero intorno alla cappella, Ruri emise un profondo grido di piacere, lasciandosi completamente andare alla sensazione di vischioso calore. Lo sperma gonfiò l’incavo centrale del pene rendendolo ancora più grosso mentre Ruri provava per la prima volta l’orgasmo più intenso della sua giovane vita. La sensazione di svuotarsi mischiata a quelle fitte provenienti da dentro la mandarono letteralmente in estasi. Ruri prese ad ansimare violentemente mentre si accasciava sopra Shyvana e il pene si sgonfiava uscendo rapidamente da dentro la sua amica. La biondina era venuta indegnamente. Per lei in verità non si trattava di una cosa grave, anzi per Ruri era stato sublime. Mentre per la povera Shyvana sarebbe stato una vera delusione.
    Ti.. ti… è piaciuto? Sei così calda e stretta … e… mi hai fatto provare una cosa meravigliosa.
    Ruri era veramente ingenua, Shyvana avrebbe dovuto capire ed aiutare la sua nuova amica, anche se ne sapeva poco sicuramente ne sapeva più di Ruri.
    Io.. mi sento benissimo… e tu?
     
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51 replies since 14/2/2014, 16:45   480 views
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