In giro per i negozi

x Nevermore†

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    Paolo andò a cercare aiuto e lo trovò in una ragazza dai capelli corvini. Ingrid gli aveva lasciato carta bianca perché la sua era davvero una buona idea e in fondo si era dimostrato molto disponibile. Adesso non restava che sistemare la questione, e tutto sarebbe filato liscio se solo quella ragazza non avesse insinuato che magari erano fidanzati o amanti. Ingrid sobbalzò, portando subito le mani in avanti e sospirando sconfitta, non era in imbarazzo ma perché era così facile fraintendere? Non si erano nemmeno mai visti prima di quel giorno!
    La prego signorina, questa è una giornata davvero molto lunga per me, sbrighiamoci a sistemare questa faccenda.
    Detto questo si accodò a loro, Paolo sembrava sapere come muoversi quindi non sarebbe intervenuta, lo avrebbe lasciato fare fino a che non sarebbero usciti dal negozio, e anche lì alo avrebbe seguito ciecamente fino al suo veicolo, magari dando una mano col trasporto del televisore se fosse stato necessario. Stava pensando che, effettivamente, anche se non stavano assieme davano proprio l'idea di una coppietta: compravano assieme, si aiutavano a vicenda e adesso stava anche per andare in macchina con lui. Che situazione inusuale.
     
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    Ovviamente le parole della commessa riguardo al fidanzamento di Paolo e Ingrid lo spiazzarono per un attimo e notò che anche la sua nuova amica si trovò in un certo senso spiazzata da quello e portò le sue mani avanti sospirando, mentre Paolo distolse solamente lo sguardo cercando di non pensare a quello che aveva dello la ragazza che ora stavano seguendo.
    Paolo cercò di calmare Ingrid guardandola e cercando di fargli capire che probabilmente era meglio lasciar perdere, arrivarono finalmente a quello che aveva tutta l’aria di essere un piccolo ufficio dove si trovava una scrivania con tanto di PC sopra e la commessa che si andò a sedere sulla sedia girevole, ovviamente davanti a lui c’era solamente una sedia e fece quindi cenno a Ingrid di accomodarsi mentre lui sarebbe rimasto in piedi sulla destra di quella sedia.

    Oh ma che gentiluomo, ritieniti fortunata ragazza mia non ti capiterà più l’occasione di poter incontrare un’uomo come questo ehehe
    Ehm…. Per favore la potrebbe smettere? Lei e semplicemente una mia amica e in più parliamo di cose inerenti al motivo per il quale siamo qui, il televisore….
    Si certo amica, chissà quante di quelle volte avete fatto sesso insieme, non credere di mentire a me ragazzo
    Possiamo parlare cortesemente del televisore?
    Scommetto che se foste da soli la avresti sbattuta anche su questa scrivania vero?
    Possiamo cortesemente parlare di questo cazzo di televisore?
    Oh e va bene scusi, stavo solo cercando di rallegrare la nostra conversazione non se la prenda
    Non me la sono presa solo che voglio che almeno porti rispetto a questa donna, comunque per il televisore e possibile pagarlo in più rate?
    Certo ovviamente con un piccolo acconto possiamo fare anche delle rate mensili in modo da pagarlo dai se ai dodici mesi, dato il suo basso prezzo
    Bene non c’è problema, e penso che la cosa migliore siano le rate di dodici mesi, quindi facciamo quello
    Paolo prese dal suo portafoglio qualche soldo in modo da poter fare l’acconto per Ingrid mentre la commessa diede due fogli da firmare alla donna, una volta fatto questo avrebbero potuto ritirare il televisore direttamente dal negozio e andarsene.
     
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    Che persona fastidiosa. Ingrid sentì chiaramente l'impulso di tirarle una scarpa in testa. Anche se voleva scherzare, come si permetteva di fare constatazioni di quel genere? Con persone che non conosceva e con cui non aveva confidenza addirittura? Se non fosse stato per paolo Ingrid le avrebbe dato una sonora lezione, poco ma sicuro. Riuscì a trattenersi e non disse nulla, si limitò a strapparle il foglio di mano lanciandole un'occhiataccia fulminante quando fu il momento, dopodiché firmò più per fretta di andarsene da lì che per una reale offerta vantaggiosa, e rapidamente diede le spalle alla ragazza, cercando di accorciare i tempi.
    Grazie Paolo, adesso andiamo.
    Nuovamente avrebbe assecondato le mosse del suo compagno di disavventure, dandogli una mano col televisore se fosse stato necessario e seguendolo fino al mezzo di trasporto che avevano a disposizione. Ripensò a quello che aveva detto quella ragazza: possibile che Ingrid desse l'idea di una ragazza a cui piace venire sbattuta sulla scrivania davanti a tutti? Non era qualcosa che apprezzava molto in realtà, preferiva l'intimità di una stanza, che poi venisse lasciato all'immaginazione il da farsi era un altro conto, ma una castigatone pubblica non era proprio il suo stile.
     
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    Aveva notato la reazione precedente di Ingrid verso quella commessa che si dimostrò di non avere per nulla dei peli sulla lingua e a dire chiaramente quello che voleva, forse quell’atteggiamento non avrebbe l’avrebbe portata molto avanti nella vita ma questo ormai a Paolo e a Ingrid non doveva più importare dato che ora avevano il foglio che gli avrebbe permesso di prendere definitivamente quel televisore una volta per tutte, nel frattempo si avvicinò ulteriormente ad Ingrid cercando di capire in che stato emotivo si trovasse ora che avevano lasciato quella commessa.
    Ingrid tutto ok? Cerca di non farci troppo caso a queste cose, dal posto dove vengo io ci sono persone del genere e anche se ammetto che mi ha dato fastidio come ti ha trattata il punto e che meglio lasciar perdere e non farci nettamente caso
    Aveva cercato di spiegare ad Ingrid in modo razionale quello che era successo e che non avrebbe valso minimamente la pena mettere le mani addosso a persone del genere, si diressero nuovamente dentro al negozio trovando immediatamente un ragazzo ad accoglierli, dato che evidentemente la commessa con la quale avevano parlato prima si era già portata avanti e meno male che oltre a dire idiozie un barlume di intelligenza forse l’aveva colpita, Paolo diede il foglio al commesso che portava gli occhiali anche lui e che li portò nuovamente davanti a quei televisori prendendo di conseguenza una scatola contenente il televisore salutando cordialmente entrambi i ragazzi.
    Bene finalmente l’agonia e finite, Ingrid scusa se ti faccio una proposta del genere ma ti andrebbe bene se venissi a casa tua a mettere a post il televisore?
    Dato che ormai l’aveva aiutata in quella situazione si propose nuovamente per aiutarla di nuovo a montare il televisore nella casa di lei, sperava vivamente che almeno lei avesse un mezzo per muoversi dato che lui essendo arrivato in aereo il giorno prima di certo non aveva con se l’automobile, ma gli venne anche immediatamente un idea dato che se nemmeno Ingrid non avesse avuto la macchina l’unica soluzione logica poteva essere chiaramente usare un taxi.
    Appena usciti fuori capì che anche Ingrid era in fine sprovvista di un mezzo su cui muoversi e Paolo rimanendo ancora vicino a lei estrasse dalla tasca il suo telefono iniziando a comporre il numero del servizio taxi

    Pronto servizio taxi? Bene mi servirebbe un taxi qui davanti al centro commerciale
    Il taxi non ci mise molto ad arrivare evidentemente perché non era molto distante dal centro commerciale e si fermò di conseguenza nella piazzola dedicata alla fermata dei taxi, Paolo aprì quindi la portiera sul lato destro della macchina mettendo prima dentro il televisore in modo tale che non potesse rompersi e poi fece cenno ad Ingrid di accomodarsi, una volta che anche la sua amica si fosse accomodata anche lui di conseguenza sarebbe salito notando che quella macchinina nei posti dietro era abbastanza piccolina tanto che c’erano veramente pochi centimetri tra Ingrid e Paolo.
    Ragazzi dove vi porto?
    Domandò ovviamente il taxista già pronto a compiere il suo lavoro, ora invece doveva essere Ingrid a indicare la strada di casa sua….
     
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    Con l'audacia che lo aveva contraddistinto fino a quel momento, Paolo le propose di andare a casa sua in modo da poterle sistemare il televisore. Fatto 30 valeva la pena fare 31, quindi perché no, in fondo essendo un televisore nuovo probabilmente anche lei avrebbe avuto difficoltà a sistemarlo mentre il ragazzo sembrava esperto, quindi tanto vale farsi aiutare fino alla fine.
    Ma certo, mi aiuteresti molto.
    Non era esattamente contrariata, ma nemmeno molto entusiasta. Per il momento Paolo si era rivelato un bravo ragazzo ma petulante, sperava che fosse solo l'ansia di una persona appena conosciuta, magari col tempo si sarebbe abituato e la sua compagnia si sarebbe rivelata anche piacevole. Chiamarono un Taxi e si ritrovarono nei sedili posteriori schiacciati tra di loro per colpa del televisore, fortunatamente Paolo si trovava al centro e non al lato dello sportello dato che Ingrid aveva insistito per non salire per prima, altrimenti anche l'autista tramite lo specchietto retrovisore avrebbe potuto assistere ad uno spettacolo come pochi: il seno di Ingrid completamente compresso dalla strettezza di quella macchine e, a causa della conformazione del vestito, i suoi capezzoli erano quasi parzialmente visibili, una sola buca e sarebbero saltate fuori da lì dentro senza problemi, ma per il momento non successe e Paolo dovette accontentarsi di quel poco che aveva intravisto. La ragazza diede tutte le istruzioni al tassista per raggiungere casa sua, non curante che dicendole ad alta voce ora le sapeva anche Paolo. Quando furono davanti all'appartamento Ingrid si sistemò di nuovo i suoi vestiti e poi aiutò Paolo col trasporto della televisione fino all'ascensore, che si rivelò puntualmente rotto e dovettero farsi le scale con non poca fatica, poi giunsero al piano giusto e infine di fronte al portone di casa sua.
    Non fare caso al disordine, sono stata poco in casa ultimamente.
    Aprì la porta e lasciò scivolare a terra il televisore finalmente, era un pò fuori forma dato che aveva sudato non poco per tirarlo fino a su, forse aveva bisogno di una doccia. L'appartamento era piccolo: un corridoio centrale che dava subito alla cucina sulla sinistra, poi un piccolo salotto con una poltrona disposta davanti ad un mobile vuoto (probabile destinazione del televisore), poi un bagno e infine la camera da letto. Ingrid si portò una mano sulla fronte, sbuffando affaticata, per poi girarsi verso il ragazzo.
    Paolo senti... ho davvero bisogno di una doccia. Posso lasciarti da solo a montare il televisore? Per ricambiarti della tua gentilezza ho molte cose da bere nel frigo, fai come se fossi a casa tua...
    A quel punto aspettò una risposta, la compagnia di quel ragazzo iniziava a non darle più fastidio se arrivava a chiedergli una cosa del genere.
     
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    Quando furono sull’auto del taxista Paolo notò con molto piacere che il prosperoso seno di Ingrid a causa del vestitino mise in bella mostra anche i capezzoli di lei, non potè far altro che ammirare quel panorama facendo finta di guardare la strana dal finestrino destro dove era seduta Ingrid, anche se doveva ammettere una cosa Ingrid oltre ad un seno prosperoso come piaceva a lui era a tutti gli effetti una bellissima donna ed era assolutamente normale che l’attenzione di Paolo venne attirata da cotanta bellezza.
    Dopo qualche minuto di strada erano finalmente arrivati davanti a quello che doveva essere in effetti l’appartamento di Ingrid, come al solito si dimostrò di essere una degna compagna aiutando anche Paolo a portare il televisore in casa sua, una volta entrati Ingrid sembrò preoccuparsi di avere del disordine in casa e Paolo la rassicurò facendogli un segno con la mano come se volesse dire: “fa nulla non preoccuparti”.

    Certo ingrid fai pure con comodo sei a casa tua no? Comunque attenta potrebbero arrivare quattro occhi indiscreti ad ammirarti mentre fai la doccia ahaha
    Cercò di buttarla sul ridere alludendo chiaramente a lui visto che poco prima anche lei in un certo senso aveva potuto notare i suoi attributi in quel camerino cercò anche di metterla in guardia in un possibile ritorno di fiamma del ragazzo, prese la confezione del televisore posandola infine sul mobile per poi aprire la scatola notando che il piedistallo su cui doveva essere installato il televisore aveva delle viti a stella e di conseguenza anche al suo interno l’apposito mini cacciavite, dato che era veramente piccolo Paolo iniziò a montare il televisore mentre ammetteva che avrebbe voluto vivamente spiare la bella Ingrid sotto la doccia ma il suo cervello aveva detto di no per non buttare nel gabinetto tutto quello che era riuscito a costruire cercando di rimediare al danno che aveva fatto nel loro piccolo incontro, però mentre era li tutto intento a montare il televisore si stava immaginando come potesse essere effettivamente Ingrid completamente libera da quel vestito e iniziò anche a parlare nel frattempo tenendo anche una voce non altissima ma che sicuramente avrebbe potuto sentire anche lei se avesse finito di fare la doccia.
    Devo ammettere che Ingrid e una bellissima donna, e pure prima quando l’ho vista in intimo devo dire che non stava affatto male ma vorrei vederla anche ora che è sotto la doccia e dovrebbe essere uno spettacolo per gli occhi…
     
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    Alla considerazione del ragazzo Ingrid gli lanciò uno sguardo di sufficienza, ma lo fece sorridente, prendendola sul ridere pensando che scherzasse.
    Vedi di fare un bel lavoro.
    E anche lì scherzò, per poi fiondarsi rapidamente nel bagno. Il bagno era piuttosto spazioso: da un lato c'era una grossa vasca con tanto di tenda, potevano entrarci almeno 3 persone in piedi, e sempre sullo stesso lato ma più distante dall'entrata c'era il lavandino con tanto di specchio. Sulla destra invece un termosifone, il water, altri oggetti utili come dei sportelli per altre cose e qualche tappeto per terra per evitare di bagnare troppo la casa. Ingrid si intrufolò nella doccia subito dopo che l'acqua divenne abbastanza calda. Finalmente un minimo di relax, ne aveva veramente, veramente bisogno in quel giorno. I suoi capelli si attaccarono subito al corpo delineandolo e coprendolo quasi del tutto con la loro lunghezza. Portando le mani verso la fronte per distribuire meglio l'acqua Ingrid sollevò il suo prosperoso petto mettendo in evidenza i capezzoli invitanti e morbidi. Con perizia iniziò ad insaponarsi fino a raggiungere la parte più intima di sé, aveva sudato molto e doveva necessariamente pulirla a dovere, insinuando le mani prima nella leggera peluria rosa, poi fino alle sue labbra dove si sfiorò un pò troppo energicamente e le scappò un sussulto. Ridacchiò divertita, per poi tornare al suo da fare. I suoi abiti puliti e l'accappatoio confinavano con la porta e il termosifone, praticamente chiunque poteva socchiudere la porta, infilare una mano e prendere una o entrambe le cose senza essere minimamente visto. Ma questo andava fatto a proprio rischio e pericolo...
     
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    Sorrise alle parole che pronunciò Ingrid mentre era ancora intento a montare quel televisore si era anche accorto che il discorsetto che aveva fatto prima e probabilmente con un tono di certo alto era stato udito anche dalla ragazza, che nel frattempo si era dileguata andando finalmente a farsi quella doccia che aveva menzionato qualche istante prima.
    Da quando Ingrid era entrata in bagno erano passati all’incirca cinque minuti e Paolo aveva di conseguenza finito anche di montare quel televisore che ora era completamente appoggiato sul tavolino, avrebbe successivamente chiesto ad Ingrid dove avrebbe voluto posizionarlo ma doveva aspettare sicuramente che lei finisse definitivamente quella doccia e dato che Paolo non era proprio lontanamente il tipo da aspettare molto doveva essere lui invece a partire all’attacco, in anzitutto si tolse immediatamente sia le scarpe che i calzini andando a posarli proprio sotto la sedia e appena dopo essersi liberato delle scarpe si tolse i pantaloni piegandoli e posandoli ancora una volta sulla sedia, e fece infine la medesima cosa con la maglia rimanendo così completamente nudo. Non poteva di certo andare sotto la doccia con Ingrid vestito no? Ovviamente no e iniziò a muoversi in punta di piedi cercando di fare meno rumore possibile, appena fu davanti alla porta del bagno sentì anche un suono e poi la risata divertita di Ingrid, non badò molto a quello che era successo ma aprì nel modo più lento possibile quella porta e una volta aperta tanto quel che bastava, dato che era abbastanza magro e non eccessivamente muscoloso era riuscito ad entrare usando un piccolo spazio, era finalmente in quel bagno e poteva vedere Ingrid di spalle completamente nuda.
    Era rimasto come incantato per alcuni secondi guardando le dolci forme della donna, iniziò ad eccitarsi mentre fece di nuovo mente locale e capendo che forse non era il momento opportuno per chiedere a lei del televisore ma invece di fargli una piccola sorpresina, si avvicinò a quel box facendo scorrere la porticina ancora in modo lento, entrato finalmente in quella doccia si avvicinò molto ad Ingrid tanto che il suo membro sarebbe andato a strofinarsi leggermente sul sedere di lei e per concludere quell’azione le mise entrambe le mani sui suo fianchi sentendone la morbidezza.

    Hei Ingrid!! Sorpresa!
    Ridacchiò stupidamente divertito cercando anche di immaginarsi la scena della reazione di Ingrid, era sicuro che lei si sarebbe girata verso di lui in malo modo oppure stava sbagliando?
     
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  9. Nevermore†
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    In un primo momento Ingrid non realizzò cosa stava succedendo, aveva abbassato la guardia e quei rumori li associava semplicemente a Paolo che si dava da fare col televisore. Ma nel momento in cui si sentì toccare la natica con qualcosa di duro e caldo, balzò subito, girandosi e sgranando gli occhi e la bocca. Quell'idiota si era completamente denudato, aveva invaso la sua doccia rilassante e come un maniaco sessuale adesso voleva anche unirsi alla festa. Ebbe solo il tempo di guardare gli occhi infuocati di Ingrid esplodere di rabbia, poi un istante dopo era fuori dalla finestra del bagno, completamente fatta a pezzi dalla schiena del ragazzo lanciato di peso per strada. Non erano molto in alto e qualche altro balcone attutì la caduta provocando però più dolore sulla sua zucca. Ingrid si affacciò dalla finestra solamente per afferrare un barattolo di shampoo pieno e tirarglielo addosso, per poi urlargli contro verde di rabbia, intimandolo di non farsi più vedere.
    E non farti più vedere, idiota! O ti ammazzo!
    Avrebbe voluto sbattere la finestra ma l'aveva distrutta, quindi si limitò a tirare le tende abbandonando il bagno con rabbia, mentre si teneva l'asciugamano intorno al corpo che aveva messo per coprirsi mentre si affacciava alla finestra. Prese i vestiti del ragazzo, li infilò nel lavandino e diede loro fuoco, sedendosi sopra al divano ancora colma di nervi. Paolo aveva decisamente sbagliato approccio, e se fosse sopravvissuto a quella caduta avrebbe dovuto fare i conti con una strada piena di passanti curiosi che se lo sarebbero ritrovato nudo a bloccare il traffico.
     
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