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.Si era appena levato il sole quella mattina a Kurayami e come al solito Paolo stava ancora dormendo nella sua stanza d’albergo, e appena sentì la luce del sole illuminargli completamente la faccia si svegliò rimanendo ancora assonnato si diresse in bagno dove andò a sciacquarsi la faccia usando l’acqua fredda svegliandosi del tutto, andò poi successivamente davanti al suo armadio e dopo averlo aperto estrasse da esso una maglietta bianca e dei jeans blu scuri con tanto di scarpe bianche e rosse a completare quell’abbigliamento senza scordarsi ovviamente i suoi classici occhiali da vista dato che non ci teneva ad andare in giro senza vederci praticamente nulla.
Quel giorno era anche il momento giusto per dedicarsi ad un’altra delle sue mete del suo piccolo viaggio in Giappone, visitare il centro commerciale della città e soprattutto fare acquisti, tanti acquisti da tenere ovviamente come ricordo di quella bella esperienza, prese in fretta e furia la chiave della sua stanza e corse immediatamente alla réception dove poi la consegnò alla ragazza dietro al bancone e finalmente poteva partire per la sua meta, aveva discusso la sera prima con un ragazzo del posto che gli aveva anche spiegato come raggiungerlo senza perdersi e senza usare il GPS del suo cellulare. Non prese mezzi di trasporto stavolta per raggiungere l’edificio ma solamente le sue gambe, e dopo una mezzoretta di cammino arrivò finalmente davanti al centro commerciale rimanendo praticamente a bocca aperta, l’edificio era praticamente enorme e sicuramente anche assortito di ogni cosa immaginabile.
Wow certo che devo dire che e ammirevole come struttura, probabilmente la gente che vive qui non ci fa minimamente caso, ma per uno che e appena arrivato in città…. Bhe lascia di stucco non c’è che dire, inizia a piacermi stare qui
Sempre più soddisfatto si addentrò finalmente nel centro commerciale ed una volta dentro notò che l’edificio sembrava ancora più grande di quello che si era immaginato, si iniziò inoltre a guardare intorno e si sorprese non poco a vedere così tanta gente ma la cosa che sembrò attirarlo molto di più di quel centro commerciale era soprattutto un negozio che ad occhio e croce sembrava trattare di abbigliamento, si diresse poi successivamente la e poi entrò senza esitazione. Il suo giapponese era un po’ arrugginito, si e vero ma almeno ci aveva visto giusto ed era proprio un negozio di abbigliamento, dove di certo avrebbe comprato un po’ di vestiti da riportarsi poi a Roma una volta tornato a casa.. -
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Fare acquisti per sé le era sempre piaciuto, un pò perché in fin dei conti ci teneva al suo aspetto, e d'altro canto la aiutava non poco a distrarsi. Purtroppo i suoi abiti formali scuri e la mancanza di reggiseno per colpa del suo passato le facevano inevitabilmente attirare l'attenzione. Purtroppo non era colpa sua se non era stata abituata a quel genere di biancheria, anche se con un corpo come quello sarebbe stato quantomeno decente trovare una soluzione efficiente. Per questo voleva iniziare a provare qualche reggiseno, forse l'abitudine sarebbe arrivata col tempo, chi lo sa. Una volta raggiunto il centro commerciale, Ingrid si diresse immediatamente verso il reparto di abbigliamento, recandosi nella zona "intimo per donna", dove iniziò a spulciare qualche indumento interessante. Dopo averne afferrati alcuni, si diresse verso i camerini che confinavano fin troppo con quelli maschili per i suoi gusti.
Ma non mi dire... uff... mi darò una mossa.
Più per frustrazione che per rabbia ,entrando nel camerino Ingrid sbatté fin troppo forte la porta, facendo cadere l'insegna che delimitava quella zona alle sole donne, ed essendo quella degli uomini quasi consumato rendeva praticamente le porta identiche. Entrata nel camerino, munito solo di qualche attaccapanni e di una grossa sedia dietro la tenda rossa, Ingrid iniziò a spogliarsi, lasciando i suoi vestiti appesi al muro ed iniziando a vestirsi di quell'intimo provocante e per lei del tutto inusuale.
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Stava girando dentro quel negozio di vestiti intento a cercare qualcosa che avrebbe potuto attirare la sua attenzione e continuando a camminare si era trovato al reparto di intimo, notando che sia il reparto maschile che quello femminile erano praticamente insieme l’uno all’altro, si diresse di conseguenza verso lo scaffale dove erano sigillati dentro le apposite confezioni di plastica i boxer e le mutande da uomo, dove poi iniziò anche a cercare se avevano una possibile misura che gli potesse andare in qualche modo bene. Aveva iniziato a cercare e di certo quel scaffale era ben assortito di ogni genere di intimo maschile possibile, prese di conseguenza due paia di mutande normali entrambe di colore nero e poi si fiondò su i boxer, dove tra l’altro ne prese anche li due paia attillati dato che non amava molto andare in giro sentendo il suo membro muoversi ogni secondo e a volta saltando anche fuori, era una casa abbastanza fastidiosa per lui e poi finalmente avendo le quattro scatole in mano si diresse verso il camerino dove avrebbe infine provato le sue mutande, nello stesso tempo che si incamminava notò passargli davanti una bellissima donna, molto alta e slanciata ed era sicuramente più alta che Paolo, la cosa che però attirò la sua attenzione oltre ovviamente al suo abbigliamento e alle sue dolci forme erano specialmente il suo colorito della pelle che si presentava molto scuro con tanto di capelli lunghi rosa, rimase a bocca aperta sia per via della sua bellezza sia perché gli era già piaciuta al primo impatto visivo.
La fissò per un attimo mentre si dirigeva verso il camerino per provare anche lei alcuni vestitini intimi che aveva in mano e decise di andare ad appartarsi anche lui nel camerino di fianco a lei, era chiaro su come si fosse incuriosito verso quella ragazza e voleva, anzi no doveva conoscerla…. Una volta arrivato entrò anche lui di conseguenza dentro al camerino ed iniziò a spogliarsi, rimase così solo con la maglietta e le calze dato che aveva appeso jeans e boxer sull’apposito appendino e si provò per prima cosa entrambe le mutande che gli calzavano in maniera praticamente perfetta e così fu anche per uno il primo dei due boxer, l’unico intoppo si presentò più che altro col secondo paio che era si attillato, ma fin troppo.
Oddio mi stanno da schifo questi boxer, sembra di avere il membro sottovuoto…. Mah, vabbè mi toccherà rimetterli al loro posto a questo punto, peccato però che erano anche molto carini ma vabbè me ne farò una ragione...
Disse quella frase con un tono di voce non eccessivamente alto ma tanto che anche la donna che c’era nel camerino di fianco potesse sentirlo, la sua intenzione era proprio quella di attirare l’attenzione della donna ed a essere sinceri iniziava ad odiare quella piccola parete di legno spessa che evitava la vista sull’altro camerino, non poteva di certo negare che se avesse avuto una minima possibilità sarebbe andato a spiarla, e in fin dei conti chi non lo avrebbe fatto? In fin dei conti e da quello che aveva visto era di certo una bellissima donna. Si tolse poi successivamente i boxer rimanendo ancora una volta col membro di fuori rimettendo ancora così i boxer nell’apposita scatola.. -
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Oramai completamente spogliata, Ingrid aveva messo le mutandine, decisamente molto succinte ma non le dispiaceva quello stile così sexy. La parte difficile venne quando ebbe a che fare con il reggiseno, non essendo abituata fu difficile anche solo indossarlo, e si sentì incredibilmente in trappola oltre che a disagio. I suoi seni stavano stretti, intrappolati, compressi. Davvero insopportabile! Stava già per toglierselo quando di colpo, di fianco a lei, udì chiaramente una voce che la spiazzò del tutto. Quello era il camerino delle donne, ma la voce che aveva sentito era maschile! Qualcuno si era intrufolato!
Ma che diavolo...?!
Partì come una belva, si vedeva che era adirata, non sopportava questo genere di libidine da parte dei pervertito o degli esibizionisti. Alcune ragazze ci tenevano molto alla loro intimità e non era giusto violarla in quel modo. Si fece subito avanti, piazzandosi davanti al camerino con indosso unicamente la biancheria sexy, dopodiché strattonò con forza la tenda per scoprirlo. Era già pronta a dirgliene quattro, ma quando si rese conto che il ragazzo era nudo si bloccò del tutto, ritrovandosi costretta a fare un passo indietro.
E...eh!? Ma che stai facendo?! Che ci fai qui e perché sei conciato in quel modo?! Sei forse pazzo???
Alzò la voce, con una leggera nota di imbarazzo ma rimase comunque molto autoritaria. Che cavolo aveva in testa quel ragazzo?. -
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era ancora li a piegare i boxer che si era appena provato cercando di metterli dentro in quella scatola nel miglior modo possibile quando sentì avvicinarsi qualcuno davanti alla tendina del camerino per poi aprirla di scatto e vederlo così completamente nudo e col membro di fuori, si voltò di scatto e quando lo fece potè anche notare che la donna che aveva seguito ora indossava un intimo molto sexy ed invitante anche se il suo magnifico seno sembrava non essere molto in sintonia con la parte superiore dell’intimo, rimase per qualche secondo ad ammirare la donna mentre si scordò che aveva completamente il suo membro e i suoi gioielli di famiglia tutti all’aria e davanti a quella donna. Quando rimise finalmente i piedi per terra e si accorse della situazione prese di scatto la scatola degli ultimi boxer che aveva provato e si andò a coprire nelle sue parti intime mostrandosi molto imbarazzato dalla situazione, fingendosi anche imbarazzato verso la donna.
Ehm… bhe ecco come dire, sono dovuto venirmi a provare queste mutande, non so tu ma penso che per provarle avrei dovuto togliermi i pantaloni non credi?
Comunque non ti dispiacerebbe uscire chiudere un attimo la tendina così mi rivesto completamente? Poi dopo potremmo risolvere le questioni nel modo che preferisci
Cercò di mostrarsi a quella donna il più pentito ed imbarazzato possibile da quella situazione, si era anche vero che lei lo aveva appena visto con tutti i suoi attributi fuori all’aria e la cosa non gli era per nulla dispiaciuta ma iniziò comunque a recitare la parte del ragazzo imbarazzato, di certo se la ragazza avrebbe richiuso la tendina lui si sarebbe vestito di conseguenza oppure sarebbe ancora stato li a coprirsi il membro con la scatola nella mano destra e che copriva il membro mentre con la mano sinistra reggeva i boxer mentre in volto stava anche diventando rosso.. -
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Le parole del ragazzo non fecero altro che indispettirla ancora di più, non sortendo alcun effetto col suo fare da bravo ragazzo imbarazzato dato il carattere freddo di Ingrid e soprattutto la situazione fuori dal normale. Strinse gli occhi e i denti lamentandosi indispettita, per poi rilasciare di nuovo la rabbia che stava provando a trattenere.
Grrrr! Ovvio che devi spogliarti per provare i vestiti! Il problema è che questo è il camerino delle donne sciocco!
Con rabbia tirò la tenda per privarsi di quello spettacolo indecente, dopodiché si fiondò di nuovo nel suo di camerino sedendosi rumorosamente sulla sedia mettendo braccia e gambe incrociate, serrando i denti ed iniziando a guardarsi intorno. Era davvero nervosa, e non perse tempo a sottolineare la sua richiesta.
Rivestiti e vai in un camerino per gli uomini!
Gridò dall'altro lato del piccolo muro di compensato, aspettando che lui alzasse i tacchi così da potersi finalmente rivestire e uscire da quel posto infinitamente inconcludente e che ora le aveva anche provocato una grossa arrabbiatura.. -
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Non c’era che dire quella ragazza aveva un bel caratterino forte e la cosa non poteva di certo che farlo contento, gli piacevano le donne dal carattere forte e se fosse stato per lui avrebbe fatto cadere la scatola davanti al suo membro e i boxer per applaudirle compiaciuto, gli piacevano ovviamente tutti i tipi di ragazze sia dalla più timida che dalla più scontrosa ma appunto con quest’ultima era più divertente creare un vero e proprio legame non necessariamente basato sul sesso ma basato soprattutto sulla possibile amicizia da ambo le parti. Si sentì per un attimo elettrizzato da quella situazione e soprattutto dall’arrabbiatura di lei che rendeva le cose ancora più interessanti.
Certo che quella ragazza ha proprio un bel caratterino, mi piace la cosa… Sisi...
Cercò di farsi sentire comunque mentre si stava rivestendo rimettendosi su i suoi pantaloni e richiudendo infine la scatola dopo aver piegato e messo nella miglior maniera possibile i boxer che aveva appena provato, pero poi tirare ancora una volta la tendina ed uscire dal camerino nel quale si era appartato ed andare qualche secondo davanti a quello in cui invece era ritornata la donna.
Scusami non avevo idea che fosse il camerino delle donne, sono arrivato da poco in questa città e ci starò molto poco ma se ti và dopo ti andrebbe di andare a berci qualcosa al bar nel centro commerciale? Se accetti l’offerta trovarmi non sarà difficile trovarmi dato che sarò ancora qui a cercarmi dei vestiti…
Buttò infine il lamo verso la donna, che ora poteva scegliere se accettare l’invito oppure declinarlo fatto stava che non la avrebbe mai e poi mai obbligata, detto ciò si allontanò dal camerino nel quale lei si era seduta andando invece a concentrare l’attenzione nell’area adibita alle magliette per i giovani dove senza indugio iniziò a cercare quelle della sua possibile misura. Aveva trovato una maglietta davvero interessante, di colore verde con un micetto bianco sopra ad una palla arcobaleno, si mise per un attimo a ridere cercando anche di non farsi notare troppo mentre continuava a fissare soddisfatto la maglietta che poi si mise appesa sul braccio sinistro mentre con quello destro continuava a cercarne di altri tipi, e sperava che la donna avesse accettato anche l’invito che gli aveva proposto poco prima.. -
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Che tipetto insistente, che diavolo di problema aveva? Quando lo sentì piazzarsi di nuovo davanti alla sua tenda Ingrid fece comparire una vena di rabbia sulla sua fronte, e pronta a ruggire da un momento all'altro afferrò una scarpa e con tutta la rabbia che aveva in corpo la lanciò verso le tende, pregando di colpirlo in testa così da stenderlo.
Grrrrrr esci subito da qui!
Uscì solo quando fu sicura che quel ragazzo se ne fosse andato, rivestendosi rapidamente e rimettendo a posto quello che aveva preso. Alla fine non lo avrebbe comprato quel completino, non era ancora pronta per una cosa del genere. Uscendo dal camerino lo vide perdere tempo con altre magliette, ma Ingrid lo fulminò con lo sguardo, facendogli capire che era meglio girare alla larga. Aveva fatto una pessima prima impressione ad una donna a volte fin troppo superficiale da questo punto di vista. Ma forse aveva occasione di riparare, dato che Ingrid si stava dirigendo verso un negozio di elettrodomestici, aveva bisogno di rimodernare un pò le sue cose dato che specialmente i televisori erano un pò vecchi.... -
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Prima di andarsene via da quel camerino rischiò di essere colpito da qualcosa che portò per un attimo la tenda a pochi millimetri dal suo naso, e per fortuna che non si era avvicinato troppo oppure avrebbe rischiato di essere colpito e di certo non che ci avrebbe tenuto molto, mentre tra l’altro era ancora li a guardare delle magliette e alzando un attimo lo sguardo la vide nuovamente ma stavolta gli lanciò un’occhiataccia come se gli avesse già rovinato la giornata. Si portò successivamente la mano destra dietro alla nuca chiedendosi anche perché quella donna se l’era presa tanto, era vero si era cambiato in un camerino femminile ma non gli sembrava di aver fatto in fine una cosa così grave e alla fine dei conti era stata la donna stessa a spalancare la tendina trovandoselo davanti senza pantaloni, lasciò perdere quella questione dato che non ci volle nemmeno pensare, ma si fermò un attimo a guardarla dove si stava dirigendo.
Si scrollò per un attimo la testa e rimise a posto anche la maglietta che aveva preso, si diresse verso l’uscita del negozietto diretto invece verso un altro negozio che dal di fuori assomigliava tanto a quei negozi di elettrodo mesti e di apparecchiature elettroniche che ad uno come lui facevano di certo gola, appena arrivato all’entrata del negozio la vide che era davanti a lui e di spalle che si stava evidentemente dirigendo ad uno dei reparti che c’erano li dentro, si chiese se era subito l’occasione di riaffrontarla nuovamente e da grande testa dura qual’era ovviamente entrò senza il minimo di preoccupazione, appena entrato iniziò a camminare verso il reparto dei televisori sia per vedere i vari modelli che avevano in esposizione, sia per vedere anche se c’erano delle buone offerte.
Mazza che bel televisore, vediamo un po’, mazza e questo dovrebbe essere un 42 pollici? Bhe e molto più grosso di quanto c’è scritto sul listino dei dati, ma poco importa dato che in fin dei conti e bello
Non credeva ai suoi occhi quando vide quel televisore, era completamente bianco e su un piedistallo di metallo ed aveva la forma simile a quella di una X in verticale, l’unica cosa a cui non aveva creduto era la grandezza che ad occhio e croce era superiore a 42 singoli pollici ma evidentemente i commessi lo avevano messo solamente in esposizione e tenevano le copie della misura giusta in magazzino. Si alzò di nuovo e notò che la donna che aveva avuto il piacere di incontrare pochi istanti prima si era fermata a guardare degli altri televisori esposti, gli si avvicinò stavolta avrebbe tentato un approccio diverso e almeno in quel negozio non avrebbe di certo sbagliato modo di comportarsi.
Salve! Ci rincontriamo di nuovo, le serve una mano per caso? Non per vantarmene ma mi intendo abbastanza di apparecchiature elettroniche come i televisori
Ed eccolo ancora una volta alle prese con la donna, sperava solo di non fallire nuovamente…... -
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Ingrid non ci capiva granché di tecnologia, per lei i vari tipi di schermi, risoluzioni e caratteristiche tecniche erano semplicemente arabo, per questo la ricerca di un simile elettrodomestico si sarebbe rivelata più ardua del previsto senza un aiuto, e la donna sospirava rumorosamente di fronte a tutta quella plastica in scatola che non le dava il minimo indizio. Desiderò ardentemente una mano, ma l'aiuto che giunse non la soddisfò per nulla, anzi la fece quasi imprecare. Il suo volto si incupì di nuovo, sollevandosi verso l'alto come in segno di rassegnazione prima di tornare giù verso lo sguardo del ragazzo, facendogli capire che non le era ancora passata l'arrabbiatura.
Ancora tu?
Sbuffò, e cercò di non essere troppo immatura. Dopotutto le stava solo offrendo un aiuto, come dargli grane? Forse poteva perfino apprezzarlo. Avanti Ingrid, perché non dargli una possibilità? Si passò l'indice e il pollice sugli occhi, ai lati del naso, e dopo un momento di relax riprese a parlare.
D'accordo... allora perché non mi aiuti? Ho bisogno di un televisore per la mia casa: mi serve non troppo grande ma con una risoluzione decente e un costo non eccessivo, non voglio spendere una fortuna per un semplice svago. Insomma non troppo grande ed equilibrato nel rapporto qualità/prezzo. Che mi consigli?
A quel punto portò le braccia conserte sul suo petto, cosa che a causa della mancanza di reggiseno mise estremamente in evidenza le sue forme, cosa che lei non fece nemmeno di proposito ma fu semplicemente una conseguenza diretta del suo modo di vestire. Non solo: il suo portamento era elegante e composto, dandole un'aria ancora più autoritaria e sensuale. Il ragazzo sarebbe rimasto sufficientemente concentrato per aiutarla?. -
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Quando la donna lo rivide potè constatare che in fin dei conti forse non avrebbe dovuto interagire di nuovo con lei, almeno non subito dopo quello che era successo fra i due pochi istanti prima e poi ovviamente il suo carattere troppo impulsivo e cocciuto la maggior parte delle volte non lo faceva ragionare pienamente. Per controbattere all’espressione della donna gli sorrise e dato che sembrava essere piuttosto dubbiosa su quale televisore prendere da buon sammaritano si era offerto di aiutarla più che volentieri, si mise alla destra della donna e si piegò verso il basso rimanendo sorretto solamente sola mente con la punta dei piedi guardando per qualche secondo la donna ed ascoltando anche il suo discorso molto interessato.
Certo che ti aiuto molto volentieri, non preoccuparti lascia fare a me che di queste cosette sono una specie di nerd e me ne intendo abbastanza. Troverò il meglio per te mia cara signorina
Gli sorrise un’ultima volta per poi spostare lo sguardo da lei ai televisori iniziando così a catalogare quale poteva essere l’apparecchiatura adatta per la signorina, assunse un tono molto più professionale come se in realtà facesse quel lavoro da ormai molto tempo da saper bene dove andar a posare le mani, iniziò a guardare ben tre televisori che forse potevano piacere probabilmente anche alla donna stessa erano tutti e tre dei 20 pollici ed erano sicuramente anche adatti anche alla descrizione che aveva prima ricevuto infatti: “il primo e di colore bianco e spesso due centimetri con funzionalità interessanti inclusa anche la modalità 3D e con una risoluzione piuttosto buona dato che oltre ad essere utilizzato come vera e propria televisione aveva il vantaggio di poter essere utilizzato anche come monitor per il PC il tutto posato su un piedistallo cilindrico a base sferica di color bianco, il secondo invece era di color acciaio spesso 1,50 centimetri senza nessuna funzionalità se non quella di essere una comunissima televisione con tra l’altro una risoluzione molto più bassa ed un prezzo molto alto rispetto al televisore bianco il tutto posato su di un piedistallo a forma di X di metallo, ultimo ma non ultimo invece un televisore nero che a guardarlo meglio era l’identica copia di quello bianco dato che erano della stessa marca e con le stesse medesime funzionalità ma con una risoluzione molto migliore rispetto allo schermo bianco l’unico svantaggio era il prezzo leggermente più alto”.
Si voltò di nuovo verso di lei perdendo per un attimo la concentrazione non riuscendo neanche a parlare, aveva davanti uno spettacolo di donna al tempo stesso sia sensuale che autoritaria, la cosa che lo fece sorridere ancora una volta fù notare il suo prosperosissimo seno in procinto quasi di scoppiare sotto a quell’abito molto provocante. Si alzò andandole di nuovo di fianco facendo cadere anche una lunga occhiata sul seno di lei.
Ehm..... Eheheh, forse ho trovato il televisore adatto per te no anzi ce ne sono due che mi sembrano molto buoni. Il primo e quello li bianco non ha un prezzo molto alto ed ha funzionalità interessanti e una buona risoluzione, e poi quello li nero che bhè alla fine e la copia del bianco con la risoluzione molto superiore ed un prezzo ovviamente leggermente più alto. Ti dico dalla mia esperienza sui videogame e poi anche come normale spettatore ti consiglierei quello nero dato che ha una risoluzione ovviamente migliore, poi non so a te quale piace dei due? Oppure se ne vuoi uno con dei pollici in più possiamo darci comunque un’occhiata, tutto sta a te
Non esitò a mostrare anche davanti a quella donna la sua parlantina, spostò per un attimo lo sguardo dal seno di lei al suo volto cercando di riprendere quel lato professionale che aveva assunto prima di vederla in quella posa, era difficile ma doveva riuscirci. Stavolta però la decisione era nelle piene mani della donna, dato che Paolo gli aveva proposto quelli che sembravano essere due buoni televisori, e nello stesso tempo si chiese se avrebbe potuto anche rimediare a quello che era successo poco prima.. -
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Paolo si offrì volontario di fare il suo lavoro, per farsi perdonare, il problema era che le sue riflessioni e le sue chiacchiere erano incredibilmente noiose per Ingrid, lei non aveva mai acceso una console, come pretendeva di farle fare ragionamenti del genere? Voleva un televisore nuovo solo perché quello vecchio si era rotto e non poteva andare a casaccio dato che di tecnologia non ne capiva quasi nulla. Ogni tanto sbuffava, altre volte si piazzava la mano davanti alla faccia con fare disperato, si stava davvero annoiando. Quando finalmente il discorso del ragazzo fu terminato, Ingrid gli piazzò una mano sul petto tenendosi la fronte con l'altro.
Ok ok... basta ti prego, e non dico solo parlare ma anche di fissare il mio petto. Non mi da fastidio, ma almeno cerca di non farti notare così spudoratamente.
A quel punto si avvicinò ai televisori indicati da Paolo, mettendoli in evidenza per completare il discorso.
Per me non c'è differenza tra questi due, non ne voglio di più grandi, mi serve solo un televisore per...
Stava per dire che lo avrebbe utilizzato per comunicare con Black Sama, il suo capo sapeva materializzarsi su qualsiasi superficie riflettente in pratica, un televisore è praticamente il mezzo migliore. E per ottenere informazioni sulle missioni averlo bello grande era l'ideale, ma non serviva immenso per giocarci. Il problema di interrompere quella frase a metà però, era il fatto che poteva essere frainteso. Insomma una donna che va in giro senza reggiseno sembra già una pervertita, se iniziava a fare la sospettosa a quel modo era anche peggio.
Bhe non ti interessa, voglio solo sapere qual'è il migliore in rapporto qualità/prezzo, non ho una fortuna da spendere in elettrodomestici.. -
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Notò che la donna si era evidentemente annoiata della sua parlantina ed inoltre si era accorta delle ampie occhiate che Paolo aveva dato al suo seno, si grattò per un attimo la nuca assumendo una espressione piuttosto dispiaciuta per la piccola brutta figura che aveva fatto quando si trovò una mano della ragazza sul suo petto mentre l’altra invece era andata a posarsi sulla fronte di lei.
Scusami, sono mortificato e non volevo solo che……. Senti sei una bella donna e si ti ho guardata perché mi piaci…. Comunque tornando a noi….
Paolo si avvicinò ancora leggermente a quella donna mettendole la mano sinistra sulla spalla sinistra di lei e stavolta però non disse scusanti ma solo quello che sentiva, e in quel momento quella donna gli piaceva e sarebbe stato a conversare con lei molto volentieri ma prima doveva portare a termine il piccolo incarico che si era proposto di eseguire, andando ad ascoltare il discorso della ragazza che si presentò molto enigmatico, ma in fin dei conti poco gli importava per che scopi sarebbe servita quella TV.
Tranquilla riguardo a quello che ci farai non sono affari miei ovviamente, a questo punto allora io opterei per quello bianco, in fin dei conti non costa molto ed è anche un buon televisore e se poi ti serve un aiuto per portarlo posso darti anche una mano che ne dici?
Aveva consigliato alla donna quello che per lui era un televisore piuttosto buono ed a un prezzo non troppo eccessivo e in più si era offerto anche di dargli una mano a portarlo se solo sei avesse ovviamente accettato tale proposta. Avrebbe fatto di tutto pur di approfondire la conoscenza con quella donna che anche se aveva avuto poco prima una reazione strana continuava sempre ad interessargli.
Ah ma che maniere, scusami tanto piacere Paolo Bianchi, scusami nuovamente se non ho potuto presentarmi prima e specialmente nella maniera giusta e non vorrei sembra scortese ma potrei sapere come ti chiami bella signorina? Posso darti del tu spero
Cercò di non fare un discorso troppo lungo in modo da non annoiare la ragazza, e dato che ora si era presentato in una maniera nettamente differente al primo incontro sperava di iniziare a rimettere al posto giusto tutti i tasselli del puzzle e di conseguenza a iniziare nuovamente con lei.. -
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Adesso aveva delle scuse e una risposta chiara, Ingrid poté tranquillizzarsi un pochino. La proposta di Paolo fu allettante, lei non aveva una macchina per il momento, acquistando un televisore ne avrebbe richiesto la spedizione a casa, quindi trovare qualcuno che la accompagnasse e la aiutasse per il trasporto sarebbe stata davvero una manna dal cielo. Nella speranza che Paolo avesse effettivamente un veicolo. Cercò di sembrare amichevole, sbuffando molto più tranquilla di prima in modo da fargli capire che non ce l'aveva più con lui, accennando un mezzo sorriso.
D'accordo, dammi del tu Paolo, io mi chiamo Ingrid e accetterò ben volentieri una mano e anche un passaggio se possibile.
Adesso non restava che prendere il portafogli, pagare e... un momento: dov'è il portafogli? Ingrid iniziò a toccare ogni singola tasca a sua disposizione, come al solito aveva evitato borse troppo appariscenti, anzi non contava nemmeno di comprare qualcosa ma comunque non avrebbe dovuto lasciarlo a casa. La sua espressione cambiò di nuovo, quel giorno non gliene andava una giusta.
Maledizione... senti, sul serio, se mi porti a casa ti ridarò fino all'ultimo centesimo, ma non è che hai i soldi da prestarmi. Posso permettermelo te lo giuro, ma in questo momento mi serve una mano ed è più di una valutazione tecnica.
Adesso aveva seriamente bisogno di Paolo e non lo vedeva più come un ragazzo petulante, bensì una manna dal cielo senza la quale quel giorno avrebbe fatto un viaggio totalmente a vuoto.. -
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Fù contento che finalmente quella donna che poteva chiamare finalmente per nome si era dimostrata anche amichevole, era ancora più contento dato che stava aggiustando le cose facendo un passo alla volta dato che probabilmente buttarsi nuovamente a capo fitto avrebbe solamente fatto retrocedere Paolo da Ingrid, non potè far altro che sorridergli ancora quando lei accettò nuovamente il suo aiuto e da fido nuovo amico di Ingrid non poteva certamente che essere contento di aver di nuovo una tale opportunità. La vide per un attimo toccarsi vistosamente sul vestito nel cercare probabilmente il portafogli per andare a prendere definitivamente il televisore proposto da Paolo, la vide inoltre cambiare nuovamente espressione assumendo un tono come preoccupato, il ragazzo la guardò per un attimo stranito per poi far mente locale su quello che era successo grazie nuovamente alle parole di Ingrid che gli spiegò la situazione.
Hei Ingrid, calmati ok? Non preoccuparti amica mia facciamo così, io darò un acconto e chiederemo alla commessa o a chi ci aiuterà per il televisore di farti le rate così da non dover sborsare immediatamente tutti i soldi che te ne pare?
Cercò di rassicurarla con quel discorso e gli mise anche la mano sinistra sulla spalla sinistra di Ingrid, i soldi non erano di certo un problema per Paolo e forse l’idea che aveva proposto ora alla sua nuova amica sarebbe probabilmente piaciuta anche a lei stessa, si staccò un attimo da Ingrid girandosi e dandole le spalle un momento per cercare una commessa o un commesso che li aiutasse per procedere al pagamento.
Aveva immediatamente visto una persona che avrebbe potuto aiutarli, era una donna probabilmente della stessa età di Ingrid o probabilmente giù di li, alta ad occhio e croce sul metro e settanta con capelli lunghi color corvino e tutto sommato pareva essere anche una bella ragazza, Paolo gli si avvicinò immediatamente per chiedere aiuto.
Senta signorina e disponibile un attimo che vorrei chiederla un favore?
Si certo mi dica tutto quello che vuole, siamo qui per questo no?
Ahahah si certo in effetti, venga che ho intenzione di acquistare un televisore
Certo mi faccia strada che procederemo a metterci d’accordo sul metodo di pagamento
La commessa si dimostrò immediatamente molto gentile e disponibile e Paolo quindi non attese oltre per mostrargli da dove era venuto tornando di conseguenza da Ingrid con la commessa al suo fianco gli sorrise un’altra volta.
Ecco Ingrid questa ragazza ci aiuterà con il televisore da acquistare…
Chi e per caso questa bella signorina? La tua fidanzata forse?
Ehm... No e una semplice amica
Hai buon gusto ragazzo lascatelo dire, comunque il televisore che vi serve qual’è?
Grazie mille, comunque e quello li bianco
Bene allora seguitemi….
La commessa si piegò leggermente in avanti prendendo la cartellina dove c’erano tutti i dati del televisore ed aveva invitato Paolo ed Ingrid a seguirla per andare a pagare il televisore una volta per tutte.
Edited by Ultimate Deva-Pain - 8/1/2014, 19:17.
