Turbamento notturno

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    La cosa si faceva sempre più complicata. Diceva di essere sempre Paolo, ma le sue sembianze erano completamente diverse da prima. Certo, aveva capito che il ragazzo e la donna erano la stessa persona, quello che non capiva era quali dei suoi due aspetti era quello reale. Era un uomo o era una donna? Il nome le suonava parecchio maschile, ma la sua esperienza le diceva che non bisogna mai essere sicuri di queste cose, altrimenti si rischiava di fare delle gaffe assurde. Più quel ragazzo tentava di spiegarsi e meno lei lo capiva. Entrati? E dove? Erano ancora in spiaggia ed erano ancora sotto il cielo stellato. Nessun tetto vi era sopra la loro testa e non erano circondati da nessun muro, quindi perché dire che erano dentro qualche posto? Davvero un mistero. Continuando a parlare Paolo riuscì a chiarire, almeno in parte, il fraintendimento che si era creato fra i due. Lui era un maschio a tutti gli effetti, e per qualche strana ragione che a lei le sfuggiva poteva farlo solo alcune volte. Quella forma gli piaceva, sebbene non fosse quella sua originale, e fu molto felice dei complimenti ricevuto da Lulu, anche se non ne capiva il motivo. I ragazzi erano proprio strani a volta. Poi gli fece una domanda più diretta, alla quale non ebbe alcun esitazione nel rispondere.
    Ovviamente! Essendo nata in una tribù guerriera non avevo molte alternative, e poi a me combattere piace. È divertente, e mi fa sentire viva.
    Lo disse senza ripensamento, ne esitazione. A lei combattere piaceva, più di ogni altra cosa al mondo. Forse la carne era sullo stesso piano, ma nemmeno lei era sicura di cosa le piacesse di più. Non ci aveva mai pensato in effetti. Però adesso aveva altro a cui pensare, e di certo non meno importante. Continuava a scrutare ben bene la ragazza di fronte a se, cercando di capire l'arcano mistero che si nascondeva dietro l'assurdo cambio di sesso di Paolo. Quest'ultimo sembrava parecchio disturbato/a da il continuo fissare di Lulu, quasi si sentisse in imbarazzo. Si coprì il prosperoso seno col braccio, quasi volesse nasconderlo alla vista della sua amica. Era davvero imbarazzato/a e la posa in cui si mise dimostrò ancora di più il suo disagio. Lo disse anche a voce, cercando addirittura di mostrarsi timido/a quasi fosse una pura e casta fanciulla che si mostrava per la prima volta senza vesti davanti ad un ragazzo. La ragazza-lupo dal canto suo non capiva affatto quel suo comportamento, e non aveva per niente capito che la sua era solo una recita.
    Ma su! Non preoccuparti! Tanto siamo tra donne, no?
    Mentre lo disse tirò una forte pacca amichevole sulla liscia e sensuale schiena di Paolo/a, con la differenza che il suo concetto di forte non era neanche lontanamente paragonabile a quello di un normale essere umano. Lo fece con tutte le buone intenzioni di questo mondo, ma quel colpo non gli avrebbe fatto per niente bene. Non gli avrebbe di certo spaccato una costola, ma come minimo avrebbe marchiato con le sue possenti cinque dita la morbida pelle del ragazzo/a. Appena Il suo nuovo amico/a si riprese dal colpo appena subito, cominciò a parlare di ciò che si poteva fare lì dentro, e non appena disse che avrebbe potuto creare qualcosa per lei, le orecchie di Lulu si drizzarono all'istante. Cominciò a guardarlo/a con occhi sbrilluccicosi, scodinzolando senza un minimo di ritegno quasi fosse un cagnolino che aspettava la pappa.
    Carne!! Carnecarnecarnecarnecarnecarnecarne!!!
    Nemmeno aveva finito di parlare e già l'aveva aggredito con le sue suppliche. Non capiva come facesse a creare le cose, ma se aveva la possibilità di farlo c'era solo una cosa che voleva: carne, dolce e succulenta carne. Peccato che continuando con le spiegazioni Paolo/a gli avrebbe spiegato che tra le poche limitazioni che aveva il suo potere era quello di non poter creare cibo di alcun tipo. La giovane cadde in depressione non appena sentì qual'era la triste verità. Si mise in ginocchio, con le mani per terra, piegata in una posizione parecchio equivoca e provocante. Peccato che il suo volto era rigato da grossi lacrimoni di tristezza e rovinava tutta la sensualità di quella posa. Era veramente abbattuta, e difficilmente si sarebbe ripresa da un colpo del genere. Alimentare false speranze in lei non era una delle cose più carine da farsi, ma di certo non era colpa di Paolo/a, se lui non poteva non poteva. D'un tratto il cervello più macchinoso dei due, ossia il suo stomaco, trovò una soluzione per ovviare a quel problema. Si alzò in piedi di scatto, avvicinando il suo volto a quello del ragazzo/a. Era talmente vicina che tra i loro occhi non ci saranno stati più di dieci centimetri di distanza, e ovviamente anche il suo seno premette abbondantemente sul anch'esso prosperoso petto del suo nuovo amico/a. Il suo viso era serissimo, quasi si trattasse di vita o di morte. E in effetti per lei era un argomento di vitale importanza.
    Hai detto che l'unica cosa che non puoi creare è la carne giusto?
    No, aveva detto che non poteva creare cibo in generale, non solo la carne. Ma lo ascolta quando parla?
    Questo vuol dire che se ti chiedessi di creare un bel falò ed un bisonte sei in grado di farlo, vero? Vero, vero,vero!?
    Ad ogni "vero" il suo volto si avvicinò sempre di più a quello di Paolo/a, costringendolo/a ad inarcare la schiena all'indietro per non finire a sbattere contro la testa dura della sua compagna., Ancora un po' e sarebbe caduto/a all'indietro. In effetti il suo ragionamento non faceva una piega, ma se fosse stato così semplice ovviare ad una regola di questo tipo non sarebbe nemmeno stata creata, no? Oppure il cervello macchinoso di Lulu era riuscito a trovare un bug in quello strano sistema di cui non aveva nemmeno capito l'esistenza?

     
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    Probabilmente si era messo in una brutta situazione con Lulu che ora desiderava a tutti i costi che gli creasse della carne così da iniziare a papparla, e vederla in un certo senso piangere lo aveva fatto anche un po’ sentire in colpa e voleva rimediare in qualche modo cercando di accontentare quella sua nuova amica ma non ebbe nemmeno il tempo di pensare che si trovò nuovamente Lulu a pochissimi centimetri dal suo viso, tanto che lo costrinse a inarcare leggermente la schiena all’indietro trasformandosi in una sorta di bambina incuriosita ma dal corpo notevolmente cresciuto.
    A quella poca distanza sciolse anche la sua trasformazione riassumendo le sembianze del vero Paolo che cercò di rassicurare Lulu mettendole una mano sulla spalla e sorridendole, si ci avrebbe provato e chissà se fosse riuscito a creare un po’ di quella carne succosa che desiderava Lulu sarebbe in effetti tornata utile anche a lui stesso, si mosse leggermente all’indietro lasciando il segno del suo sedere sulla sabbia per spostarsi da Lulu in modo da tornare in piedi una volta per tutte.

    Lulu ci proverò! Cercherò di fare il possibile per creare quello che mi hai chiesto, mi serve solamente un po’ di tempo e di concentrazione e se ce la faccio sarai accontentata con un bel po’ di carne
    Ora era il tempo di concentrarsi una volta per tutte e di certo non poteva mica creare della carne senza un apposito ripiano su cui poterla posare no? Iniziò col creare un piccolo tavolino adibito a far accomodare solamente due persone, fatto completamente di plastica e con una tovaglia di carta rossa posata su di esso, ora che aveva finalmente il ripiano servivano invece dei piatti che vabbè sarebbero appunto serviti per mangiare la “carne”, una volta aver preparato tutto arrivava invece la vera e propria cosa difficile, iniziò a concentrarsi molto di più della semplice concentrazione che aveva usato per creare il tavolino e tutto quello che c’era sopra e dato che il processo di creazione della carne era di certo molto più difficile da creare. Portò la mano destra sul piatto di fronte a lui mentre qualcosa dentro al piatto iniziò ad andare a prendere forma mentre si poteva già sentire l’odore di carne arrosto uscire da quel piattino, ci mise alcuni minuti per portare a termine il processo di creazione mentre nel piatto che sarebbe stato destinato a Lulu si trovarono finalmente due bei e soprattutto succulenti pezzi di carne fumante.
    Fiù! Ci sono riuscito? Non ci credo…. Lulu spero ti piaccia, e soprattutto spero sia di consistenza uguale alla carne vera e propria….
    La carne ora era stata creata anche se aveva dovuto usare una notevole quantità di energia per farlo, ma ora il giudizio finale aspettava solamente alle dolci fauci della ragazza-lupo.
     
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    Lulu era partita in quarta, quando si parlava di carne nessuno poteva più fermarla. Paola, ormai ritrasformatosi in Paolo dopo una rovinosa caduta sul didietro costretta dalla ragazza-lupo, avrebbe dovuto accontentarla a tutti i costi, altrimenti non si sarebbe più data pace. Anzi, non gli avrebbe più dato pace. Avrebbe usato qualsiasi mezzo pur di ottenere la sua tanto decantata carne. Anche se aveva da poco finito la sua maxi abbuffata post ricovero aveva ancora spazio nello stomaco per un ulteriore portata, il dessert. Però a differenza di quello che avrebbe pensato una persona normale, il dolce che la giovane desiderava era una grossa e succulenta bistecca di bufalo. Davvero la fine del mondo per lei. La sua insistenza sarebbe stata tale che alla fine il ragazzo dovette desistere e cercare di accontentarla. Al solo sentire le sue parole, la giovane scoppiò in un grido di gioia e giubilo, mostrando tutta la sua felicità.
    Evviva!! Carne~ Carne~ Carne~ ♪
    Cominciò a canticchiare un breve inno al suo cibo preferito, mentre piroettava come una bambina delle elementari al ritmo di quella sua patetica melodia. Era davvero euforica al pensiero di poter avere quello che desiderava senza neanche dover pagare, anche se non aveva ancora capito come avrebbe fatto Paolo a procurarsela. Non gli era ancora ben chiaro il motivo per cui lui poteva fare certe cose, ma adesso per lei poco importava: la carne aveva la precedenza. Per prima cosa il biondino avrebbe fatto comparire dal nulla un tavolo con delle sedie, seguite da delle vettovaglie, riuscendo in brevissimo tempo ad imbandire una tavola intera. Non che a Lulu interessasse mangiare in un tavolo piuttosto che per terra, però forse non aveva tutti i torti a farne comparire uno. Dopotutto se l'avesse fatta comparire per terra si sarebbe ricoperta di sabbia e poi sarebbe stato un problema toglierla. Da lì in poi il ragazzo sarebbe rimasto in silenzio, fermo sempre nella stessa posizione. L'unica cosa che faceva era respirare, respiri lunghi e profondi. Stando alle sue parole doveva concentrarsi molto per cercare di fare qualcosa di così complicato, per cui la giovane cercò di rimanere più in silenzio possibile, continuando però a scodinzolare impazientemente.
    Ehi, hai finito? Quanto manca? È pronta la carne?
    Rimase in silenzi, si, ma non più di trenta secondi, allo scadere dei quali avrebbe cominciato le sue lamentele da bambina viziata e capricciosa. D'altra parte Paolo sembrava non ascoltarla, tanto era concentrato nel suo lavoro. Dopo diversi minuti di intenso silenzio da parte del ragazzo, come d'incanto comparì una bella bistecca nel piatto di fronte a Lulu. Vista, odore, e molto probabilmente anche il sapore erano perfetti, qualcosa che il palato rozzo e ingordo della ragazza-lupo non aveva mai degustato in vita sua. Un vero e proprio spreco per una persona che mangia carne senza neanche fermarsi ad assaporarne il sapore. Però adesso era lì, tutta per lei e nessuno al mondo sarebbe mai riuscita a togliergliela da davanti alla bocca.
    Evviva!! Finalmente si mangia!!
    Senza nemmeno ringraziare o aspettare che il suo compagno si sedesse nella sedie di fronte a quella in cui si era letteralmente catapultata, la giovane lupacchiotta cominciò a divorare quel pezzo di carne senza ritegno, ovviamente senza usare quei due piccoli arnesi ai lati del piatto. Com'è che si chiamavano? Portate, pacate o qualcosa del genere. Adesso non gli veniva in mente, ma poco importava. Normalmente usava le mani per mangiare e non avrebbe cambiato le sua abitudini solo per far bella figura. Non che non sapesse utilizzare quei due piccoli pezzi di metallo di cui non ricordava il nome, ma preferiva di gran lunga usare le mani. Dopo aver assaggiato i primi bocconi, finendone già più di metà, la giovane si decise a fermare quel suo breve assalto per fare ciò che avrebbe dovuto fare fin dall'inizio.
    Davvero buonissima!! Grazie mille!
    Un ringraziamento sincero, seguito da un sorriso spontaneo e genuino. Ecco qual'era il premio per l'ottimo lavoro svolto dal ragazzo. Certo, non erano soldi o qualcosa di valore, ma era pur sempre qualcosa; Paolo avrebbe dovuto accontentarsi di poco. Conclusa quella sua piccola pausa Lulu riprese la sua breve maratona culinaria, finendo tutto in una manciata di secondi. Poi, quasi alla fine di quell'assalto si ricordò di una cosa molto importante, che aveva imparato con la sua amica Elettra. Ancora una volta lei era ospite e debitrice della persona davanti a lei che gli aveva gentilmente offerto la cena, e non poteva dargli solo un breve e fugace sorriso come ringraziamento per quello che aveva fatto per lei. Nel piatto vi erano rimasti ancora due o tre bocconi di carne, che la ragazza con le orecchie da lupo avrebbe offerto al suo nuovo amico.
    Tieni, assaggi! È buonissimo!

     
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    Dopo essere riuscito a creare la così tanto voluta carne per la sua amica Lulu si sedette per un attimo di nuovo sulla sabbia respirando affannosamente, quello che aveva appena compiuto era stato uno sforzo quasi immane per le sue possibilità ma era sicuro che se avesse fatto da li in poi un intensivo allenamento sulla creazione della carne in quel mondo era sicuro che probabilmente avrebbe sprecato meno energie e soprattutto avrebbe anche potuto creare altri tipi di carne, alzò per un attimo lo sguardo guardando più che soddisfatto Lulu che era li ad ingozzarsi di quella prelibata carne che gli era stata gentilmente offerta, doveva ammettere che guardarla cibarsi era un piacere anche se non poteva anche negare che in fin dei conti Lulu aveva uno stomaco praticamente senza fondo.
    Rimase ancora per qualche minuto li seduto sulla sabbia cercando di recuperare le energie appena spese mentre continuava ancora per un po’ ad ammirare la ragazza, e si chiedeva sempre di più ma dove cavolo si sarebbe messa tutto quel cibo in un corpo così ben delineato? Bhe si che era una guerriera ma di certo il cibo era l’unico “nemico” che riusciva a tenerla a bada per un po’ di tempo e quasi sicuramente anche a sconfiggerla.

    Lulu se ti ingozzi così rischi poi di avere un’indigestione, mangia più piano no?
    Cercò di interagire con Lulu ma non ebbe successo dato che non lo filò nemmeno di striscio e la cosa lo fece per un po’ rimanere anche male ma ci passò sopra scordandosi immediatamente di quello che era appena avvenuto, si rese inoltre conto che Lulu con davanti un bel pezzo di carne succosa e fumante era come se si isolasse in un mondo a parte scordandosi completamente di chi era vicino a lei, si grattò la nuca cercando anche di pensare cosa avrebbe potuto fare per attirare la sua attenzione dato che non voleva che si strozzasse con la carne dato la foga che ci stava mettendo per mangiarla.
    Si alzò in piedi dato che aveva anche recuperato un po’ delle sue forze e tornò vicino a quel tavolo dal quale avrebbe cercato di attirare Lulu ma appena fu li vicino non ebbe nemmeno il tempo di poter parlare che Lulu prese l’iniziativa offrendo la carne che era rimasta

    Ehm… Certo grazie Lulu, la assaggio molto volentieri
    Rimase di stucco nel vederla tornare finalmente alla realtà e per un attimo si trovò anche spiazzato dato che vide i suoi piani andare in fumo, non fece altro che accettare l’offerta di Lulu e prese dal piatto usando la forchetta un pezzo di carne assaggiandone un boccone, appena lo sentì in bocca iniziò a provare una sensazione che era difficile da descrivere se non altro poteva dire che quel pezzetto di carne era eccessivamente troppo buono e le sue papille gustative avevano iniziato a fremere di gioia non appena Paolo assestò di nuovo un altro morso.
    Wow devo ammettere che di certo questo pezzo di carne e immensamente buono, e sai una cosa Lulu? Sono sicuro che se mi alleno nella creazione della carne sono più che sicuro che potrei anche creare altri tipi di carne, che ne pensi?
    Forse Paolo non appena chiese quell’ennesima domanda a Lulu poteva già immaginarsi la risposta da parte della ragazza, ma per esserne ancora più sicuro aveva fatto meglio a chiedere direttamente alla diretta interessata e perché no sarebbe in fin dei conti tornata utile anche a se stesso.
     
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    Non lo stava ascoltando, quella carne era davvero buona e in questo momento non aveva la capacità di concentrarsi su altro se non quella. Paolo gli stava raccomandando di non ingozzarsi troppo e così velocemente, oppure quella carne gli sarebbe andata di traverso, o peggio. E poi se dopo avevano intenzione di andarsi a fare una nuotata, cosa assai probabile vista la situazione in cui si trovava Lulu, mangiare un sacco sarebbe stato assai rischioso. Quello che il ragazzo non poteva sapere era che per la sua compagna di nuotate quello era niente, era abituata a portate ben più abbondanti di quella e che era scappata alla morte per soffocamento un innumerevoli volte, tutte causate dalla sua smisurata ingordigia. Fortunatamente quella volta non era successo niente, e nessuno dei pezzi di carne che aveva così brutalmente divorato aveva perso la retta via o addirittura si era fermato nel bel mezzo del suo cammino vero quel pozzo senza fondo che era il suo stomaco. Rischiare la vita due volte nello stesso giorno non era affatto una cosa di cui essere fieri, specie se quelle morti vengono causate da delle sue distrazioni. Quando la ragazza con le orecchie da lupo gli porse il piatto offrendogli l'ultimo pezzo di carne rimasto, Paolo accettò volentieri la sua offerta, anche se un po' titubante. Non sembrava completamente convinto della cosa, o forse più semplicemente non era così sicuro delle sue capacità di creatore, però dovette ricredersi quando assaggiò quell'ultimo boccone. Sprizzava gioia da tutti i pori, sembrava quasi che avesse mangiato la cosa più buona del mondo. Ovvio, cosa c'era di più buono di una bella fetta di carne al sangue? Molte cose in realtà, ma su questo argomento era meglio non contraddirla o sarebbero stati guai, grossi guai.
    Che ne pensi? Buona, vero?
    La risposta del ragazzo non si fece attendere, anche se già da quella sua espressione si poteva capire tutto. Aveva fatto un ottimo lavoro nel creare quella carne ed era convinto che se si fosse impegnato di più sarebbe riuscito a fare ancora meglio. Lulu non stava più nella pelle al solo pensiero i poter fare da "giudice" che valutava i miglioramenti di Paolo, e di certo non si sarebbe tirata indietro se gli avesse offerto un'altro assaggio.
    Sono sicura che ci riuscirai, diventerai il creatore dal nulla di bistecche più bravo del mondo!!
    Frase un po' strana, ma perlomeno sincera. La ragazza era fiduciosa nelle capacità del suo amico, e non si sarebbe tirata indietro se gli avesse chiesto una mano nei suoi allenamenti. Adesso però c'era un piccolo problema: cosa fare? Se Paolo avesse voluto creare un'altro pezzo di carne per lei non lo avrebbe di sicuro rifiutato, però non si poteva nemmeno dire che lei li volesse con tutta se stessa. Diciamo che dopo aver fatto il tour gastronomico di tutti i ristoranti di Roma in un solo pomeriggio in seguito al suo ricovero in ospedale, quest'ultimo pezzo di carne era come un piccolo dessert che chiudeva definitivamente il pasto, anzi nel suo caso era meglio dire che era il digestivo più che il dolce. Quindi adesso che quel rapido pasto era concluso cosa fare? Lulu era lì per divertirsi prima del suo viaggio a Londra, provando l'ebbrezza di una bella gita in spiaggia e una sana nuotata al chiaro di luna, però adesso che era in compagnia cosa doveva fare? Magari al suo nuovo amico non andava di farsi una nuotata a quest'ora, specie dopo essersi appena buttato di getto per salvarla. Decise quindi di chiedere a lui cosa fare, d'altronde a lei andava bene tutto pur di divertirsi.
    Senti, adesso che abbiamo cenato cosa vuoi fare? Hai qualcosa in programma per caso?

     
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    In effetti Lulu aveva ragione e Paolo rimase molto sorpreso di aver scoperto un altro lato utile del suo potere, non si sarebbe mai evidentemente sognato di poter creare della carne eppure ci era riuscito e non solo aveva creato della carne che avrebbe sicuramente fatto invidia anche ai più grandi Chef del mondo e si sentì anche spronato dalle parole di Lulu dato che evidentemente si era in grado di creare altre cose ma per ora purtroppo non aveva più energie ma era certo che ci avrebbe provato e poi chissà la prossima volta che avrebbe incontrato Lulu gli avrebbe potuto proporre qualcosa di nuovo e succulento no? Ovviamente da li in poi si era già messo in testa di eseguire un rigoroso piano di allenamento per riuscire così a diventare più bravo e soprattutto più esperto nella creazione della carne il tutto dovuto grazie alla sua nuova fonte di aspirazione, ma tornando alle realtà si accorse di una cosa in particolare dato che alcune gocce di unto derivate dalla carne erano cadute sul seno di Lulu facendo diventare la sua pelle più lucida, Paolo si grattò per un attimo la nuca cercando anche di pensare come fare a dirglielo anche se in realtà non c’erano molti modi se non quello di dirglielo punto e basta.
    Mmmm fammi pensare….. No non ho nulla in mente comunque non so se sia un’ottima idea fare un bagno ora che hai appena mangiato sai? Non vorrei che ti venisse un’indigestione dato che pochi secondi fa hai rischiato di lasciarci la pelle e in più dopo che hai mangiato la carne come dire….. Hai dell’unto sul petto…
    Bhe in effetti la preoccupazione di Paolo probabilmente poteva anche essere capita infondo l’aveva salvata prima che annegasse e non era molto sicuro che fare un bagno dopo aver mangiato fosse la miglior cosa per Lulu ma evidentemente lei era di tutt’altro parere, era vero che lei gli aveva detto di essere una guerriera ma in fin dei conti se ci avesse lasciato le penne in quel modo di certo sarebbe stato al quanto imbarazzante e in più la informò anche del piccolo problema tecnico che si era venuto a creare con la carne, mentre sciolse anche così il suo potere tornando infine al mondo reale una volta per tutte.
    Spero non ti dispiaccia se siamo tornati al mondo reale, comunque ti ripeto sicura che vuoi andare a fare una nuotata? Io non sarei molto d’accordo, ma se non vuoi andare a fare una nuotata qui vicino conosco un bar ti andrebbe di andare la?
    Eccolo li a proporgli forse una proposta nettamente migliore, secondo lui, rispetto alla nuotata proposta da Lulu prima, non era sicuro che la ragazza avesse accettato ma sicuramente se fosse andata con lui si sarebbe sentito più tranquillo e in più non ci avrebbe di certo tenuto a vedere una bella ragazza come lei ammollo nel mare e senza vita, era uno spettacolo che al solo pensiero lo faceva rabbrividire.
    In fin dei conti ancora una volta la scelta era fra le mani di Lulu, l’unica cosa degna di nota che probabilmente non sarebbe piaciuta a Lulu era il fatto che se fossero andati al bar si sarebbe dovuta rivestire.
     
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    La reazione di Paolo a quella sua proposta di tornare in acqua fu più che naturale, specie dopo i loro trascorsi non esattamente piacevoli da ricordare. Dopotutto quando si erano incontrati lei stava praticamente per morire affogata, e di certo non era stata una bella esperienza per il ragazzo che l'aveva salvata. In più come aveva giustappunto suggerito lui, avevano appena mangiato, quindi non era saggio gettarsi subito in acqua; avrebbero rischiato di farsi venire un indigestione. Questo lo sapeva persino Lulu. Quello che però Paolo non poteva sapere, era che al suo fianco aveva una ragazza con uno stomaco d'acciaio, in tutti i sensi. Per una come lei anche dopo un'abbuffata con i controfiocchi le probabilità di farsi venire un indigestione gettandosi di colpo nell'acqua gelida rasentavano lo zero percento. Per questo motivo, sentendo la giustificazione del suo amico la ragazza-lupo si mise a ridere.
    Ahahah!! Non preoccuparti, sono molto più resistente di quel che sembra! Ci vuole ben altro che della semplice acqua per farmi fuori!
    Disse la ragazza che fino a pochi minuti prima stava per morire affogata per essersi addormentata in mare aperto. Sicuramente questa era l'ultima cosa che avrebbe dovuto dire, ma non essendo una persona con molti peli sulla lingua non si fece alcuno scrupolo a sfidare la natura con quella frase carica di spavalderia e arroganza. Però le sorprese non erano finite lì, e infatti Paolo le disse un'altra cosa decisamente poco coerente con l'argomento. A quanto pare il suo modo di mangiare animalesco aveva colpito ancora, e ovviamente lei non se n'era minimamente accorta. Con fare un po' insicuro e imbarazzato, il ragazzo gli fece notare la macchia di unto che si era andata a formarsi sul suo prosperoso seno, probabilmente causata dall'unto della carne che aveva appena sbranato. La piccola goccia luccicante scendeva lentamente sulle sue forme, lasciandosi dietro una striscia lucida che brillava alla luce della luna.
    Ah! Non me n'era nemmeno accorta. Grazie!
    E dopo aver ringraziato il suo amico, si pulì da quella piccola macchia con l'indice destro per poi portarselo alla bocca e cominciare a ciucciarselo. Non che ci fosse molto da succhiare in effetti, era solo una semplice macchia di unto. Mentre si ripuliva però, sentì una strana sensazione attraversargli il corpo, la stessa che aveva avvertita qualche minuto prima quando Paolo gli disse che erano entrati in "un altro mondo". Non aveva ben afferrato il concetto delle sue parole, ma a quanto pare adesso erano appena tornati nel "mondo reale". Di certo la ragazza con le orecchie da lupo non notò alcuna differenza rispetto a poco prima, così come non l'aveva notata quando era avvenuto il primo "passaggio". Per lei era come se non si fosse mai mossa da quella spiaggia, anche se sapeva bene che qualcosa in quel momento era cambiato. La conversazione continuò, con Paolo che continuava a mostrare il suo dissenso al tornare in acqua così presto. A Lulu in realtà non faceva alcuna differenza, a lei bastava solo avere qualcosa di divertente da fare, quindi per lei accettare il suo invito ad andare in un bar non faceva alcuna differenza.
    Per me va bene, non c'è alcun problema. Aspetta solo che mi rimetta i vestiti, e poi possiamo andare dove vuoi.
    Miracolo, si era ricordata di doversi rivestire. A quanto pare la ragazza sta facendo progressi. Adesso bisognava solo sperare che continuasse su questa strada e continuasse a civilizzarsi piano piano. Cominciò a rivestirsi, mettendosi la fasciatura in pelle e i pantaloncini al più presto possibile. Mancavano solo le scarpe, ma quelle avrebbe preferito mettersele in un secondo momento; voleva ancora un po' sentire quella magnifica sensazione della sabbia fresca sotto i piedi. Si era dimenticata di mettersi la biancheria intima, dite? Ma Lulu non porta affatto la biancheria intima.

     
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    Da come aveva reagito Lulu al dissenso di Paolo nel tornare in acqua gli fece parzialmente capire come il corpo di quella ragazza fosse in qualche modo forte ma fatto stava che anche se ammetteva di avere un fisico resistente nessuno toglieva dalla testa del povero Paolo che alcuni minuti prima lei avesse rischiato la vita e ciò aveva anche fatto dubitare Paolo su quanto effettivamente il corpo di Lulu fosse resistente ma era in qualche modo sicuro che lo avrebbe scoperto prima o poi ma quello non era di certo il momento, rimase però molto sorpreso nel vedere che Lulu accettò la sua proposta di andare al bar dove l’occhialuto conosceva più o meno il proprietario, mala cosa che lo sorprese di più oltre a quando si pulì la macchia di unto fù vederla rivestirsi anche se da quanto gli aveva detto prima non ne trovava molto il senso. Era molto chiaro che nel vedere Lulu si vedesse la tipica ragazza spensierata e anche giù alla buona che si potesse trovare ed ad ogni secondo che passava di quella loro conoscenza Paolo si sentiva si divertito ma anche contento della compagnia della ragazza lupo.
    Ahah Lulu non credi che quella fascia sul seno sia probabilmente un po’ troppo piccola per via delle tue doti corporee?
    Certo che doveva ammettere che la fascia che si era appena messa Lulu ho era troppo stretta per le sue forme oppure era proprio lei ad essere abbastanza prosperosa da far sembrare quella fascia troppo stretta, altro dilemma che lo fece pensare per alcuni secondi per poi tornare nuovamente alla realtà ricordandosi che doveva portarla a quel bar oppure sarebbero stati li ancora senza concludere nulla.
    Bene Lulu sei pronta? Bene allora partiamo all’avventura! Anche se il bar non e molto lontano….
    Comunque Lulu dimmi un po’ dato che credo di non avertelo ancora chiesto, ma tu provieni da molto lontano? In qualità di tuo nuovo amico mi interesserebbe molto sapere altre cose su di te sai?

    Paolo iniziò a fare domande a Lulu mentre si stavano dirigendo verso il bar, era probabilmente anche giustificata la curiosità del ragazzo verso a Lulu dato che praticamente sapeva poco e niente della sua amica e giusto appunto voleva dedicare quel piccolo viaggetto fino al bar per aumentare la loro “conoscenza”.
     
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    Mi scuso immensamente per l'enorme ritardo.

    E incominciarono dunque il loro cammino verso il misterioso locale in cui il suo nuovo amico voleva portarla. Non sapeva che posto fosse, ne che tipo di gente la frequentasse, ma si fidava di Paolo, e sapeva che non gli avrebbe mai fatto qualcosa di male, anzi era praticamente convinta che stando con lui si sarebbe divertita un mondo, o per lo meno si sarebbe fatta una bella scorpacciata di carne prima del suo viaggetto a Londra. Seguì il ragazzo con gli occhiali senza fare troppe discussioni, come un bravo cagnolino segue il suo padrone. Forse non era il paragone più azzeccato, ma per lo meno rende l'idea. L'unica differenza stava nell'iperattività della giovane e formosa ragazza, decisamente troppo irrequieta per fare la parte di una brava e ubbidiente cagnolina.
    Bene!! Andiamo!!!
    E con queste parole di incoraggiamento i due partirono alla volta del misterioso bar che solo il buon Paolo conosceva. Il tragitto era lungo, o per lo meno così credeva la ragazza-lupo, e come era logico pensare quando si tratta di Lulu il loro peregrinare non sarebbe stato affatto silenzioso, anzi. Però ad aprire le danze non fu la giovane come tutti si sarebbero aspettati, bensì il ragazzo, facendo una domanda decisamente troppo inusuale, ma che per lo meno avrebbe dato l'opportunità ad entrambi di conoscersi meglio: da dove vieni? Una domanda semplice, ma efficace. Talmente semplice che nemmeno una persona con scarsa intelligenza come Lulu sarebbe riuscita a sbagliare, o almeno così avrebbe dovuto essere. Da lei ci si deve aspettare di tutto, anche il non sapere rispondere correttamente ad una domanda di tale semplicità. Alzò dunque lo sguardo al cielo, come se cercasse la risposta tra le luci di quel meraviglioso cielo stellato, facendo dei rumorini strani con la bocca che suggerivano un'enorme lavoro cerebrale.
    Mmm... Adesso non mi viene in mente il nome esatto. Si chiama qualcosa tipo Ari... Ara... Arazo... Arezio... Arezione?
    E lo chiedeva a lui? La risposta esatta era Arizona. Già, con i nomi era decisamente una frana, o per lo meno quelli di provenienza umana. Non era particolarmente istruita, e molti dei nomi che utilizzavano gli esseri umani per identificare i luoghi a lei erano completamente sconosciuti. Forse c'era addirittura la possibilità che non conoscesse nemmeno il nome della città in cui stava mettendo piede, ma è meglio non approfondire sull'ignoranza di una semplice e comunissima ragazza-lupo dalla forza erculea.

     
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