Turbamento notturno

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    Era ormai sera tardi a Roma e Paolo se ne stava girovagando per la città da solo cercando qualche ispirazione per creare il suo primo vero progettino, aveva come un vuoto in testa e più pensava a qualcosa di possibilmente epico da creare più il suo cervello non riusciva a realizzare nulla di interessante. Doveva svagarsi per un pochino senza pensare a quel progetto e probabilmente l’ispirazione gli sarebbe tornata, mentre era li che girovagava prese la stradina che lo avrebbe portato poi sulla spiaggia dove una volta arrivato vide l’enorme finalmente l’enorme distesa d’acqua del medesimo colore di quel magnifico celo stellato e illuminato dalla luce della luna.
    Entrò quindi in quella piccola spiaggetta pubblica che costeggiava invece alla sua sinistra invece quella privata, e si mise a sedere sulla sabbia guardando le leggere onde del mare che si infrangevano sugli scogli.

    Wow e sempre bello venire quì ed ammirare il mare, meno male che stasera non c’è nessuno e posso godermi questa visione tutto da solo....
    Rimase li ad ammirare lo splendido paesaggio che sembrava avergli tolto inizialmente i suoi pensieri e lo aveva fatto anche calmare, non sapeva nemmeno lui spiegarsi il perché ma quando si sentiva strano oppure confuso arrivare su quella spiaggia ed ammirare il mare era come una sorta di tocca sana per lui, si tolse gli occhiali appendendoli alla sua maglietta e sfregandosi successivamente gli occhi con entrambi i palmi delle mani per poi tornare a guardare il paesaggio.
     
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    Erano passati diversi giorni dal suo ricovero in ospedale in seguito alla sonora sconfitta subita da Tesla, la temibile manipolatrice del fulmine che non si fece problemi a ridurla in fin di vita. Non provava rancore o risentimento verso quella donna, desiderava solo rincontrarla per potersi battere con lei a pari livello. Si sarebbe allenata come una matta per raggiungere il suo obiettivo e niente e nessuno l'avrebbero fermata, e adesso che era finalmente libera dalla sorveglianza dei medici, ma sopratutto di quel pover'uomo che gli aveva salvato la vita. Aveva passato molte belle esperienze lì a Roma, sebbene non tutte fossero piacevoli. Adesso era arrivato il momento di cambiare aria. Domani sarebbe partita per Londra, alla ricerca di nuove sfide e persone forti da sfidare, e perché no fare anche qualche conoscenza interessante. Doveva allenarsi duramente se voleva riuscire ad arrivare al suo livello, durante il loro combattimento non era neanche riuscita a scalfirla. Adesso però quello era l'ultimo dei suoi problemi. L'unica cosa che aveva in mente in quel momento era...
    Il mare!!! Che bello!!!!
    Prima di partire per la capitale Britannica voleva fare una cosa: andare al mare a farsi una bella nuotata. Era il suo ultimo giorno lì a Roma e voleva provare le brezza di una nuotata notturna nelle splendide acqua romane. Andò in una spiaggia pubblica, quella più vicina all'ospedale in cui era stata ricoverata. Era davvero immensa e l'acqua era così limpida che ci si poteva specchiare dentro. Un vero e proprio paradiso. Però c'era un piccolo problema, qualcosa che rendeva quel paradiso vivente meno accogliente: non c'era anima viva in giro, e neanche morta. D'altronde era sera inoltrata e a quell'ora nessuno si sarebbe mai sognato di farsi un bagno a quell'ora. Era uscita dall'ospedale diverse ore prima e a quel tempo c'era ancora il sole, però non poteva ancora andare a farsi un bagno. Perché? Cosa pensate possa aver reagito lo stomaco di una ragazza che mangia chili di carne a colazione, pranzo, cena e spuntini vari, dopo essere stata per quasi due settimane a mangiare solo pappette da ospedale, che tra l'altro una settimana era anche stata trattata con delle flebo perché priva di conoscenza? Risposta. Doveva mangiare, e anche tanto, forse troppo, fino a scoppiare. Per sua fortuna era stata ampiamente pagata per il suo lavoro con Traesto, per cui non aveva particolari problemi monetari e poteva spendere tutto quello che voleva. Fece il giro di ben tre ristoranti prima di andare in quella spiaggia.
    Sembra che non ci sia nessuno in giro.
    Si guardò ancora un po' in giro, per vedere se per puro caso ci fosse qualcun'altro. Stare da soli era veramente triste. Ma a quanto pare le sue speranze sarebbero state mal riposte. Lì non c'era proprio nessuno. Pazienza, questo non le avrebbe di certo impedito di farsi un bel bagno al chiaro di luna. C'era solo un vantaggio nel non avere nessuno tra i piedi: poteva farsi un bagno come piaceva a lei, completamente nuda. L'ultima volta che era andata in una spiaggia ebbe non pochi problemi con gli umani riguardo il suo modo di farsi il bagno. Lei era una mezza lupo, gli veniva quasi naturale comportarsi in quel modo. Gli animali non indossavano nulla quando si facevano il bagno, e nella sua tribù non erano da meno. Gli umani invece erano molto più restrittivi, e imponevano di indossare un costume quando ci si andava a fare il bagno in una spiaggia pubblica, campando scuse come il senso del pudore o il buon costume. Tutte cavolate per lei. Adesso che non c'era anima viva nessuno poteva importunarla e impedirgli di farsi un bagno completamente nuda. Cominciò così a spogliarsi, togliendosi per prima cosa i suoi grossi stivali, per poi sganciarsi i pantaloncini, lasciando che questi caddero tranquillamente ai suoi piedi. Slacciò quella specie di reggipetto in pelle, facendolo anch'esso cadere per terra. Non indossava ne mutande ne reggiseno, per cui adesso era completamente nuda e pronta per farsi un bel bagno di mezzanotte. Prima di buttarsi però, si tolse quella cordicina che le faceva da elastico per capelli, sciogliendo la sua lunga chioma bionda, mossa dalla fredda brezza marina.
    Che bello! Finalmente potrò farmi un bagno come si deve!
    In realtà le sarebbe bastato andare in montagna e cercare qualche fiume per poter farsi tranquillamente un bagno, ma non c'era alcun paragone tra un semplice fiume e l'oceano. Cominciò a fare un po' di stretching per riscaldare i muscoli. La sua lunga permanenza in ospedale l'aveva irrigidita non poco. Dopo aver fatto qualche esercizio preparatorio, poté finalmente buttarsi in acqua. Si chinò, mettendosi in posizione di partenza, quasi fosse un corridore che aspettava lo sparo.
    VIA!!!
    Con questo grido cominciò la sua folle corsa verso il mare. Correva come una forsennata, e una volta raggiunta l'acqua, spiccò un poderoso salto in avanti, a tutta potenza. Fece diversi metri in volo, tuffandosi in acqua senza il minimo ritegno. Lì dov'era atterrata l'acqua era già alta per cui non ebbe alcun problema, anzi ne approfittò per farsi una bella nuotata. Cominciò ad esplorare i fondali marini quasi fosse una bambina di otto anni. Aveva una buona capacità polmonare, per cui poté stare in apnea per un paio di minuti senza problemi. Quando però sentì che non ce la faceva più e il suo volto cominciava ad assumere un colore bluastro decise, o almeno fu costretta a risalire in superficie. Una volta ritornata a galla prese un bel respiro profondo, tirando indietro la testa e facendo svolazzare i suoi capelli bagnati per aria. Poi si rilassò un attimo, e mettendosi a fare il morto cominciò a galleggiare sulla superficie con la pancia, ma sopratutto il prosperoso petto rivolti verso l'alto.
    Ahhhh~
    Tirò un bel sospiro di sollievo, quasi volesse esprimere tutto il suo contento in quel verso liberatorio.
    L'acqua è bella calda. Si stà veramente bene qui.

     
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    Era rimasto ancora li sulla spiaggia ad ammirare il mare mentre la sua mente si stava lentamente riavviando iniziando a dare lenti segnali di stimoli creativi, non perse altro tempo e si infilò nuovamente i suoi occhiali da vista ritornando a vedere meglio di prima, mentre nel frattempo iniziarono a balenargli in testa strane ed assurde idee. Si era chiesto se come piccolo capolavoro sperimentale non avesse creato uno di quei giochini sexy che si potevano tranquillamente giocare su Internet, ma con la sola differenza che lo sviluppo della storia sarebbe invece durato naturalmente di più dei normalissimi giochini flash, e sicuramente sarebbe andato a genio a molte più persone di quanto si immaginava.
    Si alzò in piedi di scatto facendo scontrare entrambe le sue mani in modo tale da produrre un piccolo suono mentre sorrideva compiaciuto di quello che si stava immaginando dentro alla sua testa, era talmente contento di aver ritrovato l’ispirazione che spiccò un salto stendendo completamente le sue braccia verso il cielo tenendo i pugni chiusi.

    Finalmente!!!! Era ora un lampo di genio, so cosa fare…. E lo devo dannatamente fare!!!
    Finalmente si era deciso su cosa avrebbe dovuto lavorare appena tornato a casa, e di certo quel progetto che aveva in mente gli avrebbe portato, sempre se tutto fosse andato secondo i piani, delle grandi soddisfazioni.
    Sorrise vistosamente mentre tornò a fissare il mare mettendosi a braccia conserte rimanendo sempre più soddisfatto di quello che aveva pensato anche se a largo sembrò notare un piccolo ed probabilmente innocuo problemino, dato che notò quello che poteva essere un corpo di una persona illuminato dalla luce della luna dato che era bagnato, inizialmente però di averci visto male e chiuse per un attimo gli occhi scrollandosi la testa ma quando riaprì gli occhi si trovò ancora davanti quella scena. Fece qualche passo in avanti arrivando così a pochi centimetri dallo strato di sabbia bagnata dalle onde cercando di mettere a fuoco meglio quella scena, probabilmente quella persona li ammollo aveva fatto il bagno e poi si era sentita male e dato che si trovò inizialmente spiazzato optò per la scelta migliore che potesse fare, iniziò a spogliarsi togliendosi la maglia e successivamente sia i pantaloni che le scarpe rimanendo solo in boxer, non era di certo un abbigliamento da bagnino quello che indossava ma poco gli importava se fosse servito a salvare una vita.

    Spero solo di arrivare in tempo, non vorrei che stesse davvero male….
    Si tolse ancora una volta gli occhiali buttandoli sulla sua maglietta per poi fiondarsi in mare iniziando a nuotare verso quel corpo, di certo non aveva il fisico da nuotatore provetto ma in quella situazione non contava molto il fisico, bastava semplicemente saper nuotare. Aumentò il ritmo nel nuotare muovendo più veloce che poteva sia i piedi che le braccia, una volta arrivato vicino al “corpo” notò che era una ragazza e per l’appunto era completamente nuda, si avvicinò di più a lei mentre rimaneva a galla e con la mano sinistra andò a toccarla sulla spalla destra.
    Hei tutto bene?
    Gli pose una semplicissima domanda, che aveva il preciso scopo di far capire a Paolo se quella ragazza era veramente in qualche modo svenuta oppure stava semplicemente facendo finta, se si fosse trattato della prima ipotesi allora la avrebbe presa cingendola da dietro la schiena e poi la avrebbe portata a riva cercando di rianimarla, ma sperava vivamente che quella ragazza stesse fingendo e che in realtà fosse sana come un pesce e lui avesse preso semplicemente un abbaglio…
     
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    Era davvero troppo piacevole. Aveva sentito dire che l'acqua del mare era più calda di sera, ed era vero. Non sapeva come fosse possibile, ma di notte quella che normalmente avrebbe dovuto essere un'ancora più gelida a causa della fredda brezza notturna, si rivelò essere piacevolmente calda.
    Ahhhh~ Come si stà bene... Potrei restare qui tutta la vita...
    Era davvero rilassata, e forse anche troppo. Stare lì, sdraiati sulla superficie dell'acqua facendosi cullare beatamente dalle onde non era di certo una buona idea. Una persona con un po' di sale in zucca poteva capire quanto fosse pericoloso, ma per sua sfortuna Lulu non era così sveglia. Non potava comprendere il rischio che stava correndo, e con tutta probabilità non se ne sarebbe minimamente accorta finché non...
    ....Wuaaaah~....
    ...avesse cominciato a sentire sonno. Con un forte sbadiglio ruppe il silenzio che si era creato. Le palpebre erano pesanti come macigni e rischiavano di chiudersi da un momento all'altro. Acqua calda, silenzio di tomba e onde che la cullavano erano estremamente invitanti, ma al tempo stesso mortali. Lulu doveva resistere altrimenti avrebbe rischiato di morire affogata.
    Che sonno... mi sa che schiaccerò un pisolino...
    Come non detto. La giovane guerriera chiuse definitivamente gl'occhi e in tempo zero cadde tra le braccia di Morfeo. Difficilmente si sarebbe svegliata e questo non poteva far altro che peggiorare la sua situazione. L'unica cosa che avrebbe potuto tenerla in vita adesso era la buona sorte; gli sarebbe bastato un niente per morire affogata. Ma come al solito la dea bendata ti volta le spalle quando meno te lo aspetti. E in quel momento non era particolarmente benevola con Lulu, al punto che un onda un po' più forte delle altre la fece ribaltare, facendola finire con la pancia in giù. Ovviamente lei non si era accorta di nulla e continuava beatamente a dormire come se niente fosse. Come se non bastasse lì non c'era nessuno che potesse aiutarla. Una morte ingloriosa per una grande guerriera. Che fine stupida.

     
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    La ragazza sembrava non dare nessun segno di vita e poi nella posizione in cui si trovava di certo non facilitava molto la respirazione, ora che era li la prese facendo scorrere il braccio sinistro sul ventre della ragazza per poi prenderla saldamente e mettendole la mano dietro la schiena, mentre il seno della ragazza andò ad appoggiarsi sopra la spalla di Paolo che sorrise nel sentire la sua morbidezza.
    Non doveva perdere altro tempo oppure quella situazione sarebbe stata irrecuperabile, iniziò a nuotare nuovamente verso la riva mentre continuava a tenere salda a se quella ragazza come se fosse un bambino che tenesse saldo tra le sue manine il suo giocattolo preferito, meno male che in quel momento si era preoccupato della situazione ed era intervenuto a salvarla oppure nella posizione nella quale si trovava la ragazza non ci avrebbe messo molto tempo a fare una brutta, anzi una bruttissima fine.

    Hei non so se mi senti, ma cerca di resistere non voglio che muori tra le mie braccia
    Mancarono pochi metri al raggiungimento definitivo della riva, mentre cercò di darsi la carica rivolgendosi alla ragazza ancora apparentemente ancora non cosciente mentre nel frattempo sperava anche che in quella posizione non avesse inghiottito una grande quantità d’acqua, arrivato finalmente al punto nel quale riuscì a sentire la sabbia con i piedi prese la ragazza in braccio uscendo dall’acqua per poi andarla a posare sopra la sabbia bagnata dall’acqua in modo delicato.
    Ehm… di certo con tutto questo ben di dio fuori le cose si rendono più complicate a quanto pare
    Doveva cercare assolutamente di rianimarla in qualche modo, per fortuna che era ancora cosciente ed era semplicemente andata in stato di shock così Paolo si posizionò davanti a lei e prendendogli entrambe le gambe con le sue mani le alzò ci circa 30 centimetri per far tornare a rifluire il sangue al cervello che di conseguenza poi avrebbe proceduto ad eliminare l’acqua che era quasi sicuramente era dentro ai polmoni di quella povera ragazza, cercando di salvargli anche la vita.
     
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    Terra. Un immensa distesa rocce e sabbia rossa, che sembravano distendersi fino all'infinito, senza mai raggiungere una fine precisa. Al vedere quel fantastico paesaggio Lulu venne assalita da un strana sensazione di nostalgia. Le ricordavano tantissimo il luogo in cui era nata e cresciuta. Quasi rimpiangeva di essersene andata, ma oramai non poteva più tornare indietro. Aveva preso la sua decisione, e non aveva alcuna intenzione di tornare sui suoi passi. No, non sarebbe mai più tornata in qual luogo, se non per una visita di piacere. Adesso era una donna di mondo, una guerriera errante, pronta a tutto pur di soddisfare il suo desiderio di mettersi in gioco e provare la sua forza. Cominciò a camminare in quella specie di deserto, alla ricerca di un qualche punto di riferimento per poter capire dove si trovava. Ma non fece molta strada che una voce femminile attirò la sua attenzione.
    Sembra che tu ti sia cacciata in un bel guaio anche questa volta.
    La giovane guerriera si voltò verso la fonte di quel suono, alzando poi lo sguardo verso la cima di un grossa roccia alta circa tre metri. E lì vide, seduta ai bordi del grande masso, la figura di una giovane ragazza dalla bellezza trascendentale. Sembrava quasi una divinità. Capelli a caschetto lungo castano scuri, occhi verdi lucenti e pelle leggermente più scura della sua. Non aveva mai visto niente di più bello in vita sua. Subito non se ne accorse, ma a anche lei era completamente nuda, senza nemmeno uno straccio di vestito a coprirle il prosperoso seno o altre parti più intime. Non che le importasse molto in effetti, anche perché pure lei era completamente nuda. Se ne accorse solo in quel momento, prima non ci aveva fatto per niente caso. Quella ragazza si stava rivolgendo a lei come se la conoscesse da una vita, sebbene quella era la prima volta che si incontravano. Chissà chi era. Avrebbe voluto chiederglielo, ma adesso c'erano altre cose più importanti a cui pensare.
    In che senso sono finita un altra volta nei guai? Che posto è questo?
    Lulu non capiva. Perché era finita nei guai? Forse quello era un luogo proibito, dove nessuno avrebbe dovuto mettere piede? E allora perché quella ragazza era lì? Non era anche lei nei guai per il suo stesso motivo? Non ci capiva niente, e più il tempo passata e più le domande si accumulavano nella sua testa. La ragazza sentendosi fare quella domanda tirò un forte sospiro, come se si fosse rassegnata. Probabilmente lei sapeva molte più cose su Lulu di quante non ne sapesse lei.
    Immagino che tu non sappia nemmeno ci sia, vero?
    Una risposta un po' strana la sua. Come doveva interpretare quella frase? Lei non si ricordava di averla mai incontrata, e una persona di tale bellezza non era facile dimenticarsene.
    No, per niente.
    Risposta secca. Lei non la conosceva e non aveva alcun motivo per nasconderlo. In risposta all'affermazione di Lulu la ragazza degl'occhi versi tirò un'altro sospiro, con la stessa aria rassegnata di prima, quasi non ci credesse a quanto potesse essere stupida la giovane davanti ai suoi occhi. La ragazza-lupo non era ancora riuscita a collegare il tutto, e molto probabilmente non sarebbe riuscita ad intuire l'identità di quella bellissima ragazza. A questo punto non gli rimaneva altro da fare se non spiegargli la situazione in cui si era cacciata.
    Ti sei addormentata mentre stavi nuotando, e adesso sei mezza morta sulla riva di una spiaggia.
    Una rivelazione shock alla quale Lulu non poté far altro che guardarla con occhi sgranati. Non riusciva a credere alle sue parole. Come poteva essere mezza morta su una spiaggia se in quel momento era lì, in mezzo a quella specie di deserto viva e vegeta.
    Ehhh!? Cosa!?!?
    Ci volle un po' di tempo, ma alla fine si ricordò tutto. È vero fino a poco tempo fa era in mezzo al mare a farsi una bella nuotata al chiaro di luna. Però com'era possibile che in quel momento si trovava in quel posto?
    Adesso siamo nel tuo subconscio, nella parte più profonda della tua mente. È l'unico posto in cui noi spiriti riusciamo a parlare liberamente con i nostri protetti.
    In quel momento qualcosa in Lulu scattò. Aveva quasi capito l'identità di quella bellissima ragazza. Ce l'aveva sulla punta della lingua, ma per quanto si sforzasse il suo cervello non riuscì a fare l'ultimo passo che gli avrebbe permesso di svelare l'arcano. La ragazza dal canto suo si era rassegnata, e oramai non sperava più che lei capisse. Dopotutto era risaputo, gli uomini-lupo non solo molto intelligenti, o almeno non al livello di un umano.
    Il tempo stà per scadere. Se non ti svegli subito rischi veramente di lasciarci la pelle.
    Mentre lo disse la ragazza autoproclamatasi spirito si diede una piccola spinta in avanti, lasciandosi cadere giù, atterrando con una grazia mai vista. Lulu la guardava stupefatta, quasi non ci credeva a quanto fosse bella. Adesso che erano sullo stesso piano poté notare la sua altezza, decisamente inferiore alla sua. Se va bene sarà stata alta un metro e cinquanta, sebbene il suo fisico era decisamente maturo e sembrava quasi avesse raggiunto gl'apici della bellezza umana. Le due si guardarono negl'occhi, senza dirsi niente. Il cervello della ragazza-lupo stava ancora cercando di capire chi fosse, ma prima che questo potesse completare il suo lavoro, ecco che le arrivò un possente pugno allo stomaco. Più rapida di un fulmine e più potente di una montagna, la piccola ragazza di fronte a Lulu la colpì, conta tanta forza che se non fosse per una qualche forza soprannaturale sarebbe stata scagliata via a diversi chilometri di distanza. Però per qualche strana ragione non si mosse di un centimetro, e non sentì alcun dolore. L'unico effetto che ebbe quel colpo fu quella di farla svenire. Le palpebre si facevano pesanti, quasi non riuscisse più a tenerle alzate. Poco prima di cadere nuovamente tra le braccia di Morfeo, sentì un ultima volta la voce di quella ragazza, quasi fosse un saluto.
    Vedi di sputare tutta l'acqua che hai bevuto.



    Come un fiume in piena che non poté più trattenersi, Lulu sputò fuori una grossa quantità d'acqua. Diede due o tre colpi di tosse, eliminando gli ultimi residui di quella spiacevole avventura. Non sapeva bene cosa fosse successo, ma adesso si ritrovava con la pancia all'aria, distesa sulla spiaggia. Dov'era? Cosa ci faceva lì? In quel momento non capì più niente, e il suo cervello cominciò a riempirsi di domande inutili. Non sapeva cosa fosse successo, ma di certo non era niente di positivo. Si guardò un po' intorno per cercare di capire dove si trovasse. E fu in quel momento, che uno strano ragazzo con gl'occhiali, mai visto prima, si avvicinò a lei chiedendogli come stava. Chi era? Cosa ci faceva lì? Ancora non si era ricordata nulla di ciò che era successo, ma almeno poteva muoversi liberamente.
    Tu chi sei?

     
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    Rimase li ad aspettare una reazione positiva della ragazza mentre continuava a tenerle i piedi sollevati sperando che quella tattica avesse subito successo, se no si sarebbe buttato a capo fitto sulle manovre di primo soccorso cercando di riportarla così alla vita. Mentre continuava ad ammirare le forme di quel corpo dannatamente invitante notò qualcosa a cui non fece molto caso prima quando era in acqua, quella ragazza aveva delle strane sembianze come se in realtà fosse un ibrido ma in fin dei conti poco gli avrebbe importato e se fosse riuscito a salvargli la vita avrebbe potuto saperne anche di più sul suo conto.
    Non staccava nemmeno per un secondo lo sguardo dal corpo di quella ragazza mentre iniziò ad agitarsi preoccupato che quella situazione stesse andando completamente a donne di facili costumi invece che risolversi con un bel lieto fine, finalmente il corpo della ragazza iniziò a reagire iniziando a sputare l’acqua che aveva inghiottito mentre Paolo sospirò sollevato di essere riuscito a salvarla mentre era ancora li a tenere alzate le gambe di lei, la ragazza gli fece una ovvia domanda alla quale rispose immediatamente sorridendole.

    Ben tornata nel mondo dei vivi mia cara, piacere sono Paolo e ti ho appena salvata da una brutta fine certa. Che ci facevi così lontana dalla spiaggia? Meno male che grazie a dio ti ho vista oppure saresti affogata come una pera cotta, comunque non sforzarti troppo dato che il tuo corpo potrebbe essere ancora debole dopo quello che e successo
    Le posò delicatamente i piedi per terra staccandosi un attimo da lei e andando invece vicino hai suoi vestiti per prendere la sua maglietta, mentre si poteva chiaramente notare che i suoi boxer erano completamente fradici tanto che si poteva vedere completamente tutti i suoi attributi che aveva sotto, quando prese la maglia si voltò nuovamente verso la ragazza ancora li completamente nuda le si avvicinò porgendole cordialmente quell’indumento.
    Eccoti mettiti questa, sia chiaro che non mi dia fastidio che tu rimanga senza nulla addosso ma se ti dovessero vedere sai anche tu che ci metterebbero nei casini…. Comunque complimenti per il fisico statuario, potrei avere il piacere di conoscere il tuo nome?
    Si mise ancora una volta seduto sulla sabbia stavolta però andò vicino a lei aiutandola a mettersi in posizione seduta mentre cercò di fargli che in fin dei conti se voleva rimanere senza nulla addosso di certo a Paolo non sarebbe dispiaciuto per niente anzi avrebbe continuato ad ammirare quello splendido corpo molto volentieri.
    Ehm… scusa se rimango così, spero non ti dia fastidio...
    Cercò di alludere al fatto che aveva i boxer bagnati e che se si fosse rimesso sopra i pantaloni li avrebbe bagnati per niente, si avvicinò sempre di più alla ragazza arrivando a pochissimi centimetri l’uno dall’altro mentre prese l’iniziativa e le mise il braccio sinistro dietro la schiena come per volerla abbracciare.
     
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    Paolo. Era questo il nome del ragazzo che in questo momento se ne stava in piedi sopra di lei, in una posizione parecchio equivoca e sopratutto con indosso solo un paio di boxer. Non che lei prestasse molta attenzione a particolari del genere, anche perché doveva ancora capire cosa stava fosse successo. E poi era lei la prima a girare nuda, quindi non avrebbe dovuto lamentarsi. Sentendo la breve spiegazione del ragazzo cominciò a ricordare qualcosa, e quasi fossero pezzi di un puzzle cominciarono ad attaccarsi uno ad uno. Spiaggia. Mondo dei vivi. Affogata. Tutte cose che con un po' di buon senso riuscì a collegare, finché non si ricordò tutto quello che era successo. Era da poco uscita dall'ospedale e dopo essersi fatta una bella scorpacciata di tutto quello che il suo stomaco riuscisse a reggere, aveva deciso di farsi una bella nuotata prima della sua partenza verso la capitale Britannica, e lì, in mezzo alle onde, si era addormentata. Questa sua bella trovata gli sarebbe costata la vita, se non fosse stato per quel ragazzo. Ha avuto non poca fortuna nel trovare un passante che la salvasse dalla sua stupidità.
    Ah. Adesso ricordo. Grazie per avermi salvato.
    Lo disse con tono placido, ben diverso dal suo solito tono allegro e spensierato, ma dopo aver rischiato la vita in quel modo non si potevano certo fare i salti di gioia. Avendo visto che si era ripresa, Paolo le posò i piedi dolcemente i piedi a terra, avvertendola di non alzarsi e di non fare movimenti bruschi. Dopotutto aveva rischiato di morire fino a pochi secondi prima, era meglio non strafare. A quel punto Lulu vide il ragazzo con gl'occhiali si allontanarsi, dirigendosi verso un piccolo mucchietto di roba non molto distante da lì. A prima vista sembravano dei vestiti, e sicuramente non i suoi. Con tutta probabilità erano quelli di Paolo, toltiseli poco prima di gettarsi in acqua per salvarla. Li prese, per poi ritornare della ragazza-lupo. Quest'ultima non si era ancora rialzata, anche se forse sarebbe stato il momento giusto per farlo. Si era un po' ripresa e anche se non completamente poteva già tornare a muoversi come prima. Dopotutto mica si era rotto qualche osso o gli era stato lacerato un fianco come l'ultima volta. Aveva passato di peggio, quindi non avrebbe avuto motivo di lagnarsi. Non era nel suo stile fare la vittima. Appena il ragazzo gli fu di fronte, gli porse gentilmente qualcosa, a prima vista una maglietta. Non se ne era ancora accorta, ma era completamente nuda, e lì di fronte a lei c'era un'altra persona. Non che si imbarazzasse, per carità, ma l'ultima volta che l'avevano vista completamente nuda l'unica cosa che ricevette fu una ramanzina con i controfiocchi. Invece quel ragazzo con gl'occhiali non gli disse niente, se non che andare in giro completamente nuda era alquanto pericoloso, e non solo per lei. Evidentemente non si rendeva conto di quanto il corpo di una donna nuda potesse essere potente, se usato come arma. Inoltre Paolo si complimentò con lei per il suo fisico. Perché, cos'aveva di strano il suo fisico? Subito non riuscì a capire il senso di quella frase, e lo guardò dubbiosa, inclinando di lato la testa come un cagnolino che non capiva. Poi realizzò che doveva trattarsi di un complimento, così fece un bel sorriso radioso e ringraziò.
    Grazie del complimento! Comunque il mio nome è Lulu.
    Lo disse con tono più allegro, facendo capire a Paolo che adesso stava bene. Lui però insistette, aiutandola a rimettersi seduta. Era preoccupato, e nemmeno poco. Dopotutto aveva appena visto una ragazza che stava affogando, come poteva non preoccuparsene? Una volta messasi in posizione eretta con l'aiuto di quel ragazzo, sebbene non ce ne fosse alcun bisogno.
    Stò bene, non preoccuparti. Comunque grazie per la maglietta.
    Mentre lo disse prese l'indumento, cominciando a scrutarlo per bene. Ora che ci pensava era la prima volta che indossava uno di quegl'indumenti sintetici che gli umani usavano spesso. Non capiva cosa ci trovassero di bello in quegl'abiti. Facevano prendere poca aria e poco sole alla pelle, e in più ti facevano sentire come fossi in gabbia. Preferiva di gran lunga i suoi indumenti in vera pelle di animale. Forse un po' macabra come cosa, ma di certo finché non l'avessero scoperto nessuno poteva dirgli niente. Cominciò ad annusare la maglietta con fare canino. Non le bastava un ispezione accurata, voleva anche sentirne l'odore. Evidentemente quella cosa l'aveva incuriosita molto, e voleva scoprirne la ragione. Di sicuro avrebbe suscitato scalpore nel povero Paolo, ma non poteva farci niente, lei era fatta così. Dopo averla analizzata per bene, e ovviamente senza concludere un bel niente, me la mise vedendo come ci si sentiva a stare dentro ad una di quelle gabbie. Ovviamente la maglietta gli stava stretta, e sopratutto le stringeva molto sul petto. A quel punto Paolo si sedette vicino a lei chiedendole se gli desse fastidio. Ovviamente non gli dava alcun fastidio, e per fortuna del ragazzo lei non era una ragazza così sveglia da badare a cosa come il pudore. Era troppo ingenua per pensarci.
    No no. Fai pure. Non mi dai alcun fastidio.
    Mentre lo diceva continuava a guardarsi il corpo, come se volesse vedere gl'effetti che quella maglietta avesse su di lei. A poco a poco quest'ultima cominciò a bagnarsi, lasciando trasparire le sue sinuose e prosperose curve. Era parecchio invitante e la cosa strana è che lei non se ne accorgeva nemmeno. Guardava la maglietta che pian piano diventava trasparente con lo sguardo innocente di una bambina che saliva per la prima volta sull'aereo. Stupore assoluto. Adesso però la maglietta di quel ragazzo era completamente zuppa e non più utilizzabile, non per lei per lo meno. E poi cominciava anche a dargli fastidio. Gli abiti sintetici non erano proprio fatti per lei.
    Accidenti! Adesso è tutta bagnata. Scusami tanto.
    Mentre lo disse si voltò verso di lui, mettendosi una mano dietro la testa e facendo un sorriso di scuse, tirando anche fuori la lingua quasi fosse una bambina. Subito non se ne accorse, ma Paolo si era mosso di scatto, come se volesse nascondere qualcosa. Chissà cosa aveva fatto? Magari l'aveva colto in flagrante mentre stava per fare qualcosa di male. Però Lulu non era tanto sveglia da accorgersene, perciò si limitò solo a sfoggiare quel sorriso. Poi d'improvviso si alzò di scatto, con una rapidità e un espressione in volto da far paura. Sembrava seria, e infatti lo era. Si era ricordata di una cosa importante, che se si fosse ricordata qualche attimo prima avrebbe risparmiato al povero Paolo una maglietta fradicia. Lei dei vestiti ce li aveva anche se erano un po' lontani da lì. Si tolse subito la maglietta ridandola al legittimo proprietario, scusandosi un altra volta per quello che aveva fatto.
    Scusami ancora. I miei vestiti sono qui vicino, vado a prenderli e torno.
    Stava per mettersi a correre a tutta velocità verso, quando l'unico neurone del suo cervello che non si era del tutto annacquato la fermò, facendole ricordare che era ancora bagnata fradicia. Se non fosse stato per quello avrebbe inzuppato anche i suoi di vestiti e allora si che sarebbero stati nei guai. Se qualche poliziotto fosse passato di lì sarebbero finiti in un mare di guai.
    Ah! Giusto! Se non mi asciugo sarebbe un bel problema!
    Anche se lo disse ad alta voce stava parlando con se stessa. Una cosa un po' strana in effetti, ma di certo non si poteva dire che una ragazza con coda e orecchie da lupo fosse "normale". Si piegò in avanti, mettendosi in una posizione parecchio provocante, con la schiena ad angolo retto, mettendo a sua insaputa ben in mostra i suoi attributi. Poi, come se niente fosse, cominciò a scrollarsi l'acqua di dosso con fare molto canino, facendo anche la doccia al povero Paolo. Piccolo prezzo da pagare per la bella visione a cui hai assistito. Una volta assicuratasi di essere quanto meno asciutta, si stiracchiò un po' mettendo ancora un po' in mostra le sue peculiarità, facendo anche scrocchiare rumorosamente qualche osso. Si era completamente ripresa ed era pronta per partire. A quel punto si mise nella posizione tipica dei corridori professionisti poco prima della partenza, esattamente come aveva fatto prima di buttarsi in mare. Nessuno l'avrebbe fermata.
    Pronti! Ai posti! VIA!!
    Partì, a tutta velocità verso la sua piccola meta, usando il suo stesso urlo come segnale di partenza. Anche se erano distanti sapeva benissimo dov'erano dato che erano fortemente impregnati del suo odore. Corse a tutta velocità verso i suoi vestiti, lasciandosi dietro il povero Paolo. Una volta recuperati i vestiti tornò indietro, portandoseli tutti con una mano sola. Non che ci fosse molto fa portare in effetti. No, non si era ancora rivestita. Correva ancora nuda per la spiaggia, senza farsi alcun problema. Venir vista o meno non le cambiava molto. La sua corsa si concluse davanti al suo giovane salvatore, che non le toglieva gl'occhi di dosso. Forse non aveva mai visto una persona correre così veloce, o più semplicemente era stato ammaliato dal corpo sinuoso ma allo stesso tempo ben scolpito della giovane lupacchiotta. Lulu lo guardò un attimo, senza levarsi quel suo sorriso ebete ma allo stesso tempo naturale che avevi in volto.
    Se non sbaglio a voi umani non piace vedere la gente che gira per le strade senza niente addosso, vero? Non preoccuparti, adesso mi rivesto subito!
    Detto questo si risedette sulla fredda sabbia, cominciando lentamente a rivestirsi. Ovviamente la prima cosa da rimettersi addosso erano i pantaloni.

     
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    Certo che quella ragazza era proprio simpatica, era vero che si la aveva salvata da una brutta sorte e soprattutto l’aveva vista anche completamente nuda e la cosa di certo non poteva negare che vedere così tanta bellezza lo avesse fatto eccitare ed avere anche i boxer bagnati non era di certo facile nascondere il suo inizio di erezione sotto a quel tessuto. Finalmente ora che sapeva il suo nome avrebbe potuto chiamarla per nome senza invece menzionarla chiamandola semplicemente ragazza, sorrise invece nel vederla annusare la sua maglietta e allo stesso tempo si chiese anche diavolo stesse facendo annusandola? Finalmente Lulu si mise sopra la maglietta che Paolo gli aveva gentilmente dato, ovviamente le poderose forme della ragazza erano compresse dalla sua maglietta che aveva iniziato anche ovviamente a bagnarsi dato che il corpo di Lulu non era ancora del tutto asciutto mentre osservava quella piacevole scena che lo fece eccitare ancora di più. Rise sonoramente alle parole di Lulu riguardanti la maglietta bagnata, si sentiva strano in quel momento dato che come sicuramente qualunque uomo normale nel vedere una ragazza completamente nuda fosse in qualche modo eccitato ma allo stesso tempo quel fare così ingenuo della ragazza gli stava iniziando a piacere.
    Ahahahah Lulu sei forte sai? Però veramente hai fatto bene a toglierti la maglietta non penso che avrebbe retto ancora ulteriormente le tue forme. Ma no fai….
    Lulu non perse altro tempo a riconsegnare la maglietta a Paolo mentre il ragazzo la guardò mettersi in una posizione molto più provocante di prima e come un cucciolo bagnato scrollarsi tutta l’acqua che aveva sulla pelle, ovviamente nel farlo gran parte di quell’acqua gli finì addosso ma in fin dei conti non gli dispiaceva dato il bel panorama che stava ammirando ed in più era già anche bagnato quindi non era un enorme problema essere bagnato di più. Si domandò se la ragazza fosse effettivamente ingenua oppure facesse finta di esserlo anche se doveva ammettere che nelle posizioni che la aveva ammirata il suo fisico era certamente degno di nota, non ebbe nemmeno il tempo di finire il discorso che vide la ragazza schizzare a tutta velocità verso i suoi vestiti sbraitando e lasciandolo li da solo.
    …Niente…
    Aveva vistosamente inarcato il sopracciglio destro nel vedere che oltre ad avere un fisico mozza fiato era anche notevolmente veloce, mentre prese in mano di nuovo la sua maglietta che aveva avuto il piacere di soffocare i prosperosi seni della ragazza, di certo quella maglietta la avrebbe conservata come una sorta di cimelio personale di quella sua piccola avventura con la ragazza.
    E la vide finalmente tornare ancora più contenta e pimpante di quella sua corsetta che aveva compito completamente nuda, non voleva sembrargli un idiota o meno ma quella ragazza lo stava facendo divertire come nessuno aveva mai fatto ed non esitò di certo a ridere nuovamente della situazione ammirando sempre il corpo della ragazza che gli pose di certo una domanda alla quale dare una risposta non era estremamente facile ma ci avrebbe provato lo stesso.

    Guarda Lulu in questa situazione ti dirò che questa e una domanda complessa, e ti spiego anche il perché secondo me. Il corpo di una donna, facendo un esempio e sperando che a te non dispiaccia se prendo proprio te come esempio, come già ti ho detto il tuo fisico e notevole e per dirla tutta in giro ci sono persone che potrebbero pensare che tu andando in giro senza vestiti sia una manica e penso che proprio da questa ragione sia nata la ragione per la quale portiamo i vestiti. Ovviamente prendi le mie parole come una semplice teoria dato che non saprei se fosse veritiera al cento per cento, ma comunque quando sei in mia compagnia se vuoi restare nuda o vestita questo mi interessa relativamente poco dato che l’importante e divertirsi, non credi Lulu?
    Certo che quando iniziava a parlare Paolo era difficile da fermare, la sua parlantina era di certo notevole e probabilmente anche Lulu se ne sarebbe accorta mentre il tono col quale disse quelle parole cambiò drasticamente dal tono felice e spensierato di pochi attimi prima ad un tono invece più serio. E certamente la supposizione che gli propose poteva essere veritiera ma allo stesso tempo non esserla, mentre la cosa più importante che gli voleva far capire e che quando era in sua compagnia poteva chiaramente mettersi a suo agio dato che certamente Paolo non aveva molti problemi a vederla nuda, anzi apprezzava molto la visione della sua nuova amica.
     
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    Mentre stava cominciando a rivestirsi, il ragazzo cominciò a dare una lunga e complicata spiegazione sul perché gli esseri umani non andassero in giro nudi. Lulu smise di vestirsi, ascoltando attentamente quello che aveva da dire con non poco interesse. Certo, non riusciva a capire tutto quello che gli diceva, ma la sostanza l'aveva capita: se andava in giro nuda l'avrebbero presa per una maniaca. Quella spiegazione era molto esaustiva, ed essendosi persa si e no metà del discorso non riuscì a comprendere quanto quella spiegazione fosse banale e poco coerente con la situazione in cui si trovavano. Era vero che quello poteva essere un motivo plausibile, ma il problema di fondo rimaneva, ed era quello per cui la ragazza-lupo si era sempre crogiolata: perché avrebbero dovuto considerarla una maniaca? Non ne capiva proprio il motivo. Sebbene anche nella sua tribù vi era l'abitudine di portare degl'indumenti, più di una volta si era chiesta il perché di quella regola. Se tutti andassero in giro nudi non ci sarebbe alcun motivo di considerare una persona una maniaca. Era un quesito parecchio complicato, a cui non era mai riuscita a dare risposta. E per sfortuna di quel povero ragazzo, lei l'aveva marchiato come una persona intelligente, in grado di poter rispondere a tutte le sue domande. Alla fine del suo lungo discorso, Paolo gli face capire che non c'era alcun bisogno di rivestirsi, per lui non c'era alcun problema a vederla completamente nuda. E lei dal canto suo non si fece alcun problema a togliersi quel poco di vestiario che si era rimessa, mostrando nuovamente al ragazzo le sue prosperose e invitanti forme.
    Perfetto! Se a te non da fastidio tanto meglio! Allora rimango così!
    Era davvero contenta di poter restare ancora senza vesti. Il vento era fresco, e la sabbia tra i piedi davvero piacevole. Si stava davvero bene, e nessuno poteva fargli dire il contrario. Tirò un grosso sospiro di piacere, sdraiandosi sulla sabbia fresca. Un breve attimo di silenzio, che venne subito rotto dalla sua irruenta curiosità. Quella storia non era finita, e i dubbi erano ancora presenti nella testa di Lulu. Inclinò la testa di lato, voltandosi verso Paolo e guardandolo direttamente negl'occhi. Ancora un po' e si poteva vedere la curiosità brillare nei suoi occhi.
    Dimmi una cosa, perché la gente dovrebbe considerarti una maniaca se giri nuda per strada? Se tutti lo facessero non ci sarebbe alcun motivo di essere considerati dei maniaci, e poi perché è obbligatorio portare un indumento in spiaggia? Eppure quello che ho visto indossare di solito copre poco e niente.
    Lo stava letteralmente bombardando di domande, alle quali sperava potesse dargli una risposta. Per sua fortuna la ragazza non era molto sveglia, e nemmeno intelligente. Anzi era anche abbastanza ingenua e credeva a quasi tutto ciò che gli veniva detto. Sapeva davvero poco del mondo e per lei concetti come quello del pudore gli erano stati vagamente accennati. Non era consapevole del fatto che il suo corpo mozzafiato poteva attrarre molto gli uomini, e forse era meglio se cominciasse a rendersene conto. Ascoltò con interesse la risposta del ragazzo, annuendo a tutte le sue affermazioni. Difficilmente ci avrebbe capito qualcosa, ma era pur sempre meglio di niente.
    Davvero, non ne avevo la benché minima idea. Grazie mille!
    Sorrise radiosa, ringraziando il giovane per le risposte che gli aveva dato. Dopotutto era riuscito a togliergli molti dubbi. Adesso però non c'era più niente di cui parlare, e Lulu si annoiava a parlare e basta. Sebbene quella sabbia e quel venticello erano fantastici, nulla batteva la piacevole sensazione dell'acqua di mare di notte, così calda e piacevole. Si era stufata di stare lì seduta, e d'improvviso si alzò di scatto. Era decisa, voleva rifarsi un bagno. E poi adesso non era più sola, c'era Paolo e sicuramente nuotare insieme a lui sarebbe stato più divertente. Evidentemente si era scordata che fino a pochi minuti fa aveva rischiato di affogare. Non c'era proprio limite alla sua ingenuità.
    Ho voglia di farmi un bagno! Che ne dici, vieni a farti una nuotata insieme a me?
    Mentre lo disse si piegò in avanti, avvicinandosi pericolosamente al ragazzo, guardandolo negl'occhi con un innocenza e un ingenuità senza pari. Sperava vivamente che lui accettasse il suo invito, sempre che lui non volesse proporgli qualcos'altro di divertente da fare. Lei voleva solo divertirsi, nient'altro. Gli sarebbe andata bene qualsiasi cosa, anche se lì in spiaggia non c'era molto da poter fare.

     
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    Bhe riguardo al fatto di essere una maniaca perché vai in giro completamente nuda potrebbe essere per il fatto che tu stia andando in cerca di qualche uomo per soddisfare qualche tuo desiderio sessuale oppure davvero in questo caso non saprei nemmeno come dare una possibile opinione su tutto ciò, ma comunque si in effetti hai ragione per via della spiaggia mooooltissime ragazze capita che vanno in giro con vestitini da mare molto succinti e che lasciano intravedere tutta la loro mercanzia, ma penso che comunque succinto quello che sia serva sempre per, diciamo, mettere al sicuro alcune forme femminili… Spero capirai che intenda vero Lulu?
    Ecco la domanda che gli pose la sua nuova amica lo aveva messo nel sacco e di certo non voleva farlo notare a lei così cercò di fare un lungo discorso, cercando anche di aggrapparsi per quanto possibile sugli specchi in modo da dargli una possibile idea del perché gli umani portassero i vestiti. Aveva tirato anche in ballo l’argomento riguardante soprattutto le donne, dato che Lulu anche se era un ibrido aveva pur sempre il corpo di una donna, non sapeva minimamente se le cose che aveva detto potevano essere effettivamente vere come il discorsetto che gli aveva fatto prima ma era sicuro che almeno avrebbe chiarito in parte le idee di Lulu. Mentre in quel momento dentro di lui si era formata una vera e propria lotta su cosa avesse dovuto fare con quella ragazza, la sua parte perversa voleva saltargli addosso e fargli provare un piacere che difficilmente aveva provato donandogli qualcosa da ricordare per tutto il resto della vita, dato che il corpo prosperoso ed invitante di Lulu aveva fatto accendere la voglia sessuale dentro di lui.
    Mentre la parte più razionale di lui avrebbe invece interagito ancora piacevolmente con Lulu cercando qualche attività da fare su quella spiaggia, cercando anche di celare alla ragazza la sua erezione che si faceva sempre più fastidiosa sotto a quei boxer bagnati. Non era di certo stupido e quindi optò per dar libero spazio alla sua parte invece più razionale, cercando di reprimere quell’eccitazione anche se al momento risultava molto difficile dopo tutto quello che aveva visto e continuava a vedere.

    Si certo vengo molto volentieri a farmi un bagno con te però vedi di non sforzarti troppo ok? E se ti viene un mancamento dimmelo subito.
    Comunque prima di andare nell’acqua ti va se ti mostro una cosa divertente? Penso che ti divertirai dove ti voglio portare, infatti penso…

    Voleva portare Lulu nel suo mondo, voleva mostrarle la sua piccola abilità come segno di riconoscimento di quel bel panorama che lei involontariamente gli faceva ammirare in ogni movimento, doveva solamente avere il permesso dalla ragazza dato che il suo potere non avrebbe mai funzionato se almeno l’altra persona che voleva portare con se non era consenziente, se invece Lulu si fosse dimostrata invece consenziente la avrebbe portata in un mondo parallelo rispetto a quello in cui tutti vivono normalmente e dove invece tutto era possibile per Paolo.
    Era quasi sicuro che se Lulu avesse accettato la sua offerta di certo si sarebbe divertita molto in quel mondo parallelo, senza però scordarsi l’invito che la ragazza gli aveva posto.

    Allora che vuoi fare?
    Sorrise ancora una volta a Lulu alzandosi in piedi e porgendogli verso di lei la sua mano destra, ora aspettava solamente alla ragazza decidere il da farsi.
     
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    Le risposte di Paolo sembravano sensate, seppur fosse evidente che ci stava semplicemente girando intorno. Aveva nuovamente detto le stesse cose, seppur con frasi diverse, senza però cogliere il nocciolo della questione. Però Lulu non era una ragazza abbastanza sveglia da accorgersene, e finì per annuire vistosamente alle sue affermazioni. Era ingenua e si fidava ciecamente della gente che reputava buona, e con il suo fantastico istinto era difficile ingannarla su questo punto. Adesso però si era stufata di parlare, voleva fare qualcosa di più divertente. E dato che era l'unica cosa che si poteva fare in spiaggia a quell'ora, propose al suo nuovo amico di fare un bagno assieme. Non si preoccupava affatto dei rischi che correva, sopratutto continuando a stare completamente nuda di fronte ad un ragazzo, probabilmente sano e sicuramente molto molto eccitato. Ma d'altronde era fatta così, ingenua e completamente indifeso, almeno in quei momenti. Aveva una buona conoscenza per quanto riguardava argomenti come l'accoppiamento e la riproduzione, ma non era affatto conscia di quanto una ragazza formosa e di bell'aspetto come lei potesse eccitare i componenti dell'altro sesso. Però Paolo non sembrava preoccuparsene più di tanto, o almeno non lo dava a vedere. Alla sua proposta il ragazzo aveva accettato volentieri, sebbene l'avesse avvertita di non strafare, preoccupato per la salute della sua giovane amica. Dopotutto aveva da poco rischiato di morire affogata.
    Non preoccuparti, starò bene!
    Provò a rassicurarlo con uno dei suoi soliti sorrisi ingenui e radiosi. Era fermamente convinta che non sarebbe successo una seconda volta, e doveva credergli. Lulu era una stupida, e non sapeva fare ragionamenti logici molto complicati, però era bravissima ad imparare della sue esperienze e dai suoi errori. Non avrebbe più provato a fare un pisolino mentre era ancora in acqua, adesso che conosceva i rischi che poteva correre. E poi adesso non era sola; c'era Paolo insieme a lei e di sicuro non l'avrebbe lasciata al suo destino, l'avrebbe salvata un altra volta se fosse stato necessario. Era tutto deciso, e Lulu non vedeva l'ora di rituffarsi in mare. Domani sarebbe partita per Londra e sicuramente non avrebbe avuto altre occasioni per divertirsi, specialmente al mare. Stava per rituffarsi in mare, quando una frase detta da Paolo la fermò. Prima che lei partisse, il ragazzo gli fece un altra proposta. Voleva portarla in un posto dove si sarebbe sicuramente divertita. Non le disse dove, probabilmente era una sorpresa. La giova non si rese affatto conto di quanto quella frase potesse essere ambigua e quanto quella proposta pericolosa. Ma lei si fidava di quel ragazzo, ed era certa che non gli avrebbe mai fatto del male. Gli promise che sarebbero andati in un posto divertente, e come poteva lei dire di no ad una proposta così invitante.
    Certo! Va benissimo!! Dove andiamo!?
    Euforica, la ragazza con le orecchie da lupo si avvicinò pericolosamente al giovane umano, arrivandogli a pochi centimetri dal volto. Lo guardava con occhi sbrilluccicosi, quasi fosse una bambina alla quale erano state offerte della caramelle. Non aveva idea di cosa gli sarebbe aspettato, però accettò lo stesso. Dopotutto per lei solo tre cose erano importanti: il cibo, e in particolar modo la carne, combattere e divertirsi. Basta garantirgli una di queste tre e lei ti seguirebbe in capo al mondo tanto è ingenua. Però adesso era davvero curiosa. Chissà dove l'avrebbe portata quel ragazzo.

     
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    Non c’era altro da dire se non che era estremamente contento che Lulu avesse accettato la sua proposta, e di certo vedere i suoi occhioni così sbrilluccicanti non fece altro che farlo sorridere vistosamente anche se aveva probabilmente la stessa età di Paolo scorgeva sempre di più in Lulu l’innocenza simile a quella che avevano i bambini. Era contento di aver iniziato a stringere amicizia con una ragazza forte e solare come Lulu, anche se vederla nuda non facilitava molto le cose e doveva cercare di reggere al meglio oppure gli sarebbe sfuggito tutto di mano.
    Prese gentilmente la mano di Lulu con la sua mano destra e finalmente poteva fargli vedere la sua piccola abilità plasmata nel corso degli anni, appena ebbe stretto la mano della giovane amica per rendere ancora più scenico il tutto schioccò col pollice e l’indice della sua mano sinistra rimasta libera facendoli entrate definitivamente entrare in quel mondo parallelo creato da lui stesso.

    Bene bene adesso Lulu siamo dentro ad un mondo parallelo sai? Questo l’hò creato dopo un po’ di esperienza nell’uso della mia speciale abilità nel campo dei videogiochi eheh
    Sorrise nuovamente mettendosi a posto ancora una volta gli occhiali utilizzando il suo indice destro, e dato che lei era entrata in quel mondo gli sembrava minimo e anche lecito spiegargli come funzionasse quel suddetto mondo oppure non avrebbero avuto il piacere di divertirsi in nessun modo.
    Allora in questo mondo Lulu e possibile per me fare cose parecchio interessanti, ricordati che comunque siamo in un mondo digitale non so se hai presente che intendo? Ti spiego brevemente in cosa consiste questo mondo, e soprattutto la mia abilità dato che qui dentro mi e possibile e ora ti faccio vedere un esempio di quello che sono in grado di fare
    Cambiò subito idea, perché doveva parlargliene mentre poteva semplicemente dagli una dimostrazione pratica e che sicuramente avrebbe apprezzato di più? Si tolse gli occhiali posandoli successivamente a terra e tornando in posizione eretta si scostò qualche metro da Lulu in modo che lei potesse vederlo completamente, rimanendo ancora li davanti a lei si toccò successivamente il viso, il petto ed infine la sua parte più intima ancora coperta da quei boxer bagnati.
    I capelli di Paolo iniziarono ad allungarsi arrivando fino sopra al suo sedere mentre il corpo iniziò a subire un notevole cambiamento, il suo petto invece iniziò a trasformarsi prendendo la forma di un seno femminile molto dirompente e probabilmente anche più prosperoso di quello di Lulu stessa mentre il suo corpo iniziò a prendere una forma molto più femminile e la sua voce si fece anche più delicata rispetto alla sua naturale, la trasformazione durò alcuni istanti ma dopo di essa Lulu avrebbe potuto ammirare la trasformazione che aveva compiuto Paolo per dargli una dimostrazione.

    Allora? Come sono? Ti piace questa mia trasformazione?
    Era sempre più curioso di vedere la reazione di Lulu, mentre mise entrambe le sue mani sui fianchi sporgendo in avanti il suo petto mostrando di più i suoi attributi, ormai non c’era nulla da fare la curiosità che gli balenava nella sua testa in quel momento era troppo forte.
     
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    Sentendo la sua ingenua risposta Paolo non poté far altro che sorridere. Lulu non aveva proprio idea di quanto quel suo comportamento spontaneo potesse essere pericoloso, sotto molto punti di vista. Però lei si fidava di lui, sapeva che non gli avrebbe mai fatto niente di male. Prese gentilmente la mano della ragazza, con grande sorpresa di quest'ultima. Non che si scandalizzasse per un contatto del genere, ma fu alquanto improvviso, e in un primo momento fu alquanto spaesata. Non capiva il motivo di quel gesto, non importa quanto ci provasse. Era davvero strana come cosa. Cominciò a fissarlo dubbiosa, inclinando la testa, chiedendosi che cosa avesse intenzione di fare. Poi d'un tratto schioccò le dita, e per circa un secondo la sua visuale si annebbiò, tornando normale quasi subito. Non era cambiato niente da prima, si trovavano ancora nella stessa spiaggia in cui si erano incontrati, lei completamente nuda e lui con solo un paio di boxer. Però qualcosa era cambiato, Lulu lo percepiva. Avvertiva una strana sensazione che non riusciva proprio a spiegare. Il suo corpo era in qualche modo cambiato, anche se non avvertiva nessuna differenza rispetto a qualche secondo prima. Davvero una cosa strana.
    Cosa è successo?
    Cominciò a scrutare il suo stesso corpo, cercando segni che potessero confermare quella strana sensazione che aveva sentita un attimo prima. Niente, non vedeva assolutamente niente di anomalo. Solo una strana sensazione che non riusciva in alcun modo a spiegarsi, non importa quanto ci provasse. D'un tratto Paolo cominciò a parlare, forse per spiegargli la causa di quella sua strana sensazione. E infatti era così. Brevemente gli aveva spiegato la causa di quella sua strana sensazione, sebbene in un modo tutto suo. Ovviamente Lulu non capì assolutamente nulla di quello che lui diceva. Mondo parallelo? Digitale? Cos'erano? Non capiva assolutamente niente di quello che diceva, se non che il suo nuovo amico possedeva una strana abilità correlata ai videogiochi. Quest'ultima parola fortunatamente non gli era nuova. Sapeva cos'erano e un paio di volte li aveva anche provati, seppur perdendo miseramente. Inutile dire quale fosse il genere di gioco provato in quell'occasione. Però una cosa le era chiara: lui adesso era il padrone assoluto, colui che comandava e dettava le regole. O almeno quello era ciò che diceva lui. La giovane non credeva affatto che lui potesse essere il padrone incontrastato del mondo, e sopratutto di poterlo diventare con un semplice schiocco di dita, però sapeva che non era il tipo da fare lo spavaldo paragonandosi ad un dio. Se lo sentiva. Si poteva dire che era a metà strada tra l'incredulità e il dubbio.
    Cose interessante? E di che genere?
    Domanda semplice e spontanea, nonché la più sensata che si potesse fare in quelle occasioni. D'altra parte il ragazzo era alquanto confidente e sicuro delle sue abilità, al punto che decise di dargli una dimostrazione delle sue capacità. D'un tratto cominciò a toccare il proprio corpo, tastando tre punti precisi: testa, petto e genitali. Lulu non capiva il senso di quei gesti, ma lo avrebbe scoperto subito vedendo quei tre punti mutare velocemente, e non solo quelli. I capelli di Paolo crebbero all'improvviso, arrivando fino a toccare il sedere. Il petto scoperto cominciò a crescere a dismisura raggiungendo una dimensione tale da poter competere con il prosperoso seno dell'incredula ragazza. Anche il suoi fisico e i suoi lineamenti cominciarono lentamente a mutare, assumendo sembianze sempre più delicate e femminili. Non gli ci volle molto che il suo aspetto cambiò radicalmente, assumendo le sembianze di una donna matura assai prosperosa e bella. In un primo momento Lulu ci rimase di sasso, non credendo a quello che vedeva con i suoi stessi occhi. Poi però la sua espressione cambiò, diventando quella di una ragazza sbalordita per la magnificenza e la stranezza di quello che aveva appena visto. Cominciò a girargli intorno, scrutandola ben bene come se avesse visto una meraviglia. Poi, sentendo al domande della sua amica, si fermò e gli rispose con tutta sincerità.
    Sei davvero bellissima. Non sapevo che in realtà eri una ragazza. Come fai a cambiare in questo modo? E perché ti travesti da ragazzo?
    Domande stupide e ingenue, di una ragazza che non aveva capito niente di quello che le era successo. Sperava che quella dimostrazione la aiutasse a capire meglio che cosa stava succedendo, ma in realtà non faceva altro che mandarla ancora più in confusione. Non aveva ancora capito il senso di tutto ciò che aveva detto poco prima, e ai suoi occhi Paolo le era apparso semplicemente come una persona in grado di trasformarsi. Dopotutto non poteva sapere quanto fosse difficile riuscire a far capire alla sua nuova compagna concetti difficili come la digitalizzazione di un corpo e il trasposto in un mondo parallelo completamente fatto di zeri e uno. Anzi, con tutta probabilità nemmeno lui lo capiva appieno.

     
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    Notò l’espressione di Lulu e non potè far altro che sorridere ancora una volta, ormai l’espressione della ragazza era davvero strana e da come lo stava guardando in quel momento sembrava non aver capito ancora nulla di quello che veramente era successo e di certo se glielo avesse spiegato di nuovo non avrebbe fatto altro che confonderla ulteriormente, rise di gusto quando la ragazza gli chiese se veramente era una donna e in realtà le sembianze di Paolo erano come una sorta di costume.
    No no no Lulu sono sempre io Paolo, ora tecnicamente volevo farti vedere la dimostrazione di quello che ero in grado di fare dopo essere entrati qui dentro, ebbene si posso trasformarmi in una ragazza e devo ammettere che non mi dispiace per nulla assumere questa forma, e sono contento che tu mi trovi bellissima e ricambio il complimento ancora una volta.
    Scusami la domanda forse indiscreta, ma notando il tuo fisico mi e sorta una domanda che avrei voluto farti, per caso tu sei una combattente?

    Ennesima prova oratoria di Paolo che non sdegnava mai quando era possibile la sua parlantina, dato che aveva piacevolmente avuto il privilegio di ammirare tutta la sua bellezza e notando anche specialmente il suo fisico scolpito ma meno male non eccessivamente, non era un grande amante delle donne troppo muscolose come potevano per esempio essere le body builder.
    Smise di far sporgere il suo petto tornando quindi in una posa più normale mentre Lulu era li ad ammirarla.

    Dai non guardarmi così incuriosita mi metti in imbarazzo, sai e la prima volta che mi mostro a qualcuno in questa nuova forma e come dire…. Si sono un po’ timido ecco
    Ovviamente stava mentendo, non era per nulla un tipo timido Paolo anzi era piuttosto un tipo intraprendente che non aveva di certo paura a fare le cose, anche se fare il finto timido in quella situazione e proprio davanti a Lulu che lo guardava come fosse sbalordita lo aveva intrigato molto, e si era deciso a portare avanti quel gioco così da divertirsi ancora un po’ con quella ragazza, spostò di conseguenza il suo braccio sinistro per poi andarlo a posare davanti hai suoi seni coprendoli e distogliendo lo sguardo da lei.
    Le cose da fare qui dentro non sono molte ma però ho la possibilità di creare qualcosa per te, nota che in questo mondo ci sono due cose che non posso fare, la prima e ovviamente creare del cibo e secondo appena si esce da questa realtà, se per esempio ti ho creato un fiocco esso sparisce.
    Quindi dimmi un po’ ci sarebbe qualcosa che ti piacerebbe avere?

    Gli pose una semplice domanda dato che non aveva idea di cosa altro fargli vedere passò la palla in mano alla ragazza, non sarebbero stati li ancora per molto ed era curioso se Lulu avesse mai avuto una richiesta oppure avrebbe fatto tornare tutto alla realtà e sarebbero andati finalmente in acqua.
     
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