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GiocoDiOmbre
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Ma mooooooooo ma nooooooooooo che stai facendo Rascaaaa, non moriranno di certo, mentre tagliavo ho usato la massima abilità per limitare i danni, la mia è stata un’opera di altissima chirurgia ti posso assicurare so come usare i coltelli e comunque non moriranno se si stringeranno le mani li e si tamponano con le lenzuola resisteranno quel tanto per farsi impiantare nuovi e più intriganti strumenti siamo già in un ospedale. Quindi sbrighiamoci. Ahhhhh Rascaaaa smettila!
Ma nulla valse a calmare la ragazza che ora in preda al delirio provocato dalle onde si era completamente gettata su di lei bloccandola a terra e strusciandosi addosso ad Elettra nell’intendo di provocarsi un orgasmo. Rasca era notevolmente più forte ed in più aveva rivestito il proprio corpo come di una specie di corazza di metallo nero. Nulla sembrava fermarla neanche l’effetto corrosivo del rivestimento di Elettra. Dulcis in fundo la ragazza prese a staccare con forza, riuscendoci, la corteccia che le copriva i capezzoli e non si sarebbe fermata li questo era sicuro.
Smettila ti prego ritorna in te.
Il dolore fu enorme anche perché lei era un tutt’uno che quel rivestimento, la presa della ragazza aveva comunque riscaldato il corpo di Elettra.Mentre era così bloccata con la coda dell’occhio inquadrò la porta della stanza, era alla sua destra e al di la di questa, dirimpetto, vide l’unica porta bloccata dell’intero corridoio. Era a meno di dieci metri, molto meno, doveva aprirla in tutti i modi ma non poteva con la ragazza che si dimenava sopra di lei sarebbe stato impossibile farlo ora. Avrebbe però sfruttato le palle che volteggiavano ancora sopra di loro: le avrebbe scagliate tutte contro la maniglia. Questa, all’impatto con il potere di Elettra, avrebbe sicuramente riportato un danno bastevole da farla cedere poi sotto i successivi colpi. Mentre le sfere portavano a compimento il loro percorso esplodendo sulla porta, Elettra si sarebbe concessa a Rasca non opponendo resistenza, e aprendo togliendo il suo rivestimento dalle sue intimità.
Anche io ne voglio solo un po’ Rasca, esaudirò i tuoi desideri. Ma fammi girare.
L’intento era quello di girarsi per poi convincerla con le buone o con le cattive a tornare in se.♕ Elettra
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» Status Psicologico: Preoccupata e involontariamente eccitata.
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» Note: Una frusta al polso sinistro, Kunai impugnata nella mano sinistra; Rapsodia Celeste sotto un mobile, due caricatori nella borsetta posata a terra; Gemma beta tra i capelli nascosta in un fiocco.
✘ Potere [Attivo]SPOILER (clicca per visualizzare)Livello 1
- La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza leggermente maggiore rispetto a quella degli alberi.
- Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 3 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa oltre a ricevere un continuo dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 2 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 3 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 3 metri.. -
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Raggiungere la porta con i suoi colpi non fu un problema, e questa venne abbattuta facilmente mostrando la stanza che ospitava i comandi. Le luci rosse lasciavano intendere che gli interruttori fossero disattivati, pertanto bastava entrare lì, riattivare gli interruttori e usare l'ascensore. Il problema ora era tutt'altro: Rasca sopra di lei che non smetteva un solo istante di stimolarla e quando non poteva forzava. Rasca iniziò a baciarle il collo avidamente, leccandolo come un piatto prelibato, mentre sfregava la sua intimità contro i glutei di Elettra che in quel preciso istante si liberarono della corazza, sfoggiando una morbidezza invitante. Rasca disattivò l'armatura a sua volta, entrambe ora erano nude e si dimenavano a terra, ma Rasca non era intenzionata ad assecondare i suoi desideri e invece di lasciarla girare lasciò con la mano destra il suo seno per scendere in mezzo alle gambe dell'alleata. La mancina continuava a palparle il seno energicamente, stuzzicandole i capezzoli con le dita, mentre l'altra solcava le sue labbra, soffermandosi con il medio sul suo clitoride, sfruttando i suoi stessi umori per poterla lubrificare e scivolare meglio su di lei.
Così calda... la voglio... la voglio...
Era totalmente presa da quelle onde e l'eccitazione la portava a perdere totalmente il controllo. Elettra poteva scegliere se lasciarsi andare alle sue voglie oppure continuare ad opporsi, ma non poteva essere sicura di quanto Rasca potesse durare... doveva fare qualcosa!. -
GiocoDiOmbre .
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Tutto era precipitato convulsamente, ora che doveva fare? Rasca non era intenzionata a desistere ne a darle retta e così non poteva andare di certo avanti, non poteva certo abbandonarsi a lei, non era il momento per certe cose, davanti a lei due dissanguamenti in atto, al piano di sopra il pazzo da sedare, fuori gli altri che sarebbe stato difficile trattenere oltre. Insomma la situazione era tra lo scottante e il devastante. Mai come ora Elettra era affranta , mai nemmeno negli incarichi più delicati la sua mente era così contrastata. Agire certo, agire in fretta, certo ma come? Nella stanza c’era solo il letto, un comodino una sedia e le lenzuola rotte. E c’erano loro due. Rasca aveva preso a leccarle il collo.
No no smettila per cortesia ahh!
La voce benché volesse rimanere calma era incrinata ma come non poteva esserlo se quella ragazza le stava dando piacere a forza con entrambe le mani che armeggiavano con le sue parti intime? Ma doveva rimanere lucida ed escogitare qualche cosa. Aveva lo stiletto, le fruste e il suo ingegno. Non le poteva fare tanto male, a lei no, anche se la ragazza era più forte doveva pur tentare, doveva legarla magari con una delle sue fruste, avvolgendola completamente, magari l’effetto delle onde sarebbero potute anche essere più sopportabili per lei, certo avrebbe potuto intrecciare un copricapo ma non era il momento di mettersi a ricamare cappelli di rovi non ne aveva il tempo! Con …. recise la frusta sinistra poco sotto il polso poi sempre con la lama recise nuovamente la frusta facendone uno spezzone lungo più o meno una ventina di centimetri, il tutto sarebbe stato fatto sotto la pancia di Elettra mentre Rasca era impegnata a toccarle il clitoride e a stuzzicarle i capezzoli. Elettra avrebbe preparato un bel dildo, la frusta nella parte iniziale era bella spessa e molto resistente e poco flessibile. Voleva stordirla di piacere e portarla all’orgasmo e mentre era preda della lussuria l’avrebbe legata con il restante della frusta. Il piano semplice semplice non richiedeva grandi manovre, richiedeva che Elettra le desse il massimo del piacere in brevissimo tempo. Senza indugiare avrebbe stretto nella mano sinistra il pezzo di rovo mentre con la destra si sarebbe insinuata tra le gambe di Rasca iniziando a stimolarla la sua intimità era esattamente sulle sue natiche. Era già calda e umida la sentiva perfettamente.
Rasca Rasca mi fai morire continua a toccarmi. Ummm… sii… fammi godere perché ora sarai tu a gridare di piacere.
Elettra sapeva mentire ad arte ma stava mentendo? Avrebbe contemporaneamente insinuato il dildo dentro di lei nella sua vagina iniziando a muoverlo prima piano e poi sempre più forte con movimenti rotatori mentre con l’altra avrebbe continuato a toccarle il clitoride e a massaggiargli le grandi labbra orami vogliose di essere prese.
Voglio sentirti gridare così forte che anche i muri devono crollare.
Appena avesse sentito la sua presa di lei farsi più debole poiché stordita ed in preda al piacere più estremo Elettra avrebbe sfruttato quell’attimo per girarsi e per legarle le mani dietro la schiena insieme alle gambe in un modo particolare che le avrebbe impedito qualsiasi movimento.♕ Elettra
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» Note: Una frusta al polso sinistro distrutta ma in rigenerazione 1/3, Kunai sotto la pancia; Rapsodia Celeste sotto un mobile, due caricatori nella borsetta posata a terra; Gemma beta tra i capelli nascosta in un fiocco.
✘ Potere [Disattivo]SPOILER (clicca per visualizzare)Livello 1
- La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza leggermente maggiore rispetto a quella degli alberi.
- Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 3 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa oltre a ricevere un continuo dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 2 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 3 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 3 metri.
Edited by GiocoDiOmbre - 21/11/2013, 08:12. -
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La manovra di Elettra non andò come sperato ma forse si stava avvicinando alla soluzione del problema. Quando Rasca si sentì penetrare dal dildo improvvisato della sua compagna ebbe un sussulto, e un tale aumento dell'eccitazione che intorno alla sua vita, all'altezza del clitoride, si formò nuovamente una sottile armatura nera, simile ad una cintura che le formò un pene fittizio completamente nero e piuttosto dotato. Elettra non riuscì a ribaltare la situazione, ma poteva sentire chiaramente la forza di Rasca diminuire in funzione di quanta passione ci metteva nell'atto. E diminuì ulteriormente quando Rasca le restituì il favore, violando il suo buchino posteriore con quel vibratore improvvisato, riempiendola a dovere ed iniziato a gemere intensamente, mentre oramai le sue dita stavano violando in coppia l'intimità di Elettra e i suoi seni venivano stimolati dall'ultima mano restante. Era chiaro cosa doveva fare se voleva avere la meglio a quel punto.
E' così bello... mi piace, mi piace da impazzire!
Lo sguardo lascivo e vacuo di Rasca lasciava intendere che la sua mente fosse consumata dalle onde cerebrali e dalla loro influenza. Al punto che più soddisfaceva il piacere meno forze aveva.. -
GiocoDiOmbre .
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Oggi non era la sua giornata, ed infatti tutto era andato storto a cominciare dalla telefonata mattutina per finire in bellezza ora, con Rasca sopra di lei a stimolarla incessantemente. Le manovre di Elettra erano servite solo a farla eccitare ancora di più, ed in verità anche Elettra si era eccitata a sentire quanto la ragazza si fosse bagnata e quanto fosse calda la sua intimità, la sua mente fredda e calcolatrice stava facendo una fatica enorme nel concentrarsi e nel pensare. Comunque una nota positiva l’aveva trovata, Rasca stava come perdendo forze, più Elettra assecondava la sua passione più percepiva chiaramente la stretta diminuire lasciando il posto ad una sorta di languore e di sensuale morbidezza anche se ancora non era in grado di sopraffarla. Ora si che riusciva ad inquadrare bene la porta con i comandi dell’ascensore, presto li avrebbe raggiunti. Un sorriso astuto e compiaciuto di stampò sulle sue labbra. Ma durò solo una frazione di secondo per lasciare il posto ad una smorfia tra il sorpreso e il perplesso. Cosa stava facendo la ragazza? Gli occhi di Elettra avevano assunto un colore indefinito tra il giallo e il verde intenso e il volto si sarebbe infiammato mentre Rasca aveva materializzato come un grosso enorme membro. Elettra che aveva ancora la mano dietro la schiena ebbe un attimo per sfiorarlo e sentì che era parte integrante del corpo della ragazza e dello stesso materiale che prima la rivestiva. Un brivido. Elettra sgrano gli occhi e le parole che aveva sulle labbra si tramutarono in un grido quando Rasca glielo infilò senza tanti complimenti nel sederino spingendolo fino in fondo con un affondo deciso e lascivo, anche se era eccitata e bagnata grazie alle mani di lei, il dolore fu intenso ed un rivolo di bava prese a colare dalla parte destra del labbro inferiore, mentre chiudeva gli occhi nel disperato tentativo di reprimere un gemito. Elettra ora ansimava vistosamente. Se le forze di Rasca diminuivano in proporzione alla lussuria ed alla passione, anche la mente di Elettra vacillava allo stesso modo e questo era male perché doveva rimanere lucida. Ma pur la doveva assecondare. Le membra di Elettra si sciolsero infiammate dal piacere che stava provando la voleva eccome se la voleva. Sporgendo le natiche contro il ventre di Rasca prese a muoversi per accentare i movimenti di lei e del suo pene. Lo fece entrare ancora di più dentro di lei violandola fino in fondo, e non facendo più resistenza si sarebbe dimenata vistosamente alla ricerca di un piacere immenso.
Dammene di più, di più molto di più. Sfondami il culetto. Fammi godere. Si siiii ti prego… ti prego così! Ancora, non ti fermare.
Elettra prese a leccare il pavimento in un momento di irrefrenabile godimento mentre sentiva le mani della ragazza che la possedevano ovunque e si insinuavano dentro di lei. Non lo voleva ammettere ma mancava davvero poco e avrebbe ceduto alla lussuria. I corpi delle due donne erano ormai accaldati e velati di umori e di sudori. Dalla intimutà di Elettra prese a colare nuovamente una vistosa quantità di liquidi vaginali che avrebbero bagnato le mani di Rasca. Anche se una parte del cervello rimaneva vigile non poteva frenare le sensazioni che provenivano dal suo corpo. Seppur con difficoltà Elettra avrebbe comunque continuato a muovere il dildo dentro la ragazza spingendolo più a fondo e roteandolo per quanto possibile dentro alle pareti della sua vagina per procurarle il massimo del piacere, le piaceva sentirla gemere vicino al suo orecchio e le piaceva sentire il suo calore. Davanti a lei c’era la porta: gli occhi velati di desiderio facevano fatica ad inquadrarla bene.♕ Elettra
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» Note: Una frusta al polso sinistro distrutta ma in rigenerazione 2/3, Kunai sotto la pancia; Rapsodia Celeste sotto un mobile, due caricatori nella borsetta posata a terra; Gemma beta tra i capelli nascosta in un fiocco.
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- La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza leggermente maggiore rispetto a quella degli alberi.
- Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 3 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa oltre a ricevere un continuo dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
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- Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 3 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 3 metri.. -
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Elettra si stava finalmente lasciando andare al piacere, Rasca oramai l'assecondava e continuava a violarla mentre a sua volta veniva violata dal vibratore improvvisato della sua partner, donandosi reciprocamente un paicere intenso e come pochi. Anche Rasca prese a leccare il volto di Elettra quando la vide assaporare il pavimento, e subito fu un'esplosione di piacere che le fece colare altra bava che andò a sciogliersi sulle labbra di Elettra. I suoi movimenti col bacino si sarebbero fatti sempre più intensi e volenterosi, per culminare in un potente orgasmo contemporaneo sia del suo membro che della sua intimità, prima imbrattando tutto il dildo e la mano di Elettra, poi anche il membro nero riempì il buchino della ragazza con qualche potente e denso fiotto di seme che le arrivò fin dentro lo stomaco. Fu a quel punto, mentre gridava culminando nell'orgasmo, che Rasca perse le ultime forze, concedendo ad Elettra il momento propizio per sfuggirle. Ma se non avesse approfittato di quella frazione, probabilmente le onde cerebrali avrebbero di nuovo rianimato il desiderio represso di Rasca... doveva agire, o sarebbe diventata anche lei assuefatta di quel piacere incontrollabile! . -
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Ecco ecco, i movimenti del bacino di Rasca presero un ardore, una velocità ed un movimento del tutto peculiare sintomo che di li a poco sarebbe esplosa in un orgasmo devastante. Elettra era sicura che la ragazza stesse per arrivare al culmine del piacere ed in verità anche lei ci era più che vicina soprattutto quando sentì la ragazza leccarle il volto e un rivolo della sua gustosa bava mischiarsi con la sua. Poi sentì Rasca esplodere dentro di lei in un ultimo e devastante affondo e la sensazione si sarebbe ripercossa fin quasi in gola. Dal membro uscì un fiotto di caldo sperma che la riempì così tanto che in breve avrebbe preso a colare lungo tutta l’intimità mischiandosi agli altri umori. Ora Elettra percepiva chiaramente come la ragazza avesse perso momentaneamente tutte le forze. Senza pensarci due volte, ancora vogliosa ed ansimante, si sarebbe scrollata di dosso la ragazza, mentre emesso comunque un ultimo grido a sentire qual membro ancora grosso uscire da dentro di lei. Generata una la frusta nel polso destro, l’avrebbe usata per avvicinare la pistola verso di lei. Sarebbe scattata, quindi, verso la porta aperta, e gettatasi lungo il corridoio e nella stanza dei comandi ora operta, avrebbe senza indugio riavviato tutti i comandi dell’ascensore, per poi entrarvi e premere il pulsante che l’avrebbe condotta al piano superiore. Naturalmente nello scatto avrebbe comunque raccolto oltre alla pistola anche la borsetta li vicino a lei e il pugnale. Elettra sarebbe stata sempre allerta con i sensi per non farsi cogliere nuovamente impreparata, non voleva che Rasca le si ributtasse addosso ora che era riuscita nell’intento. E mentre Elettra si sarebbe gettata contro la parete dell’ascensore ansimante e grondante di umori, sperma e sudore la corteccia avrebbe riavvolto le membra della giovane. Cosa l’attendeva ora era più chiaro ma comunque non per questo meno inquietante.
Scusami tesoro ma ora vado sola. Non ucciderò nessuno anche se sono tentata.
Elettra avrebbe sussurrato le parole più a lei che ad altri mentre le porte dell’ascensore si sarebbero chiuse davanti a lei.♕ Elettra
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» Note: Una frusta al polso sinistro distrutta ma in rigenerazione 3/3, una frusta sana al polso destro, Kunai nella mano destra; Rapsodia Celeste nella mano sinistra, due caricatori nella borsetta a tracolla; Gemma beta tra i capelli nascosta in un fiocco.
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Sfruttando quel momento propizio Elettra riuscì con una rapida azione a raggiungere l'obbiettivo, e Rasca non riuscì ad intercettarla poiché troppo provata. Non è che non ci provò, difatti la inseguì fin davanti all'ascensore, ma quando realizzò di non poterla riprendere si gettò a terra con una mano protesa in avanti, come se volesse supplicarla di non mettere fine a quel piacere. Solo a quel punto avrebbe sfoggiato un minimo di lucidità, rispondendole alle sue parola.
Puoi farcela... mi affido a te!
Adesso finalmente Elettra poteva volgere verso l'ultimo obbiettivo: uscendo dall'ascensore si sarebbe ritrovata dentro un corridoio identico a quello inferiore, con identico numero di stanze ed egualmente disposte. La differenza era che nessuna stanza era chiusa e da ogni stanza provenivano diversi tupi che convergevano al centro del corridoio verso una costruzione cilindrica che faceva da "Macchina" per tenere in uno stato comatoso una persona. Ai piedi di questa macchina c'era il lettino con il paziente zero, quello che stava provocando quell'immenso macello: era chiuso all'interno di una teca di vetro del tutto irraggiungibile da persone normali e sulla testa aveva una sorta di casco attaccato al cilindro alle sue spalle. Intorno alla teca c'erano 4 persone: due donne (una paziente e una infermiera) che si dimenavano disperatamente sulla teca: il ragazzo al suo interno era visibilmente eccitato e loro volevano raggiungere quella enorme erezione per sfogarsi. Gli altri due erano due uomini che sembravano intenti a spogliare quelle due mentre erano distratte, ma nel momento in cui arrivò Elettra e le porte dell'ascensore si aprirono (bloccandosi anche) il loro bersaglio cambiò: si fiondarono subito verso di lei, col preciso scopo di saltarle addosso e violentarla ancora. Sempre veloci e fori a causa della perdita di controllo. Stavolta Elettra avrebbe avuto pietà per quelle povere vittime?. -
GiocoDiOmbre .
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Rasca era riuscita a rialzarsi ed aveva tentato di riafferrare Elettra ma non riuscendoci si era distesa stanca e provata davanti alla porta dell’ascensore. Aveva ripreso per un momento la lucidità. Quanto era carina e dolce la ragazza. Elettra questa volta avrebbe eseguito tutto alla perfezione, senza sbavature di sorta, anche se la tentazione di evirare tutti quelli che le si paravano davanti sarebbe stata forte. Ma solo per lei avrebbe evitato lo spargimento di quel sangue. Lo faceva solo per quella bella bocca morbida che poco prima aveva assaggiato. Mente le porte si chiudevano Elettra elaborò un piano di battaglia, se i suoi calcoli fossero stati esatti e non dubitava di ciò, il secondo piano sarebbe stato identico al primo, almeno per quanto riguardava la planimetria. Senza indugiare prima che le porte si aprissero Elettra posò in un angolo la pistola, il pugnale e la borsetta, li posò nell’angolo alla sua sinistra, quello di fronte a lei, l’angolo più vicino all’uscita per intenderci, di modo che quando le porte si fossero aperte nessuno avrebbe potuto notare gli oggetti a terra poiché coperti dalla struttura della cabina. Nessuno avrebbe visto a meno che non fosse entrato dentro. Elettra era convinta di potercela fare anche senza mezzi pesanti, aveva pur sempre le sue belle fruste dalla sua e poi… la strategia che stava già a buon punto nella sua testa. Quando si aprirono le porte, però, la ragazza ebbe una grande sorpresa: il corridoio era si esattamente speculare a quello appena lasciato con tutte le porte aperte, ma nel mezzo di esso vi era come una macchina piena di cavi che si dipanavo un po’ ovunque e sotto di essa, attaccata alla macchina, una teca con un.. un.. ragazzo nudo con una vistosa erezione che anche da lontano non poteva non notarsi. In più quattro persone, due uomini e due donne, stavano li dipresso a lui in atteggiamenti che lasciavano intendere tutto.
Non ci credo…
Ma la sorpresa sarebbe durata pochissimo giusto una frazione di secondo, poi quando vide i due uomini distogliere la loro attenzione delle due ragazze, che si strusciavano sulla teca lascivamente sbavandoci sopra, per dirigersi di corsa verso lei, capì subito che doveva affrettare il tutto. Senza pensarci due volte Elettra si sarebbe gettata dentro la prima stanza, quella alla sua sinistra, era aperta naturalmente. Anche se una serie di tubi uscivano dall’alto per andare verso il macchinario, le porte, notò subito, avrebbero potuto essere chiuse o quanto meno accostare, certo non c’era la chiave, ma tutto poteva accadere perché lei sapeva già come fare. Insomma Elettra si sarebbe gettata dentro e giratasi avrebbe atteso l’arrivo dei due uomini. Ci sarebbe riuscita questa volta, non si sarebbe fatta trovare impreparata, poiché benché loro fossero più forti ed agguerriti, lei sarebbe stata molto ma molto più veloce. Tolta la corteccia solo dalle parti intime avrebbe assunto una bella posa sensuale.
Venite avanti, mi piacerebbe giocare con voi.
Un sorriso carico di aspettativa si sarebbe dipinto sulle sue labbra.♕ Elettra
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Gli "zombie" del sesso o "i morti di figa viventi" come vogliamo chiamarli non potevano resistere al richiamo di una ragazza non solo più bella ma anche più vogliosa di quelle due che stavano leccando la teca di vetro alla disperata ricerca di una soddisfazione sessuale. Elettra si fiondò subito dentro ad una stanza dalla quale uscivano vistosi tubi metallici attaccati alla macchina al centro del corridoio ed iniziò a tentarli. Nel muro della stanza, dalla quale fuoriuscivano i tubi che si collegavano al macchinario al centro, c'era una sorta di grosso macchinario utile per dare energia e sostentamento alla macchina principale. Non sembravano esserci interruttori né spine della corrente, quindi sicuramente non era la chiave per bloccare quella follia. In ogni caso, gli arrapati cronici si buttarono verso Elettra, ignorando completamente qualsiasi altro problema a fiondandosi all'interno della stanza. . -
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Quando Elettra era entrata nella prima stanza a sinistra non l'aveva fatto con l'intento di trovare una qualche chiave che aprisse la teca, per quella già aveva la soluzione ideale, l'aveva fatto con il preciso scopo di allontanare e dividere i quattro per poterli gestire meglio. Li in quella stanza forse avrebbe soddisfatto le voglie dei due e, se tutto fosse andato per il verso giusto, li avrebbe rinchiusi li dentro serrando la porta dall'esterno, mentre lei si sarebbe avvicinata alla teca non prima di aver sistemato anche le due donne in preda alla passione più sfrenata. Ecco il piano semplice e lineare. La domanda era solo una, come avrebbe fatto Elettra a fare ciò? Tutto a suo tempo. Mentre si gettava dentro la stanza Elettra avrebbe evocato due copie di se stessa, in tutto e per tutto identiche a lei. Solo un piccolo neo avrebbero avuto tali copia, queste erano impossibilitate a parlare ed erano come imcorporee. Ma diciamolo francamente quale uomo avrebbe fatto caso a questi dettagli in simili circostanze? Anzi meglio muta e disponibile diceva un vecchio proverbio. Le copie governate dalla mente della ragazza sarebbero state evocate alla fine della stanza, nel punto più lontano dalla porta. Appena entrati i due avrebbero visto due ragazze identiche, nude dimenarsi a terra ed in particolare: una delle due distesa sulla schiena a gambe spalancate contorcersi dal piacere provocato dall'altra che l'avrebbe leccata senza sosta mettendosi in ginocchio sopra di lei e dando ai due una bella visiale delle sue grazie completamente aperte e grondandi di umori. Per gli uomini sarebbe stato impossibile non fiondarsi subito verso le due, catturati dai movimenti lascivi e dalla visione d'insieme, mentre Elettra, che appena entrata dentro la stanza si sarrebbe gettata e messa a destra appiattendosi sul muro, sarebbe stato facile celarsi poichè parzialmente coperta da un'anta della porta. La vera ragazza, dunque, avrebbe atteso il momento proprizio e poi sarebbe sgusciata via, chiudendosi repentinamente alle spalle le porte e serrando i maniglioni anti panico con la spada serpentina evocata. Questa completamente sganciata in tutta la sua lunghezza sarebbe stata avvolta intorno ai manici della porta. Sebbene gli uomini fossero stati resi più forti dalla onde mai e poi mai avrebbero potuto rompere i legami della sua spada per aprire la porta una volta compreso l'inganno e mai e poi mai sarebbero potuti essere più veloci di lei. Così sistemati sarebbe scatta verso la teca. ♕ Elettra
» Status Fisico: Lieve rossore su entrambi i seni.
» Status Psicologico: Decisa e agguerrita.
» Energia: 53/80
» Tecniche usate: Ninjutsu #2: Moltiplicazione; Ninjutsu #3: Evocazione di munizione e di armi
✘ ///
» Note: Una frusta al polso sinisto, una frusta al polso destro, Kunai Rapsodia Celeste e i due caricatori nella borsetta, posati a terra nell'ascensore; Gemma beta tra i capelli nascosta in un fiocco.
✘ Potere [Attivo]SPOILER (clicca per visualizzare)Livello 1
- La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza leggermente maggiore rispetto a quella degli alberi.
- Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 3 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa oltre a ricevere un continuo dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 2 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 3 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 3 metri.. -
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La tattica di Elettra si rivelò interessante, ma dovette anche fare i conti con un problema: i tubi che provenivano dalla stanza e collegavano l'interno con la capsula principale. Fortunatamente aveva deciso di utilizzare la spada serpentina per bloccare l'entrata, quindi quando i due maniaci si sarebbero fiondati sulle copie rimanendo letteralmente con la fava in mano, Elettra poté sgattaiolare fuori, chiudere le porte finché i tubi non glielo avrebbero impedito e poi tenerle ferme con la spada serpentina. Questo bastò comunque a tenere fuori da giochi i due che si limitarono a tirare fuori le braccia dalla porta alla ricerca della pelle di Elettra, ma non riuscirono nell'intento. Ora tra lei e la teca non c'era più nessun ostacolo, e le due ragazze erano talmente concentrate a fissare il pulsante membro del ragazzo dentro la teca per potersi preoccupare di Elettra. Il problema era: cosa doveva fare per fermarlo? Distruggere i tubi era impossibile, frantumare la teca era possibile, ma a che pro? I suoi erano poteri mentali. Se Elettra aveva un piano ,era giunto il momento di metterlo in pratica. . -
GiocoDiOmbre .
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Finalmente era riuscita a mettere in pratica un piano che era risultato vincente alla prima sua messa in opera. Elettra era tra il compiaciuto e il soddisfatto quando chiuse i due allupati dentro e si diresse verso la teca dove le due donne stavano letteralmente sbavando sopra l’abnorme erezione del ragazzo.
Quelle due non avrebbe dato nessun problema alla ragazza, e meno male anche perché trascinarle via di la sarebbe stata un’ardua impresa, ardua ma non impossibile. Elettra prese a girare intorno al macchinario ed alla teca con le braccia conserte e il capo lievemente reclinato verso sinistra. Dunque il punto era questo: una teca presumibilmente di vetro o di cristallo o comunque di un materiale che ella poteva sicuramente infrangere con suo potere, un ragazzo apparentemente dormiente ed attaccato ad un macchinario con una vistosa erezione quindi estremamente eccitato, due donne alla ricerca di soddisfazione, un potere che era puramente e semplicemente mentale, che fare? Il ragazzo era incosciente, quindi qui non si trattava di sedarlo ulteriormente si trattava di placare la sua sete di sesso, si trattava di placare la sua eccitazione. I comportamenti che aveva visto scatenarsi nelle vittime erano semplicemente il riverbero del desiderio incontrollato e frustrato di questo ragazzo. Il piano era come al solito semplice: infrangere la teca e lasciare che le due donne si fiondassero sul ragazzo. Essendo un potere mentale se lui avesse raggiunto la soddisfazione, Elettra era convinta che il potere sarebbe momentaneamente diminuito o scemato e che così i dottori o chi per loro avrebbero avuto modo di intervenire drasticamente. Avrebbero avuto, è vero, pochi minuti, ma sicuramente bastevoli per ripristinare la situazione. Elettra di suo avrebbe controllato che le due donne facessero del loro meglio con quella bella e vistosa erezione, e all’occorrenza sarebbe intervenuta.
Mio dio vorrei succhiarlo tutto quel bel cazzo dritto e violaceo. Non vedete come pulsa e come è invitante? Apriamo la teca e lecchiamolo tutte insieme sono curiosa di assaggiarlo insieme alle vostre lingue.
Alta strategia, Elettra mirava a focalizzare ancora di più la loro attenzione sul membro del ragazzo ed a eccitarle oltre ogni dire.
Succhiamolo e lecchiamolo facciamolo nostro. Lasciatemi spazio e poi sarà vostro.
Elettra, non era una scema e sarebbe stata pronta a fermarle se avessero provato a staccare il ragazzo dal macchinario o se avessero provato a fargli del male. Sarebbe stata alle loro spalle e all’occorrenza… Erano donne, erano sicuramente più forti grazie alle onde, ma erano e rimanevano umane ed Elettra le avrebbe fronteggiate senza difficoltà. La ragazza con un colpo di frusta avrebbe prima indebolito la teca. Ed invero, avrebbe colpito uno degli angoli ai piedi del ragazzo stando attenta a non ferire le donne o il giovane dentro. Poi avrebbe sparato un singolo colpo, non prima di aver raccolto la pistola da dentro l’ascensore. Avrebbe sparato esattamente dove aveva colpito il vetro con la frusta, li il punto sarebbe stato compromesso dal suo potere quel tanto da permettere poi al colpo di frantumarlo con ogni probabilità. A quel punto avrebbe tolto i restanti vetri con le mani, lei era forte e resistente abbastanza per farlo, e avrebbe concesso la magnifica erezione alle due.♕ Elettra
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» Energia: 55/80
» Tecniche usate:
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✘ Potere [Attivo]SPOILER (clicca per visualizzare)Livello 1
- La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza leggermente maggiore rispetto a quella degli alberi.
- Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 3 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa oltre a ricevere un continuo dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 2 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 3 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 3 metri.. -
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Elettra stava avendo una buona intuizione. Le donne intorno a lei non erano interessate a combattere ma a soddisfare le loro voglie. Pertanto quando la nostra eroina le tentò ulteriormente non poterono fare a meno di iniziare a sbavare vistosamente su quella teca, quasi piangendo per la disperazione. Elettra apparve ai loro occhi come una liberatrice quando frantumò il vetro liberando il ragazzo e dando loro la possibilità di sfogarsi. Adesso che potevano finalmente brandire quell'asta non c'era più nulla ad ostacolarle... se non loro stesse: lo afferrarono con forza, troppa, iniziarono ad aggredirsi a vicenda e fare anche del male a quell'enorme erezione vogliosa. Se continuavano così avrebbero fatto danno, sicuramente, ed Elettra poteva capirlo chiaramente dall'intensificarsi delle onde cerebrali, che provocavano nelle due un intenso rossore agli occhi e una leggera emorragia dal naso. Doveva intervenire in qualche modo, o sarebbe successo qualcosa di grave. . -
GiocoDiOmbre .
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Quando le due si fiondarono sul ragazzo Elettra ebbe un sorriso di compiacimento ed un momento di pura esaltazione che si dissolse subito contro la realtà dei fatti. Benché fossero eccitate e vogliose di approfittare dell’erezione del giovane, per la foga, avevano preso ad accapigliarsi e a fare del male a lui. Più le due strattonavano il ragazzo più i poteri mentali si facevano forti e pericolosi, Elettra lo poteva vedere dagli occhi rossi delle due e dal sangue che colava dai loro nasi. Doveva intervenire subito o anche Rasca al piano di sotto avrebbe potuto essere in pericolo, per non parlare degli altri.
E no belle mie, un poco di grazia, non affrettatevi c’è ne per tutte e due. Sarete soddisfatte entrambe e molto velocemente, ma un poco di grazia ci vuole in tutte le cose anche nel sesso.
Elettra avrebbe afferrato entrambe le donne per i capelli tirandoli verso di lei. Ella era proprio dietro di loro e le due avevano dei bei capelli lunghi che le avrebbero permesso di afferrarli e tirarli senza difficoltà. Tra la sorpresa e il dolore le due si sarebbero staccate momentaneamente sia dal ragazzo che da loro stesse.
Non mi costringete a togliervi il giocattolo dalle mani, è così invitante. Un pene così grosso non l’ho mai visto. Una alla volta… e mi raccomando, tu leccalo a dovere voglio vedere la saliva scendere lungo tutto l’asta e bagnare le lenzuola.
Avrebbe continuato a tenere ferma la testa di una delle due mentre con il corpo l’avrebbe bloccata e con l’altra mano libera avrebbe preso a toccarla tra le gambe. Era sempre in una posizione migliore e più forte. Questa volta avrebbe usato la frusta meglio: senza pensarci Elettra avrebbe spezzato la frusta destra lasciando solo un moncone attaccato al polso, come un bel pezzo di legno lungo e grosso. Senza tanti complimenti avrebbe inserito tutto il giocattolo improvvisato nel buchino posteriore della donna, iniziandola a penetrare fino in fondo e a muovere il polso con movimenti circolari, mentre con le dita sarebbe comunque arrivata a stimolare il clitoride e le grandi labbra. Avrebbe iniziato a darle piacere inserendo all’occorrenza anche tre dita dentro la sua vagina ed attuando così una bella doppia penetrazione, il tutto per calmarla e distrarla dall’accapigliarsi con l’altra e per non farla soffrire troppo a causa dello spettacolo che le si parava dinanzi.
Godi, lasciati andare, presto potrai averlo anche tu, tranquilla.
Avrebbe sussurrato lascivamente alla donna mentre la stimolava ardentemente e con foga. Quindi mentre Elettra avrebbe continuato a soddisfare le voglie di una, l’altra libera ma sotto il vigile controllo della ragazza si sarebbe data da fare con il giovane.
Dai fammi vedere come lo usi quel bell’affare, ingoialo tutto deve essere spettacolare.
Elettra si sarebbe rivolta anche all’altra nel chiaro intento di invitarla a soddisfarsi e a soddisfare il giovane nel modo giusto, sperando che quella fosse all’altezza.♕ Elettra
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- La corteccia che ricopre il corpo di Elettra ha una resistenza leggermente maggiore rispetto a quella degli alberi.
- Quando un materiale organico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 3 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa oltre a ricevere un continuo dolore. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Quando un materiale inorganico entra in contatto con la corteccia subisce un leggero danno corrosivo sulla zona colpita, inoltre per i prossimi 2 turni la resistenza di quell'elemento sarà leggermente compromessa. Se l'elemento torna di nuovo in contatto con la corteccia l'effetto non si cumula ma rincomincia da capo.
- Elettra può generare due fruste su ogni polso composte di spine, come pericolosi rovi. Queste hanno la stessa resistenza e gli effetti della corteccia, ma la manualità delle fruste. Se danneggiate occorrono 3 turni per ogni frusta per rigenerarle completamente. Le fruste sono lunghe 3 metri.
Edited by GiocoDiOmbre - 26/11/2013, 15:44.
