-
.Dopo gli avvenimenti di Londra, in cui Raphael aveva combattuto contro i Knigh of the Round, ed essere venuto a conoscenza di molti dettagli del caso aveva finalmente trovato un motivo per cui combattere, aveva trovato il suo personale obbiettivo, condiviso con altre persone, Traesto prima di tutto, ma senza dimenticare gli Immortali Terrestri e Mobius, incredibili alleati, senza di loro probabilmente non se la sarebbe mai cavata in quella situazione e per questo aveva capito che la forza che aveva non gli bastava, voleva più potere e conosceva una sola persona in possesso di un potere tanto grande quanto terribile. Lo aveva incontrato a Kurayami, all'Expo dell'Umbrella, dal loro combattimento aveva capito che non era una persona normale, sentiva che la sua forza gli sarebbe stata di grande aiuto negli scontri a venire, ma di certo non poteva metterlo a conoscenza di quelle informazioni così su due piedi, sarebbe stato troppo rischioso, voleva evitare che altre persone si inserissero in quella faccenda così pericolosa, doveva essere discreto, o almeno provarci.
Trovarlo non era stato un gran problema, quando stacchi il braccio a qualcuno ti viene logico portarlo dal medico e leggere la cartelal clinica contenente i suoi vari dati, soprattutto se sino a poco tempo prima ti trovavi spesso in un ospedale, era facile sapere come muoversi, e in breve tempo sarebbe giusto a Roma, alal centrale della Falange, a chidere di Jorge ad una ragazza in divisa, probabilmente da poco assoldata.
Emm... Quindi mi può ripetere chi stà cercando?
Si chiama Jorge. Ha presente? Alto, grosso come un toro e irascibile allo stesso modo. Ho bisogno di parlargli, è urgente.
Mi dispiace... Ma penso di non aver capito. In ogni caso questa non è una segreteria in cui chidere informazioni! Noi qui ci occupiamo di segnalazioni come: furti, vandalismo, violenza e altro. La prego di andarsene.
La situazione non era di certo delle migliori, solo un0aiuto dal cielo avrebbe potuto risolvere quella situazione.. -
Random D. Hebi .
User deleted
Penso stia cercando me.
Una voce possente fece voltare la ragazza, abbastanza infastidita da Raphael, che voltandosi quasi urlò: non aveva ancora visto Jorge e, diciamocelo, vedere un omone di quasi due metri, con un mantello addosso, il volto e le braccia coperte di cicatrici e lo sguardo truce non era la visione più paradisiaca del mondo.
Ah. Sei quella nuova.
Sorrise placidamente dandole una leggera pacca sulla spalla. Leggera a modo suo visto che le fece fare tre passi in avanti per evitare di crollare a terra come un sacco di patate. Si voltò poi verso Raphael, serio.
Raphael.
Annuì semplicemente, se Kyosuke aveva fatto un viaggio oltreoceano per venire alla Falange l'unico motivo poteva essere per incontrare Jorge.
Adesso sono in servizio, ma a breve ci sarà la pausa pranzo. Se potessi seguirmi...
Era una giornata piuttosto calma alla Falange, nessun furto, nessun omicidio, nulla di nulla. Perfino la mafia si era calmata leggermente dopo la distruzione del carico di armi per la Umbrella. Si sarebbe avviato verso il proprio ufficio, piccolo e compatto ok ma bastava e avanzava per ospitare sia lui che Raphael. Si sedè sulla sua piccola poltrona girevole che per puro miracolo sosteneva il suo peso, sbuffò, poi afferrò una pila di fogli pieni di regole e scritte ed iniziò a leggerli, per poi firmarli.
Burocrazia. E pensare che sono in polizia per l'azione.
Senza alzare lo sguardo dai fogli, indicò una scomoda sedia di metallo in un angolo dell'ufficio.
Non ho niente di meglio. Mi dispiace.
Avrebbe passato i seguenti venti minuti a leggere e firmare, firmare e leggere, quando finalmente l'orologio digitale fisso al suo muro non segnò l'una in punto. Scaraventò la pila di fogli firmati in un portablocco e si voltò verso di lui, stanco ma serio.
Perdonami per l'attesa. Di cosa volevi parlare?. -
.
Jorge arrivò a salvare la situazione, la donna in un certo senso capì la situazione e Raphael si mise a seguirlo dando alle spalle alla donna che sembrava quasi incredula dell'accaduto, oltre che visibilmente scocciata.
Pensavo di aver sbagliato posto. Non sapeva chi tu fossi. Certo però che voi romani non avete molta pazienza con gli stranieri, le vostre segretarie trattano tutti sempre così? Oppure sono un caso particolare... In ogni caso, fai strada.
Si mise a seguirlo per poi accomodarsi in quella sedia metallica cigolante, di certo non era un'aggente molto importante visto il suo ufficio, combatteva in una maniera incredibile, ma forse la forza non era tutto in quel luogo, oppure semplicemente non ne aveva abbastanza. Una volta seduto aspettò pazientemente che Jorge finì il suo lavoro di scribacchio, e quando questo lo invitò a parlare non si tirò indietro.
Penso che ormai siano di dominio publicco gli avvenimenti accaduti a Londra poco tempo fa. L'attacco terroristico che costò la vita a Mr. Bean, è una tragedia per noi londinesi e si davvero poco su questi attentatori... Sono venuto qui alla ricerca di qualche informazione, non ho trovato molte informazioni in patria, ma forse voi avete qualcosa in più. Non ti stò chiedendo di controllare file segretissimi o di rilevarmi segreti di stato, chiedo solo qualche dettagli in più che mi aiuti a capire quello che è successo. Tutto quello che sono riuscito a scoprire era che delle personalità molto importanti di Roma erano giunte a Londra, tu sai qualcosa in più?
Mentiva, Raphael aveva già tutte le informazioni avendo vissuto in prima persona quell'esperienza, era sicuro che non fossero trapelate informazioni sconvenienti e voleva accertarsene in prima persona. Se Jorge non sapeva nulla allora non avrebbe avuto problemi a continuare a mentirgli su quella faccenda, in caso contrario forse avrebbe potuto dirgli tutto. Questo serviva anche per capire quanto sapesse Jorge di persona, quanto era importante quel soldato per la Falange? Doveva scoprire se poteva davvero chiedere il suo aiuto, non erano ammessi passi falsi.. -
Random D. Hebi .
User deleted
Raphael non battè ciglio nè di fronte all'attesa nè di fronte al silenzio che li divise per diversi minuti, aspettando diligentemente di poter parlare con lui. E, come Jorge temeva (ed Hecarim sperava) era qualcosa di serio, in cui erano state perse delle vite. Si fece attento mentre il ragazzo parlava, senza mai deconcentrarsi e spiegando in poche parole cos'era successo. Jorge annuì, poi chiuse gli occhi. Hecarim rise.
Non so molto. In verità mi sembra strano che tu sia venuto fin qui... Per sapere qualcosa che è accaduto a Londra. Non ha alcun senso.
Neanche un minuto e già Raphael era stato beccato, troppo strano, per avere informazioni su un evento così tragico accaduto a Londra si era fiondato a Roma? Non quadrava per niente, e Jorge credeva di sapere anche il perchè.
C'entra Mobius vero?
Lo disse a sorpresa, incrociando le braccia dopo aver afferrato un giornale dalla scrivania e averlo lanciato a Raphael. Tra le varie notizie scioccanti si leggeva di un attentato, conclusosi con la fine di Mr. Bean, nota personalità londinese. Ma perchè tirar fuori il monarca di ghiaccio?
Non so molto, Eloy era sospettoso, vedendo il monarca più giovane scomparire così improvvisamente da Roma... Non ha detto dove andava, tutti sappiamo che quel ragazzo ha un carattere estremamente orgoglioso e probabilmente voleva darsi da fare per conto proprio.
Nonostante sembrasse un gigantone tutto muscoli Jorge sapeva far lavorare il cervello, bastavano pochi indizi per risalire a fonti certe e quello che stava succedendo non quadrava affatto. Chiuse gli occhi e sbuffò, per poi tornare a guardarlo.
Raphael, se c'è una cosa di cui sono certo è che tu non sei uno sprovveduto. Tu SAPEVI che Mobius era a Londra. Non penso di azzardare troppo nel dire che lo hai addirittura visto, altrimenti non avresti avuto abbastanza certezze da fare un viaggio oltreoceano solo per questi pochi dubbi.
Un occhio di Jorge si colorò di un nero intenso mentre l'iride diventava gialla e ferina, verticale. Sorrise.
Andiamo amichetto, con lo zio Hecarim puoi parlare liberamente.
Quel che cerco di dire è che puoi fidarti di me. Non spiffererò nulla, ma se vuoi aiuto, devi fidarti a tua volta.
Si alzò, dandogli le spalle e togliendosi il mantello. Faceva caldo nel suo ufficio. Lo appese ad un gancio sul muro, senza voltarsi.
Parla.. -
.
A quanto pare sei molto sveglio. Bene, allora svuoterò il sacco. Si, ho incontrato Mobius, e non solamente lui. Ho incontrato altre due personalità, ma preferisco che queste rimangano anonime, non è mai bene parlare troppo.
Raphael si sarebbe alzato dalla seria arrivando alla porta, chiudendola a chiave.
Confido nella tua discrezione, ciò che stò per dirti è molto importante e ti prego di scusarmi se sarò vago in alcuni punti, ma i fatti che sono accaduti a Londra...
Si voltò verso Jorge mostrando un taglio sulla mano destra che sis tava rigenerando ad una velocità impressionante.
Mi sono costati alcuni giorni all'ospedale, immagino tu sappia cosa significa per qualcuno in grado di rigenerarsi rimanere in quelle condizioni, quello che ho affrontato... E' estremamente pericoloso.
Si sarebbe avicinato lentamente al tavolo mente continuava ad aggiungere informazioni su quello che era accaduto mostrando un volto colpito dal rammarico di aver fallito, tutto quello che aveva fatto era servito a ben poco, certo aveva salvato quell'edificio, ma non gli aveva fermati definitivamente, Cypher e i suoi erano davvero forti, per questo era venuto qui a Roma da Jorge.
Mr. Bean è morto per colpa mia. Non sono stato abbastanza veloce ed è stato ucciso... Insieme ad un'altra donna. Sono morti per la mia inettitudine, per la mia debolezza.
Smattè le mani sul tavolo con molta forza guardando poi fisso negli occhi di Jorge, era realmente amareggiato dal suo fallimento, e i suoi occhi pieni di rabbia lo confermavano.
Knight of The Round... Questo è il nome degli attentatori.
Era vago, non era ancora sicuro di voler parlare di Cypher, Satana in persona, non era sicuro, non li, non in quel momento.. -
Random D. Hebi .
User deleted
Mille e mille domande si affollavano nella mente del tedesco, Raphael parlò di qualcosa di decisamente scomodo in una stazione di polizia, Jorge sapeva bene che l'uomo non avrebbe mai ucciso una persona innocente ma le sue parole potevano essere fraintese. Si mise una mano davanti alla bocca e avvicinandosi alla porta, conscio che il londinese l'avesse chiusa a chiave ma rimanendovi comunque appoggiato, ascoltando. Solito brusio indistinto, basso ed educato come la Falange imponeva: il silenzio era d'oro li. E anche in quell'ufficio.
Non fare rumore.
Non si spostò da li, doveva ascoltare Raphael con un orecchio e tenere a bada l'esterno con l'altro, se dovevano parlare di cose tanto importanti li ci voleva la massima discrezione.
Sono certo che tu abbia fatto tutto il possibile per salvare Mr.Bean e la ragazza, Raphael. Ma non si può sempre fare gli eroi senza macchia e senza paura. è inevitabile, qualcuno morirà quando le cose si fanno difficili, e se davvero tu hai incontrato Mobius... Beh sono certo che ci siano stati i fuochi d'artificio.
Fissò basito il taglio sulla mano di Raphael, poco prima coperto di bende. Le labbra della ferita si muovevano, era evidente che si stesse rigenerando, e ad una velocità mostruosa anche, ma Jorge ricordava bene la capacità rigenerativa del ragazzo: in pochi secondi aveva riportato alla normalità un braccio riempito di piombo dal suo Cresselia, cosa che avrebbe richiesto un interventi chirurgico serio o l'amputazione dell'arto. E quella ferita... La teneva da quando era partito per Roma. Cosa poteva aver danneggiato tanto il ragazzo? E non solo fisicamente, lo sguardo di Raphael era devastato, sconfortato, distrutto. Non sapeva cosa fare, era venuto da Jorge per avere aiuto, ma quando parlò dei Knight of the Round nessuna campanella suonò nella testa del tedesco.
Knight of the Round... Non li conosco...
Si mise una mano sul mento, lisciandoselo mentre rifletteva. Chi diavolo erano? E come avevano ridotto in quello stato una persona della potenza di Raphael?
Se vuoi che ti aiuti mi servono risposte. Cosa è successo quel giorno? CHI ha ucciso Mr. Bean? E chi dovrebbero essere i Knight of the Round? Raphael mi stai dicendo tutto e non mi stai dicendo niente, capisco l'importanza di tali informazioni, ma...
Doveva stare attento, quelle che aveva il londinese erano informazioni vitali per la stabilità del suo paese che già era nettamente inferiore a quella di Roma e del Giappone, se fossero trapelate non avrebbero potuto fare niente per ottenere di nuovo il silenzio...
Raphael, ci serve un posto dove parlarne. Non qui, non ora. Aspettiamo stasera.
Stava sussurrando, per quanto fosse fedele alla sua patria mai avrebbe tradito un amico, e Raphael lo era di certo. Si avvicinò alla scrivania e prese un block notes, ne strappò un foglio e vi scribacchiò qualcosa. Lo passò al ragazzo, incerto.
Questo è il mio indirizzo. Fatti trovare a casa mia, abito al quarto piano. Li potremo parlare indisturbati e nessuno sospetterà nulla quando ne uscirai, mentre penso che già adesso pensino a qualcosa avendoti visto entrare alla Falange. Conoscono bene i cittadini di Roma.
.
