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Era da poco uscito dall'ospedale e aveva già completato i preparativi per la partenza a Kurayami con Rika. Poi finalmente anche la chiamata di Traesto per incontrare l'imperatore, tutto filava liscio se non fosse stato per la magra figura contro i mafiosi e sopratutto davanti a Rika. Sperava di poterne parlare con calma ad Eloy, era fiducioso che il suo compagno avrebbe capito la situazione e non avrebbe fatto storie nel lasciarlo andare. Ma prima avevano qualcosa di importante da fare: un'udienza direttamente con Caius, dove avrebbero confrontato sia le problematiche riguardanti Kurayami e la Umbrella, sia la situazione per quanto riguardava Cypher. Eloy lo aspettava in macchina, lì si erano dati appuntamento. Con in mano un'altra scatola di ciambelle e due grossi caffè al latte, di prima mattina i due poliziotti si sarebbero messi in marcia verso il Colosseo. Ancora.
Lo so lo so sono in ritardo, ma sono andato a prendere le ciambelle.
Parlò con fare distratto mentre saliva sulla macchina e iniziava a piazzare in giro le varie cose. Sperava che Eloy non avesse fatto colazione o quella roba l'avrebbe fatta sparire lui. Dopo la visita all'ospedale aveva perso un sacco di energie e doveva ancora riprendersi.
Mentre andiamo dovrei parlarti amico...
Non lo aveva ancora guardato, ma il suo tono di voce si era già fatto più grave e serio. Doveva parlargli della situazione con Rika, del fatto che non voleva lasciarla da sola a Kurayami, almeno in quel primo periodo, e che sarebbe partito con lei senza ombra di dubbio. Ma doveva dirglielo, non lo avrebbe tenuto ancora all'oscuro di questa storia. Oramai sapeva di potersi fidare di Eloy.. -
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Dopo aver preso appuntamento con l'imperatore aveva passato momenti belli con Kokujo. Dopo avergli chiesto cosa volesse fare come poliziotto aveva completamente cambiato opinione su di lui, lo vedeva sotto una luce differente, e aveva deciso di farlo diventare il suo braccio destro. Poi aveva incontrato Seeu e aveva saputo tutto dalla lettera. Maledetto orbo arrapato! Poteva evitare no? Kokujo infondo non ne aveva molta colpa, non poteva di certo sapere in che rapporto era con Seeu, sempre se così poteva definirlo. Non sapeva, o forse sì? Che rabbia non poterlo pestare perché si era fatto la sua donna. Si sarebbe sentito molto meglio, invece doveva ingoiare il rospo. Quando Kokujo arrivò lo accolse con uno sguardo che dire gelido era poco. E nei suoi occhi c'era una furia incontrollabile, tenuta a freno dalle mascelle serrate. Kokuj però non se ne accorse, ed Eloy non lo guardò più. Solo per non farsi venire l'insana idea di menarlo o aprirgli la portiera a tradimento mentre erano ad alta velocità. Odiava sentirsi in quel modo, che diamine, aveva sempre fatto il dongiovanni da strapazzo, sempre pieno di donne e mai turbato. E invece quei due avevano scombussolato tutto. Si sentiva geloso marcio, e non riusciva a reprimerlo, e il pensiero di Seeu tornava in continuazione alla mente.
Sì anche io ho due cosine da dirti. Ma prego inizia pure tu. fece con un tono di voce strano, sembrava che parlasse con i denti stretti. Accese il motore e attese che iniziasse il suo discorso, se a quel punto Kokujo lo avrebbe guardato avrebbe notato che era davvero, ma davvero di pessimo umore.. -
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Eloy doveva aver avuto una giornataccia, aveva un'aria che era tutto un programma. Kokujo sperava sinceramente che l'Imperatore avesse buone notizie o se la sarebbero vista parecchio brutta. Kokujo esitò un pò prima di parlare, concedendosi qualche sorso del suo caffellatte per poi iniziare.
Quella ragazza... Rika. Abbiamo fatto un bel casino qualche giorno fa. Le acque si sono calmate ma si è messa contro la mafia e mi sa proprio che la Umbrella lo verrà a sapere presto.
Lo disse molto velocemente, assumendo anche una posa da cane bastonato, voleva evitare di farsi rimproverare, quindi riprese il discorso il più velocemente possibile.
Ascolta quella ragazza... lei è importante per me. Non voglio rimandarla a Kurayami, in quella coltura di bestiacce, probabilmente braccata sia da quei psicopatici scienziati che dai malavitosi di tutto il mondo. Ma non può nemmeno restare qui. Tra qualche giorno ripartirà e io andrò con lei, concedendomi qualche giorno di congedo. Starò con lei, la proteggerò e quando sarò sicuro che le acque si siano calmate tornerò. Mi terrò in contatto con lei sempre, e se succederà qualcosa la raggiungerò come un fulmine, senza però rinunciare ai miei doveri qui a Roma. Ti ho fatto una promessa, e l'ho fatta anche a lei. Le manterrò entrambe.
Non era del tutto sicuro che Eloy potesse capire, ma Kokujo aveva preso la sua decisione, non sarebbe tornato sui suoi passi per niente al mondo. Non poteva abbandonare Rika al suo destino, né venire meno al giuramento fatto davanti a Traesto. Anche se stavolta Eloy non lo avrebbe appoggiato, stavolta avrebbe fatto a modo suo.. -
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Lo lasciò parlare, e parlò di nuovo di Rika, la ragazza che aveva portato in caserma per allenarla. Chissà perché non riusciva a credergli, voleva andare a Kurayami, guarda caso nello stesso periodo in cui era sparita Seeu, sicuramente tornata a Kurayami. La notizia non gli piacque per due motivi diversi. Si girò verso di lui, mentre ormai erano per strada e c'era un momento di fermo a causa dei semafori.
E così vorresti andare a Kurayami per proteggere Rika che si è messa contro la mafia.... fece come se stesse cercando di capire bene la situazione.
Credo che questa decisione dovrai riponderarla dopo che avremo parlato con l'imperatore, magari ti va di culo e ti ci manda lui per controllare la situazione. Così vai per proteggere Rika, e cosa mi dici di Seeu? aveva iniziato a parlare con calma, ma l'ultima frase era palese che sapesse qualcosa, e che ce l'avesse con lui. Era inconfondibile quel tono di voce, e quella espressione facciale, di chi stava preparando un cazziatone con i fiocchi. Si voltò a guardarlo negli occhi, era serio e sembrava parecchio deciso. Fortuna che c'era ancora il rosso, sembrava star durando parecchio. Eloy iniziava a pensare che qualche dio della sfortuna lo stesse perseguitando. Prima le notizie dell'imperatore, poi Seeu che lo molla da solo in una stanza dell'albergo e lo evitava come la peste, e il suo forse unico amico di quei giorni si rivelava il suo rivale più tosto. E come se non bastasse non poteva nemmeno andare a bere in un bar con lui e sfogarsi e raccontargli i suoi guai e chiedere consiglio perché il problema era proprio lui.
Sì, sto parlando di Seeu, la ragazza vestita carina, bionda che dicevi che avevi conosciuto perché le hai risparmiato la vita. Quella che hai conosciuto per caso.... Seeu. Che mi dici di lei? Non hai proprio nulla da dirmi? rincarò la dose, per fargli capire che era una questione che bruciava ancora parecchio a lui, e dovevano risolverlo prima di arrivare dall'imperatore.. -
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Eloy non aveva tutti i torti, avrebbe dovuto sentire anche l'imperatore a questo riguardo e ad ogni cosa avrebbero dato il suo tempo. Quello che lo lasciò spaesato fu il discorso che si spostò su Seeu. Inizialmente raggelò, cercando di mantenere la calma, e nonostante un leggero tic sul collo quando si voltò verso di lui riuscì a contenersi. Lo sguardo rimase impassibile, in fondo di interrogatori ne aveva fatti e subiti, non sarebbe crollato facilmente. Ma Eloy non era lì per attaccarlo, voleva sapere la verità. Kokujo meditò alcuni istanti prima di rispondere. Se fino a quel momento non gli aveva mai detto nulla probabilmente qualcosa era cambiato. Che Seeu avesse vuotato il sacco? Probabile, ma oramai la situazione era cambiata, le cose erano cambiate, e pur sentendo un chiaro nodo allo stomaco Kokujo sapeva che non c'era più spazio per lui nella vita della ragazza. Per questo aveva scelto Rika. Scostò lo sguardo, ma solo per un istante, e dopo un intenso respiro prese assieme al fiato anche il coraggio.
Ecco la verità: io e Seeu non siamo mai stati assieme, né siamo mai stati amanti. C'è stata attrazione fisica, lo chiamerei quasi magnetismo. Io provavo qualcosa, man on sono mai riuscito a dimostrarglielo. E sono stato crudele con lei, sul serio. C'è una parte della mia vita che in questo momento preferirei di gran lunga cancellare, ma fa parte del mio passato. L'ultima volta che ci siamo visti io sapevo che stava con te, e non ho avuto rimpianti a farlo, lo confesso. Ma quel momento è stato anche l'ultimo. E' finita. Lei mi ha lasciato il suo corpo ma non i suoi sentimenti. Quindi... non credo significhi più qualcosa per noi due. Quindi è tutta tua amico, e ti giuro su qualsiasi cosa ci sia tra di noi, rispetto o amicizia che sia, che non capiterà mai più.
Poteva giurarlo ad Eloy, ma sarebbe riuscito a prometterlo a se stesso? Se Seeu fosse tornata di nuovo davanti a lui, colma di voglia e di attrazione, incapace di fermarsi e indomabile, lui sarebbe riuscito a dirle di no? In quel preciso istante avrebbe detto di si, pensando a Rika e a tutto il resto. Ma non ne era del tutto sicuro. Ora l'unica cosa che poteva fare era essere sincero, aveva imparato a rispettare Eloy, pertanto non glielo avrebbe tenuto nascosto. Quella era la verità, e Kokujo non aveva più motivo di tenersela dentro.. -
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Scattò il verde, ma Eloy continuò a fissarlo, attendendo le sue parole che arrivarono poco dopo. Ma lo notò che si raggelò sul posto, come se fosse stato colto in fragrante. La macchina dietro di lui iniziò a suonare il clacson con insistenza, ed Eloy continuò ad attendere, e ripartì solo quando Kokujo iniziò a parlare, confessando quello che aveva fatto. Alla fine scoprì che Kokujo lo sapeva, che aveva intuito e che l'aveva presa lo stesso.
Strinse i denti con forza, non lo sopportava, non sopportava l'idea di essere stato preso in giro a quel modo, mentre quei due se la spassavano.
Gli tirò un pugno, con la mano che stava sul cambio, dritto sulla mascella. Non solo era stato scorretto, ma era stato pure crudele con lei. Il doppio incazzato, non poteva tenersi tutto dentro.
Per colpa tua se n'è andata per sempre! Sparirà chissà dove e non vuole vedere ne la tua faccia del cazzo, e nemmeno la mia.
Tornò a guidare ancora con l'umore nero, sotto le scarpe, non era nemmeno sicuro di poter rimanere lucido e attento all'imperatore.
Anche se tornasse, stai sicuro che non te la lascerò. Non se lo merita uno stronzo che la tratta con i piedi. lo disse di getto, come se non gli credesse quando gli aveva detto che non sarebbe più successo, che poteva considerarla tutta sua. Tutta sua? Proprio adesso che aveva deciso di sparire? Si sentiva decisamente male, lo stomaco gli doleva e sentiva un gran bisogno di menare le mani. Tant'è che la guida divenne più spericolata, correva e frenava quasi alla fine. E quando ci fu l'ingorgo spostò le macchine con i suoi poteri per poterci passare in messo tranquillamente.
Mi ha lasciato con una misera lettera in cui mi ha scritto che dovevo dimenticarla, che avrebbe lasciato i Watchmen, quindi non tornerà mai più a Roma, sparirà dalla circolazione e so che può farlo. Adesso tu vuoi andare a Kurayami, a divertirti con la tua amichetta nuova e io a rodermi il fegato, per una scopata. Una misera scopata! era nero, decisamente nero. E non valse a niente dirgli che sarebbe stata tutta sua. Quando? Come? E sopratutto perché quella faccia quando l'aveva nominata? No quel bastardo seduto al suo fianco non se la voleva dimenticare, lo intuiva o semplicemente non si convinceva perché si sentiva ferito.
Hai detto che provavi qualcosa per lei, potresti giurarmi di aver dimenticato tutto? Che ormai sei preso da Rika? eccolo il punto. Non gli bastava sapere che si sarebbe tirato indietro per rispetto. Quando si trattava di donne, sapeva benissimo che non c'era amico o rispetto che reggesse.. -
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Il pugno lo spiazzò, non si aspettava una reazione del genere, poteva capire che era arrabbiato, ma stava guidando e il fatto che poteva controllare il resto del traffico con i suoi poteri non gli sembrava una grande motivazione per procedere. Kokujo si voltò di sguardo, diventando scuro negli occhi, non se la sentì di ribadire ma non aveva apprezzato: Kokujo non era esattamente il tipo che sta fermo a subire.
Bravo, strilla così ti sfoghi e sbollenti un pò quella testa calda. Sei un idiota.
No, non gli avrebbe addolcito la pillola, anzi pur di farlo ragionare lo avrebbe anche messo in ridicolo.
Sei ricco, potente, forte e pure bello, credi davvero che quella cretina si lascerebbe scappare un buon partito come te? Per cosa? Per tornare alla fabbrica degli orrori?! Ma smettila! E' una femmina, ha solo bisogno di certezze, per quello ti ha scritto quella lettera. E' una maledettissima insicura del cazzo e tu sei il doppio più insicuro di lei se pensi di fartela scappare così.
Afferrò le chiavi della macchina e la spense, bloccandosi in mezzo alla strada, per poi balzare su Eloy e afferrargli il colletto, avvicinandosi al suo volto con fare risoluto e infuriato. Non gli importava dei gradi in quel momento, erano uomini faccia a faccia a parlarsi senza peli sulla lingua.
E te la prendi con me se te la sei fatta scappare?! Mi prendi per il culo?? Se per te è così importante che cazzo ci fai qui con me? Dove sono i tuoi satelliti spia in funzione per trovarla, eh mister uomo vero? Io l'avrò trattata male ma sapevo dove trovarla se scappava, tu invece che hai da dire?
Lo mollò di colpo, tornando al suo posto e gettando le chiavi sul ventre di Eloy, portando una mano davanti al volto per asciugare il sangue sul suo labbro.
E poi hai detto che fa parte degli Watchman no? Se quelli possono usare un caccia per disegnare uno smile sul tappeto verde di sua maestà d'Inghilterra ribalteranno il mondo intero pur di ritrovare il loro membro scomparso. Non siete forse alleati? Non ti farebbero questo favore pensi? Sei un cretino. Di nuovo.
Afferrò una ciambella e se la infilò in bocca. Gustandosela. Solamente dopo avrebbe risposto all'ultima domanda di Eloy.
Oggi mi scoperò Rika, domani se ne avrò voglia tua madre, e dopodomani anche te se continuerai ad essere un dito nel culo in questo modo. Farò quello che mi pare della mia vita, per questo voglio proteggerla da quei mentecatti della Umbrella e della Cyphercorp. Tu invece che farai? Continuerai a prendere a pugni me, oppure correrai dietro a Seeu non appena avrai una pista, e scaraventerai tutto il traffico che hai messo a soqquadro ora contro i tuoi nemici? Eh, Monarca d'Acciaio?
Parole severe le sue, ma sature di significato, voleva mandargli un messaggio chiaro: forse lui poteva cedere ancora al fascino di Seeu, ma perché Eloy avrebbe dovuto permetterglielo? Doveva difendere ciò a cui teneva se ci teneva su serio, non prendere a pugni i problemi di qualcun altro.
Diamoci una mossa, abbiamo aspettato un sacco per questo incontro, non vorrai mica perdertelo.. -
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Lo lasciò parlare, non lo interruppe e non disse una parola, lo ascoltò a muso duro. Lui sapeva cosa fare e come fare, ma se lui pensava che fosse così facile si sbagliava di grosso. Una cosa però la capì: non aveva rinunciato a Seeu. Non aveva risposto alla sua domanda, o meglio gli aveva fatto capire che avrebbe agito come cavolo gli andava. Ovvero che se si trovava da solo con Seeu avrebbe continuato a provarci. Continuava ad essere di mal umore, ma si era calmato un pochino, almeno avevano messo in chiaro le cose.
Ti sbagli di grosso, sono sicurissimo di quello che voglio, ma non posso certo pretendere di prendermelo con la forza. Non è così che funziona, non puoi forzare qualcuno a volerti bene. E se non mi sono ancora mosso con tutto quello che posso è perché ho una cazzo di nazione da difendere. Non posso di certo corteggiarla in una nazione in guerra, dove devo guidare i miei uomini e fare in modo di vincere e portare meno morti possibili a casa. Me la prendo con te perché sei un grosso figlio di puttana, potevi essere chiaro dall'inizio invece di prendermi per il culo e godertela, penando di avermelo messo in quel posto. Dovresti dire a Rika che non ha intenzione di sposartela, quella è giovane, non farle sprecare anni appresso ad uno che non le vuole sinceramente bene.
Prese le chiavi e le rimise in macchina ripartendo.
Spero non le avrai detto "ti amo" lo canzonò imitandolo con una voce stridula e sdolcinata. Riferendosi a Rika e al loro rapporto.
Tsè, essere uomo.... fece acido non aggiungendo niente e tenendosi per sé ciò che pensava veramente. Disprezzava il fatto che si aggrappasse ad una ragazzina, mentre sentimentalmente è ancora legato ad un'altra donna. Odiava il fatto che nonostante avesse la ragazzina a soddisfarlo sessualmente, continuava a sperare anche in Seeu, quando c'era già lui che la amava e poteva renderla felice. Era comunque una sorta di avviso, Eloy non poteva sapere se glielo aveva detto oppure no. Sembrava più come una paternale di un fratello maggiore.
Da oggi in poi per Seeu è guerra, sarò spietato contro di te, sai come si dice no? In amore e in guerra tutto è lecito. Seeu sarà mia, e non tirarmi fuori discorsi del cazzo sul fatto che non sia un oggetto, non accetto critiche da te! Afferrò una ciambella dal pacco e la morse con rabbia, mangiandola con rabbia. Continuava a sentirsi uno straccio, preso strapazzato usato e poi buttato via. Sapeva chiaramente di essere un idiota più idiota del mondo perché aveva deciso di perdonarli entrambi. Non poteva farci nulla, amava Seeu e quel piccolo bastardo americano gli era simpatico nonostante tutto.
Tra sbraitate, ciambelle e smadonnate dal finestrino ormai erano giunti al colosseo, parcheggiò al suo posto dedicato. Quando scese puntò un dito contro Kokujo come a volerlo fermare un attimo.
Ci siamo. Separerò affari personali da quelli lavorativi, pretendo il massimo della tua efficienza e della tua lealtà. Il mio braccio destro deve pararmi il culo, e io parerò il culo al mio braccio destro. Sono stato chiaro? dopo la sua risposta avrebbe dato il via per andare ai piani superiori dove li stava aspettando Caius.. -
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Kokujo sentiva le sue parole come scuse, non gli importava di essere giudicato in quel modo, dal suo punto di vista Eloy aveva semplicemente scelto di non scegliere, e prendersela col primo parzialmente colpevole. Ma se avrebbe perso Seeu sarebbe stata colpa sua, non di Kokujo, e nessun pugno sul suo volto già guercio non l'avrebbe riportata indietro, quindi quelle erano solo chiacchiere. Tirare in ballo Rika poi non cambiava nulla, Kokujo era uno dei migliori testardi al mondo, non sarebbe tornato indietro sulle sue decisioni e sicuramente non si sarebbe tirato indietro con la sua piccola e preziosa allieva.
Io almeno ho il coraggio di seguire il mio istinto, di seguire quello che voglio. Tu che fai? Prendi a pugni un tuo sottoposto e accampi scuse come la tua nazione. Non so cosa se ne farebbe questa nazione senza i desideri personali, e tu mi vieni a parlare di questa merda?! Non fare l'ipocrita.
Finalmente ripresero a viaggiare. Ci furono diversi minuti di silenzio, un silenzio severo, imbarazzante. Finalmente era riuscito a trovare un amico e l'aveva bruciato così facilmente? Che schifo. Solo dopo aver sputato via un minimo del suo orgoglio riuscì a parlare ancora, ma solo una volta arrivati al Colosseo.
Senti Eloy, capisco come ti senti, ma non devi sentiti minacciato da me. Io voglio solo fare il mio lavoro e farlo al meglio. Te l'ho già detto l'altra volta: io sto dalla tua parte. Quindi fidati di me e io mi fido di te. per quel che mi riguarda Seeu è tutta tua.
E non volle aggiungere altro su quella storia, per lui era chiusa, adesso avevano altro a cui pensare. Quando arrivarono di nuovo alle porte della sala del trono, vi trovarono Traesto intento a parlare con Zafira in completo anti-caldo e sembrava gradire la presenza dell'uomo dato che si scambiavano grasse risate.
Signori! Finalmente siete arrivati. Eloy, la tua compagna di avventure è davvero una persona scaltra e sagace, non immaginavo che scambi di culture fra razze che sono state per così tanto tempo separate si rivelassero così spontanee e produttive.
Traesto mi ha invitata qui perché ha ritenuto che queste faccende potessero interessare anche me, e da quando sono qui non ha fatto altro che mettermi a mio agio. Sono molto riconoscente della vostra ospitalità.
Kokujo sembrava visibilmente colpito dalla compagna di fianco Traesto, non se la immaginava con un simile fascino e con un alone di mistero decisamente stimolante. Forse era presto per una battuta del genere, ma il guercio piantò comunque un gomito nel costato per poi dirgli con voce più cauta senza farsi sentire dagli altri.
E questa? Hai voglia di litigartela?
Era chiaramente ironico, sperava di aver spezzato un minimo l'atmosfera che si era creata tra i due. Appurata la situazione, Traesto prese in mano le redini del loro movimento, pronti all'udienza con l'imperatore.
Nella stanza del trono ci aspettano l'Imperatore Caius in persona, il monarca del fulmine Zaborg e un ospite molto speciale che sicuramente Eloy ricorderà Bene. E' un Immortale Terrestre e farà le veci dei suoi simili in nostra presenza.
Adesso sono sinceramente convinto di trovarmi dentro un libro fantasy. Che devo dirti? Hai il mio arco.
Concluse, sollevando le spalle e fissando Eloy con tutto il cliché che aveva nelle vene.. -
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Forse poteva fidarsi di Kokujo riguardo al lavoro, ma per Seeu era tutta un'altra faccenda, non lo aveva ammesso spontaneamente che non pensava più a lei. Anche se gli diceva che per lui la storia con Seeu era chiusa, non ne era convinto. Se quei dure si ritrovavano da soli sicuramente sarebbe successo altro, e a quel punto Eloy dovrebbe prendere una decisione drastica. Erano arrivati, quindi non volle continuare il discorso, c'era altro a cui pensare, e chiarito tutto con Kokujo si sentiva pronto ad affrontare l'imperatore e le terribili notizie.
Quando arrivarono trovò già Zaphira accanto a Traesto che chiacchieravano tranquillamente, senza la sua tuta speciale. Rimase un attimo fermo a guardarla, gli faceva sempre uno strano effetto vederla nel suo aspetto naturale. Zaphira era terribilmente bella, e quando Kokujo gli diede la gomitata facendogli la battuta tornò in sé sorridendo.
Quella è un osso molto duro. fece scherzando, sempre a bassa voce per non farsi sentire dagli altri e sopratutto da Zaphira, meglio evitare altre scapocciate da quelle mani sottili ma pesanti. Salutò poi come si doveva e si avvicinò a Zaphira chiedendole se era stata cauta e non si era fatta notare durante il tragitto da casa al palazzo.
Traesto poi fece presente che Caius li stava aspettando in compagnia dell'oracolo, colei che aveva conosciuto durante la sua missione in Spagna. A quelle parole Eloy si sentì teso, con così tanta gente, le notizie non potevano essere buone. Ci pensò Kokujo a sdrammatizzare i suoi pensieri con la sua battuta.
Grazie Legolas, ma se ci sono tutti loro ho paura che c'è molto altro di peggio da sapere dell'altra volta. sospirò quasi rassegnato e annuì a Traesto convinto. Fece segno all'uomo con la mano di guidarli.
Siamo pronti, anche io ho notizie da dare a Caius, e non sono positive. Prego signor Traesto ci annunci pure. fece per poi seguire le direttive del segretario imperiale.. -
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CITAZIONERiepilogo:
Kokujo - Zaphira - Traesto - Zaborg - Oracolo - Caius
Finalmente erano pronti per un'udienza con l'Imperatore. La sala del trono era un gigantesco antro presentato da uno splendido tappeto rosso che portava verso un grande e maestoso trono cremisi, contornato da candelabri e colonne e candelabri. Seduto sul trono, con un gomito sul bracciolo e il pugno rivolto verso l'alto che faceva da sostegno al suo mento, la figura dell'Imperatore in armatura ed equipaggiato col suo volto più serio si presentava a loro. Di fianco al trono, alla sua destra, si trovava l'elegante e ordinata figura di Zaborg, in abiti formali, mentre a sinistra c'era la vecchia conoscenza di Eloy, uno degli Immortali Terrestri: Aslla Piscu, l'Oracolo. Eloy capeggiava il gruppo, seguito a ruota da Traesto e Zaphira, mentre dietro a tutti c'era Kokujo che stava camminando sul margine del tappeto rosso, stando ben attento a non toccarlo. I tappeti rossi lo terrorizzavano. Nemmeno quando si fermarono davanti al trono lui rimase sul margine.
Sembra che finalmente ci siamo tutti. Eccoci vostra maestà. Grande Zaborg, e porgo i nostri saluti anche a te, Oracolo Immortale.
A differenza dei due uomini, l'Oracolo era molto più tranquilla e sorridente.
Non dovresti essere così formale con noi Nicholas, oramai anche tu...
Aslla te ne prego... non ora.
Per qualche istante ci fu un lungo silenzio, dopodiché l'Imperatore in persona si sollevò di colpo, prendendo le redini della discussione.
Con rammarico devo dire che con noi non saranno presenti né Mobius né Raiza, pertanto ci saremo solo io, il monarca del Fulmine e quello d'Acciaio a rappresentare Roma. Aslla, procedi pure con l'illustrare la situazione.
La ragazza chinò lo sguardo confermando le parole dell'Imperatore, dopodiché prese parola.
La situazione è questa: Cypher ha recuperato i suoi poteri, ed è riuscito a stringere un patto con l'albero della vita. E' per questo che noi Immortali Terrestri siamo costretti a ripiegare sui nostri alleati umani, poiché la nostra fonte di energia inesauribile è stata consumata e ci vorrà del tempo per ripristinarla. Io normalmente mi presento in forma umana, ma questo non è il nostro vero aspetto. A causa della mancanza di energia però, non possiamo assumere le nostre sembianze naturali. Solamente uno di noi ci riesce, ma perché da tempo aveva smesso di trarre forza dall'Albero e alimentarsi unicamente della sua rabbia. Il nostro leader Uru, che tuttora si rifiuta di collaborare con gli umani, pertanto è allo scuro perfino di questo incontro.
Ci sono teste calde anche tra le divinità a quanto pare...
Non è tutto. Assieme all'albero della vita, Cypher ha liberato il nostro prigioniero più importante: una volta era parte degli Immortali Terrestri, ma la sua avidità lo ha corrotto. Un tempo dagli uomini dimenticato veniva chiamato il signore dei Kaiju, poiché con la sua arte oratoria aveva portato dalla sua parte l'intera razza Kaiju, ma ora non ha poteri. O almeno... fino ad ora. Il suo nome è Xototl, e si è unito alle fila di Cypher donando i suoi poteri al suo braccio destro: Dan Smith.
In pratica signori i nostri nemici stanno diventando potenti. Troppo potenti. E' giunto il momento di passare al contrattacco, e ci uniremo agli Immortali Terrestri per decidere come agire partendo da questo presupposto. Se non iniziamo a sfoltire le linee dei nostri nemici ci ritroveremo in svantaggio.
Per il momento non avevano ancora toccato l'argomento Umbrella, probabilmente l'Imperatore voleva dare precedenza alle ultime novità sulla questione Cypher prima di lasciar parlare Eloy.. -
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Sentiva la tensione, era la seconda volta che incontrava l'imperatore, e come al solito metteva una certa soggezione. Eloy salutò i presenti con un inchino classico. Ma stranamente si sentiva goffo e maldestro. Non era decisamente abituato a quel genere di cose, e probabilmente nemmeno Kokujo, che al contrario di lui sembrava completamente a suo agio, anche se sembrava rifiutarsi di camminare sul tappeto. Lo aveva notato solo perché il suono delle sue scarpe riecheggiavano nella sala.
Caius non attese conbenevoli o altro invitò subito Asla a parlare. E le cose che raccontò non gli piacquero per nulla. Non solo Cypher era riuscito a recuperare il suoi poteri, ma gli immortali avevano perso la loro fonte di energia che sarebbe stata in pratica la fonte dei loro poteri. Se anche gli immortali non potevano usarli erano decisamente nei casini. Probabilmente Cypher aveva calcolato anche quella evenienza.
Non avevano fatto alcun accenno alla umbrella, e quasi sicuramente ne ignoravano la minaccia visto che si sapevano nascondere bene. Eloy volle intervenire subito e sollevò una mano, come a voler interrompere momentaneamente i discorsi.
Sono notizie terribili, ma vorrei farvi presente che loro non sono i nostri unici nemici. Se ci concentreremo solo su Cypher e i suoi scagnozzi, temo che approfittando della distrazione possano tirarci un tiro mancino dal lato opposto. Durante il mio ultimo viaggio ho fatto una scoperta sconcertante. Sono finito nella base della umbrella, la conoscete immagino, come azienda è diventata famosa per i suoi xenomorfi. Durante le mie disavventure ho visto cosa stavano facendo. Hanno in serbo un enorme esercito di xenomorfi, e lo custodiscono sotto la terra, sembra che li tengano in disparte in attesa di una occasione per poterli usare. O di un metodo per poterli guidare, ne hanno così tanti da poterci creare degli eserciti. Non sono da sottovalutare. finito di parlare guardò i presenti serio, in attesa di una risposta.. -
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Nessuno osò interrompere Eloy, erano lì per concedergli udienza, avrebbe detto tutto ciò che aveva da dire, senza nessun problema. Era pur sempre un monarca, autorità assoluta lì nell'Impero Romano. Quando ebbe finito, Caius tornò a sedere con fare pensieroso, tutti sembravano immersi nei loro pensieri, perfino Aslla che ignorava una minaccia perfino degli umani stessi, come se Cypher non fosse abbastanza.
Giapponesi del cazzo...
Drastico crollo della tensione, perfino Zaborg sbuffò piazzandosi una mano sulla faccia, ammonendo il suo imperatore.
Caius... non è un evento formale ma cerca di non essere volgare.
Non fare il bacchettone, lo sai che ho ragione. Non è la prima volta che Kurayami viene a darci noie, proprio mentre noi abbiamo a che fare con Cypher. Quei tipi mi hanno quasi stufato, adesso perfino la Umbrella ci si mette. Quasi preferivo quelli della Lega.
A quel punto Kokujo si fece avanti, sia per rivelare la sua identità, sia per aggiungere elementi al discorso di Eloy.
Se insiste maestà, credo che troverà interessante chi sono io: in Giappone mi facevo chiamare Kokujo, ed ero il braccio destro di Madara. Sono venuto qui dopo che la Umbrella mi ha mandato via ed è anche grazie a me che possiamo condividere con voi queste informazioni. La Umbrella non vuole solamente invadere altre nazioni: loro vogliono creare una giungla grande quanto il mondo. Vogliono distruggere la società e sostituirla solo con un inferno di mostri dominato dalla legge del più forte. Caos puro.
In un primo momento ci fu di nuovo silenzio, dopo diverse lisciate del suo mento però, l'Imperatore riprese parola.
Chi l'avrebbe mai detto che il nostro monarca d'Acciaio avesse già un infiltrato tra le fila. Notevole. Eloy... voglio che tu sia franco con me. Non possiamo concentrarci solo su Cypher, ma non possiamo nemmeno sottovalutarlo. Che cosa consigli di fare con la Umbrella e il Giappone? Tu sei il leader della sicurezza dell'Impero, pertanto voglio che sia tu a dirmi come ti comporteresti se avessi il potere totale.
Di nuovo la parola era passata ad Eloy, stavolta tutti si aspettavano una proposta convincente.. -
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Quando l'imperatore si immerse nei suoi pensieri, ci fu un attimo di silenzio in cui si poté sentire chiaramente la tensione. Tutti sembravano preoccupati, e tutti aspettavano un commento che arrivò presto e lasciò spiazzato Eloy. Si aspettava di tutto, ma non una frase del genere, aveva pensato a lui sempre in modo molto formale e distinto. Lo aveva immaginato severo e che avrebbe parlato sempre con fare aristocratico. Gli venne da ridere ma si trattenne, non era il momento adatto per farlo. Fortuna che ci pensò Kokujo ad intervenire dicendo la sua sulla umbrella e sulle loro vere intenzioni. Poi Caius si rivolse a lui dandogli direttamente del tu, chiedendogli cosa avesse fatto. Si sentì osservato da tutti i presenti, e si sentì come se avesse il fiato sul collo. Non aveva tutti i torti lui aveva in mano la difesa del paese era naturale chiederglielo no? E allora perché si sentiva come se fosse agli esami di maturità dove non aveva studiato nulla? Iniziò a sentire un gran caldo, ma le mani erano gelate. Era giunto il suo momento doveva far capire a tutti che non era un idiota e che il suo posto era meritato. Iniziò a pensare ad una velocità folle, troppi pensieri i suoi occhi iniziarono a vagare da un lato all'altro poi tossì per schiarirsi la voce, non poteva stare in silenzio a lungo.
Dunque, è chiaro che avremo bisogno di una gran quantità di forze belliche, e le nostre scuole stanno tenendo sotto controllo elementi speciali, di grande pericolosità per la società. Direi di iniziare ad addestrarli come si deve per infoltire le nostre file difensive. Per la Umbrella vorrei un infiltrato, che mi possa dare in anticipo notizie riguardo ai loro spostamenti ed eventuali attacchi. Se non hanno ancora attaccato è probabile che il loro esercito di xenomorfi non sia pronto, quando li ho visti, ho notato che erano in uno stato selvaggio, sembravano quasi tenuti prigionieri che in un campo di addestramento. Abbiamo quindi un po di tempo per la Umbrella, ma vorrei saperne di più sul loro conto. Ci serviranno alleati potenti, come per esempio l'Inghilterra, se riuscissimo ad averli come alleati, Kurayami sarebbe costretta a guardarsi da due fronti diversi. L'ideale è farceli amici prima che ci pensano i Giapponesi. In questo modo dovranno passare dall'Inghilterra per attaccarci, e siccome sono i nostri alleati potrebbero tenerli sotto controllo mentre noi pensiamo alla questione Cypher. Sì credo che cercherei di muovermi in questo modo. Detto ciò si voltò a guardare Kokujo, quasi come a voler avere un contatto visivo con qualcuno che conoscesse e non lo facesse sentire così teso. Uno sguardo amico e complice in mezzo a quelle occhiate analitiche.. -
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Tutti rimasero in ascolto per Eloy, sembravano interessati di sapere cosa ne pensava e come avrebbe agito, e la sua risposta sembrò soddisfare la piccola platea che lo stava assistendo. Il primo a parlare fu Zaborg, che intervenne subito riguardo al progetto di contenimento degli elementi speciali nelle scuole di Roma.
Confermo che a nostra disposizione abbiamo elementi estremamente pericolosi ma siamo perfettamente in grado di contenerli per ora. Leben Mayer gestisce la situazione ma è controllata dalla nostra moderatrice "umana": Catherine Marchand. Se li stimoliamo a dovere possiamo sfruttarli a nostro vantaggio, ma sono pur sempre casi speciali, vanno presi con i guanti e non possiamo affidarci troppo a loro.
Quel progetto mi è sempre piaciuto. Se non possiamo fermare i mostri tanto vale farceli amici. Dargli in pasto qualche criminale da mandare alla gogna mi sembra un sacrificio abbastanza accettabile.
Forse non tutti potevano condividere quella situazione, ma dovevano pensare al bene della nazione e in fondo quelle persone erano già morte. Gli avevano solo riservato una fine meno dignitosa del solito. A quel punto si fece avanti Kokujo che prese la palla al balzo.
Vostra Maestà, a questo proposito vorrei intervenire io. Di recente ho aiutato una ragazza proveniente dalla scuola di Kurayami, ho già fatto rapporto alla Falange riguardo al caso di Rika Hiraga e la mafia italiana.
Si, ho già saputo di quei disordini... va avanti.
Vede... questa ragazza ha la mia fiducia, e la cosa è reciproca. Penso che tenendola come stretta alleata potremmo riuscire a carpire qualche informazione alla Umbrella, dopotutto lei fa parte di quel governo e se diventa una risorsa importante potremmo solo guadagnarci. Inoltre pur essendo giovano è molto in gamba.
A quel punto intervenne Traesto, ridacchiando divertito.
E' bello poter trovare alleati ovunque possiamo, e poi signori permettetemi ma qui l'unico vecchio sono io, e al massimo il nostro Oracolo che per sua fortuna gli anni sembrano non passare mai. E' la gioventù la nostra forza.
Io concordo con Traesto, se abbiamo alleati a disposizione dobbiamo dare loro una possibilità.
Penso che possiamo dare alla ragazza una possibilità.
Mentre dicevano la loro, Caius li ascoltava con fare serio e attento, lasciando che condividessero i loro pensieri riguardo quella faccenda. Quando tutti finirono, e sembravano molto entusiasti di quella decisione, l'Imperatore non ebbe molti dubbi riguardo alla sentenza da decretare.
Molto bene Agente Crowley, affiderò a te la gestione di questa iniziativa, ma dovrai sempre rispondere agli ordini del Monarca d'Acciaio senza disubbidire. Non voglio che si creino incongruenze nei vostri piani, agite bene e vinceremo facilmente.
Lo stile di Caius consisteva nel riporre molta fiducia ai suoi sottoposti, l'importante eran on tradirla. Così com'era capace di grande generosità, l'Imperatore era capace di infinita collera.
Grazie maestà, farò del mio meglio.
A quel punto le questioni più salienti della riunione erano già sbrigate, pertanto si fece avanti direttamente Zaphira.
Perdonatemi se mi intrometto, ma vorrei sapere una cosa: la liberazione di Xototl e la scomparsa dell'Albero della Vita che conseguenze avrà nei confronti del sottosuolo?
Zaphira conosceva bene gli eventi del sottosuolo, sapeva quanto erano importanti gli Immortali terrestri per l'equilibrio e non poteva non preoccuparsi per le sue sorelle. Lo sguardo affranto di Aslla diceva già molto.
Xototl era da sempre considerato il grande signore dei Kaiju. Sono stati esiliati negli strati più profondi del sottosuolo per la loro aggressività, pochissimi sono i casi in cui sono fuggiti dal loro esilio e ancor più rari sono i casi in cui sono arrivati in superficie. Ma ora che gli Immortali non possono più contenerli e che la fonte di energia che alimentava la loro prigione è spezzata, soprattutto perché Xototl è libero... cosa succederà?
Mentre parlava, Kokujo piantò un gomito nel fianco di Traesto, per parlargli sottovoce in modo che potessero sentirlo solo lui ed Eloy.
Hey Birra Moretti, che diavolo sono i Kaiju?
Dovresti informarti giovanotto. Rispose indispettito. Son ocreature colossali, molto antiche ,e capaci di mimetizzarsi tra gli umani. Non hai mai visto Gdzilla da bambino?
Nel mentre, immensamente affranta, Aslla dovette confermare i timori di Zaphira.
Purtroppo ora che le catene sono spezzate, i Kaiju inizieranno a prendere iniziative, molto probabilmente i loro attacchi si faranno più frequenti. Non tutti sono aggressivi, ma i meno mansueti provocheranno molti problemi. Noi faremo il possibile, ma con i poteri limitati... non possiamo fare molto.
Zaphira abbassò lo sguardo, visibilmente preoccupata. Si sentiva impotente, nel sottosuolo ora tutti erano in pericolo, mentre lei era comodamente al sicuro. Che atteggiamento disonorevole!
Se anche i Kaiju verranno a dare fastidio al nostro mondo, non dovremo fare altro che affrontare anche loro. Non importa quanti saranno: nessuno toccherà il mio impero.
E nel pronunciare quelle parole la figura dell'imperatore si sanò, apparendo più fiera e orgogliosa che mai. Adesso si che ispirava l'autorità di un imperatore..
