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"Le cose più porche, fatte con la persona amata, si macchiano di una dolcezza infinita."
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SPOILER (clicca per visualizzare)Spero di non sbagliare niente nel postare questa storia, e spero di non pentirmene appena dopo averla postata ahah
Ok, spero vi piaccia!
Era una calda notte d'Agosto, Carlo tardava a rientrare e stanca di aspettare sveglia, mi stesi placidamente sul nostro letto. Una lieve brezza entrava dalla finestra che il caldo mi aveva obbligata a tenere aperta, e mi sfiorava la pelle umida.
Di Carlo non c'era traccia, sentivo il caldo sempre più pesante, e con la mano feci scivolare verso l'altro il top, liberando qualche centimetro di pelle. La carezza di questo gesto mi generò un piccolo brivido, e mi scappò un leggero sorriso.
Pensai per un attimo alla finestra aperta, ma mi convinsi in fretta senza ricontrollare, che le finestre oltre la strada fossero tutte chiuse.
Ripresi con calma a passare la mia mano sul ventre. Scendendo dal bordo del top leggermente sul solco del bacino... giù fino ad incontrare gli slip. Dovevo continuare? Carlo sarebbe arrivato da un momento all'altro. E certamente avremmo fatto l'amore quella sera. Mi fermai allora, e richiusi gli occhi.
Non c'era verso, non volevo saperne di dormire, e Carlo non accennava a rientrare. Mi passai annoiata la mano tra i capelli... e per caso mi sfiorai il collo. Niente, non ce la facevo a resistere oltre. Scesi con la punta delle dita nuovamente lentamente fino agli slip. Il brivido si faceva più intenso, e la cosa mi piaceva.
Così giocherellai sotto gli slip, continuando a sfiorare la pancia, ed accompagnai i brividi con sommessi mugolii di piacere. Ma ad un certo punto tutto questo non mi bastava più. Così con un dito sfiorai lievemente il clitoride. Assecondai la vibrazione che mi attraversava inarcando la schiena, ed ansimando con più forza. Mi portai l'altra mano alla bocca, e leccai due dita, le avvicinai all'altra mano ed... entrai all'improvviso nella vagina. Tutto si faceva sempre più forte, il ritmo più veloce. Più andavo avanti e più mi risultava difficile fermarmi o anche solo rallentare. La mano mi si intorpidiva ma non potevo smettere, dovevo assecondare il mio corpo ed andare sempre più forte, sempre più veloce.
Fino a quando... improvvisamente... piccole vampate non mi percorsero le cosce, e le mie dita non vennero strette più volte ritmicamente.
Ero sfinita, ma felice. Un sorriso mi segnava il viso, e ricominciai a sentire la brezza provenire dalla finestra. Sembrava tutto perfetto.
Mi addormentai per qualche minuto, credo, mi risvegliai solo quando sentii la sua voce dalla porta della stanza sussurrare "avevi lasciato la porta aperta...devi stare attenta". Ero ancora mezza addormentata, ma felice, ed assecondai il suo gioco "già, mi sono scordata la porta aperta, ed ora? Cosa vorresti fare per punire questa bambina cattiva?".
Per un attimo lui non disse niente, ma nella penombra riuscii a malapena a distinguere un sorriso. Dopo qualche secondo disse "Continua a tenere gli occhi chiusi adesso...e lascia fare a me".
Si avvicinò allora, sentii il suo respiro percorrere lentamente le mie gambe, dalla punta dei piedi, fino a su... lungo la coscia. Sentii la sua lingua, giocherellare attorno al bordo dello slip. Per un attimo riconobbi i suoi denti afferrare gli slip e trascinarli piano piano lungo le gambe fino a toglierli completamente.
Io tenevo le braccia in alto, lontane da lui, per una volta dimostrava un minimo di intenzioni piccanti, diverse dal solito, così volevo lasciarlo fare... senza intervenire, e godermi passivamente il momento.
A lui non sembrava dispiacere la cosa, mi sfiorò con la lingua un attimo il clitoride. Fece un piccolo versetto di piacere, come a dire "uhm, senti qui chi era eccitata prima del mio arrivo.." .
Continuò, per interminabili minuti, regalandomi vampate di eccitazione.. Poi si allontanò un attimo. Mi chiesi dove fosse per un secondo, tentata di aprire gli occhi per cercarlo con lo sguardo.
Fino a quando... un poderoso colpo mi provocò un urlo di piacere. Era entrato, tutto, all'improvviso. Volevo urlare di nuovo, ma una calda grande mano mi tappò la bocca, con l'altra mi afferrò un seno.
Con una violenza che non ricordavo, lo spinse ancora, ed ancora. Dalla mia bocca uscivano soffocati gemiti di piacere. Non avevo più fiato, ma quei gemiti sembravano non bastare mai.
Un colpo, un altro, un altro... la sua bocca mi sfiorò il collo, corse su fino al lobo del mio orecchio, un altro colpo, un altro... ancora... mi leccò l'orecchio... un altro colpo...
Poi parlò... "ti ho vista dalla finestra, non potevo resistere... Stavo per suonare, quando mi son accorto che la tua porta era aperta..."
I miei occhi si spalancarono, osservai quelle spalle umide di sudore, le sue natiche sode che vibravano ad ogni colpo... ancora... ancora... Richiusi gli occhi...
"Lo so, dovevo dirti chi ero ma... quando mi hai scambiato per il tuo ragazzo... non ho potuto resistere..."
Un altro colpo, uno ancora... ancora... Liberai le mie mani, che eran state ferme fino a quel momento.... e le portai al collo dell'uomo. Stavo per allontanarlo da me, per un secondo l'ho voluto davvero. Un gemito, un altro.... Le feci scivolare lungo la sua schiena, arrivai lentamente ai glutei che avevo intravisto un minuto prima... Li afferrai con vigore, alzai un attimo il bacino, e li spinsi con ancora più forza verso di me. Ancora... ed ancora...
Poi le mie braccia si aprirono e si gettarono sul letto, non sentivo più niente ormai, se non i ritmici colpi che facevano vibrare ogni muscolo del mio corpo...
Le mie gambe, e le mie braccia poi all'improvviso si irrigidirono, la mia schiena si inarcò... le mie mani afferrarono e strinsero forte il lenzuolo...
Lui mi tolse la mano dalla bocca, e da questa uscì solo un piccolo urlo sommesso.
Tutto si fermò per qualche istante, ero tesa, la mia schiena era sollevata, lui si era fermato dentro di me... Improvvisamente non sentii niente, se non il mio contrarsi sommesso attorno a lui..... per un attimo non lo distinsi, ma anche il suo pene si stava muovendo piano.. e piccola vampate calde si diffondevano all'interno del mio ventre...
Dopo questi interminabili istanti di estasi, crollammo insieme sdraiati, l'uno sull'altra, respirando affannosamente.
Quando sentii la chiave girare nella toppa della porta d'ingresso, lui non c'era già più.
"Ciao cara, scusa se ho fatto tardi..ora però sono tutto tuo"
"No caro, scusa, sono stanca... oggi proprio non mi va.". -
Eternal Scars.
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Che bella storia, spero sia vera ! *-*
Evviva, un' altra estimatrice di racconti erotici, come me !. -
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ahahahah no che non è vera
una sera mi annoiavo
grazie però *____*. -
Eternal Scars.
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ahahahah no che non è vera
una sera mi annoiavo
grazie però *____*
Ma prego ! Spero che ne scriverai altri ! *-*. -
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questo non lo so, già per decidermi a postare questo ci ho messo un po' . -
Eternal Scars.
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questo non lo so, già per decidermi a postare questo ci ho messo un po'
Ma...e perché mai ? :O
Su su, non essere timida !. -
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Molto bello e coinvolgente, sei riuscita a trasmettere le emozioni Brava, come già suggerito sarebbe un peccato non leggere altre storielle . -
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Molto bello e coinvolgente, sei riuscita a trasmettere le emozioni Brava, come già suggerito sarebbe un peccato non leggere altre storielle
Ahahah, Asi!
Grazie ^^ son contenta piaccia anche a te..
Per altre storielle vedremo. -
Eternal Scars.
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Racconto molto carino, coinvolgente e non troppo lungo. Brava . -
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Racconto molto carino, coinvolgente e non troppo lungo. Brava
Grazie *__*. -
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complimenti keit te la cavi bene a scrivere . -
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Grazie ^^. -
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My blade is at your service
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Era tanto che non leggevo un racconto scritto così bene
Veramente bello, breve ma originale, non lasci nulla al caso, descrizioni ottime
davvero brava. -
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Ma grazie *__* .