Colloquio Pomeridiano

Posted on 29/9/2013, 10:28

The man behind the sauce

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Esisteva forse strumento più demoniaco di una pagella? Oggetto tenuto praticamente da quasi tutti gli studenti, quel enigmatico foglio di carta era in grado di scatenare enormi litigi fra genitori e figli come nessun’altro poteva fare, solo chi era pienamente consapevole di quello che era in grado di fare riusciva a non essere sottomesso da quell’oscuro potere. Paolo però quella mattina si sentiva stranamente agitato e non sapeva spiegarsi il perché di tale agitazione, in fondo non era uno di quei tipici ragazzi che si studiavano ma tanto per farlo e per fare contenti anche i genitori, no Paolo era assolutamente diverso aveva un obbiettivo prefissato e che voleva compiere a tutti i costi e non poteva di certo farsi abbattere da un foglietto di carta.
Decise quindi di prendere la sua usuale zaino a tracolla dove aveva sistemato la sera prima tutti i libri e i quaderni e si diresse a scuola cercando di restale il più possibile calmo, anche se non era di certo una cosa facile dato che di solito si mostrava sempre come un ragazzo molto forte e dal carattere irruento
Finalmente oggi e il giorno de giudizio eh? Bhe di certo non avrò paura ad affrontarti dannata pagella!!
Decise che era ora di prendere il coraggio a due mani ed affrontare quella “prova” tentando anche di lasciarsi scorrerei via quella dannata sensazione di nervosismo che lo aveva assalito, entrato in aula iniziò la sua mattinata solita di lezioni e man mano che le ore passavano il nervosismo che lo assaliva si stava sempre di più affievolendo, probabilmente anche per via della presenza dei suoi compagni che in un certo senso gli davano forza. Finalmente arrivata anche l’ultima ora di scuola di quel fatidico giorno non tardò anche ad arrivare la bidella con in mano tutto il malloppo di pagelle che aveva iniziato a consegnare agli studenti della classe.
Arrivata da Paolo la bidella lasciò anche a lui la sua pagella, e sembrò essere tutto a posto con i voti, dato che tutte le materie erano ad un livelli sufficientemente buoni tranne per un piccolissimo ed insignificante problema, doveva andare a colloquio con la vice preside della scuola con la quale avrebbe probabilmente discusso del suo andamento scolastico e anche del suo probabile futuro.

Posted on 4/10/2013, 09:00

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Catherine doveva fare i conti con una realtà scolastica che non aveva valutato a pieno con la dovuta attenzione: le valutazioni. Normalmente nelle scuole ce ne sono tante e severe, tutte da controllare a ripetizione, ma la Sapienza era al top del mondo e di valutazione ce ne erano anche troppe. Sempre a valutare, valutare e valutare ancora. Non c'era un attimo di pace! Addirittura adesso le pagelle preliminari che prendono in considerazione i primi esami a confronto con quelli dell'anno scorso per controllare l'andamento dopo le vacanze. Un lavoro decisamente esagerato. E di sicuro non poteva contare su Leben per una cosa del genere, dato che lei dell'andamento scolastico dei ragazzi non le importava granché, il massimo dell'impegno che poteva prendere semmai era controllare il menu della mensa così da assicurarsi che tutti mangiassero bene e sano. Amministrare una scuola gestita da mostri... si rivelava un'opera insolitamente complicata. Per lo meno aveva ottenuto il permesso di usare l'ufficio della preside e doveva ammettere che ci si stava proprio bene. Se ne stava dietro quella sofisticata scrivania a scrivere sul computer ad ologramma ogni informazione utile alle valutazioni, era già stufa di guardare quei studenti svogliati e quelle studentesse più preoccupate per le loro unghie che non per le molteplici insufficienze a scuola. Fortunatamente la giornata era quasi finita, ne mancava uno solo e per qualche assurdo errore informatico era finito in fondo alla lista sebbene il suo cognome iniziasse con la B. Disse all'ultimo ragazzo uscito di chiamare Paolo per farlo entrare in modo da liberarsi anche di quell'ultimo fardello. Ma proprio in quel momento diede un occhiata alla pagella di quel ragazzo: insolitamente sopra alla media, una mente sopraffina che sicuramente meritava di essere incoraggiata. Era sinceramente sorpresa.
Entra Bianchi, siediti.
Commentò vedendolo all'entrata, indicandogli di accomodarsi su una delle poltroncine davanti alla scrivania.

Posted on 9/10/2013, 14:58

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Finalmente il fatidico momento era arrivato, e il colloquio con la vice preside finalmente era pronto una volta per tutte ad iniziare l’unica cosa che si stava chiedendo in quel momento era il come mai si doveva trovare li in quel momento dato che i suoi voti erano tutto sommato accettabili.
Quando finalmente la vide rimase inizialmente perplesso, si trovò davanti una bellissima donna dai capelli corti e da un corpo abbondante e senza nessuna imperfezione, era una donna perfetta probabilmente anche in tutte le sue movenze e di certo non si immaginava che la vice preside potesse essere una così bella donna e soprattutto una ragazza così giovane e al suo invito ad entrare Paolo annuì soddisfatto entrando in quella stanza molto accogliente.
Con permesso! Eccomi finalmente qui, non vorrei sembrarle sfacciato ma potrei sapere come mai sono stato chiamato lo stesso anche se ho i voti tutto sommato accettabili?
Si accomodò nella poltroncina e si rivolse alla preside cercando di non essere per nulla sfrontato, doveva capire come mai lo avessero convocato li, cos’era per caso una semplice conversazione sul suo futuro? Non sapeva dove potersi aggrappare in quel momento e l’unica cosa che poteva risolvere i suoi dubbi erano solo le parole di quella donna che tra l’altro avrebbe ascoltato con aria molto interessata.

Posted on 9/10/2013, 15:12

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Quando Paolo si accomodò e le fece quella domanda, Catherine per qualche istante fissò lo schermo del computer con fare perplesso, inarcando le sopracciglia e impastando a dovere le parole che stava per pronunciare dato che era sorpresa almeno tanto quanto lui.
In realtà speravo potessi dirmelo tu, Paolo.
Cercava e sfogliava tra tutta la documentazione che aveva disponibile, ma non riusciva a trovare una risposta. Si scollò finalmente dallo schermo e posizionò entrambe le mani sulla scrivania, incrociandole, per poi dedicare ogni suo sguardo a lui.
Hai una condotta notevole, una valutazione non indifferente, sono certa che il tuo futuro sarà radioso quando inizierai a lavorare, devi solo continuare in questo modo fino alla fine del tuo corso di studi e nessuno avrà nulla di cui lamentarsi con te.
Lanciò un sorriso verso il ragazzo, come per incoraggiarlo. Lo rassicurò dato che sembrava così incredibilmente teso e preoccupato. La sua valutazione non aveva niente da segnalare.

Posted on 30/10/2013, 10:42

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Paolo ascoltò ogni parola che fuoriusciva dalla bocca delle vice preside e fu molto contento nelle delle parole incoraggianti che la donna gli rivolse e quella sensazione di tensione e preoccupazione ormai si stava sempre più placando dentro di lui che invece iniziò a sentirsi rinvigorito e sempre più emotivamente forte di quanto non lo era mai stato prima.
Grazie del suo incoraggiamento signorina Catherine lo apprezzo davvero molto e sono contento che questa scuola abbia una vice preside come lei che sembra tenere molto ai suoi ragazzi e questo mi rende più contento. Riguardo al mio futuro stia pur tranquilla che non mi farò tanti problemi a perseguire il mio sogno a tutti i costi
Ricambiò il sorriso rimanendo dopo però senza parole, e in quel momento si stava chiedendo se andarsene oppure rimanere li ad aiutare la vice preside nei suoi lavori dato che non ne aveva la minima idea e specialmente se fosse tornato a casa non avrebbe fatto nulla in nessun caso e quindi perché non proporsi subito?.
Ehm mi stavo chiedendo signorina Catherine non e che avrebbe bisogno di un aiuto in questo momento vero? No perché non avrei nulla da fare in questo pomeriggio e se avrebbe bisogno di una mano più che volentieri la aiuterei, se no me ne tornerei direttamente a casa decida lei
Non avrebbe dovuto affatto scervellarsi Catherine per capire che si era offerto per darle una mano sempre se ovviamente lei voleva, dal tronde se si sarebbe messo ancora più in buona luce con una delle poche persone che contavano dentro quella scuola ovviamente il suo successo non poteva fare altro che aumentare e chissà se avesse avuto anche dei buoni consigli da chi era più esperto nella al di fuori della scuola.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Scusa il ritardo hyp :lacri:

Posted on 1/11/2013, 17:03

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Paolo era un ragazzo risoluto e determinato, Catherine non risparmiò i suoi sorrisi per lui, un caloroso incoraggiamento è il più grande insegnamento per un ragazzo che tu possa dargli. Poi finalmente una proposta interessante. Catherine aveva oramai portato a termine il suo dovere e non le rimaneva che rimettere in archivio tutte le schede degli studenti.
Bhe sei molto gentile Paolo, credo proprio che accetterò il tuo aiuto.
Si sollevò dalla poltrona, per poi sistemare le schede che aveva sulla scrivania e metterle sopra ad una delle pile di documenti. Ce n'erano almeno una decina, e di fianco alla scrivania c'era un archivio che andava riempito con quella documentazione.
Ogni pila di documenti fa parte di un piano ed è divisa in classi. Devi aiutarmi a sistemarle dentro l'archivio, sono già in ordine, devi solo stare attento a metterli e soprattutto non rovesciarli.
Catherine afferrò uno di quei pesanti catasti di documenti e si avvicinò all'archivio, inchinandosi e mettendosi in ginocchio, per poi iniziare ad infilare i documenti nel piano più basso. Era praticamente a gattoni con quella sua piccola gonna che le teneva scoperto ogni singolo centimetro delle sue gambe, e per poco anche le natiche, si intravedeva chiaramente un lembo di intimo nero di pizzo nelle gambe di Catherine. La pila di documenti di Paolo invece andava sistemata proprio sopra di lei, quindi doveva stare attento a non farli cadere o sarebbe stato un vero disastro...

Posted on 1/11/2013, 19:44

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Fu molto soddisfatto che la graziosa vice preside accettò molto volentieri la proposta che gli fece Paolo facendolo sentire quasi realizzato, anche se non era molto competente in materia il lavoro che gli rifilò Catherine non era di certo nulla di faticose ed impegnativo, doveva solo darle una mano a sistemare negli appositi archivi delle enormi pile di documenti e notando la numerosa quantità di fogli si domandò quanto lavoro quella povera donna doveva eseguire ogni giorno da sola.
Spostò lo sguardo appena vide Catherine afferrare una di quelle pile e quando la notò mettersi praticamente a gattoni e con quella piccola gonna Paolo poteva ammirare la dolce forma delle natiche che erano uscite un poco da quella piccola gonna senza dimenticarsi di ammirare anche le dolci e sicuramente sode gambe della vice preside della quale potevano dir tutto a riguardo ma di certo non che non fosse sexy. Spostò ancora lo sguardo scrollandosi la testa cercando di smettere di pensare a quello che aveva inizialmente visto ma non era di certo una cosa facile, ma doveva pur sempre ricordarsi che alla fine lei era come una sorta di suo superiore e che quello che aveva visto era solo fonte di pura casualità, afferrò anche la sua pila di documenti anche se sentì che dentro ai suoi pantaloni iniziare ad alzarsi il suo membro, ma doveva cercare lo stesso di non pensarci ed arrivato davanti a quel archivio ormai il suo membro era arrivato quasi al totale vigore di tutte le sue forze ed avere Catherine davanti a lui ancora a gattoni di certo non aiutava la situazione e di certo se lei si fosse girata avrebbe trovato davanti a lei una bella sorpresina.

Posted on 2/11/2013, 08:27

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Quando Paolo si avvicinò, inizialmente non se ne rese conto. Tuttavia, quando iniziò a sistemare i suoi documenti poco più sopra di lei, Catherine si ritrovò ad indietreggiare lievemente col bacino per farsi spazio nell'archivio, andando a cozzare col bacino contro il ventre del ragazzo. In un primo momento volle scusarsi, tuttavia non lo fece: si era resa conto di un altro problema. Un altro grosso problema. Le sue natiche erano andate a finire contro la grossa protuberanza del ragazzo, già eccitato alla sola vista della sua vicepreside in posizioni provocanti. Gli aveva fatto proprio un bell'effetto e senza che lui potesse vederla, Catherine sfoggiò un'espressione divertita e maliziosa, mentre da quella posizione iniziava a fare finta di niente. In un primo momento si allontanò dal suo bacino, poi con le natiche spinse di nuovo all'indietro accogliendo tra di esse l'erezione del ragazzo: nonostante i vestiti Paolo poteva sentire chiaramente il suo affare stretto intorno al sedere di Catherine, che in quel momento iniziò a muoversi su e giù, come se volesse stimolarlo. Chiaramente stava ancora facendo finta di nulla, e pertanto parlò con fare distratto, quasi volesse negare l'evidenza.
Mi raccomando Paolo sistema tutto a dovere. Metti ogni cosa a suo posto, prendi il documento e infilalo come si deve...
E si capiva che stava parlando di tutt'altro dato il suo tono di voce e il fatto che lei aveva smesso di sistemare documenti da un bel pezzo.

Posted on 2/11/2013, 20:46

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Era li dietro a quella fantastica donna che aveva il piacere di aiutare e il ricordo delle dolci forme del ben di dio che Catherine mostrò forse senza volere lo stavano sempre di più eccitando e il membro dentro hai suoi pantaloni si stava sempre più eccitando e ingrossando al solo pensiero di quelle immagini e soprattutto di esserle così vicino. Cercò di distrarsi pensando solamente a rimettere in quell’archivio i restanti documenti della pila di fogli che aveva precedentemente in mano e quando sentì il dolce e morbido sedere di Catherine che si andò a posare sul suo ventre andando ad interagire con il suo membro ormai eretto del tutto, gradì molto il leggero colpo che la dolce vice preside aveva dato col suo sedere ancora sul suo membro che diventava sempre più smanioso di poter dare piacere a quella donna che nel frattempo aveva stretto il membro di Paolo fra le sue dolci natiche e iniziando a donargli un certo piacere con esse.
Certo mia cara Catherine, in questo documento e presente una enorme quantità di file…
Ogni secondo che passava il suo membro fra le dolci natiche di Catherine stava sempre di più portando Paolo a lasciarsi andare da quella tentazione tanto che mise entrambe le mani sui fianchi della dolce donna iniziando anche lui a strofinare il suo membro sulle sue morbide carni facendogli sentire quanto si era eccitato per lei, dimostrandole quanto era intraprendente anche se di età era ovviamente più giovane di lei. Ormai sicuramente anche Catherine avrebbe capito che Paolo in quel momento non la avrebbe considerata come la sua dolce vice preside ricoperta da una importante carica e costretta anche probabilmente a non aver alcun tipo di rapporto con gli studenti, ma la avrebbe considerata come una donna in tutto e per tutto e non come una sua superiore e se avesse voluto continuare quel dolce ed eccitante giochino Paolo non avrebbe rifiutato anzi ne sarebbe stato più che onorato alla faccia di tutti i suoi compagni di classe che non erano intraprendenti neanche una minima parte di come lo era lui.

Posted on 3/11/2013, 09:58

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Paolo si rivelò molto più intraprendente del previsto e anche piuttosto sagace. I ragazzi della sua età tendenzialmente a quel punto non riuscivano nemmeno a realizzare cosa stava succedendo, e finivano per arrossire, balbettare e mandare in pappa il loro stesso cervello. Lui no, aveva preso una decisione, anzi in questo caso una posizione, e mentre la stringeva per i fianchi in modo da non perdersi nemmeno un attimo di quella piacevole stimolazione. Si muoveva dietro di lei lentamente, lasciandosi stimolare e stimolando a sua volta. Sentire quell'intensa mazza di carne tra i suoi glutei che pulsava dietro di lei faceva eccitare Catherine senza la minima inibizione, e il suo sguardo aveva già assunto un rossore intenso, mentre il corpo si riscaldava. Ma non voleva ancora concludere quel gioco, così continuò a stimolare il membro del ragazzo, con movimenti sempre più spinti ed intensi.
Dimmi Paolo... ti piace il sedere della tua vicepreside? Non vorresti toccarlo?
Abbandonò i giri di parole e i giochi psicologici, dicendogli subito quello che doveva fare, e dato che il loro movimento aveva già iniziato a scoprire la donna Paolo non aveva nemmeno molto lavoro da fare. A forse di sfregarsi tra di loro la gonna di Catherine era quasi del tutto sollevata, scoprendo quell'intimo nero e sensuale di pizzo che oramai iniziava ad inumidirsi, e da quella posizione sembrava quasi di potergli far sentire ogni angolo della sua intimità.

Posted on 3/11/2013, 22:10

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Mia cara vice preside toccarlo e solamente il minimo che potrei fare dopo tutta la dolce attenzione che mi sta riservando vorrei ripagarla come si deve, la adoro mia cara vicepreside
Pronunciò quelle parole con molta malizia, mentre continuava a godersi i movimenti sempre più veloci dei suoi glutei e a godendosi quel movimento del suo bacino che lo stava facendo eccitare sempre di più, senza pensarci due volte e dopo alcune mosse del sedere di Catherine si scostò per qualche secondo ormai la sua erezione rendeva difficile i suoi stessi movimenti e doveva liberarla da quella gabbia che lo aveva costretto a rimanere imprigionato ancora per troppo tempo sganciandosi di conseguenza i pantaloni e facendolo uscire definitivamente.
Scusami Catherine non ho resistito, sei molto eccitante e sicuramente se avrei continuato con i pantaloni ancora posati su di lui, i tuoi dolci movimenti avrebbero fatto rompere da li a poco i pantaloni dal mio membro
La gonna di Catherine ormai era su quasi del tutto e prima di riprenderla di scoprire tutto il suo sedere una volta per tutte, si avvicinò a lei sempre più eccitato e malizioso prendendola poderosamente dalle natiche e spingendo il suo membro con veemenza proprio sulla sua intimità umica facendogli sentire tutta la sua eccitazione avrebbe continuato a strofinare il suo membro pienamente libero sulla sua intimità mentre con le mani aveva iniziato a schiaffeggiare e a palpare insistentemente quel suo soffice sedere.
Era sempre più eccitato mentre il suo membro pulsava sempre di più sentendo l’intimità di Catherine sempre più bagnata, stava dimostrando di essere sempre più intraprendente e focoso verso quella vicepreside sperando che fosse vivamente contenta di avere finalmente uno studente anche se pur piccolo di età ma che non si faceva di certo problemi a mostrare quando una cosa gli spiaceva proprio come stava facendo con Catherine in quel momento .

Posted on 4/11/2013, 09:25

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Paolo era molto più intraprendente di quello che sembrava, e dopo aver scansato la sua gonna prese a toccare e schiaffeggiare il sedere di Catherine che da un candido roseo diventava sempre più rosso sotto quei colpi così piacevoli e audaci, mentre anche il suo volto faceva la stessa cosa, visibilmente accaldata e divertita. Il tutto si stava trasformando in un vero e proprio connubio di piacere inarrestabile ed entrambi i bacini dei due non accennavano a volersi fermare, anzi diventavano sempre più rapidi e veloci, fino a che Paolo non riuscì più a trattenere la sua erezione, liberandola dai pantaloni e facendo sentire alla vicepreside il calore della sua grossa mazza di carne direttamente dietro di lei. La sua intimità era ancora coperta da quel sottilissimo intimo, tuttavia le natiche che lo stringevano intorno a lei erano nude, quindi Paolo era già a contatto con la pelle bollente e vogliosa della vicepreside. La ragazza colse la palla al balzo per mostrare le sue abilità, e spingendo più forte verso di lui chiuse perfettamente il membro del ragazzo tra la carne delle sue natiche, un pò come molte altre riuscivano a fare con i seni. Ora che lo aveva intrappolato poteva muoversi più veloce e liberamente, inoltre Paolo si sarebbe sentito perfettamente stretto in quella carne, come se qualcuno lo stesse masturbando piacevolmente. Sol oche a farlo erano le natiche di Catherine, il che lo avrebbe reso ancora più piacevole.
Non trattenerti Paolo, non vergognarti. Mi piace molto quello che sto facendo, anzi ne voglio di più... fammi sentire come ti piace.
Con quei movimenti la punta del membro di paolo sbatteva sull'estremità delle sue natiche, Catherine si stava eccitando sempre di più e i suoi umori oramai come un fiume in piena lubrificavano quella singolare ed eccitante masturbazione. Catherine diventava sempre più rapida, ed iniziava a respirare affannosamente. Voleva sentire il vigore di quel ragazzo dietro di lei, capire fin dove poteva spingersi. Voleva farlo venire, e poi lo avrebbe accontentato, ma solo se sarebbe stato in grado di resistere a quel primo orgasmo, altrimenti sarebbe stata una gigantesca delusione. E Catherine sperava vivamente che non lo fosse...
Vieni Paolo... vieni sulla tua vicepreside... rilascia tutto quello che hai su di me...

Posted on 6/11/2013, 20:39

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Catherine era veramente una donna fantastica pensava Paolo in quel momento mentre si godeva le azioni del sedere della donna che aveva intrappolato fra le natiche il suo membro si stava eccitando sempre di più, avrebbe voluto interrompere quell’azione e insinuare il suo membro dentro la sua intimità facendogli di conseguenza provare molto più piacere di quello che probabilmente stava già avendo adesso, ma si ripetè che non doveva per nulla forzare il gioco in quella maniera anche se gli sarebbe piaciuto molto per una volta voleva godersi quella quel bel momento che il suo membro stava apprezzando sempre di più.
Il suo membro ancora avvolto nelle natiche di Catherine era sempre più eretto e pulsante, mentre continuava ancora a palpeggiare e a schiaffeggiare il sedere della sua amata vicepreside che nel frattempo aveva iniziato a respirare più affannosamente di prima.
No mia cara Catherine non voglio venire subito su di lei, questa nostra esperienza si deve segnare dentro alla mia mente, non posso di certo deludere chi mi ha incoraggiato non e vero?
Lei mi sta piacendo sempre di più….
Il suo membro ormai pulsava sempre di più, era praticamente sul ciglio di venire cosa che non era di certo nelle sue intenzioni, doveva resistere e stringere i denti e cercare di resistere a quella situazione che non era per nulla facile, smise di schiaffeggiare e palpeggiare il sedere di Catherine per piegarsi completamente sopra di lei facendo così aderire ancora meglio il suo membro ormai al limite e mise la sua mano sinistra fra le gambe di Catherine iniziando a solleticarle l’intimità già bagnata.
Lei ha un profumo davvero inebriante signorina Catherine, vorrei stare in questa stanza con lei all’infinito lei e la donna con cui avrei voluto instaurare un legame da quando sono qui e finalmente ne ho l’opportunità
Mentre era in quella posizione prese ancora una volta l’iniziativa e infilò la mano sinistra dentro alle mutandine iniziando a solleticarle come prima l’intimità, solo che ora il piacere che gli avrebbe fatto provare non sarebbe più stato ostacolato da quel tessuto, gli diede alcuni baci sul collo mentre lei avrebbe sentito sempre di più il suo pulsare e smanioso di fare uscire il suo liquido caldo segno della prestazione superlativa che Catherine gli stava dando, ma strinse ancora una volta i denti, la sua decisione era chiara voleva arrivare in fondo a quel gioco e non si sarebbe arreso a questa piccola “difficoltà”.

Posted on 6/11/2013, 22:18

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Paolo voleva approfondire la conoscenza con la sua professoressa, e come dargli torto dopotutto Catherine fu costretta a mordersi il labbro per riuscire a trattenere l'eccitazione, come se non bastasse il ragazzo non l'aveva accontentata, anzi aveva voluto strafare: andando direttamente su di lei, per poi passare una mano dentro il suo intimo ed iniziare a stimolare prepotentemente il suo sesso eccitato e fradicio. La mano del ragazzo si sarebbe inumidita immediatamente in pratica, per lasciargli tutto lo spazio per poter scivolare dentro di lei e stimolarla a dovere. Ma lui non faceva altro che accarezzarla, non andava oltre, la accarezzava, la stimolava col membro, ora addirittura la baciava sul collo facendola letteralmente impazzire. Non riuscì più a trattenere i gemiti e mentre il suo fiato esplodeva iniziò a supplicarlo.
Non resisto più... voglio che continui, dammene ancora!
Che la spogliasse, che si limitasse a penetrarla con le dita, che le chiedesse di darsi da fare lei con la bocca, avrebbe accettato qualsiasi compromesso purché mettesse fine a quella tortura e iniziasse finalmente a soddisfarla come si deve. Oramai lo sentiva, anche lui era al limite, presto sarebbe venuto e Catherine non gli avrebbe permesso due cose: né di sprecare il suo seme, né di fermarsi così presto...