Spiriti notturni

x Herr Boss

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  1. White D. Hebi
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    CITAZIONE
    Nome partecipanti: Jorge Krieger vs Davy Jones
    Livello partecipanti: 1 vs 1
    Energia partecipanti: Newbie vs Newbie
    Numero di partecipanti: 2, possibilmente senza interventi
    Livello del Potere: 1 vs 1
    Abilità Fisiche G1: Gigas 2 - Mach 2 - Shell 1 - Jumper 1 - Sense 1 - Strike 1 - Vision 1 - Energy 1 - Charge 1
    Abilità Fisiche G2: Gigas 2 - Mach 2 - Shell 1 - Jumper 1 - Sense 1 - Strike 1 - Vision 1 - Energy 1 - Charge 1
    Tecniche Personali G1: Grido di Battaglia
    Tecniche Personali G2: Fauci del Mar Morto
    Tecniche Loto G1: ///
    Tecniche Loto G2: ///
    Armi & Equipaggiamento G1: Gae Bolg, Dissectors, Rambo, Gemma Alfa x5, Impalauomini, Pulse Rifle, Lanceblade Mod. Cresselia, Deimos, Pokani, Splendisfera, Caricatori per Balestra x4, Caricatori per Fucile a pompa x1, Caricatori per Fucili d'Assalto x4
    Armi & Equipaggiamento G2: Uroboros, Impianti Sintetico, Impianti a Tetranite, Impianto Percussioner G, Gemma Gamma x2
    Luogo: Il parco di Roma, è mezzanotte passata. Diversi lampioni illuminano l'area con una soffice luce dorata. Alcuni alberi, dai più sottili ai più imponenti, crescono con vigore sulla fertile terra del parco, cosparso di panchine e cestini dei rifiuti. Un'area relativamente sgombra ma che fornisce diversi appigli e ripari, dal diametro di circa 50 metri.

    Era la prima volta in vita sua che vedeva Roma. Si immaginava di trovarvi rumore, persone, chiasso e una bella calca onnipresente di bambine urlanti. Ed invece no. Ok che era mezzanotte passata, ma c'era una calma innaturale in quello stupendo parco romano. Era da tempo che non vedeva della vegetazione immacolata, ad Augusta non c'era mai stato molto verde per via della moltitudine di industrie create in quella città. Ma li vi era spazio per tutta la natura che si poteva tenere. Erano già due lati positivi di Roma: quiete e natura. Certo se avesse voluto solo quiete e natura sarebbe andato a vivere tra i boschi come un cavernicolo. Ma anche no. Era da qualche giorno che cercava casa vicino a Roma e vedendo lo splendore di quelle piante decise che casa sua sarebbe stata a Roma, non vicino. Ma quella notte era un po' tardi per trovare casa, perciò anzichè andare in giro a fare la figura del barbone chiedendo riparo per una notte, decise di fare la figura del barbone su una panchina del parco. Controllò attentamente la zona, perdendosi varie volte nel fissare il buio nel quale la pallida ma soffice luce dei pali non arrivava per illuminare gli anfratti di quella città. Jorge continuava a fissare intensamente il buio pensando a quante cose gli erano successe nella vita. L'infanzia, l'adolescenza, l'orgoglio spezzato, la distruzione, Hecarim... Lo sentiva dentro di se, rideva dei suoi vaghi pensieri e delle sue riflessioni.
    Allora formichina? A cosa stai pensando?
    Lo sai benissimo a cosa sto pensando. Sei dentro la mia testa da due mesi ormai.
    Certo ma se continui a riflettere da solo senza esporre agli altri i tuoi problemi finirai per impazzire. E io non voglio che tu impazzisca, sei così divertente e solare, come farei ad andare avanti senza il tuo ottimismo contagioso? Neheheheheh!
    La stupida risata di quel centauro era inquietante. Sembrava un terremoto che ti rimbomba in testa con il suono più idiota che esista. Storcendo il naso e portandosi il palmo della mano sulla fronte, Jorge cercò di zittirlo dandosi un leggero colpo in testa.
    Smetti di ridacchiare nella mia testa. Sono stanco. Ho bisogno di dormire.
    Ooh la povera formichina vuole andare a nanna? Dormi bel bambino, dormi pure nel tuo lettino di ferro che ospiterà si e no metà del tuo corpo. Neheheheheh!
    Un'altra fitta colpì Jorge dritto alle tempie, ma Hecarim smise di parlare e, soprattutto, di ridere. Pace, finalmente. La stanchezza prese il sopravvento su di lui e lo fece addormentare non appena poggiò la testa sulla dura e fredda panchina del parco. Un sonno travagliato di incubi, fuoco, artigli e un grosso centauro che uccideva tutto quello che incontrava. Draghi, demoni, angeli, uomini. E tra gli uomini c'erano anziani, donne e bambini. Li squartava, li decapitava, li impalava. E rideva. Oh, come rideva. Uccideva indistintamente tutto e tutti, ma Jorge sapeva bene che quello non era per colpa di Hecarim, che riservava la sua furia solo ed unicamente ai draghi. Quando il volto del centauro si scoprì dalle tenebre che lo avevano oscurato fino a quel momento, con orrore Jorge vide che il centauro...Era lui. Con un sorriso sinistro ed inquietante, come quello di Hecarim.
    AH!
    Si svegliò di soprassalto, madido di sudore e con gli occhi sbarrati dal terrore. Odiava quel sogno. Era così da quando Hecarim si era fuso con lui. Non si azzardava a chiedere spiegazioni al centauro perchè aveva paura della risposta. E se...?
    E se cosa formichina?
    ...Niente. Non importa.
    Sono nella tua testa ricordi? So perfettamente quale domanda vuoi farmi. Ma se proprio non vuoi che ti risponda...
    ...No. Non la voglio.
    Era ancora notte fonda. Non aveva dormito molto, quindi decise di tornare a dormire, si girò e si coricò meglio che potè. Non ci sarebbe voluto molto prima che il sonno tornasse a fargli chiudere gli occhi...
    CITAZIONE
    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Estremamente spossato
    Energia: 80/80
    Tecniche usate: ///
    Note:
    Livello 1 del potere non attivo
    - La resistenza della corazza di Hecarim è leggermente inferiore al metallo, tuttavia può aumentare la resistenza del suo corpo per mezzo dei suoi poteri fino a raggiungere una resistenza leggermente inferiore all'acciaio.
    - Fintanto che è in movimento, la velocità di Hecarim aumenta del 10% ogni turno, fino ad un massimo del 100%. Quando Hecarim si ferma, perde la metà del suo bonus.
    - Ogni volta che attiva una tecnica, il precedente bonus sulla velocità di Hecarim aumenta del 5%.
    - Le tecniche di Hecarim ottengono un bonus sulla forza fisica pari alla metà del suo bonus sulla velocità di movimento. Ogni volta che Hecarim scaglia una tecnica offensiva, il bonus della sua velocità si riduce del 10%.
    - Gae Bolg di fianco a lui, poggiata contro un albero.
    - Cresselia poggiata vicino alla Gae Bolg.
     
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  2. Herr Boss
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    Era una magnifica giornata, il sole splendeva e con me avevo la mia retina per catturare le farfalle. E credetemi, era un passatempo alquanto stimolante, soprattutto se anziché catturare farfalle ci si concentrava sulla gente del parco. Non che loro si divertivano poi molto, ma questi sono dettagli, finché avevo il mio divertimento andava tutto bene. Qualche volta ho anche catturato prede grosse, ma preferivo quelle piccole, bambini al di sotto dei 10 anni, così nella mia pancia rimaneva sempre dello spazio per altri piccoli spuntini e non dovevo aspettare di digerire! Però neanche la foresta più lussureggiante può vantare di avere un campo da caccia pressoché infinito, infatti dopo qualche tempo il parco era totalmente vuoto, nessuno osava più entrarvi per chissà quale motivo! E io iniziavo a sentirmi solo, un po' anche affamato, però principalmente solo. E vagare per il parco desolato non era il massimo come intrattenimento, ben presto il sonno mi prese e mi addormentai in piedi da qualche parte. Eh lo so, ma capitemi, correre dietro a decine di persone porta via molte energie, la stanchezza era un fattore prevedibile e alquanto sicuro. Quando ripresi coscienza era già notte, e guarda caso vi era una persona che dormiva a qualche metro da me, probabilmente un'altro cacciatore di farfalle preso per la stanchezza! Ero felice di aver trovato un mio coetaneo e decisi di stuzzicarlo con la mia retina per svegliare il ragazzo, almeno così evitavo di parrare le prossime ore in solitudine. E chissà, magari era anche commestibile!
     
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  3. White D. Hebi
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    Si era riaddormentato da poco, e stavolta Hecarim aveva deciso di andare a dormire da un'altra parte della sua testa, lasciandogli un sonno vuoto e privo di sogni, completamente cieco, sordo e muto. Il sonno che Jorge agognava da due mesi. Gli sembrava di aver appena chiuso gli occhi quando ecco che qualcosa lo picchiettò in testa. Toc, toc, toc. Pensò che Hecarim fosse venuto a disturbarlo nel sonno, quindi lo ignorò. Toc, toc, toc. Ancora. Si avvolse di più nel mantello nero e si raggomitolò cercando di entrare nella panchina con tutta la sua altezza, ma invano. Mugugnò qualcosa e iniziò a russare. E ancora toc, toc, toc. Aprì gli occhi e si rese conto che per tutto quel tempo ciò che lo aveva picchiettato era materiale, non erano le fastidiose risatine di Hecarim che gli rimbombavano in testa, era proprio qualcosa di duro che lo toccava sulla nuca. Si alzò di scatto e si girò altrettanto velocemente, andando ad osservare chi fosse che lo importunava a quell'ora di notte. Un piccoletto. Beh piccoletto, sarà stato alto un metro e cinquanta tutt'alpiù, ok, ma definirlo piccoletto era difficile. Doveva pesare almeno quanto Jorge, era davvero molto robusto, quasi sferico. Jorge si ritrovò a chiedersi se spingendolo a terra avrebbe iniziato a rotolare. Scosse la testa ed eliminò quel pensiero dalla mente, ma subito si presentò Hecarim a far le veci della pazzia che riposava dentro Jorge. I suoi occhi cambiarono leggermente colore, dal nero al blu.
    Chi sei cicciobomba? Perchè vieni a disturbare il mio amico mentre dorme?
    Non riuscì nemmeno a finire la frase che si diede un colpo di palmo sulla fronte, mentre gli occhi cambiavano di nuovo colore. Lo strano accenno di sorriso inquietante che era comparso sulle labbra di Jorge scomparve, lasciando spazio ad una perfetta linea orizzontale che rappresentava una sorta di indifferenza.
    ...Scusa. Mi capita spesso ma non lo faccio apposta. Io sono Jorge.
    Chiunque lo avesse visto fare quella scenetta avrebbe sicuramente pensato che fosse pazzo. E forse era così.
    Comunque, cosa vuoi? è abbastanza tardi e sono molto stanco, perchè mi hai svegliato? Ti sei perso?
    Sebbene fosse estremamente spossato Jorge non vedeva il motivo di trattare male qualcuno, magari gli avevano rubato il portafogli o le chiavi di casa ed ora era senza un posto dove andare la notte. Cercò di far stare zitto Hecarim che continuava a cantilenargli in testa "Cicciobombo Cannoniereeeee!" senza sosta, provocandogli fitte sempre più acute, mentre si alzava lentamente in piedi. Ora che lo guardava era davvero molto basso. Probabilmente avrebbe fatto prima a scavalcarlo che ad aggirarlo. Ma questi erano pensieri che si teneva per se, come uno si tenesse in forma non era affar suo e comunque non sembrava così messo male, aveva un sorrisetto inquietante in faccia che gli ricordava molto quello di Hecarim. Aspettò in silenzio che rispondesse alla sua domanda, poi avrebbe deciso sul da farsi in base a cosa avrebbe detto il tizio. Nel frattempo gli tese la mano aperta, in segno di pace. Prima però si rimise a sedere, altrimenti davvero non si sarebbero potuti stringere la mano.
     
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  4. Herr Boss
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    Una fitta mi colpì il cuore, le brutte parole del ragazzo mi avevano ferito nel profondo, era persino riuscito a farmi scendere qualche lacrima. Mi misi in bocca l'indice mentre con lo sguardo basso avrei ripetuto a me stesso che non ero grasso, solo di corporatura robusta. Ma ovviamente questo non bastava a rallegrarmi, non era neanche molto d'aiuto a dire il vero, anzi mi sentivo sempre peggio. Non era di certo colpa mia se mi piaceva mangiare, ecco! Dopo le scuse del ragazzo mi ripresi, ero ancora triste ma mi sentivo meglio, in fin dei conti aveva anche ragione. Rivolsi il mio sguardo verso il suo, rispondendo alla sua domanda. Io? Io mi sono perso! Vorrei tanto tornarmene a casa, però non mi ricordo più la strada. Ho provato a chiederlo anche a mio fratello maggiore, ma sembra non volermi rispondere ... Intanto strinsi con forza la mano del ragazzo, aveva proprio una bella presa per un essere umano, era di sicuro pari di forza a me. Lo guardai con un sorriso scolpito nel volto. Piacere, mi chiamo Davy! Il suo odore mi piaceva assai, era un miscuglio di acqua di colonia e sangue umano, di certo doveva essere una persona interessante!
     
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  5. White D. Hebi
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    L'espressione disagiata del tizio aveva fatto preoccupare Jorge, non aveva intenzione di scatenare una faida proprio in quel momento. Sembrava parlare tra se e se, quasi ad auto motivarsi. Poi finalmente si decise a stringere la mano a Jorge, che con sorpresa capì che quella sul suo corpo non era solo ciccia, c'era anche qualche muscolo qui e la. Il tizio tornò a sorridere, non sembrava avere brutte intenzioni. Confermò la sua tesi sull'essersi perso e parlò di un fantomatico fratello maggiore che non voleva rispondergli, per poi presentarsi. Si alzò in piedi con calma e guardò in giro, strizzando gli occhi di fronte allo spesso strato di oscurità che circondava il parco al di fuori della confortevole luce dei pali.
    Dovresti andare a casa al più presto, non dubito che tu possa cavartela da solo ma è comunque molto tardi.
    Nella sua testa Hecarim non rideva. Strano. Gli unici momenti in cui non rideva era quando decideva di lasciar dormire Jorge, quando era di fronte ad un drago e...
    ...
    Sei silenzioso. Cosa c'è?
    ...Non capiresti. Aiuta in fretta il ciccione e poi fallo andare via.
    Qualcosa rendeva nervoso Hecarim, eppure nemmeno lui sapeva cosa. La nottata non stava procedendo come previsto. Fece un breve giro d'ispezione per il parco, prendendo Cresselia e fissandosela alla schiena per poi afferrare Gae Bolg. Si guardò attorno diverse volte, mentre l'ansia cresceva. Qualcosa non andava.
    ...Dov'è tuo fratello? E perchè non ti rispondeva?
    Quell'atmosfera non piaceva nè a Jorge nè ad Hecarim. Qualcosa non andava davvero.
     
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  6. Herr Boss
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    Il ragazzo era una brava persona, almeno era quello che l'istinto mi trasmetteva, però peccava di intelligenza. Consigliarmi di tornare a casa quando sa che mi ero perso, di certo qualcosa non andava nella sua testa, magari era troppo distratto pensando a cose poco importanti. Ma io mi sono perso! Se devo essere onesto, anche se mi vergogno a dirlo, non so neanche dove mi trovo in questo momento ... In effetti ero proprio nei guai, non tanto per il fatto di non conoscere la strada per tornarmene a casa, ma anche perché effettivamente non conoscevo neanche a mia attuale ubicazione. Però erano cose che succedevano. Alcuni perdevano le chiavi della macchina, altri il portafoglio e io la strada per tornarmene a casa. Non che sia stata la prima volta, però era sempre abbastanza stressante. Tutt'un tratto il ragazzo mi chiede di mio fratello, io di contro rimasi in silenzio per alcuni secondi, ora che ne parlava mi ero ricordato di una cosa fondamentale. Mi dispiace, ora che ci penso ... mio fratellone mi dice sempre di non parlare con gli sconosciuti! Tolsi la mano osservandolo in silenzio. In fin dei conti era un consiglio utile, però attenermi anche adesso era proprio la migliore delle scelte? Forse se il ragazzo mi dava il suo nome avrei potuto consideralo una mia conoscenza ...
     
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  7. White D. Hebi
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    Il nome te l'ho già detto Boss, cosa dovrei dirti, l'indirizzo di casa?

    Cos'era quella strana pressione? Era talmente forte che quasi costringeva Jorge a piegare il capo. Non era qualcosa di normale, cercava di capire da dove venisse eppure non ne aveva la più pallida idea. Era troppo distratto da quell'assidua ricerca per capire che la proposta che aveva fatto a Davy, di tornarsene a casa, non avesse alcun senso poichè lui stesso si era perso, anzi addirittura non solo non sapeva quale fosse la strada di casa, ma neanche dove fosse in quel momento.
    Mi dispiace Davy, ma nemmeno io sono molto esperto nella geografia di Roma. So solo che siamo in uno dei parchi della città, vicino al Colosseo.
    Ti vuoi calmare? Se continui ad essere così nervoso le cose peggioreranno soltanto. Aiuta il tizio.
    In effetti Hecarim aveva ragione, preoccuparsi così in quel momento non era di grande aiuto, anche se quell'ansia lo attanagliava, doveva prima di tutto concentrarsi sull'aiutare Davy. Poi lo sentì riflettere sul consiglio che gli aveva dato il suo fratellone, di non parlare con gli sconosciuti. Jorge non sapeva quanto fosse sincero, ma gli sembrava un modo per evadere la domanda che gli aveva fatto sul perchè suo fratello non gli rispondesse. Lo sentì lasciargli la mano e si rese conto solo in quel momento che la stretta di mano che si erano dati si era sciolta solo pochi istanti prima.
    Mi sembra ragionevole come consiglio, in effetti non ci conosciamo. Ma ti assicuro che non ho cattive intenzioni e devi fare in fretta a ricordarti la strada di casa cicciobomba! C'è qualcosa qui e non è qualcosa di buono sai?
    Hecarim si mise in mezzo mentre Jorge cercava di rassicurare Davy, era estremamente fastidioso il fatto che cambiasse il suo tono di voce e la frase stessa non appena entrava in scena. Non era quello che Jorge voleva dire. Ad ogni altra parola una leggera fitta colpì la testa dell'uomo, anche se adesso persino Hecarim era abbastanza serio da non urlare nè ridere, per evitare di far deconcentrare troppo Jorge. Lo zittì e tentò di rimediare al danno fatto dal centauro.
    ...Quello che intendevo dire è che non siamo al sicuro. Ti prometto che non ti farò nulla, ma se non collaboriamo non potrò aiutarti a trovare la strada di casa. Cerca di aiutarmi ad aiutarti.
    Il tono rassicurante di Jorge era contrapposto a quello autoritario ed aggressivo di Hecarim, che tentava di sbarazzarsi velocemente del grassone. In ogni caso entrambi, chi in un modo chi nell'altro, volevano solo che Davy gli desse un modo per aiutarlo il più rapidamente possibile.
    Dai sbrigati!
     
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  8. Herr Boss
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    Il ragazzo sembrava decisamente agitato, era come preoccupato per qualcosa, però io ignoravo sia di cosa che del perché. Ma una cosa era certa,il ragazzo mi stava simpatico. Sarà perché effettivamente è la prima persona con qui parlo senza prima averla mangiata. Non che abbia parlato con gente che ormai era nella mia pancia ... No, certo che no, non sono mica pazzo! Mio fratello lo era, era sua abitudine parlare da li, dalla mia pancia, quindi effettivamente parlavo con lui, che è nella mia pancia, forse questo significa che ero pazzo senza saperlo?! Oh, forse era meglio evitare certi argomenti, finivo sempre per confondermi. E anche per ottenere un forte mal di testa, del resto. Uhm ... Roma? Questo è un problema, casa mia si trova nelle fredde terre dell'inghil ... Inutile contenitore che non sei altro, vuoi forse farmi credere che mentre dormivo ci hai portato in questa nazione piena di barbapapa? E questo pure senza un valido motivo? Delle parole non ben definita si fecero largo tra gli alberi del parco, era come composta da decine se non centinaia di voci che parlavano in coro, di certo era difficile se non impossibile localizzare la sua provenienza. Io mi fermai di colpo, avevo proprio paura di averla combinata grossa, del resto l'Inghilterra era assai lontana, inoltre tra qualche giorno dovevamo scortare nostro creatore nell'expo in Giappone. Non sapevo che fare, ero disperato, se non trovavo velocemente una soluzione finivo per lasciarci le pelle. Ma che dici fratellone, deve aver capito male, ho seguito questo ragazzo perché mi sembrava interessante. Lo sai anche te che nostro padre ha bisogno di nuove cavie per i suoi esperimenti sulla tetranite, ricordi? Mi misi l'indice nella bocca succiandolo piano mentre osservai il ragazzo. Speravo proprio che ci cascasse, in fin dei conti era una scusa piu' che ottima. Beh hai ragione ...
     
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  9. White D. Hebi
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    Quel tizio si faceva sempre più strano mano a mano che Jorge imparava a conoscerlo. Era originario dell'Inghilterra...Ma era arrivato chissà come a Roma. Questo non aveva il minimo senso. Cos'aveva fatto? Per caso aveva giocato a "Salgo di nascosto sul primo aereo che trovo"? Non era una cosa che una persona normale avrebbe mai potuto fare! Oh, ma chi prendo in giro, in tutto il suo viaggiare Jorge non aveva incontrato una sola persona normale, e Davy non faceva eccezione. E ora ci si metteva pure la voce ultraterrena che veniva dagli alberi, come se già aiutare il ciccione non fosse abbastanza.
    ...No aspetta cosa?
    Qualcuno stava parlando dall'oscurità che circondava il parco, era impossibile dire da dove provenisse di preciso. Jorge pensò subito che fosse lui la strana presenza che avvertiva da un po', e si mise davanti a Davy, come a fare da muro. Poi lo sentì parlargli con un tono familiare. Era lui il fratellone di cui parlava prima. Finalmente l'uomo si rilassò e tentò di comprendere le parole di Davy. Una cavia? Chi, lui? Ma non scherziamo. La voce di Hecarim tornò a risuonare forte nella sua testa, quasi stordendolo.
    Cosa ha detto il ciccione? Noi fare da cavia? Non credo che mi piacerebbe. Senti o fai smammare la palla di trigliceridi o la faccio rotolare via io.
    Le parole del centauro erano imperative, Jorge non voleva che qualcuno si facesse del male se non era necessario, perciò tentò di farlo ragionare.
    Non è il momento di scaldarsi tanto. Era suo fratello a darti tanto fastidio, ora sappiamo da dove proviene quella pressione. Non c'è nulla di cui preoccuparsi.
    Nulla di cui preoccuparsi? Ma cosa diavolo stai dicendo? C'è un ciccione e un tizio con la voce da transessuale che ci hanno approcciati alle due di notte, non so se mi spiego. Accidenti come fa ad essere così grasso quello? Si mangia i bambini?
    Ti ho detto di stare zitto. Lascia fare a me, non c'è bisogno di innervosirsi. Ricordati le regole. Tuoi poteri, mio corpo. Decido io.
    Dopo quel piccolo battibecco interiore, Jorge si rivolse a Davy, tentando per l'ennesima volta di aiutarlo, o perlomeno ottenere qualche informazione utile che gli rendesse più facile il tentativo.
    Se c'è tuo fratello è tutto a posto. Dovresti riuscire a tornare a casa facilmente, anche se siete molto lontani vi basterà alloggiare in un hotel per stanotte e ripartire per la Britannia domattina. Sembra che si risolverà tutto per il meglio, Davy.
    Aveva deciso di ignorare la faccenda della cavia, concedendogli il beneficio del dubbio sul se parlasse davvero di lui. Era decisamente una brutta nottata.
     
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  10. Herr Boss
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    Orami il dado era stato lanciato, ne io che il ragazzo non ci potevamo tirare indietro. Lui non sarebbe potuto scappare da me, ormai conoscevo il suo odore, avrei potuto seguirlo fino all'inferno. Io di contro sarei finito rimproverato se non lo avessi catturato, quindi anche per me il destino era stato deciso. Però non ero di certo uno stupido, sapevo che non si poteva trattare di una persona normale, ero sicuro che mi avrebbe mostrato qualcosa che metterebbe in difficoltà anche le truppe scelte della Vault Tec. Ero elettrizzato al solo pensiero di scontrarmi, ormai la voglia di lottare era salita a mille. Che dire, ormai è fatta, non ti posso lasciar andare, devi venire con me. Dall'interno del mio corpo comparvero strani rumori, era come se nell'intento le ossa lentamente si stessero spezzando, un suono a dir poco agghiacciante. Dessi forza al braccio destro, questo all'aumento della muscolatura rompé l'indumento che lo stringeva, rivelando una specie di frusta aggrovigliata su tale arto. Mi dispiace, ma devo chiederti di venire con me. Con le buone o con le cattive, decidi te.
     
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  11. White D. Hebi
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    E il beneficio del dubbio era stato bellamente mandato a quel paese. Davy cambiò totalmente atteggiamento verso Jorge, prima sembrava una persona distratta e molto sbadata, dal gergo semplicistico e anche abbastanza basilare, mentre adesso si rivolgeva a lui in tono minaccioso, anche se manteneva una certa educazione, che si contrapponeva a ciò che Jorge capì che poteva fare, presupponendolo dagli strani suoni che emetteva. E tanti saluti all'amicone che aiuta le persone in difficoltà. Jorge si era fatto gabbare dalla sua apparente natura pacioccona e fanciullesca credendo che avesse davvero bisogno di aiuto.
    Lo sapevo, dovevo passeggiargli sopra con la corazza e tutto quando ti ha svegliato. Non credevo fosse così idiota da minacciarci.
    Di nuovo, la voce di Hecarim si fece sentire con forza nel cervello di Jorge, che sebbene non fosse particolarmente sorpreso del comportamento di Davy, aveva perlomeno sperato che non si dovesse arrivare alla forza. Si preparò alla battaglia afferrando meglio Gae Bolg, mettendola davanti a se con calma e squadrando il nemico, senza però dare l'impressione di voler combattere. Era pronto ad una qualsiasi reazione violenta, ma non intendeva offendere per primo.
    Mi dispiace, Davy, ma non mi piacerebbe seguirti e fare da cavia da laboratorio. Ho altre cose da fare, prima di tutte prendermi una casa qui a Roma. Non voglio essere costretto ad usare la violenza, perciò te lo dirò per l'ultima volta.
    Lentamente, gli occhi del ragazzo si spensero e la bocca si incrinò in un orribile ghigno che andava da un'orecchio all'altro. La sua statura si alzò ancora di più, svettando letteralmente sopra a Davy. La parte inferiore del suo corpo perse la sua consistenza per un solo attimo, trasformandosi in un corpo equino, ma nel punto in cui avrebbe dovuto trovarsi il collo c'era il tronco di Jorge. Un elmo sinistro e impeccabilmente intarsiato si generò sul suo capo, oscurando il suo volto e mostrando un affilato ed appuntito corno di ferro. Da quell'elmo iniziarono a spandersi come brandelli di oscurità solida che avanzavano verso il basso, arrivando sulle spalle, sul petto, sul tronco e poi sul corpo equino, corazzandolo totalmente, addirittura furono coperti anche gli zoccoli, senza un solo punto scoperto se non le giunture. Due puntini rossi che dovevano fare le veci agli occhi di Jorge fissarono con insistenza Davy, dalla loro immensa distanza. Gli zoccoli posteriori scalpitarono con forza mentre uno sbuffo di vapore nella fredda nottata romana usciva dall'elmetto, con un verso che ricordava lo sbuffo di un cavallo furioso. Impugnò meglio la lancia con entrambe le mani, puntandola sul suo nemico. Una voce ancor più terrificante di quella del "fratello" di Davy si fece sentire, potente e grave, come se fosse stata l'unione di tutte le voci dei possessori del potere di Hecarim, come se tutte le anime che il centauro possedeva stessero parlando. Più potente di tutte, svettava con forza quella di Jorge, fondendosi in un orribile coro a quella dei dannati e di Hecarim stesso.

    Vai a casa.


    CITAZIONE
    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Estremamente spossato
    Energia: 80/80
    Tecniche usate: ///
    Note:
    Bonus sulla velocità: +10%
    Livello 1 del potere attivo
    - La resistenza della corazza di Hecarim è leggermente inferiore al metallo, tuttavia può aumentare la resistenza del suo corpo per mezzo dei suoi poteri fino a raggiungere una resistenza leggermente inferiore all'acciaio.
    - Fintanto che è in movimento, la velocità di Hecarim aumenta del 10% ogni turno, fino ad un massimo del 100%. Quando Hecarim si ferma, perde la metà del suo bonus.
    - Ogni volta che attiva una tecnica, il precedente bonus sulla velocità di Hecarim aumenta del 5%.
    - Le tecniche di Hecarim ottengono un bonus sulla forza fisica pari alla metà del suo bonus sulla velocità di movimento. Ogni volta che Hecarim scaglia una tecnica offensiva, il bonus della sua velocità si riduce del 10%.
    - Gae Bolg in mano.
    - Cresselia sulla schiena.
     
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  12. Herr Boss
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    La trasformazione del ragazzo mi sorprese per qualche secondo, poi tutta quella adrenalina nel mio corpo mi fece dimenticare altri pensieri, ogni cosa stava diventando secondario dinanzi alla mia voglia di farlo letteralmente a pezzi. Catturarlo? Ma guardatelo, era un fottuto cavallone dal cazzo d'acciaio, come mai avrei potuto sottomettere una creatura del genere? Non mi restava che ucciderlo, proprio così! Duro ma vero! Il mio desiderio di mangiare le sue interiora era altamente alto, dannatamente alto, più del solito, ben oltre il mio normale desiderio! Era strano, ora che ci pensavo non ricordavo di aver mai desiderato tanto mangiare una persona. Non potevo aspettare oltre, mi visi le mani nella pancia, conficcai ogni dito dentro di essa, fino in profondità, per poi tirare con una forza incredibile quello che era la carne della mia pancia, stappandomi letteralmente in due. Le braccia caderò senza forza mentre il mio sguardo puntava il suolo, poi una risata strana, quasi maniacale. Dalla carne dilaniata si formarono quattro tentacoli, ogni di esso caderò senza forza sul suolo. Improvvisamente una risata più' forte, più violenta, alzai il capo guardando il ragazzo negli occhi. Dalla mia pancia un gigantesco occhio contornato da artigli scrutava con interesse ogni cosa.

    A casa? Certo, andiamo insieme a casa!



    SPOILER (click to view)
    QUOTE
    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: "Voglioso"
    Energia: 25/30
    Tecniche usate: ///
    Note:
    Bonus della razza:
    - Sangue acido
    - Capacità di raggiungere la forma ibrida che prevede la coda.
    - Bonus del 25% sulla velocità.
    - Immunità a tutti i veleni, le tossine e i territori con condizioni avverse per capacità di adattamento.
    - Olfatto superiore.
    - Visione termica.
    - Trasformazione in Xenomorfo che comporta: (costo di attivazione: 5) - attivo
    • Bonus sul 50% sulla velocità.
    • Visione termica anche oltre le pareti convenzionali.
    • Resistenza dell'esoscheletro aumentata


    Livello 1 del potere attivo
    Livello 1:
    - Se uno o più tentacoli vengono recisi, sarà possibile rigenerare ogni singolo tentacolo entro 3 turni.
    - E' possibile piantare massimo un tentacolo a terra inchiodandosi in quel luogo, e con una libertà di movimento di massimo 5 metri dalla posizione in cui è piantato il tentacolo. In questo modo la protuberanza diventa leggermente più resistente, e può generare ad una distanza di massimo 5 metri dal punto in cui è piantato una protuberanza che fuoriesce dall'estremità del tentacolo. Questa mutazione va sfruttata per mezzo delle tecniche e in nessun altro modo.
    - La bocca sullo stomaco del Kraken ha una notevole potenza di masticazione che gli consente di divorare facilmente le ossa e la carne.
    - Uroboros sul braccio destro
     
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  13. White D. Hebi
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    Jorge osservò in silenzio la reazione di Davy. Davvero, non voleva combattere. Era stanco. Ogni cosa che aveva incontrato prima di arrivare a Roma o voleva mangiarlo o voleva ucciderlo per derubarlo. E Davy, in un certo senso, voleva entrambe le cose. Sbuffò sonoramente, con quella voce ultraterrena e inquietante. Era triste.
    Ho provato a farti ragionare. Ho provato a ignorare le tue minacce. Ho provato ad aiutarti. Quasi me lo aspettavo, appena riponi un po' di fiducia nel mondo, questo ti tradisce. Ma ho detto che ti avrei aiutato, Davy. E lo farò.
    La lancia di Jorge saettò verso il braccio sinistro di Davy, pronta a piantarsi nella spalla e staccarla senza pietà dal resto del corpo. Ma in verità non avrebbe fatto davvero tutti quei danni se lo avesse colpito, perchè Jorge la teneva con una mano sola. Perchè? Perchè mentre scattava rapidamente verso Davy, a pochi metri da lui, ottenne velocità, tentando un semplice affondo, come già detto, ad una mano. La velocità d'azione era estremamente alta, Davy aveva più o meno le stesse caratteristiche di Jorge, ma lui, paradossalmente più massiccio e imponente, svettava in velocità. Essendo distanti due metri, non ci avrebbe messo neanche un decimo di secondo. La corsa non si sarebbe fermata per fare un favore al kraken ovviamente, ed il colpo che stava preparando non lo avrebbe di certo aiutato. Mentre la lancia saettava su di lui, l'altra mano afferrava Cresselia e tentava un fendente diagonale sul nemico, diretto a colpire la bocca sullo stomaco. Non contava di colpirlo direttamente neanche con questo attacco, ed era per questo che, una volta portato il fendente di cresselia più o meno a metà, cioè vicino alla bocca, avrebbe lasciato esplodere un colpo al fucile a pompa insito nella lama, da una distanza abbastanza ravvicinata da rendere la sua bocca dello stomaco (letteralmente) inagibile per diversi mesi. Era solo un colpo d'avvertimento, contava di fargli almeno paura o di ferirlo leggermente con quell'attacco. Non voleva dover utilizzare soluzioni drastiche fin dal principio. Inoltre c'era ancora la carica di Jorge che andava tenuta in conto, poichè sebbene davy pesasse un quintale, la forza di Jorge e la sua velocità di carica non gli avrebbero impedito di spostarlo, e anche in modo molto violento. Molto.
    Ti libererò di quella forma. Per quanto mi senta simile a te, chi vuole offendermi non rimarrà impunito. Il mio obiettivo non è farmi mangiare da una persona qualunque.
    CITAZIONE
    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Estremamente spossato
    Energia: 80/80
    Tecniche usate: ///
    Note:
    Bonus sulla velocità: +20%
    Livello 1 del potere attivo
    - La resistenza della corazza di Hecarim è leggermente inferiore al metallo, tuttavia può aumentare la resistenza del suo corpo per mezzo dei suoi poteri fino a raggiungere una resistenza leggermente inferiore all'acciaio.
    - Fintanto che è in movimento, la velocità di Hecarim aumenta del 10% ogni turno, fino ad un massimo del 100%. Quando Hecarim si ferma, perde la metà del suo bonus.
    - Ogni volta che attiva una tecnica, il precedente bonus sulla velocità di Hecarim aumenta del 5%.
    - Le tecniche di Hecarim ottengono un bonus sulla forza fisica pari alla metà del suo bonus sulla velocità di movimento. Ogni volta che Hecarim scaglia una tecnica offensiva, il bonus della sua velocità si riduce del 10%.
    - Gae Bolg nella mano destra.
    - Cresselia nella mano sinistra. [5/6]
     
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  14. Herr Boss
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    SPOILER (click to view)
    Non so se ho fatto tutto giusto, non sto neanche a rileggere perché so che mi farai presente se qualcosa non va bene o se ho deminticato qualcosa, idem se non hai capito qualcosa o metti in dubbio le mie abilità di ragionamento. Del resto, non ruolo seriamente da oltre 6 mesi. Se ti serve skype mandami il tuo, altrimenti succa e lamentiati via spoiler. E non osare lamentarti delle mie mancanze, anzi fallo che non mi cambia molto, ora che ho perso la donna della mia vita mi sento troppo emo per rispondere regolarmente.


    Il ragazzo non poteva fare di meglio, attaccare violentemente e senza pietà alcuna, e io di contro ero dannatamente emozionato da questo volto aggressivo che stava mostrando, anzi entusiasto! E dovendo essere sinceri, quel suo affondo era micidiale, veloce e preciso, era palese che a una distanza del genere non avrei potuto evitarlo, ma il fatto era che per principio avrei preferito prendere quel colpo a piena potenza sul mio corpo. Non eSSere patetico! Non ho tempo per questi giochi da ragaZZini. La lancia perforò la mia spalla, per mia fortuna trapasso solo la carne lasciando indenne nervi e ossa, ma il dolore non era di certo ignorabile. Fatto stava che però la punta della lancia, o comunque tutto la parte che mi aveva trappasato la spalla, iniziava a corrodere per via del mio sangue acido, rivelandosi in poco tempo affilato quanto un coltellino svizzero da burro. Mentre la lancia perforò senza pietà la mia spalla, gli enormi denti presenti sulla mia pancia, che tra parantesi potevano inghiottire per intero una persona, si affondarono sull'armatura del ragazzo. Dalla consistenza pareva metallo, niente che a primo impatto non potevo divorare. Ero perfettamente capace di masticare le ossa umane, e goni bambino sapeva che le ossa sono più dure di alcuni tipi di acciaio, per me non sarebbe stato difficile penetrare per buona parte dentro con i denti. Il ragazzo di contro tentò di colpire il centro del mio stomaco, l'occhio contornato dagli artigli, ma essendo penetrato con questo nella sua carne, il suo colpo di spada avrebbero penetrato la mia seconda spalla. Brutta cosa per il pene di ferro, la lama avrebbe subito gli stessi processi di corrosione della lancia. Il colpo invece avrebbe ovviamente colpito il vuoto, anche se a quella distanza il rumore prodotto fece diventare sordo l'orecchio troppo vicino alla canna dell'arma. Ma del resto i danno erano pesanti, più del previsto, inoltre il mio nemico stava spingendo con una forza non ignorabile. Grazie al fatto che mi ero attaccato alla sua carne mi permise di non essere scagliato via o peggio, venir pestato dai suoi zoccoli. Feci impiantare un tentacolo per terra, questo e per il mio peso mi permise di bloccare la sua avanzata gradualmente. Non osare soTTovalutarmi! Sono stato creato dai plagas originali della doNNa in roSSo, prendermi soTTo gamba è un aFFronto sia alla mia raZZa che a lei!

    QUOTE
    Status Fisico: Spalla sinistra perforata, nessun danno ai nervi o alla costruzione ossea. Spalla destra tagliata da un affondo, danni sufficienti per non garantire la massima forza con tale arto. Orecchio destro sordo per via del colpo ravvicinato del colpo.
    Status Psicologico: "Voglioso"
    Energia: 25/30
    Tecniche usate: ///
    Note:
    Bonus della razza:
    - Sangue acido
    - Capacità di raggiungere la forma ibrida che prevede la coda.
    - Bonus del 25% sulla velocità.
    - Immunità a tutti i veleni, le tossine e i territori con condizioni avverse per capacità di adattamento.
    - Olfatto superiore.
    - Visione termica.
    - Trasformazione in Xenomorfo che comporta: (costo di attivazione: 5) - attivo
    • Bonus sul 50% sulla velocità.
    • Visione termica anche oltre le pareti convenzionali.
    • Resistenza dell'esoscheletro aumentata


    Livello 1 del potere attivo
    Livello 1:
    - Se uno o più tentacoli vengono recisi, sarà possibile rigenerare ogni singolo tentacolo entro 3 turni.
    - E' possibile piantare massimo un tentacolo a terra inchiodandosi in quel luogo, e con una libertà di movimento di massimo 5 metri dalla posizione in cui è piantato il tentacolo. In questo modo la protuberanza diventa leggermente più resistente, e può generare ad una distanza di massimo 5 metri dal punto in cui è piantato una protuberanza che fuoriesce dall'estremità del tentacolo. Questa mutazione va sfruttata per mezzo delle tecniche e in nessun altro modo.
    - La bocca sullo stomaco del Kraken ha una notevole potenza di masticazione che gli consente di divorare facilmente le ossa e la carne.
    - Uroboros sul braccio destro
     
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  15. White D. Hebi
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    Lasciamo perdere il fatto che con un singolo morso non perfori nulla, le ossa sono fatte di calcio e si, possono essere resistenti, ma indovina perchè se ti do una mazzata con un palo di ferro o di acciaio sul braccio te lo spezzo. è più duro il palo. Inoltre solo perchè ti attacchi alla mia corazza non significa che i tuoi piedini fatati non verranno presi a violenti pestoni. Detto ciò, e tenendo conto del fatto che con un singolo morso mi lasci nè più nè meno i segni dei tuoi denti, continua pure a masticare. O, per meglio dire, a rosicare.

    Tutto si aspettava, meno che subisse in pieno i colpi. E neanche che tentasse di fermarlo. O di credere davvero di poter corrodere la sua lancia nel breve tempo di un affondo seguito da una ritrazione dell'arma. Ma andiamo con ordine. Lasciando da parte lo stupore che assalì Jorge dopo che l'avversario ebbe subito i suoi colpi quando poteva tranquillamente spostarsi di lato, l'uomo osservò come il ragazzo tentasse di rompere la sua corazza a morsi. Ok non era il top delle corazze in quanto a resistenza, ma con un singolo morso, il ferro non si sarebbe spezzato. Anzi a dirla tutta avrebbe dovuto masticarla tre o quattro volte per sperare di schiodarla da li. Ma non ne avrebbe avuto il tempo. Perchè? Perchè sebbene Jorge avesse la stessa forza di Davy, lui non aveva altro che quel tentacolo piantato a terra a tenerlo fermo. Quei 5 metri di limitazione che il tentacolo forniva bastarono a Jorge per aumentare ulteriormente la sua velocità ed investirlo letteralmente con la sua immensa stazza mentre ritraeva con eleganza la lancia dalla sua spalla. Nel lasso di tempo in cui era rimasta inserita, si era corrosa leggermente sul filo e sulla punta, ma per quanto acido fosse il suo sangue in quel breve periodo non avrebbe compromesso gravemente la sua acutezza. I danni dell'impatto che avrebbero seguito sarebbero stati la vera cosa degna di nota, i duri zoccoli che calpestavano con violenza la parte inferiore del corpo di Davy mentre il suo tentacolo lo teneva ancorato al terreno. Ma Jorge aveva appena concluso ciò che intendeva fare poco prima, e quando Cresselia sparò un secondo colpo stavolta era diretto precisamente sulla spalla da cui si era appena liberata, e se lo avesse colpito avrebbe felicemente staccato quel braccio all'ometto con relativa tranquillità, in un putiferio di sangue che non arrivò a Jorge, poichè il punto in cui il colpo veniva esploso e il centauro che investiva Davy era ostacolato dalla lama stessa di Cresselia, che si subì da brava il suo bel lavaggio all'acido per difendere il suo padrone, mantenendo un leggero strato di sangue verdognolo su di essa che stavolta si avrebbe avuto effetto, in quanto sarebbe rimasto sulla lama più a lungo. Ma mentre l colpo esplodeva, allo stesso esatto tempo, Jorge si fermò. Diede un colpo secco con gli zoccoli che, senza pietà, avrebbero spappolato del tutto le piante dei piedi di Davy, impedendogli di muoversi, anche se lo avesse voluto. Ma il fatto che si fosse fermato faceva presagire ben altro. Un urlo di potenza smisurata esplose dalle corde vocali di Jorge, che fece fluire la sua stessa energia nei suoi zoccoli, amplificandone la potenza.
    FUS RO DAH!
    L'onda d'urto che ne seguì diede a Davy un buon motivo per pentirsi di non aver evitato Jorge. Possedeva una forza leggermente più alta di quella del centauro, motivo per cui divelse il tentacolo dal terreno e staccò Davy stesso da Jorge, lanciandolo indietro. Per i prossimi 7,5 metri avrebbe continuato a subire violenti danni da impatto su tutto il corpo, generati dalla potenza dell'urto, e per i 3-4 metri seguenti sarebbe caduto come un pesante sacco di patate a terra, svaniti gli effetti peggiori dell'urlo. Il suo peso era si incredibile, ma la forza di Jorge permetteva di sollevarlo, se potenziata dall'urlo. Mentre Davy avrebbe fatto il suo bel volo all'indietro, nei primi 7,5 metri in cui subì tutto l'effetto dell'onda d'urto Jorge si limitò ad esplodere un secondo colpo di Cresselia su di lui. La lama era intaccata dall'acido, ma lo stesso non si poteva dire del meccanismo di fuoco che avrebbe fatto il suo lavoro alla perfezione, mirando con tranquillità assoluta al petto di Davy. Le ferite che avrebbe subito erano davvero gravi, difficile saltarne fuori.
    CITAZIONE
    Status Fisico: Illeso, armatura compromessa in modo vistoso ma non eccessivamente grave.
    Status Psicologico: Estremamente spossato
    Energia: 73/80
    Tecniche usate: Grido di battaglia
    La Forza Inesorabile, Fus Ro Dah!
    Hecarim inchioda su un punto con violenza usando i suoi potenti zoccoli, perdendo metà del suo bonus sulla velocità e gridando con forza in onore della battaglia. A quel punto una forte onda d'urto si estende, sprigionata dalla sua violenta frenata ed infliggendo forti danno da impatto in un'area di 5 metri intorno a sé. La percentuale di velocità perduta va ad incrementare questa portata di 2,5 metri per ogni 10% di velocità bonus perduta.
    Costo: 10
    Note:
    Bonus sulla velocità: +7,5% (+30% a inizio turno)
    Livello 1 del potere attivo
    - La resistenza della corazza di Hecarim è leggermente inferiore al metallo, tuttavia può aumentare la resistenza del suo corpo per mezzo dei suoi poteri fino a raggiungere una resistenza leggermente inferiore all'acciaio.
    - Fintanto che è in movimento, la velocità di Hecarim aumenta del 10% ogni turno, fino ad un massimo del 100%. Quando Hecarim si ferma, perde la metà del suo bonus.
    - Ogni volta che attiva una tecnica, il precedente bonus sulla velocità di Hecarim aumenta del 5%.
    - Le tecniche di Hecarim ottengono un bonus sulla forza fisica pari alla metà del suo bonus sulla velocità di movimento. Ogni volta che Hecarim scaglia una tecnica offensiva, il bonus della sua velocità si riduce del 10%.
    - Prossimo bonus sulla velocità: +15%
    - Gae Bolg nella mano destra.
    - Cresselia nella mano sinistra. [3/6]

    Ti chiedo scusa ma questa me l'hai servita su un piatto d'argento. Tutto quello che hai fatto è stato mordermi. Il tuo acido è si utile ma solo sul lungo periodo, cioè non credere che per pochi istanti in cui un'arma ti tocca quella sia bella che distrutta. Il mio Grido di Battaglia inoltre ottiene un raggio d'azione più ampio ogni 10% di velocità che perdo fermandomi, e la forza ne ottiene la metà del bonus totale, quindi avendola usata mentre avevo il 30% di velocità, ottiene esattamente il 15%. Ti solleva senza tanti complimenti, non è come un essere umano che si deve sforzare al massimo per tirarti su, è già al massimo mentre lo fa. Ed il bello è che tutto quello che ho fatto è dentro alla tua azione.
     
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21 replies since 3/5/2013, 16:03   210 views
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