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.Fu abbastanza sorpresa quando, vedendo il verme bloccarsi, tentò istintivamente di recuperare la falce e scoprì di non poterlo fare. Pareva bloccata. Non ebbe tuttavia il tempo di pensare tanto, perché il rumore di un liquido alle sue spalle le fece dimenticare della falce e spostarsi immediatamente da lì, prima di guardare in alto. Era balzata di 2 metri dinanzi a sé, scavalcano il verme apparentemente morto e, voltandosi, poté ''ammirare'' lo spettacolo che due nuovi vermoni le offrirono. ''Vomitando'' una strana sostanza verde sulla carne sotto cui giaceva il precedente nemico, essa si liquefò fino a mostra che esso era effettivamente immobile, come fosse davvero una semplice carcassa e presentava una ferita nel punto che Leben aveva calcolato. L'unica cosa che la lasciò perplessa in tutto ciò, fu che pareva non solo immobile ma rigido e scuro, come diventato del materiale di cui era composto il Buddha stesso. Un sopracciglio bianco si alzò perplesso. Sembrava che quella sostanza così strana e difficile da danneggiare fosse composta da tanti piccoli vermi ''amalgamati'' tra loro. Rise al pensiero di quanto poco fosse invitante un bocconcino che come unico ingrediente aveva esseri così insulsi ma, non avendo il tempo per stare a rimuginare su piccolezze simili, prontamente sfoderò entrambe le pistole e sparò due colpi: entrambi diretti rispettivamente ai punti esatti in cui era stato colpito il loro ''amichetto''. Il tutto prima che essi potessero sputarle addosso quella sostanza corrosiva. « Salutatemi l'aldilà dei vermi intestinali. » disse a mo' di battuta, seppur il tono di voce suonò piuttosto annoiato. Non era divertente se tanto quei vermoni non avrebbero capito. Inoltre...se, com'era logico pensare, quello fosse stato davvero il loro punto debole, sarebbe stato fin troppo facile immobilizzarli come il verme ai suoi piedi, eppure una parte di lei rimaneva speranzosa di trovare una sfida più eccitante...
Edited by =^Midori_no_Neko^= - 16/3/2013, 21:19. -
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I due vermi vennero colpiti dai proiettili, fortunatamente per lei non sembravano molto svelti a capire le cose, tuttavia il colpo non riuscì a farli fuori, ma permise di farli cadere al suolo, anche se la loro caduta non gli fece quasi nulla. A gran velocità i due vermi si sarebbero infilati sotto la carne che avvolgeva la galleria, ma solo uno dei due avanzò verso la ragazza, l'altro al contrario indietreggiò fino ad arrivare a circa 10 metri di distanza, per poi raggomitolarsi. L'altro verme invece si muoveva velocemente come il primo sotto la carne e anche lui questa volta si stava dirigendo verso la ragazza.
Era come prima, ma forse c'era qualcosa di diverso? La ragazza avrebbe fatto meglio a scopirlo al più presto se non voleva ritrovarsi in guai seri.. -
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Ed eccolo tornare sul suo viso, il ''ben lungi dal poter essere definito soave'' sorriso. Evidentemente quelle pallottole erano troppo piccole per ammazzare quei vermoni...questo non poteva che renderla felice. Ed eccolo tornare... pensò, quando uno dei vermoni scattò verso di lei, ... se lo colpisco con le mie lame rischio di rimanere incastrata, dunque che fare? Semplice, decise di attendere che fosse vicino, anzi, non vicino, ma direttamente sotto di lei. Appena (e se) ciò fosse accaduto avrebbe fatto prontamente un balzo indietro e, proprio mentre il vermone sarebbe uscito dal terreno convinto di trovare lei ad attendere la sua bocca, Leben proprio come fosse una calciatrice improvvisata gli avrebbe assestato un calcio rotante laterale, con lo scopo di farlo sbattere su una delle pareti dell'intestino. Con la coda dell'occhio si costrinse a tenere di vista l'altro verme, quello che in modo alquanto sospetto si era allontanato e arrotolato su se stesso. Non si era dimenticata di lui, semplicemente era curiosa di scoprire per quale motivo avesse agito in quel modo. Ormai era chiaro che quei vermi non avessero sensi particolarmente sviluppati, né tanto meno un'intelligenza degna di nota, per questo quell'azione l'aveva quanto meno sorpresa, facendo riaccendere in lei la scintilla della speranza che, finalmente, potesse tornare a divertirsi.
Edited by =^Midori_no_Neko^= - 16/3/2013, 21:20. -
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La ragazza aveva visto giusto, il verme sarebbe uscito proprio sotto di lei e quel calcio lo avrebbe spedito contro la parete, il colpo sarebbe stato devastante per il vermone tanto che lo scontro con la parete non avrebbe atuttito quasi per nulla il colpo. Il suo "collo" per un attimo sembrò quasi fare un giro completo, quasi come in un film. Dal verme sarebbero usciti pochi gemiti di dolore, mentre dalla sua bocca usciva del vomito e poi improvvisamente divenne nero e resistente come l'altro prima ucciso.
Tutto stava andando per il verso giusto, ma naturalmente c'era sempre un imprevisto in queste situazioni, ed eccolo, appena la ragazza avrebbe messo piede a terra sarebbe stata colpita al fianco sinitro da uno strano tentacolo appuntito facendole un piccolo buco di circa 3 cm vicino all'addome, certamente non era nulla di grave per un essere immortale come la preside, ma certamente sarebbe stato molto pericoloso se lo stesso avesse colpito la sua testa. Il tentacolo era stato veloce a sparire e l'unica traccia che ne rimaneva era un piccolo buco nelal carne dietro di lei.
Non aveva fatto nessun rumore e non si vedeva muoversi ora che era di nuovo sparito, doveva stare attenta e pensare ad una contromisura efficace.. -
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« Fuori uno. » sussurrò tra sé, con l'accenno di un sorriso sul viso graffiato, quando vide il primo verme andare K.O. Si accorse del tentacolo ma non fece in tempo a evitarlo, procurandosi un piccolo buco che ovviamente non sentì neppure. Le dispiacque fosse una ferita così infima, visto che delle bocche extra erano sempre ben accette ai suoi occhi, tuttavia tornò a sorridere: finalmente un barlume di divertimento gentilmente offerto da quei vermoni. O perlomeno dovette supporre fossero loro ad offrirglielo, visto che piantati i piedi a terra e ricevuta la ferita, Leben alzò prontamente la mano destra per sparare un proiettile dritto in mezzo alla ''palla'' di carne che in quel momento era il verme rimasto, quello nascosto e raggomitolato. Immediatamente dopo sparato, iniziò a tener d'occhio anche la carne sotto di sé. Se, come aveva supposto, il verme fosse stato il responsabile dello strano tentacolo che l'aveva colpita, il proiettile l'avrebbe quantomeno spinto ad andare allo scoperto e forse ad attaccarla. Se invece non fosse stato lui, bé...doveva aspettarsi un altro attacco da qualunque cosa ci fosse sotto i suoi piedi. Sentì una punta di eccitazione sfiorarla, il divertimento iniziava a farsi sentire.
Edited by =^Midori_no_Neko^= - 16/3/2013, 21:17. -
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Appena il proiettile colpì quello che doveva essere il vermone accadde una cosa davvero inaspettata, si sarebbe sentito come uno squittio e improvvisamente la carne avrebbe iniziata a sanguinare vistosamente e mentre questa si spaccava iniziava ad uscire una nuova e strana creatura, simile al verme nella parte più alta, se non fosse stata per la bocca assente e sostituita da un piccolo buco, e un paio di grottesche zampe carnose. Era ricoperto di venature e sangue, e da quello che poteva vedere la ragaza, aveva appena bloccato la metamorfosi di quella creatura, vi era un piccolo foro di proiettile proprio sulla gamba destra questoa confermare che ear la stessa creatura, ma proprio le gambe erano anomale, lunghe almeno 3 metri rendevano la creatura spaventosamente alta, senza cotnare che la parte alta era identica in grandezza a quella del verme originario. Questa volta buttarlo giù non sarebbe stato così facile sopratutto perchè questo era dotato di una spaventosa arma che al ragazza aveva già provato. Dalla bocca della creatura infatti uscì il tentacolo che prima l'aveva colpita, mirava al cuore della ragazza e la velocità di quel coso era identica a quella di un proiettile. Un colpo pericoloso, ma di certo nulla che la preside non sarebbes tata in grado di afrontare. . -
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« Tombola... » sussurrò Leben sorridendo, per niente impressionata dal nuovo mostro che pareva dover affrontare. Peccato che non sembrasse il ritratto dell'intelligenza neppure questa nuova creatura, contando che l'unica cosa che avesse come bocca era un buco che al massimo avrebbe potuto fargli parlare a suon di ''O''. Rise al pensiero, mentre rifoderava la pistola sinistra, per avere almeno un arto libero nel caso... e infatti ecco che l'arto servì. Il colpo destinato al suo cuore lo schivò spostandosi a destra, mentre la mano ora libera andava a tentare di affondare gli artigli, affilati come ogni sua lama, sul tentacolo teso che la superò. E' veloce... pensò, ma testiamone un po' la resistenza. Diede il colpo con tutta la sua forza, dall'alto verso il basso, stando ben attenta a tenersi lontana dalla punta, le dita stese che rappresentavano a tutti gli effetti delle lame, il sorriso stampato in faccia. « Andiamo bestione, fammi divertire! »
Edited by =^Midori_no_Neko^= - 17/3/2013, 00:56. -
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Schivare il tentacolo sarebbe stato facile per la ragazza, e altrettanto tagliarlo con i suoi artigli. Il tentacolo era resistente come della normalissima carne umana, all'interno nessun tipo di osso o simile. Era paragonabile ad una lingua, anche se molto lunga e pericolosa, e una volta taglita si sarebbe comportata come ogni lingua, si sarebbe ritratta ancor più velocemente verso la bocca del mostro schizzando sangue ovunque.
Con la lingua tagliata il mostro non poteva far altro che ricorrere a degli attacchi diretti caricando la ragazza con tutto il suo corpo. La testa era bassa e la creatura sarebbe arrivata a destinazione in meno di un secondo. Se la ragazza non voleva esere portata verso nuovi orizzonti del corpo del Buddha doveva fermarlo, o schivarlo. A lei la scelta.. -
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Quando la lingua mozzata si ritirò, schizzando sangue dappertutto, esso finì per sporcare anche Leben. La carne corrotta dall'oscurità, lo stomaco, le cosce nivee, ma soprattutto...la parte sinistra del suo viso...tutto si tinse di rosso. Persino la vista dell'occhio sinistro divenne scarlatta, ma lei non fece cenno di volersi pulire...non con le mani almeno. Come un vero mostro farebbe, la sua lingua più lunga di qualsiasi umano per via dei vari ''capricci'' che Victor si era tolto creandola, andò come se nulla fosse a leccare buona parte del sangue, lasciando sul viso della ''ragazza'' solo poche macchie a rendere la sua figura più macabra possibile. I denti, ormai sporchi di quel caldo liquido, vennero immediatamente scoperti e il suo umore cambiò radicalmente. Non era più ''divertita'', ma semplicemente entusiasta a causa di una scoperta al di là di ogni immaginazione...
« L'odore farà anche schifo, ma sai cosa? Il tuo sapore...mi piace. »
Con la mano destra ancora tesa sparò un colpo verso la testa del mostro, il momento di distrazione creato l'avrebbe utilizzato per correre verso di lui e passare tra l'apertura creata dalle sue immense gambe, dopodiché, bloccandosi una volta trovatasi dietro di lui, avrebbe compiuto una rotazione per sferrare un ''calcio'' all'indietro (dato piegando il ginocchio e utilizzando tutto il polpaccio, così da sfruttare la lama posta dietro di esso in tutta la sua lunghezza) ad uno degli arti inferiori del mostro (quello più facile da colpire dalla sua posizione). La lama posta dietro gli strani stivali creati dal Gebiss con la sua carne e l'oscurità, sarebbe dovuta essere abbastanza lunga da tagliare l'arto e, compiuta la rotazione, lei si sarebbe trovata voltata verso la schiena dello stesso. Così, se tutto fosse andato secondo i suoi calcoli, sarebbe rimasta sorridente ad attendere la sua reazione, pronta per contrastarla. Ora non era più divertimento...ora aveva fame.
Edited by =^Midori_no_Neko^= - 17/3/2013, 13:24. -
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L'idea di tagliarli la gamba non era male e vista l'altezza del mostro non sarebbe stato nemmeno difficile epr la ragazza passargli sotto e colpirlo con un calcio dotato di lama, la sua forza era inoltre sufficente a tagliare quella gamba, che inaspettatamente non sembrava avere nessun osso. Il proiettile infece non gece grandi danni, e il mostro non sembrò quasi risentirne.
La cosa particolare accadde quando il mostro ormai privato di un arto cadde a terra, infatti a contatto con le pareti carnose la ferita che aveva ricevuto si rigenerò istantaneamente, l'unico cambiamento fu che la carne su cui poggiava la gamba si era leggermente consumata, ma anche vicino alla ragazza la carne su cui poggiava i piedi iniziava a consumarsi, e la gamba tagliata iniziava a rigenerare, anche se più lentamente dell'altro mostro, il resto del corpo.
A breve si sarebbe ritrovata con un altro mostro da afrontare se non si fosse sbrigata ad eliminarli in modo definitivo, senza cotnare che nuovamente il mostro appena guarito si stava dirigendo nuovamente verso la ragazza, nello stesso identico modo di prima, alla fine il piano del mostro sembrava proprio quello di farsi ridurre in pezzi.. -
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Appena il mostro cadde, Leben adocchiò immediatamente il pezzo di gamba caduto e sorrise. Afferrandola, si mise in piedi, mentre sul suo corpo si creava un'enorme bocca verticale che la squarciò dal collo al pube. Non essendo molto alta rispetto a quelle altissime gambe, il colpo aveva tagliato una porzione dell'arto che non raggiungeva il metro e venti, e così non sarebbe dovuto essere troppo difficile per lei, piegare il materiale privo di ossa per adattarlo a quelle enormi fauci affamate. In ogni caso, anche qualora non potesse divorarla intera, la mise dentro la bocca e pian piano le sue fauci si mossero per masticarla pezzo per pezzo, tenendola ferma con i denti e poi risucchiandola dentro man mano. Lei d'altra parte si preparò a schivare la nuova carica del mostro, ora rigenerato, spostandosi d'un lato come fosse un torero nel bel mezzo di una corrida. Il suo cervello nel frattempo elaborava dati: aveva notato la carne consumata, prima dalla ferita del mostro quasi integro, poi dalla gamba stessa e dedusse che quegli organismi, qualunque cosa fossero, potessero riprodursi assorbendo il materiale stesso dell'intestino del gigante di cui era momentaneamente ''ospite-imbucata''. Sorrise, se avesse avuto ragione l'avrebbe scoperto subito dal momento che, la gamba che pian piano veniva risucchiata dal suo corpo smembrato, era staccata dalla carne e, per questo, sarebbe dovuta risultare incapace di rigenerarsi.
« Grazie per il pasto. » disse in ogni caso al mostro che non poteva comprenderla, in tono educato e divertito.
Edited by =^Midori_no_Neko^= - 17/3/2013, 16:42. -
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La ragazza sapeva schivare, non c'era nulla da dire in contrario, ma avrebbe fatto meglio a pensare a qualcosa di più efficace per contrastare quel mostro visto che non reagì molto felicemente al suo mancato attacco, infatti piantando il piede nel terreno avrebbe eseguito una piccola giravolta su se stesso per poi lanciare una spazzata con la gamba sinistra verso le gambe della giovane, naturalmente non era così stupido da mirare alle lame, mirava infatti al lato delle gambe, non modo da farla cadere a terra con facilità, e ammeno che la ragazza non trovasse il modo di rimanere in piedi sarebbe finita a terra in balia del mostro. . -
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Ancora una volta ci aveva visto giusto, sebbene non ebbe molto tempo per pensarci su, ne tanto meno per godersi il meritato pasto. Il bestione sembrò infatti non gradire il suo schivare così facilmente e, bloccata la sua corsa, tentò di colpirla con un calcio rotante da parte di una delle sue gambe mollicce e informi. Lo scopo del calcio era quello di destabilizzarla, e per un attimo Leben fu sorpresa nel constatare che quel mostro non fosse completamente stupido, come invece pensava, poi però si accorse che mirava alle sue stesse lame e nella sua visione malata e assurda delle cose semplicemente...sorrise e si prese il colpo. Perché? Perché in fondo quel coso doveva essere stupido davvero, visto che mirava al lato delle gambe, anch'esso provvisto di lame. Leben fu ovviamente sbilanciata, ma era pronta a rimettersi in piedi e raccogliere il pezzo di gamba che si sarebbe con ogni probabilità tagliato per la stessa forza del mostro. Inoltre, visto lo scarso equilibrio fornitogli dalle sue sembianze e la forza messa nel colpo atto a farla cadere, quel bestione non aveva molte possibilità di restare in piedi a sua volta. « Devo dartene atto, non sei poi così male. » Non era particolarmente divertente prendersi gioco di un essere muto e stupido però, d'altra parte, stare zitta le sembrava quasi...ineducato.
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La ragazza aveva ragione, il piede del mostro sarebbe stato tagliato di netto dalle lame e insieme alla ragazza sarebbe caduto a terra, tuttavia come prima il suo piede si sarebbe rigenerato subito, mentre la aprte tagliata una volta solelvata da terra avrebbe smesso di rigenerarsi. Ora erano molto vicini e il mostro ancora a terra non avrebbe esitato a colpire al volto la ragazza con un calcio ben assestato appena questa fosse tornata in piedi, in fondo aveva delle gambe di tre metri, non poteva scappargli così facilmente e lo sapeva molto bene. Questa volta la ragazza avrebbe fatto bene ad agire nel migliore dei modi. . -
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Tutto secondo i piani. Leben si alzò sorridente e il pezzo di gamba raccolto finì direttamente dentro lo squarcio ancora aperto sul suo busto, le cui fauci parvero quasi ringraziarla con un ringhio per il delizioso pasto. Lei, nel frattempo, scattò di lato per schivare l'attacco del bestione. Stavolta però non si sarebbe limitata a questo. Aveva ormai capito che continuando in quel modo quel mostro l'avrebbe tenuta occupata per decisamente troppo tempo e, nonostante non si fosse rivelato noioso come quei vermoni, cominciava davvero a stancarsi di parlare da sola. Vediamo di farla finita... Se lo scatto fosse andato a buon fine, Leben avrebbe approfittato della posizione in cui il bestione si trovava per balzargli addosso, precisamente sulla testa. A quattro zampe su di lui, avrebbe infilato artigli e tacchi sulla carne per reggersi e, con le fauci spalancate sul suo busto, avrebbe cominciato a strappare grosse porzioni di carne flaccida da quell'orrendo ''muso''. Il primo pezzo che avrebbe tentato di strappargli sarebbe stato la bocca che, almeno nei vermoni eliminati, si era dimostrata essere un punto particolarmente debole.
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