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.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusa per il ritardo. Hai il diritto di chiamarmi lentona a vita.
Era ora. Finalmente era giunto il momento anche per la povera Lamia di assaggiare un po' di Thresh, e per capire quanto ne fosse felice bastava osservare la sua espressione totalmente deformata dalla lussuria più pura. Espressione che non fece che peggiorare quando lo zombie cercò un suo bacio, spingendola a strattonare le catene pur di riuscire ad abbassarsi tanto da raggiungere la sua lingua con la propria, che si allungò a dismisura pur di toccarlo. Ogni parvenza d'amor proprio sembrava essere svanita sostituita dal desiderio di Hikage di venir soddisfatta, e quando finalmente la grossa asta dello zombie penetrò dentro il suo corpo raggiungendo il suo utero senza troppi complimenti, sul suo viso si dipinse la follia più pura: gli occhi sgranati, la lingua fuori, e ingenti quantità di saliva, lacrime e chissà che altro andarono a "decorarle" il viso.
È... troppo... NGH!
Persino un demone come lei, messo davanti a perversione così pura e un affare così enorme perse tutta quella parvenza di imperturbabilità che doveva in teoria caratterizzarla, finendo per comportarsi come una donna qualsiasi messa davanti al piacere. E forse era merito di "preliminari" così intensi, o l'attesa tanto lunga, ma se quella era la sensazione di venir sbattuta da un uomo, la professoressa pensò in mezzo a tutto quel piacere che fosse decisamente il caso di "allargare" i propri orizzonti. Oltre che qualcos'altro.
Sarebbe bastata una singola spinta di Thresh per farla venire e schizzare ovunque, il che era incredibile dal suo punto di vista, e anche da quello di Leben...
Ehi Hicchan, che ti succede? Di solito sei molto più resistente di così...
Bé, chi se ne frega. Rincariamo la dose!
Gli affondi di Leben si fecero più profondi e veloci tanto che non ci volle molto perché anche lei si lasciasse andare a sensuali gemiti, ben diversi dai lamenti inumani ottenuti da Lamia ma di certo altrettanto apprezzabili. Continuando così avrebbero consumato la mente della serpe in meno di pochi minuti, e nonostante il piacere Leben stessa non poteva fare a meno di sorridere e fissare la loro "vittima" chiedendosi come sarebbe stato il suo atteggiamento verso Thresh dopo quell'intensa "presentazione". Lei scommetteva migliore.. -
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Che magnifica situazione che si era andata a creare, Hikage era fantastica proprio come Thresh l'aveva immaginata, ma non l'avrebbe mai sentita così meravigliosamente senza Leben, quindi il merito era anche il suo. Thresh non aveva smesso di giocare, per questo mentre la professoressa Lamia gustava una nuova esperienza di carne dentro di lei dovette anche fare i conti con un nuovo ed interessante spettacolo. Thresh portò la testa all'indietro, cercando le labbra di Leben mentre con le mani le accarezzava il volto e le guance. Le mani arrivarono sulla testa di Leben solamente dopo aver afferrato anche quelle della non morta, così da spingerle sul proprio corpo e spingerla a sentire i grossi seni e il resto della carne di Thresh. Così mentre veniva riempita a dovere con quella mazza colossale, Hikage avrebbe anche visto due bellezze inimitabili adorarsi tra di loro con calde effusioni, gustandosi una grossa erezione tutta nel suo culetto che deformava l'espressione di Thresh in un ghigno soddisfatto.
Non fermarti... facciamola impazzire...
Lui assecondava i movimenti di Leben, così le spinte dentro il corpo di Lamia erano praticamente la somma dei due zombie, più un membro semplicemente gigantesco che dopo averle spalancato l'utero iniziò a spingere dentro lo stomaco della donna serpe, col preciso scopo di scombussolarle tutto il corpo e farla letteralmente impazzire dal piacere.. -
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Per la povera Hikage era tutto così amplificato che parlare l'era già impossibile, semplicemente non riusciva a pensare. Aveva la bocca spalancata e la saliva colava a fiotti dalla lingua che quasi penzolava, mentre i suoi intensi occhi -sgranati- sembravano non poter far altro che fissare Thresh e Leben costantemente. Leben che si muoveva con sempre maggior forza, quasi non ci fosse un limite massimo alla velocità e la passione che poteva impiegare in quelle spinte, e Thresh che -subdolamente- decise di offrirle oltre all'intenso piacere che provava, anche lo spettacolo delle loro lingue che si rincorrevano. La sua faccia, sconvolta dal godimento, a quel punto non poté che peggiorare, mentre dalla sua bocca venivano fuori in successione versi e lamenti che avevano poco di umano. Venne di nuovo, e di nuovo, e il piacere fu così intenso da farle perdere quel minimo di dignità che le restava, tanto che se la fece sotto, o -per meglio dire- sopra la carne pulsante dello zombie che non sembrava voler avere pietà di lei. Il bello era che... ormai sentiva di non volerne.
Ah... ahmo... i vostri... cazzi...
E ciò che la spaventava di più era che, se avesse avuto le mani libere, probabilmente avrebbe abbracciato entrambi invitandoli a darle di più. Era stata totalmente corrotta dalla loro perversione... ed era appena l'inizio.
Oh sì Thresh... è tutto così fantastico che... non riesco più a trattenermi!
Anche Leben sembrava entusiasta dalla situazione che era andata a crearsi, tanto che non poté attendere oltre e alla fine venne in contemporanea a uno dei tanti orgasmi della lamia, riversando copiose quantità di oscurità -densa quanto seme- nelle interiora di Thresh. Avrebbe potuto continuare all'infinito.... -
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Thresh non disse nulla, ci pensarono le sue compagne di giochi a condire con perversione quel momento con i loro versi e desideri lascivi. Lui si limitò ad unirsi al loro orgasmo, lasciando che ogni singolo muscolo del suo corpo si contraesse, stringendo il cazzo di Leben dentro di sé come se volesse staccarglielo quasi. Lui invece, più duro che mai, spalancava l'intimità di Lamia fino a raggiungerne la più profonda carne ed iniziare a quel punto a riempirla come mai aveva fatto. Una sensazione sublime e perfetta, riempirla come se fosse un'otre dal ventre fino al cervello, e quando ne fu colma il seme prese a scendere come un fiume in piena sulle sue gambe verso il terreno, al ritmo delle grida dei loro orgasmi. Successe lo stesso con Thresh, che oramai quasi del tutto adagiato sulla spalla di Leben si lasciava andare a dei versi perversi e sguainati, incapace di darsi un freno. Ben presto però, mentre l'orgasmo si affievoliva, gli spasmi di Thresh mutarono in quella che sembrava una perversa e soddisfatta risata. Non uscì da dentro di lei, né perse un solo centimetro della sua erezione, ma prese a guardare l'opera che avevano compiuto lui e Leben su Hikage, e ne provò un grande senso di paternità.
Guarda mia cara... cosa siamo riusciti a creare. E' qualcosa di meraviglioso, affamata di sesso e di lussuria, non importa da che fonte oramai. E' così bella ora, anzi non è mai stata più bella di così. Sarebbe crudele da parte nostra tenerla tutta per noi non trovi?
Una piccola pausa annunciò che Thresh non aveva finito, e glielo fece capire girando lo sguardo verso Leben ridacchiando diabolico e perverso.
Che ne pensi... vuoi darmi una mano per il prossimo round... oppure sei troppo stanca zuccherino?
L'ultima frase la disse con un tono falsamente provocatorio, sapeva benissimo che Leben non era mai stanca, specialmente di cose del genere, ma volle stuzzicare la sua curiosità con un vago tono di sfida che non guasta mai per solleticare l'orgoglio di una donna.. -
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Incredibilmente soddisfatta, Leben si rilassò, lasciandosi cadere lievemente in avanti e appoggiandosi a propria volta contro il corpo di Thresh, lasciandosi sfuggire un profondo sospiro di soddisfazione. La sua erezione non era diminuita nemmeno un po', così come il suo lento pulsare. Probabilmente avrebbe potuto continuare a venire ancora e ancora se solo si fosse lasciata andare, ma non ci teneva troppo a rovinare il nuovo corpo di Thresh rendendolo gonfio e sformato come un palloncino. Avevano ancora molte cose da fare, e lei stava già fantasticando su come continuare quella splendida avventura per far impazzire ancora di più la bella Hicchan, quando il suo compagno di giochi parlò.
Se solo avesse potuto si sarebbe commossa per la veridicità di quelle parole. Osservava la lamia mentre lui parlava e non poteva che dargli ragione: era una maschera di pura perversione... ed era bellissima. Aveva gli occhi rivoltati verso l'alto, lacrime saliva e muco si mischiavano sul suo viso gocciolando persino sui suoi seni gonfi e arrossati per le strette ricevute, e la sua lingua sembrava un tenero organo uscito fuori dalla sua sede e incapace di rientrarvi; persino il suo corpo portava i segni del piacere appena ricevuto, con il ventre rigonfio e l'intimità grondante. Il suo sguardo era vacuo, perso chissà dove, e solo quando lo zombie aggiunse quella seconda frase, il burattino di carne che sembrava essere diventata si destò, riportando le pupille a fissare entrambi. Aveva gli occhi sgranati, ma un grosso affare la riempiva ancora rendendola incapace di parlare. Ci provò, spalancando le labbra solo per farvi uscire un verso strozzato. Leben la stava ancora fissando sorridente, quando rispose.
Se questa è una sfida, tesoro caro... allora ti informo che, per tua immensa sfortuna (Lo disse con tono sarcastico, ovviamente. Perché entrambi sapevano bene che di sfortuna non si trattava) ... accetto.
Un altro verso strozzato da parte di Hikage, che rassegnata chiuse infine gli occhi sospirando in mezzo a tutto quell'ansare. Sembrava non riuscire a smettere. La zombie la ignorò, uscendo lentamente dallo stretto didietro del suo amante liberandolo dalla sua presa e portandosi al suo fianco, mentre l'energia oscura che aveva corrotto il suo clitoride si riassorbiva lentamente facendolo sgonfiare. Si leccò le labbra, in modo famelico e sensuale insieme, e come a voler consolare la povera Lamia andò a carezzarle i capelli portandole una mano sul seno e posando la guancia su esso, strusciandovisi. Voleva consolarla? Sì, come no.
Ma dimmi, come si potrebbe rendere questa meraviglia ancora migliore, Thresh adorato?
Per quanto la carezzasse stava prestando attenzione esclusivamente e il suo sorriso diceva chiaro quanto impaziente fosse di conoscere cosa avesse in mente.. -
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La risposta di Thresh era semplice, ma arrivò con molta calma. sia lui che Leben dovevano darsi una sistemata, Lamia ovviamente no: lei era addobbata alla perfezione e non aveva bisogno di migliorie. Il non morto lentamente riprese il suo reale aspetto, come se le fattezze femminili venissero bruciate dalle fiamme verdi. un ultimo atto di perversione fu raccogliere il frutto di Leben dal suo orifizio, portandoselo tra le labbra e leccandolo avidamente, per poi riprendere del tutto la forma maschile mostrando la sua lanterna estremamente più luminosa del solito.
E' molto semplice mia cara... fino ad ora questa è stata una festa esclusiva e ci siamo divertiti finché abbiamo potuto. L'unico modo per renderla migliore... è invitare altra gente.
A quel punto le sue intenzioni dovevano essere piuttosto chiare. Ma per chiunque non lo avesse ancora capito, ecco l'idea di Thresh: trascinare Lamia ridotta in quella maniera in un punto più pubblico della scuola, ben consapevole che al primo gruppo di ragazzi che si sarebbe avvicinato ci sarebbe stato un passaparola generale, oltre che ad una grande ammucchiata... letteralmente in tutti i sensi. E Thresh sapeva anche da che punto incominciare per ottenere immediatamente il grande successo sperato. ma prima di ogni altra cosa voleva gustarsi la reazione della loro nuova compagna di giochi: l'aveva indottrinata a sufficienza al punto che avrebbe sbavato leccandosi le labbra, o sarebbe tonrata sui suoi passi, opponendosi fino alla disperazione?. -
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Ancor prima di rispondere, Leben esplose a ridere, non poté far altro. Una risata colma di malsana soddisfazione ed entusiasmo. Scoprire sin dove il sadismo di Thresh potesse spingersi era sempre un piacere per la zombie.
Oh Thresh... la tua mente è sempre così eccitante! Corriamo allora, sono già sin troppo bagnata per aspettare e... oh? Cosa c'è Hicchan? C'è qualcosa che vuoi dirci?
Effettivamente la lamia stava disperatamente cercando di combattere il respiro pesante per dire qualcosa, ma il risultato era una visione ancora più eccitante della sua bocca che si apriva e socchiudeva ritmicamente seguendo anche il lento alzarsi e abbassarsi dei suoi enormi seni.
Vi prego...
A quanto pareva aveva imparato che per aver una minima chance di ottenere qualcosa da quei due bisognava supplicare e abbandonare ogni parvenza di orgoglio, solo perché diversi a schiacciarlo ulteriormente.
N-non... posso... farmi... vedere... così... da tutta... la scuola.
Una nuova risata fu la risposta di Leben, che per aggiungere ulteriore umiliazione alla povera creatura le carezzò una guancia, compatendola.
Oh, ma questo non sarà un problema tesoro. Nessuno ti riconoscerà nella tua vera forma, non è vero? Devi solo rilassarti e goderti l'infinità di cazzi che ti offriremo. Da brava ora, stai zitta, intesi? Dopotutto la tua voce è ancora molto riconoscibile... Hicchan.
La suddetta si limitò a fissarla stupita, con le labbra schiuse e l'espressione resa ancora più sciocca dal fatto che fosse ancora ricoperta di sperma e liquidi vari. Le lacrime le segnavano ancora le guance con tanto di residui neri dovuti a quello che in principio era stato un spesso strato di matita intorno agli occhi.
Sei... così... stronza... a volte.
Senza un membro che le svuotasse la testa Hikage stava riprendendo un minimo di lucidità e alla visione dell'entusiasmo di Leben si sarebbe persino messa a sorridere, in altre circostanze, perché era sempre stata attratta dalla sua perversa mente sadica. Almeno finché il suo sadismo non era ricaduto su di lei.
La zombie in risposta le sorrise, quasi potesse leggerle il pensiero. Infine batté le mani, tornando a guardare Thresh e iniziando poi a massaggiarsele pregustando ciò che sarebbe successo di lì a breve.
Si leccò le labbra... non vedeva l'ora.
Procediamo?
Per favore... non lo fate.
Ci provò ancora, pur sapendo che non sarebbe mai stata ascoltata, e nel suo tono di voce non poté nascondere una nota di terrore e orrore insieme... perché l'idea di essere esposta in una situazione così oscena all'intera scuola, e la consapevolezza delle conseguenze più che ovvie in cui si sarebbe imbattuta, intimamente la eccitavano come non mai, facendole finalmente capire quale masochista, perversa, mente malata nascondesse. Aveva paura di quanto lontano si sarebbe potuta spingere trascinata dalla perversione di quei due.... -
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Thresh gustò con entusiasmo la loro scenetta, mantenendo le braccia conserte e ridacchiando divertito nell'osservare quelle reazioni tanto ingenue e futili. Pensava davvero di poter conservare un minimo di dignità? Doveva pensarci prima di rendergliela così difficile, ora Thresh per un grande sforzo richiedeva un grande compenso, e non aspettava altro che un segnale da Leben. Quando lei lo invitò a darsi da fare, lo zombie annuì divertito, voltandosi verso Lamia e infilando la sua mostruosa testa dentro un sacco nero. I giochi stavano iniziando.
Datevi una mossa fottute palle di lardo! Dieci vasche in scioltezza!
Poi il violento tonfo di una dozzina di ragazzi che si tuffa in acqua più per paura che non per volontà di nuotare. Erano tutti esausti ma sapevano di dover fare quelle maledette vasche, o il loro professore li avrebbe mangiati vivi. Letteralmente. Sul bordo della piscina avanzava questa figura colossale e imponente, vestita con un largo costume da bagno arancione e sulle spalle solo una canottiera bianca. Un altro tratto distintivo erano gli occhiali sportivi, ovviamente da sole e disegnati per il suo muso particolare. Si perché la faccia di un alligatore li calza molto difficilmente degli occhiali normali. Sul bordo della piscina schioccava le scaglie della sua grossa coda come una frusta per addomesticare i suoi piccoli atleti, e nel vederli tardare tanto non trattenne un altro "fischio". Ovvio che una bocca come quella non poteva farci niente con un fischietto, quindi il professor Renekton si limitava a ruggire quando voleva attirare l'attenzione. E funzionava bene.
Siete una vergogna... ho visto papere senza piedi palmati nuotare meglio di tutti voi messi assieme! Levatevi dalle palle, fatevi una doccia e uscite dalla mia piscina. Dovrò cambiare quest'acqua contaminata da perdenti!
Dopo il grido bestiale del professore i ragazzi si erano tutti fermati e a metà tra il mortificato e il terrorizzato tenevano la testa bassa, seguendo l'ordine dell'insegnante per potersi dirigere verso gli spogliatoi. Non erano pessimi atleti: 12 ragazzi con un fisico niente male e ben dotati, ma agli occhi di un coccodrillo gigante sembrano tutti delle mezze calzette. Avanzando per gli spogliatoi si avvicinavano alle docce, sbuffando e lamentandosi alle spalle del loro professore.
A volte Renekton esagera proprio, non lo sopporto. Che darei per dargli una lezione...
Si, se beccassi una sua parente me la fotterei con tutte le scaglie, così poi potrei dirgli in faccia: sta zitto faccia da borsetta, mi sono scopato tua sorella.
Si così poi ti mangia vivo!
Ne sarà valsa la pena! Ahahahaha!
Spalancata la porta degli spogliatoi però, quei 12 adorabili atleti non avrebbero trovato la classica stanza con panchine e armadietti, ma uno scenario molto diverso: visibilmente sedata ma soprattutto distrutta e quindi incapace di combattere anche solo contro un essere umano normale, c'era Lamia stesa a terra nella sua forma mostruosa, ripulita certo (Thresh è un galantuomo, non offrirebbe mai merce "usata" senza prima averla sistemata per bene) ma ancora totalmente presa dall'esperienza vissuta da poco. Aveva trovato riposo a stento per mezz'ora, e adesso sapeva perfettamente che la pausa era finita...
Hey... chi cazzo è questa?
Mi sembra di averla già vista da qualche parte: la faccia non vi dice qualcosa?
Gente lo so io che c'è: questa è una troia a scaglie che è venuta nel nostro spogliatoio solo per noi... e mi sembra un buon momento per prenderci una ricompensa visto l'allenamento intensivo di oggi...
All'improvviso tutti loro dubbi sparirono, e tra un "sì" e l'altro le loro facce iniziarono a mutare in diabolici sorrisi vogliosi e perversi. Lamia da canto suo aveva a stento la forza di rimanere sveglia. Si sarebbe opposta? Li avrebbe minacciati? Avrebbe attenuato i loro istinti rivelando la sua vera identità? Thresh e Leben si erano riservati un posto in prima fila per assistere allo spettacolo: un armadietto più grande degli altri dove potevano entrare tutti e due comodamente, Thresh se ne stava alle spalle della sua non morta preferita, ancora mezzo nudo ed intento a strusciare il suo grosso affare tra le cosce e l'intimità di Leben, facendole assaggiare la sua perversione crescente...
Non facciamo rumore.... -
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Quei bastardi... quei dannati maledetti bastardi. Si era lasciata prendere la mano, ecco cosa. Si era lasciata incantare dalla meravigliosa sensazione di un grosso affare dentro di sé e aveva perso di vista il resto. E adesso cosa le toccava? A stento riusciva a muovere la coda o le braccia, gli occhi le si chiudevano per almeno tre secondi buoni ogni due, e il suo corpo nudo e mostruoso era steso in uno dei tanti spogliatoi della palestra della scuola; precisamente quello adiacente a una delle piscine. Ciò significava solo una cosa: o avrebbe incontrato il professor Renekton che come tutti i maschi in quella scuola non godeva della sua simpatia, o avrebbe avuto un incontro ravvicinato con una delle tante promettenti squadre di nuoto dell'istituto. E il bello era che, a immaginarsi in entrambi i casi (o nel terzo, ancora peggiore, in cui sia il professore che i suoi alunni si fossero ritrovati davanti a lei in quelle condizioni) si era eccitata, continuava a farlo, e sempre più si sentiva confusa perché ancora non si era abituata all'idea che Thresh fosse riuscito a trasformarla in una troia affamata di cazzi con un solo rapporto; per quanto indicibilmente perverso. Quindi combatteva tra il suo corpo eccitato e la ragione che cercava in tutti i modi di opporsi, spingerla a tenersi sveglia, e pensare a levarsi da quella situazione in qualche modo, trovando magari qualcosa che potesse eventualmente spiegare la sua presenza là dentro e spingere i suoi alunni a risparmiarla. Peccato non le fosse venuta ancora una sola idea quando i ragazzi arrivarono nella stanza, bloccandosi tutti a fissarla con facce che in altre occasioni avrebbe trovato forse comiche, ma in quella trovò estremamente inquietanti. Erano... così tanti? Avrebbe dovuto chiedere a Leben di diminuire il numero di alunni per squadra quando tutto quello fosse finito e... No, decisamente stava perdendo di vista il problema e cominciava a stra-pensare. Doveva dire qualcosa, e doveva farlo in fretta, ma... tutto ciò che uscì dalle sue labbra furono minacce ben poco credibili, mentre alzava una delle sue sei braccia con visibile difficoltà. Cercò di alterare la propria voce per far sì che suonasse meno riconoscibile, sperando che almeno quello funzionasse.
N-non... avvicinatevi... G-giuro che... vi mangerò tutti...
Ma subito dopo aver pronunciato quelle parole lei stessa si chiese come aveva fatto a pensare potessero suonare anche solo lontanamente minacciose come avrebbe voluto. Si era scavata la fossa da sola?
Leben dovette trattenere una risatina perché di certo lo pensava. E non poté fare a meno di leccarsi le labbra mentre fissava la scena come una perfetta guardona, eccitata da ciò che di lì a breve sarebbe iniziato ma, ancor di più, dal suo adorato Thresh che dietro di lei faceva il possibile per ricordarle della sua presenza. E ci riusciva molto bene.
Inarcò la schiena all'indietro, mordendosi le labbra per trattenersi dal mugolare.
Devo ammettere di essere un pochino gelosa. Quei ragazzi sembrano così deliziosi...
Insieme alla schiena, piegò il collo cosicché la sua nuca trovasse appoggio nella spalla di Thresh, arrivando con le labbra molto vicine al suo orecchio mentre muoveva le splendide natiche avanti e indietro, tenendo le cosce ben strette per massaggiare il suo membro e lubrificarlo con le ingenti quantità di umori che le bagnavano l'intimità. Gli leccò a propria volta il collo, una guancia e l'orecchio in una sola leccata, alla stregua di un animale, e al contempo dalla sua intimità una lingua formatasi per l'occasione fece lo stesso con il suo membro, avvolgendosi poi intorno ai suoi testicoli e cominciando a massaggiarli mentre l'attrito tra i loro sessi continuava. La lingua era abbastanza sottile da non ostacolare eventuali penetrazioni, ma anche incredibilmente lunga.
Ma in fondo sono fortunata anch'io, nessuno ha un sapore come il tuo...
La sua voce era incredibilmente bassa ma non per questo meno sensuale, ma il suo sorriso diceva chiaramente avesse bisogno di una distrazione per "stare buona" e non alzare la voce.
Certo, c'è da dire che la tentazione di uscire di qui e unirmi alla festa è grande. Dovrai trovare un modo efficiente per distrarmi, tesoro. Mi conosci no?
In realtà avrebbero potuto benissimo unirsi subito all'orgia che di lì a breve si sarebbe creata, ma quanto sarebbero durati quei ragazzetti con loro due nei paraggi? Meglio temporeggiare... e non dubitava che Thresh conoscesse modi incredibilmente interessanti per farlo.. -
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Thresh non contava di tenersi in disparte a lungo, ma di sicuro non potevano piombare lì come se niente fosse unendosi alla festa, specialmente perché quel momento era dedicato ad Hikage, e non andava sprecato. Inoltre Leben sapeva perfettamente come distrarre il non morto e concentrare l'attenzione su di se: le mani di Thresh scivolarono lentamente sui suoi fianchi accarezzandola fino ad arrivare ai seni, che scoprì tirando verso il basso con forza le spalline del suo vestiario, iniziando a massaggiarli e torturare i capezzoli con lente ma intense mosse degli indici. Il suo membro si lasciava domare da quella lunga ed invitante lingua, rallentando i suoi movimenti ma iniziando a pulsare sempre più forte su quelle calde labbra, accogliendo i suoi umori senza troppi complimenti.
Concediti la pazienza necessaria per iniziare le danze al momento giusto... ti prometto che non ti farò annoiare...
A quel punto, mentre le labbra che avevano pronunciato quelle parole profonde e seducenti si avventavano sul collo della zombie, la mano destra di Thresh abbandonava il prosperoso seno di Leben per poter arrivare alla sua calda intimità. Sapeva bene che Leben era abituata ad esperienze molto più estreme, di sicuro una stimolazione in vecchio stile per quanto abile non sarebbe mai bastata. Ma Thresh non voleva soddisfarla del tutto, non subito: voleva affamarla. Si sarebbe limitato a masturbarla mentre osservavano quello spettacolo crudele e perverso, il suo obbiettivo era farla venire senza nemmeno dare il via ad un rapporto completo, e anche se non ci fosse riuscito di sicuro il corpo della non morta sarebbe stato portato al limite della sopportazione, sull'orlo di esplodere, sull'orlo di gettarsi nel baratro della lussuria. Con lenti movimenti le dita di Thresh le avrebbero allargato le labbra, massaggiandole con lenta perizia e soffermando la pressione all'altezza del clitoride. Quello era solo l'inizio.
Intanto, separati da quei due perversi zombie solamente da un piccolo sportello di metallo, la squadra di nuoto aveva del tutto ignorato la minaccia di Hikage apostrofandola con qualche risatina di disprezzo. Il prim oa farsi avanti si inginocchiò all'altezza della testa della donna serpente, cosi da piazzarle la propria erezione direttamente sulla fronte per poi passarle una mano sotto il mento e costringerla a prenderlo in bocca inarcando la nuca il più possibile.
Fammi un pompino troia, ho bisogno di sfogarmi!
Gli altri ragazzi la circondarono e praticamente tutti si affrettarono a prenderle una delle tante braccia così da spingerle sui loro pacchi perfettamente eccitati, vogliosi di testare una sega in vecchio stile usando pelle di serpente. Uno addirittura ebbe la creatività di andare a prenderle la coda per farsi stimolare da essa e l'altro lo seguì a ruota, spingendo il proprio membro non sulla punta ma bensì nella parte più larga della coda, come se fosse un morbido cuscino che lo stava stimolando.
Cazzo ha una pelle fantastica...
E nel compiere quelle azioni la mossero quanto bastava per scoprire i suoi orifizi: il resto lo fecero le mani ,andando ad afferrare i seni, l'intimità e il buchino posteriore di Hikage, iniziando a stimolare il tutto senza perizia e con molta irruenza. Era totalmente circondata e in balia di quei ragazzi.. -
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Leben sospirò a lungo, sentendo le mani di Thresh muoversi sul proprio corpo. Non erano certo le stimolazioni estreme a cui era abituata, ma non poteva negare che fosse sempre incredibilmente bello godersi il piacere di quella pelle ruvida e fredda contro la propria. Quando poi sentì le parole dello zombie, percependo subito dopo le sue labbra contro il collo, gemette sonoramente, dimentica della necessità di trattenere la voce. Fortunatamente i ragazzi dall'altra parte si divertivano troppo per sentirla.
Lei intanto pregava che Thresh le affondasse i denti nella carne, mentre le sue mani la carezzavano in modo così lento e quasi "dolce" da non far altro che eccitarla ancora di più. Si inarcò ulteriormente, arrivando a carezzargli le braccia per poi affondarci dentro gli artigli, sospirando e mordendosi per trattenere l'eccitazione crescente. Nel frattempo osservava incantata quello spettacolo assolutamente perfetto...
Hikage tentava invano di combattere contro il ragazzo che le aveva alzato la nuca e infilato l'affare in gola, probabilmente combattuta tra l'idea di mordergli la carne e la consapevolezza che se anche l'avesse fatto non aveva abbastanza forze per ferirlo. Dopo che la gola venne riempita iniziò a emettere dei gemiti irrimediabilmente soffocati da quella presenza estranea, mentre gli altri ragazzi approfittavano del suo enorme corpo per prenderne un po' ciascuno: alcuni cercarono le sue mani e lei si ritrovò a stringergli e carezzargli i cazzi senza pensarci; altri si premettero contro la sua lunga e morbida coda e lei tentò di divincolarsi con scarsissimi risultati, finendo persino per attorcigliare, quasi sovrappensiero, la punta della coda intorno al fallo di colui che aveva scelto proprio quel punto per divertirsi. Sembrava quasi che il suo corpo seguisse istinti che lei ignorava di possedere, e la sua bocca continuava a tentare di negare la cosa con lamenti per nulla consenzienti, ma non per questo meno eccitanti. Quando poi i suoi orifizi e gli enormi seni, vennero presi di mira e assaltati, allora la voce si fece ancora più acuta e l'espressione ben poco felice. Peccato che quei ragazzi si sarebbero potuti perfettamente accorgere di come, lentamente, la sua intimità si stesse facendo umida...
Thresh... lo voglio.
E il tono fu quello estremamente affamato di una Leben che cominciava a perdere il controllo, mentre la lingua che sino a quel momento aveva preso ad avvolgere e "leccare" solo i testicoli dello zombie, avvolgeva invece l'intero membro come un serpente, sino a giungere con la punta a vorticare intorno al glande fermandosi alle volte a stuzzicare il frenulo, mentre il resto andava lentamente su e giù imitando una perfetta masturbazione.. -
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Leben trattenne a stento i suoi istinti: lo graffiava, lo avvolgeva, lo leccava avidamente incapace di porsi un freno e gustarsi semplicemente la scena. E a dirla tutta anche Thresh ne era incapace, visto che la sua presa sul seno e sull'intimità di Leben si faceva sempre più forte, irruenta e quasi bestiale. La bocca del non morto si serrò lentamente sul collo di Leben, non il tipico morso fatto per strappare la carne, ma un lentissimo affondo dato con tutta la sua forza che le avrebbe lasciato facilmente il segno, oltre che una grondante quantità di sangue che avrebbe avvolto entrambi. Nel mentre il membro di Thresh era totalmente avvolto dalla sua lingua, gli fu facile quindi sollevarlo per trovare senza problemi l'intimità invitante della sua zombie preferita, iniziando a riempirla come solo lui sapeva fare. Non entrò completamente dentro di lei però, esattamente come il morso di prima la penetrazione fu estremamente lenta, al punto che per Leben sarebbe risultata quasi stressante. Ma il non morto voleva la sua attenzione... perché i giochi non erano finiti.
Alziamo un pò la posta? Ho una voglia matta di giocare e ho ancora qualche pillola utile... il primo che geme a tal punto da farsi scoprire dai ragazzi va a fare compagnia ad Hikage...
E detto questo iniziò a ridacchiare silenziosamente, per chiudere l'ultimo spazio che rimaneva nella vuota intimità di Leben con un unico colpo, quasi volesse farla urlare prima ancora di accettare la sfida. Di sicuro non un giocatore leale, ma indubbiamente abile. L'unica cosa che temeva era la possibilità... che Leben perdesse di proposito. Come resistere a quello spettacolo di giovani corpi che violentano un mostro femminile privo di forze? Ecco arrivare i primi orgasmi imbrattandole i capelli, i seni e anche la bocca, ma questo non era un buon motivo per fermarsi, semplicemente si davano il cambio con crescente desiderio, lavandola e nutrendola con sperma e perversione, continuando a stimolare ogni orifizio pronto per essere violato.
Voglio scoparmela, levatevi di mezzo!
A nulla servì quella minaccia, ma non importava: l'avrebbe fotutta col suo affare eccitato e ancora sporco di sperma anche in mezzo a quella massa di compagni. Si avvicinò il più possibile al centro del ventre dove la coda lasciava intravedere l'intimità femminile, allargandola con un paio di dita e impugnando con l'altra mano il suo membro eccitato ed inesperto. Ma proprio quando stava oramai per riempirla, un sibilo possente tuonò nello spogliatoio.
Ma che cazzo state facendo idioti?
Nello spogliatoio era entrato il professor Renekton, facendo gelare il sangue (ma di sicuro non ammosciare i loro affari) a tutti i suoi studenti, costringendoli a bloccarsi sul colpo. Lo sguardo del titanico coccodrillo finì sul corpo della donna.
Hikage...?
L'aveva riconosciuta. Un disperato salvatore?. -
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Leben era entrata in estasi sin da quando il desiderio di sentire i denti di Thresh penetrarle la carne si era avverato, ma nonostante questo, sembrava che qualsiasi cosa facesse lo zombie in quell'armadietto fosse studiata per farla eccitare sempre di più. E ci riusciva perfettamente. La sua proposta la fece sospirare più forte, mentre si costringeva a mordersi le labbra e trattenere gli istinti aspettando pazientemente che il grosso affare del non-morto la penetrasse del tutto. Per aiutarsi nell'intento, sfogava l'estrema eccitazione che ormai si era impadronita di lei affilando le unghie sulle sue braccia, sui suoi fianchi, arrivando persino a piegarle indietro per serrargli le natiche e tirarlo verso di sé. Si inarcava, era chiaro lo volesse, eppure resistette tutto il tempo gustandosi la "dolce" attesa a cui lui volle sottoporla. Poi arrivò la sfida, quella proposta pronunciata quasi con noncuranza che per un attimo le fece perdere la concentrazione, facendo sì che dalle labbra chiuse dai suoi stessi denti fuoriuscisse un distinto gemito di goduria a quell'affondo secco e inaspettato. Ma non bastò perché i ragazzi dall'altra parte la sentissero, perché proprio in quello stesso istante Hikage stava mugolando e scuotendo forte la testa guardando il nuovo arrivato, nel disperato tentativo di fargli capire (nonostante la bocca piena) di non dire ancora il suo nome né far capire agli studenti che si trattasse della stessa Hikage che loro conoscevano come "Professoressa Lamia" o, ancor meglio, "Prof sadismo". Non osava immaginare cosa avrebbero fatto quei ragazzi già fin troppo arrapati sapendo che quella creatura enorme che si divertivano a torturare fosse in realtà l'arpia che ogni giorno li maltrattava con le sue lezioni sulle armi e il combattimento. Si sarebbero divertiti il doppio a umiliarla e lei non poteva sopportarlo. Provò a mordere il membro che aveva in bocca proprio per tal motivo, finendo solo con regalargli un'inconsueta stimolazione che non bastava affatto a fermare un affare eccitato dal violarle la gola con ancora più voglia. Era visibilmente rigida, ormai, e tutto perché temeva che, visto la scarsa simpatia che aveva sempre dimostrato per tutti i suoi colleghi maschi (Renekton compreso) quella faccia da borsetta non fosse affatto lì per salvarla, ma tutt'altro.
A quanto pare sono ancora in gioco, Thresh. Lascia che renda la sfida equilibrata...
Un sorriso malefico si dipinse sulle labbra di Leben, il Gebiss si era impadronito del suo corpo per la fame che il suo compagno aveva risvegliato in lei, e ora le sue belle forme erano succintamente coperte da quella che sul suo fisico appariva come la lingerie più sensuale. Avrebbe riso, se ciò non le avrebbe fatto rischiare di perdere, e in verità in un primo momento aveva persino pensato di farlo di proposito ma -pensandoci meglio- voleva godersi ancora un po' il suo zombie preferito e, soprattutto, la curiosa entrata del professore "Coccodrillocomesichiamava" negli spogliatoi. Non poteva interromperli, sarebbe stato scortese.
Resisti a questo...
Una stimolazione comune non sarebbe mai bastata per far gridare lei, come anche Thresh. Dopo i loro innumerevoli e perversi incontri ormai lo conosceva bene, lui stesso le aveva insegnato che piacere e dolore andavano di pari passo e che senza l'uno, l'altro non era completo; per questo, non ci mise molto ad attaccarlo su tutti i fronti: la lingua rimase saldamente attorcigliata ai testicoli e al suo membro come un serpente, penetrando insieme ad esso nell'intimità di Leben rendendola ancora più stretta, e per condire quel piacevole attrito si fece ruvida, colpa di piccolissime protuberanze che iniziarono a stimolarlo anche nel calore di quelle pareti umide. Le mani della non-morta, invece, diventate ormai artigli, si serrarono prepotentemente sui fianchi dello zombie, penetrandovi dentro e rilasciando all'interno del suo corpo la stessa essenza del Gebiss: pura oscurità. Da lì in poi, se lui non si fosse sottratto, sottilissimi filamenti avrebbero iniziato a contorcersi dentro di lui, infilzando tutto ciò che avrebbero trovato davanti al loro cammino, andando a toccare nervi, muscoli, terminazioni nervose, ogni singolo antro sensibile del suo corpo come se fossero piccolissimi aghi, risparmiando ovviamente il cuore senza cui Thresh non avrebbe potuto rispondere adeguatamente alla passione immensa della non-morta, che avrebbe cominciato a sospirare abbondantemente quando l'intero organismo del suo amante sarebbe stato corrotto, la carne si sarebbe scurita, ingrossata, e persino il suo già abbondantemente grosso affare si sarebbe inspessito notevolmente. Da quel momento in poi avrebbero condiviso tutto, piacere e dolore, come fossero una cosa sola.
Mmmh... scommetto che tu non potresti arrivare più in fondo, Thresh.
Un'ultima provocazione per stuzzicarlo, mentre già pregustava le sue reazioni.
Edited by = Midori.no.Neko = - 12/7/2014, 18:00. -
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Ci vollero poco meno di 10 secondi probabilmente, dato che Thresh si distrasse solamente quando Leben iniziò a dare il via alla sua prossima mossa, concedendo allo zombie un pò di tempo per guardarsi attorno, e la scena a cui assistette sembrava aver fatto un colossale salto temporale. Adesso Renekton se ne stava inginocchiato di fianco a Lamia infilando il suo grosso affare squamoso nella bocca della donna. Ovviamente non c'entrava, ma fortunatamente era un serpente ed ecco che la natura faceva il suo corso, strozzandola si ma facendo in modo che sia Renekton che Thresh potessero gustarsi uno spettacolo davvero unico. E gli studenti non rimasero decisamente a guardare, anzi conosciuta la vera identità della donna presero a fare il tifo per il loro nuovo professore preferito.
Cazzo è la prima volta che riesco ad infilarlo tutto in bocca ad una donna senza ammazzarlo! Non pensavo che dietro questa troia frigida ci fosse una pompinara di questo calibro! Avanti prendilo tutto, non vedo l'ora di farti assaggiare qualcosa di buono. E voi finocchi che cazzo aspettate? Guardate quante braccia libere ha?!
La situazione non era cambiata per Hikage, anzi era nettamente peggiorata, siccome Renekton era almeno 3 volte più grosso, più forte e soprattutto dotato di quei perversi ragazzi, oltre che estremamente violento e sadico. Thresh aveva trovato in lui un compagno di torture decisamente degno e nel vederlo così carico ritrovò la forza per tenere testa a Leben, che oramai aveva preso il controllo della situazione. Le mani del non morto strinsero le sue spalle, iniziando a spingerla verso il basso, mentre il suo volto si avvicinava all'orecchio della preside.
Abbiamo una scommessa allora...
Grazie alla stimolazione dell'oscurità di Leben, Thresh riuscì a superare i suoi stessi limiti, raggiungendo un'erezione come poche, al punto che spalancò l'utero della non morta senza troppi problemi, iniziando a gonfiarsi lì dentro fino a che poco più in basso del seno di Leben non iniziò a fare capolino un possente bozzo, decisamente grosso ed ingombrante che le avrebbe spezzato il fiato spingendole il diaframma fuori dal corpo. Il non morto la spinse verso il basso con forza, senza lasciarle possibilità di sottrarsi: non avrebbe fottuto quella calda intimità come al solito, non si sarebbe abbassato di più dell'entrata dell'utero, per poi fiondarsi di nuovo fino in fondo facendole gonfiare il petto. Le avrebbe violentato il corpo per intero, facendola sbattere con forza contro la porta dell'armadietto, fino a che le sue grida non avrebbero superato nemmeno il rumore del suo corpo sbattuto contro il metallo. La partita era appena iniziata.. -
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Hikage era uno spettacolo degno del più perverso porno dei loro tempi; la sua natura di demone serpente le permetteva proprio come l'animale con cui era imparentata di adattare il proprio corpo a pasti di qualsiasi dimensione, e benché non stesse realmente divorando l'enorme affare del professor Renekton (visto come la stava trattando le sarebbe piaciuto) la sua gola era visibilmente gonfia e deformata, con un bozzo grosso e lungo che quasi raggiungeva il centro dei seni. Aveva le lacrime agli occhi perché a stento respirava, e nonostante questo cercava invano di stringere la bocca per serrarla su quell'enorme cazzo e strapparlo al suo proprietario; senza troppo successo, ovviamente. Intanto il suo corpo era impegnato -volente o nolente- a soddisfare il resto dei cazzi intorno a lei: uno per ogni mano, qualcun altro per l'enorme coda... la sua mente a tratti si chiedeva quando sarebbero arrivati quelli per gli altri suoi buchi. Dalla sua gola fuoriuscivano suoni che solo l'orecchio più malato avrebbe potuto apprezzare, e per la verità le orecchie di Leben lo facevano, lo facevano eccome. Lei d'altro canto non si trovava in una situazione molto migliore, se la sua fosse stata una mente umana di sicuro in quel momento sarebbe stata persa tra grida e disperazione, invece a stento aveva trattenuto il primo orgasmo e ora ne sentiva crescere già un altro a ogni spinta in cui l'enorme affare di Thresh le sbatteva con violenza il diaframma fuori sede. Ma non gridava, non lo faceva ancora, e solo il ritmico sbattere sull'armadietto della sua testa avrebbe potuto farli scoprire, ma in quel caso chi sarebbe stato a vincere?
Ehi Thresh, se continui così ci scopriranno, e sarà solo colpa tua...
Una risatina appena udibile; si sentiva chiaramente avesse ridotto il respiro al minimo. Trattenere le grida per una zombie come lei era fin troppo facile, eppure era chiaro stesse godendo come non mai. Sentiva distintamente Thresh che le fotteva le viscere, e sentiva al contempo il suo membro penetrare in lei come se fosse lei stessa a possederlo e sbatterlo ripetutamente dentro la carne di qualcun altro. Una sensazione che a stento un umano avrebbe potuto concepire.
Diavolo... da quello che sento fottermi è fin troppo bello Thresh, come fai a resistere?
Rincarò la dose stringendo lentamente ma con sempre maggior forza la lingua che avvolgeva il suo affare; un piccolo avvertimento per ricordargli con chi aveva a che fare. Farla gridare richiedeva molto più impegno..
