Via dal cugino

x Byakuia

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    Partecipanti:Edward Von Falsteng Vs Ryomou Shimei
    Livello partecipanti:1 e 2
    Livello energia partecipanti: Genious vs Champion
    Numero di partecipanti: 2
    Ailità fisiche G1:Gigas 3,Mach 3,Shell 2,Jumper 2,Sense 3,Strike 3,Vision 3,Energy 3,Charge 3
    Ailità fisiche G2:Gigas 3,Mach 3,Shell 3,Jumper 3,Sense 3,Strike 3,Vision 3,Energy 3,Charge 3
    Tecniche Personali G1: Squasher
    Tecniche Personali G2: Shintō, Saizu, Kaisha, Jōka suru
    Tecniche Loto G1: //
    Tecniche loto G2: Ninjutsu #5:Braccio del Gigante, Ninjutsu #10: Hari Jizō, Rinjutsu #3: Scudo crociato, Ninjutsu #12:Rankyaku, Rinjutsu #20: Giudizio crudele
    Armi e equipaggiamento G1:Sennoatama Omotsu Kyojin: 2 x Gemma Gamma
    Armi e equippaggiamento G2:Avalon; Beretta M92FS, P90, Void,Gemma Alfa x5
    Luogo: pamphili2

    Luogo parco: ore 7.30 del mattino, la neve era scesa di notte ed ora il paesaggio era ricoperto da un manto leggero di neve, la gente era molto poca e apparte spazzini e cose cosi non cera anime viva.

    "E dopo l'incontro col commendatore, ci sarà una piccola pausa per il pranzo: 24 minuti in totale, non di più. Di seguito sarà la volta della visita al cavaliere che..."
    Edward sbatteva le palpebre con sonnolenza, lottando per tenere gli occhi aperti. La voce del cugino Conrad, mentre snocciolava con accento inglese gli impegni della settimana, aveva un potere ipnotico.
    Seduto, o meglio accasciato, su una sedia del soggiorno, Edward era convinto, convintissimo, di essere lì per lì per tirare le cuoia. Come si poteva spiegare altrimenti la testa leggera, i pensieri nebulosi e la mente che andava spegnendosi?
    La testa continuava a cadergli e solo gli sguardi infuocati di Walter, in piedi appena dietro la sagoma del cugino, lo trattenevano dallo scivolare nel dorato mondo dei sogni.
    Con le poche forze rimaste, cercò di focalizzare la sua attenzione sulla figura che gli stava in piedi di fornte. Era un uomo secco il cugino, talmente secco che sarebbe potuto tranquillamente passare per un attaccapanni. Dava l'impressione di poter volare via al primo starnuto e andare a fracassarsi contro il muro. Gli occhialoni che inforcava sul nasone gli davano un'aria scema e a giudicare da quanto erano spessi probabilmente gli davano anche la capacità di vedere nel futuro.
    Eppure eccolo lì che strizzava gli occhi per leggere quello che c'era scritto sul foglio che teneva tra le dita ossute.
    Edward non poteva dire di detestarlo, avendolo conosciuto appena cinque ore prima, ma era decisamente sulla buona strada per arrivarci.
    Konrad era arrivato appena quella mattina e da allora sembrava aveva dato l'avvio a quella che sembrava l'unica missione erso cui era puntata la sua inutile esistenza: annoiarlo a morte.
    Era una persona che sembrava aver litigato col tempo: non si fermava mai, stava sempre a correre di quà e di là con l'agitazione negli occhi, ripeteva in continuazione che c'erano cose da fare, impegni da seguire, si imperlava di sudore, strepitava come un'oca e se la prendeva con tutti se c'era un secondo di ritardo sulla tabella di marcia.
    Sembrava vivere perennemente nel terrore di essere rimpiazzato dai suoi superiori e nella convizione che solo ammazzandosi di lavoro avrebbe conservato la sua posizione tutt'altro che modesta.
    E questo non era neanche il peggio, oh no.
    Con suo disgusto, Edward aveva scoperto oslo dopo l'atroce verità: il cugino Konrad era un leccaculo. Dal momento del suo arrivo gli si era appiccicato addosso ocme una ventosa complimentandosi, informandosi della sua salute, chiedendo consigli e propnendo aiuti.
    A un certo punto aveva davvero sentito il bisogno di scaraventarlo dal secondo piano e solo l'imperturbabile presenza di Walter l'aveva dissuaso.
    Già, Walter.
    Edward gli scoccò un'occhiata velenosa. Da quando Konrad si era presentato alla porta millantando il suo arrivo come "assistente designato al rampollo della famiglia", il maggiordomo era diventato più esigente e impeccabile del solito. Non si era accontetato di urlare quella mattina, no, aveva dovuto ribaltare tutto il materasso con lui sopra per farlo svegliare presto.
    Lui aveva rischiato un trauma cranico, ma cos'era in confronto alla necessità di fare bella figura di fronte all'inviato della famiglia?
    Edward si appoggiò il mento sul palmo aperto, trememendamente annoiato.
    Doveva trovare il modo di fuggire da lì.
    Esausto, fece scorrere lo sguardo sulla stanza finchè non incontrò la figura massiccia di Tornac che, come una statua, stava di sentinella accanto alla porta.
    Lentamente, fece un piccolo soffio, osservandolo.
    Quello era il segnale per dare il via al piano di fuga che aveva concordato con la sua guardia del corpo per situazioni del genere.
    Tornac non annuì nè fece intendere in alcun modo di aver compreso. Infilò una mano nella tasca interna della giacca e premette sul tasto del telefonino, dando il via ad una chiamata.
    Quindi tornò alla sua normale posizione di guardia.
    Edward accennò un sorriso.
    Era bello avere degli amici, ma vederli fare qualcosa di disinteressato per te scaldava davvero il cuore.
    Il telefono di casa squillò, attirando l'attenzione di Walter.
    "Perdonatemi, vado a rispondere" disse il maggiordomo e svanì nel corridoio in direzione dell'apaprecchio squillante. Il cugino era troppo impegnato a sforzarsi per leggere e non sembrò neanche accorgersene, cosa che Edward apprezzò molto.
    Non sapeva se dipendesse da un'incredibile capacità di concentrazione o dal terrore di sbagliare e di beccarsi le ire dei superiori, ma quando leggeva il cugino Konrad non sembrava percepire più il mondo esterno. Si sarebbe potuta fare una guerra nella stanza accanto ed essere certi che lui sarebbe stato troppo impegnato a direquale appuntamento c'era tra le 10 e le 11 per accorgersene.
    Cosa di cui Edward approfittò immediatamente.
    Facendo attenzione a non fare rumori, si alzò dalla sedia e andò verso la porta d'ingresso. Mentre si allontava cautamente, ringraziò con un cneno Tornac, ricevendo ocme risposta un cenno del capo.
    Prima di sbattersi la porta alle spalle, pensò che in fondo non odiava il cugino Konrad: gli faceva più compassione che altro.

    E finalmente eccolo libero Libero di passare quella giornata come più gli aggradava.
    Sorrise mentre camminava guardandosi attorno. Dopo aver passato del tempo a Roma, aveva imparato a conoscere quella città. Di giorno si poteva visitarla, fermarsi in un caffè, divertirsi in una sala giochi o in un club, fare una semplice passeggiata, compere, oppure fare conoscenze. C'erano sempre un sacco di cose da fare in una città grande come quella, però in quel momento non si sentiva particolarmente attratto verso nessuna di esse.
    Il vero problema era che lo interessavano tutte allo stesso modo.
    Ma quale scegliere?
    E' errato pensare che non avere nulla da fare sia la peggiore situaizone in cui una persona normale possa trovarsi. Al contrario, avere troppe cose interessanti da fare era di gran lunga peggio. In quel caso l'indecisione discendeva a bloccare la scelta e in ogni caso era impossibile seguirle tutte, cosi che alla fine della giornata ci si ritrovava pieni di sensi di oclpa e frustrazione perchè si ha l'impressione di aver perduto tempo.
    Ecco, Edward si trovava proprio in quella situazione.
    Stava ancora meditando su quello spinoso problema, quando una persona in particolare colse la sua attenzione.
    "Ma quella..." fece, un po' sorpresa. Ma in fretta cominciò a camminare verso di lei, sollevando una mano per salutare.
    "Guarda quant'è piccolo il mondo" disse. "Alla fine ci si rivede, vero Ryomou?".
    Sorrise.
    Ryomou Shimei, la ragazza con cui aveva combattuto nella palestra di Uscian deLucca era proprio di fronte a lui.
    Aveva trovato ocme passare il tempo.

    Edited by Mr.Bianconiglio - 23/8/2012, 18:58
     
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    Sinceramente Ryomou oggi aveva molto ma molto da fare, sapete andare a far scorta di gemme, acquistare qualche nuovo giocattolo, andarsi a far ricaricare due cosuccie, pulire Avalon e infine ma non meno importante picchiare qualcuno. Sisi oggi ne aveva voglia, picchiare, almeno giochicchiare un poco… Aveva terminato pochi giorni prima un paio di scontri davvero noiosi ed era alla ricerca di qualcosa di divertente, sapeva cosa le sarebbe stato gradito ma trovare la persona giusta era un’impresa “Ufff che noia terribile..” Vestita con la sua interessante divisa da maid e con un’ancora più interessante spada appesa alla schiena non era di certo una figura che passava inosservata, anzi, l’esatto opposto, il vociferare della gente al suo passaggio la urtava, sentiva bene i loro commenti ma cercava, combatteva per non doverci rispondere o qualche arto sarebbe volato via.
    Ebbene nel mezzo di tutte le voci che ora la martelavano mentalmente una vera voce la destò dal suo torpore “Guarda quant'è piccolo il mondo" disse. "Alla fine ci si rivede, vero Ryomou?” Che qualcuno sapesse il suo nome le pareva strano, si certo adesso aveva una discreta posizione sociale ma comunque da poco, non poteva essere conosciuta così tanto… Si voltò e vide una faccia che non le era nuova, lo fissò per un paio di lunghissimi secondi e poi realizzò “TU?” riconobbe i lineamenti di un suo vecchio avversario che aveva affrontato ad una palestra “Edward se non sbaglio… Sai capiti proprio a fagiolo…” Segno del destino o semplice fortuna la sua giornata forse si sarebbe evoluta al meglio…

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    Ryomou Shimei

    Fisico: Sana

    Psiche: Sorpresa e felice

    Energia: 80/80

    Tecniche usate: //

    Note: //

    Potere: Disattivo

    Armi: Avalon

    Equipaggiamento: Due Gemme Alpha per guanto, nei polsini. Una nel fiocco del top.

     
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    La ragazza non sembrava averlo riconosciuto al volo.
    Niente di strano. Le persone con una vita poco eccitante tendono a ricordare sorprendentemente bene gli incontri occasionali come era stato il loro piccolo scontro alla palestra.
    A giudicare dal temperamento che gli aveva già mostrato in combattimento, Ryomou sembrava tutto tranne che una persona dalla vita poco eccitante.
    Se i guai non fossero andati a cercarla, ci sarebbe andata lei, ne era certo.
    Ad ogni modo, Edward era contento di rivederla. Aveva un piacevole ricordo dell'ultimo incontro-scontro e la ragazza le stava simpatica. E poi, ripensare alla possibilità di battersi gli sembrò molto più appetibile di tutte le altre alternative che aveva formulato fino a quel momento.
    Forse anche per lui quella giornata poteva evolversi al meglio.
    "Si, proprio io" rispose sorridendo. "E lo stesso vale per te" continuò riferendosi al fatto di capitare a fagiolo.
    "Per una serie di fatti sono stato, diciamo, costretto ad allontanarmi dalla mia abitaizone,cniente di grave, non preoccuparmi, ed adesso sono un po' indeciso cosa fare" Si passò una mano sul collo. "Ma non voglio annoarti con le mie vicissitudini...dici che capito a proposito? Cos'è, vuoi sfidarmi di nuovo?
    L'aveva buttata sullo scherzo e in effetti un repentino incontro come quello tramutato dcosi repentinamente in battaglia non gli sembrava molto normale.
    Però, a pensarci bene, chi se ne infischiava.

    CITAZIONE
    Edward Von Falsteng

    Fisico: Illeso
    Psiche: Tranquillo
    Energia: 80/80
    Tecniche usate: //
    Note: //

     
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    “Cos'è, vuoi sfidarmi di nuovo?”
    La frase che disse Edward in evidente tono scherzoso le rimbombò nella mente per un paio di secondi, ne rimase folgorata, la sua giornata non si poteva dire eccitante ma neanche noiosa o almeno non di più di altri giorni. Il ricordo di quel ragazzo andava pian piano schiarendosi nella sua mente, una pedana, una palestra, un duello, poi, di colpo, si toccò il braccio destro “Ehehe dici che ci starebbe una rivincita per quella mia brutta figura?” Il dolore di quel colpo di pistola parato con il braccio era vivido nella sua mente, era solita adottare tattiche poco usuali per vincere e spesso finiva coll’esporre il suo corpo a danni di più o meno grande entità solo col fine di riuscire nel suo intento.
    “Se ti va di esercitarci un po’ io sono sempre pronta e disponibile, spero di non andarci troppo pesante” Disse ridendo sotto i baffi…

    Nf8im
    Ryomou Shimei

    Fisico: Sana

    Psiche: Sorpresa e felice per l'idea

    Energia: 80/80

    Tecniche usate: //

    Note: //

    Potere: Disattivo

    Armi: Avalon

    Equipaggiamento: Due Gemme Alpha per guanto, nei polsini. Una nel fiocco del top.



    Edited by Byakuya~ - 22/8/2012, 14:43
     
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    A quanto pareva, Ryomou si ricordava bene del loro ultimo incontro. E, a giudicare da come si toccò il braccio, ricordava bene anche la ferita che le aveva inflitto.
    Edward non potè fare a meno di provare rispetto verso di lei per il suo coraggio.
    Subire colpi dolorosi al punto da ricordarli cosi chiaramente e poi tornare a sfidare con tale disinvoltura chi li aveva inferti non era da tutti.
    Proprio degno della guerriera che lei affermava di essere.
    Da parte sua, Edward non si pentiva di averla ferita in quel modo. Dispiacersi, mostrarsi spiacente o, peggio, mostrare compassione, sarebbero equivalsi ad un insulto verso il suo, gigantesco, orgoglio.
    E ormai, Edward stesso la considerava come una combattente, titolo che veniva ben prima dell'essere uomo o donna.
    "Dico che basta un suo cenno per trovare il sottoscritto pronto, signorina" sorrise, prendendola in giro senza una vera malizia. "Anzi, ti sfido a provare le tue parole...". Uscì dalla strada e si fermò al centro del prato, facendole cenno di seguirlo.
    "...qui e subito" concluse, sfoderando la spada.
    Anche se non si vedeva nessuno in giro per quel luogo, era un azzardo combattere proprio lì. Qualcuno sarebbe potuto giungere, un passante ignaro che avrebbe allertato la polizia, oppure sarebbero stati i rumori del combattimento a farlo.
    C'erano mille ragioni per non combattere lì, però a Edward non importavano un bel niente.
    Voleva sfidare Ryomou e voleva farlo in quel punto esatto. Il resto non aveva nessuna importanza.
    Altro non fosse, quell'incontro fortuito gli aveva fatto tornare in mente un'idea. Un piano su cui si stava arrovellando da un po' di tempo e che forse poteva finalmente muovere il suo primo passetto.
    "Forza" la incitò. "Io sono migliorato dal nostro ultimo incontro. Mostrami se anche tu hai compiuto dei progressi"
    Era ufficiale. Una sfida vera e propria.

    CITAZIONE
    Edward Von Falsteng

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    “Allora che un combattimento sia…” Ultimamente Ryomou si era scontrata spesso con persone da lei già incontrate in passato, poche facce nuove anzi una sola e questo scontro ne era l’ennesima riprova sebbene leggermente diverso, Edward fu uno dei suoi primissimi avversari e forse quello che le aveva lasciato la miglior impressione, era dunque felice di poterlo riaffrontare. “Direi che possiamo anche rompere gli indugi sai? Ma mettiamoci in un posto leggermente più deserto…” Si spostò di una decina di metri e voltandosi verso il ragazzo estrasse Avalon dal fodero “Ottimo… Mostrami i tuoi miglioramenti Edward e io ti mostrerò i miei…”
    Questa volta avrebbe sfruttato i pieni poteri che aveva ottenuto, allenandosi, soffrendo e perdendo contro nemici più forti e abili di lei, si sarebbe voluta testare sfruttando l'occasione per verificare i suoi miglioramenti.

    Nf8im
    Ryomou Shimei

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    Psiche: Divertita.

    Energia: 80/80

    Tecniche usate: //

    Note: //

    Potere: Disattivo

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    Calò il silenzio.
    Per alcuni secondi, Edward scrutò la sua avversaria senza dire nulla. Un sorriso gli si distebndeva in volto, gli occhi leggermente socchiusi la studiavano.
    "Bene..." disse all'improvviso. Lentamente, spinse la gamba all'indietro e roteò il piede finchè non fu quasi perpendicolare all'altro.
    Strinse le dita attorno all'elsa della spada e distese il gomito. L'elsa finì all'altezza del fianco, cosi che la lama era posizionata in una diagonale puntata contro Ryomou.
    "Credo che stavolta userò uno stile un po' diverso..."
    Pronunciò poche parole inintellegibili e uno scudo gli comparve lentamente sull'avambraccio come nebbia che andava raggrumandosi. Lo scudo gli difendeva tutto il braccio e lui lo portò di fronte a sè stringendolo al corpo.
    "A te la prima mossa".

    CITAZIONE
    Edward Von Falsteng

    Fisico: Illeso
    Psiche: Tranquillo
    Energia: 77/80
    Tecniche usate: Rinjutsu #3: Scudo crociato
    Sul braccio dell'utilizzatore si va a generare uno scudo grigio con sopra disegnata una grande croce rossa. Lo scudo ha una vita molto breve (3 turni) ed è grande abbastanza da difendere l'intero braccio.
    Costo: 5

    Note: //



    Edited by Mr.Bianconiglio - 22/8/2012, 21:37
     
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    “Che signore… Lasciarmi la prima mossa… Quasi da cavaliere, però dovrei essere io a farlo “
    Lo osserò un attimo e osservò il piccolo scudo “Credo che a questo giro metterò da parte il galateo” Detto questo scattò in avanti “Kirisaki (Falli a Pezzi) Avalon, Shintō (Penetra)” 10 schegge di luce comparvero davanti al suo viso schizzando verso il ragazzo in una formazione che impediva a questo di fermarle tutte con lo scudo. Insieme alle schegge sarebbe partita una lancia di luce diretta alla gamba destra mentre sul dorso della mano sinistra comparve uno scudo di luce “Dai danziamo…” Era eccitata e divertita, molto eccitata…
    Sapeva il potere del ragazzo in cosa consisteva e sperava di poter trovare un punto debole nella sua difesa o comunque abbatterlo prima che lo manifestasse, infatti dietro a quel movimento vi era una tattica ben precisa..


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    Ryomou Shimei

    Fisico: Sana

    Psiche: Divertita.

    Energia: 73/80

    Tecniche usate: Kirisaki (Falli a Pezzi) Avalon - Menando un fendente senza che l'energia sia ancora perfettamente coerente, è possibile scagliare dalla lama dei frammenti di luce simili a piccole punte di energia, lunghe 20 cm e spesse circa 2 cm. Queste saranno al massimo 10, si muoveranno alla stessa velocità di un proiettile senza però poter decidere la loro traiettoria dopo essere stati scagliati. Hanno una discreta forza di penetrazione ed agiscono entro un'area massima di 20 metri. E' possibile usare quest'attacco solo una volta ogni due turni.
    Shintō (Penetra) - Sfruttando la tecnica il potere Kirisaki Ryomou ha la capacità di solidificare in una unica scheggia tutte le altre. Il colpo conseguente si muoverà alla stessa velocità di un proiettile con una forza di penetrazione pari a quella di Ryomou e per la sua creazione richiederà la fusione di 5 schegge che formerano una sorta di lancia di luce lunga un metro e di diametro 4 cm. Questa viene scagliata in direzione rettilinea. Costo 5.
    Kaisha (Ferma): Sfruttando le enrgie che Avalon genera quando incanala il suo potere Ryomou, manipolando queste particelle ha la capacità di incanalarle su una parte del corpo (una mano soltanto) così da poter creare una barriera di luce in grado di delfettere alcuni attacchi. Questa non ha una grandissima resistenza, in grado di bloccare solo attacchi di base come fendenti di armi binache oppure può essere usato per deviare questi, inutile contro armi da fuoco. Costo 5 + 1 mantenimento.

    Note: //

    Potere: Disattivo

    Armi: Avalon

    Equipaggiamento: Due Gemme Alpha per guanto, nei polsini. Una nel fiocco del top.

     
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    Edward la vide prepararsi a fare qualcosa. La luce che inondava la spada di Ryomou era un segnale molto chiaro a questo proposito, come aveva potuto già essere testimone.
    Cosi giocò in anticipo.
    Spiccò un salto e grazie a quel segnale preventivo fu in grado di farlo mentre Ryomou scattava verso di lui. Con la sua attuale forza fisica era in grado di saltare 2 metri, più che sufficiente per schivare le schegge e superare la sua avversaria.
    Invocò il suo shikai nel lasso di tempo in cui si staccava da terra e sguainò due spade. Nel suo salto si avvitò in aria di modo di dare la testa verso il basso e quando passò sopra Ryomou sferzò con entrambe le spade con un fendente verticale. La sua intenzione era di colpire Ryomou ad entrambe le spalle con le spade e poi atterrare oltre senza danni.
    Per massimizzare le possibilità di colpire il suo terzo braccio sparò un Giudizio Crudele mirato alle braccia e alla testa di Ryomou. I chiodi se avessero colpito l'avrebbero fatto duramente, ma sopratutto le avrebbero impedito di usare le braccia e anche di sollevare la testa. Per sicurezza, comunque, il quarto braccio impugnante lo scudo rimaneva pronto a difendere.
    Era una combinazione rapida e pericolosa che lasciava pochi spiragli, almeno dal suo punto di vista. Le spade, se avessero colpito, le avrebbero tranciato i tendini delle spalle, rendendo pressochè inutili entrambe le braccia.
    Sarebbe potuto significare benissimo un Ko secco.
    Comunque sia, era ansioso di vedere se Ryomou sarebbe riuscita a cavarsela.

    CITAZIONE
    Edward Von Falsteng

    Fisico: Illeso
    Psiche: Tranquillo
    Energia: 62/80
    Tecniche usate: Rinjutsu #3: Scudo crociato 2/3
    CITAZIONE
    Sul braccio dell'utilizzatore si va a generare uno scudo grigio con sopra disegnata una grande croce rossa. Lo scudo ha una vita molto breve (3 turni) ed è grande abbastanza da difendere l'intero braccio.
    Costo: 5

    Note: //

     
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