"The Enemy", The unknown opponent.

Per "Neko".

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    CITAZIONE
    Nome partecipanti: Batou Kiav. Vs Kainé
    Livello partecipanti: 2 vs 2
    Energia partecipanti: Master Vs Rogue
    Numero di partecipanti: Massimo già raggiunto.
    Livello del Potere: Secondo Vs Secondo.
    Abilità Fisiche G1:
    Tutte le abilità al livello 2.
    Abilità al livello 3 : Energy, Strike, sense, match, Gigas

    Abilità Fisiche G2:
    Tutte le abilità al livello 2.
    Gigas 3, Mach 3, Sense 3, Strike 3, Vision 3

    Tecniche Personali G1:
    ▬ Chainsaw
    Tecniche Personali G2:
    • ''Crimson Burst'', •''Solid Darkness'',
    Tecniche Loto G1:
    ///
    Tecniche Loto G2:
    Ninjutsu #4, #7,

    Armi & Equipaggiamento G1:
    Impianto X, Fly (10), Alfa e Omega.
    ( Il resto non è disponibile. )
    Armi & Equipaggiamento G2:
    gemma gamma gemma alfa e gemma beta tutte x2

    Luogo:
    La piazza principale da cui si vede anche uno degli ingressi del Colosseo. Il reale piano di gioco però è quello vicino a dei pub. Ora chiusi. Niente ombrelli, niente sedie solo un grosso campo sfoglio per l'ora tarda, gelo notturno ma perfetta visibilità. Lampioni accesi. Notte stellata e odore metallico nell'aria.
    Orrori di scrittura? me ne scuso.

    Bella Roma. Girando per le sue vie e sobborghi si capisce subito che è totalmente differente rispetto Kurayami. Qui la tecnologia progressista si fonte con l'ambiente - per certi tratti sopratutto vicino al Colosseo - retrò dei palazzi che trasudavano i loro secoli da ogni crepa e finestra. Sembrava fatto quasi apposta tale soluzione.. Vedere come la gente s'aggiri per a città in modo felice, spensierato, quasi incosciente di ciò che poco fuori l'Italia accada. Agli occhi di Batou i loro volti erano gli stessi di uno che dorme dentro una stanza sigillata mentre fuori infuria l'incendio. Una visione al quanto fastidiosa.. Ma non era li per perdere tempo. Si aggirava per la città ed i suoi quartieri solo per puro scrupolo personale. Un suo torna conto come si suol dire.
    Era giunto in italia, era giunto a Roma, solo per un motivo in verità. Una informazione. Un pacchetto di dati da ricevere da parte d'una persona a lui fidata da dover dare ad un Lord che era da quasi diec'anni che non vedeva. Dal tempo in cui egli era piu giovane ed il ragazzo era amala pena consapevole delle disastrate situazioni di questo pover mondo. Un tempo definibile solo con un termine, solo con una e una sola parola.

    Arcaico.
    Gli venne di pensare a Batou osservando con fare indifferente tale situazione mentale e fisica che s'aggirava intorno a lui sotto le vesti di "persone", "luoghi", cose. Mani in tasca, giacca color marrone chiaro e una maglietta militar/digitale e pantaloni in tinta piu scura rispetto la giacca l'uomo senza berretto ma con gli occhiali con le auricolari integrate girava seguendo un itinerario a caso, ma "suo" di itinerario.
    Pressi del Colosseo. Dritto in mezzo a una delle tante piazze l'uomo osservava l'apice piu alto che restava in piedi di quella grandiosa ma non piu magnificente struttura che è rimasta in piedi per secoli. Secoli e seco..
    Il cellulare in tasca vibrò come a dovergli dire qualcosa. L'uomo con le mani in tasca premette un tasto della risposta immediata dalle auricolari. Una voce metallica gli sussurrò dove andare e cosa fare.
    A quel tempo nessuno poteva fidarsi di nessuno se non solo conoscendo un codice. Una fattispecie di parola d'ordine.. Si diresse girandosi di novanta gradi rispetto ciò che stava osservando e percorrendo dritto d'inanzi a se la strada s'intrufolò dopo svariati secondi di camminata in quell'immensa piazza in un vicolo. Pochi passi e una pistola gli venne puntata alle spalle. Batou sorrise e alzando le mani in alto prese a parlare.

    Non si saluta più?
    Sai com'e la prassi. Batou.
    La domanda è...

    - Passò un tir che coprì tutto. Tutto. Le loro voci, il rumore dei bambini nel bar che stava ad inizio vicolo, la parlantina delle donne accanto quell'ingresso i rumori delle altre auto. Tutto. Ma loro due non'avevano bisogno di udire. Entrambi conoscevano la domanda, entrambi conoscevano la riposta.
    Batou girandosi verso l'uomo che gli puntava un revolver dalla inusuale forma con aria fredda rispose.

    Ciò che risiede nel mondo non è altro che la proiezione di quello che l'uomo "è"
    Abbassò le mani. L'altro interlocutore abbassò la pistola. Porgendo dall'altra mano una microscopica memoria con una dicitura assurda "1Tb"Un tera d'informazioni... Batou la raccolse e con quel sorrisino da bastardo voltandosi fece un cenno a quell'uomo dai capelli marroni.
    Era notte, notte fonda quando batou stava per ritornare al mezzo affittato per girare per la città. Prendere la sua Stratos o la sua Nissan avrebbe destato troppo sospetto e quindi si mosse con un trabiccolo di pessima manifattura. Il posteggio distava un paio di km. Se avrebbe tagliato per la piazza principale del Colosseo avrebbe accorciato. Cosi fece.
    La mattina dopo sarebbe ripartito per il Giappone, sarebbe ritornato al distretto e poco dopo ripartito per Londra. Avrebbe consegnato tutto e se ne sarebbe andato. Avrebbe consegnato delle informazioni importanti e se ne sarebbe andato. Senza un se. Senza un ma. Avrebbe rivisto, salutato e tornato da una persona persa di vista per quanto? Forse dieci lunghi anni.. Avrebbe. Il suo pensiero venne interrotto da delle urla che dall'oscurità d'un vicolo uscivano. Correndo senza una scarpa una donna con le vesti sporche e strappate correva con del sangue dal braccio. Dietro di lei un manigoldo che le correva dietro quasi fosse uno zombi e la donna un succulento pezzo di carne ( cosa che era. ). La giornata si concluse in modo diverso dai suoi piani.. Ma oramai era di fronte a loro. La donna vedendolo si fiondò vicino a lui. Ed il manigoldo con aria ancheggiante urlò chiaro

    Levati d'immezzo.
    Lasciami indovinare. Ti ha rubato qualcosa e ti vendichi?
    Esat, m'ho ora paga.
    Che stolto. Feccia. Prevedibile quanto la merda che scivola sotto forma di liquame.
    Che hai dett? M'ho ti ammazzo!.
    Scattando verso di lui, il manigoldo, voleva quanto meno ferirlo. Egli senza far un cenno estrasse da un piccolo zaino alla cintura un coltello da lancio. Il quale scagliò contro di lui. Dritto in mezzo alla testa, dritto in mezzo agli occhi da tant'è che quell'essere si muoveva lento, per lui.
    La donna svanì, egli riprendendosi il coltello si ritrovò solo. Con le mani sporche di sangue e con l'aria di un'assassino.. Non c'era nessuno.
    O quasi...


    Edited by Volkof - 28/10/2012, 14:51
     
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    ''Ti ringrazio della premura dolcezza, ma non c'era bisogno di accompagnarmi per una passeggiata.'' la voce di Tyrann risuonò nella notte, accompagnata dai passi di Kainé. Ebbene si, lei era l'unica a camminare...mentre seguiva il demone che svolazzava qualche metro sopra di lei. ''Se ti lasciassi girare da solo quando sei di questo umore, probabilmente andresti in giro a violentare qualche bella ragazza (o ragazzo)...in alternativa, ancora peggio, uccidere qualcuno. '' Il demone in risposta ghignò e i suoi denti bianchissimi splendettero nella notte. ''Violentare? Sai bene che ho dei principi morali solidissimi, i quali mi impongono di non torcere un capello alle creature che trovo attraenti...è vero, amo sedurre e accoppiarmi quanto amo combattere e rubare vite, ma ciò non significa che mischierei mai le due cose....oggi ad esempio ho voglia di combattere. '' e il sorriso mentre lo ''diceva'', si allargò. ''Scordatelo...non ti lascerò rischiare di uccidere qualcuno per uno stupido capricci...'' Kainé si bloccò percependo Tyrann irrigidirsi, un forte odore acre, metallico....un odore sublime, a lui molto familiare, aveva appena raggiunto le sue narici. << Sangue. >> pronunciò ad alta voce, con un'espressione inquietante sul volto poco prima di prendere a volare a tutta velocità verso quello che per lui, soprattutto in quel momento, risultava come la luce per una falena. Kainé dovette correre per tenere il passo, la succinta sottoveste con cui era uscita di casa senza il minimo pudore sollevata dal vento, mentre le gambe si muovevano furiose. << TYRAN! ASPETTA! TYRAAANN! >> Ma ovviamente il demone non l'ascoltò. Quella notte si trovava in uno di quei momenti in cui sentiva il forte bisogno di ''sfogarsi''. La vita a cui era costretto adattarsi per stare al fianco della ragazza era infatti decisamente noiosa e limitante per un demone come lui, e Kainé lo sapeva bene. Non che riuscisse a provare pena per lui, o a capirlo, anzi...ma dopo 5 anni passati a stretto contatto con quella creatura, ormai riusciva a percepire ogni minimo cambiamento del suo umore senza neppure volerlo.
    Dovette bloccarsi all'entrata di un vicolo, il respiro affannoso, le mani sulle ginocchia per lo sforzo, il tutto durò però qualche breve attimo, grazie anche al suo fisico allenato. Si alzò lentamente mentre lo bacchettava << Anf-Anf, sei proprio uno... >> dovette tuttavia bloccarsi dinanzi alla scena che le si presentò davanti: un uomo se ne stava in piedi dinanzi a un cadavere con una macabra ferita in mezzo agli occhi, le mani sporche di sangue e lo sguardo glaciale di chi sarebbe capace di uccidere qualcuno senza il minimo rimpianto.
    ''Su questo posso sfogarmi?'' commentò Tyrann, il tono di voce assolutamente divertito, cosa che la fece infuriare...tuttavia si impose di ignorarlo e si rivolse invece all'uomo (?) dinanzi a lei, il tono glaciale e grave, come suo solito. << Quell'uomo...l'ha ucciso lei? >> Si, stava dialogando con un praticamente palese assassino. Secondo si, si rivolgeva a lui dandogli del lei in segno di rispetto. Terzo no, non era totalmente impazzita. Semplicemente una persona razionale come lei prima valutava, poi reagiva. Ora era il caso di valutare...e dipendeva tutto da un'unica risposta...o dalla trepidante voglia di menar gli artigli di Tyrann, certo.





    Stato fisico: Nella norma.

    Psiche: Guardinga.

    Energia: 47/50

    Tecniche usate: //

    Note: Potere Speciale attivato. Tyrann

    Un patto è un patto...e quando c'è di mezzo un grosso favore, un favore che non potresti ripagare in nessun modo se non con la tua stessa vita, diventa una giuramento solenne. Soprattutto se sei un demone che pur essendo malvagio sino al midollo (o quasi) tiene particolarmente all'onore e mantiene sempre la parola data. E' così che Tyrann, un'entità demoniaca di pura oscurità, è arrivata a Kainé. In combattimento, appare come un imponente figura che sfiora i due metri d'altezza, una montagna di muscoli e oscurità. E' dotata di ampie ali utili al volo[+], che al loro interno sono ricoperte da rune sprigionanti energia gialla[+], molto simili a quelle che nella sua forma originale lo contraddistinguono. [+] Le ali hanno un'apertura di due metri e pur avendo la consistenza di semplice carne come il resto del suo corpo (fatta eccezione per qualche particolare che vedremo in seguito) possono indurirsi fino a raggiungere quella del metallo. Ciò le rende, all'evenienza, un utile scudo da ripiegare dinanzi a sé. Ma esse non sono certo l'unica caratteristica di Tyrann. La sua forma infatti, vanta anche la presenza di diverse armi. Dalle più semplici come gli artigli di mani e piedi, affilati come rasoi, alle più importanti: come la spada di pura oscurità portata a uno stato solido, in grado di lanciare attacchi d'oscurità estremamente taglienti anche in rapida successione. Il raggio d'azione di tali attacchi è abbastanza lungo e consiste nel rilasciare, tramite fendenti menati in aria, mezze lune d'oscurità della lunghezza di 1 metro e mezzo, dai contorni rosso sangue con proprietà di taglio non indifferenti. [+] Ovviamente la spada può essere utilizzata anche nel corpo a corpo, essendo dotata di una lama nero pece estremamente affilata. [+] Ultima arma, ma non per importanza, è il braccio corazzato, [+] capace di immagazzinare al suo interno energia e rilasciarla sotto forma di pura oscurità, per attacchi ravvicinati estremamente potenti. Le ferite inferte o le fratture causata da tali colpi su superfici (come muri, pareti e quant'altro) prenderanno l'inquietante forma di un teschio. [+]
    Avendo vissuto per anni all'interno del suo corpo, si è creato tra i due un legame indissolubile, ciò ha reso la ragazza immune dall'oscurità che Tyrann utilizza per i suoi attacchi e ha creato tra loro un legame che gli permette di comunicare anche senza parole. Costo: 5

    Livello 2

    - Il fendente d'oscurità lanciato dalla spada di Tyrann resterà stabile per 10 metri e viaggerà alla stessa velocità dell'evocazione;
    - Il braccio di Tyrann ha una consistenza superiore al ferro e e l'energia sprigionata da esso prenderà la forma di un'aura d'oscurità del diametro di 30 cm, che andrà ad avvolgergli il pugno, capace di infliggere ingenti danni da impatto;
    - Tyrann può utilizzare le sue ali per volare secondo il suo Jump;
    - Le ali di Tyrann possono raggiungere la consistenza del ferro e dopo averlo fatto, Tyrann dovrà aspettare 1 turno prima che la raggiungano nuovamente;
    - Le ali di Tyrann possono raggiungere una consistenza superiore al ferro e dopo averlo fatto, Tyrann dovrà aspettare 2 turni prima che la raggiungano nuovamente;
    - Kainé può controllare Tyrann sino a una distanza massima di 10 metri da sé;
    - Durante tutta la durata dell'evocazione, la forza e la velocità di Kainé risulteranno dimezzate.



    Edited by =^Midori_no_Neko^= - 5/12/2012, 11:24
     
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    In guerra non ci sono vittorie. In guerra non ci sono vinti. In guerra c'e solo chi vive e chi muore. Chi si rialza e chi invece resta al suolo. In guerra non c'e una vitoria. Ma solo un amaro pareggio. Nell'interminabile battaglia della vita - o per essere piu specifici dell'essere umano - si cade e si ci rialza sempre. Che sia per un fatto futile o per un danno ingente. Si cerca sempre di rialzarsi per poter combattere un'altra volta. Un'altra occasione, un'altro giorno. Un uomo che ha vissuto a lungo la sua vita ha abbastanza cicatrici sulla coscienza per poter dire che alla fine della corsa, alla fine della propria vita il gioco non vale la candela.
    E quindi si finisce nell'oblio del nulla. Il vuoto siderale aldilà della vita.
    Era chino sulla vittima - il manigoldo - per identificarne l'identità prima che qualche poliziotto potesse iniziare a far domande indiscrete vedendolo sporco di sangue per via del repentino scontro appena terminato. Egli era in difetto ma purtroppo non lo sapeva ancora.
    La solida mano afferrò il mento del malcapitato che ancora lasciava sgorgare sangue dalla profonda ferita sul viso che di certo era arrivata fino al cervello spaccando in due lo splancnocranio attraversando l'osso dove era situato l'ipotalamo. Forse il cuore batteva. Cosi infatti fu. La visione termica non mentì. Non poteva farlo. Parte della corteccia prefrontale era ancora in operatività mentre il resto del corpo moriva un pazzo alla volta.
    Era schedato sotto il nome di Elric Erel. Bel nome, pessima persona.
    Con un click sul suo Hud inviò un messaggio da parte anonima sulla sua morte al distretto della polizia.. A quell'ora chiuso.
    Si alzò quando lo scanner di prossimità lampeggiò proprio sopra i dati riferiti a Elric. Rosso acceso indicava la presenza di altre due identità non propriamente definibili come umane.
    Prodigi della tecnologia militare.. Si voltò verso di loro.
    Una donna dalle fattezze suadenti e dall'abito non propriamente da serata elegante insieme a non meglio indicato demone - abbastanza grosso e largo almeno quanto Batou stesso - lo osservavano. La donna urlò contro di lui se l'aveva ucciso lui. La situazione si capovolse in un instante. Gli spessi e grossi occhiali dell'uomo non mostravano il suo viso e le sue parole gelide come la notte che aveva avvolto quel luogo presero a farsi sentire chiare nonostante la distanza fra i due interlocutori.
    Nel parlare lentamente indirizzò la mano sotto la giacca andando a cercare la tasca di mezzo per prendere una cosa.

    Non dovreste girare a cosi tarda notte.
    Ma non temete io sono un ...

    Si fermò. La mano trovò vana ricerca perché nel taschino non c'era nulla. Vuota totale. Nemmeno il laccetto della foderina aveva lasciato.. Inoltre 'egli non era nemmeno li. In quella città.'
    Non ho modo di dimostrare la mia innocenza a voi due.
    Ma si. L'ho ucciso io. Preferirei giraste i tacchi e ve ne andaste da qui. Altrimenti..

    Può un uomo affermare la propria innocenza se ha appena finito d'affermare d'aver ucciso? I "Bachi" della società odierna e burocratica.
    Si sfilò gli occhiali con un solo cenno andando a mostrare i metallici e riflettenti occhi che nella notte presero la forma di due mezze lune. Per dar fondamento alle sue affermazioni l'istante dopo che posò gli occhiali nella precedente tasca la pelle cambiò colore. Le mani s'irrobustirono e cambiarono totalmente forma divenendo piu grosse rispetto a prima. Sul polso e meno in evidenza sui gomiti uscirono delle prominenze. Il viso mutò anch'egli colore e forma lasciando uscire dai lati due voluminose protuberanze mentre il resto del corpo mutava. Il petto parve gonfiarsi e muoversi e d'un tratto la forma dell'uomo era totalmente cambiata. Le mani - come in un gioco di prestigio - andarono sotto la giacca.
    I due avrebbero accettato l'invito ad andarsene?




    85f3d333f9cdf2d1d502e6f
    [ Note. ]
    Diamo fuoco alle polveri.
    ○ Energia :. 80 / 80
    ○ Psiche :. Lucido

    [ Stato :.]

    Incolume.

    ○ Tecniche :.

    ///
     
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    Kainé osservò l'uomo mentre parole glaciali fuoriuscivano dalla sua bocca, il parlare grave e freddo della ragazza non era niente in confronto a quella voce. Un brivido le attraversò la schiena ascoltandola, se fosse dovuto all'aria della notte che le accarezzava la pelle, alla paura per il suono stesso o alla rabbia per il significato che esso aveva, non avrebbe saputo dirlo. Sapeva però che quel significato non le piaceva. Un uomo che riusciva a mantenere quella calma totale dopo aver ucciso, che parlava senza il minimo segno di rimpianto, che ammetteva senza problemi ciò che aveva fatto...
    Se c'era qualcosa al mondo, capace di farla imbestialire, questa era sicuramente l'aver a che fare con individui privi di morale, privi di coscienza o umanità. Non sopportava vedere qualcuno maltrattato ingiustamente, non sopportava vedere innocenti morire...ma allo stesso tempo non sopportava di mostrare queste sensazioni agli altri. S'irrigidì, ma fu l'unica cosa a tradire la freddezza delle parole che rivolse all'uomo mentre lo osservava mutare forma. << Afferma di averlo ucciso con tale indifferenza, senza neppure accennare a un motivo e poi spera che io me ne vada da qui ignorando la cosa? Mi dispiace, non posso farlo. >> Se anche ci fosse stato un motivo valido per compiere un omicidio con tale innaturale freddezza, se anche avesse avuto un motivo più che valido per fare ciò e Kainé avesse voluto accertarsi della cosa prima di arrivare allo scontro...le sembianze minacciose che quell'individuo aveva preso e la velata minaccia che aveva pronunciato, avevano eliminato sul nascere ogni ulteriore freno. ''Sarai contento...a quanto pare sono costretta a chiederti di combattere...'' disse a Tyrann tramite onde celebrali ''Oh, sia lodato l'Inferno!'' fu il commento entusiasta del demone, mentre si posizionava a terra dinanzi a Kainé e non poco sonoramente faceva schioccare le ossa del suo collo, faceva roteare le braccia e muoveva l'intero corpo come a volersi sgranchire. << Bene, direi che la signorina ha deciso. Fatti sotto, bestione. Da gentiluomo quale sono, lascio a te la prima mossa. >> disse in fine, sottolineando con un sorriso divertito l'ironia di quella frase che benché potesse apparire ''gentile'' era in realtà un mero sfottò, mentre col braccio corazzato e gli artigli che ornavano le sue ''mani'' faceva segno all'uomo di avvicinarsi. Kainé rimase immobile dietro di lui, celando in modo magistrale la propria rabbia verso quell'individuo apparentemente privo di scrupoli sotto un'espressione glaciale, spadoni alle mani e totale concentrazione sul duello che si apprestava a iniziare.





    Stato fisico: Nella norma.

    Psiche: Concentrata/Rabbia ben celata.

    Energia: 49/50

    Tecniche usate: //

    Note: Tyrann in campo.



    Edited by =^Midori_no_Neko^= - 5/12/2012, 11:25
     
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    Di nuovo. Per l'ennesima volta si era lasciato affondare nelle colpe degli eventi che lo circondano. Per l'ennesima volta si era lasciato travolgere, inghiottire e intrappolare dall'oscuro mare di avvenimenti esterni a lui e per questo non importanti. Ma oramai c'era poco da rimpiangere sull'accaduto. Era in mezzo ad uno scontro con un morto alle spalle, le mani insanguinate e nessuna scusante plausibile.. Anche perché lui li "non c'era". Non poteva testimoniare il corretto correre degli avvenimenti venendo giudicato solo per la summa dei suoi peccati. Solo perché non poteva giustificare come nella sommatoria d'eventi c'era anche lui.
    Lui. L'uomo ignoto senza nome.
    Aveva attraversato lo stato sotto falso nome. Aveva attraversato il check-in d'uscita e d'entrata senza che nessuno notò la sua natura. Senza che nessuno notò il suo falso nome. Appartenente ad un anziano signore che a quest'oggi dovrebbe avere 150 anni ben vissuti. Nessuno notò che era uno che sulla carta non esisteva. Nessuno. A parte un balordo che per una scopatina con violenza annessa dovette proprio imbattersi contro di lui.
    Non poteva dire la verità. Non poteva dire d'essere chi egli era. Avrebbe alzato un polverone troppo grosso e dato che doveva andare il giorno dopo da tutt'altra parte, nei pressi di Londra, non poteva Assolutamente essere riconosciuto...
    Quindi non restava l'unica via. L'unica ipotesi, l'unica strada. "Appropriarsi" delle colpe altrui e andare a testa alta verso lo scontro. Viso freddo, trasformazione compiuta e stazza maggiorata e rinforzata la figura dell'uomo mutò al punto tale da rendersi irriconoscibile. Andava bene cosi. Doveva combattere, ma andava bene cosi.
    Nessun equilibrio compromesso, Nessun identificativo lasciato in mostra. Senza documento, ne fondina. Ora come ora andava bene cosi..
    Mani dietro le spalle il demone compagno della donna adagiato sul suolo a coprire la donna come un muro doveva vedersela con il suo avversario. Come attaccare uno già pronto allo scontro? "Agisci come se pensassi d'attaccare te stesso".
    Prese uno dei piccoli pugnali dalla borsa posta sulla cintura con le dita lento e preciso come un assassino, doveva far si che le braccia non sarebbero mosse per non tradire la sorpresa.
    Quando d'un tratto con una rapida rotazione del braccio sinistro lanciò velocemente il piccolo pugnale all'altezza del petto. Scagliandolo con tutta la sua forza.
    Poi si fiondò basso correndo quanto piu veloce potesse fare chinato e con una mano ancora dietro la quale andò a sfilare una lama - cui nome era Omega - dal fodero posto dietro la schiena. Di contro la mano libera estraendo dal palmo della mano un lungo filamento color azzurro elettrico. Con una rapida mossa di gambe scagliò sul braccio destro la frusta tagliente come un'affilata lama. Dalla quale scaturendo tanti piccoli denti prese a scorrere come una motosega.
    Il tutto per massimizzare il danno da prima mossa.


    85f3d333f9cdf2d1d502e6f
    [ Note. ]

    Omega sfoderata
    ( m Dx )
    Fly [ 9 ]
    In caso lo recupero.
    batoukiavbyvolkof
    ○ Energia :. 72 / 80
    ○ Psiche :. Lucido

    [ Stato :.]

    Incolume.

    ○ Tecniche :.

    ▬ Chainsaw
    Descrizione, Permette di sfruttare un moderato accumulo d'energia sulla/e fruste per creare dei denti ad uncino su una lunghezza ben definita della/e fruste stesse. Tale scopo serve ad infliggere il maggior danno possibile da taglio sul nemico. I "denti" escono da un determinato punto della frusta e seguono tutta la lunghezza arrivando al punto opposto sottostante. Subito dopo la loro creazione prendono a scorrere seguendo la stessa velocità di una qualunque sega a motore.
    Gli effetti da taglio sono devastanti, se non fosse che la resistenza di questi piccoli denti è media, quindi dopo un continuo uso si distruggono e vanno rigenerati da zero. La lunghezza e spessore sono rispettivamente di 5 e 0.5 centimetri, di forma uncinata. Spendendo un tot d'energia si possono disporre sulla lunghezza pari a un metro e mezzo netto. Rispendendo il costo si può espandere l'effetto fino alla portata massimale che si può disporre.
    Di base, senza uso su nemico, tale tecnica dura fin quando non viene "riposta".
    ( Durata massima, 5 turni. )

    Costo 10.
     
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    Kainé osservò l'uomo tutto il tempo, studiando ogni espressione, ogni minimo movimento, ogni particolare che lo riguardava. La sua irritazione era momentaneamente sparita per lasciare spazio totale alla fredda concentrazione. Si trovavano a circa 10 metri l'uno dall'altra, una distanza non troppo grande ma nemmeno infima, per cui doveva concentrarsi esclusivamente su di lui per captare il minimo cambiamento. E lo stava facendo, così intensamente che se l'uomo avesse potuto vedere il suo sguardo (cosa piuttosto difficile con il colosso che la proteggeva) avrebbe probabilmente capito che ciò che si leggeva nei suoi occhi non era mera e semplice concentrazione. Era lo sguardo indagatore di chi non si sta limitando a osservare o a concentrarsi, ma sta studiando attentamente, facendo ipotesi per poi bocciarle, valutando infinite possibilità, calcolando varie probabilità, tutto nel giro di pochi istanti. Essere un ''genio'' (quanto odiava quella parola) può isolarti e darti innumerevoli problemi, ma viene tutto ripagato dai vantaggi che accompagnano gli svantaggi...la maggior parte delle volte almeno.
    ''Braccio.'' fu l'unica parola che servì e istantaneamente il braccio corazzato di Tyrann si alzò giusto in tempo per parare e respingere il coltello che senza quella stessa parola forse si sarebbe trovato ormai infilato nel suo petto. Poi l'individuo scattò, ma nella sua testa anche quella probabilità era stata presa in considerazione. Tyrann aveva la forza bruta, le armi, la velocità...ma lei aveva la testa, quando combattevano lei era la testa. Il demone non era obbligato a pensare, non era obbligato a concentrarsi perché Kainé era sempre lì, pronta a fargli notare dettagli sfuggiti di mano per la foga del momento, per la sete, per la concentrazione stessa su un singolo particolare. Anche se ella raramente scendeva in prima linea, erano una squadra, e qualora non vi fosse già arrivato, probabilmente il loro avversario l'avrebbe capito presto.
    Kainé con uno scatto minimo si portò prontamente avanti, posizionandosi al fianco sinistro di Tyrann, leggermente più avanti rispetto a lui, e da quella posizione le fu facile portare una delle sue spade al di sotto della frusta dentata dell'uomo, per poi alzarla di scatto nel tentativo di respingere o perlomeno bloccare il suo attacco, al contempo, Tyrann con braccio e spada liberi, avrebbe eseguito la tecnica ''Crimson Burst'' che viaggiando al doppio della sua velocità avrebbe mirato al petto dell'uomo, all'altezza del cuore. Kainé aveva ovviamente messo in conto la velocità dell'avversario (che aveva attaccato correndo) e l'infima distanza che li separava, e lo scopo della tecnica era proprio quello di sfruttare la stessa, per raggiungerlo con maggiori probabilità possibili.





    Stato fisico: Nella norma.

    Psiche: Totalmente concentrata sul combattimento.

    Energia: 44/50

    Tecniche usate: • ''Crimson Burst''

    Portando la spada dinanzi a sé e muovendola con estrema velocità in modo tale da disegnare un cerchio nell'aria, Tyrann può rilasciare energia oscura che prenderà la forma di un cerchio nero dalla circonferenza scarlatta che, se colpito immediatamente dopo dal suo pugno energetico (al centro), farà partire un raggio di pura oscurità che viaggerà al doppio della sua velocità e causerà danni da penetrazione non indifferenti. (Eventuali ferite causate da questo colpo, proprio come quelle causate dal singolo pugno, lasceranno il segno, letteralmente.)

    Note: //



    Se non si capisce nulla delle azioni che hanno fatto mandami un MP o qualcosa del genere. E' scritto con poca concentrazione, scusami.


    Edited by =^Midori_no_Neko^= - 5/12/2012, 11:25
     
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    glitched away

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    Fa niente. Dopo il non perdonabile ritardo direi che sei più che giustificata.


    Si era trasformato. Dall'originale primo corpo che egli aveva in dotazione a quello che ora usava il balzo fu abissale. Considerando soltanto che il primo non aveva nemmeno un "potere". Questo era fantascienza applicata. O precursionismo diremmo. Lo scatto era ancora nella norma, nulla di quello che non poteva fare già ma ora c'era solo da farsi sotto e vedere chi ne usciva vivo - o vincitore - da quello incontro scontro. L'ennesimo della vita di Batou. Uno dei tanti a giudicare la donna con demone. Anche se estremamente diverse come nature a confronto era la perenne sfida fra tecnologia e la natura. Non umana certo, ma pur sempre biologica. Una lotta impari, egli lo sapeva, ma andava bene cosi. Se avesse avuto maggiore accortezza nel pomparsi i muscoli al punto giusto a quest'ora doveva girare con il suo Minimi. Un mitragliatore in dotazione all'esercito. Sebbene ciò comportava due lascia passare. Uno per il trasporto e l'altro per "l'uso". Stiamo pur sempre parlando di un mitragliatore da 100 e passa colpi. Divertente da usare e puramente devastante anche a lungo raggio. Dieci metri separavano in origine i due, metraggio notevolmente abbassato dallo scatto di Batou stesso il quale si preparava ad attaccare in modo duplice sfruttando la frusta d'energia per rendere innocuo il demone e poi stendere la ragazza lasciandola in vita per poi dileguarsi. Ma evidentemente i due avversari erano fortunati ma scaltri. Il demone venne aiutato dalla donna. Entrambi lavoravano all'unisono nel combattimento. La donna sfoderando una spada deviò l'attacco di frusta da parte di Batou stesso. Stava già per riavvolgerla con una mossa di polso in aria in stile cowboy per poterla rilanciare quando dritto "nei suoi occhi" comparve un cerchio rosso. Allarme. Da trasformato non aveva un solo paio d'occhi. Ne aveva tre. Più uno grosso, bello grosso, sul centro. Tale cosa non era puramente estetica. Ma tecnica e metodica. Poteva vedere in diversi modi ciò che osservava. Fu un'attimo, o poco meno, cui riposando la spada piantò al suolo una gamba e si chinò di lato, ruzzolando al suolo e capriolando via un colpo d'energia centrò in pieno dov'era un solo instante prima. Chino al suolo con la mano che teneva la spada osservò i due. Lavoravano insieme quasi come se fossero due corpo in una sola mente. Con una contrazione di muscoli riavvolse la frusta precedentemente lanciata e scattando correndo via descrisse un semi cerchio per ridurre anche d'un solo metro la distanza. Doveva andarci giù pensante. O non sarebbe potuto partire. Avvicinarsi ulteriormente era sconsigliabile visto che anche il più veloce dei suoi movimenti veniva visto e calcolato agì in diverso modo. Scagliando entrambe le fruste ai lati dei due avversari fece loro compiere un movimento ad avvitamento. Voleva avvolgerli e bloccarli fra le due fruste per poi avvolgerli dentro queste, entrambi. Aveva le gambe e il volto completamente concentrati. Sebbene quest'ultimo non cambiava d'espressione. Era freddo. Freddo e calcolatore. Osservava ogni voltaggio ambientale attorno i due. Se un solo punto percentuale sarebbe cambiato sarebbe scattato in tutt'altra direzione. Non aveva il tempo di capire cosa egli avrebbe scagliato purtroppo.

    85f3d333f9cdf2d1d502e6f
    [ Note. ]

    Fly [ 9 ]
    In caso lo recupero.
    ho annullato l'energia spesa
    per la tecnica sopra.


    batoukiavbyvolkof
    ○ Energia :. 80 / 80
    ○ Psiche :. Lucido

    [ Stato :.]
    Military Mode
    ON

    Incolume.

    ○ Tecniche :.






    Edited by Volkof - 28/10/2012, 16:15
     
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