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No! Non poteva essere lui. Quello spettacolo così perverso e indecente, degno del miglior hentai che avesse mai visto. Si, era proprio come in quelle situazioni assurde che si vedono sempre su internet, ma stavolta lo stava provando sulla sua pelle ed era completamente diverso. Parlandone chi gli avrebbe creduto? Neanche lui ci credeva effettivamente, non al fatto che fosse diventato una donna, ma al fatto che lo trovasse così maledettamente piacevole, perverso, era assolutamente fuori dagli schemi, infrangeva qualsiasi standard, qualsiasi premessa. Era fantastico, sublime, e la cosa più incantevole era che oramai il suo cervello stava annebbiando la sua controparte maschile lasciando completamente spazio all'animo femminile, pian piano il suo riflesso nel vetro non appariva più come una ragazza lussuriosa piena di vergogna, mutava lentamente nello sguardo della passione, che veniva sfiorata con abilità dalle mani della tentatrice sui suoi seni turgidi e piacevoli. Il ventre non bruciava più ma era semplicemente avvolto di incredibile e piacevole calore, e la sua fittizia intimità diveniva la sua calda voglia di essere posseduta. Nessuna meraviglia, nessuno spavento quindi quando vide quel clitoride ingrossarsi fino a diventare un grosso e pulsante membro, nessuna esitazione quando Nariko aveva iniziato a stuzzicarle il suo di clitoride, provocandogli immenso piacere. Era suo, anzi, era sua oramai, e Nariko poteva farle quello che desiderava.
Ti prego Nariko, possiedi la tua servitrice... possiedi questa carne così vogliosa...
Le venne spontaneo, non ci pensò nemmeno prima di dirlo, proprio come la prima volta, Nariko stava dettando le regole a modo suo e le stava giostrando nella maniera migliore possibile. I fianchi di Iceringer iniziarono a muoversi da soli, in modo da assecondare il movimento del membro e sentirlo strofinarsi su di esso. Lo desiderava, voleva che la riempisse e non aveva altro in mente se non il pensiero che Nariko potesse soddisfare la sua perversione. Il rossore era stato sostituito da un sorriso malizioso e voglioso.. -
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Nariko era totalmente presa da quel calore che sentiva su di sè. Avvertiva le spalle morbide di Iceringer, e sulle sue cosce il suo sedere sodo. Sulla verga invece sentiva la sua figa burrosa che sembrava divenire più calda e più umida. Il desiderio in lei crebbe notevolmente, continuò a baciarlo sul collo, lo mordicchiava sulla spalla. Lo afferrò per i fianchi e lo aiutava a muoversi più veloce sulla sua erezione. Il piacere che provava era costante ed intenso, e presto sentì di aver bisogno di qualcosa di molto più intenso.
Man mano che si muoveva, Iceringer poteva sentire il membro di Nariko farsi ancora più duro per l'eccitazione. Improvvisamente sentì il desiderio divenire troppo bruciante, e le parole di Iceringer fecero scattare qualcosa in Nariko che la fece agire.
La sollevò di peso, indirizzando la punta del pene fra le sue labbra vaginali. Poi lo lasciò scendere irruento, con una penetrazione immediata, voluta. Dalle labbra di Nariko uscì un profondo gemito.
Sei così stretta e calda, questa sensazione mi manda fuori di testa. sussurrò con voce carica di voglia. Iniziò a muoversi lentamente dentro di lui, gemendo liberamente. Lo strinse a sé abbracciandolo, con una mano sul ventre e l'altro tra le gambe di Iceringer che stuzzicava la sua clitoride durante la penetrazione. Inarcò leggermente la schiena, lasciando che i capezzoli pungessero dolcemente la schiena di Iceringer.
Aahn muoviti Ice, fammi godere. gli sussurrò all'orecchio per poi mordicchiare il lobo.
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Finalmente venne accontentato e non poteva desiderare di meglio. Nariko fu irruenta e non ci mise la minima gentilezza, gentilezza che non gli aveva chiesto nessuno in fondo, e dato che Iceringer femmina non era comunque vergine non aveva bisogno di tante accortezze. Era tutto dentro di lei, lo sentiva chiaramente pulsare e quando arrivò a sbattere contro le pareti della sua intimità sentì chiaramente il fiato spezzarsi e lo lasciò a boccheggiare con le labbra spalancate per alcuni istanti. Era questa la sensazione che si provava nel farsi violare? Questo ciò che provavano le donne quando quella dura asta di carne le scavava nelle membra facendo loro sentire il piacere fin dentro lo stomaco? Era fantastico, semplicemente sublime, desiderò ardentemente di essere nato donna per un istante, solo per poter provare quel piacere ancora e ancora. Nariko parlò facendo gemere di nuovo Iceringer e poi iniziò a muoversi lentamente dentro di lui, il ragazzo inarcò la schiena all'indietro e si appese ai fianchi di Nariko con le dita affusolate, mentre con la testa tornava ancora sulla sua spalla e si lasciava massaggiare la schiena dai morbidi seni della donna. Lunghi e profondi gemiti di piacere risalivano direttamente dalla sua gola, finché Nariko non espresse il desiderio di sentirlo muoversi e lì non ebbe alcuna esitazione: portò le braccia in alto, dietro il suo collo per poi farle scivolare dietro alla nuca di Nariko, usandola come per sostegno, mettendo in risalto il suo seno riflesso perfettamente nel vetro della cabina, si vide di nuovo più voglioso di prima e si eccitò ancora, aiutando la penetrazione del membro con ulteriori umori direttamente dal suo ventre. Poi fece leva sulle gambe ed iniziò a muoversi, si stava penetrando da solo, non era più una sua impressione, era pura lussuria: lo desiderava e non voleva nasconderlo.
E' bellissimo Nariko... mi hai riempita tutta... dammene ancora di più ti prego!
E mentre parlava un lungo gemito di piacere accompagnava i suoi movimenti che si facevano più intensi. Ogni tanto la penetrazione gli provocava qualche piccolo dolore, che veniva tuttavia eliminato immediatamente dal piacere. La sua prima volta da donna sembrava non avere nessun tipo di contrattempo, c'era spazio solo per il piacere e Iceringer ne stava bevendo ogni singola goccia. A quel pensiero gli venne un'immensa voglia di andare oltre, di desiderarne ancora di più, avrebbe voluto assaggiarlo, prenderlo anche tra le labbra come aveva fatto altre volte Nariko, gustarlo finché non avrebbe iniziato a pulsare e berne il succo avidamente, alla ricerca di qualcosa di nuovo e più stimolante. Un misto di pensieri contrastanti tra il desiderio e la coscienza che tentava di dargli un freno non fece altro che aumentare il rossore sul suo volto e l'eccitazione del suo corpo. Era completamente in balia della lussuria come non lo era mai stato.. -
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Iceringer si stava perdendo nella sua nuova natura, non sembrava spaventato o incerto. Si muoveva su di lei quasi come farebbe una donna ascoltando il corpo e i segnali di puro piacere che riceveva. Nariko si godeva l'amplesso sia con il corpo che con la vista, osservando il corpo di Iceringer, i suoi seni che rimbalzavano ad ogni affondo, lo trovò bellissimo, trovò quella situazione molto più appagante di quando lo domava con la forza. Iceringer era il suo schiavo perfetto, complice in ogni perversa fantasia sessuale, non avrebbe mai ricevuto un rifiuto da parte sua, e questo la portò ad immaginarsi altre mille situazioni diverse, ma sempre complici e uniti nella loro perversione che non sembrava avere fine. Nariko fermò i suoi movimenti di bacino, per sentire ancora meglio Iceringer che si muoveva, regalandole intense scosse di piacere. Lo sentiva sempre più caldo che si stringeva attorno a lui quasi come se volesse risucchiarla per tenerlo lì dentro e non lasciarlo andare più.
Afferrò i suoi fianchi aiutandolo con i suoi movimenti di bacino, mettendo forza quando riscendeva per una penetrazione più forte. Presto quel ritmo a Nariko non bastò più, ne voleva di più, e fù la voce di Iceringer e ciò che disse a darle l'impulso di agire. Lo strinse fra le braccia e si sollevò in piedi, con una mano poggiata sulla nuca di Iceringer lo invitò a piegarsi in avanti, in modo che potesse poggiarsi sui sedili di fronte. Una volta in piedi entrambi, Nariko la afferrò per i fianchi e iniziò a muoversi con il bacino avanti e indietro, uscendo quasi del tutto, per poi penetrare fino alla radice, in movimenti lenti, ma intensi.
Vuoi che vada più veloce? chiese.. -
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Aveva già perso il conto, da quanto tempo Nariko lo stava violando? No anzi, da quanto tempo era iniziata quella fantastica valanga di sensazioni e di piacere che partiva dal suo ventre e arrivava fino al suo cervello? Non lo sapeva, non gli interessava saperlo, qualsiasi risposta non aveva senso in assenza di domande, questo perché la sua mente era stata completamente svuotata e riempita esclusivamente di piacere, solo di lei, solo di Nariko che era l'unica a potergli dare quelle sensazioni uniche e fantastiche, solo lei poteva fargli provare questi assurdi livelli di piacere che da canto suo non avrebbe mai potuto immaginare. Nemmeno lei poteva più resistere e prese l'iniziativa: si sollevò e lo invitò a piegarsi in avanti, Iceringer non esitò un solo istante e si gettò sugli altri sedili quasi con fretta, al punto che delle ciocche di capelli andarono sul suo volto andando a coprirlo solo in parte. Ora poteva vedersi da ancora più vicino, fissare il suo sguardo lascivo e pieno di piacere come se ci fosse un'altra persona davanti a sé. portò una mano in avanti per toccare il vetro come se volesse baciare il suo stesso riflesso, poi la spinta iniziale di Nariko lo fece tornare ai piacere della carne e lo fece gemere come mai prima di allora e le sue dita graffiarono i sedili su cui si erano posate.
Più forte, più forte, fammi urlare di piacere! Ah!
Ne voleva ancora, non aveva idea di quanto fosse abbastanza, era la sua prima esperienza come ragazze e non voleva porsi limiti, voleva semplicemente urlare di piacer, e infischiandosene di chiunque potesse sentirlo. Anzi, che lo sentissero pure, che invidiassero le sue grida di piacere, il pensiero che nessun altro poteva godere di quelle sensazioni in quel momento lo mandava in estasi, era come se tutto il piacere del mondo fosse esclusivamente per sé, e questo non fece altro che farlo eccitare. Il suo bacino si mosse da solo, andando ad assecondare i movimenti di Nariko come se avesse fretta di averne ancora.. -
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Si era lasciato andare completamente, ormai si comportava come una donna e come tale ne sentiva pure le esigenze. Lo vedeva come si muoveva assecondandola, persino il suo corpo chiedeva di più, il che significava che si stava avvicinando inesorabilmente alla vetta del piacere, ed era pure fortunato poichè il tempo di eiaculazione di Nariko era simile a quello femminile, quindi il piacer che sentivano andavano di pari passo.
Aumentò il ritmo della penetrazione, muovendosi veloce, avanti e indietro con forza, aumentando gradualmente la velocità, fino ad un ritmo frenetico e invasivo.
Sento che sto per venire Ice, ti riempirò di calda sborra. disse con voce rotta dal piacere. Le mani si serrarono con più forza ai suoi fianchi per l'ultimo rush finale.
Sentiva chiaramente il suo membro pulsare più forte, divenire ancora più duro, lo sentiva il piacere che arrivò all'apice e venne dentro Iceringer. Mentre veniva si fermò, facendole sentire le pulsazioni e il piccolo getto che riempiva la sua calda fessura di liquidi. Durante l'eiaculazione Nariko gemeva liberamente.. -
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Era proprio come quando succedeva a lui, Nariko era al culmine e si capiva dal fatto che aveva iniziato a muoversi con più foga e a pulsare intensamente dentro l'intimità di Iceringer. Ecco che cosa provavano in quei momenti, una sensazione di calore che non aveva niente a che vedere con l'amplesso di prima, era molto più intenso proprio come l'ultima parte di una sigaretta o l'estremità finale del cornetto Algida. Iceringer afferrò con ancora più forza i sedili e serrò i denti mordendosi un labbro ma solo per un istante, quanto bastava per esplodere di piacere quando iniziò a sentire quel caldo seme fluire dentro il suo corpo: un grido di piacere più forte dei precedenti seguì a braccetto l'ultimo orgasmo di quel momento fantastico, le gambe di Iceringer presero a tremare per il piacere e lo spasmo, poi quando Nariko ebbe finito di riempirlo di sperma cadde in ginocchio, tenendo le braccia e il volto schiacciati contro i sedili nel tentativo di riprendere fiato e tornare in sé. Si godette per qualche secondo quel piacere unico, poi tornò in sé ed iniziò a ragionare.
E' tutto dentro... sei venuta dentro!
Balzò in piedi e poi si sedette velocemente dal lato opposto a quello di Nariko, fissandola rosso come un peperone e visibilmente agitato, con le mani serrate in mezzo alle gambe quasi come se si vergognasse.
Nessuna precauzione, nessun preavviso! Che succederà ora? Devo rimanere femmina? Oppure sarò il primo uomo a rimanere incinto... da una donna! Oh mio Dio è la cosa più strana che io abbia mai pensato ed è successa davvero! E io ho pensato di dover deporre delle uova di blatta! Paura paura paura! Non voglio partorire! Nemmeno da maschio! E da dove dovrebbe uscir... OH MIO DIOOOO!!!
Era pronto a piangere come un bambino.. -
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La sensazione del culmine tutto in un unico fitto era una sensazione impareggiabile, una sensazione che invidiava molto agli uomini e che cercava di emulare con la magia. E le piaceva particolarmente far assaggiare agli uomini l'umiliazione di essere posseduti, di sentirsi riempire di fluidi che non gli appartenevano, doveva essere una sensazione del tutto estranea a loro e infatti Iceringer reagì nel modo più curioso e buffo che potesse pensare.
Dopo essere venuta Nariko si lasciò cadere sui sedili ansante e visibilmente stanca, la magia su se stessa si affievolì e il suo grosso pene tornò ad essere una dolcissima passerina rasata.
Rilassati Ice.. fece Nariko ancora ansante, vedendo la sua reazione spaventata. Per lo meno anche lui adesso poteva sentire le tipiche preoccupazioni femminili. Iceringer non sembrò sentirla e continuò a viaggiare con la fantasia e con il panico. Nariko per un momento sgranò gli occhi sorpresa, perplessa, era magia quella perché si preoccupava così tanto? Sentire ciò che diceva però a poco a poco sciolse quell'espressione perplessa e si trasformò in una espressione divertita. Iniziò a ridere di gusto, si teneva la pancia che iniziava a dolerle.
Oddio, non farmi ridere non ho abbastanza fiato rise ancora un pochino, quando si calmò scioccò le dita e Iceringer tornò ad essere un uomo, con tanto di membro al vento.
Calmati Iceringer, anche volendo non potrei ingravidarti, non possiedo il seme ce avete voi maschi, quello che hai sentito non sono altro che i miei umori.
Lo guardò negli occhi con le sopracciglia sollevate in attesa che lui desse segno di aver capito.. -
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Quando tornò maschio Iceringer si tranquillizzò leggermente anche se il rossore e il fiatone non erano ancora spariti. Sbuffò chinando il capo, si sentiva uno scemo e non lo pensava davvero, era stato seriamente preoccupato! Nella sua testa c'era un inferno a volte...
Molto spassoso, potevi dirmelo prima di farmi venire un mezzo infarto! E poi quanti umori hai tirato fuori? Sono dappertutto e sembra davvero sperma! Come facciamo a tornare giù con il pavimento ridotto in queste condizioni?
Afferrò i suoi pantaloncini alle estremità con meno dita possibili, anche quelli erano zuppi di umori.
E come faccio ad indossare questa roba? A me non dispiacerebbe ma cosa penserebbe la gente! Che idee strane che ci passano per la testa, speriamo di rimanere bloccati quanto basta per asciugare...
Un forte rumore di ingranaggi, poi la ruota ripartì.
...tutto...
Fece sbuffando con tono rassegnato, non era proprio la sua serata quella. Anche se in fondo non era andata male, aveva provato qualcosa di unico ma che probabilmente si sarebbe vergognato a dire in giro, sebbene fosse consapevole che se qualcuno conoscesse la realtà dei fatti lo invidierebbe non poco. Non poteva negare di aver provato un piacere mai sentito, se Nariko glielo avesse proposto di nuovo probabilmente non avrebbe rifiutato per nessuna ragione al mondo. Ma lei sarebbe tornata presto a Londra e le occasioni per rivedersi sarebbero diminuite drasticamente e questo fece scoppiare in Iceringer una profonda tristezza.. -
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Per fortuna aveva capito e non dovette prenderlo a testate per farlo calmare, notò comunque che tornando con l'aspetto naturale si era sentito molto più a suo agio, fin troppo a suo agio, tant'è che iniziò a lagnarsi. Nariko fece ciondolare la testa, poggiata al sedile, a destra e sinistra emettendo un verso di noia.
Mamma mia ma quanto ti lagni? A me sembra che ti sia divertito mi pare. E che ti frega della gente, è buio e penseranno che siamo ancora bagnati di acqua marina.
Si distese lungo i sedili, per quanto poteva, alzando le gambe dritte e poggiandole contro il vetro per poter stare sdraiata almeno con il busto e la testa comodamente, rimase con lo sguardo verso il soffitto.
A proposito voglio farmi un bagno, non l'ho mai fatto di notte. fece distratta, per poi espirare stanca. Chiuse gli occhi poggiando l'avambraccio sulla fronte, spostò lo sguardo verso il cielo, osservando la luna piena che illuminava la notte di riflessi perlati. Quel cielo così limpido e l'aria tiepida le sarebbe mancate terribilmente.
Roma è davvero bella, starei qui per anni, altro che giorni. Londra è così fredda e grigia, talmente cupa che persino le persone sono fredde e distanti, sorridono cordialmente, ma nessuno ha la stessa vitalità di voi gente dell'impero. Chissà se è il sole a rendervi così, o se è merito dei vostri governatori. Se persino un ragazzo come te sorride e prova gioia....eh già questa città è magica. Affermò con voce sempre più stanca, fino ad appisolarsi leggermente. Non dormiva profondamente era in uno strano stato di dormiveglia, un dormiveglia particolare poiché in quei momenti la sua seconda vista si faceva più acuta e con la coda dell'occhio notò un'ombra vicino alla spada di Ice, il demone che gignava, compiacendosi della perversione che stava mostrando Iceringer in effetti Nariko stava tirando fuori da lui il suo lato peggiore. Era quasi come se lo facesse uscire dalle inibizioni, e lasciava che il suo vero essere si sfogasse libero senza paura di pregiudizi, e si chiese se era un bene che le persone la percepissero così. Poteva avere un duplice significato, o succedeva perché la consideravano inferiore e quindi non si preoccupavano di ciò che pensava, oppure semplicemente riusciva a catturare la totale fiducia degli uomini. Intanto la ruota continuava il suo giro e presto sarebbero arrivati al suolo, pronti per scendere.. -
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Iceringer fermò per un attimo il flusso dei pensieri quando Nariko iniziò a parlare di Roma. La sua esperienza in quella città l'aveva arricchita e divertita, si vedeva che ancora non se ne andava e già la ricordava con nostalgia. Il ragazzo non poteva essere più d'accordo con lei, ed era anche per quello se aveva scelto la via dell'eroe, per proteggere anche la sua amata città natale e tutti i desideri che suscita oppure realizza. Proprio per sentire ancora parole tanto sincere e pure, ispirate dalla sua bellezza, doveva proteggere quella città poiché lui ne aveva la capacità. Nariko si stava quasi distrattamente addormentando e Iceringer per farle godere la fine di quella giostra si limitò a sdraiarsi all'indietro con le mani dietro la nuca, sollevando lo sguardo e assecondando il suo desiderio.
E andiamo a farci il bagno allora, sempre se non ti addormenti sulla sabbia...
Invece il demone che Nariko vedeva così chiaramente ora se ne stava seduto di fianco al ragazzo con un sorriso spalancato a trentadue denti e teneva le mani sulle cosce, era come impaziente e divertito, e pareva quasi fissare Nariko con una punta di gratitudine.
Ci siamo.
Finalmente la ruota arrivò a terra e i due poterono uscire il più velocemente possibile tanto per non destare sospetti dall'addetto alla macchina. Iceringer teneva per mano Nariko e si dirigeva a lunghi passi verso la spiaggia da dove erano venuti, ora la festa si era affievolita e c'era molta meno gente, come anche meno luci, e l'illuminazione era affidata quasi prevalentemente dalla luna. Nel vederla così grande nel cielo, Iceringer si fermò a fissarla come un bambino.
Da piccolo volevo fare l'astronauta... hai idea di quanto ho rosicato quando mi hanno detto che qualcuno sulla luna c'era già stato? Ma sai... io non me la sento di deludere il me stesso bambino... un giorno ci arriverò, posso garantirtelo...
No, quello non era lo sguardo di un bambino, ma di un sognatore che non vuole mettere limiti ai suoi orizzonti.. -
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Nariko si risvegliò dal suo torpore quando ormai erano arrivati per scendere, si fece trascinare da Iceringer, ancora poco lucida. Aveva intenzione di aggredire verbalmente il tipo che si occupava della giostra, ma non era ancora del tutto sveglia. Purtroppo quando lei si appisolava poi faticava molto nel risvegliarsi, ed in effetti era ancora in fase "zombie" per poter ragionare e capire che ormai avevano superato il parco divertimenti ed erano tornati alla spiaggia. Quando tornò in sè ormai era troppo tardi per fare la ramanzina, e così lasciò perdere infondo grazie a quel deficiente aveva passato il tempo egregiamente. Lo sentì parlare della luna e dei suoi sogni da bambino e sorrise divertita.
Beh se vuoi davvero andarci ti consiglio di evitare di parlare di cacca radioattiva o uova di blatte, hahahahaha fece ironica.
Arrivati sulla spiaggia la prima cosa che fece Nariko fù togliersi le scarpe abbandonandole in un angolo e togliersi il suo pareo. Diede una pacca sonora sul sedere di Iceringer per poi mettersi a correre.
L'ultimo che entra è una blatta che si ciba di cacca radioattiva! tanto per stare in tema ovviamente.
Accelerò la corsa, ridendo come non aveva mai fatto in vita sua. Si stava davvero godendo quella serata e la sua vacanza, in quel momento non c'era alcun brutto ricordo, o pensieri strani, c'era solo lei, il mare, Iceringer e tanta voglia di divertirsi.
Sentì presto l'acqua gelida del mare bagnarle le caviglie, ma lei continuò a correre sentendo gli schizzi di acqua e spuma marina che le bagnavano le cosce poi i fianchi e l'addome ed infine si tuffò totalmente in quel mare nero, cangiante d'argento. Dopo il tuffo riemerse e si voltò cercando la presenza di Iceringer.. -
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Nariko pareva aver ritrovato la serenità per quella sera, non sembrava più nemmeno tanto stanca dato che corse piuttosto entusiasta verso l'acqua facendola schizzare non poco mentre rideva felice. Le sue forme erano sempre uno spettacolo sia chiaramente alla luce del sole che nella penombra notturna. Iceringer non esitò e sorridendo si fiondò al suo inseguimento gettandosi addosso a lei prima ancora che potesse tuffarsi, costringendo entrambi ad un bagno gelato fuori tempo tenendosi ben serrato intorno alla sua vita con le braccia. Quando riuscirono fuori Iceringer aveva qualche capello davanti agli occhi al punto che sembrava la ragazzina di The Ring.
Mamma mia fa un freddo cane! Stringiti a me che ho freddo!
E la strinse ancora di più a sé, tenendo le mani sul suo ventre e schiacciando la schiena della donna sul suo petto. Le ultime parole furono dette con una certa malizia piuttosto che da un reale senso di freddo, e infatti quando la attirò a sé ridacchiò divertito, mentre si lasciava cullare dalle onde fredde del mare notturno.
E comunque non scherzarci, le blatte sono immuni alle radiazioni, sai chi domina le città dove sono cadute le bombe atomiche durante la terza guerra mondiale? Le blatte!
Edited by BOLSHAK VS DOOM - 29/7/2012, 14:47. -
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Non ci aveva nemmeno fatto caso ad Iceringer che entrava in acqua dietro di lei, ed emise un piccolo grido di spavento quando si sentì afferrare, rimanendo tuttavia divertita.
Non si oppose quando Iceringer la abbracciò, e divertita ascoltò la sua risposta seria sulle blatte.
Nariko sollevò un sopracciglio perplessa da come lo aveva detto sembrava quasi che ne avesse un pochino di timore. Stando tra le braccia di Iceringer, ne approfittò per sollevare i piedi dal fondo e lasciarsi galleggiare sorretta dal ragazzo. Ormai quelli erano gli ultimi giorno in cui Nariko sarebbe rimasta a Roma, il giorno dopo al domani sarebbero tornati a Londra, in quel paese freddo e scostante come il vento. Si girò poggiando le braccia sulle spalle di Iceringer ancorandosi con le cosce ai suoi fianchi. Gli sorrise dolcemente, per poi togliergli i capelli bagnati dal viso, con un fare così affettuoso che non sembrava tipico di Nariko.
In questi giorni che ci siamo conosciuti e visti ti ho maltrattato, ti ho usato come un mio personale giocattolino, ti sei persino dato a me sotto forma di donna. e alle ultime parole di mise a ridere, ma tornò subito seria, sorridendo ancora contenta.
Mi sono divertita davvero tanto in tua compagnia, e ti giuro che non mi succedeva da tempo. fece una pausa in cui guardò negli occhi il ragazzo.
Grazie.. fece, con un tono di voce più basso e una strana espressione di imbarazzo sul volto. Le era costato parecchio dirlo, ma sentiva che Ice se lo meritava, nonostante ciò non sopportava farsi vedere in imbarazzo, era come un segno di debolezza e fu spinta a regire, si sollevò con la forza delle gambe ancorate, poggiando i seni sulla testa di Ice per poi spingersi e sbilanciarsi per finire sotto l'acqua. Dopo essere finiti sotto il pelo dell'acqua Nariko sgusciò dalle braccia di Ice e nuotò a qualche metro più avanti. Dava le spalle al ragazzo.
Mi verrai a trovare un giorno a Londra? chiese, ma ostinata continuava a tenere le spalle ad Ice.
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Iceringer ridacchiò divertito ancora un pò nascosto dietro i suoi capelli bagnati, ma rimase sorpreso quando la sentì assumere quel tono così diverso dal normale, un tono umile, sincero, che probabilmente non usava spesso a giudicare dal velato imbarazzo che celava dietro il viso. Lo ringraziò e Iceringer dopo la sorpresa del momento si sentì soddisfatto, sorrise dolcemente, quel grazie significava molto per lui, era la prova che in sua compagnia era stata bene, che non era solo un giocattolo o un peso da gettare via alla prima occasione, e ne ebbe la prova quando gli chiese se sarebbe venuto a trovarla a Londra. Icringer stava per rispondere di getto, ma esitò strozzandosi il fiato in gola, come se col senno di poi stesse contemplando la probabilità di farle una promessa che non poteva mantenere. Cadde con lo sguardo sulle onde d'acqua gelida e parlò con un tono basso.
Sarò un pò impegnato qui a Roma, sai com'è la vita del supereroe è tutto meno che facile.
Sollevò le spalle e riaccese il suo sorriso.
Ma anche i buoni hanno diritto alle vacanze no? Quando ne avrò occasione sarò io a venirti a trovare a Londra e staremo di nuovo assieme. Questa è una promessa che posso mantenere, ok?
E come sigillo per il suo impegno e testimonianza che non mentiva, le afferrò il seno da dietro le spalle iniziando a palpeggiarla rapidamente senza malizia, per poi lasciarla qualche istante dopo allontanandosi come timoroso di subire la sua ira..
