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.Il vento si alzò, era gelido esattamente come quella notte, una goccia disegnò un cerchio dai bordi frastgliati al suolo, una lacrima, le sembrò di rivivere quel momento.
"Non permetterò più a nessuno di ferirmi"aveva giurato a se stessa, e invece aveva permesso ancora una volta al suo passato di assalirla, di riaprire le sue vecchie ferite.
Si sentì sollevata quando Iceringer scappò sconvolto dalle sue emozioni, dalle sue percezioni.
Nariko si asciugò il volto, e si morse il labbro, avrebbe voluto andare via tornarsene in albergo e affogare quella sera in una buona bottiglia di vino. Il dovere però la chiamava, non poteva lasciare Iceringer con quell'incantesimo attivo, doveva sciogliere l'incantesimo. Così lentamente si mise a seguirlo, dandogli il tempo di digerire ciò che lo aveva sconvolto. Raggiunse il posto in cui si era rifugiato Iceringer lo trovò chino fra i suoi pensieri, e probabilmente combattuto con le percezioni.
Mi odi non è vero? fece rassegnata.
Non temere ti libero da queste percezioni, così non sarai costretto a vedermi ancora. Come vedi il mio essere strega è una cosa fondamentale, e non saremo mai veri amici se non accetterai questo lato di me. I miei poteri non sono solo le robe zozze che faccio, ma tu ti ostini, non vuoi vedere la realtà. Io te l'ho mostrata, ma come si dice? Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Spero solo che riuscirai a controllarti, almeno non farai il mio stesso errore.Mentre diceva quelle parole mosse la mani sul corpo di Iceringer, recitò le strofe dell'incantesimo poi si chinò di fronte a lui. Non perché lo volesse, ma perché era costretta, per sciogliere l'incantesimo doveva riassorbire ciò che gli aveva infuso. Così poggiò le labbra alle sue e riprese ciò che aveva fatto. L'incantesimo era sciolto, era tornato come prima, a parte una unica cosa, con quell'incantesimo Nariko non sapeva di aver dato modo al demone di avere un contatto con Iceringer, anche se non percepiva più l'oscurità, non aveva smesso di percepire il demone. Così ignara di ciò si alzò, si allontanò e barcollò. Si poggiò contro un palo della luce, ansante.
Merda ho usato troppa magia oggi.pensò allarmata, ma non si diede per vinta, doveva andare via, non voleva mostrare ad Ice ancora la sua debolezza, ne aveva vista fin troppo in quel momento, si era resa vulnerabile, e non voleva più rendersi ridicola di fronte a lui.
Peccato, avevo i mente un sacco di giochini per stasera. fece cercando di ironizzare e farsi forza da sola. Intanto non poteva muoversi subito, doveva recuperare energie.. -
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La percepì, ancora prima di vederla, non sapeva come ma lo sentiva. Era una strega dopotutto, non c'era nulla di strano, era rassegnato. Non la guardò lì, non disse niente, specialmente all'inizio, non aveva nulla da dire.
Ti sopravvaluti, ci sei semplicemente indifferente, l'odio non è qualcosa che puoi scagliare contro chi non può sostenerlo...
Iceringer non sentiva il bisogno di dare ascolto a quella voce, probabilmente non lo aveva mai fatto ma ora non ne aveva più neanche la sensazione. sembrava vuoto e perso, nemmeno quando Nariko gli portò via l'incantesimo parve dare un segno di vita, sempre perso in chissà quali pensieri. Non avrebbe parlato finché Nariko non avesse iniziato ad andare via.
Non ho mai avuto problemi ad accettare chi sei. Te l'ho già detto, io sono un supereroe, se esito io esisti anche tu con tutto quello che sei. Ti sei ostinata nel credermi un'idiota solo perché non ho creduto alle tue parole sulla mia spada. Ma è così importante? Se io ti dicessi che trovo le tue vertebre troppo evidenti, questo influenzerebbe il tuo modo di vestirti? Non puoi sapere come sono le tue vertebre. puoi credermi o non credermi, ma questo non influenzerebbe minimamente il modo che hai avuto di vestirti fino ad oggi e non lo cambierà mai fino a che non morirai. O non lo scoprirai da te, che importanza ha, ma questo non cambierà niente.
Si alzò, per una volta doveva darle ragione però riguardo alla spada, dato che l'altra voce aveva detto qualcosa di giusto. Il suo sguardo peccava ancora un sacco di vitalità, ma non sembrava più essere quello di prima.
Vuoi forse trovare redenzione prendendo il peso delle mie azioni come un fardello? E piangere per farlo? La tua coscienza può muovere i tuoi pensieri ma non può sollevare le pietre nel tuo cuore. Io non posso alleviare il tuo dolore e tu non puoi portare una croce destinata a me, che io ho scelto. Quando ci siamo incontrati la prima volta, la mia spada aveva importanza? I tuoi poteri avevano importanza? Credi che io non sia in grado di portare il mio fardello, ma è esattamente ciò che desidero.
La sua mano afferrò di nuovo la spalla di Nariko, come prima, ma nel girarla ed afferrarla per le braccia non c'era violenza.
Se vuoi portare il mio fardello, dovrai farlo di fianco a me,e credimi io in macchina occupo un sacco di spazio.
E a quel punto la baciò, intensamente. Era erotico, seducente, piacevole, ma non aveva l'impeto di due amanti che consumavano la loro passione, aveva la sincerità di un bacio dato con il cuore, di chi non aveva dubbi, di chi non si poneva problemi. Si staccò quasi subito, rivelando il suo solito sorriso ottimista e soddisfatto.
Solo per capirci... hai ancora intenzione di trasformarmi in una ragazza?
Era ancora terrorizzato? Si, ma quella era la sua scelta, il cacciatore non teme forse la sua preda se sa di essere in una battaglia pari? Ma è proprio per quel brivido che sceglieva una vita tanto selvaggia. Aveva paura, ma non la temeva, anche perché...
No perché potrebbe piacermi.
Umani.... -
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Sperava di averla fatta franca, lo sentiva silenzioso, poteva andarsene e iniziare a dimenticare tutto.Sì era meglio fregarsene, perché darsi tanta pena per un ragazzo che si credeva invincibile? Meglio lasciarlo perdere, lo aveva avvisato, adesso spettava a lui fare i conti con ciò che voleva fare. Non doveva interessarle, poggiò la testa contro il palo e inspirò a fondo, era pronta per raccogliere altre energie, così le avrebbe usate per andarsene.
La voce di Ice la bloccò, continuò a guardare il terreno, e si sentì una stupida. Non seguì bene il discorso delle vertebre, e non colse l'allegoria di ciò che voleva dire, capì soltanto che era testardo poiché non percepiva il pericolo. Sospirò rassegnata, se lui era convintissimo di farcela probabilmente aveva ragione, infondo non sapeva da quanti anni possedeva quell'arma e fino a che punto si è spinto. Le parole che seguirono la gelarono. Non poteva credere di aver svelato così tanto di se stessa a quel ragazzo. Iceringer aveva ragione? Aveva tentato attraverso di lui di redimersi? Quando è potuto accadere? Perché si era lasciata influenzare così tanto? Aveva ragione quando si erano incontrati non aveva avuto nessuna importanza ciò che avevano fatto o cosa erano in realtà.
Volevo solo avvertire uno stupido cocciuto. disse prima che Iceringer la afferrò per baciarla. E solo dopo quel bacio il peso delle parole le pesarono come macigni sullo stomaco. No, non poteva, non doveva, aveva giurato che non avrebbe mai legato il suo cuore a nessuno. Le prese il panico, farfugliò qualcosa di incomprensibile, ma per fortuna Iceringer aveva messo a tacere tutta quella amarezza di prima con il suo essere maniaco.
Sorrise cercando di buttarsi tutto alle spalle.
Non credo ti piacerebbe, quando trasformo un uomo in donna è unicamente per violarlo come maschio, o pseudo maschio. disse sorridendo divertita.
Al diavolo, quella probabilmente era l'ultima sera che sarebbe potuta uscire a Roma, tanto valeva godersela fino in fondo, lasciando i problemi a quando poi sarebbero accaduti. Così si allontanò da Iceringer e fece un inchino di scuse.
TI chiedo scusa per aver rovinato la serata. Se non è troppo tardi, ti va ancora di uscire con me? chiese sinceramente mortificata.
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Iceringer fece finta di pensarci, ma non aveva la minima intenzione di rinunciare a quella serata, quindi il suo sguardo era particolarmente ovvio.
Bha non lo so sai, però ci troviamo qui, sarebbe un peccato non sfruttare la situazione non ti pare?
Ridacchiò e le girò un braccio intorno al collo, attaccandola a sé ed iniziando a camminare per le giostre.
E comunque la proposta è interessante. Voglio dire, posso dirti per certo che non c'è possibilità che io provi attrazione per un altro maschio, ma come posso dire che non mi piacerebbe provare qualcosa di nuovo, se non l'ho proprio mai provato? Io non sono un moralista mia cara, non sottovalutare la perversione di un nerd...
E ridacchiò soddisfatto, non lo faceva tanto per colpirla quanto più per cogliere il suo interesse, non doveva essere frequente un uomo che acconsentiva a quel genere di cose, ma Iceringer era uno fatto così, gli piaceva sperimentare e provare, poi al limite concludere se fosse una buona idea o meno, ma non poteva dare conclusioni senza procedimento in mezzo. Discorso ambiguo in quest'ultima parte.
Allora, dov'è che vuoi andare per prima? Ci sono molte bancarelle con un sacco di dolciumi vari, roba che lì a Londra non si trovano facilmente, poi anche le giostre sono tante, ci sono quelle movimentate come le montagne russe o gli autoscontri, oppure quelle tranquille tipo la ruota panoramica. So che quest'anno l'hanno fatto più alta, sarebbe interessante farci un giro non trovi?
Da bravo Cicerone, mostrò ciò che quella serata aveva da offrire, dato che oramai la spiaggia era lontana, magari ci sarebbero tornati in un secondo momento.. -
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Erano tornati sereni, si sentiva tanto come una mocciosa che litigava con i compagni di giochi e dopo aver tenuto il muso per un pochino di tempo si faceva pace, solo per tornare a giocare. Le diede una stranissima sensazione. Non si sottrasse all'abbraccio di Iceringer, si sentiva in colpa per tornare a fare la padrona. Così lo lasciò fare e lo guardò un attimo, chiedendosi se in effetti adesso poteva considerarlo un amico. Certo forse non esattamente amico per come concepiva il termine, dato che avevano avuto più rapporti sessuali del previsto per definirsi amici. Ma le piaceva pensare che infondo era un amico "speciale" Vivevano anche lontani, quindi non doveva sentire il peso del legame. Quando tornò a parlare del fatto di riprovare ad essere donna, la fece sorridere divertita, forse aveva trovato pane per i suoi denti, in quanto a perversione.
Vedremo, chi vivrà vedrà. disse ridacchiando divertita mentre lo lasciava sulle spine. Erano ancora in costume da bagno, e trovò strano un parco di giostre vicino una spiaggia, non si sentiva esattamente a suo agio conciata in quel modo, infondo aveva addosso solo un bikini rosso, e non aveva voglia di attirare lo sguardo su di sé. Non poteva usare la magia, quindi optò per la giostra che li avesse nascosti dalla folla.
Direi che la ruota panoramica è perfetta. Così recupero anche un pochino di energia. Detto ciò si mise in corsa verso la giostra tirandosi appresso il ragazzo, salì il più presto possibile sulla cabina e richiuse la porta immediatamente. Quando furono dentro la cabina tirò un sospiro di sollievo, era seduta e poteva riposarsi come si doveva.. -
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La ruota parve piacerle e non esitarono a dirigersi verso quella, forse l'aveva scelta solo per riposarsi ma a lui stava bene, non importava, quella sera sarebbe andato ovunque con lei. Salirono accaparrandosi i primi posti disponibili, si sedettero uno di fianco all'altro sebbene ci fosse lo spazio in abbondanza per stare anche in quattro, quindi potevano stare anche faccia a faccia. La ruota si mosse e il ragazzo si rilassò, portando il collo all'indietro anche se la cabina non era così confortevole da fornirgli un supporto adeguato, ma andava bene, se c'era una cosa che gli aveva insegnato la scuola era far scivolare le chiappe sulla sedia finché non si raggiungeva una posizione ottimale. Furono alcuni minuti dove gli parve quasi di addormentarsi, di sognare, quando riaprì gli occhi erano già sulla sommità della ruota, aveva iniziato a rallentare a quel punto e il destino parve volerlo fare a posta per far gustare loro il panorama.
Cavolo da quassù si vede perfino l'arancia! Quelle luci stroboscopiche sono sicuramente della macchina di Kowalski. E lì c'è il tizio dove compriamo il pesce per i cocktail. Questa giostra è fantastica, si vede quasi il palazzo imperiale del Colosseo, ma con tutte quelle luci è impossibile non vederlo!
Sembrava un bambino entusiasta, era tornato alla felicità originale, ma come ogni bella cosa doveva avere un limite. La giostra si bloccò, tremando leggermente quando lo fece. Erano fermi e dal basso già iniziavano a sollevarsi le proteste.
Cavolo... forse con la ristrutturazione hanno fatto qualche casino, mi sa proprio che siamo bloccati Nariko, ci tocca aspettare.
Sollevò lo sguardo e anche la luce della cabina si spense, ad illuminarli non restarono quindi che le luci dei lampioni e quella della luna, dando alla situazione un'atmosfera molto romantica ed intrigante.. -
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Nariko si accomodò sulle seggiole poggiando i talloni sui sedili di fronte, scivolando quel tanto che bastava per assumere una posizione pseudo comoda, emise un sospiro e si rese conto che non era affatto comodo, allora cambiò posizione raccogliendo le gambe sul sedile e poggiò la testa sulla spalla di Iceringer. Sentendosi cullata si addormentò pochissimi minuti dopo.
Si risvegliò quando la cabina si fermò, non aveva sentito nulla di quello che diceva Iceringer quando ammirava il panorama, mezza addormentata rispondeva con dei mugugni.
Bloccati? Che significa? Non ho abbastanza forze magiche per portarci tutte e due fuori di qui. Afferrò per la collottola Iceringer e iniziò a scuoterlo avanti e indietro presa dal panico.
Non scherzare, non voglio passare la notte qui sopra. Lo lasciò poi di colpo e si attaccò al vetro della cabina per poter guardare verso il basso e capire cosa stesse succedendo ma erano davvero molto in alto e le persone in basso sembravano formiche.
Siamo troppo in alto, dannazione! Non possiamo nemmeno scendere arrampicandoci. Emise un gemito dolorante e tornò a sedersi, dopo quella notizia NAriko era più sveglia che mai.. -
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Nariko fu presa dal panico e quando lo afferrò per scuoterlo Iceringer iniziò ad emettere un grido a bassa voce che aumentava e diminuiva intensità ogni volta che la sua testa ciondolava ora avanti e ora indietro. Il ragazzo tentò di riportare Nariko alla calma, provando a tranquillizzarla con qualche statistica.
Suvvia, non preoccuparti vedrai che presto sistemano tutto, è solo questione di tempo! Sai che gli incidenti con le ruote panoramiche capitano una volta ogni dieci... hey sai che questa è la decima volta che salgo su una ruota panoramica?
Pensa, le casualità della vita, aveva anche dimenticato completamente di cosa stesse parlando fino ad un momento prima.
Cerca di tranquillizzarti, è tutto ok, non succederà nulla. Non mi dirai che hai paura dell'altezza? Oppure è il freddo? Se vuoi ti do la mia camicia, io sto bene anzi ho quasi caldo.
Anche in una situazione del genere non peccava in iniziativa cavalleresca, a dirla tutta era un pò perplesso che Nariko si facesse prendere tanto facilmente dal panico, anche se non aveva forze c'era comunque lui che poteva fare la sua parte in caso di pericolo, e poi era solo una giostra, il destino doveva davvero impegnarsi per combinare qualcosa di storto. Provò ad immedesimarsi nei suoi panni ed iniziò a realizzare: nel mondo delle streghe e delle fattucchiere non esistevano marchingegni provenienti dall'inferno come quello, era tutta alchimia diabolica per loro, era normale diffidare. Chissà che sarebbe successo se l'avessero rapinata con una pistola, probabilmente avrebbe iniziato a pregare in aramaico nella speranza che quell'oggetto mefistofelico scomparisse nel nulla. Si era perso di nuovo in pensieri inutili.... -
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Ogni dieci cosa? La sua decima cosaaa?! Cercava di farla calmare ma con la sua uscita delle statistiche non aveva fatto altro che allarmarla. Rimase con lo sguardo perso nel vuoto senza dire nulla mentre Iceringer si dilettava nella cavalleria. Accettò la camicia rimanendo con lo sguardo fisso nel vuoto. Aveva ragione Iceringer, probabilmente soffriva di vertigini e quello era il momento peggiore per scoprirlo. Ma in realtà non soffriva di vertigini, era solo la loro posizione altissima a preoccuparla. Dal basso non avrebbero potuto vederli, e ultimamente si era vista un film che non avrebbe dovuto ricordare in quel momento. Tre ragazzi che rimanevano bloccati su una funivia in montagna con la neve e il freddo che avrebbe potuto ucciderli. Certo per loro fortuna era estate, ma quanto tempo sarebbero rimasti lassù? E anche recuperando tutta la sua energia, non conosceva magie che le avrebbero permessi di scendere da quella altezza. Ok probabilmente c'era ma il panico non la lasciava ragionare in modo lucido.
Doveva assolutamente distrarsi in qualche modo, prese quella decisione come una ancora di salvezza. Si voltò verso Iceringer e gli gettò le braccia al collo.
Ice devo distrarmi, facciamo qualcosa che mi impedisca di pensare, presto.. disse per poi avvicinarsi e baciarlo sulle labbra con trasporto, un bacio che sarebbe potuto essere piacevole, ma il motivo per cui lo aveva dato non lo rese abbastanza passionale, o abbastanza sensuale. Sembrava quasi una respirazione bocca a bocca.. -
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Nariko era finita nel pallone, si vedeva che era stressata, avrebbe voluto distrarla ancora ma prima che potesse fare qualsiasi cosa si lanciò sul suo collo cercando un bacio che non aveva né capo né coda. Impreparato e sorpreso, Iceringer stava quasi per soffocare e la staccò da se il più delicatamente che poteva, avvicinandola con la schiena alla parete e tenendola per le braccia in modo da fermarla. La fissò dritta negli occhi, cercando di darle sicurezza.
Calma. Hai dimenticato come si fa?
E con non poca soddisfazione avrebbe ricambiato un bacio molto più passionale ad intenso che l'avrebbe avvolta e avrebbe iniziato a farle dimenticare i suoi problemi. Avreste dovuto immaginare la soddisfazione di Iceringer nel condurre il gioco quella volta in stile "guarda come sono bravo", di fronte alla tizia che lo aveva sverginato poi, davvero molto professionale da parte sua. Ma gongolava, oh se gongolava potete starne certi. Non aveva dimenticato la tortura che Nariko gli aveva riservato quando divenne una ragazza, e volle "distrarla" ripagandola con la stessa moneta: con le mani le lasciò le braccia e scese lentamente sui suoi seni, prima toccandoli delicatamente, poi con più decisione, infine le dita scivolarono sui suoi capezzoli fino a chiuderli in una morsa ed iniziare a darle delicatamente piacere. Non voleva certamente farle male, ma era un buon modo per ricambiare la sue "attenzioni" nei confronti della "Iceringer femmina". Tutto d'un tratto le voci degli altri erano sparite, tutti i rumori delle giostre erano scomparsi, e la preoccupazione del dove e come fossero messi non aveva più importanza. Anche senza poteri magici Nariko riusciva sempre a stregare Iceringer e concentrare su di lei tutta l'attenzione del ragazzo.. -
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Iceringer si staccò dal bacio lasciandola sorpresa, sentì la sua battuta e gli rispose con una espressione che sembrava parlare da sola. Sembrava divertita da come Iceringer si pavoneggiava atteggiandosi a gran maestro nell'arte del bacio. E pensare che la prima volta che lo aveva baciato era stato praticamente sgamato sul fatto che fosse un verginello.
Fu Iceringer ad accingersi in un bacio appassionato, che le fece pensare che aveva insegnato bene, poiché gradiva molto la performance. Probabilmente Iceringer pensava che dopo i loro discorsi e la sua paura del vuoto, Nariko tendeva ad essere più accondiscendente nelle effusioni.
Sussultò quando si sentì toccare i seni, e anche con una certa malizia aveva constatato.
Si staccò dal bacio, guardandolo con fare severo, come se si stesse accingendo ad un rimprovero. Gli schiaffeggiò le mani, e lo allontanò in malo modo frapponendo un piede sul ventre del ragazzo e spingendolo contro la parete opposta della cabina.
I capezzoli di Nariko però si erano inturgiditi ed erano diventati evidenti sotto la sottile stoffa del bikini.
Visto che hai tutta sta voglia di essere punito, lo farò ma in un modo diverso dalle precedenti volte. disse facendo schioccare le dita, Iceringer venne avvolto da una luce violacea e di nuovo il suo corpo mutò, prendendo un l'aspetto di una formosissima donna.
Nariko aveva recuperato abbastanza forze, e le calibrò in modo sapiente per distrarsi a dovere su quella cabina. Lasciò andare Iceringer, lo guardò con desiderio, mordendosi il labbro inferiore. Gli afferrò poi i seni con entrambe le mani e giocò muovendoli su e giù, facendole fare piccoli giri, per poi scivolare con le dita verso i capezzoli che stuzzicò con le punte delle dita. Con il seno da donna Iceringer si sarebbe reso conto che i suoi capezzoli erano molto più sensibili.
Lo so che ti piace questa sensazione.. fece con voce sensuale. Lo fferrò poi per le braccia con vigore e lo tirò a sè, facendogli fare un giro su se stessa, per farlo cadere quindi seduto fra le gambe di Nariko, e le spalle di Iceringer poggiate sui seni della strega. Riprese a stuzzicare i capezzoli con le dita, afferrando di tanto in tanto tutto il seno con la mano.
Ti piace Ice? Vuoi che smetta?
Edited by BOLSHAK VS DOOM - 20/7/2012, 19:05. -
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Nariko si riprese velocemente dal suo momentaneo stato di shock, e la prima cosa che giustamente le venne in mente fu punire il ragazzo davanti a sé. Più che giusto, nessuna obiezione. Il ragazzo oramai sapeva di non potersi opporre, quindi si lasciò guidare e immobilizzare dalla strega, poi però fuori una carta che Iceringer non aveva previsto: lo trasformò di nuovo in ragazza e stavolta non aveva nulla con cui coprirsi! Sia dannato il suo spirito cavalleresco per una buona volta! L'unica cosa che riuscì a fare fu coprirsi le vergogne belle in mostra e arrossire vistosamente. Molto meno della volta prima però, era come se si fosse abituato, oppure semplicemente non gli dispiaceva così tanto?
Giochi sporco sai?
Ma non ebbe odo di argomentare le sue lamentele che Nariko iniziò a giocare con i suoi di seni, forse anche meglio di come faceva lui. Ma dopotutto lei aveva anche più esperienza, e soprattutto era una donna, quindi sapeva cosa desideravano le donne. Questo discorso avrebbe potuto prendere una piega ambigua, ma per fortuna Nariko gli impedì di distrarsi e non fece altro che farlo arrossire di più, facendogli chiudere gli occhi nel fallimentare tentativo di trattenere i gemiti di piacere. Poi lo costrinse a mettersi su di lei, comodamente seduto sulle sue morbide gambe e sdraiato sui suoi caldi seni, mentre lei ancora lo toccava. Oramai non si opponeva più né tentava di nascondersi, e aveva la testa piegata s una spalla di Nariko con i bianchi capelli che ricadevano sul corpo della sua amante e le labbra leggermente socchiuse per permettere a piccoli gemiti di prendere il volo.
E'-è questo che si prova allora? E' bellissimo... non voglio che smetti...
Un gemito più forte e poi serrò le gambe, infilando le mani tra di esse come se dovesse sopperire ad una perdita. Lo sentiva, sentiva chiaramente quel calore nel suo ventre crescere, una sensazione che non era sua e non aveva mai provato, non aveva mai sognato di provarla ed era semplicemente fantastica. Fino a quel momento, essere una ragazza non gli era dispiaciuto per nulla, e quasi senza volerò iniziò a toccarsi nella maniera più sbadata ed incapace possibile.. -
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Nariko sorrise compiaciuta nel vedere sul riflesso del vetro l'immagine di Iceringer donna, che tentava di resistere alle sensazioni, e lo vide chiaramente sciogliersi pian piano sotto il suo tocco esperto. Si sentì subito accaldare da quel contatto così strano e perverso, stava stuzzicando un uomo con i metodi che si usano per le donne, e a lui sembrava piacere molto.
Fece un verso di finta sorpresa quando lo vide stringere le gambe e portarci una mano sopra come se stesse succedendo qualcosa che non potesse controllare da solo.
Che succede Ice? Ti sei già bagnato? chiese ridacchiando divertita. Portò una mano sopra quella di Ice che teneva fra le gambe e la premette contro il suo sesso. Narinko intanto iniziò a baciargli il collo, risalendo verso l'orecchio in piccoli tocchi delicati che dovevano fargli venire i brividi, gli leccò l'esterno dell'orecchio, soffiandoci sopra delicatamente, mentre spostò la mano di Iceringer per poter giocare lei con la sua calda vagina umida. Ma il costume che indossava aveva troppa stoffa per i gusti di Nariko, attivò un nuovo incantesimo di basso livello e gli fece sparire ogni indumento, lasciandolo nudo.
Una volta nudo, Nariko spostò le braccia per portarle sotto le cosce della ragazza, e le tirò in alto per costringerlo a tenere le gambe divaricate. L'immagine si specchiava perfettamente sul vetro della cabina, e Nariko lo osservò lasciva, con un sorriso malizioso.
Oooh, guarda che bella fighetta che hai, adoro quando hanno solo quella leggera peluria in alto, e sotto liscia. Con le dita carezzò le grandi labbra, insinuando delicatamente le dita fra di esse, ma senza penetrarlo. Giocò con le dita lasciando che emettesse un suono umido e osceno, poi allontanò le dita e le sollevò mostrando quanto fossero bagnate ad Iceringer.
C'è voluto poco eh? Guarda quanto sei bagnato? Sei una pervertita. gli disse per poi ridacchiare divertita ancora una volta.. -
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Iceringer riusciva a vedere chiaramente la sua immagine riflessa nel vetro, e nel fissarsi così lascivo e privo di inibizioni arrossì ulteriormente, vergognandosi di come potesse apparire in quel momento. Ma non poteva farci nulla, Nariko era perfetta, era esperta, sapeva dove toccare, come farlo e quando farlo, per questo quando scomparve il costume Iceringer non ebbe la minima esitazione e allargò le gambe come se volesse incoraggiare Nariko nel toccarlo e farsi avanti. Dalle sue labbra provenivano solo gemiti di piacere che non avrebbero frenato in alcun modo il fare della strega. Continuava a toccarla ma senza violare il suo orifizio mai provato, e il ragazzo stava diventando oramai impaziente di poter sfogare tutta l'eccitazione che stava facendo trasparire per mezzo dei suoi turgidi capezzoli. Quando Poi Nariko gli sollevò le gambe e si vide completamente sudato ed eccitato, riflesso nello specchio, quasi non si riconobbe e portò le mani davanti al volto senza però coprirsi gli occhi.
No... non dire così, io non sono una ragazza!
Il suo terrore in quel momento era quello di perdere la sua identità, e il piacere lo stava facendo fin troppo bene. Più fissava la sua intimità bagnata e stuzzicata da Nariko più desiderava vederla ancora più calda e vogliosa. Ma soprattutto voleva saziare quell'incredibile senso di vuoto dentro di lui, voleva placare quelle fiamme che gli ardevano il ventre e solamente lei poteva farlo.
Ti prego Nariko... mia padrona, dammi piacere!
Non poteva più resistere, iniziò ad implorarla con fare lascivo e voce soffusa, persa nella lussuria, non gli importava cosa doveva pensare di sé e di quella situazione assurda, adesso sapeva solo che voleva piacere, e lo voleva da da lei.. -
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Era incredibile di quanta lussuria trasparisse da Iceringer in forma da donna. Era affamato di piacere, probabilmente almeno quanto lei quando si eccitava. Le piaceva guardare sul riflesso le espressioni di Iceringer, il suo corpo che si dimenava e si apriva come un fiore a lei. Si chiese se anche lui stesse guardando quel riflesso e se si riconosceva in quell'immagine, o probabilmente se quell'immagine lo eccitasse ancora più di un video porno lesbo.
Nariko apprezzava la bellezza di Iceringer e i suoi caldi gemiti, la situazxione divenne presto calda e anche lei iniziò a sentire quel calore al basso ventre che la rendeva famelica di effusioni sensuali.
Si divertiva nel vederlo ribellarsi dicendo che non era una donna, le veniva una voglia matta di insistere e continuare a punzecchiarlo e imbarazzarlo, ma ciò che disse dopo la infiammò di passione.
Gli mordicchiò una spalla vogliosa e mosse le mani sulle labbra vaginali in movimenti circolatori, sentiva sotto le dita la sua carne calda e burrosa, la voleva con tutta se stessa. Gli leccò il collo con lussuria crescente, e continuò a muovere le dita sulla superficie fin quando sentì qualcosa di piccolo e turgido, a quel punto si concentrò sulla perla rosea, altrimenti chiamata clitoride e massaggiò delicatamente spingendo le dita in dentro e poi allentando la presa più volte. Continuando con un ritmo frenetico si avvicinò con le labbra al suo orecchio.
Sei incredibilmente bella Iceringer, a guardarti mi sono eccitata, ti voglio.. gli sussurrò all'orecchio con voce bassa e sensuale, parlandogli appositamente come se fosse una donna.
Nariko sentì un forte desiderio di possederlo carnalmente, con la mano libera, spostò le sue mutandine rosse e applicò un piccolo incantesimo che fece crescere gradualmente la sua clitoride, in un modo impressionante, fino a rendere quella perla un vero e proprio fallo. Sul riflesso avrebbe potuto vedere che nonostante il fallo, Nariko possedeva ancora la sua vagina. Il pene di Nariko divenne presto duro come il marmo, o come l'acciaio. Lo sfregò contro le labbra vaginali di Iceringer, lasciando che si bagnasse di umori, iniziò anche a muovere il bacino per aumentare lo sfregamento dei due sessi.
Nariko non disse nulla, continuò a baciarlo sul collo, ma adesso che la vagina era stimolata da altro, le mani tornarono a concentrarsi sui seni.
Non ti resisto Ice, voglio averti...
