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White D. Hebi
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O-ora si inizia a ragionare...
La ragazza sorrise trattenendo a stento un grido di dolore quando una delle spade di Edward si conficcò nel suo corpo. Sebbene il colpo con la mano corazzata fosse andato a buon fine, Pokani mancò il suo bersaglio, deviata da uno scudo di energia. Nel frattempo, il suo avversario ne aveva approfittato per attaccare a sua volta e tentare inoltre di farle perdere la capacità di camminare o reggersi in piedi, sparandole alle ginocchia. Almeno a questo Vespheria poteva rispondere.
M-ma vedi...
Nello stesso istante in cui il ragazzo tentava di sparare, Vespheria sfruttò la posizione per avvinghiare un braccio dietro la nuca di Edward, per poi saltargli letteralmente al collo. In quel momento però, le sue intenzioni erano tutt'altro che amichevoli. Il salto non solo le avrebbe permesso di evitare i colpi esplosi dalla Plasma Cutter, ma anche si preparare una delle sue mosse preferite del Muay Thai.
Kao Loi!
Si trattava nè più nè meno di una ginocchiata volante alla faccia, accompagnata dalle mani di Vespheria che (una estratta dal corpo nemico e una ancora impugnante l'arma già rigeneratasi) lo avrebbero afferrato alla nuca. Usando la propulsione dei guanti e il suo corpo leggero aggiunse una piccola spina extra che le avrebbe dato un po' di velocità in più, mentre, proprio dalla sua nuca, Vespheria liberava per una seconda volta la sua Zanpakuto, mirando a distruggere la parte posteriore dell'armatura del torace.
Dicevo...Ma, vedi...Non basta.
Pensare di evitare un attacco alle spalle, senza nemmeno sapere che viene effettuato, mentre ci si deve difendere contemporaneamente da una ginocchiata volante, avendo solo 2 mani libere su 4 (1 inutilizzabile e 1 impegnata a sparare) per Edward sarebbe stata estremamente dura.
Da te pretendo di più. Non basta che tu sfrutti il potere della tua zanpakuto in questo modo. Devi conoscerla. Parla con lei. Non sei da solo in questa battaglia, siete in due, entrambi combattete. Non è ovviamente possibile utilizzare il 100% della sua forza subito...Mi accontenterò...Di un 25%. Dacci dentro campione.
Detto ciò, la ragazza sorrise e diede ad Edward un bacio sulla punta dell'elmo che corrispondeva al naso, per poi staccarsi da lui ed allontanarsi di qualche metro sorridendo. Non era ancora finita, anzi tutt'altro. Era appena iniziata.. -
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L'aveva colpita?
Oltre ogni più rosea previsione sembrava proprio di si.
La vide piegarsi, mormorare qualche apprezzamento, e, cosi, per un istante, si tranquillizzò.
Sapeva bene di aver trafitto una ragazza, ma quello non era il tipo di battaglia in cui ci si può distrarre o farsi prendere dai sentimentalismi. Vespheria non sembrava il tipo di farsi scrupoli a colpire con furia pur di insegnare qualcosa che sapeva essere fondamentale.
Sperò che quella semplice sessione bastasse a soddisfarla.In fondo, anche lui aveva ricordato il nome della Zampakuto.
Brutto errore da parte di Edward.
Si ritrovò Vespheria al collo prima di quanto potesse pensare.
Liberare la Zampakuto non era necessario. Serviva altro. Serviva comunione con lo spirito che risiedeva in essa, impegno e sopratutto tanto tanto sforzo.
Normalmente, Edward sarebbe stato seccato per quella svolta. Avrebbe sbufato, lamentandosi che per lui andava benisismo cosi com'era.
Ma in quel momento la sua attenzione era rivolta a tutt'altro.
La sua spada era ancora pintata nel fianco di Vespheria. Saltandosi addosso cosi, la ragazza ci si era praticamente impalata sopra e infatti la lama fuoriuscì dalla sua schiena come un fiore rosso da un campo.
"No! Merda!" pensò Edward, ma ormai era troppo tardi,. La ginocchiata e la spada lo colpirono alla faccia e alla schiena e, benchè la sua corazza attutisse grandemente entrambi i colpi, poichè erano stati scagliati direttamente cntro il metallo che la componeva e non verso i punti deboli, si ritrovò sballottato prima all'indietro e poi in avanti.
Cadde infiene di lato, ma nel fare ciò si trascinò dietro la propria spada, che fuoriscì tagliando ocmpletamente il fianco di Veshperia, mentre la punta le intaccava la colonna vertebrale.
Ferito, con la corazza che gli spariva di dosso come nebbia, Edward non potòè che corllare pesantemente a terra con in testa le condizioni di quella sua nuova amica appena conosciuta.
"M-merda..." disse, cercando di rialzarsi. "Stai bene?"CITAZIONEStato fisico: Ferita grave al braccio destro, contusioni al viso e alla schiena
Stato Psicologioco: Preoccupato
Energia: 41/50
Tecniche Utilizzate: //
Armi: Sennoatama Omotsu Kyojin, Plasma Cutter
Note: Potere disattivato.
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White D. Hebi .
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Non era esattamente ciò che avevo calcolato ma ci sta. Cioè no, effettivamente un taglio del genere le avrebbe fatto del gran male e fatto perdere moltissimo sangue, Oltre a impedirle un qualsivoglia movimento del busto o delle gambe. Si effettivamente alla fin fine Edward era riuscito nel suo intento, cioè impedirle di muoversi, ma anche in modo migliore. Ma chi ha detto che ho perso? Prima di tutto bisogna contare che la sua trasformazione le aveva probabilmente salvato la vita, donandole un corpo leggermente più resistente del normale, e la sua nuova statura (175 cm) aveva abbassato notevolmente la gravità della ferita, poichè difatti in calcio al volto con quella altezza fisica non richiedeva il completo innalzamento del busto. In pratica la ferita era assai grave ma in qualche modo non fatale, e per ancora qualche tempo vespheria non sarebbe svenuta o caduta in paranoia di certo. Quando gli piantò quel bacio sull'elmo si accorse della ferita e le sue guance si rigarono di lacrime. Ma il ragazzo non aveva capito che...arretrando in linea retta far fuoriuscire la lama dal suo fianco era fisicamente impossibile, difatti essa l'aveva attraversata da parte a parte, infliggendole una seria ferita. Crollare a terra in quel momento era da pazzi. Ma lo fece anche lei purtroppo.
St-sto bene.
Non era esattamente vero ma la ragazza era fin troppo orgogliosa per ammetterlo. La situazione attuale vedeva entrambi gli avversari a terra, e la partità (ahimè, nel turno precedente mi sbagliavo) ormai volta al termine. Ma non ancora conclusa.
N-non è finita.
Cocciuta oltre ogni dire, la ragazza si puntellò sui gomiti per poi mettersi, con fatica, a gambe incrociate. Lo osservò con il fiatone, tentando invano di tirarsi su.
Aspettiamo un po'.
Ormai rimaneva solo di che attendere, quello era pur sempre un insegnamento e, da che mondo è mondo, non si interrompe una lezione a metà.. -
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Come temeva, entrambi erano finiti per essere feriti, ma la ferita di Vespheria era decisamente la peggiore.
Edward stava per gettare la spada e correre, si fa per dire, a soccorrerla, ma lei, a dispetto di tutto disse di stare bene.
Edward si bloccò, ma non ci crdette minimamente.
Stava bene?
Come diavolo faceva a stare bene con metà della parte inferiore del tronco tagliata in due?
Eppure eccola che continuava a parlare della lezione che gli stava impartendo sulle Zampakuto. Edward ne rimase seriamente sconcertato.
Esitò, dubbioso, però alla fine decise di seguire ciò che Vespheria diceva, per rispetto a quella incredibile forza di volontà.
Chiuse gli occhi, cercando di concentrarsi. Inizialmente non vi riuscì: il pensiero della draconica che rischiava di morire dissanguata a un paio di metri da lui gli riempiva la mente di preoccupazione. Alla fine, però il rispetto per quell'impegno lo condussero fin dove doveva arrivare.
Nelle profondità della sua anima, dove la sua Zampakuto attendeva.
Dopo qualche istante di silenzio, Edward riaprì gli occhi.
"Scusa..." disse. "Solo 10%...non credo di poter fare meglio di cosi per oggi". Sollevò il viso sorridendo stancamente. "Beh, è già qualcosa, no?".
Lo sperava, ma in quel momento le sue priorità erano ben altre.
Tirò fuori dalla tasca un cercapersone che si portava dietro proprio per occasioni come quelle e vi compose un numero.
"In ambulanza verrà a prenderci tutti e due tra poco..." disse lasciando ricadere il braccio, esausto. "Dovevi proprio farmi spaventare cosi?". -
White D. Hebi .
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SPOILER (clicca per visualizzare)...Si sono un testardo apocalittico bianconiglio ma non è finita davvero. D:
Prima di tutto non sono stato tagliato in due bianco, e l'ho anche spiegato
Inoltre, prima che la ferita diventi davvero grave ho qualche turno. Scusa mi ero giusto iniziato a divertire e mi blocchi tutto così? Eddai.
Nello status fisico di Vespheira vi è scritto "Muoversi? Bella battuta." Ciò non implica obbligatoriamente che significhi "Combattere? No di certo". Per fortuna della ragazza (e probabilmente anche mia devo dire) non è che fosse proprio obbligata a muoversi per combattere. Ma...
...Scusami. Sono stata una sciocca.
Oh. Finalmente. Si è decisa ad arrendersi e ad attendere l'ambulanza come una normale persona ferita.
Non fraintendermi. Non mi sto scusando della mia testardaggine.
...Eh?
Mi scuso solo del fatto che, pur volendoti aiutare, non capivo che...
Fu una scena già vissuta per Edward. Di nuovo, una specie di esplosione di energia. Stavolta molto più forte di prima. La ragazza alzò gli occhi verso di lui: ora non erano più violacei e cristallini, ma rossi e di brace. Aveva lo sguardo spento e sembrava incapace di provare emozioni.
...Se voglio che tu dia il massimo, devo darlo anch'io.
Dalla schiena le spuntarono due piccole ali, grosse si e no come delle grandi mani. Certo non erano molto spettacolari, ma non facevano presagire nulla di buono.
Neardeath Happiness...
Alzò una mano mentre l'altra tamponava la ferita da penetrazione che aveva subito. Dalla prima iniziò a convergere una sfera di...polvere? Si era una polvere nerastra, assai strana. La sfera si trasformò all'istante in una punta di dardo da balestra, per poi saettare verso il ragazzo e, mentre lo faceva, l'asta e il pennacchio comparvero dal palmo di Vespheria. Si sarebbe conficcata al doppio della velocità della ragazzina nella camicia del ragazzo, senza però colpirne la carne. Impossibile evitarla da quella distanza.
...è questo il mio vero potere.
Senza una parola in più, la formosa donna si ritrasformò in una bimba e, puntando le mani all'indietro, scattò. Cioè non scattò fisicamente perchè ne era incapace al momento, ma la propulsione di Deimos permise un leggero scatto all'indietro di un paio di metri scarsi senza che la bimba si facesse male. Nello stesso istante, la freccia sarebbe letteralmente esplosa nella camicia di Edward che, se avesse avuto un po' di rapidità mentale, avrebbe riattivato la corazza per non perdere un braccio o qualche costola, essendosi infiltrata la freccia appunto nella parte destra del petto della camicia.
Ti chiedo ancora scusa...Ma 10% non mi basta.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Sorry, ma voglio chiudere in fretta
Magari in un altro momento si potrà fare meglio, ma per adesso no 
e poi non sottovaslutare la ferita del tuo pg. Se fossimo nella realtà avrebbero già dovuto cadergli le budella di fuori:asd:
Evidentemente non bastava.
Edward ci aveva sperato, ma le sue speranze si rivelarono fallaci man mano che Vespheria parlava.
Certo, non che sperasse in una stretta di mano amichevole, un abbraccio o robe del genere, però chi avrebbe potuto aspettarsi un tale scoppio improvviso di energia?
Edward sorrise. Non poteva fare altro che sentirsi lusingato di fronte a tanta zelante passione. Tuttavia, quello era il masismo di ciò che poteva fare. La sua Zampakuto si era rivelata capricciosa.
Dopo averla tenuta attivata per un certo periodo di tempo si rinchiudeva in sè stessa e non gli permetteva più di raggiungerlo.
Non sapeva con precisione se si trattasse di rifiuto di ascoltarlo oppure di una necessità di ricaricarsi, ma alla visione dei fatti il risultato era uno solo: Edward non poteva fare altro che cercare malamente di difendersi.
Azi, quell'attacco cosi repentino quasi gli strappò anche quella possibilità. Riuscì solo a proteggersi frettolosamente ricoprendosi con l'involucro di capelli spinosi e quella debole barriera si rivelò quasi del tutto inefficace contro l'esplosione quasi a bruciapelo dela freccia. Il massimo che fece fu evitargli di perdere arti o quaslcosa di peggio.
Edward strinse i denti mentre il dolore gli invadeva tutto il petto ocme una scarica elettrica. Venne sbalzato via di un paio di metri e là rimase, ansimando e con una grossa ferita sul braccio da cui colava sangue.
"Che cocciuta..." ansimò con un sorriso insnguinato nonostante tutto. "E dire che io ero anche soddisfatto..." Scostò lo sguardo verso di lei.
"Sono arrivato al limite...mi dispiace..." disse, prima di ricadere a terra.
Là rimase, ansimando.
Ormai non era più in grado di combattere.. -
White D. Hebi .
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SPOILER (clicca per visualizzare)Uff...Bianco no, così non si può proprio andare avanti. Preferisco attendere che tu faccia il nuovo pg per una sfida vera, per il momento considero questa come nulla e quando il tuo tizio sarà pronto cancelliamo tutti i post e la ricominciamo dall'inizio. Tanto a te gli exp non serivrebbero e io non ne voglio da una mezza sfida..
