Di draghi e acciaio

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    Nome partecipanti:Edward Von Falsteng vs Vespheria Blackwing
    Livello partecipanti: 1 Vs 1
    Energia partecipanti: Newbie vs Newbie
    Numero di partecipanti: 2
    Livello del Potere: 1 vs 1
    Abilità Fisiche G1: Gigas 2, Mach 2, Shell 1, Jumper 1, Sense 1, Strike 2, Vision 1, Energy 2, Charge 1
    Abilità Fisiche G2: Gigas 3, Mach 2, Shell 2, Jumper 2, Sense 2, Strike 3, Vision 2, Energy 2, Charge 3
    Tecniche Personali G1: //
    Tecniche Personali G2: Bolide C1, Dardo C2, Centopiedi C1, Squalo C1, Colibrì C2
    Tecniche Loto G1: Hari Jizo
    Tecniche Loto G2: //
    Armi & Equipaggiamento G1: Sennoatama Omotsu Kyojin, Plasma Cutter, 2 x Gemma Gamma
    Armi & Equipaggiamento G2: Gemma Alfa x 5, Splendisfera, Shuriken Gigante, Dissectors, Rambo, Tekkou, Pokani, Deimos
    Luogo: Un parco molto largo, 100 metri, in piano. Vi si accede da un piccolo cancelletto che dà sulla strada. Dal cancelletto si dirama una stradina sulla cui destra c'è un piccolo prato, mentre a destra c'è uno spiazzo di terra battuta con altalene e giochi per bambini. lungo i lati della strada ci sono lampioni e panchine. Ci sono molti alberi che costellano tutto il parco. E' l'alba.

    La capitale aveva di certo un fascino tutto suo. Cosi antica e piena di storia, sarebbe stato bello visitarla ancora una volta se solo non fosse stata cosi dannatamente affollata.
    Questo pensava Edward mentre stava seduto a gambe incrociate sull'erba di un piccolo praticello in uno dei tanti piccoli parchi che intervvallavano la frenetica vita di Roma.
    Coprendosi la mano con la bocca, sbadigliò lievemente.
    "Che sonno" mormorò sconsolato, stropicciandosi gli occhi ancora impegnati dal sonno e nel contempo gettando un rapido sguardo alla zona tutt'attorno.
    Era molto presto, il sole si stava levando proprio in quel momento. E come era prevedibile, non c'era niente a turbare la quiete, a parte il passo veloce di qualche sporadico appassionato di jogging.
    Edward scrollò la testa per scacciare via il sonno.
    Per quanto concordasse che quello era un buon momento per cercare la tranquillità e il silenzio necessari alla meditazione, ancora non si spiegava perchè Walter avesse proprio dovuto buttarlo giù dal letto a quell'ora.
    In fondo, sarebbe andato bene anche aspettare la sera, no?
    Oppure avrebbe approfittato di una piccola pausa del lavoro oppure...
    Scosse la testa. No, decisamente Walter non avrebbe approvato di vederlo scappare ancora dal lavoro.
    Sconsolato e rassegnato, si passò una mano tra i capelli. Il suo sguardo si puntò sulla lunga katana piantata nel terreno appena di fronte a lui.
    "E sia..." pensò, rassegnandosi a dover sfruttare quel piccolo momento di tempo libero. Ancora non riusciva a comprendere il perchè dell'improvviso mutamento dei suoi poteri, ma di una cosa era assolutamente certo: possedere una zampakuto si sarebbe rivelato più impegnativo di quanto volesse.
    Con un sospiro chiuse gli occhi e si costrinse a concentrarsi. Lentamente, spinse la propria coscienza a sfiorare lo spirito della spada, in cerca di una risposta, mentre immagini silenti giocavano nella sua mente.

    Edited by Mr.Bianconiglio - 22/7/2012, 18:02
     
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    Nel mio equipaggiamento mancano le mie armi extra Deimos e Pokani, come mai?

    Wow. Una Zanpakuto. Non ne vedo da almeno 120 anni di quegli affari.
    Attirare l'attenzione? Cristo se l'aveva attirata. Una bambina con corna, ali, coda, occhi ferini e un branco di animali più o meno pericolosi stesi intorno, in pozze di sangue, mentre lei strappava furiosamente con i denti aguzzi un pezzo di carne dalla zampa di un lupo non passa inosservata. Soprattutto se vestita in quel modo appariscente. uno yukata in pieno Luglio, all'alba, decorato di molteplici fiori di diversi colori, ma tutt'alpiù tendenti al rosa e al nero, e da quell'ombrellino di carta che roteava con l'altra mano entravano in netta contrapposizione con i suoi movimenti e il suo atteggiamento. Purtroppo lo stupendo capo d'abbigliamento era già macchhiato di sangue, d'animale probabilmente (o almeno spero) e l'ombrellino presentava un paio di graffi e tagli. I sandali erano invece in perfetto stato, anzi mentre camminava non sembrava neanche poggiare a terra i piedi da quanto pareva leggiadra. Lo osservò da vicino per qualche minuto, lasciandolo ai suoi pensieri, guardando con quanto impegno si misurava con la sua spada e l'energia che fluiva dal suo corpo.
    Si potrebbe fare di meglio.
    Una quantità spropositata di energia esplose letteralmente dal corpo della bimba, facendo piazza pulita di erba e polvere nel raggio di 5 metri e sollevando un vento discretamente potente.
    Non sarò un'esperta di Zanpakuto ma con le tue armi ci devi parlare. Paaaarlaci. Guarda come faccio io.
    La poppante estraè all'improvviso una spada dalle fatttezze delicate e rilucenti dall'ombrello di carta, usata prima come manico dello stesso. La impugnò saldamente, buttando a terra la zampa di lupo, e chiuse solo per un istante gli occhi. Poi li riaprì, annuì convinta e sbuffò.
    La solita Pokani. Nulla di diverso, ha sempre il terrore che la spezzi e non la affilo abbastanza, ma sono cose da zanpakuto. Forse la tua può capirla. Ah, comunque io sono Vespheria. Vespheria con la V, non con la W.
    Si bianco, parlo con te.
     
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    Un odore solleticò il suo olfatto, spezzando la concentrazione in cui stava cercando di immergersi.
    Un odore insolito, fatto di fuoco, odori aspri e...sangue?
    Edward aprì un occhio, curioso di cosa quella mattinata potesse avergli condotto di fronte.
    La scena che vide lo lasciò a metà tra il sorpreso e il perplesso.
    Gli ci volle un po' per registrare la bambina cornuta in Yukata che avanzava imbrattata di sangue, impugnando un ombrello di carta e mangiando un pezzo di qualcosa e con animali intorno, e, una volta fatto, non potè fare a meno che inarcare un sopracciglio.
    Animali come quelli...in un parco dentro Roma?
    Ma che diavolo...
    Si stropiccò gli occhi un paio di volte, giusto per essere sicuro di non avere battuto la testa ed essere caduto in coma delusionale, mentre quella inconsueta apparizione parlava.
    Stava già pensando di aver bevuto qualcosa di troppo la sera prima, quando la parola Zampakuto solleticò il suo udito.
    Sollevò lo sguardo, facendosi interessato.
    E poi lei sparò fuori un'onda di energia.
    Edward rimase bloccato sul posto ad osservarla, sempre più perplesso, i capelli acora più sompigliati del solito. Attese che finisse di parlare, che si presentasse, che presentasse la sua Zampakuto, poi sollevò un dito.
    "Notevole la potenza, davvero notevole, ma..." Lo agitò in un gesto di diniego. "La forza bruta non c'entra assolutamente nulla con il rapporto con le Zampakuto...".Si rimise in piedi, afferrando la propria spada ed estraendola dal terreno.
    "Comunque sia, piacere mio, signorina Wes...Vespheria" Si corresse all'ultimo minuto.
    Inclinò la testa leggermente per guardarla meglio. Va bene, che la gentilezza verso le donne veniva prima di tutto, ma di fronte a una scena cosi particolare non c'era da stupirsi se Edward aveva ancora un'espressione lievemente perplessa.

    Ops, pardon, errore mio :asd:
    Non prenderla come una presa in giro, ma vedere lupi e ragazze cornute dentro Roma non è il massimo della normalità :asd:
     
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    Normalità? Bianco siamo in un gdr dove la gente (gente normale, no mostri draghi e altro, cioè si anche quelli ma anche le persone normali) vola, controlla gli elementi, cancella quartieri con uno schiocco di dita, molla cazzotti sfasciamacchine e ride in faccia a Usain Bolt per quanto è lento, scambiandolo per una lumaca. Questo è il posto meno adatto per parlare di normalità! :asd:

    Quella non era forza bruta. Quello era un rilascio di energia. La forza bruta è forza fisica utilizzata in maniera esagerata e spesso inutile, mentre l'energia è il contrario: se si riesce a sfruttarne una grande quantità senza sprecarla è segno di abilità. Al contrario, rilasciarne piccole quantità a poco a poco è solo un limite autoimposto, rende più lenta la collaborazione umano/zanpakuto e sebbene sia più facilmente controllabile riduce tutte le caratteristiche dell'arma che è costretta ad estrapolarle durante la battaglia, a poco a poco.
    Forse Edward non se n'era accorto ma la poppante ne sapeva a pacchi di zanpakuto, e non c'era di che sorprendersi: in quasi 300 anni di vita ne avrà viste di cose. Rinfoderò la lama con semplicità e lo guardò inarcando un sopracciglio.
    Quindi ti stavi allenando con la tua spada, giusto? E come si chiama?
    Sorvolando sul fatto che il tizio non si fosse neanche presentato, la ragazzina si iniziò ad interessare della sua spada, chiedendo al ragazzo il suo nome e, magari, il suo aspetto.
    Pokani è una donna giovane ed alta, dai capelli albini e gli occhi rossi. è molto magra e sembra fragilissima, ma in verità è molto forte.
    Sorrideva raccontandolo, mentre una serie di buffi ricordi le tornavano in mente. Incredibile cosa si trovasse se si rovistava per bene negli abiti di un Superquattro. Certo era illegale, ma finchè nessuno ne veniva a conoscenza...
    A proposito. E tu come ti chiami?
     
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    Ok, ma devo immaginarmi che sti lupi massacrati li abbia importati per portarli nel centro di Roma :asd: E questo è strano :ahse:


    Edward ascoltò quella spiegazione giocherellando con la sua Zampakuto. La fece roteare con un movimento del polso e la puntò di fronte asè, ammirando i riflessi che la luce dell'alba creava sulla lama.
    "Non sono d'accordo" disse, portando lo sguardo sulla sua interlocutrice. "Secondo il mio modesto pensiero il fatto di riuscire a controllare una vasta fonte di energia, oppure anche solo di emetterla non ha nulla a che vedere con lo sviluppo in sè e per sè della propria zampakuto. Ovviamente, una certa quantità di forza è necessaria per sostenere i passi necessari allo sviluppo, ma ritengo che la base fondamentale sia riuscire a comprendere e a farsi accettare dallo spirito della Zampakuto" Accennò un sorriso gioviale. "Perdonami, protendo sempre per un minimo di elasticità nelle parole...ritengo forza bruta il semplice uso massiccio della forza sia fisica sia spirituale".
    Terminato di parlare, incrociò le braccia, ascoltando le domande che gli furono poste.
    "Questa spada?" chiese, portandosi la mano tra i capelli in un'espressione a metà tra la scusa e il lievemente imbarazzato. "Beh, ho avuto il piacere di incontrare il suo spirito solo un paio di volte e si è sempre presentato sotto la forma di una donna mascherata. Purtroppo era sempre molto taciturna, non saprei gagiungere altro su di lei. Per quanto riguarda il suo nome...beh, è alquanto impronunciabile. Temo di non ricordarlo bene ora sul momento".
    Non che non fosse vero, pensò. Il nome assurdo della sua Zampakuto riusciva a scivolargli di mente ad ogni momento.
    Chissà, forse era il caso di scriverlo da qualche parte...
    L'abitudine a ricordare sempre le cose importanti per evitare che qualcun opotesse scoprirle era dura a morire, ma in quel caso non avrebbero dovuto esserci problemi...
    Il sorriso di Vespheria spezzò il filo dei suoi pensieri e gli fece pensare che quella bambina stesse ricordando qualcosa di piacevole.
    Ma era davvero una bambina?
    Quella conoscenza...quella parlata...no, evidentemente doveva avere molti più anni di quanti effettivamente ne dimostrasse.
    Edward ne fu incuriosito e si chiese quanti potessero essere realmente.
    "Ah, ma certo" disse affabile. "Il mio nome è Edward Von Falsteng, semplice ragazzo, niente di più, niente di meno" Lo sguardo gli cadde sul pezzo di animale che lei teneva in mano.
    "E devo dire che raramente mi è capitato di incontrare una fanciulla dall'aspetto cosi...esotico" Inclinò lievemente la testa di lato, quasi per squadrarla meglio. "Davvero molto caratteristico".
     
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    Un "bonk" risuonò per tutto il parco, provocato dalla collisione del pugno sinistro di Vespheria e la testa di Edward.
    Ma che sei scemo?
    Edward avrebbe scoperto che, oltre ad una notevole età, la bimba possedeva anche una notevole forza che avrebbe fatto cadere a terra, a gambe perfettamente incrociate il ragazzo, mentre un gigantesco bernoccolo pulsante spuntava sulla sua testa. La ragazza incrociò le braccia e lo guardò sbuffando.
    Non ricordarti il nome della tua Zanpakuto part-time! è importante! E se te lo dimenticassi in mezzo ad una battaglia che fai? Eh? Inizi a sparare nomi a caso?
    Sembrava veramente preoccupata di quella faccenda, e non aveva tutti i torti: dimenticarsi addirittura il nome della propria zanpakuto era come non possederne affatto una. Lo guardò gonfiando una guancia, seria. Poi gli puntò un indice addosso, quasi alterata. Lei. Quella che menava come un fabbro la gente senza un motivo. Contro quello che era li tutto tranquillo a farsi le pose con la sua fidatissima spada.
    E comunque non chiamarmi esotica! Non sono un animale o una pianta! Sono un drago! Quelli che volano e sputano fuoco! Cazzo siamo i protagonisti nel 90% di film, giochi e fumetti fantasy! Come fai a non riconoscermi?! Non hai mai giocato a Dragon's Dogma o a Skyrim?!
    Si mise a sedere anche lei lasciando uscire una grossa coda squamosa dallo yukata, che ondeggiava sinuosa e flessibile. La sua espressione si perse mentre tentava di calmarsi e di mettere insieme una frase di senso compiuto.
    Cerca di ricordarti il suo nome, capito?
     
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    Aveva appena finito di parlare che la bambina spiccò un balzo, fece un salto mortale e, gli piombò addosso.
    Edward ebbe appena il tempo di fare un "Ma che..." che una meteora in miniatura gli piombasse sulla zucca, spendendolo seduto a terra con tanti uccellini e campanelle che gli danzavano intorno alla testa allegramente.
    Scosse la testa per rimettere a fuoco e quando il mondo smise di girare prese a massaggiarsi la parte colpita, gettando alla ragazzina uno sguardo un po' imbarazzato.
    "Ehm, ok, ammetto che potrebbe essere una cosa scomoda" disse, massaggiandosi il bernoccolone che era apparso a decorargli la testa. Se scomoda si poteva chiamare il dimenticare una cosa fondamentale come il nome della propria Zampakuto.
    "Però, sul serio, è un nome impronunciabile..." Edward prese ad arrampicarsi sugli specchi. "Una cosa fuori da ogni grammatica...mi pareva fosse tipo Senno...Sento...Sennotama...ehm..." Gli specchi cominciavano ad essere sempre più scivolosi, specie perchè la ragazzina sembrava seriamente preoccupata per lui.
    Poi, venne la consapevolezza che quella ragazza era un drago.
    "D'accordo, però..." Edward puntò un dito con aria pseudo-intellettuale. "Converrai che un drago è un'animale e perciò l'aggettivo esotico gli si conviene?" disse e probabilmente avrebbe rimediato solo un altro pugno in testa.
    Il suo sguardo si mise a seguire i movimenti della coda di lei. Un po' di sudore prese ad imperlargli il viso dall'imbarazzo e per la figuraccia.
    "Ehm, non so se ci riesco".
     
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  8. White D. Hebi
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    Si effettivamente faceva bene ad aspettarsi altre sassate in fronte perchè Vespheria gliele avrebbe inflitte con grande gioia al momento, ma si costrinse a trattenersi per non risultare troppo invadente o maleducata. In fondo apparteneva ad un ceto sociale piuttosto elevato.
    Non tutti i draghi sono animali, per esempio, ti sembro un animale io? Gli animali parlano per caso?
    Che devo bombatomizzarti il cervello per fartelo capire?
    Non lo dava a vedere, ma essere definita "animale" le dava estremamente fastidio. Nonostante questo, si calmò e tentò di spiegare al ragazzo.
    Non devi ricordartelo a memoria stordito. Devi chiederlo alla Zanpakuto, sennò che razza di alleata è? Che te combatti con tizi di cui manco conosci il nome? Mi meravigli. Non devi sforzare la tua mente, ma aprire il tuo cuore alla Zanpakuto. Devi...
    Gli posò un indice in fronte, con fare saccente ma anche misterioso. Una piccola scintilla sprizzò da li, lasciandogli un marchio inciso sopra.
    Entrare nel mondo della tua Zanpakuto.
    Lo fece sollevare da terra a forza, per poi mettergli in mano la Zanpakuto, con un nome così difficile da ricordare.
    Ricordi come ti concentravi prima? Ecco, fallo mentre tenti di stabilire un contatto con la tua spada. Un contatto vero però. Non chiedergli "Come stai?" o altre cagate simili. Concentrati e basta.
    Perdonami per il ritardo bianco.
     
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    Bombatomizzarti?
    Edward inarcò un sopracciglio per l'audacia di quel verbo.
    Se non fosse stato beccato cosi clamorosamente in contropiede, a non riuscire manco a ricordarsi bene il nome della sua Zampakuto, si sarebbe imbarcato in qualche spiegazione di sintassi e morfosintassi, ma dato che la situazione era quella che era tenne la bocca chiusa.
    O forse no.
    "Ma no" esordì. "Non si tratta di qualche discriminazione...anche l'uomo in fondo è un'animale, no?" disse serio, mentre il precedente lieve imbarazzo evaporava nella consapevolezza di essere stato frainteso.
    Sapeva bene quanto potesse essere umiliante sentirsi discriminare, trattare da essere inferiore o menomato solo per la razza a cui si apaprteneva...lo aveva provato sulla pelle...e mai, MAI, avrebbe inflitto quella tortura su qualcun'altro.
    Avrebbe aggiunto altro, però l'impeto di Vespheria nel suo tentativo di spiegazione lo spinse a tacere.
    Mentre la vedeva gesticolare e parlare con tale fervore, si chiese se avesse fatto bene o male a non scaraventare Walter giù dalla finestra nel momento in cui era venuto a svegliarlo.
    Quante probabilità c'erano di incontrare una ragazzina disposta a distribuire pugni e ramanzine per correggere gli errori di uno sconosciuto neanche mai visto?
    Edward era indeciso se considerarsi estramente fortunato, per aver incontrato una persona cosi di buon cuore, oppure tremendamente iellato, per doversi sorbire tutte quelle ramanzine.
    Entrare nel mondo della tua Zanpakuto disse quel drago scatenato in miniatura puntandogli un dito contro la fronte.
    Ricambiò il suo sguardo che voleva essere saccente emisterioso con un altro altrettanto saccente e misterioso.
    "Ti arrabbi, se dico che non ho idea di cosa stai parlando?" Se si era evitata una scena stile cartoni animati con uno dei due interlocutori che finiva a gambe alla'rai, sicuramente dipendeva da un miracolo o qualcos adel genere. "La mia Zampakuto mi è apparsa durante una meditazione e mi ha semplicemente detto il suo nome..." spiegò, un po' insicuro se quella fosse la procedura giusta.
    "Forse eravamo già sintonizzati, non saprei come spiegarlo..." proseguì, cercando di spiegare la visione che aveva avuto solo pochi giorni prima: una donna mascherata, vestita con un lungo kimono verde che pronunciava semplicemente il suo nome, come una serva che si presenta con deferenza al suo signore e poi svaniva. Cosi, semplicemente, senza aggiungere altro nè dire il perchè.
    Edward ne era rimasto un po' turbato e cercava di spiegarsi il perchè di quel comportamento, cosi ne parlò a Vespheria.
    "...e questo è tutto" disse alal fine di quel piccolo racconto. "Non so perchè, ma il suo nome mi è diventato sempre più difficile da ricordare nei giorni seguenti e alla fine temo di averlo dimenticato del tutto..." Fece una pausa, quasi cercasse le parole. "Anzi, non è proprio vero che l'ho dimenticato...me lo sento sempre sulla punta di lingua, ma per qualche ragione non riesco a pronunciarlo...non so se serva una qualche condizione o qualcosa del genere, ma sento che potrei ricordarlo da un momento all'altro con la spnta giusta..."
    Rivelare tutti quei dettagli a una perfetta sconosciuta lo faceva sentire un po' a disagio, a dispetto di tutto l'autocontrollo che si vantava di possedere e lo stesso faceva quell'intera vicenda. Normalmente avrebbe cercato da solo una soluzione, ma Vespheria sembrava una persona degna di fiducia e capace di dispensare una risposta o almeno una soluzione.
    Che fosse vero o no, ad Edward non importava molto.
    Non era mai stato un tipo che esitava ad afferrare le occasioni.
    Ed anche a evitare i rischi, ma quella è un'altra storia.

    Nulla nulla :asd:
    Probabilmente ci sarai arrivato da solo, ma ci serve un bel combattimento per far tornare alla memoria sto cavolo di nome. Usa sta informazione per fare una bella figura da esperto da Zampakuto :asd:
     
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  10. White D. Hebi
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    Di nuovo chiedo perdono, ma almeno stavolta ho una buona scusa: stavo per perdere il braccio destro! E comunque da adesso in poi disattiverò la modalità sapientone: enunciare poemi e paroloni intelligenti mi è inutile mentre prendo a pizze qualcuno.

    Ho la soluzione ai tuoi problemi.
    Il ragazzino aveva appena concluso la frase che già la ragazza gli rispondeva. E con tono sicuro per giunta. Si girò e, a grandi passi, si allontanò da lui, facendo roteare l'ombrellino. Lentamente, da questo cadde appunto il rivestimento di legno, come bruciato da qualcosa, lasciando scoperta solo la lama nascosta di prima. La bimba si girò poi di scatto dopo 10 passi, puntando l'arma verso Edward.
    In situazioni pericolose o potenzialmente fatali i sensi umani si acuiscono e si notano meglio alcuni particolari. La mente si fa quindi più agile e scaltra.
    Con la punta della spada fece un segno a terra, una linea di demarcazione. Anche Edward ne aveva una davanti a se, fatta prima sempre dalla ragazza. Indi Vespheria impugnò a due mani l'arma mentre le comparivano sulle braccia strani guantoni corazzati, spigolosi e fatti di una materia simile a oscurità solida. Una piccola smorfia di dolore le attraversò il volto, sostituita subito dopo da un sorriso sicuro.
    In sintesi, per farti ricordare il nome della tua zanpakuto...
    Scoprì i canini mentre gli occhi si aprivano completamente e le pupille violacee si allargavano a non finire. Il viso si deformò in un sorriso piuttosto sadico al quale seguì una leggera risatina, effettuata coprendo la bocca con una mano. Indi la ragazzina scattò. Si trovavano a 5 metri di distanza e la velocità della bimba non permetteva repliche.
    ...Devo ammazzarti.
    Sicuro che Vespheria ispiri ancora fiducia?

    [Vespheria Blackwing]


    [Status Fisico]: Not Bad
    [Status Psicologico]: Incuriosita
    [Potere]: /
    [Energia]: /
    [Tecniche]: /
    [Equipaggiamento]:
    - Deimos dietro la schiena (trasparente, guanti indossati)
    - Pokani in mano

     
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    Le parole improvvise di Vespheria lo colsero di sorpresa, spingendolo a tacere e ad osservarla mentre si allontanava lentamente.
    La spada che comparve dalle ceneri dell'ombrellino di Wespheria fu quasi più eloquente delle parole che la ragazza pronunciò successivamente.
    Con un sospiro rassegnato, Edward si sollevò in piedi, impugnando la sua Zampakuto ed estraendo la sua Plasma Cutter dalla fondina. Nonostante la sua apparente rassegnazione per la piega che avevano preso gli eventi, in realtà dentro di sè ne era divertito.
    Quella ragazzina sembrava davvero forte e sarebbe stato lieto di incrociare le armi con lei.
    "Concordo..." pronunciò, mettendosi in guardia. Afferrò la spada a con una mano e la portò parallela alla testa, puntandola in avanti, mentre la pistola venen semplicemente puntata verso Vespheria. "La questione del sangue freddo, dlel'istinto animale, eccetera...ma per favore..."
    In sintesi, per farti ricordare il nome della tua zanpakuto...
    "Dammi qualche secondo di preparaz..."
    ...Devo ammazzarti.
    E se la vide schizzare verso di sè a supervelocità, sguardo sadico e tante altre cose poco piacevoli che prima non c'erano e che non dovrebbero esserci nel candido volto di una bambina.
    "...ok, capito, saltiamola"
    Schivarla era impossibile e inutile, cosi tentò di contrattaccare.
    Sparò un colpo diretto alla spalla destra di Wespheria e poi affondò in avanti con la spada diretto alla spalla sinistra della bambina. La velocità della bambina le avrebbe reso difficoltoso schivare, ma Edward era pronto al peggio.
    Al peggio del peggio.

    CITAZIONE
    Stato fisico: In forma
    Stato Psicologioco: Divertito/Ma come ci siamo arrivati a questo?
    Energia: 50/50
    Tecniche Utilizzate: //
    Armi: Sennoatama Omotsu Kyojin, Plasma Cutter
    Note: //

     
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  12. White D. Hebi
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    Preparazione? Andiamo ti ho dato 10 passi per prepararti!
    Si effettivamente la sua mossa fu piuttosto palese: un colpo di "pistola" e una stoccata, dirigendo entrambi i colpi alle spalle della bimba. Mirava davvero a immobilizzarle le braccia?
    Oh ma per favore.
    Non ebbe neanche bisogno di impiegare entrambe le braccia: il colpo di pistola fu deviato dalla spada, mentre la stoccata, per quanto rapida e diretta, copriva un'area decisamente ristretta, e questo avrebbe dato a Vespheria tutto il tempo di evitarla semplicemente abbassando un po' il torace per poi continuare a correre mentre la spada le passava di fianco, e la sua spada (Pokani)si metteva tra lei e Vespheria, impedendo un qualsivoglia attacco mirato alla sua gola (che comunque spero non avrebbe fatto), ed oltretutto rendendolo quasi totalmente indifeso: per ritrarre l'arma avrebbe impiegato un certo tempo, e ovviamente quel tempo sarebbe stato superiore a quello impiegato da Vespheria a raggiungerlo e, a sorpresa, sferrargli un pugno alla bocca dello stomaco. Un pugno assai particolare. Ma andiamo per gradi: prima di tutto non era un vero e proprio pugno perchè era a palmo disteso e dita leggermente inarcate, come le unghie dei felini, a falce. Ma soprattutto, quel pugno aveva una potenza sorprendente per una bambina di quelle dimensioni: a parte la sua naturale potenza fisica oltre la media, un bagliore verdastro e un suono molto simile ad una propulsione accompagnò il colpo: il pugno stava viaggiando come un reattore, letteralmente. La sua velocità non era nemmeno paragonabile a quella di un pugno normale, schivarlo era estremamente arduo già in una posizione neutrale, quando poi tu stesso stai attaccando...

    [Vespheria Blackwing]


    [Status Fisico]: Not Bad
    [Status Psicologico]: Incuriosita
    [Potere]: /
    [Energia]: 100/100
    [Tecniche]: /
    [Equipaggiamento]:
    - Deimos dietro la schiena (trasparente, guanti indossati)
    - Pokani in mano
    - Fai in modo che questa sfida mi faccia divertire. :sisi:

     
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    Con irritazione, vide Vespheria sfuggire ai suoi attacchi come un'anguilla e quel che è peggio infiltrarsi facilmente nella sua guardia.
    "Acc...!"
    Rapidamente, strinse al petto il braccio con cui reggeva la Plasma Cutter e pronunciò le poche parole che componevano il nome di un Ninjutsu.
    I capelli gli si allungarono e lo avvolsero in un riccio spinoso duro come il ferro che aveva lo scopo di respingere e, magari ferire sfruttando il suo stesso impeto, Vespheria.
    Nel suo riparo, Edward potè tirare appena il fiato, un sorriso divertito e affaticato in volto.
    "Il pericolo affina i sensi, eh?" pensò.
    Il tempo parve bloccarsi,
    Non c'era tempo per riflettere, eppure riuscì egualmente a concentrarsi, proprio come Vespheria aveva detto. L'adrenalina gli fluiva nelle vene e nella sua mente apparve a lettere infuocate un nome composto di tre lettere, un nome che pronunciò dopo una formula d'evocaizone.
    Sciocco...non dimenticarlo mai più...
    Edward sorrise.
    La sua tecnica si sicolse e lui ne venne fuori rivestito della sua corazza. Due braccia aggiuntive gli fuoriuscivano dalle spalle e tre di esse impugnavano armi: due lunghe spade e la Plasma Cutter.
    "Credo di doverti ringraziare..." disse Edward, la voce resa metallica dall'elmo. "Ti prometto che non accadrà mai più".

    CITAZIONE
    Stato fisico: In forma
    Stato Psicologioco: Divertito
    Energia: 42/50
    Tecniche Utilizzate: Ninjutsu#10: Hari Jizo
    Utilissima tecnica, utilizzabile solo in caso di una folta chioma. I capelli avvolgono l'utilizzatore, trasformandosi in una sorta di involucro di capelli, che sporgono come spine, dure come il ferro. Finché si resta nell'involucro si è molto protetti, ma è inutile dire che i movimenti saranno ridotti all'osso.
    Costo: 5

    Armi: Sennoatama Omotsu Kyojin, Plasma Cutter
    Note: Vai a quel paese :asd:



    Edited by Mr.Bianconiglio - 22/7/2012, 22:10
     
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  14. White D. Hebi
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    Mi ero ripromesso di non fare il sapientone ma...Non hai messo tra le tecniche utilizzate l'Hari Jizo, non hai (si è una cagatina ma è il mio senso estetico a impormelo) evocato la zanpakuto utilizzando nome e formula d'evocazione e cosa più importante non ti sei dato un'aria da figo mentre lo facevi. Ora, tralasciando le parti inutili, almeno la descrizione di Hari Jizo ce la dovresti mettere, e così dovrai fare con ogni tecnica usata d'ora in poi. Hebi passa e chiude. Ti mostrerò io come ci si deve atteggiare quando si libera una Zapakuto. :gokumg:

    Il pugno andò a segno senza troppe difficoltà. Cioè si il ragazzo si difese con un groviglio di capelli piuttosto resistente e irto di punte, ma la cosa non la preoccupava più di tanto: un pugno di quella potenza avrebbe infranto tranquillamente la sua difesa.
    Tutto qu-
    La bimba si bloccò a metà del commento. Il pugno impattò su qualcosa di duro, di estremamente duro, e, per quelli più maliziosi che leggono, non parlo delle zone erogene di Edward. Quando l'intricata coltre di capelli si sfoltì, la ragazzina potè ammirare Edward ricoperto di una stupenda armatura, irto in tutta la sua possanza di guerriero e...Dotato di un paio di braccia in più? Wow.
    Braccia in più...Interessante.
    Non ci sarebbe stato neanche il tempo di dire "a" per Edward poichè, proprio mentre si liberava del groviglio di capelli e la ringraziava, Vespheria sorrise di nuovo in quella maniera maniacale, per poi inspirare profondamente. In un piccolo turbine di fiamme la bimbetta cornuta si trasformò in un'avvenente e formosa ragazza drago, dotata di una leggera corazza, diverse lame sparse per tutto il corpo e un fluido simile a lava che scorreva nelle spaccature della pelle. Senza dimenticarci che...
    Ora posso liberare la zanpakuto anch'io.
    Vespheria non si sarebbe limitata a parlare, perchè individuò subito un punto debole nell'armatura: le giunture. A meno che non fosse composta di ferro liquido, un'armatura necessita obbligatoriamente delle giunture per permettere all'utilizzatore di muoversi. E quelle giunture sono punti scoperti dell'armatura, a cui Vespheria si abituò immediatamente. Con un colpo secco avrebbe piazzato Pokani nella giuntura dell'ascella che impugnava la Plasma Cutter e la mano artigliata avrebbe eseguito una seconda propulsione, stavolta a dita distese, per piazzarsi nell'altra giuntura corrispondente. Mentre la seconda avrebbe dislocato la spalla dalla sua posizione, lacerando senza troppi complimenti tendini e carne, Pokani avrebbe iniziato a brillare intensamente.
    Hokai... Spezzati...
    La lama si ingrossò all'ìmprovviso, e sarebbe spuntava fuori dall'altra giuntura corrispondente del braccio, trapassando letteralmente l'intero arto del ragazzo, ma...
    Pokani.
    ....Non successe perchè l'arma si spezzò all'interno del braccio del ragazzo. Per quanto da fuori fosse ben protetto, da dentro non lo era, e i frammenti si sarebbe sparsi per la zona destra del petto e del braccio di Edward. Sebbene si trattasse di semplici schegge di vetro, se avessero colpito un organo interno particolarmente importante (come fortunatamente non sarebbe successo) lo avrebbero anche potuto uccidere. Stavolta però il fato era dalla sua perchè, se anche il colpo fosse andato a segno, si trattava comunque si un attacco mosso alla cieca e totalmente casuale, che avrebbe ferito si il ragazzo ma non in modo troppo grave o che compromettesse esageratamente le sue abilità in battaglia. Era comunque una ferita assai dolorosa e non indifferente, che avrebbe occupato gran parte dei suoi pensieri per un po'. Intanto Vespheria avrebbe indietreggiato, lasciando l'arma nel braccio del ragazzo: forse subito non lo avrebbe avvertito ma le schegge di vetro si stavano muovendo...dentro di lui. Si, si muovevano per tornare a ricomporre l'arma e se non si fosse sbrigato gli avrebbero provocato ferite davvero gravi. Nel frattempo, la bimba fece letteralmente apparire dalla sua schiena un grosso spadone, lungo più o meno 2 metri e dalle forme grottesche, che però reggeva in una mano sola con grandissima disinvoltura. La sfida era appena iniziata.

    [Vespheria Blackwing]


    [Status Fisico]: Not Bad
    [Status Psicologico]: Incuriosita
    [Potere]: Trasformazione attiva:
    • Bonus sulla forza del 50%
    • Pelle molto più resistente alle alte e alle basse temperature e leggermente più resistente del normale
    • In caso di ali, capacità di volare entro il doppio del proprio Jumper.
    [Energia]: 98/100
    [Tecniche]: /
    [Equipaggiamento]:
    - Deimos impugnata (trasparente, guanti indossati)
    - Pokani estratta/liberata
    - Dacci dentro perchè non mi tratterrò ed è solo l'inizio. :sisi:

     
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    Quello era l'inizio del vero combattimento.
    Edward potè finalmente sentire l'adrenalina scorrergli nelle vene, assieme al potere che la sua Zampakuto gli stava concedendo. Era come un flusso di fuoco che gli scorreva nelle vene, rafforzando, fortificando e potenziando il suo corpo.
    Si sentiva come qualcuno che si risveglia dopo un lungo sogno e si chiede se ciò che ha visto è realmente vero. Si sentiva più forte, più grande, più potente, eppure non era ancora riuscita a vederla.
    Ne aveva ascoltato la voce, come un fuggevole sospiro nel vento percepito quasi per caso, però quello era stato il massimo in cui era riuscito ad avvicinarsi. Lo spirito della sua Zampakuto rimaneva ancora nascosto; gli donava una parte del suo potere, ma tuto si fermava lì.
    Edward percepiva anche che era ancora troppo poco di fronte a Vespheria.
    A suggerirgli ciò c'era quello che poteva essere chiamato istinto selvatico, una caratteristica che nei Daineko era presente in larga parte grazie all'eredità animale da cui erano nati.
    Vedere la sua avversaria trasformarsi in una versione adulta di sè stessa non stupì Edward. Era sicuro che in lei ci fosse molto più che apparisse e quel potere che poteva sentire emanare dal suo nuovo corpo ne era la prova...
    E anche lei poteva liberare la Zampakuto...
    Ma non c'era altro spazio per i pensieri, perchè lei lo attaccò ancora.
    Edward sorrise e quello fu l'inizio di un nuovo scontro.
    La sua avversaria prese rapidamente atto dei punti deboli della sua corazza e cercò di infiggere in uno di essi la sua spada. In risposta, Edward evocò uno scudo con un'altra delle sue braccia e lo usò per difendersi, non affrontando direttamente il colpo, bensì facendo scivolare la lama di lato, cosi da vanificare la forza superiore di Vespheria.
    Il secondo colpo, invece, andò a segno.
    Un dolore bruciante gli trafisse il braccio come una lancia quando il pugno di Vespheria vi si abbattè sopra, tanto che lasciò cadere la spada che impugnava con quella mano, facendola ritornare ad essere una delle punte presenti sulla sua schiena.
    La sua avversaria, tuttavia, non avrebbe cantato vittoria a lungo.
    Mentre lei, allungava entrambe le braccia per attaccarlo, infatti, Edward aveva usato l'ultimo braccio, il secondo ad impugnare la spada, per trafiggerla al fianco destro. Il movimento giungeva in contemporanea con quelli di Vespheria, come un riflesso quasi istintivo, e non c'era modo che lei potesse evitarlo.
    Stringendo i denti per il dolore, eppure, ancora sorridendo, Edward sparò due colpi contro le ginocchia della sua avversaria.
    Si, il combattimento era appena iniziato, ma si sarebbe concluso anche in fretta.
    Ne era certo.

    CITAZIONE
    Stato fisico: Ferita grave al braccio destro
    Stato Psicologioco: Divertito/Dolorante
    Energia: 39/50
    Tecniche Utilizzate: Rinjutsu #3: Scudo crociato
    Sul braccio dell'utilizzatore si va a generare uno scudo grigio con sopra disegnata una grande croce rossa. Lo scudo ha una vita molto breve (3 turni) ed è grande abbastanza da difendere l'intero braccio.
    Costo: 5

    Armi: Sennoatama Omotsu Kyojin, Plasma Cutter
    Note: Hekatoncheir 2/3
    Descrizione: [+ Considerata una delle Zanpakuto supreme a causa della sua potenza. Si presenta come una normale katana, completamente bianca, munita di una guardia d'oro simile ad una sorta di rombo segmentato, e sia il fodero che l'impugnatura sono rilegati in fasciature. La lunghezza totale è di 160 cm, 30 dei quali sono dedicati all'impugnatura. Al comando "Yobiokosu No Kyofu Wa Kokoro Ni" ("Ispira il terrore nei loro cuori") seguito dal nome della Zanpakuto "Sennoatama Omotsu Kyojin" ("Gigante dalle mille teste") questa leggendaria arma può dare libero sfogo ai suoi poteri: durante la fase di rilascio la spada va portata dietro la schiena e mentre diventa pura luce assume la forma di 12 punte simili a delle lame, che si posizionano dietro la schiena e lentamente prendono forma a consistenza: dai colori forti come il cremisi e il bronzo, sembrano in tutto e per tutto delle lame forgiate direttamente sulla schiena del loro evocatore, incastrate all0interno della corazzatura sulla schiena che velocemente va ad avvolgere tutto il corpo, trasformandosi in una splendida armatura che ricopre interamente il corpo dell'utilizzatore, eccezione fatta per gli occhi e per le giunture ovviamente. Questo potere, oltre a fondarsi su una corazzatura totale ed estremamente affidabile in quanto a resistenza, fonda la sua offensiva sulla manipolazione delle lame nate sulla schiena al momento del rilascio: è possibile infatti trasformarle in spade, braccia o altre armi ancora, con la possibilità di attaccare il nemico in maniera brutale e sempre più efficientemente. Il vasto numero di lame a propria disposizione rende questo potere estremamente versatile e pericoloso.
    Attivazione: 5

    Livello 1
    - Mentre l'armatura è completa, la forza fisica aumenta del 25%.
    - E' possibile trasformare massimo 2 delle lame poste sulla schiena in grosse spadone lunghe 180 cm, larghe 30 cm ed estremamente dure e resistenti. Oltre ai 2 metri di lama, vantano anche di 35 cm di impugnatura.
    - E' possibile trasformare un massimo di 2 lame poste sulla schiena in altre 2 braccia da utilizzare contro i nemici per ottenere un vantaggio numerico in quanto a potenza fisica.
    - E' possibile mantenere l'armatura per un massimo di 3 turni, dopodiché essa tornerà sulla schiena sotto forma di scudo e con tanto di lame incastonate ma senza armatura e senza possibilità di attivare i propri poteri. Solamente dopo tanti turni quanti è stata attiva sarà possibile ricomporre nuovamente l'armatura.

     
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21 replies since 12/7/2012, 19:24   189 views
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