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The unseen BOOB, is the Fappest
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Iceringer venne scagliato indietro di qualche metro rimanendo in equilibrio per miracolo, ma ritrovandosi con un bel rigolo di sangue che gli scendeva dalla narice destra del naso. Non ci fece nemmeno caso, e tornando perfettamente in equilibrio tornò a parlare, cercando di difendersi.
Mi dispiace! Sono davvero, davvero dispiaciuto! Questo non sono io, sto solo facendo un sacco di danno, mi dispiace, davvero!
Prese la spada con entrambe le mani stringendola forte a sé tentando di coprirsi il volto con l'impugnatura, in modo di evitare di vibrarla senza senso a destra e a manca.
D-dai... dopotutto... alla fine hai visto la mia spada no? Non sei contenta?
Tentò di salvarsi con un finto e tremolante sorriso, indicando la sua spada e avvicinandosi a lei lentamente con la punta rivolta verso il basso ma tendente verso di lei.
D-dai... non fare così. Ora che l'hai vista se vuoi puoi toccarla! davvero non faccio niente, resto fermo così, ma ti prego smettila di piangere o chiameranno la polizia!
Ce la stava davvero mettendo tutta per cercare di placarla, non era molto bravo con i bambini, specialmente se bambini non sembravano. Dio che confusione.... -
White Hebi .
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Il ragazzo sembrava seriamente dispiaciuto delle sue azioni, lo diceva con una faccia tale da far credere di non c'entrare davvero nulla, che lui era da tutt'altra parte in quel momento. La sua faccia era così ingenua ed innocente!
U-uuuuh...
Vespheria rispose solo con un lamento sommesso, mentre cercava di asciugarsi le lacrime e abbassava la guardia, stranamente più calma di prima grazie alle rassicurazioni dell'uomo. Iniziò ad avvicinarsi a lui che continuava a sorridere tremante, davvero pentito di ciò che era successo. Ok, l'atmosfera si stava calmando, anche la folla sembrava rilassarsi alla visione della ragazza che spontaneamente si avvicinava all'uomo.
V-va bene...
Raggiunto il ragazzo, avrebbe preso titubante tra le mani la spada, per poi sollevarla in cielo come un trofeo e ammirarla in tutto il suo splendore. Era proprio bella.. -
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Il peggio era passato, sembrava essersi tranquillizzata e anche il resto della gente oramai aveva iniziato a sfollare. Iceringer tirò un sospiro di sollievo come se fosse appena riuscito a scappare da una flotta di squali pronti a farlo a pezzo. La gente ama la notizia, e per la sua carriera di supereroe quello non sarebbe stato proprio il massimo. Si passò una mano sulla fronte e poi si legò i capelli, non poteva lasciarla lì dopo quello che avevano passato, e anche se non aveva idea di che cosa combinare, optò comunque per una disponibilità piuttosto ampia.
Senti... se sei nuova e non sai dove andare... posso accompagnarti a trovare un albergo, oppure se ti serve una mano in qualcosa tipo non lo so... negozi di elettronica, mercati, insomma è un modo per dire che se ti serve una mano puoi contare su di me.
Abbozzò un sorriso per poi cercare di rendersi utile.
Devo farmi perdonare, dimmi cosa posso fare per te.. -
White Hebi .
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Stava ancora rimirando la spada quando lui le parlò. Si girò, ancorata a quel flebile dubbio sulla sua personalità, e ascoltò attentamente ciò che diceva. Sorrise dolcemente, finalmente convinta della simpatia e della buona volontà di quel ragazzo. Si avvicinò a lui, gli ridiede in mano la spada delicatamente, carezzandogli la mano, poi lo guardò, ora totalmente calma e come prima, sensuale ed ambigua.
Grazie, sei veramente generoso. Si, sono nuova di qui e non ho un posto dove stare...
Lo fissò per qualche istante, felice di quella piccola pausa.
Effettivamente...C 'è qualcosa che ho sempre voluto fare una volta arrivata a Roma...
Sospirò, poi si avvicinò al suo orecchio e soffiò delicatamente, quasi a rivelare un mistero.
Ed è...
Improvvisamente, a metà frase, la sua voce cambiò: da seducente e adulta a ilare e infantile. Per sfortuna mia, di Doom, del GDR e del fanservice, la stupenda donna cornuta si era tramutata di nuovo in bambinetta piatta e irascibile, e aveva trascinato per l'orecchio Iceringer fino alla sua altezza, per poi svelargli il segreto. Il suo volto era deformato in un sorriso malvagio e una sinistra colonna sonora risuonò nell'aria per un istante.
Shopping!. -
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Il volto illuminato di Iceringer si fece molto soddisfatto quando la vide così contenta di aver trovato qualcuno per non essere più sola. Quella sensazione di felicità... forse era proprio per questo che aveva deciso di fare l'eroe. Per vedere il sorriso delle persone che gli illuminavano il volto con la loro allegria. Quindici minuti più tardi
Quel sorriso era svanito, non c'era più nulla di felice in quello sguardo. Sguardo, magari poterlo chiamare così! Con quella mano appiccicata sulla guancia e gli occhi prossimi al sonno, sembrava quasi un quadro di Picasso mentre un bambino provava a dargli un senso. Se ne stava adagiato su una sediolina molto più piccola di lui, da bambini, in realtà era proprio la sediolina dove stava seduto il manichino di un bambino, ma che lui aveva rimosso con rabbia cercando un punto dove sedersi per non dover annoiarsi più del dovuto. Shopping? Davvero? Quanti anni erano passati dall'ultima volta che aveva comprato qualcosa in un negozio che non fosse online? Come diavolo aveva fatto a farsi convincere?
Hey Vespheria... yaaahwn... ci vuole ancora molto?
In realtà non era per nulla concentrato, era già la quinta volta che lo domandava e non sapeva nemmeno se lei gli aveva risposto, non sapeva nemmeno se lo avesse sentito. Stava morendo dalla noia, stava davvero desiderando ardentemente che un missile nucleare trasformasse Roma in un apocalisse zombie e lui avesse quell'impegno più imminente da portare a termine. O magari poteva pregare che quel manichino prendesse vita, strappandogli un testicolo a morsi così da essere costretto a battersi e poi andare di corsa all'ospedale. Si, sarebbe stata una buona alternativa, migliore a QUELLA tortura.... -
White Hebi .
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Cinque volte che glielo domanda e cinque volte che otteneva la stessa risposta.
Si si tranquillo, altri cinque minuti e ho finito.
La ragazzina intanto si provava e toglieva miriadi di vestiti, provava e toglieva, provava e toglieva, così all'infinito. Ne aveva provati e acquistati così tanti che ormai una pila di pacchi, pacchetti e pacchettini era prossima a crollare su Iceringer che, colto da necrosi cerebrale improvvisa, non se ne accorgeva nemmeno.
Ehi Ice che dici, questo vestito mi ingrassa? Questo mi risalta la coda? Questo fa pandant con le mie corna?
Ogni genere di domande si affollava nella mente del povero ragazzo che, inconscio, non rispondeva neppure. Dopo quindici interminabili, sppossanti ed esaustivi minuti, finalmente la ragazza prese la carta di credito e pagò quell'Everest di vestitini, gonnelline, scarpette e fiocchetti.(tutti accuratamente dotati di iminutivi poichè, come ben sapete, Vespheria è un drago versione mignon), affibbiandolo poi alle forti e possenti braccia del ragazzo, si mise un dito sul labbro inferiore e, dubbiosa, si guardò intorno.
Conosci mica un posto dove possiamo dormire stanotte?. -
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Si perse buona parte del discorso e le azioni che fece Vespheria, quasi non si rese conto della grossa mole di pacchi che si stava creando. E li avrebbe dovuti portare lui? Davvero bella la vita del supereroe! Ma ci fu una cosa che lo fece sobbalzare, in realtà, fu il modo in cui lo disse che lo lasciò non poco perplesso e gli diede la forza per concentrarsi e cercare di capire cosa intendesse, nel modo più gentile possibile.
Bhe non so tu ma io dormirò sicuramente nel mio letto...
E nel dirlo inarcò un sopracciglio, aspettando giusto qualche secondo per continuare a parlare.
Tu... bhe ci sono un sacco di alberghi dove stare, alcuni molto accoglienti, se non hai problemi di liquidi puoi tranquillamente trovarti un appartamento niente male con diversi comfort, ma non te lo consiglio come scelta a lungo termine, qui sono tutti DAVVERO molto cari.
Mentre parlava si sentì sollevato, forse perché aveva l'impressione di aver deviato l'attenzione da quello che aveva detto la ragazza. O magari si era semplicemente sbagliata, distratta da tutto quello che stava facendo in così poco tempo. Pensandoci bene, forse non aveva proprio NESSUN problema di liquidi e poteva stabilirsi in un intero Hotel senza mai avere problemi... di quante cose aveva bisogno un drago?. -
White Hebi .
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Oh beh, un drago ha bisogno di tantissime cose. Potrei stare qui fino a notte fonda a dirvele ma sinceramente non ne ho la minima voglia. Chiedete a Poison per delucidazioni. Nel frattempo, Vespheria ascoltava con attenzione le parole di Iceringer ma senza darlo a vedere. Sembrava più che si fosse chinata per terra in un angolino a fare cerchietti nella sabbia, mentre un alone di depressione aleggiava su di lei. Inutile tentare di resistere alla curiosità, probabilmente Ice si sarebbe chiesto cosa stesse facendo ma l'unica risposta che avrebbe ottenuto sarebbe stata la tecnica più potente in assoluto di Vespheria, da utilizzare solo in caso di estrema necessità, la tecnica segreta che si tramandavano le loli da generazioni, da secoli, da millenni!
Buuuh...
Si tratta della devastante tecnica della supplichevole ragazza Moe dagli occhi quasi in lacrime!
Q-quindi mi lasceresti tutta s-sola al f-freddo, al buio e senza nessuno che mi p-protegga?
Le pupille della ragazzina si espansero fino a ricoprire per intero l'occhio, mentre accenni di lacrimoni grossi come pugni già davano l'impressione di scendere per le guance e la bocca si torceva in uno spasmo di tristezza. Impossibile resistere a una tecnica di tale elevata raffinatezza e potenza.. -
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La conferma che la D di Hebi sta certamente per Demente. Bisogna partire dal presupposto che una ragazza per essere Moe deve avere un certo aspetto, e c'è differenza tra Moe e Lolicon, e quella che Iceringer aveva davanti era INDUBBIAMENTE Lolicon. Se a parlare fosse stata la sua versione matura, allora molto probabilmente sarebbe andato più vicino al concetto, piuttosto che fallire tanto miseramente. Fortunatamente per Vespheria però, Iceringer non dava peso a questo genere di cose specialmente quando aveva davanti a sé una ragazza e per di più pronta a piangere. Il ragazzo si sollevò e andò vicino a lei, con tono dispiaciuto e sinceramente mortificato.
No... no! E' tutto ok, ok? Tranquilla, starò con te tutto il tempo che vuoi, puoi tenermi pure come orsacchiotto ma ti prego non rincominciare a piangere. Ti troviamo il posto che preferisci e io ti faccio compagnia. Sei contenta? Ti piace? Ti prego dimmi che ti piace.
E mentre la abbracciava per tentare di tranquillizzarla era lui che iniziava ad avere il lacrimoni agli occhi. Che razza di idea gli era saltata in mente? Farsi come amico un drago era la cosa più difficile del mondo! La cosa che più lo turbava era che potesse utilizzare quella tecnica anche per fargli sborsare qualche soldo. Non che non lo avrebbe fatto, ma il problema era che con tutte le spese per l'organizzazione era praticamente al verde. Poveraccio. Ed eccolo lì, sulla soglia della porta d'entrata con più pacchi che uomo, aveva fatto 15 piani a piedi perché l'ascensore era andato e i facchini erano in pausa, ma ce l'aveva fatta. E dovette pure aprire la porta! Non seppe come ci riuscì, fatto sta che entrò dentro, gettò tutto a terra e si buttò sul letto a faccia in giù, come se dovesse morire lì. L'albero era di lusso e la camera da letto non deludeva le aspettative. Subito dopo l'armadio, la porta del bagno lasciava pregustare a chiunque fosse interessato un gustoso invito a darsi una rinfrescata. Iceringer però, avrebbe volentieri passato, dato che più che stanco fisicamente era stanco mentalmente. La stanza comunque non era male: un tetto molto singolare ed inclinato, mobili in legno pregiato e parquet perfetto. Un posto da re. Davvero poteva permettersi quella roba?. -
White Hebi .
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E la conferam che il VS tra "Bolshak" e "Doom" non significa Versus ma Veramente Stupido è che Moe e Lolicon non sono due termini di significato opposto. Moe significa semplicemente "carino, di aspetto gradevole", e Loli "bambina". Ora se mi vengono a dire che Vespheria è un cesso mollo anche due schiaffi ma in ogni caso la tecnica di Vespheria non avrebbe cambiato nome solo perchè si trasformava in un donnone con una quarta di seno e un culo da incorniciare e...ok le mie scuse non reggono.
...
In quel momento però, davanti all'hotel, entrambi si chiedevano la stessa coa. Ice se lo poteva permettere? No Ice non poteva permetterselo. Vespheria aveva già controllato il suo portafogli mentre la abbracciava e aveva calcolato che con tutti i suoi risparmi sarebbero potuti pernottare li per circa...18 secondi. Ma in fondo sapeva che avrebbe dovuto pagare lei, non era una barbona qualunque ed era abituata a spese del genere. Si limitò a stendersi per pochi attimi vicino ad Iceringer, per poi togliersi le scarpette e dirigersi verso il bagno.
Mi faccio una doccia.
Non aspettò neanche che le rispondesse, probabilmente era ancora intontito, e si infilò rapidamente nel bagno. Per i successivi venti minuti, se Iceringer non fosse stato troppo fatto di sonno, avrebbe avvertito lo scrosciare dell'acqua e il fischiettare allegro della ragazza.
Ho finitoooo!
Improvvisamente una visione celestiale sarebbe apparsa agli occhi del(se non addormentato) fortunato Iceringer: Vespheria, in forma adulta, che usciva dalla doccia tutta contenta, coperta unicamente da un asciugamano, peraltro molto corto e che lasciava intravedere gran parte delle cosce e lo spacco sul davanzale.
Se ti serve il bagno o vuoi darti una rinfrescata anche tu è tutto libero. Però non guardare nel cesto della biancheria!
Arrossì solo in quel momento, come se solo in quel preciso istante gli fossero scomparsi i vestiti, rimpiazzati dall'asciugamano, e si buttò subito sul letto. Peccato che l'asciugamano fosse legato male.... -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Visto che io non intaso inutilmente i topic con delle considerazioni inutili, premetto che questo è solo per Hebi, quindi chiunque stia degnando questo schifo di uno sguardo lo invito a lasciare perdere.
Da Wikipedia:CITAZIONEMoe (萌え moe?) è una parola giapponese che originariamente si riferisce all'attrazione o all'amore per i personaggi dei videogiochi, degli anime e dei manga. Per esempio, meganekko-moe (眼鏡っ娘萌え "moe per le ragazze con gli occhiali"?), descrive una persona che è attratta da personaggi con gli occhiali. Il termine ha poi assunto un significato più generale, corrispondente ad un hobby, un entusiasmo, una passione. Per esempio, tetsudō-moe (鉄道萌え "moe per i treni"?), è semplicemente un interessamento appassionato verso i treni.
"Moe!" è anche utilizzato nella comunità degli otaku come una interiezione che si riferisce ad un personaggio che l'interlocutore considera un moekko, una ragazza candida oppure una persona affascinante e graziosa. La moekko è una ragazza considerata carina e dall'aspetto dolce e innocente, ingenua, vergognosa e ancora inesperta nei rapporti con l'altro sesso, e imbranata, ma inconsapevolmente attraente.[1] Spesso viene considerato un termine senza un significato preciso e assoluto, ma che si utilizza associato a personaggi ritenuti graziosi, adorabili. Viene anche utilizzato in alcuni anime, come Host Club - Amore in affitto, Lucky Star, e La malinconia di Haruhi Suzumiya.
In occidente sono utilizzate entrambe le scritture moe e moé.[2] Alcuni aggiungono un accento per indicare che la parola dovrebbe essere pronunciata con due morae, ma quest'uso non si conforma ad alcuno standard di romanizzazione.
Partiamo dal primo punto: moe era partito come variante del Megane, ovvero passione per gli occhiali. Vespheria ha occhiali? No.
Secondo punto. Cito:CITAZIONEuna ragazza candida oppure una persona affascinante e graziosa. La moekko è una ragazza considerata carina e dall'aspetto dolce e innocente, ingenua, vergognosa e ancora inesperta nei rapporti con l'altro sesso, e imbranata, ma inconsapevolmente attraente.
Vespheria è una tredicenne, dall'aspetto ancora più infantile, non si può definire "attraente o affascinante" dal punto di vista generale. Si può considerare carina dato che è una bambina, e i pervertiti a cui piacciono le bambine cose cercano quando vogliono qualcosa su cui segarsi?Moeoppure Lolicon? Feel the difference.
Un mugugno cavernoso, che poteva essere scambiato tranquillamente per il lamento di un drago, si sollevò dal letto quando Vespheria disse che aveva bisogno di una doccia. Probabilmente era un ok, o un "mi manca l'ossigeno, aiuto", ma sta di fatto che oltre a quel mugugno non si mosse proprio nulla, né Iceringer diede segni di vita. Rimase lì per tutto il tempo, voltandosi solo qualche minuto dopo. Non aveva dato molta importanza alla doccia, forse perché a stento aveva capito o semplicemente era sovrappensiero. Si sentiva un pò come una guardia del corpo e non gli dispiacere, bastava farle compagnia fino al mattino seguente e poi l'avrebbe liquidata nella maniera più gentile possibile. Come non lo sapeva benissimo, ma l'avrebbe fatto, state certi. Quando Vespheria uscì dalla doccia, Iceringer non si voltò subito, ma solo quando fu relativamente vicina la degnò di attenzione e soprattutto di una risposta.
Mihf ble dub bdah!
(Madamigella, non ritenete che cotale situazioni richieda una maggiore intimitade per la persona vostra?)
Similmente ad uno che si è appena ingoiato la sua stessa lingua, Iceringer iniziò a mugugnare con il rossore dipinto sullo stomaco e un cuscino violentemente premuto al centro dei suoi pantaloni, come se dovesse bloccare un'imminente emorragia. Cosa strana per chi lo vedeva, dato che il sangue in quel momento lo stava perdendo dal naso.
Eiffilibilibbi mubatta haffota ob... oh dio.
(Prestate attenzione! Oppure lo piede impedirà voi di proseguire la soave passeggiata, e finirete per traslare la vostra posizione su la presenza mia e... ohibò divinitade celestiali, così avvenne!
E mentre Vespheria cadeva sul letto, l'asciugamano la liberava della sua presenza e per istinto Iceringer portò il cuscino davanti alla sua faccia per permetterle di non cadere sul suo testone. Il problema era che ora erano finiti uno sopra all'altro e citando il pop italiano, c'era qualcosa di grande tra di loro. Senza riuscire a degnarla di uno sguardo, iniziò a spingere il cuscino sul suo volto, nel preciso intento di soffocarsi. Si vergognava troppo di quella situazione e avrebbe preferito di gran lunga polverizzarsi all'istante piuttosto che vederla nuda e per di più proprio sopra alla sua erezione. Il fato volle però che uno spiraglio nella parte bassa del cuscino gli permettesse di vedere il seno della dragonica schiacciato sul suo petto, e questo non fece altro che farlo eccitare di più, facendogli palpitare il cuore all'impazzata.. -
White Hebi .
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Beh oddio di certo non se lo aspettava ma non ne rimase neanche sorpresa. Era lei il geniaccio che si era buttato sul letto con un accappatoio pericolosamente largo addosso. Ma visto che quel poco (pooooco) di pudore che aveva doveva tenerselo ben stretto, la ragazza si limitò ad arrossire violentemente e fare una faccia stupita mentre il ragazzo tentava di soffocarsi. Ma per quanto le riguardava poteva anche ingoiarselo il cuscino, la cosa importante era un'altra. Una cosa che, più o meno, si trovava sullo stomaco di lei. Come se si fosse scottata la ragazza si ritirò di scatto e tentò di coprirsi come poteva, afferrando il lenzuolo e portandolo sopra il suo corpo, effettivamente stranita ma non del tutto disgustata. Ciononostante la ragazza non si mosse di un millimetro, con lo sguardo vitreo e spento, fissando il vuoto. Non che ci fosse molto da fare in quel frangente. . -
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Quando Iceringer sollevò lo sguardo capì che qualcosa non era andata per il verso giusto. Non che quella giornata fosse proprio iniziata in modo roseo, né fosse continuata perfettamente, ma un finale del genere era davvero troppo deprimente perfino per lui. Non riuscì a guardarla un pò per la vergogna un pò per la situazione, tergiversò solo alcuni istanti, poi esattamente come un gioco che si sblocca all'improvviso da un frame freezato, si alzò dal letto e le diede subito le spalle. Raccolse la sua giacca dall'appendiabiti e si gettò fuori dalla porta, spalancandola di colpo ma fermandosi di nuovo. Aveva avuto l'occasione di conoscere un drago e non era andata magnificamente. Avrebbe dovuto meditare di più l prossima volta, non era più un bambino e non poteva sempre unire l'utile al dilettevole.
Mi spiace.
Avrebbe voluto dirle addio ma in cuor suo in realtà sperava di rivederla, per questo non sbatté la porta ed aspettò fino all'ultimo istante che lo fermasse prima di andarsene via, probabilmente inutilmente, destinato a tornare ad una noiosa giornata fatta di rimorsi.. -
White Hebi .
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Ed ecco che tutto andava a rotoli. Per qualche ora credeva di poter davvero fare amicizia con qualcuno e subito veniva smentita. Non era colpa di Iceringer in verità, eppure si comportava come se lo fosse, e nella maniera peggiore possibile (per vespheria, si intende). SI era fatto silenzioso e cupo e dopo qualche istante le aveva dato le spalle, prendendo le sue cose alla rinfusa e si avviò al portone, spalancandolo di colpo. Vespheria rimase immobile a fissarlo, con un'espressione a metà tra il dispiaciuto e lo shockato. Riflettè velocemente su quello che era appena successo e lo accantonò. Riflettè poi su quella breve giornata passata in compagnia di quel ragazzo, così forte eppure così gentile e premuroso, che non si preoccupava di se stesso ma addirittura del suo "avversario". Non c''erano più molte persone fatte così, ben pochi possedevano quell'innocenza e quella forza di spirito. Quella breve baruffa a cui aveva preso parte con lui le aveva fatto capire che non c'era partita tra i due, lui la surclassava e anche di molto. Ma non si era mai vantato o inorgoglito di ciò, anzi tutt'altro, era rimasto mite e tranquillo, a preoccuparsi di qualsiasi cosa potesse non piacerle. Addirittura aveva accettato di farle compagnia per quella notte sebbene si fossero appena conosciuti.
Mi spiace.
Quelle parole rimbombarono nella stanza in quel silenzio assordante che si era creato. Vespheria avrebbe voluto muoversi, urlare, dirgli che no, non doveva scusarsi, era tutta colpa di lei se adesso lui stava così male. Eppure non un suono le usciva dalle labbra,non un muscolo si muoveva. Non sapeva cosa fare. Ice infine oltrepassò la porta, titubante. Non la chiuse subito. Passati alcuni secondi, tentò di mettere la parola fine a quell'imbarazzo. Ma una presa tanto salda quanto delicata lo cinse all'altezza del bacino, interrotta da alcuni sussulti.
Non andare...
Abbssando lo sguardo, avrebbe visto Vespheria che lo teneva stretto a se, voltando però lo sguardo altrove per nascondere le lacrime che sgorgavano dagli occhi.
Non...Non ho detto che potevi andartene....
