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SPOILER (clicca per visualizzare)PG: Eva
Risveglio. La prima cosa che le venne in mente quando aprì gli occhi era che non conosceva quel soffitto bianco e quelle luci fastidiose , non era in un posto a lei familiare ma non ebbe molto tempo per pensarci perché il secondo pensiero era una gran voglia di vomitare. Trattenne la nausea ricadendo di peso sul cuscino del letto , senza accorgersene aveva tentato di mettersi a sedere ed il capogiro l' aveva stroncata. Era intubata per respirare e svariati altri fili e flebo entravano ed uscivano dal suo corpo , parecchi dalla grossa medicazione incerottata che aveva al centro del petto e le faceva un male cane. Ed allora ricordò , all' improvviso come se qualcuno avesse proiettato le immagini direttamente davanti ai suoi occhi , il combattimento con Rachel , le ferite che aveva subito ed infine la bruciante sconfitta. portò istintivamente le mani al petto sentendo con non poca sorpresa un battito debole ma regolare. Il suo cuore era stato strappato , ma la medicina moderna faceva miracoli e secondo lei c' era il zampino del Sancta a dare una mano. Ciò non toglieva che il suo cervello non aveva ricevuto sangue per un lungo periodo ed aveva rischiato danni seri , probabilmente per questo l' avevano indotta in un coma farmacologico. Fortunatamente grazie al suo potere poteva garantire ossigeno anche per un lungo periodo ed aveva scongiurato quel pericolo , probabilmente si erano sorpresi non poco a sguazzare nel sangue nero mentre le aprivano il petto. Ormai l' aveva capito quello era un letto di ospedale , non poteva fare molto altro se non esplorare la stanza con lo sguardo in cerca di una figura amica.. -
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Aveva perso un sacco di tempo a concentrarsi per poter rigenerare velocemente la pelle ma purtroppo non aveva fatto granché, l'impegno però servì a non farlo sembrare una strana bestia dato che la faccia almeno era al suo posto e poté entrare nell'ospedale. Aveva provveduto a fasciare il resto del corpo per non sentire troppo dolore e nonostante il caldo stava più o meno bene. Si era vestito velocemente, non era passato nemmeno un giorno intero da quando aveva incontrato la misteriosa assalitrice di Eva ma effettivamente era passato troppo da quando le aveva fatto visita all'ospedale l'ultima volta. Si infilò una tuta veloce con pantaloni lunghi e giacca leggera e senza nemmeno tirare del tutto su la zip si avviò verso l'ospedale portando con sé unicamente la custodia per chitarra da cui non si separava mai. Raccolse i capelli in una lunga coda che svolazzò per tutto il tempo che corse verso l'ospedale e durante il tragitto si rese conto che non aveva nulla da portare se non la sua compagnia. Che noia, che tristezza, non contava di vederla svegliarsi finalmente ma per lo meno non voleva arrivare lì e fare la figura del taccagno con le infermiere. Pensò che un mazzo di fieri sarebbe stata una buona idea ma si rese conto che non aveva idea di dove fossero negozi atti a tale scopo, quindi optò per una gelateria, posto assai più frequentato dal ragazzo, dove prendere un pò di assortimento e magari lasciarlo in custodia agli inservienti nella speranza che non facessero razzia. Avviandosi di nuovo verso l'ospedale si tirò su le maniche scoprendo un pò le fasciature sulle braccia e sistemandosi quelle intorno al collo, poi tirò tutta su la lampo fin sotto al mento in modo da evitare di destare troppe domande dai medici curiosi e si diresse verso la camera dove Eva riposava in coma. Era fuori pericolo ma ancora non si svegliava, probabilmente perdere il cuore non era una faccenda tanto semplice. Arrivò davanti alla porta e si preparò a bussare, ma si fermò quasi subito sbuffando e scuotendo il capo. Chi poteva sentirlo? Fu per questo che la sua reazione quando aprì la porta senza preavviso si rivelò decisamente esagerata.
Eva?!
Rimase alcuni istanti bloccato con la mascella che sembrava slogata poi si avvicinò di colpo e lasciando la scatola di gelati sul comodino di fianco al letto si avvicinò rapidamente per accertarsi delle sue condizioni.
Sei viva?! Voglio dire, sei sveglia! certo che sei sveglia! Non potevi rimanere lì a dormire per sempre no?
Ridacchiò con gli occhi lucidi, era davvero contento di vederla sana e salva, la sua risata scemò lentamente diventando sempre meno intensa, senza però cancellare il suo sorriso beota.
Vero?
Ancora non ci credeva. Si era proprio svegliata. Aveva fatto bene a prendere del gelato.. -
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Sollevò gli occhi al cielo e sbuffò impercettibilmente quando lo vide entrare. Tra tutti proprio il più scemo era venuto a trovarla che non perse tempo e prese a tempestarla con un paio di miliardi di domande. Non lo vedeva che non poteva parlare lo scemo ? Cerco in giro con lo sguardo finché non trovò un quaderno ed una matita sul comodino vicino al letto , davvero provvidenziali in quella situazione. Era tutto pesto , non che lei fosse da meno ma voleva davvero sapere cosa gli era successo. Ma c' erano altre questioni che avevano la precedenza. Con mani tremanti riuscì in qualche modo a scarabocchiare le sue richieste e mostrò con decisione la scritta ad Iceringer.
Chiama le infermiere e fammi togliere questo cazzo di catetere.
Sottolineò 3 volte la parola catetere per poi tirare il quaderno (ovviamente a copertina rigida) direttamente in faccia ad Iceringer per sbatterlo subito fuori dalla stanza. Una volta che le infermiere avessero fatto il loro dovere , sostituendo il respiratore con una semplice maschera poteva anche parlare seppur con lentezza. Almeno in teoria. In pratica Iceringer l' avrebbe ritrovata subito a smanettare ad una velocità pazzesca con la sua PsVita , utilizzando tra l' altro una mano sola poiché l' altra era occupata a mantenere il gelato che stava continuamente leccando. Non smise neanche quando il ragazzo rientrò , piuttosto parlava tra una leccata e l' altra.
Tu hai i capelli bianchi perché c' è solo ghiaccio in quella tua testa che ti congela la capacità di pensare , avevo ragione. Ti pare che con me fuori gioco e la nostra capacità offensiva dimezzata te ne vai a farti picchiare ? Che diavolo combini ?
Non c' erano dubbi , stava riguadagnando velocemente le forze ed il suo carattere deciso.. -
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Neanche un'istante era passato da quando si era svegliata ed era già di pessimo umore. Forse le ragazze se dormono troppo non sentono quando hanno il ciclo e si accumula tutto fino a che non si svegliano e poi si scarica di botto. Come faceva a sapere una cosa del genere?? Afferrò al volo il quaderno che gli lasciò un segno in faccia proprio dove Rachel gli aveva graffiato il viso e poi corse subito verso l'uscita inciampando più di qualche volta.
Scusa! Scusa lo faccio subito!
Non dovette aspettare molto prima di rientrare e quelle simpatiche infermiere dai sederi sodi gli fecero trovare anche una sedia su cui accomodarsi... le donne danno, le donne tolgono. Quando rientrò la vide piuttosto sciolta, forse indebolita nel corpo ma per niente nello spirito.
Sei stata ferma un sacco, se ti mangi tutto quel gelato ti finirà sui fianchi.
Parlò senza pensare, poi distolse lo sguardo scuotendo la testa facendo segno con le mani come per dire "niente, niente lascia perdere". Poi fu la sua volta di ribattere e lo fece con estrema severità, purtroppo non poteva darle torto ma la situazione era quella che era, non sarebbe riuscito a controllarsi nemmeno volendo.
Mi spiace.
Chinò il capo e si lisciò la nuca, era realmente dispiaciuto, non per aver agito ma di aver creato disappunto nel cuore di Eva. Era quasi dolce che si preoccupasse per lui, anche se effettivamente non sembrava preoccupazione. Dove esserci un inferno in quella testa bianca...
Ma cosa dovevo fare? Era lì, davanti a me, mi sono fatto trasportare. Sono anche stato costretto a fare sul serio, non mi ha ammazzato per pochissimo quella tipa è... è-è mostruosa cavolo, quando ho ripensato a quello che era successo mi è venuto il mal di testa.
Prese un lungo respiro, poi trovò il coraggio di guardarla in faccia, certo di avere la sua attenzione e di averla staccata finalmente da quella PSvita. Quanto gli sarebbe piaciuto essere una PSvita in quel momento.
Ho incontrato la tizia che ti ha ridotto così. Lo so, sono stato uno scemo, ma non ci ho pensato nemmeno. E' stato un'istante, sono scattato ed è andata così. Mi spiace, davvero...
Poi si passò una mano sui capelli e sollevò di nuovo lo sguardo, pensieroso. Era stata una battaglia faticosa, il suo corpo lo diceva chiaramente, ma non era certo di doverle dire tutto, specialmente il fatto che comunque non l'aveva sconfitta né eliminata, e aveva anche rischiato di perdere il controllo quando lui stesso di solito era quello che provava a calmarla. Si sentiva estremamente in colpa, non doveva essere il migliore dei risvegli quello. A parte il gelato, quello era buono.. -
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Non ebbe alcun sussulto visibile se non che quando Iceringer nominò "quella tipa mostruosa" dalla sua PsVita provenne una musichetta triste , tipica dei game over. Aveva perso al novantesimo livello , lei non perdeva mai al novantesimo livello. Lasciò cadere l' aggeggio sbuffando sconsolata per poi rivolgere finalmente uno sguardo interessato ad Iceringer mentre ascoltava il suo racconto con attenzione. Eppure non riusciva a concentrarsi bene sui fatti , avrebbe voluto rivolgergli più domande ma non riusciva a pensare ad altro che il ragazzo si era quasi fatto ammazzare (per una seconda volta) per lei. Ma non reagì arrossendo o rivolgendo verso il ragazzo uno sguardo ammirato , piuttosto quasi senza accorgersene iniziò a ridacchiare , all' inizio piano poi sempre più forte , ma rimanendo sempre su un tono piuttosto contenuto e non da pazzoide , mentre si riadagiava quasi a sdraiarsi sui cuscini.
E' tutto a causa della mia debolezza.
L' ultima frase interruppe la risata , ma non l' espressione serena di Eva. Si sporse a frugare nel cesto sino a prendere un cono e lanciarlo verso Iceringer in modo che lo prendesse al volo con le mani , quasi volesse addolcirgli le sue dichiarazioni.
Certo che è davvero buono , mangia anche tu !
Quasi ad invitarlo ripartì velocemente all' attacco del suo cono che stava rapidamente finendo , senza che la ragazza si preoccupasse granché della sua linea ...che tra l' altro è perfetta...borbottò a bassa voce. Ma nonostante quella bontà non poteva esimersi dal proseguire con la sua fredda analisi.
E' evidente che non sono adatta per la prima linea...un po' me lo immaginavo. Non sembrava esserci particolare rammarico nè risentimento nella sua voce. non appariva neppure triste , semplicemente constatava la situazione come se non la riguardasse personalmente . C' era determinazione in lei , decisamente non era sul punto di arrendersi o compiangersi. Terminò il cono con un crunch secco ed una leccata di labbra sporche di cioccolato , mentre appallottolava l' involucro per lanciarlo verso il cestino : canestro da 3 punti.
Non mi voglio arrendere , posso essere utile in molti modi.. -
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Vide chiaramente qualcosa nello sguardo di Eva rompersi, era come se si aspettasse una cosa del genere ma adesso era stata disotterrata e non faceva che pesarle sullo stomaco. Iceringer stava per dirle che si sbagliava, ma Eva lo zittì con un cono che fece illuminare il suo sguardo. Pensava di essere stato un cattivo ragazzo ma a quanto pare non era andata male, quindi iniziò a mangiarlo con soddisfazione, quasi con le lacrime agli occhi. Eva sembrava abbattuta, non voleva arrendersi ma sapeva di avere grossi limiti. Iceringer sbuffò, e cercò di organizzare il discorso dato che non gli era ancora passato l'imbarazzo di prima.
Ascolta Eva, tu sei la ragazza più intelligente che conosco. Praticamente mi hai insegnato tu ad usare il mio potere: prima di conoscere te erano solo cazzotti ed esplosioni, ora ci metto cervello quando combatto e mi spello molto meno del solito. Te lo dirò: se non ci fossi stata tu, quella tizia col vestito a righe mi avrebbe fatto a pezzi più che velocemente. Senza di te non avremmo un sistema difensivo fantastico e dei sistemi all'avanguardia per l'arancia. E poi non è vero che non sei in grado di combattere, quella volta alla banca hai vinto no?
Sapeva di stare sviando, non era riuscito a riordinare le idee e quindi si fermò, chinando il capo e dedicandosi un pò sul cono.
Puoi fare un sacco di cose, non devi per forza combattere. E poi sarebbe un peccato se un cattivone rovinasse la tua pelle perfetta, il tuo bel sedere o il tuo dolce faccino... Gli venne spontaneo, non la nemmeno guardò, aveva un tono normale. ... posso farlo io il braccio, non mi pesa prendere un pò di botte o bruciarmi la pelle, è questa la strada che ho scelto, che ABBIAMO scelto tutti assieme. Ai cattivi tosti tosti ci penso io, tu hai molte altre cose anche più importanti da fare. Io internet lo uso solo per i porno e per i videogame, non saprei dove iniziare se dovessi hackerare un sistema. Poi ho la leggiadria di un cavallo zoppo, non sarei in grado di intrufolarmi da qualche parte silenziosamente. Tu lo faresti ad occhi chiusi e senza la tua tuta. Insomma, sei speciale quanto me, anzi forse di più. Almeno per me.
Dalla prima volta che l'aveva conosciuta seppe che avrebbe avuto bisogno di lei per il progetto che aveva in mente, non c'era proprio il progetto senza di lei. Volle rincuorarla per farle ritrovare la fiducia in se stessa e rassicurarla, perché se aveva quelle bende sul corpo era solo perché così aveva scelto, aveva deciso di vendicarla e lo avrebbe fatto.. -
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La macchina che monitorava i suoi battiti emise lo strillo acuto di un cuore in fibrillazione , tanto che Eva si voltò a guardarla con volto pallido ed allarmato , come per dire "non facciamo scherzi". I suoi battiti si stabilizzarono subito per fortuna , ma quella improvvisa accellerata era dovuta solo alle sue condizioni precarie o ai discorsi di Iceringer ? Da quando aveva imparato a parlare da vero uomo ?
C-certo che so fare un sacco di cose io sono soprannominata the amazing octopus dopotutto , valgo 8 volte spiderman !
Inizialmente nella voce si poteva percepire un balbettio imbarazzato ma man mano riguadagnava il controllo , almeno dal tono della voce e dall' espressione di sufficienza si poteva percepire quello , di fatto era 5 minuti che sbucciava un nuovo cono tormentando la carta senza aprirla direttamente.
Ho solo paura a lasciare la mia splendida organizzazione in mano a tipacci inaffidabili come te o testa di cuore...per non parlare della gatta pervertita...quì vi ci vuole un aiuto e forse ho la persona adatta.
Strappò via con i denti l' involucro , liberando finalmente il nuovo gelato con una luce decisamente divertita nello sguardo. Rapidamente aveva riguadagnato possesso di zuccheri ed anche la sua Ps era tornata fra le sue mani abili. Non iniziava un nuovo gioco o perlomeno non uno virtuale , semplicemente si limitava a scorrere la lista dei messaggi sino a trovarne uno e mostralo ad Iceringer voltando lo schermo verso di lui.
Un paio di giorni fa ho ricevuto un messaggio da una mia vecchia amica che mi avvisava che ora si trovava quì a Roma. Io ero nelle condizioni in cui ero per cui non ho potuto rispondere ed adesso non mi risulta rintracciabile. Non c' erano foto a rappresentare "l' amica" in questione , dato che era rappresentata nella play con un avatar dalle fattezze di charizard. Ma Eva aveva chiaramente parlato di una lei , poteva sperare che Iceringer portasse avanti la sua richiesta senza creare casini ?
Era una mia compagna alla base di ricerca...insomma non è che riuscissero a sperimentare molto su di lei...comunque è in gamba se riuscissimo a convincerla sarebbe già un grande aiuto.
Quell' ultimo cono era finito ad una velocità pazzesca...aveva quasi voglia di prenderne un terzo ma non voleva che il ragazzo tornasse a fare commenti sulla larghezza del suo culo , per cui si limitò a puntare il dito verso di lui affidandogli con tono ironicamente solenne la missione.
Cavaliere la vostra quest è ritrovare la ragazza in pericolo e portarla al mio cospetto. Questo non è un ordine ben più ! E' la mia personale richiesta di aiuto agli Watchmen.. -
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Eva si era forse emozionata per le sue parole? Fu un attimo, forse era solo una sua impressione, quindi non gli diede peso e prestò attenzione alle parole della ragazza. A quanto pare aveva trovato un buon elemento per la loro squadra, la conosceva e quindi sapeva di cosa era capace. Le dava un sacco di fiducia, questo bastò ad Iceringer per convincersi, anche lui aveva fiducia in Eva, quindi di conseguenza l'aveva anche verso la sua amica.
Aspetta, amica? Oh andiamo lo sai che non ci so fare con le ragazze...
Sbuffò, sarebbe stato un disastro, ma quando eva glielo chiese in quel modo non seppe resistere. Aveva visto troppi videogame per non obbedire ad una richiesta del genere. Ridacchiò, chiuse gli occhi e portò il pugno destro chiuso sul petto.
Come desiderate, your majesty.
Si concesse un ultimo sorriso, poi prese la psvita ed esaminò il messaggio, senza dargli troppa attenzione però.
Non sembra difficile, ma ti fa bene stare tutto questo tempo attaccata a questo affare appena dopo essere svegliata? Dovresti fare un pò di movimento fisico, riabilitazione o cose così, non mangiare e giocare. Lo dico per te, io ho una forma smagliante grazie alla mia dieta a base di pelle scottata.
E si concesse una lunga risata stavolta, ironizzare sulle sue sventure lo divertiva stranamente.. -
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Improvvisamente iceringer si sarebbe sentito stringere e avvolgere come da una forza invisibile che improvvisamente lo attirò sul letto estremamente vicino alla ragazza. Conoscendo i suoi poteri non gli ci sarebbe voluto molto ad identificare in quella "forza" i tentacoli della ragazza , le sue capacità potevano rivelarsi sinistre e minacciose a volte.
E chi ti dice che non stia facendo attività fisica ?
Per quanto possa rivelarsi minaccioso un boing attack perlomeno , dato che la ragazza aveva fatto letteralmente tuffare la faccia del ragazzo nel suo petto generoso tenendolo stretto abbracciato per il collo.
O avevi in mente qualcosa tu ?
Liberò un poco la presa in modo che Iceringer potesse vedere il suo sguardo malizioso e sornione , sguardo che rimase serio solo per pochi istanti perché l ragazza si concesse una di quelle amare risatine da "magari un altra volta".
Considera questo come un piccolo premio. Ne avrai uno più grande se porti a termine la quest ed ora...
Nuovamente Iceringer si sarebbe sentito sollevare stavolta stretto per tutti e 4 gli arti che lo portarono in alto tenendolo orizzontale , puntato direttamente verso la porta. ovviamente Eva scherzava , non lo avrebbe mai lanciato fuori dalla stanza attraverso una porta d' ospedale....FUORI ! Si lo avrebbe decisamente lanciato e con tutte le sue non poche riguadagnate forze. Merito del gelato.. -
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Ok, aveva esagerato. Era solito prendere in giro la sua forma smagliante ed evidentemente stavolta aveva superato il limite, e aveva visto decisamente troppi hentai per non sapere come sarebbe potuta finire questa cosa... oppure no?
aspetta Eva... parliamon...
Non riuscì ad argomentare le sue obiezioni e venne portato in paradiso dall'ultimo mezzo che avrebbe mai immaginato. I tentacoli di Eva erano sempre stati molto ambigui, ma adesso iniziava decisamente ad adorarli. Mentre il suo sguardo da ebete perso si fondeva con quello malizioso e diabolico della sua alleata, quest'ultima gli faceva intendere che aveva DAVVERO molta fretta che lui si desse da fare, e quando lo risollevò di nuovo, Iceringer era più convinto di prima.
Ok... vuoi che ti porti altri gelati poi? Oh, aspetta...
E proprio come lo zerbino in cui si era tramutato venne scagliato fuori come solo una donna come Eva sapeva fare. Non amava essere defenestrato ma lei poteva farlo tutte le volte che voleva. Ci rimise un pò prima di riprendersi dal dolore e dall'infatuazione, ma fu proprio ripensando a quello che gli tornò la determinazione in corpo e si sollevò a quattro zampe.
Forza... fatti forza...
E senza sollevarsi dalla posizione di primate o quadrupede se preferite, che era la posizione che in quel momento più gli si adduceva (sembrava quasi si stesse punendo da solo per la sua malizia e sottomissione) si diresse verso la destinazione che Eva gli aveva indicato.SPOILER (clicca per visualizzare)Posto direttamente in appartamento o hai qualcosa in mente tu?. -
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Non fosse stato per la sua camminata quadrupede forse Iceringer non l' avrebbe notato e sarebbe passato semplicemente oltre , ma il corridoio d' uscita del reparto non era così deserto come pteva apparentemente sembrare. Nascosta dietro uno di quei grossi macchinari lasciati in giro , o per meglio dire seduta contro di esso vi era una ragazza all' apparenza semisvenuta ma in realtà ben sveglia e con il respiro basso e rapido , come se cercasse di riprendere silenziosamente fiato. Vestiva leggero , una maglia aderente e scollata con sopra un giubbino scuro che le arrivava appena alle spalle , del medesimo colore degli shorts cortissimi e degli alti stivali sino al ginocchio , nulla che potesse occultare diversi tagli e piccole ferite sparse sul suo corpo , persino dalla bocca perdeva un filo sottile di sangue. Il fiato della ragazza si stabilizzò , rialzò leggermente la testa senza ancora aprire del tutto gli occhi , ma finalmente mostrando il viso giovane incorniciato da capelli di un rosso abbagliante. Le ferite parevano essere la ragione per cui quella ragazza fosse spuntata lì da chissà dove , l' unica plausibile perlomeno , dato che tra le mani reggeva vari bendaggi e disinfettanti sicuramente rubati da qualche magazzino.
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A quanto pare il suo istinto canino aveva fatto centro, gli piaceva pensare che se non fosse stato un supereroe sarebbe potuto diventare un buon cane antidroga. Strane tendenze aveva quel ragazzo, ma il suo sguardo compiaciuto durò davvero poco perché realizzò immediatamente che la situazione non era così buona: quella ragazza era lì di nascosto, non poteva farsi beccare e se Iceringer fosse spuntato dal nulla sicuramente l'avrebbe indotta alla fuga. Aveva bisogno di un buon piano per avvicinarla, e doveva fare in modo di non sembrare un maniaco né tanto meno un medico. L'ultimo non poteva sembrarlo, ma l'altro probabilmente si, anche se fasciato com'era al massimo assomigliava ad un paziente.
I miei sensi di ragno pizzicano...
Iniziò a guardarsi intorno e quando vide un grosso bicchiere di carta adagiato lì vicino ebbe subito l'illuminazione. Iceringer si piazzò velocemente dietro all'altro lato del macchinario in modo da non farsi vedere dalla ragazza, portò il bicchiere davanti alla bocca ed iniziò a parlare camuffando la sua voce e pronunciandosi nella maniera più silenziosa possibile.
Ragazza dai capelli rossi, ascoltami! Chi ti parla è la tua guida spirituale, non temere e non aver paura di me, se seguirai le mie istruzioni sarai al sicuro, ma devi fidarti altrimenti ti scopriranno e ti porteranno nel... in... nel nirvana dei malvagi obesi! Dove vengono punite le persone con un fisico bellissimo e una forma perfetta, tipo il tuo o quello di Eva...
Iniziava a divertirsi, la cosa che gli veniva meglio erano le imitazioni, e per quanto idiota potesse sembrare in realtà ce la stava mettendo tutta. Se avesse avuto la sua spada avrebbe potuto assumere l'aspetto di Eva per conquistare la sua fiducia, ma non aveva mai assunto l'aspetto di una donna e aveva sinceramente timore di presentarsi nella sua stanza con il suo aspetto... come se l'idea della coscienza parlante fosse migliore.. -
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La ragazza non era certo svenuta , nè dormiva ma sino a quel momento sembrava essersi curata poco della presenza di Iceringer. Non che non l' avesse notato , il suo naso pizzicò leggermente in seguito alla leggera puzza di bruciato che le fece quasi pensare in un primo momento all' assalto di un enorme pollo arrosto. Le piaceva il pollo , l' acquolina già le si formava sulle labbra o forse era semplicemente un po' di sangue che colava , ma la differenza di solito non era poi molta. Diede una sbirciata con gli occhi socchiusi contro i vetri delle porte , resi come specchi dalla parziale penombra che avvolgeva il corridoio ma ciò che vide non somigliava decisamente ad un pennuto , sembrava piuttosto una mummia , o un gorilla ferito che se ne andava in giro in cerca di banane. Non credeva di essere finita in uno studio veterinario. Strinse più forte a sè gli oggetti che aveva rubato mentre il viso si corrugava in un espressione concentrata "Ignorami ignorami ignorami ignorami ignorami ignorami...." pregò nei suoi pensieri. Forse i suoi desideri erano stati esauditi perché del ragazzo non vi era più traccia , lasciandola finalmente andare ad un sospiro liberatorio.
Ragazza dai capelli rossi, ascoltami! Chi ti parla è la tua guida spirituale...
Sobbalzò sorpresa mentre finalmente spalancava completamente gli occhi. Non poteva credere a quello che sentiva , dopo tutto quello che aveva passato in pochi giorni a Roma gli mancavano solo gli scherzi cretini di un primate. Perché il cielo non l' ascoltava mai ? neanche gli lasciò terminare la frase che , dimostrando un agilità degna di un ghepardo la ragazza era letteralmente balzata sull' altro lato del macchinario avventandosi con tutto il suo peso contro Iceringer. Non voleva fargli male , si sarebbe limitata a saltargli addosso schiacciandolo sotto il suo corpo strappandogli via il bicchiere mentre con una mano gli serrava con decisione a bocca.
Zitto scemo ! Mi farai scoprire !
Poco contava che Iceringer avesse parlato a voce bassa , mentre lei stava letteralmente urlando producendo un notevole chiasso , rumore che attirò inevitabilmente l' attenzione dei reparti vicini che subito iniziarono a muoversi. Sentiva già il rumore di passi veloci e persone che spalancavano porte facendo domande su tutto quel trambusto col tipico tono autoritario delle guardie di sicurezza....merda.
Afferrò il povero Iceringer per il bavero scuotendo con violenza su e giù la sua testa
Bruttamiseria è tutta colpa tua ! No in realtà la colpa era unicamente della ragazza ma questi erano dettagli. Dopo averlo scosso abbastanza da fargli apparire due cerchi negli occhi al pari di un Rinnegan , tirò su con apparente poca fatica Iceringer serrandogli un braccio intorno al collo ed iniziando a trascinarselo dietro in cerca di un altra uscita. senza dubbia non era una persona che amava riflettere o perdersi in chiacchiere , i suoi modi erano spicci e decisi.
Ti dichiaro in ostaggio , sconterai le tue colpe nell' inferno dei malvagi ficcanaso.. -
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A quanto pare il suo geniale piano per riuscire ad attirare l'attenzione aveva funzionato, ma non nel modo che aveva pianificato, quindi non aveva funzionato per niente insomma. Iceringer si fece prendere un pò dal panico quando vide quella pantera rossa balzargli in testa, ma soprattutto quando gli portò via il bicchiere, si sentì come nudo e disarmato, la voce della coscienza aveva fallito miseramente, ma non riuscì ad opporre resistenza ad una così bella ragazza che non pareva proprio lo stereotipo della guerriera.
Aspetta, non mi hai fatto finire di...
Di nuovo lo scosse e gli impedì di finire il concetto, parlare ad una ragazza non era mai stato così difficile per Iceringer, avrebbero dovuto dargli una medaglia ma dal punto che non riuscì a tenersi nemmeno un bicchiere di carta non ci sperò molto. Con gli occhi che giravano come una spirale perpetua, tentò ancora di spiegarsi.
Ma se solo io riuscissi a dirti che...
Lo strozzò, si sentiva un dannato bambolotto e gli occhi si sgranarono quasi uscendo dalle orbite. Era tornato in sé e ora che lo stringeva così forte con tutte quelle ustioni non si sarebbe distratto facilmente. Afferrò con entrambe le mani il suo braccio per farle capire che a forza non scherzava, senza però farle nulla oltre a spaccare leggermente il braccio in modo da poter respirare.
Eva! Se la smetti di fare casino ti proto da Eva! Lì sarai al sicuro! Mi ha mandato lei a cercarti, so dove si trova, se mi dai retta non ti succederà niente, noi possiamo aiutarti!
Sperava che con le ultime parole, finalmente serie e degne di attenzione, riuscisse a convincerla a smettere di comportarsi come uno psicotico in fuga e dargli la possibilità di darle una mano. Una mano metaforica, perché da come si stavano mettendo le cose avrebbe potuto prendersi tutta la mano vera.. -
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Poteva crederci o no ma il nome di Eva fece un certo effetto sulla ragazza , che lasciò tranquillamente che Iceringer allentasse la presa permettendogli di respirare e parlare Eva ? Domandò avvicinando gradualmente il suo viso a quello di Iceringer , come se stesse quasi abbracciando il ragazzone da dietro. Voleva tutta la sua attenzione mentre con espressione diretta e sincera lo fissava da tanto vicino che il suo campo visivo si sarebbe ridotto ai suoi occhi.
Eva sta nella mia lista delle persone con cui è meglio non avere a che fare. La frase non sembrava ammettere repliche , tanto più che il rumore del personale e della sicurezza si era fatto più vicino e la ragazza , con calma e senza movimenti bruschi avrebbe letteralmente sollevato Iceringer di qualche centimetro da terra sfruttando il solo braccio a cui si era aggrappato il ragazzo , mentre l' altra mano premeva al centro della sua schiena. La porta in quel momento si sarebbe spalancata ed una delle guardie fece una sorpresa irruzione nella stanza , rimanendo per un istante attonita di fronte alla scena.
E gli ostaggi non hanno diritto di parola. Con la mano avrebbe semplicemente spinto , sfruttando tutta la sua forza contro la schiena di Iceringer in modo da lanciarlo con tutto il suo peso contro la guardia accorrente. Altre due erano subito dietro ma la ragazza sarebbe subito scattata verso di loro con una mano tesa in avanti in una posa quasi da artiglio ed una strana luce negli occhi..
