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The unseen BOOB, is the Fappest
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La strategia di puntare alle luci si rivelò fruttuosa, visto che la stanza piombò rapidamente nel buio. Ma lui era un felino, e l'unico altro elemento a poterlo sentire e vedere era il braccio. Chissà come funzionava? I tre comunque erano al buio e non avevano modo per difendersi, i vetri che caddero loro in testa poi li confusero ulteriormente, costringendoli a sparare munizioni a ripetizione senza alcun senso logico, non avrebbero mai colpito Edward.
Non vedo un cazzo di niente! Dov'è la torcia?!
Ce l'aveva Bastiano!
Era la sua occasione, ora o mai più, e doveva approfittare per poter capire velocemente come funzionava il braccio.. -
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A quanto pareva aveva funzionato.
Edward accolse il calare delle tenebre con gratitudine, come un amico da lungo mancato. I suoi occhi da felino vedevano in quella oscurità come se fosse il sole di mezzogiorno e ciò lo avvantaggiava enormemente.
"Sapete una cosa?" chiese. "In questo buio...io ci vedo benissimo..." li avvertì. "Ogni vostro respiro, ogni vostro battito di ciglia...vi vedo e vi sento benissimo...ma voi non vedete me, divertente, vero? Imaginate come se stessimo giocare a nascondino"
Mettendosi su un ginocchio ed utilizzando il cassettone come appoggio, Edward puntò Pain e Smile e prese accuratamente la mira.
Voleva scoprire l'esatto funzionamento di quel braccio capace di schermare le sue pallottole, perciò non gli restava che procedere per tentativi.
Uno alla volta, in lenta successione, sparò tre colpi, ognuno diretto ad un bandito. Ma nessuno di essi erano mirato per ucciderli o ferirli direttamente, bensì a confonderli più di quanto già non fossero. Infatti, le pallottole non seguirono una traiettoria retta, ma compirono delle parabole in modo da colpirli dal lato da cui ognuno di essi aveva i propri compagni. Lo scopo di Edward era di farli sprofondare totalmente nel panico, cosi che, magari, avrebbero anche cominciato a spararsi addosso da soli.
Era tutta una questione di psicologia e lui avrebbe cercato di controllarla con le proprie parole.
"Tu sei il primo che farà una brutta fine" disse mentre la prima pallottola sibilava accanto alla testa del bandito C.
"Poi toccherà a te...e sarà molto doloroso, credimi" commentò, mentre la seconda pallottola sfiorava il fianco del bandito B.
"E tu..." Edward sorrise. "Tu, amico mio, sei il più fortunato...morirai senza rendertene conto. Sarà rapido, veloce e facile come addormentarsi" rise, mentre la terza pallottola sfiorava lo stomaco di Lardone.
Nessuno dei suoi proiettili mirava a colpire direttamente, fattore che, Edward teorizzava, fosse necessario all'attivazione di quel bracico, dato che le sue pallottole mirate a colpire le lampade non erano state intercettate.
Mentre parlava, Edward sorrideva. L'oscurità avrebbe reso difficile capire da dove provenivano le parole e cosi anche le sue pallottole. Insieme, avrebbero spezzato ogni certezza ed equilibrio, confuso il sotto col sopra, la destra con la sinistra, gli amici con i nemici, imprevisti permettendo, ovviamente.
Attendeva sorridendo di quella deliziosa ironia.CITAZIONEEdward Von Falsteng
Stato fisico: Gravemente ferito
Stato psicologico: Divertito
Energia: 30/30
Tecniche: //
Note:
Pain: 5 proiettili
Smile: 5 proietttili
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Neanche il tempo di iniziare a fare il buffone che subito i proiettili vennero annichiliti dai raggi di luce che partirono dalla spalla del loro capo. Non era una questione di luce quindi dato che li avevano colpiti anche al buio. Fortunatamente i laser non emettevano luce quindi la copertura di Edward era ancora in piedi.
Bruschetta, inizia a sparare in aria con i proiettili che ci rimangono, faranno luce a sufficienza, poi lo vado a prendere io... con questo braccio le sue pallottole non possono colpirmi ehehehe...
Il bandito di Sinistra sganciò il caricatore e si preparò ad inserirne un altro. Edward doveva agire in fretta.. -
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Niente da fare.
Quindi quell'arma funzionava in base al movimento.
Ma Edward non aveva più tempo di fare congetture. In un modo o nell'altro sarebbe stato scoperto, cosi decise di agire alla vecchia maniera de "o la va o la spacca".
Abbandonò il proprio nascondiglio e, protetto dall'oscurità, corse a tutta velocità e silenziosamente verso il bandito in procinto di far luce con i proiettili. Arrivatogli addosso, mirò al suo collo con un fendente di una delle sue baionette, mentre con l'altra tentava di tranciargli il braccio con cui teneva l'arma. Se fosse riuscito nel suo intento, avrebbe afferrato l'arma caduta del bandito, insieme al caricatore, con la propria coda.
Fatto ciò, tornò a nascondersi tra le ombre, in attesa degli sviluppi.CITAZIONEEdward Von Falsteng
Stato fisico: Gravemente ferito
Stato psicologico: Divertito
Energia: 30/30
Tecniche: //
Note:
Pain: 7 proiettili
Smile: 6 proietttili
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Forse Edward aveva capito che in una situazione come quella gli sarebbe stato molto più semplice agire in silenzio e da corta distanza piuttosto che rimanere distante e fare un casino inutile con le sue pistole. Inizialmente nessuno parve essersi conto che il loro amico era stato facilmente fatto fuori, nessuna abilità speciale, completamente al buio ed indifeso, era un finale fin troppo scontato. Ci volle un pò prima che riprendessero a far rumore.
Ha ammazzato pure Bruschetta!
Ci sta fottendo tutti come si fottono le bottane!
Sbrigati a sparare io sto dietro di te, se si avvicina lo ammazzo!
L'ultimo dei criminali al di fuori del Boss, stava eseguendo la stessa manovra del suo compagno, pronto a ricaricare ed iniziare a sparare. Veloce gattino, veloce!. -
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Ed uno era andato a terra.
Edward scattò di nuovo, rapidamente e silenziosamente come prima.
Aveva visto come i due rimanenti banditi si erano disposti, cosi attaccò frontalmente quello che stava cercando di ricaricare la sua arma. Rapidamente, colpì allo stesso precedente modo, mirando a collo e polso, ma stavolta terminò la propria combinazione con un calcio frontale per scagliare quello che nella migliore delle previsioni sarebbe stato un cadavere senza vita contro Lardone, che attendeva dietro.
Fatto ciò, si ritirò nuovamente nell'oscurità, in attesa di un'altra apertura per colpire.CITAZIONEEdward Von Falsteng
Stato fisico: Gravemente ferito
Stato psicologico: Ti faccio a pezzi
Energia: 30/30
Tecniche: //
Note:
Pain: 8 proiettili
Smile: 7 proietttili
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Come si suol dire, un fulmine non cade mai due volte nello stesso punto e infatti il boss della banda non esitò nemmeno un istante quando sentì qualcosa muoversi nell'aria e mandò in avanti un pugno proprio di fronte al suo compagno, in modo da investire facilmente Edward. L'indecisione gli impedì di piazzare un colpo decisivo ed infatti il ragazzo si ritrovò scansato solo di qualche metro ma con una forte contusione sul petto. Le sue condizioni stavano peggiorando.
L'ho preso, l'ho preso! Cassata, spara sbrigati, davanti a te!
Il tizio col passamontagna portò il mitra di fronte a sé e fece partire una scarica orizzontale che oscillava a destra e a manca fin troppo alta, impossibile colpire Edward ma comunque fece una luce sufficiente per poterlo individuare. La scarica non sarebbe durata a lungo, Eduard aveva bisogno di ripararsi o trovare un diversivo finché era visibile e tornare all'attacco solo col favore delle tenebre.. -
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Respinto indietro, Edward afferrò uno dei cassettoni e lo tirò fuori, utilizzandolo come scudo per ripararsi dalla pioggia di pallottole. Una volta che questa fosse terminata, si sarebbe lanciato fuori dal suo nascondiglio e sarebbe tornato a nascondersi tra le ombre.
Una volta fatte perdere le proprie tracce, compì una manovra aggirante per attaccarli dalla direzione opposta e sperando che l'oscurità improvvisa li avrebbe confusi.
Mentre correva, apriva tutti i cassettoni che incontrava con quanta forza poteva, generando un gran fracasso che aveva il compito di rendere impossibile tracciare i suoi movimenti in quanto a suoni e spostamenti d'aria.
Protetto dal rumore e dall'oscurità, Edward menò un affondo verso la schiena del capo dei banditi con l'intento di abbatterlo con un solo colpo risolutore all'altezza del cuore e che non avrebbe dato spazio a contrattacchi.
Nel caso fosse riuscito nel suo intento, avrebbe sparato due colpi per finire l'ultimo avversario, utilizzando nel contempo il corpo morto come scudo da eventuali ultime rappresaglie, altrimenti sarebbe tornato a nascondersi ancora una volta tra le ombre.CITAZIONEEdward Von Falsteng
Stato fisico: Gravemente ferito/contusione al petto
Stato psicologico: Ti faccio a pezzi
Energia: 30/30
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Note:
Pain: 8 proiettili
Smile: 7 proietttili
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Mentre apriva con violenza i vari cassettoni, Edward ebbe finalmente la definitiva prova di come funzionavano le armi del loro capo: i laser si mossero immediatamente contro Edward, bucando facilmente i cassettoni e trapassandogli entrambe le spalle in modo sottile. Non quanto bastava per bloccarne le articolazioni ma quanto serviva per fargli molto male. Questo però non avvenne finché lui non si fosse avvicinato abbastanza. Il succo era questo: la "torretta" rilevava i rumori troppo forti e nel momento in cui il bersaglio che li provocava entrava nel raggio d'azione, allora entravano in azione col preciso intento di bloccarlo. Edward dovette rinunciare al suo proposito iniziale, ma ora aveva qualcosa di interessante su cui lavorare: forse poteva capovolgere la situazione in suo favore! . -
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Si ritrovò ancora una volta respinto indietro ed ulteriormente ferito, ma almeno aveva finalmente capito come funzionava quell'aggeggio.
Aggrottando la fronte per il dolore, lanciò una delle sue pistole contro il bandito ancora armato di fucile mitragliatore. L'arma percorse roteando la distanza che la separava dal bersaglio roteando silenziosamente e il suo obiettivo era proprio l'arma del bandito, contro cui avrebbe sbattuto rumorosamente abbastanza da attirare l'ira laser del braccio meccanico dell'omone.
Dopo ciò, Edward lanciò la seconda pistola, stavolta con la baionetta puntata e diretta ad affondare nel il petto del capo dei banditi, deciso a finirlo una volta per tutte. Il secondo lancio era silenzioso quanto il primo ed altrettanto letale. Nobn restava che attendere il risultato.
E intanto, rimaneva nascosto nelle ombre, utilizzando un cassrttone come copertura.CITAZIONEEdward Von Falsteng
Stato fisico: Gravemente ferito/contusione al petto/fori nelle spalle
Stato psicologico: Ti faccio a pezzi
Energia: 30/30
Tecniche: //
Note:
Pain: 9 proiettili
Smile: 8 proietttili
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L'unica differenza tra un'arma da fuoco e una da lancio è proprio la capacità con cui queste raggiungono il bersaglio: velocemente o silenziose. La pistola era già stata etichettata come "nemico" dalla torretta, e quando cozzò sull'arma di Cassata non esitò minimamente a colpirlo direttamente al cuore con un fascio laser. Il secondo colpo, diretto al boss, lo infilzò per bene nel petto dove riuscì a recidergli la trachea. Le funzioni vitali si arrestarono velocemente e il braccio cessò di funzionare. Finalmente Edward poteva godersi la vittoria e un attimo di pace, lasciandosi andare alla stanchezza delle sue ferite. Per ricompensarlo, la Falange, non solo cancellò la lettera di vagabondaggio, ma gli fornì copertura per tutti i servizi medici di cui avrebbe avuto bisogno, e un reparto speciale dove lo avrebbero servito esclusivamente donne prosperose. E visse per sempre felice e contento. O così sarebbe stato se ci fosse rimasto in quell'ospedale, ma la storia ci insegna che quel gatto non aveva finito di mettersi nei guai, e che quello era solo un caso fortuito. Cosa gli riservava il futuro poteva saperlo solo Dio (cioè, in questo caso, Me). CITAZIONEMISSIONE COMPLETATA
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