[Missione] Knight of The Round

Finalmente era giunto il momento di far conoscere a Roma chi fosse il capo della città di Kurayami...Finalmente era giunto il momento di far capire al mondo le intenzioni di Madara Uchiha...
Senza indugiare Madara e il suo fedele amico Kokujo partirono alla volta di Roma, pronti a qualsiasi cosa sarebbe successo. Peccato che lungo il tragitto vennero informati di uno strano accadimento...Un enorme torre era apparsa a Londra...Di certo era una cosa moltro strana, ma la cosa che colpì di piu Madara non fu il fatto in se e per se...Troppe cose "strane" stavano succedendo, in un lasso di tempo troppo breve...E per Madara, piu che pure coincidenze, sembravano una vera e propria dichiarazione di guerra...Ma da chi?
Non servirono parole o sguardi fra i due amici...Kokujo partì subito alla volta di Londra. Piu che forza bruta, adesso a Madara serviva un occhio...E Kokujo era cio che faceva al caso suo.
Signore...Siamo quasi arrivati a Roma...
Disse uno dei suoi sottoposti con voce ferma e quasi nervosa. La situazione turbava gli animi di tutti, e l'ansia rendeva nervose le persone con poco controllo.
Appena l'aereo atterrò Madara si alzò di scatto e seguito dai suoi sottoposti si diresse all'areoporto, pronto a dirigersi verso il suo obbiettivo...Caius, ma appena giunse all'areoporto una segretaria fermò il suo cammino..."L'imperatore Caius è impossibilitato a riceverla" disse...Era impegnato dalla situazione di Londra. La notizia turbò Madara, era giunto fin li da Kurayami per nulla? Come poteva un uomo del suo calibro essere messo da parte in questo modo? Ed infatti senza nemmeno aprire bocca, uno dei suoi sottoposti inizio a redarguire la segretaria. Era di certo una testa calda ma in fin dei conti aveva ragione...Ma stranamente Madara non si infuriò, era calmo...Osservava la situazione da dietro la sua strana maschera senza mostrare rigidità o avventatezza. Stava riflettendo, era una situazione fin troppo scomoda per perdere il controllo.
Lo perdoni...
COn voce calma e pacata, Madara si rivolse direttamente alla segretaria, appoggiando la mano destra sopra la spalla sinistra del suo sottoposto, come se volesse placarlo...Per poi rivolgersi nuovamente alla segretaria...
Lo perdoni...Abbiamo affrontato un lungo viaggio per giungere fino a qui, e gli ultimi accadimenti stanno turbando un po tutti...
Disse con la stessa calma di prima, per poi mollare la presa dalla spalla del suo sottoposto ecompiere un passo verso la segretaria per avvicinarsi ancor di piu a lei...Ed ora retto di fronte alla giovane diresse lo sguardo verso i suoi occhi e con fare gentile disse...
Il signor Caius è impegnato nella questione di Londra giusto? Ed avrà sicuramente bisogno del maggior aiuto possibile...Gli dica che il sottoscritto...UCHIHA MADARA...è disposto ad aiutarlo nella questione di Londra...
Uno dei miei uomini migliori è gia diretto verso Londra, lui sarà i nostri occhi...
DI certo gli informatori di Caius saranno eccellentissimi nel loro lavoro, ma un accadimento talmente improvviso non poteva essere di certo previsto...Kokujo era gia in viaggio alla volta di Londra...Era una carta talmente forte, da non poter essere ignorata. Nessuno poteva essere partito prima di lui...O almeno Madara sperava questo. Infatti senza nemmeno aspettare la risposta della segretaria, con la mano sinistra spinse un pulsante sul lato della maschera, all'altezza dell'orecchio...Era un auricolare, collegato ad un telefono che immediatamente avrebbe composto il numero di Kokujo cosi da permettere una telefonata, e di fatti la risposta di Kokujo non si sarebbe fatta attendere...
YO! Bro...Dimmi, com'è la situazione di Londra?

La risposta di Kokujo non si fece attendere...Sembrava che fosse gia arrivato a Londra e che si trovasse proprio di fronte a quell'enorme torre. Ma da buon ex militare quale era aveva gia capito che c'era un altissima probabilità che la chiamata fosse ascoltata gia da qualcun'altro, infatti le informazioni che diede a Madara furono alquanto esigue e vaghe. Ora la cosa importante era incontrare Caius...Madara non fece in tempo nemmeno a pensarlo che apparve uno stranissimo tipo di fianco alla segretaria, che senza nemmeno presentarsi si complimentò con Madara per i suoi sottopasti, per poi allungare una mano destra verso Madara in segno di rispetto...Certo "rispetto" era talmente tanto rispettoso da dimenticarsi di presentarsi...Di certo un tizio che appariva in quello strano modo ce n'era uno solo a Roma...Ma non si sa mai, quella era una città di pazzi niente a che vedere dalla calmissima Kurayami. Bèh tralasciando il suo strano accento e i suoi modi, quello strano tizio si era proposto di far incontrare finalmente Madara con Caius e di portarlo direttamente al colosseo...Una proposta davvero interessante....
La risposta di Madara non si fece attendere
L'unica cosa di cui ho bisogno è di proferire parola con il signor Caius...Quindi se è cosi gentile...La prego di accompagnarmi immediatamente al Colosseo
Disse...Con voce ferma e spensierata mentre in segno di rispetto accennò ad un inchino

Primo monarca...
Madara si trovava di fronte al famoso Zaborg...Un idea alquanto eccitante, finalmente si trovava al cospetto di un pezzo grosso, anche se nuovamente gli era stato detto che era impossibile incontrare Caius...Una disdetta dopo l'altra. Bèh forse era meglio cosi, era un modo perfetto per famigliarizzare con l'ambiente e essere messo in buona luce da quella strana gente...
Senza indugiare oltre seguì Zaborg verso un elicottero dove appena salì gli venne consegnata una cuffia ed una sorta di strano computer...Era una linea sicura, a detta del signor Zaborg che la prima cosa che fece fu quella di mettere anch'esso una cuffia...Era naturale, nessuno si sarebbe fidato delle parole di un uomo mascherato di un altro paese...Peccato che Madara, anche se comprensivo, non fosse stupido. Aveva gia capito che la carta di Kokujo era l'unica strada per uscirne positivamente da tutta quella situazione...QUindi aveva bisogno di un qualcosa di inaspettato e indecifrabile per riuscire a parlare con il suo amico senza che nessuno capisse cio che essi dicevano...La chiamata partì e appena Kokujo avrebbe risposto avrebbe sentito un suono che solo loro due potevano capire...

BRO!!!! LA PINTA DELLA NINA E SPINA NELLA CINA!
(Kokujo delucidami sulla vera situazione di Londra)

MINCHIA MA LO SGNATTOLO E FRATTOLO NEL PINDOLO
DELLA PEPPINA! MINCHIAAAAA...
(Qui tutto bene per ora)

PENJULLAE CAPISTI?
(Le tue informazioni sono l'unica cosa che mi tiene in libertà in questo preciso momento, quindi vedi di non fare cazzate e vediamo di farcela tutti e due)

DEFCON 1...PUPPAMI LA FAVA, SENZA SBRUMMARE IL TANK CHE MOBBA LU TRATTORI NEL PING DELL'HACKER CHE DROPPA GLI YANG...
(Passo...)

Madara optò per un linguaggio segreto che solo i due amici conoscevano, un linguaggio in codice inventato in una delle tante prigionie che i due camerati passarono negli albori militareschi...QUesto era l'unico modo per ricattare questi tizi...O almeno per permettere a Madara una situazione di piu rilevanza in tutta questa situazione...

Le informazioni di Kokujo erano molto chiare...QUella torre era qualcosa di davvero molto strano...Ma il pensare di Madara venne interrotto dallo sguardo fulminante di Zaborg che alquanto infastidito dal linguaggio in codice di Madara mostrò il suo disappunto in maniera piuttosta educata anche se schietta e fredda...Era infastidito dal fatto che Madara stesse nascondendo a tutti le informazioni su Londra...Quando da parte di Roma non c'erano state altro che respinte...Madara è pur sempre il capo della città di Kurayami non PUO essere trattato con cosi tanto disinteresse...E alquanto contrariato dalle parole di Zaborg replicò subito...A voce ferma...
ALLEANZA!!?
In una collaborazione entrambe le parti mettono in palio un qualcosa che interessa alla controparte...
Alzò tutte e due le mani con i palmi al cielo, portandole all'altezza del suo petto innegginado una bilancia
In questo caso, dalla parte di Kurayami, ci sono delle informazioni fondamentali...
E dalla parte di Roma c'è un incontro con il caro Caius...
Disse con fermezza per poi stringere i pugni in segno di rabbia e disappunto...
Le informazioni ci sono...Ma il mio incontro?
Lentamente abbassò i pugni per lasciare la presa poco a poco...
Signor Zaborg, è l'ora di trovare un accordo...
Sarò disposto a dirle tutto, ad un'unica condizione...Lei è il messaggero di Caius...E le dovrebbe essere molto facile raggiungerlo ovunque esso sia...Se gli proferirà cio che ho da dirgli e mi porterà la sua risposta...Allora otterrà non solo la mia piena collaborazione, ma tutte le informazioni che desidera...

Sembrava che la retorica mostrata da Madara avesse sortito il giusto effetto, infatti il caro Zaborg sembrò per la prima volta approvare le intenzioni di Madara...Peccato che questo momento quasi "catartico" venne interrotto da un improvviso silenzio. Sembrava che degli strani attentatori avessero tranciato di netto le eliche dell'elicottero, per poi fissare l'elicottero precipitare...L'altezza non era incredibile, però l'idea di essere stato preso di mira durante una situazione talmente delicata faceva incazzare terribilmente Madara la cui attenzione venne attratta dalla repentina reazione di Zaborg che afferrò improvvisamente il pilota per il colletto, pronto a scappare via...CHiedeva in una situazione del genere a Madara quale fosse il messaggio da recapitare a Caius...Era incredibile come tutta quella situazione faceva incazzare sempre di piu, ma doveva mantenere la calma...O almeno doveva mantenerla di fronte a Zaborg...Disse con enorme fretta...
ZABORG!! IL MIO MESSAGGIO E' SEMPLICE E CHIARO!!! DEVI DIRE AL SIGNOR CAIUS TESTUALI PAROLE!!!!
"LONDRA E' LA PERFETTA SITUAZIONE PER ISTAURARE UN'ALLEANZA FRA ROMA E KURAYAMI!! QUESTO E' IL MOMENTO IN CUI DOBBIAMO METTERE DA PARTE IL PASSATO!!!"
Ora VAAAA!! E TORNA PRESTO!!
ANche se il messaggio era breve, esprimeva a pieno tutte le intensioni e i giri di parole di Madara, che non voleva nient'altro che una alleanza con la potentissima Roma

Fu un attimo, nel preciso istante in cui Madara terminò la frase lo strano tizio si teletrasportò via insieme al pilota...Invidiabile...Un potere che permette a chiunque di poter riuscire a scappare da ogni situazione. Madara però non era questo genere di persona, infatti la prima cosa a cui pensò appena il tizio sparì, fu"DEVO SPEZZARE OGNI MILLIMETRO DELLE OSSA DI QUEI FOTTUTI BASTARDI" Ed in un attimo nella mente di Madara avvenne un rapido resoconto della situazione, era sospeso per aria in mezzo a a dei palazzi e prossimo allo schianto, con cinque esseri con dei gatling al posto delle braccia. La prima cosa che il passato da militare di Madara lo portò a pensare fu quella di saltare dall'elicottero sfondando una finestra di qualche edificio e prendere la giusta posizione per far saltare la testa ai suoi avversari, ma bocciò a priori questa sua strategia vista la natura dei loro avversari, erano degli attentatori, non si erano fatti problemi a far crollare l'elicottero in mezzo alla città, nulla li avrebbe trattenuti dal far crollare un edificio. Cosa fare dunque? Andargli in contro? Era da folli...Per non parlare del fatto che se Madara fosse rimasto sulla loro linea di tiro sarebbe stato annichilito dai gatling, dunque senza pensarci oltre optò per la via di mezzo e senza indugiare oltre esclamò a gran voce...
BANZAI!!!!!
Per poi saltare dall'elicottero direttamente verso uno dei finestroni di un palazzo adiacente, l'idea di distruggere una finestra lo stuzzicò al quanto, ma in quel preciso momento l'unica cosa che riuscì a pensare fu "CORRERE!!!" Infatti non era finita qui, appena entrò effettivamente nel palazzo dalla finestra iniziò a correre in linea retta verso i finestroni che si trovavano dall'altra parte del palazzo. Il piano di Madara era quello di giungere al fianco dei tizi percorrendo quella distenza coperto dall'intero palazzo, e lo avrebbe fatto alla sua massima velocità cosi da essere sempre un passo piu avanti della linea di tiro dei gatling che anche se alla cieca avrebbero comunque potuto prenderlo. Appena sarebbe giunto dall'altro lato del palazzo sarebbe saltato fuori in men che non si dica ritrovandosi al fianco destro dei terroristi, cosi da afferrare il suo bellerrimo barret da dietro la schiena e durante il salto sparare un colpo diretto al corpo del primo terrorista, cosi da frenare la caduta rovinosa e atterrare perfettamente affianco al palazzo e ad una distanza di esigua dai terroristi....

Sembrava che il colpo al sparato in volo avesse dato i suoi frutti, e uno degli attentatori era stato atterrato, ora rimanevano gli altri quattro che quasi sbalorditi comunque non si persero d'animo e due di essi ripresero a sparare con i gatling mentre gli altri due ritornarono alla forma di lame...Il piano di Madara era quello di far tornare tutti alla forma di lame, quei dannati gatling erano davvero problematici, ed ora non aveva piu una copertura, era praticamente alla merce dei loro proiettili, una situazione davvero scomoda per il capo della città di Kurayami che l'unica cosa a cui pensò in quel momento fu di togliersi dalla loro linea di tiro o almeno di cercare di complicargli lo sparo.
Tutti sanno che i gatling hanno una velocità ed una potenza di sparo inverosimile, ma un punto debole lo hanno, il movimento, provare a sparare ad un bersaglio in movimento con un gatling è da folli, la precisione sparisce completamente, ed è proprio su questo che puntò Madara che repentinamente scattò obliguamente ai terroristi verso la sua sinistra cosi da aggirarli correndo cosi da cercare di complicargli il fuoco e non solo, aggirandoli Madara sperava che nell'enfasi dello sparare qualche colpo vagante avesse colpito uno dei terroristi con le falci che magari si fosse trovato nella linea di tiro. Uno scatto che avrebbe portato Madara ad arrivare a ben 2m dai terroristi cosi da cercare uno scontro ravvicinato ed eliminare il problema "gatling". Il vero problema ora sussisteva sul numero dei terroristi, erano quattro...Ancora troppi, infatti durante lo scatto Madara puntò il fucile ad altezza d'uomo e nuovamente cercò il tiro balistico appena si fosse trovato al punto giusto per fare fuoco verso uno dei due terroristi con i gatling...Un tiro diretto al petto, ma sta volta non cercò un colpo sicuro, ma un colpo di fortuna, il suo colpo era mirato verso lo stomaco del terrorista, una zona rispettivamente molle perfetta da essere trapassata, ed in una situazione come quella dove i terroristi si trovano vicini tra loro un proiettile di quel calibro se si fosse trovato qualcun'altro oltre al suo bersaglio l'avrebbe demolito comunque...E chi lo sa, magari l'altro obbiettivo sarebbe stato proprio un altro terrorista...