Non rompetemi il ritmo!

Suonavano le sirene della polizia nella capitale dell'italia; ma questa dormiva ancora, non bastava questo fastidioso suono per risvegliarla, perché pioveva da settimane senza sosta, e nei seminati ci si affondava fino a mezza gamba. La città era addormentata, quasi aspettando il sognato giorno del caldo sole, per poi infine tornare alla normalità. Ma non tutti dormono. No, no, non tutti. Anzi, vi erano molte persone attive, però lo spirito solare della capitale era ben lontano dal proprio passato sorriso. Purtroppo la pioggia non era portatrice di allegria, questo lo sapevano i vecchi e i bambini, ma poteva tornare utile, poteva essere un mezzo perfetto per altri. Non solo con la pioggia meno persone si trovarono in circolazione, dettaglio alquanto favorevole a criminali di ogni genere, ma poteva anche lavare via, distruggere prove di ogni genere. E in effetti, se ci pensate bene, sarà un caso che la polizia una volta tanto si impegnava?Ma non andava bene, di questo passo avrebbero trovato le prove. Prove? Beh, in effetti è vero, vi erano delle prove. Ma prove di cosa? Di un attentato, ecco di cosa. Un attentato fallito mirato a uccidere un gruppo di rappresentanti dell'Inghilterra. Però lo stato non voleva far alzare un polverone, certo che no. E in effetti, non per nulla ingaggiarono un mercenario a buon mercato per insabbiare il tutto, ovvero il caro Nagato. Mangia ciambella e bevitori accaniti di caffè, ecco cosa ne pensava Nagato della polizia. Incompetenti di prima classe, non sarebbe stato difficile recuperare ogni prova dell'accaduto prima che loro ci mettano le mani. Però una cosa non pensava, mai si sarebbe immaginato: la polizia che lavora a tempo record. Questa volta, di mal cuore, dovette fare in fretta. Però la fortuna era dalla sua, l'assassino ormai era stato già ucciso dalle guardie dei rappresentati, ormai non rimaneva che nascondere il corpo. Prima lo spostò in un bagno pubblico, poi lo tagliò in quattro parti, e infine lo mise dentro una sacca nera. Ora non restava che portarlo fuori dalla metropolitana. Ovviamente due uomini vestiti in uniforme che trasportavano una sacca così grossa e nera non potevano far pensare il meglio del meglio, però sia le persone che i poliziotti erano occupati, probabilmente nessuno avrebbe notato qualcosa.

Oh! oh! Interruppe Nagato, con la sorpresa che si fece larga negli occhietti freddi, ma stringendo le labbra.Eh! eh! ShinRa, con un sorrisetto incredulo, andava stuzzicando Nagato, il quale chinava il capo. Esso si grattava nervosamente la nuca, fingendo di guardare anch'esso di qua e di là, come a dire: Eh! eh! Sempre questi mangia ciambella tra le palle! Non era una situazione piacevole, su questo non ci pioveva. Caro agente di polizia, io non riconosco il suo diritto di venirmi a fare domande del genere, figuriamoci di darmi ordini. E, nondimeno, la invito caldamente a pigliarselo nel culo. Le auguro una buona giornata. Detto questo, con estrema calma e sicurezza, i due si sarebbero voltati all'unico scopo di proseguire la loro precedente strada, quasi sicuri che quell'agente abbia avuto di meglio da fare che importunare due gentil'uomini.

Le due figure, visibilmente impressionati, osservarono quel potere tanto curioso e, dopo aversi fatto un'idea sulle potenzialità difensive e offensive di tale, si trovarono vogliosi di uno scontro per verificare l'effettiva potenza di quell'individuo. Ah! Fece Nagato, con il suo solito "entusiasmo". Intende misurarsi con noi? Benissimo, avremo dolore in abbondanza da regalare, è vero ShinRa? *questo si trovava alla destra distante un metro da Nagato, circa 5 metri dall'agente. Era una situazione alquanto interessante. Questo è il mio bene, questo è ciò che io amo, ciò che a me completamente piace; solamente così voglio continuare la mia esistenza. Rispose ShinRa. Può sempre scappare, nessuno le farà una colpa. Ma se vuole svolgere appieno il suo dovere, se desidera fermare due completi sconosciuti senza uno straccio di prova, allora va bene, faccia pure, però poi non rimpianga la sua scelta. ShinRa alzò la mano destra, scoprendo la mano precedentemente coperta dall'uniforme dell'alba, mostrano un braccio nero coperto di strani filamenti di energia. Ora rimaneva solo da scoprire chi avrebbe iniziato il combattimento.

Che persona fastidiosa, non si era neanche preso la briga di presentarsi. Ma forse era normale, forse logico, in fin dei conti la polizia non conosceva le buone maniera. O meglio, sì che le conosceva, ma era troppo stupida per usarla, praticarla nella vita reale. Sarà che le troppe ciambelle facciano anche ingrassare il cervello, rendendolo lento e sempre più stupido. Il che, se ci pensate bene, potrebbe anche essere plausibile, come dimostra ripetutamente quel ragazzo tanto arrogante. Va bene darsi arie, ma lui stava decisamente esagerando. E sì sa, non si scherza mai con strani personaggi che potrebbero benissimo essere sue assassini professionisti. Il caso vuole che lo erano, e quel poliziotto, pardon, checca lo stava per prendere pesantemente nel culo. E senza vaselina, aggiungerei. Ma diamo tempo alle cose serie e fatte bene, altrimenti Nagato non sarebbe diverso da qualsiasi altro barbone che cerca la sua fortuna nel crimine. Detto fatto, di certo non aveva voglia di osservare quei pugnali, figuriamoci assaporare la loro tagliezza, quindi cerco di schivarli. Però erano molto veloci, in effetti troppo, erano distanti solo 5 metri e le piccole lame, lanciati da una strana forza magnetica, avrebbero quasi colpito il povero Nagato. Tutte e due fecero un salto all'indietro, veloce, quasi come un corto scatto, per poi staccare appena toccarono nuovamente il pavimento e finire delicatamente due metri più avanti. Probabilmente sarebbero anche stati colpiti, ma lo scatto, in aggiunta dei attimi che il coltello impiegò per curvare, fecero in modo da schivare totalmente quelle lame. La sorpresa era grande, sopratutto quando Nagato capì che normalmente ora dovrebbe essere morto. Cercare di uccidere due persone disarmate, certo che la polizia è caduta veramente in basso. Ah! L'ho sempre detto che siete un branco di idioti tutto muscoli e niente cervello. disse con fare provocatorio, mentre il suo viso, prima freddo e insensibile, ora era segnata da uno sguardo che poteva solo indicare disgusto.

La situazione si fece scomoda, il che non rallegrava affatto il povero Nagato, che mentre scatto, notò che i coltelli non parvero fermarsi. Aveva fatto male i calcoli, niente da ridire su questo. Non solo erano alquanto veloci, ma decisamente pericolosi, sopratutto se sarebbero finito negli occhi! Troppo veloci per bloccarli a mani nude, queste armi all'apparenza normali oggetti da combattimento, grazie a un potere del genere, erano delle vere armi di distruzione di massa. Magari no, non esageriamo, però erano veramente una spina nel fianco. L'unica soluzione, almeno per il momento, era quello di tagliuzzare il manipolatore di queste lame nella speranza che dopo la sua sfortunata morte, anche le lame avrebbero terminato di creare fastidio. Però ora non vi era molto tempo, in effetti. Nagato sbatto le mani nell'istante che tutte e due si fermarono, con violenza, creando una sostanza melmastra che si gonfiò all'istante e che bloccò le lame in corsa. O meglio, le rese più lente. Più si sarebbero immerse nella melma, più avrebbero perso potenza, bloccate dalla alta pressione che dovevano in continuo tagliare. Mentre la melma aveva in parte bloccato la velocità di corsa delle lame, Nagato e ShinRa correvano verso il ragazzo avvicinandosi tra di loro di mezzo metro. La melma, che in quel momento aveva assunto la forma di due pilastri distesi per terra alti cinque metri, in due parti che lasciavano solo un varco di due metri al loro interno, si univano alle spalle dei due. Le lame, in questo modo, avrebbero dovuto oltrepassare metri e metri di densa metri, anche se avrebbero nuovamente direzione seguendo la strada precedentemente libera. E questa, la melma, si era distesa per venti metri di larghezza, chiudendo i lati del ragazzo. Ora, per essere precisi, vi erano circa una strada libera larga due mentre e lunga fino al ragazzo, tutta d'avanti, mentre dietro a Nagato e il suo compagno, dopo diversi attimi, ci sarebbe stato solo melma oscura.