Become my Patron On Patreon
La Falange
Dipartimento poliziesco
Nelle mura esterne vi sono gli uffici e le varie stanze che variano dal magazzino, alle cucine, al refettrio, e persino ai dormitori per gli agenti. L'ingresso della struttura ha un arredamento marmoreo dal gusto antico. La prima cosa che salta all'occhio è la statua centrale della hall situata al centro della sala, ai lati si innalzano due scalinate che portano ai piani superiori e in altre sale importanti.
La statua si erige sopra una piccola fontana, che con i getti d'acqua creano un gioco decorativo che rendono l'ambiente elegante e sofisticato. A ricordarci di trovarci in una centrale di polizia, e non in un lussuoso hotel, vi è sul pavimento un semplice mosaico di pietre azzurre e gialle che raffigurano lo stemma dell'ordine, con tanto di scritta per chi non si destreggia nella simbologia. Alle spalle della statua vi è una sorta di pulpito, da cui spesso il capo osserva i movimenti dei suoi agenti, o semplicemente viene usato per richiamare l'attenzione dei colleghi.
Per le conferenze vi è una sala apposita, con pulpito e microfono, dietro di essi vi è uno schermo, per i filmati o per mostrare qualche diapositiva futuristica dei criminali ricercati. Di fronte al pulpito vi sono le banchine di legno, per un totale di 500 posti. Anche in questa sala più funzionale che da esibizione, ha delle eleganti vestizioni di marmo, sopratutto sul fronte del ripiano su cui vi è posto il pulpito, a cui si accede da una piccola scalinata anche essa in prezioso marmo, con tonalità bianche e verdi, di fattura italiana. Le aree comuni hanno degli arredamenti quasi assenti, vi è l'essenziale, senza oggetti inutili che possano distrarre gli agenti. In effetti non vi sono ne piante ne altri ornamenti come quadri o pergamene. Tuttavia l'ambiente appare accogliente ed elegante grazie alla lavorazione dei marmi, che sono stati decorati ad arte dai più famosi artisti e scultori della terra dell'arte, ovvero la grande italia. Gli uffici dei vari sottoposti e agenti sono invece molto più semplici e personali, non vi è presente il marmo, ma graziose decorazioni di gesso, anch'essi eleganti ed essenziali, nessun fronzolo di troppo che potrebbe far perdere la concentrazione.
Infine vi sono le celle dei detenuti, che sono poste per la maggior parte nelle mura che formano la stella. I criminali più pericolosi sono posti al centro di tale struttura. L'interno della zona di detenzione è spartana e di colori neutri, per non influenzare l'umore dei detenuti. Le celle sono divise in modo equo, con la capienza di due detenuti alla volta. Vi sono letti a castello, lavabo e latrina, con due armadietti per i ricambi. Il tutto in uno spazio ristretto ma funzionale. Le celle di detenzione sono poste dal secondo piano in sù. Si accede da un'unica scalinata di metallo. Davanti alle celle vi è un corridoio, transennato in tutta la loro altezza e larghezza da sbarre di metallo. La struttura è molto semplice e lineare.La particolarità della sezione di detenzione non è soltanto per la complessa struttura di metallo che lo circonda per il totale perimetro, ma per la posizione strategica: circondati dai loro carcerieri, la fuga diventa molto più difficile ed elaborata.
La divisa della polizia di Roma è semplice e funzionale. Di colore scuro per ricordare le storiche divise, di una fazione romana che in antichità veniva chiamata "carabinieri" E in onore alla storia, hanno tenuto le strisce sui pantaloni e sulla gonna(per la divisa femminile), ma del colore giallo, simbolo della luce, poichè la polizia porta luce nelle oscurità del crimine. Anche per quest'ultimo motivo citato la divisa è nera, per ricordare che combattono contro il crimine, e le strisce gialle rappresentano la via verso la "buona strada", verso il giusto.
Sulle spalle portano delle placche di metallo che hanno oltre alla funzione di protezione per le articolazioni, ricordano e simboleggiano l'origine di un tale corpo armato, ovvero l'antico impero romano, e le uniformi militaresche dei Legionari, e da lì il nome di Falange. I vari gradi di ruolo vengono riconosciute da piccole medaglie e stelline d'oro applicate sul petto, mentre le stelline vengono applicate sulle spalline, più è alto il grado in comando, più stelline vi sono sulle spalline. I comandanti di alto grado portano il mantello solo in situazioni diplomatiche, in servizio non lo usano, per ovvie questioni di mobilità. Come potrete vedere dalle immagini, il cappello della divisa porta sul fronte il simbolo del impero. La giacca di taglio elegante, nella divisa femminile si distingue per la linea asimmetrica che rende la figura moderna. Le divise femminili (per somma decisione del vecchio capo polizia) porta la minigonna, nei periodi freddi portano le parigine nere anche esse, con le strisce gialle. A differenza degli uomini, che devono portare i stivali con punta di metallo, anti infortunistiche, le donne che per lo più occupano ruoli di ufficio, possono variare dai stivali alle decoltè, nere e dalla colorazione opaca, per impedire atti di vanità. Non ci sono restrizioni sulla lunghezza dei capelli o segni sulla pelle. A differenza delle vecchie regole, basta rispettare la pulizia della divisa e non indossare particolari colorati.
Ed infine ultima chicca di riconoscimento è il distintivo. Una piastrina di metallo placcato in oro decorato ad arte, per essere all'altezza del dipartimento. In alto vi è raffigurata l'aquila che rappresenta la fede alla giustizia, un rapace fiero e determinato, come lo sono i membri della fazione. Al centro vi è la stella simbolo della forza armata, incoronata dalla corona di alloro, simbolo del imperatore. Su di esso viene inciso il cognome del agente, mentre sul retro viene inciso il numero di matricola. Il distintivo è un importante documento di riconoscimento, che va esibito tutte le volte che si entra nel dipartimento, e quando si esegue la legge.
Cronologia