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Sal si rialzò di nuovo.
«Vieni.» Disse, dirigendosi verso la piccola cucina. Essa aveva tutto quello che dovrebbe avere una cucina: frigorifero, lavastoviglie, forno e fornelli. Anche un piccolo tavolo in cui mangiare.
«Dovrebbe essere avanzato qualcosa dalla cena. Se vuoi puoi prenderlo.». -
Kuropong.
User deleted
Si alzò, e lo seguì verso quella che scoprì essere la sua cucina.
Grazie mille, ma a me basta qualsiasi cosa che sia commestibile, anche un pò di pane e qualcosa per me é sufficente!
Sorridendo, aprì il frigo e ci sbirciò dentro, per vedere cosa poteva prendere da mangiare... -
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Si sedette su una delle due sedie del tavolino, per fare compagnia a Leah.
«Non fare complimenti.» Disse gentilmente. Non era un problema per lui, dopotutto è stato lui a chiederle di restare, quindi.... -
Kuropong.
User deleted
Trovò un contenitore trasparente con dentro quella che sembrava pasta, e tirandolo fuori, prese una forchetta e si sedette di fronte al ragazzo. Cominciò a mangiare un paio di forchettate di pasta, poi pensò di cosa potevano parlare...
In che classe sei? Io sono ancora una primina, ormai sono piccola!
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Appoggiò, i gomiti della braccia sul tavolo, e la testa sul palmo delle mani. Guardava la ragazza, alternando la vista con il piatto, mentre Leah abbassava la forchetta per prendere un boccone di pasta.
«Ho finito la scuola qualche anno fa. Ora non lavoro, non lo sto cercando ancora.» Rispose.. -
Kuropong.
User deleted
Lo fissò negli occhi, sorpresa.
Davvero? Allora cosa fai tutto il giorno? Scusa se te lo chiedo, ma é curioso che tu non studi ne lavori...
Osservò attentamente il ragazzo di fronte a lei, curiosa e in cerca di risposte.. -
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«Esco.» Rispose. Usciva praticamente ogni giorno, tra bar e chissà che posto. Il lavoro per ora non gli serviva, ma stava quasi pensando di trovarne uno, iniziava ad annoiarsi.
«Quasi tutti i giorni.» Continuò Sal.. -
Kuropong.
User deleted
Rimase affascinata. Una persona che usciva per tutto il tempo, nel suo immaginario, era uno che aveva diverse cose da fare, diverse persone che conosceva...
Ma non ti annoi mai? Insomma, ad un certo punto, diventa ripetitivo no? E i soldi per la casa come li trovi?
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Guardò per un attimo il soffitto, poi riportò di nuovo gli occhi verso la ragazza.
«Anche lavorare è ripetitivo.» Disse, con un attimo di pausa.
«Ma uscire è più divertente, e, per ora, i soldi non mi mancano.» Continuò, quasi sorridente.. -
Kuropong.
User deleted
Sorrise al ragazzo, mentre mandava giù un altro boccone di pasta. Delicatamente, richiuse il contenitore, e si appoggiò al palmo della mano fissando il ragazzo.
Hai ragione, alla fine anche il lavoro é ripetitivo...
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Si guardava a destra e a sinistra, mentre la ragazza lo fissava. Si sentiva leggermente in imbarazzo. Sentiva un certo calore sulle guance. Sicuramente erano rosse. Non capita tutti i giorni.
«Eggià.» Disse Sal. «Com'era la pasta?». -
Kuropong.
User deleted
Vedendo il ragazzo arrossire, arrossì a sua volta, sentendosi in colpa per averlo messo in imbarazzo.
L-la pasta era molto buona, grazie mille...
Cominciò a giocare con la forchetta, un poco a disagio dalla situazione.. Aveva finito i suoi argomenti, adesso toccava a lui trovare qualcosa di cui parlare, no?. -
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- Il tempo è passato velocemente.
Disse mentre metteva la forchetta nella lavastoviglie, con un'occhiata veloce all'orologio della stanza.
- Domani mattina ti riporterò a casa, se il tempo sarà migliorato. Ma dovremmo alzarci presto, ok? Continuò.SPOILER (click to view)Scusa, sono sul telefono.
Edited by Owned. - 15/1/2010, 18:17. -
Kuropong.
User deleted
Va bene, scusami ancora per il disturbo...
Delicatamente, si alzò dal suo posto, e rimise la pasta nel frigorifero.
Poi, si girò, e appoggiandosi alla porta di esso lo fissò negli occhi.
Quindi adesso andiamo a letto?
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Sal si sentì fissato, ed era comprensibile. Distolse lo sguardo dagli occhi di Leah, e guardò altrove, su un qualcosa di imprecisato.
«Sì, se non c'è più nulla da fare. A meno che tu non abbia sonno. In quel caso possiamo stare svegli quanto vuoi.»
Era tardi, all'incirca mezzanotte, ma il sonno ancora non era abbastanza, e poi... non gli dispiaceva restare a chiacchierare un po'..