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.Ed ecco che la giornata era di nuovo giunta al termine, dopo che era tornato dal suo solito giro quotidiano, quello dopo cena, per smaltire. Erano ormai le 20, e ormai finito di mangiare da circa un'ora. Magia sempre piuttosto presto per avere più tempo di star fuori a divertirsi. Appena entrato poggiò le varie chiavi e cellulare sulla mensolina appena all'entrata, dirigendosi poi verso il soggiorno. Non aveva voglia di uscire questa sera. Non si sa il perché, ma preferiva la tv. Non l'aveva mai fatto, di solito "poltriva" il pomeriggio ed usciva la sera. Comunque, si sdraiò sul divano quasi in un salto. Prese il telecomando sul tavolino e accese la tv su un canale a caso. Essa era piuttosto grande, al plasma. I soldi non gli mancavano, quindi poteva permetterselo. Poggiò la testa su uno dei cuscini, comodo. Intanto, continuava a cambiare canale, nella speranza di trovare qualcosa di interessante. SPOILER (click to view)Aperto a tutte.
Edited by Owned. - 11/1/2010, 15:42. -
Kuropong .
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Si era persa di nuovo. Odiava quando, credendo di prendere una scorciatoia, si perdeva per i quartieri che non conosceva..
Arrivò davanti alla porta di un appartamento, e bussò per chiedere al'occupante se poteva aiutarla, anche perché fuori pioveva a dirotto, e lei era completamente bagnata... -
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Sal sentì bussare alla porta. Ci mise qualche istante prima di alzarsi; nel mentre guardava in giro, tenendo la testa fissa, muovendo solo gli occhi, cercando di rendersi conto se aveva sentito veramente bussare. Si alzò con uno sbuffo, avvicinandosi alla porta grattandosi la nuca. Girò la maniglia, guardando dal basso verso l'alto la persona che aveva ora di fronte. Intanto un soffio di aria fredda arrivò dalla porta semiaperta, che fece rabbrividire il ragazzo per un attimo.
«Umh... Buonasera.» Disse Sal, notando che fuori pioveva. Non era così il tempo pochi istanti prima, quando era ancora fuori.
«Serve una mano?» Continuò, vedendo una ragazza completamente fradicia, qual era quella fuori da casa sua.. -
Kuropong .
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Arrossì in imbarazzo per la stupida situazione in cui si era cacciata... Un ragazzo era venuto ad aprirle la porta, e lo fissò con i suoi grandi occhi scuri. I capelli erano completamente bagnati, come tutto il resto dei suoi vestiti, facendola sentire ancora più a disagio...
S-si, scusa il disturbo... Mi sono persa, e avrei bisogno di aiuto per trovare di nuovo la strada di casa..
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Il ragazzo restò a fissare, non sa cosa, e soprattutto non sa il motivo. Fece qualche mezzo passo all'indietro, spostandosi di lato per lasciare passare. Allungò le mani verso l'interno della casa, strusciandosi le ginocchia per il freddo.
«Beh, prego.» Disse, facendo gesto con le mani per invitarla ad entrare e acconsentendo con la testa facendo dei piccoli movimenti di consenso.. -
Kuropong .
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Entrò in casa dello sconosciuto, tremante per il freddo e bagnata come un pulcino. Il tempo fuori sembrava non migliorare, ma lei non poteva rimanere a dare fastidio al ragazzo..
Scusa il disturbo... Mi sono persa come ho detto prima, e se tu potessi indicarmi come poter tornare a casa mia, te ne sarei grata, e toglierei subito il disturbo..
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Sal lasciò entrare la ragazza, dandole fretta con movimenti rapidi delle mani. Chiuse poi rapidamente la porta alle spalle della ragazza, girandosi verso di lei subito dopo. Notò delle gocce d'acqua sul pavimento, appena sotto la ragazza. Avanzò davanti a lei, evitando lo spazio bagnato del pavimento e la guardò: era bagnata, fradicia, con l'acqua che le colava dai capelli e dai vestiti.
«Un secondo ti prendo un asciugamano... e magari anche qualcosa di asciutto.» Disse porgendo in avanti le mani, mentre indietreggiava. Nel frattempo era sparito nella stanza accanto.. -
Kuropong .
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M-ma no, non devi... Non c'é problema
Non voleva arrecare disturbo all'occupante della casa, ma non si mosse perché non voleva bagnare di più il pavimento di quanto non avesse già fatto.. -
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Il ragazzo si fece strada aprendo le porte con un colpo dell'anca e tornò con un paio d'asciugamani, un paio di pantaloni ed una camicia da uomo.
«Mi spiace, ma ho solo questo. Avevi detto qualcosa?» Disse mentre si avvicinava, appoggiando i vestiti sul mobiletto accanto e porgendo gli asciugamani alla ragazza.
«Non puoi uscire così.» Disse sorridendo, scuotendo la testa. Era in attesa della risposta della ragazza, sperando in un suo consenso. Dopotutto in tv non c'era niente di bello.. -
Kuropong .
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Quando tornò con gli asciugamani e i vestiti asciutti, si sentì abbastanza in colpa...
G-grazie, ma non dovevi...
Prese delicatamente l'asciugamano, e cominciò ad asciugarsi i capelli, poi lo fissò un pò imbarazzata...
E.. Dove posso cambiarmi?
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Il ragazzo si dimenticò, idiota com'era, di dirle dove poteva cambiarsi. Indicò la porta del bagno, poi quella della camera degli ospiti.
«C'è il bagno o la seconda camera, come preferisci. Fai come se fossi a casa tua.» Disse. Non aveva mai avuto come ospite una ragazza. Di solito erano amici, ma maschi. Mai una ragazza.
«Non sarà tanto diverso...» Pensò.. -
Kuropong .
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Grazie mille...
Sorridendo, si avviò facendo attenzione a bagnare poco il pavimento, ed entrò in bagno. Una volta entrata, si levò tutti i vestiti, rimanendo in biancheria, che era rimasta più o meno asciutta. Si asciugò tutta, capelli compresi, e si rivestì con i vestiti asciutti che lui le aveva dato. Mise ad asciugarli nella doccia, così che non gocciolassero sul pavimento e uscì così, a piedi nudi, con i capelli umidi e i vestiti da ragazzo.
Grazie ancora..
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Qualche minuto dopo uscì la ragazza dal bagno. Era ormai diversa. Sembrava un uomo, se non per... i capelli... e le curve femminili. Beh, dettagli.
«Umh, di nulla...» Disse con la testa bassa, con la mano sinistra che si grattava la nuca.
«Dicevamo... Per cosa sei venuta qua?» Chiese incuriosito. Non capita tutti i giorni che una ragazza venga a fargli visita, bagnata, sotto la pioggia. Il motivo dev'essere ben chiaro. A meno che non sia qui per caso.. -
Kuropong .
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Arrossendo, abbassò il capo, e i capelli le ricaddero delicatamente sul viso..
Ero venuta da queste parti per un negozio che dovevo vedere, ma quando sono uscita diluviava... Così ho camminato per un pò, ma dopo mi sono resa conto di essermi persa, e ho bussato alla prima porta... La tua.
Era leggermente arrossita, effettivamente era una cosa molto, molto stupida, ma non poteva farci molto se il suo senso dell'orientamento era pari a zero... -
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Il ragazzo se ne stava con le braccia incrociate, come se stesse ascoltando una lezione a scuola, più o meno. Sapeva che nella via di fronte c'erano dei negozi, ma è strano che proprio qua sia finita. Dopotutto non è una casa che spicca, comunque meno delle altre, e di certo non è la più vicina alla via commerciale.
«Beh, posso riaccompagnarti a casa quando smette di piovere, se vuoi.» Si offrì il ragazzo. Non sapeva ancora quanto sarebbe durata la pioggia, ma non importava molto. Anzi..
